ITVI940185A1 - Macchina annodatrice - Google Patents
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Abstract
Trattasi di una macchina annodatrice, del tipo che impiega una corda flessibile per l'esecuzione di un nodo di chiusura costituito da una fibbia che presenta un occhiello (17) e due anelli (21' e 21") simmetricamente contrapposti. Esso si caratterizza per il fatto di presentare un braccio rotante, imperniato alla struttura della macchina, la cui estremità va ad agganciare una porzione della corda e, con un movimento angolare alternativo, provoca l'avvolgimento della suddetta corda attorno all'elemento da annodare (11).(Fig. 26).
Description
Descr izzane
Il presente trovato riauarda una macchina atta alla produzione di nodi destinati alla chiusura di contenitori in materiale flessibile, secondo la parte generale della rivendicazìone 1.
Nel campo del confezionamento sono diversi e molteplici i sistemi impiegati per la chiusura dì contenitori, buste, sacchetti e prodotti simili e la loro diversa conformazione dipende soprattutto dal prodotto da confezionare e dal tipo di materiale con cui è costituito il contenitore del prodotto medesimo.
Un particolare settore della confezione è quello che impiega come elemento di chiusura un filo flessibile, chiamato comunemente spago o corda, che viene annodato attorno ed esternamente al corpo del contenitore, che deve essere costituito da un materiale flessibile e, tramite la strozzatura dì Quest'ultimo, realizzare la chiusura della confezione.
Allo stato attuale della tecnica esistono delle macchine automatiche che eseguono l'operazione di annodatura di confezioni flessibili realizzando dei nodi di diverso tipo con fibbie costituite da occhielli ed anelli diversamente saldati.
Gli svantaggi maggiori delle attuali macchiìne annodatrici derivano dalla complessità dei meccanismi necessari per eseguire le diverse piegature, torsioni ed avvolgimenti a cui sottoporre la corda e necessarie per ottenere prima la fibbia e quindi il definitivo nodo, avvolto attorno all'elemento da annodare.
Scopo del presente trovato è quello di realizzare un procedimento di annodatura ed una macchina in grado di ottenere il suddetta; che sia in grado di eliminare gli svantaggi delle macchine annodatrici precedenti realizzando l'operazione di annodatura in modo veloce, assicurando l'ottenimento di una strozzatura totale dell'elemento da annodare e, costruttivamente, impiegando dei meccanismi semplici da costruire e che realizzano, in uno spazio ridotto, un dispositivo completamente automatico dove l'operatore deve solamente posizionare la porzione del contenitore da chiudere mediante un nodo.
La semplicità di funzionamento della macchina di cui al trovato è rappresentata dal fatto che essa riesce ad ottenere una perfetta azione di annodatura mediante la realizzazione di un nodo molto semplice, costituito da un solo occhiello e da due anelli reciprocamente contrapposti.
La caratteristica di funzionamento della macchina di cui al trovato è rappresentata dal particolare sistema di avvolgimento della corda attorno al corpo da annodare, ottenuto mediante un braccio rotante e dal particolare procedimento di realizzazione della fibbia, ottenuto mediante un dispositivo a pinze che movimenta quattro porzioni di corda, prima allargandone due e poi tirando le altre due in modo da generare il nodo voluto.
Operativamente la macchina presenta una zona di alimentazione della corda dove è presente un morsetto che tiene bloccato il capo della corda stessa ed un elemento di guida della medesima in modo da presentare una porzione tesa della suddetta corda e da permettere quindi l'agganciamento con l'estremità di un braccio ruotante.
Il braccio rotante è imperniato sulla struttura della macchina ed ha il compito di realizzare due anelli contrapposti attorno all'elemento da annodare.
Tale operazione si realizza agganciando la corda e, tramite una rotazione alternativa del braccio, facendo passare l'occhiello cosi ottenuto prima sotto e quindi sopra all'elemento da annodare.
Alla fine del movimento del braccio mobile l'occhiello si posiziona in prossimità ed inferiormente alla zona di agganciamento della corda medesima.
Con tale operazione si sono generate quattro porzioni sostanzialmente parallele della medesima corda, comprese fra il punto di aggancio della carda e l'elemento parzialmente annodato mediante i due anelli ottenuti facendo passare l'occhiello prima sotto e quindi sopra il suddetto elemento.
Più precisamente i due tratti più esterni vanno dalla zona di aggancio all'elemento da annodare ed i due tratti più interni vanno in senso opposto, dallo elemento da annodare alla zona di aggancio, ma con una direzione inclinata in modo da risultare sottostanti ai due tratti precedenti esterni.
L'operazione successiva, cioè la realizzazione dell'intreccio della fibbia, si realizza impiegando un dispositivo costituito da tre elementi reeiprocamente accostati, dove i due elementi di estremità sono mobili trasversalmente e l'intero dispositivo è posizionato inferiormente rispetto alla zona dove sona presenti le due estremità della corda.
Tale dispositivo, paragonabile da una doppia pinza, scorrendo verticalmente va ad inserirsi fra i due tratti più interni della corda, posti inferiormente rispetto ai due tratti più esterni.
Il successivo allargamento degli elementi mobili esterni della doppia pinza provoca il distanziamento reciproco dei due tratti interni della corda, fino a posizionarli all'esterno rispetto agli altri due tratti suddetti .
Di seguito la doppia pinza scorre nuovamente verso l'alto in modo da permettere ai due suoi elementi mobili esterni, che ritornano ad accostarsi all'elemento centrale, di bloccare ì due tratti di corda che vanno dalla zona di aggancio all'elemento da annodare, e che ora si trovano internamente rispetto agli altri due elementi.
Il bloccaggio dei due suddetti tratti rende possibile la successiva azione di taglio del tratto di corda ancora collegato al gruppo di alimentazione e permette quindi il formarsi delle due estremità, che vanno a costituire il nodo in formazione.
Contemporaneamente a queste due ultime fasi di lavoro, avviene lo sfilamento dell'occhiello dal braccio mobile il quale, ruotando in senso contrario, si riporta in posizione di riposo.
Successivamente la doppia pinza inverte la sua direzione e, muovendosi verso il basso, trascina con sè le due estremità della corda le quali, a loro volta, provocano l'accostamento dell'occhiello al pezzo da annodare, detto occhiello formando i due anelli contr apposti .
La corsa di ritorno della doppia pinza ha termine quando la fibbia così ottenuta, cioè l'occhiello con i due anelli contrapposti, è totalmente intrecciata,,cioè si è realizzato il nodo.
Vantaggiosamente è prevista, nella fase terminale della realizzaz ione del nodo, l'utilizzazione di uno spintore, avente la funzione di generare una tensione di verso contrario al movimento della pinza che esegue il tiraggio dei capi della corda, con lo scopo di assicurare la massima chiusura nel nodo medesimo.
Inoltre lo spintore ha anche la funzione di espellere dalla zona di lavoro l'elemento definitivamente annodato.
Infine è prevista una particolare conformazione dell'estremità del braccio rotante per facilitare l'operazione di aggancio, di tiraggio e di sgancio della corda.
Queste ed altre caratter izzate dal trovato verranno di seguito maggiormente illustrate mediante la descrizione di una sua particolare forma di realizzazione, resa a solo titolo di esempio non limitativo, con l'aiuto delle tavole di disegno al legate dove:
- la fig.l (Tav.I) rappresenta una vista frontale schematica della macchina di cui al trovato; la fig.2 rappresenta una vista in pianta della macchina di cui al trovato, sezionata secondo la linea II—II di fig.l;
- le figg. da 3 a 6 (Tav.II) rappresentano l’azione di agganciamento e di tiraggio della corda; - le figg. da 7 a 10 rappresentano il particolare dell'estremità del braccio mobile e delle fasi di agganciamento e di tiraggio della corda ;
- le figg. 11 e 12 (Tav.III) rappresentano la vista schematica frontale e superiore della fase finale di tiraggio della corda;
- le figg. 13 e 14 rappresentano la vista schematica frontale e superiore della fase di avvolgimento dell'elemento da annodare;
- la fig. 15 (Tav.IO) rappresenta una vista frontale schematica nella posizione di massima rotazione del braccio mobile e di intervento del dispositivo a doppia pinza; - le figg. 16 e 17 rappresentano una vista superiore schematica con il dispositivo a doppia pinza rispettivamente chiuso e completamente aperto ;
- le figg. 1Θ e 19 rappresentano rispettivamente una vista frontale ed una vista superiore della macchina con il dispositivo a doppia pinza che blocca le due porzioni centrali della corda ;
- le figg. da 20 a 22 (Tav.V) rappr esentano rispettivamente una vista frontale e due viste superiori durante la fase di taglio della corda;
- le figg. da 23 a 25 rappresentano rispettivamente una vista frontale e due superiori durante la fase di annodatura;
- le -figg. 26 e 27 (Tav.VI) rappresentano rispettivamente il nodo durante ed al termine della operazione di annodatura;
- le figg. 28 e 29 rappresentano l'azione dello spintore centrale durante la fase di annodatura .
Come visibile nelle figg. 1 e 2 la macchina di cui al trovato è costituita essenzialmente da un gruppo di alimentazione 1 della coda da annodare, da un braccio rotante 2, solidale alla struttura stessa e da un dispositivo a doppia pinza 3, mobile verticalmente.
In dettaglio , il gruppo di alimentaz ione 1 è costituito da un rocchetto 4, sul quale è avvolta la corda 5, da un elemento di guida 6, mobile trasversalmente e da un morsetto 7 dotato di una lama tagliente 8.
All’inizio dell'operazione dì annodatura è presente una porzione di corda 9, bloccata ad una estremità dal morsetto 7 e tenuta ben tesa dall'azione rientrante dell’elemento di guida 6, per permettere l’agganciamento con l'estremità sagomata 10 del bracciorotante 2.
L'elemento da annodare 11 viene inserito sulla struttura della macchina ed appoggiato alle pareti 12, che hanno la funzione di arresto dello stesso durante l'azione di annodatura.
Nelle figure da 3 a 6 è rappresentata la prima fase dell’operazione di annodatura e cioè quella di aggancio della porzione di corda 9, ottenuto mediante la rotazione del braccio 2, e della successiva tiratura della corda, tramite la rotazione inversa dello stesso braccio 2.
Tale prima operazione genera l'occhiello formato dai due tratti di corda 13' e 13'’.
L'azione di agganciamento della corda, nonché la tiratura,sono facilitati dalla particolare sagomatura dell'estremità 10 dell’albero rotante 2, la quale presenta un canale di invito 14 entro il quale la corda va ad infilarsi ed un uncino 15 che assicura la presa durante l'intera fase di ritorno del suddetto albero, come ben rappresentato nelle figure da 7 a 10, <Q>uando il braccio rotante E viene fatto ritornare nella sua posizione iniziale, avendo realizzato l'occhiello costituito dai due tratti di corda 13' e 13'', l'elemento da annodare 11 viene posizionato superiormente ai suddetti tratti, come visibile nelle figure 11 e 1E.
Successivamente il braccio rotante E ruota nuovamente per cui la corda va ad avvolgere parzialmente l'elemento 11 e si formano quindi i due nuovi tratti di corda 14' e 14'' che vanno a collocarsi all'interno dei primitivi tratti 13' e 13'', come visibile nelle figure 13 e 14.
Il braccio mobile E termina la sua rotazione in modo da posizionare l'occhiello, cioè le estremità dei tratti 14, inferiormente rispetto ai due tratti 13.
Successivamente il dispositivo a doppia pinza 3 si solleva andando a posizionarsi all'interno dei due tratti 14' e 14'', come visibile nelle figure 15 e 16.
Tale dispositivo è costituito da tre elementi^ uno fisso centrale 15, e due laterali 16’ e 16'^mobili trasversalmente .
Il movimento trasversale dei due elementi 16' e 16’ ’ provoca il distanziamento reciproco dei due tratti di corda interni 14' e IV ' fino a posizionarli esternamente rispetto agli altri due tratti di corda 13‘ e 13'', come visibile nella figura 17.
Il dispositivo a doppia pinza 3 si solleva ulteriormente in modo da permettere ai due elementi mobili esterni 16' e 16'' di bloccare i due tratti di corda 13‘ e 13'', quando i suddetti elementi tornano ad accostarsi all'elemento centrale 15, come visibile nelle figure 1B e 19.
Contemporaneamente alla suddetta operazione avviene lo sfilamento dell'occhiello 17 dall'estremità sagomata 10 del braccio mobile B, il quale, ruotando in senso contrario,si riporta nella posizione di riposo.
Il bloccaggio dei due tratti di corda 13' e 13'' rende possibile la successiva azione di taglio del tratto 13'' per staccare la porzione di corda, necessaria alla realizzazione del nodo, dal rocchetto 4 di alimentazione.
L'azione di taglio del tratto dì corda 13' avviene tramite l'azione di un tagliente B posizionato sul morsetto 7.
In dettaglio l'operazione prevede che all'inizio il blocchetto 7 sì sollevi liberando l'estremità della corda che corrisponde al tratto 13''.
Quindi avviene lo spostamento trasversale dell'elemento di guida 6 che posiziona una porzione del tratto 13' sotto il blocchetto 7, il quale, abbassandosi, blocca il suddetto tratto e permette il taglio del medesimo mediante il tagliente 8.
Contemporaneamente al taglio l’elemento di guida 6 si ritira nella posizione iniziale generando una nuova porzione di corda 18 tesa e pronta per una successiva azione di agganciamento,
Al termine dell'azione di taglio le due estremità 19 dei tratti 13' e 13'' risultano quindi libere per cui, quando il dispositivo a doppia pinza 3 inverte la sua corsa e si sposta verso il basso, trascina con sè le suddette estremità della corda, le quali, a loro volta, provocano l'accostamento dell'occhiello 17 all’elemento da annodare 11, come visibile nelle figure da E3 a Ξ5.
Il nodo EO, che si ottiene con il procedimento sopra descritto, è realizzato mediante l'intreccio di una fibbia che presenta l'occhiello 17 e due nodi E1' e E1 '' disposti in modo reciprocamente simmetrico e che presentano un punto di attorcigliatura EE che assicura, una volta che il suddetto nodo 20 è completamente realizzato, una perfetta tenuta.
Infine, nella fase terminale della rea lizzazione del nodo EO agisce uno spintore E3, posto centralmente, fra le due estremità 13' e 13’ ' della coda .
L'azione di spinta dello spintore 23 è contraria alla direzione della tiratura esercitata dal dispositivo a doppia pinza 3 sulle estremità della corda .
Questa disposizione impedisce all’elemento 11 da annodare di flettersi sotto la spinta della doppia pinza 3 ed assicura alla fine una annodatura il più stretto possibile.
Inoltre detto spintore 23 funge anche da espulsore dalla macchina del prodotto annodato.
Claims (11)
- RIVENDICAZIONI 1. MACCHINA ANNODATRICE, che impiega una corda flessibile per l'esecuzione di un nodo (20) di chiusura costituito da una fibbia che presenta un occhiello (17) e due anelli (21' e 21'' ) simmetricamente contrapposti, carat terizzata dal fatto di presentare un braccio rotante (2), imperniato alla struttura della macchina, la cui estremità (10) va ad agganciare una porzione della corda (5) e, con un movimento angolare alternat ivo,provoca l'avvolgimento della suddetta corda attorno all'elemento da annodare (11), essendo altresì presenti un gruppo di alimentazione (1) della corda, un morsetto (7) munito di tagliente (8), atto a bloccare il capo della suddetta corda e un dispositivo a doppia pinza (3) il quale, spostandosi linearmente, tira due capi della corda medesima generando il nodo voluto.
- 2. MACCHINA ANNODATRICE, secondo la rivendicazione 1, caratter izzata dal fatto che il braccio rotante (2) presenta l'estremità (10) sagomata in modo da formare un canale di invito (14), entro il quale la porzione di corda (9) va ad infilarsi durante l'azione di aggancio, e un uncino (15), che assicura la presa della suddetta corda durante la fase di tiratura che corrisponde al movimento rotatorio di ritorno del suddetto braccio rotante (2).
- 3. MACCHINA ANNODATRICE, secondo le rivendicazioni precedenti, carat terizzeta dal fatto di presentare un elemento di guida (6) della corda (5) scorrevole linearmente e tale da generare una porzione (9) tesa della suddetta corda.
- 4. MACCHINA ANNODATRICE, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il dispositivo a doppia pinza (3) è costituito da un elemento centrale (15) fisso e da due elementi ( 16' e 16'') posti lateralmente ed accostati al precedente, detti elementi (16' e 16’') essendo mobili trasversalmente.
- 5. MACCHINA ANNODATRICE, secondo le rivend icazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la rotazione alternativa del braccio rotante (2) individua quattro tratti di corda (13’,13 ’',14' e 14’') sostanzialmente paralleli, dove i due tratti (14' e 14'') posti internamente risultano inclinati e tali che l'occhiello (17) di unione dei suddetti si colloca in posizione sottostante rispetto ai due tratti più esterni (14‘ e 14'') suddett i.
- 6. MACCHINA ANNODATRICE, secondo le rivendicazioni precedenti, caratter ìzzata dal fatto che il dispositivo a doppia pinza (3), scorrendo, va a collocarsi internamente rispetto ai due tratti (14' e 14'') della corda e, dì seguito, il movimento dei due elementi mob ili laterali (16' e 16'') prò vaca l'al largamento reciproco dei suddetti tratti fino a posizionarti all'esterno rispetto agli altri due tratti (13' e 13''<)>, posti superiormente rispetto ai tratti suddetti.
- 7. MACCHINA ANNODATRICE, secondo le rivendicazioni precedenti, caratter izzata dal fatto che il dispositivo a doppia pinza (3) scorrendo ulteriormente,si posiziona in modo tale da permettere il bloccaggio da parte dei due elementi mobili laterali (16' e 16'') dei tratti <(>13' e 13''), quando i suddetti elementi si riaccostano all'elemento centrale (15).
- 8. MACCHINA ANNODATRICE, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che dopo il bloccaggio dei tratti (13' e 13'') il braccio rotante (2) si riporta nella posizione iniziale di attesa, svincolando la sua estremità (10) dall'occhiel lo (17).
- 9. MACCHINA ANNODATRICE, secondo le rivendicazioni precedenti, caratter izzata dal fatto che l'elemento di guida (6), spostandosi, porta l'estremità del tratto (13') ad impegnarsi sul morsetto (7), detto morsetto (7) avendo, nel contempo, rilasciato l'estremità (19) del tratto (13'')
- 10. MACCHINA ANNODATRICE, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che durante l'azione di taglio del tratto (13‘) mediante il tagliente (8), l'elemento di guida (6) si riporta nella posizione iniziale, generando una nuova porzione (18) di corda tesa.
- 11. MACCHINA ANNODATRICE, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l'elemento a doppia pinza (3) è atto a muoversi in direzione contraria alla precedente, provocando con detto movimento la tiratura dei tratti (13 ' e 13'') ,che risultano ancora solidali all'elemento suddetto, detto movimento provocando l'accostamento dell'occhiello (17) al pezzo da annodare (11), detto occhiello (17) andando quindi a formare i due anelli (SS' e SS'') contrappost i , detto movimento andando a terminare quando si è realizzato il nodo (SO). 1S. MACCHINA ANNODATRICE, secondo le rivend icazioni precedenti, caratter izzata dal fatto di prevedere uno spìntore (23 ), posto centralmente, fra i due tratti (13’ e 13'') ed agente sulla zona di annodatura con una forza di spinta dì direzione opposta alla direzione della tiratura esercitata contemporaneamente dal dispositivo a doppia pinza (3) sui tratti suddetti.
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