ITVR20010139A1 - Macchina diamantatrice provvista di dispositivo per il posizionamentodi oggetti di oreficeria o simili, in lavorazione - Google Patents

Description

Descrizione di un brevetto per invenzione industriale per il trovato avente titolo: “MACCHINA DIAMANTATRICE PROVVISTA DI DISPOSITIVO PER IL POSIZIONAMENTO DI OGGETTI DA OREFICERIA O SIMILI, IN LAVORAZIONE”

Il presente brevetto per invenzione industriale propone una macchina diamantatrice caratterizzata dalla presenza di un dispositivo per il posizionamento in grado di rilevare la posizione superficiale e l’altezza del punto di lavoro di oggetti, monili o simili, così da consentire ai dispositivi di diamantatura di effettuare incisioni secondo la modalità e la profondità desiderata.

Rispetto alle soluzioni note, i mezzi di cui è dotata la macchina in oggetto consentono di effettuare, con un unico strumento, la rilevazione di oggetti mediante dispositivi misuratori ad emissione di raggi laser, ad ultrasuoni o ad infrarosso o simili, che determinano esattamente il profilo e la distanza dall'utensile dei monili in lavorazione.

Secondo la tecnica attualmente in uso nel settore delle macchine per la diamantatura di oggetti da oreficeria, sono noti alcuni dispositivi che consentono di effettuare lavorazioni di incisione attuando diverse modalità che variano sia in base alla forma dell'oggetto da lavorare che al tipo di lavorazione che si vuole ottenere.

Sono ad esempio note le macchine per la diamantatura di oggetti sferici, le quali comprendono un gruppo per il supporto degli oggetti da lavorare ed un gruppo di incisione, comprendente uno o più utensili di diamantatura, che vengono portati in corrispondenza dell'oggetto mentre questo viene sottoposto ad una rotazione.

Tali macchine svolgono correttamente la loro funzione in tutti i casi in cui gli oggetti hanno una superficie regolare, ad esempio una superficie perfettamente sferica, o sono pieni oppure hanno uno spessore molto consistente, ma nei casi in cui l'oggetto sia internamente vuoto e lo spessore ridotto, se non si può verificare l'esatta misura della distanza che intercorre tra l’utensile e la profondità di lavoro impostata e l’oggetto da lavorare, può verificarsi che l'utensile provochi lo sfondamento del settore in lavorazione.

Naturalmente la possibilità di sfondamento aumenta nei casi in cui lo spessore dell'oggetto in lavorazione sia notevolmente ridotto, oppure quando l'oggetto abbia una forma superficiale molto irregolare, ad esempio quando di forma ellittica, ovoidale o di qualsiasi altra conformazione diversa da quella sferica o piana. In questi casi l'utensile può operare con molta difficoltà la forma dell'oggetto, rendendo spesso necessario ricorrere ad interventi di incisione manuale, con tutte le conseguenze che ne derivano.

La tecnica del settore è pure a conoscenza di dispositivi per il posizionamento i cui mezzi di lettura sono costituiti da emettitori e ricevitori di raggi laser o similari, sottesi tra elementi di emissione e di ricezione atti a consentire che i raggi stessi possano mantenere una posizione costantemente radente rispetto alla superficie dell'oggetto in rotazione.

In questi casi, tuttavia, si riscontra innanzitutto la necessità di utilizzare due strumenti, uno di emissione e l’altro di recezione, e soprattutto si riscontra il problema secondo il quale questo tipo per il posizionamento è adatto a tutti gli oggetti privi di cavità, quindi con una notevole limitazione del settore applicativo.

L’invenzione in oggetto si inserisce in questo settore e propone di eliminare gli inconvenienti sopracitati, attraverso l’utilizzo di uno strumento per il posizionamento comprendente, in un corpo unico, sia i mezzi di emissione che di ricezione del raggio, così da definire la posizione superficiale e l'altezza del punto di lavoro di oggetti e da trasmetterla ai mezzi di spostamento dell'utensile, il quale può quindi seguire perfettamente la forma dell'oggetto stesso e spostarsi relativamente alla sua superficie, secondo movimenti automatici, continui e progressivi, od anche alternati.

Nell'ambito di tale scopo generale, il presente trovato propone che tale macchina diamantatrice possa eseguire interventi di diamantatura su qualsiasi oggetto, anche avente forme notevolmente irregolari ed incavate.

Tali scopi, vantaggi e funzioni particolari vengono raggiunti, secondo l’invenzione, da una macchina diamantatrice, caratterizzata dall’utilizzo di mezzi di lettura comprendenti almeno uno strumento misuratore a raggi laser, ultrasuoni, microonde o similari, realizzato in corpo unico ed in grado di rilevare la posizione superficiale e l’altezza del punto di lavoro di oggetti in una condizione di puntamento diretto, in modo che le informazioni rilevate durante la lettura vengano trasformate in corrispondenti variazioni di posizionamento degli utensili di diamantatura rispetto all'oggetto da lavorare; il tutto potendo essere comandato e controllato da una centralina di elaborazione dei dati, quale un processore di rilevamento della posizione superficiale e dell’altezza del punto di lavoro di oggetti, od altro elaboratore similare.

Ulteriori caratteristiche e particolari dell’invenzione potranno essere meglio compresi dalla descrizione che segue, data a titolo di esempio esclusivo, facendo riferimento all’annessa tavola di disegno in cui:

la fig. 1 e la fig. 1 a rappresentano la vista schematica frontale di una macchina diamantatrice provvista dei mezzi di rilevamento secondo l’invenzione; la fig. 2 illustra una vista schematica della macchina provvista dei mezzi di rilevamento in oggetto, secondo una possibile variante di utilizzo;

la fig. 3 è la vista schematica frontale della macchina provvista dei mezzi di rilevamento in oggetto, installati si una morsa piana;

la fig. 4 è la vista schematica laterale di un tipo di lavorazione su platorello per il supporto di monili.

Con riferimento alle figure allegate, con 1 viene indicata nel suo complesso una macchina diamantatrice di oggetti aventi sagome diverse secondo il presente trovato, la cui principale caratteristica è data dalla presenza di un gruppo di rilevamento 2 a raggi laser, ad ultrasuoni e ad infrarossi o ad altro tipo di emissione avente caratteristiche più adatte allo scopo.

Il gruppo di rilevamento 2 è realizzato preferibilmente, anche se non necessariamente, in corpo unico ed è applicato su apposito supporto separato rispetto alla testa d'incisione 3 oppure, come visibile in figura 1a, all'interno della stessa, eventualmente disposto in senso coassiale rispetto agli utensili, oppure spostato su testata regolabile.

Il raggio laser o similare del dispositivo di rilevamento 2 può essere emesso in una condizione di puntamento diretto rispetto alla superficie dell'oggetto da lavorare indicato con 4, che rimane vincolato su un apposito supporto fisso o mobile, ad esempio del tipo a contropunte, od a morsa o similare.

Allo stesso modo il rilevamento può essere effettuato su un oggetto 5 in avanzamento continuo su una morsa 6, in modo tale che l’oggetto possa essere lavorato sia da una testata di diamantatura tradizionale, che da un utensile laser indicato con 7, disposto in apposita collocazione.

Il rilevamento con lo strumento 2 può essere effettuato anche su altri tipi di supporto, ad esempio su una morsa piana 8 o su qualsiasi altro supporto opportuno.

Tutti i dati relativi alla posizione superficiale ed all'altezza del punto di lavoro di oggetti, vengono quindi inviati ad un processore 9 e da questo alla testata di lavorazione 3 e più precisamente ai suoi utensili di diamantatura ad asse orizzontale o verticale.

Operativamente, l'oggetto da lavorare 4 - 5, viene posto sugli organi di trattenimento ad esempio del tipo a contropunte od a morsa, un platorello 10, visibile in figura 4, che ne consentono la rotazione, e viene quindi sottoposto ad una prima fase di lettura o rilevamento da parte del raggio laser o similari del dispositivo 2, durante la quale il raggio rileva la forma dell'oggetto e la sua altezza, mentre lo stesso ruota od avanza, ed ad una seconda fase di lavoro, nella quale l'utensile effettua la lavorazione secondo le impostazioni rilevate e trasmesse preventivamente al processore 9, per cui l'oggetto stesso può essere lavorato, con la massima precisione, qualsiasi sia la sua posizione superficiale e l'altezza del punto di lavoro.

Nel caso invece in cui sia l'oggetto ad effettuare tutti gli spostamenti sia rispetto ai dispositivi di lettura a raggio laser che rispetto agli utensili di incisione, lo stesso oggetto viene applicato tra mezzi di trattenimento mobili e regolabili, che ne consentono lo spostamento automatico e controllato dal processore. Come possibile notare la macchina descritta può eseguire interventi di diamantatura su qualsiasi oggetto, anche avente forme notevolmente irregolari, od in presenza di sottosquadri ed anche in caso di spessori notevolmente ridotti, mantenendo sempre la profondità di incisione impostata.

Vantaggiosamente pure previsto che il rilevamento mediante raggio laser o similare possa essere effettuata in qualsiasi posizione dell'oggetto da lavorare, ed anche in una posizione spostata di 90, o 180° rispetto al punto di incisione, oppure in qualsiasi altra collocazione ritenuta più opportuna.

La macchina diamantatrice in oggetto è stata descritta ed illustrata secondo una soluzione preferenziale, ma possono essere previste alcune varianti, tecnicamente equivalenti alle parti meccaniche, agli organi di rilevamento ed ai componenti citati, che sono quindi da ritenersi comprese neH'ambito di protezione del presente trovato.

Claims (4)

1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina diamantatrice di oggetti aventi sagome diverse, del tip comprendente un dispositivo per il posizionamento in grado di rilevare la posizione superficiale e l’altezza del punto di lavoro di oggetti, o monili o simili i lavorazione, caratterizzato dall’utilizzo di mezzi di lettura comprendenti almeno uno strumento misuratore a raggi laser, ultrasuoni, microonde o similari, in corpo unico ed in grado di rilevare l’oggetto in una posizione di puntamento diretto, in modo che le informazioni rilevate durante la lettura vengano trasformate in corrispondenti variazioni di posizionamento degli utensili di diamantatura rispetto all'oggetto da lavorare; il tutto potendo essere comandato e controllato da una centralina di elaborazione dei dati, quale un processore di rilevamento della forma dell'oggetto od altro elaboratore similare.
2. 2. Macchina diamantatrice di oggetti aventi sagome diverse secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che il gruppo di rilevamento è realizzato preferibilmente ma non necessariamente in corpo unico ed è applicato su apposito supporto separato rispetto alla testa d’incisione oppure all’interno della stessa, ed eventualmente disposto in senso coassiale rispetto agli utensili.
3. 3. Macchina diamantatrice di oggetti aventi sagome diverse secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l’emissione del raggio di rilevamento può essere emessa in una condizione di puntamento diretto rispetto alla superficie dell'oggetto da lavorare, che rimane vincolato su un apposito supporto fisso o mobile, ad esempio del tipo a contropunte, od a morsa o similare.
4. 4. Macchina diamantatrice di oggetti aventi sagome diverse secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che tutti i dati relativi alla posizione superficiale e l’altezza del punto di lavoro di oggetti in lavorazione, vengono inviati ad un processore o similare e da questo alla testata di lavorazione e più precisamente ai suoi utensili di diamantatura ad asse orizzontale o verticale.