ITVI20140061U1 - Struttura per aperture luminose lineari continue realizzate su soffitti e pareti - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Il presente trovato riguarda una struttura per aperture luminose lineari continue realizzate su soffitti e pareti, secondo la parte generale della rivendicazione 1, Fra i vari “punti luce presenti negli impianti di illuminazione civile sono ben noti i cosiddetti “faretti ad incasso”, così definiti in quanto inseriti in una struttura di supporto, che è costituita, nella maggior parte dei casi, da lastre in cartongesso, che hanno la funzionevdi rivestimento, quali contropareti e/o controsoffitti.

Di recente, oltre ai ben noti e diffusi faretti singoli, noti anche con il termine di “spot” ed applicati ad incasso sul soffitto o sulla parete, in modo da ottenere dei punti luminosi concentrati e distanziati, vengono impiegati anche dei faretti per ottenere delle aperture luminose lineare continue.

Costruttivamente, tale nuovo di tipo di “faretti lineari” è costituito da un profilato sagomato strutturale ad andamento longitudinale che viene inserito nell’intercapedine attraverso una feritoia longitudinale praticata sulla parete in cartongesso e trattenuto tramite delle viti che si avvitano dall’esterno su delle alette di cui è munito il suddetto profilato, in modo da andare in battuta contro la parte interna di detta parete.

Dopo aver equipaggiato il profilato con le lampade luminose (striscia led, alogene, fluorescenti T5 o di altro tipo) la feritoia longitudinale viene chiusa dall’esterno con l’applicazione di una copertura trasparente, semitrasparente od opaca, con la funzione di diffondere la luce e di riparare da polvere, umidità ed insetti la suddetta sorgente luminosa.

Allo stato attuale della tecnica i faretti lineari presenti in commercio manifestano l’inconveniente che le operazioni di riempimento, rasatura, rifinitura e verniciatura necessarie per uniformare la struttura del profilato alla superficie esterna della parte in cartongesso risultano complicate e non sempre realizzano un impatto visivo esteticamente gradevole (a titolo di esempio si cita la sgradevole “linea di rottura”, visibile esternamente, che spesso si genera nella zona di contatto fra il bordo del cartongesso ed il profilato).

Sempre allo stato della tecnica, altri inconvenienti che si manifestano nelPimpiego dei faretti lineari in commercio sono costituiti dalla difficoltà di smaltire rapidamente il calore prodotto dalla sorgente luminosa, dall’aggancio non sempre stabile della mascherina di copertura sul profilato e dal fatto che la struttura è funzionale ad un solo e ben preciso spessore della parete dove è applicata.

Inoltre, anche l'operazione di avvitamento, che teoricamente appare molto semplice, all’atto pratico risulta complessa e non sempre va a buon fine poiché l’aletta interna sporgente del profilato è di ridotto spessore, per cui si può piegare, oppure è poco estesa, per cui risulta difficilmente individuabile dall’operatore che opera dall’esterno della parete; tutto ciò rende problematico se non impossibile il regolare aggancio della vite.

Scopo del presente trovato è quello di realizzare una struttura per aperture luminose lineari continue presenti su soffitti e pareli, in particolare in cartongesso, che risulti priva degli inconvenienti manifestati dai prodotti consimili di tipo noto.

Tale scopo è raggiunto con la realizzazione di una struttura per aperture luminose lineari costituita da profilato opportunamente sagomato, in modo da presentare superiormente delle ampie superfìci di dispersione del calore, delle alette laterali robuste ed estese per l’intero sviluppo longitudinale del suddetto profilato ed inferiormente degli incavi entro i quali va a vincolarsi, tramite un aggancio a clip, la sottostante copertura sagomata, la quale è sufficientemente estesa in modo che, quando è contraffacciata alla parete, va a ricoprire la linea di contatto parete/profilato e quindi rende non più necessarie le operazioni di rasatura e finitura in detta zona.

Le caratteristiche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate ed i vantaggi risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata che segue, effettuata con riferimento ai disegni allegali, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:

- la fig. 1 (tav. 1J rappresenta una vista prospettica di una parete con intercapedine equipaggiata con la struttura di cui al trovato;

- le figg. 2, 3 (tav. II) rappresentano delle viste in sezione frontale, rispettivamente, del profilato strutturale interno e della copertura esterna;

- la fìg. 4 (tav. Il) rappresenta la fase di montaggio della struttura di cui alla fig. 1; - le figg. 5, 6 (tav, IV) rappresentano delle viste in elevazione della struttura applicata su due pareti di diverso spessore;

- la fig. 7 (tav. V) rappresenta una vista prospettica in esploso dei componenti la struttura di cui alla fig. 1.

- la fig. 8 rappresenta una vista esterna frontale di una parete munita della struttura di cui al trovato.

Come visibile in fig. 1, la struttura per aperture luminose lineari, indicata con il riferimento 100, che contiene la sorgente luminosa “W”, è applicata su una parete “C”, normalmente in cartongesso, che definisce un’intercapedine “K”.

Come visibile nelle figg. 2, 3 la struttura 100 è costituita da un profilato sagomato ad andamento longitudinale, indicato con il riferimento I, fissato sulla parte interna della parete “C” interna, a cavallo di una corrispondente feritoia longitudinale “F” e da una copertura trasparente, semitrasparente od opaca ad andamento longitudinale, indicata con il riferimento 2, posizionata a contatto con la parte esterna della suddetta parete “C” ed agganciata in modo amovibile sul suddetto profilato, il tutto come in sé noto.

Come visibile in fìg. 2, il profilo sagomato 1 è composto da un corpo scatolato longitudinale 3, aperto sul lato inferiore, dal quale si estendono superiormente delle lamelle 4, per aumentare l’efficienza nella sottrazione del calore, lateralmente da due alette contrapposte 5, per permettere l’appoggio del corpo sulla parete “C” ed inferiormente da due zanche 6 contrapposte, reciprocamente distanziate {di un valore “L”) in modo da inserirsi lino ad andare in battuta contro i due corrispondenti lati della feritoia “F” e munite ognuna, nella loro parte interna, di uno o più incavi 7. Come visibile in fig. 3, la copertura 2 è costituita da una base longitudinale 8, dalla quale si elevano perpendicolarmente due arpionismi longitudinali 9 contrapposti, muniti ognuno all’ estremità superiore di una bugna 10 e dai due lati si estendono in linea due bandelle longitudinali 11, in modo che la larghezza trasversale totale “X” della base risulti maggiore della larghezza della feritoia “F” realizzata sulla parete "C”.

Operativamente dapprima si inserisce il profilato longitudinale sagomato 1, attraverso la feritoia longitudinale “F” praticata sulla parete “C” e lo si blocca contro la suddetta parete tramite l’avvitamento dalfesterno delle viti “V” che trattengono le alette 5 (vedi fig. 4).

Di seguito si applica la copertura 2, portando in aggancio con deformazione elastica “a clip” i due arpionismi 9 sulle due corrispondenti zanche 6.

All’atto pratico, come si evince dalle figg. 5 e 6, la copertura 2 può essere applicata in due diverse posizioni, semplicemente portando le bugne 10 ad inserirsi negli incavi superiori 7.1 o negli incavi inferiori 7.2, in modo da poter impiegare la stessa la struttura 100 con due diversi spessori “Si” ed “S2” della parete “C”,

Come visibile nelle figg. 2 e 7, il corpo scatolato longitudinale 3, si completa con due occhielli laterali 12, i quali hanno la funzione di permettere l’avvitamento delle viti 14, che trattengono la piastrina 13, per la chiusura di testa e con il canale 15, per permettere Γ incastro della lamina 16, che trattiene due corpi consecutivi 1.1 e 1.2. Costruttivamente, il profilato 1 è realizzato in alluminio profilato estruso, mentre la copertura 2 è realizzata per estrusione di materiale plastico di un unico tipo o di due tipi diversi, dove la due estremità sono realizzate in policarbonato opaco, mentre la parte centrale 17 della base 8 è realizzata in policarbonato trasparente, semitrasparente o opaco e può avere una conformazione varia e notevole dal punto di vista estetico (vedi fig, 8).

Da quanto sopra descritto appare che tutti gli scopi previsti sono stati raggiunti, in particolare una notevole dispersione del calore prodotto dalla sorgente luminosa “W” grazie alfampia superficie di scambio offerta dalla pluralità delle lamelle 4, un rapido e sicuro avvitamento delle viti “V” grazie alla notevole larghezza e continuità delle alette 5 e un sicuro effetto estetico, grazie al fatto che le bandelle 11 coprono dall’esterno la linea di profilo della feritoia “F”.

Ovviamente, la sagoma, le dimensioni ed i materiali sono suscettibili di modifiche e varianti, purché il tutto rientri nel concetto inventivo espresso nelle seguenti rivendicazioni.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. STRUTTURA PER APERTURE LUMINOSE LINEARI CON TINUE REALIZZATE SU SOFFITTI E PARETI, in particolare del tipo ad incasso’', dove la struttura di supporto (100) è inserita su un’intercapedine (K), definita da lastre in cartongesso (C), che hanno la funzione di rivestimento, quali contropareti e/o controsoffitti c dove delta struttura è composta da un primo elemento costituito da un profilato sagomalo strutturale (1), che contiene la sorgente luminosa (W), che viene inserito nell’intercapedine (K) attraverso una feritoia (F) praticata sulla parete in cartongesso (C) e trattenuto tramite delle viti (V) che si avvitano dall'esterno su delle alette di cui è munito i! suddetto profilato, in modo che esse vadano in battuta contro la parte interna di delta parete e da un secondo elemento costituito da una copertura trasparente od opaca (2), posizionata contraffacciata all’esterno della suddetta parete (C) ed agganciata in modo amovibile al suddetto primo elemento, detta struttura (100) caratterizzandosi per il fatto che il profilo sagomato (1 ) è composto da un corpo scatolato longitudinale (3), aperto sul lato inferiore, dal quale si estendono superiormente delle lamelle (4), per aumentare l’efficienza nella sottrazione del calore e per il fatto che lateralmente estendendosi due alette contrapposte (5), per permettere l’appoggio del corpo sulla parete (C) ed inferiormente estendendosi due zanche (6) contrapposte, reciprocamente distanziate in modo da inserirsi fino ad andare in battuta contro i due corrispondenti lati della feritoia (F) e munite nella loro parte interna di uno o più incavi (7).
2. 2. STRUTTURA PER APERTURE LUMINOSE LINEARI CONTINUE REALIZZATE SU SOFFI TTI E PARE TI, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la copertura (2) è costituita da una base longitudinale (8), dalla quale si elevano perpendicolarmente due arpionismi longitudinali (9) contrapposti, ognuno munito all’estremità superiore di una bugna (10), dai due lati estendendosi in linea con detta base (8) due bandelle longitudinali (1 1), in modo che la larghezza trasversale totale (X) della base risulti maggiore della larghezza della feritoia (F) realizzata sulla parete (C), lino a ricoprire la linea di contatto parete/profilato.
3. 3. S TRUTTURA PER APERTURE LUMINOSE LINEARI CON TINUE REALIZZATE SU SOFFI TTI E PARETI, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la copertura (2) si vincola al corpo (1 ) con un aggancio a ‘‘clip”, portando in aggancio mediante deformazione elastica i due arpionismi (9) sulle due corrispondenti zanche (6).
4. 4. STRUTTURA PER APERTURE LUMINOSE LINEARI CONTINUE REALIZZA TE SU SOFFITTI E PARETI, secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che la copertura (2) può essere applicata in almeno due diverse posizioni, portando le bugne ( 10) ad inserirsi alternativamente nella pluralità di incavi (7.1 , 7.2), in modo da poter impiegare la stessa struttura (100) una pluralità con due diversi spessori (Si, S2) della parete (C).
5. 5. STRUTTURA PER APERTURE LUMINOSE LINEARI CON TINUE REALIZZATE SU SOFFITTI E PARE TI, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto il corpo scatolato longitudinale (3) è munito di due occhielli laterali longitudinali (12) i quali hanno la funzione di permettere l’avvitamento delle viti (14), che trattengono una piastrina (13), per la chiusura di testa di detto corpo.
6. 6. STRUTTURA PER APERTURE LUMINOSE LINEARI CON TINUE REALIZZATE SU SOFFITTI E PARETI, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto il corpo scatolato longitudinale (3) è munito superiormente di un canale (15) che permette l’incastro della lamina (16), che trattiene due corpi consecutivi (1.1, 1.2).
7. 7. STRUTTURA PER APERTURE LUMINOSE LINEARI CONTINUE REALIZZATE SU SOFFITTI E PARE TI, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il profilato (1) è realizzato in alluminio profilato estruso.
8. 8. STRUTTURA PER APERTURE LUMINOSE LINEARI CONTINUE REALIZZATE SU SOFFITTI E PARETI, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la copertura (2) è realizzata mediante estrusione di materiale plastico, policarbonato e simili.
9. 9. STRUTTURA PER APERTURE LUMINOSE LINEARI CON TINUE REALIZZA TE SU SOFFITTI E PARETI, secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che la copertura (2) è realizzata con due diversi tipi di materiale plastico, dove la due estremità sono realizzate in policarbonato opaco, mentre la parte centrale (17) della base (8) è realizzata in policarbonato trasparente, semitrasparente od opaco.
10. 10. STRUTTURA PER APERTURE LUMINOSE LINEARI CONTINUE REALIZZATE SU SOFFITTI E PARE TI, secondo la rivendicazione 9. caratterizzata dal fatto che la parte centrale (17) presenta una conformazione varia.