ITVI980050A1 - Pinne da apnea e pesca subacquea - Google Patents

Description

PINNE DA APNEA E PESCA SUBACQUEA

La presente invenzione propone una pinna da apnea che si caratterizza per il fatto di prevedere la pala in policarbonato, preferibilmente in. policarbonato trasparente.

Più in particolare la pala, nella pinna secondo l’invenzione, presenta una pluralità di nervature di altezza decrescente a partire dal piede verso l'estremità della pala e te cui estremità hanno un andamento sostanzialmente parabolico, così da incanalare meglio l’acqua e ottenere migliori prestazioni in fatto di spinta.

L’invenzione si inserisce net settore degli articoli sportivi e più in particolare delle attrezzature per sport subacquei, proponendo una pinna da apnea che si caratterizza per elevate prestazioni, oltre che per il basso costo di produzione.

Come è noto le pinne da apnea, che sono quelle particolari pinne utilizzate per la pesca subacquea ò per gli sport di profondità, comprendono un corpo generalmente in gomma o materiale flessibile da calzare al piede e che presenta una coppia di bordi laterali dotati di scanalature entro le quali si inserisce una pala in materiale rigido, che ha la funzione di conferire la spinta necessaria.

Allo stato attuale della tecnica queste pale sono realizzate o in ABS oppure in materiale composito, in particolare Kevlar® o fibra di carbonio.

Le pale in ABS sono relativamente economiche da produrre ma presentano l’inconveniente di una limitata durevolezza, in quanto il materiale utilizzato tende, con il tempo, a perdere le proprie caratteristiche di rigidità, per cui le prestazioni della pala diminuiscono e la stessa non risulta più adatta per l’uso sportivo.

Migliori risultati, da questo punto di vista, sono forniti dalle pale in fibra di carbonio o in Kevlar, che però presentano notevoli inconvenienti dovuti al costo e alla loro fragilità.

Le pale in fibra di carbonio, infatti, pur assicurando nel tempo buone caratteristiche di rigidità sono estremamente fragili, al punto che si è costretti ad indossarla solamente dopo essere entrati in acqua, in quanto sarebbe sufficiente un lieve urto contro il fondo oppure contro il ponte di un’imbarcazione, per causarne la rottura.

Inoltre non è possibile produrre queste pale per stampaggio, per cui da un lato risultano estremamente costose e, dall’altro, non si riesce a realizzare, a costi accettabili, pale con nervature di una certa altezza, per cui le pinne risultano avere una direzionalità limitata.

Ulteriore, non trascurabile inconveniente di queste pale è costituito dal fatto che quando appoggiano sul fondale fanno un rumore secco che spaventa i pesci, risultando cosi poco adatte per la pesca sportiva di profondità.

Per le ragioni sopra esposte è sentita, nel settore, l'esigenza di poter disporre di pale che siano facili ed economiche da produrre, che presentino una buona rigidità e la mantengano inalterata nel tempo, che non siano fragili e non facciano rumore quando ci si muove sul fondo del mare.

Questi scopi vengono raggiunti dalla pala secondo l’invenzione, la quale si caratterizza per il fatto di essere realizzata in policarbonato, materiale che risulta durevole, rigido, facile da stampare, e presenta inoltre il notevole vantaggio di essere trasparente e di avere un coefficiente di rifrazione vicino a quello dell’acqua, per cui la pala risulta praticamente invisibile. La pala in policarbonato non fa rumore quando appoggia sul fondo e inoltre, potendo essere prodotta per stampaggio, consente di realizzare delle nervature di irrigidimento abbastanza profonde e dalla forma ottimale per incanalare meglio l’acqua ed ottenere una maggiore spinta e una maggiore direzionalità rispetto alle pinne note,

La presente invenzione sarà ora descritta dettagliatamente, a titolo di esemplo non limitativo, con riferimento alle figure allegate in cui:

• la figura 1 illustra la vista prospettica di una pinna da apnea secondo l’invenzione:

• la figura 2 è la vista in pianta di una pala da applicare a una pinna secondo l’invenzione;

• la figura 3 è una sezione lungo la linea A-A di figura 2.

Con riferimento alla figura 1 , la pinna secondo l’invenzione comprende un corpo 1, in gomma o altro materiale adatto, da calzare sul piede e che presenta, anteriormente, una coppia di bordi 2 provvisti, sui lati affacciati, di scanalature entro le quali viene inserita una pala, indicata nel suo complesso con 3.

Caratteristica dell'invenzione è data dal fatto che questa pala è realizzata in policarbonato, in particolare in policarbonato trasparente.

La pala 3, meglio visibile nelle figure 2 e 3, è costituita da un corpo sostanzialmente bidimensionale conformato in modo da presentare una serie di nervature/scanalature 4, di altezza descrescente a partire dalla zona di collegamento al corpo della pinna verso la punta.

Il profilo delle nervature è sostanzialmente arrotondato, come illustrato in figura 3 e in testata, dalla parte verso il piede ciascuna nervatura ha il profilo P arrotondato o, meglio, parabolico.

Ciascuna nervatura assume sostanzialmente una conformazione simile a quella di uno scafo, così da realizzare delle linee d’acqua che migliorano le prestazioni della pinna.

Anche la lunghezza delle nervature è tale per cui le loro estremità sono disposte lungo il profilo di una parabola. (Profilo indicato con linee a tratti e contrassegnato con la lettera S in figura 2).

Conformemente con un ulteriore aspetto dell'invenzione, ai lati la pala 3 è ripiegata verso il basso in modo da definire due bordi indicati con il N. 8 che ne delimitano i lati e servono a meglio incanalare l’acqua per aumentare la direzionalità delia pinna, oltre che a ottenere migliori prestazioni di spinta.

La pinna con la pala in policarbonato secondo l’invenzione presenta, come è facile comprendere dalla descrizione fornita, svariati vantaggi rispetto a quelle note.

Si ottiene infatti una pinna in grado di mantenere nel tempo le caratteristiche di rigidità necessarie, leggere, resistenti agli urti.

Inoltre essendo questo materiale facilmente stampabile è possibile conformare la pala in modo da ricavare delle nervature di sufficiente altezza, tali da assicurare un buon incanalamento dell'acqua e migliorare quindi sia la direzionalità che la spinta offerta dalla pinna.

Inoltre il policarbonato non fa rumore quando la pinna appoggia sul fondo del mare e risulta perfettamente trasparente e quindi invisibile sott’acqua. Inoltre dal momento che il peso specifico di questo materiale è abbastanza prossimo a quello dell'acqua, le pinne non variano la zavorra dell'apneista.

Un esperto del ramo potrà poi prevedere diverse modifiche e varianti, che dovranno però ritenersi tutte comprese nell’ambito del presente trovato.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1) Pinne da apnea e da pesca subacquea, del tipo comprendente un corpo in materiale flessibile da calzare sul piede ed una pala in materiale rigido da applicare a detto corpo, caratterizzata dal fatto che detta pala è realizzata in policarbonato.
2. 2) Pinna secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta pala è realizzata in policarbonato trasparente.
3. 3) Pinna secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di prevedere, sul corpo di detta pala, una pluralità di nervature aventi un andamento sostanzialmente parallelo all’asse della pinna.
4. 4) Pinna secondo ciascuna delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di prevedere i lati ripiegati verso il basso in modo da definire due bordi atti ad incanalare l’acqua durante il movimento.
5. 5) Pinna secondo le rivendicazioni 3 o 4, caratterizzata dal fatto che dette nervature hanno un’altezza decrescente a partire dal piede verso la punta.
6. 6) Pinna secondo le rivendicazioni 3 o 4, caratterizzata dal fatto che dette nervature hanno, in sezione, un profilo arrotondato e, in testata, una forma sostanzialmente parabolica.
7. 7) Pinna secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che le estremità di dette nervature sono disposte secondo un profilo parabolico.
8. 8) Pinna con pala da apnea e pesca subacquea con pala in policarbonato, come descrìtta e illustrata.