ITVI20130211A1 - Sistema e metodo per la gestione interattiva di contenuti multimediali su dispositivi elettronici - Google Patents

Sistema e metodo per la gestione interattiva di contenuti multimediali su dispositivi elettronici

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ITVI20130211A1
ITVI20130211A1 IT000211A ITVI20130211A ITVI20130211A1 IT VI20130211 A1 ITVI20130211 A1 IT VI20130211A1 IT 000211 A IT000211 A IT 000211A IT VI20130211 A ITVI20130211 A IT VI20130211A IT VI20130211 A1 ITVI20130211 A1 IT VI20130211A1
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IT
Italy
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document
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interactive management
management system
barzanò
Prior art date
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IT000211A
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Alessandro Dotti
Raja Marazzini
Andrea Eugenio Naimoli
Tiziano Tresanti
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Airpim S R L
Beneverland Di Alessandro Dotti
Andrea Eugenio Naimoli
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    • GPHYSICS
    • G06COMPUTING; CALCULATING OR COUNTING
    • G06FELECTRIC DIGITAL DATA PROCESSING
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    • G06F16/40Information retrieval; Database structures therefor; File system structures therefor of multimedia data, e.g. slideshows comprising image and additional audio data
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    • G06F16/438Presentation of query results
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    • GPHYSICS
    • G06COMPUTING; CALCULATING OR COUNTING
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Description

Barzanò & Zanardo
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SISTEMA E METODO PER LA GESTIONE INTERATTIVA DI CONTENUTI MULTIMEDIALI SU DISPOSITIVI ELETTRONICI
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La presente invenzione riguarda genericamente un sistema ed un metodo per la gestione interattiva di contenuti multimediali e/o multisensoriali su dispositivi elettronici, quali display luminosi, PC, notebook, smartphone, tablet, ecc.
Più in particolare, l’invenzione si riferisce ad un sistema per la rappresentazione di un insieme di contenuti strutturati (documenti), per mezzo di una codifica ricorsiva, e ad un metodo di sviluppo per la generazione di tali documenti, con l’inclusione di risorse, quali testi, immagini, audio, video, ecc., nonché per la trasmissione e riproduzione delle suddette risorse su piattaforme dedicate, di tipo web, mobili e/o di altro genere; i contenuti fanno riferimento, preferibilmente ma non esclusivamente, ad informazioni di testo ed informazioni audio e/o video. La televisione e le immagini video in generale hanno giocato sinora un ruolo fondamentale nella presentazione e nella vendita dei prodotti; addirittura, alcuni programmi televisivi erano direttamente sponsorizzati da uno o più soggetti.
In tempi più recenti nuove piattaforme e nuovi dispositivi elettronici sono stati introdotti per visualizzare video e/o pubblicità di prodotti; a tale proposito, le nuove tecnologie, quali Internet, Wi-Fi,
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Bluetooth, reti digitali, ecc., facilitano agli utenti non solo la visione di una grande varietà di contenuti, ma permettono anche agli stessi utenti di comunicare con i soggetti che inviano in rete contenuti e messaggi informativi e/o promozionali.
La possibilità di realizzare una comunicazione bidirezionale tra l’utente ed il provider (o un’entità associabile con un provider) apre quindi nuove opportunità di interazione, quali, per esempio, nuove opportunità per sviluppare tecniche pubblicitarie e di vendita dirette al consumatore finale.
Risulta altresì più facile per i provider identificare quali prodotti sono di maggiore interesse per il pubblico, in modo tale da realizzare messaggi pubblicitari più mirati per quella tipologia di prodotti e per quella tipologia di consumatori, utilizzando specifiche interfacce di comunicazione.
La presente invenzione intende migliorare l’interazione fra provider ed utilizzatore finale, rendendo più sorprendente ed accattivante il messaggio pubblicitario ed il prodotto offerto in vendita.
In particolare, è principale scopo della presente invenzione realizzare un sistema per la gestione interattiva di contenuti multimediali su dispositivi elettronici, quali display luminosi, PC, notebook, smartphone, tablet, ecc., che renda l’utente partecipe di un’esperienza unica, in quanto lo stesso utente è in grado, durante la visione di un video, di un
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cortometraggio o di una ripresa diretta, di rilevare e scegliere i singoli particolari e di avere maggiori dettagli su di essi, nonché di acquistare uno o più determinati prodotti presentati in visione.
Altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare un sistema per la gestione interattiva di contenuti multimediali su dispositivi elettronici, quali display luminosi, PC, notebook, smartphone, tablet, ecc., che consenta di porre direttamente in contatto l’utilizzatore con il provider o fornitore del prodotto o servizio presentato nel contenuto multimediale.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di indicare un metodo per la gestione interattiva di contenuti multimediali su dispositivi elettronici, quali display luminosi, PC, notebook, smartphone, tablet, ecc., implementabile per mezzo del sistema di gestione interattiva di cui sopra.
Questi ed altri scopi sono raggiunti da un sistema per la gestione interattiva di contenuti multimediali su dispositivi elettronici, quali display luminosi, PC, notebook, smartphone, tablet, ecc., secondo la rivendicazione 1 allegata, e da un metodo relativo, secondo la rivendicazione 10 allegata.
Altre caratteristiche tecniche di dettaglio del sistema di gestione interattiva di contenuti multimediali, secondo l’invenzione, sono riportate nelle relative rivendicazioni dipendenti.
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Vantaggiosamente, il sistema di gestione e rappresentazione interattiva di contenuti multimediali e/o multisensoriali su dispositivi elettronici, quali display luminosi, PC, notebook, smartphone, tablet, ecc., denominato “FILP”, secondo la presente invenzione, consente una rappresentazione multimediale e/o multisensoriale, in particolare per tablet computer, di testi, disegni e fotografie in forma interattiva e con effetti speciali, quali il “Living Picture” (vale a dire una fotografia che prende vita per mezzo di un movimento del soggetto in un tempo prefissato), lo “Scratch Living Picture” (vale a dire l’animazione di una “Living Picture” con il semplice movimento delle dita), il “Simulated Lenticular Image” (vale a dire la simulazione di un’immagine lenticolare attraverso il movimento basculante del dispositivo tablet), l’”Animated Tracking Motion” (vale a dire una “Living Picture” animata tramite un movimento del dispositivo tablet), l’”AdScratchImage” (vale a dire una pubblicità rivelata con movimento del dito in maniera graduale).
In pratica, si tratta di un’interfaccia uomo-macchina per rendere le interazioni umane più intuitive e dirette e costituisce la rappresentazione di un insieme di contenuti strutturati (risorse multimediali e/o multisensoriali interattive) attraverso una codifica ricorsiva; l’invenzione si estende analogamente ad un metodo di sviluppo per la generazione di documenti con
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l’inclusione di testi, immagini, audio e/o video in trasformazione o comunque non organizzati, nonché ad un metodo di trasmissione e riproduzione dei contenuti su piattaforme dedicate, web, mobili o di altro genere. Si badi, infine, che tali contenuti fanno tipicamente riferimento ad informazioni sonore, visive e di testo, ma possono comprendere anche altre informazioni genericamente indicate come “multimediali” o più genericamente “multisensoriali”.
Gli scopi ed i vantaggi sopra menzionati, nonché altri che seguiranno, risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione che segue, relativa ad una preferita forma esecutiva, fornita a titolo esemplificativo e preferito, ma non limitativo, del sistema per la gestione interattiva di contenuti multimediali su dispositivi elettronici, quali display luminosi, PC, notebook, smartphone, tablet, ecc., che è oggetto della presente invenzione, e dai disegni annessi, in cui:
- le figure 1 e 2 mostrano altrettanti schemi grafici relativi ai contenuti multimediali utilizzati dal sistema di gestione interattiva secondo la presente invenzione;
- la figura 3 mostra una rappresentazione schematica di un esempio di contenuto multimediale interattivo realizzato dal sistema di gestione secondo la presente invenzione.
Con riferimento alle figure menzionate, la presente invenzione si riferisce ad un oggetto fondamentale,
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denominato “Filp Document” o documento 10, quale contenitore di informazioni realizzato come un elenco, eventualmente vuoto, di tuple (ciascuna delle quali riferibile con lo stesso termine “documento” quando il contesto sia chiaro o, altrimenti, con il termine “blocco”, nel qual caso l’oggetto principale può essere riferito anche come “meta-documento”; l’insieme dei documenti correlati è identificabile con il termine “Filp Collection”).
Il documento 10 (fig. 1) comprende una componente di informazioni 11, una componente di impostazioni 12, una componente di azioni 13 (che può includere sia azioni standard che algoritmi descrittivi con un linguaggio di “scripting”), una componente di effetti 14, una componente di intestazioni 15 ed una componente di contenuti 16, la quale si compone ulteriormente di due parti, un elemento figlio 17, equivalente per struttura al documento 10, ed un elemento, eventualmente vuoto, di media 18, quale sotto-contenitore di una risorsa multimediale (testo, audio, video, ecc.) anche composta; ogni singolo componente, inoltre, può essere eventualmente vuoto.
Secondo la presente invenzione, si prevede una definizione ricorsiva, in cui l’elemento principale o root (19 in fig. 2) è figlio di un documento virtuale 20, in cui tutti i campi 22 non definiti hanno valori di default eventualmente impostabili attraverso l’ambiente di inclusione; in tal senso ogni documento
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10, di tipo concreto, ha sempre un documento “genitore” (di tipo concreto 10 o di tipo virtuale 20).
L’intero documento 10, 20 è normalmente generato in un ambiente di sviluppo con l’ausilio di un software dedicato (“Modeler”) e poi utilizzato in un ambiente di “rendering” che lo espone (con modalità impostabili per mezzo di opportuni parametri, secondo cui, tipicamente, i media visuali, quali testi ed immagini, sono mostrati a video, mentre quelli udibili sono riprodotti con un canale audio) all’utente finale con l’ausilio di un altro software dedicato (“Player”), che può generare una o più viste del documento 10, 20.
Tutti i campi del documento 10, 20 presentano una serie di parametri (anche strutturati), che appartengono ad una specifica tipologia, e che sono costituiti da parametri RO (“read-only”), parametri RW (“read-write”) e parametri WO (“write-only”).
I parametri RO sono impostati dal “Modeler” e poi eventualmente modificati dal “Player” e non devono essere valorizzati manualmente in fase di creazione o modifica del documento, ma possono essere letti per avere informazioni sull’elaborazione del documento.
I parametri RW sono impostati dal “Modeler” e poi eventualmente modificati dal “Player” e possono essere valorizzati manualmente, consentendo uno scambio a due vie di informazioni sull’elaborazione del documento. I parametri WO sono impostati dal “Modeler” su valori di default o definiti dall’utente e possono essere poi
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valorizzati manualmente e letti dal “Player”.
Si badi in ogni caso che i singoli componenti e tutti i parametri indicati nella presente descrizione possono essere denominati anche diversamente da quanto indicato, purché sia possibile identificarli.
Inoltre, ogni parametro può essere composto da più parti (sotto-parametri), anche strutturate, in cui ogni sotto-parametro può, a sua volta, avere una struttura complessa dello stesso genere.
Infine, in ogni rappresentazione, la lista dei sottoparametri può sempre contenere elementi aggiuntivi, mentre quelli esplicitamente indicati possono non essere materialmente codificati in fase di generazione del contenuto, ma essere calcolati successivamente, tipicamente in fase di rappresentazione (“rendering”). Ogni riferimento ad un parametro comprendente una serie di sotto-parametri indica quindi una struttura in cui l’elenco, anche se descritto come finito, può contenere ulteriori elementi e quelli riportati possono essere codificati o calcolati.
Si definisce inoltre una funzione di trasformazione (“Filp Translator”), che, per ogni dato in ingresso X che codifichi, formalmente o informalmente, una risorsa multimediale o elementi di tipo 18 anche complessi (eventualmente elementi di tipo 18 correlati tra loro e con possibili interazioni dell’utente), fornisce un dato Y in uscita che è un documento di tipo 10 con una rappresentazione in formato “Filp”; in ogni caso, è
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sempre possibile codificare semplicemente un elemento di media 18 non complesso come “documento Filp” 10 o “collezione Filp” 10, 20, inserendolo in un blocco con l’elemento di media 18 presente e tutti gli altri elementi (sotto-documenti) vuoti.
La parametrizzazione di un documento 10, 20 permette di definire così un modello di realtà spazio-temporale per l’insieme delle risorse multimediali incluse, in particolare utilizzando i parametri di layout (che definisce la dislocazione spaziale degli elementi cui si riferisce) e di timing (che definisce la dislocazione temporale degli elementi cui si riferisce); tale realtà è comunque condizionata dal contesto dell’ambiente in cui è utilizzata, che, a sua volta, è dipendente dalle possibili interazioni dell’utente.
Ogni riferimento spazio-temporale è solitamente relativo al contesto più vicino di riferimento e, quindi, la dislocazione spaziale esprime (al limite implicitamente) almeno tre dimensioni e la dislocazione temporale esprime (al limite implicitamente) almeno un istante di riferimento.
L’intero documento 10, 20, nell’ambiente di “rendering” può poi evolvere sia in forma astratta (modifica delle viste), sia in forma concreta (modifica dei campi), sia in forma mista (astratta concreta); tali evoluzioni sono fortemente condizionate dagli elementi di azioni 13 e di effetti 14 e sono dipendenti principalmente
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dalle interazioni dell’utente, dal contesto di “rendering” e dalla modellazione in generale.
Ogni documento 10, 20 ha, nella componente di impostazioni 12, i parametri “layout” e “timing”.
Il parametro “layout” comprende, a sua volta, le parti relative a larghezza, altezza, posizione x, y e z del documento 10, 20 rispetto al genitore (che avrà, tra l’altro, un riferimento cartesiano ed una unità di misura utilizzati, se non diversamente specificato, dal figlio 17), che vengono utilizzate in caso di “rendering” visivo (per esempio, se il documento 10, 20 contiene, nell’elemento media 18, un’immagine).
Il parametro “timing” comprende la parte “instant”, che indica l’istante temporale (rispetto ad un sistema di riferimento ereditato dal genitore) in cui il “rendering” deve essere effettuato.
Per esempio, un documento 20 potrebbe avere un riferimento temporale corrispondente al tempo cronologico con unità di misura pari al secondo ed istante iniziale “0” e contenere una lista di due blocchi ciascuno con un’immagine nel campo dell’elemento media 18 ed un valore di “instant” entro il parametro “timing” rispettivamente pari a 1 e pari a 2; in questo caso, se il “rendering” consiste nella visualizzazione dei media 18 consistenti in immagini, queste dovranno essere mostrate, rispettivamente, all’apertura del documento e dopo 1 secondo, con dimensioni e posizione specificate in “layout” rispetto
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ad una “viewport” definita dal genitore.
Ad un documento 10, 20 si abbinano poi una serie di documenti correlati (“Filp references”), che costituiscono degli indici di accesso costruiti analizzando la struttura documentale, come azione preliminare, in fase di “rendering”, oppure generati in fase di modellazione per ottimizzare l’accesso; per una completa generazione degli indici è infatti necessario conoscere l’intera struttura documentale.
Gli indici costituiscono dei riferimenti ad elementi identificativi di una qualsiasi parte del documento e, tipicamente, di un singolo documento dell’intera collezione o di uno dei parametri; possono essere definiti indici a piacere, ma alcuni (come “timeline”, che definisce la lista dei documenti che iniziano in un determinato istante temporale, e “alias”, che definisce la denominazione di un documento ed il suo riferimento univoco) sono consigliati.
Inserendo ogni risorsa multimediale nell’elemento 18 all’interno di un modello spazio-temporale e considerando un metodo di rappresentazione rispetto ad un punto di osservazione, è necessario, per un corretto “rendering”, da parte di un “Player” conoscere a priori tutti i contenuti e le loro relazioni.
Anche se l’organizzazione gerarchica dei documenti 10, 20 e dei rispettivi blocchi non è in alcun modo vincolante, è opportuno calibrare tale struttura e, in tal senso, il “Modeler” può ordinare la gerarchia in
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modo da ottimizzare il lavoro di “rendering”, per esempio raggruppando le risorse per vicinanza temporale e spaziale; utilizzando tale principio si possono definire opportuni valori di default per vari parametri, da cui partire per il calcolo di numerosi altri parametri impliciti, usando la struttura gerarchica come elemento di calcolo in processi deduttivi e si può anche utilizzare una opportuna implementazione della funzione “Translator” per ottimizzare un documento già formato, trasformandolo in un altro documento omologo. In questo modo, è possibile segmentare la rappresentazione (per aree spaziali e temporali) ed il “Player” ha necessità di conoscere solo il sottoinsieme dei documenti coinvolti.
Un’altra azione ottimale consiste nella pre-costruzione degli indici in fase di creazione; in questo caso, il “Modeler” esporta tali indici insieme al documento 10, 20 e può, utilizzando un’esportazione a più passi, inserirli direttamente in esso (utilizzando un campo della componente di informazioni 11). In tal modo, il “Player” ha accesso a tali indici senza dover conoscere a priori l’intero documento; una attenta analisi degli indici può essere utile, per esempio, per decidere le modalità di caricamento (per esempio, l’ordine) dei vari blocchi esterni.
Secondo forme di realizzazione esemplificative e preferite, ma non limitative, dell’invenzione, il sistema può rappresentare, per esempio, un contenuto in
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cui si ha una breve animazione, che presenta, come ultima immagine, una scelta tra due percorsi visivi, ciascuno dei quali termina poi con un’attesa di un “click” o a seguito di una qualunque azione generica dell’utente(invio SMS, invio e-mail, pronunciamento di una frase o di una parola, produzione di un rumore, quale battito di mani, soffio nel microfono, ecc.), prima di ripartire dall’inizio.
Tale esempio di modalità di rappresentazione è schematizzato nella fig. 3 allegata, ove A1, A2 e A3 rappresentano le varie componenti di azioni 13 che possono essere impartite sul documento 10, 20, mentre L1, L2, L3 e L4 sono le risorse multimediali che vengono generate e/o elaborate.
In tale esempio, si considera un’evoluzione del parametro “timing” sostanzialmente lineare, per cui ogni blocco di “rendering” ha un valore aumentato di un intervallo predefinito rispetto a quello precedente; si utilizzano altresì le azioni di “stop”, secondo cui l’evoluzione indicata viene sospesa, e di “link-andplay”, secondo la quale l’utente può interagire tramite un “click” sull’elemento di media 18 presente e l’evoluzione indicata riparte dall’oggetto indicato come “parametro”.
Come si può dedurre dall’esempio sopra riportato, la rappresentazione non è mai univoca e, anzi, è possibile modellare infinite rappresentazioni di uno stesso documento 10, 20.
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Il “Modeler” può generare diverse codifiche di rappresentazione di un documento 10, 20, anche differenti per gli elementi discendenti e, in generale, si distinguono rappresentazioni esplicite (modellabili eventualmente con formati testuali intellegibili) ed implicite (modellabili con sequenze di opportuni “bytecode”); ogni codifica può inoltre essere semplice (“plain”) o criptata (“crypted”).
Nella modellazione del documento 10, 20 si può anche definire esplicitamente la dislocazione e/o la rappresentazione del contenuto (“body”) di un elemento in varie forme, quali le forme “embed-raw” (il contenuto è riportato direttamente nel contenitore in forma implicita), “embed-plain” (il contenuto è riportato direttamente nel contenitore in forma esplicita), “embed-like” (il contenuto è riportato direttamente nel contenitore nella stessa forma di quest’ultimo), “embed-auto” (il contenuto è riportato direttamente nel contenitore e la forma è identificata automaticamente), “external-raw” (il contenuto è identificato con un riferimento esterno in forma implicita), “external-plain” (il contenuto è identificato con un riferimento esterno in forma esplicita), “external-like” (il contenuto è identificato con un riferimento esterno nella stessa forma del contenitore), “external-auto” (il contenuto è identificato con un riferimento esterno e la forma è identificata automaticamente).
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In particolare, considerando un file in cui sia codificato un documento principale 10, si ha che gli elementi discendenti possono risiedere direttamente nello stesso file o essere riferiti utilizzando un qualunque sistema di identificazione, per esempio con un sistema “URI”; inoltre, si può indicare direttamente o meno il formato di memorizzazione ed il tipo di codifica e, nel caso di dati criptati, la decriptazione richiederà una chiave presente nel documento 10, 20 o da ricavarsi durante il “rendering” anche con eventuali interazioni dell’utente, quali, per esempio, mediante l’inserimento di una password testuale.
La struttura così come descritta in precedenza permette quindi di visualizzare sullo schermo di PC, smartphones, tablet, ecc. tutta una serie di immagini, che possono essere animate e che risultano totalmente interattive per l’utilizzatore.
Infatti, senza utilizzare ulteriori pulsanti, è possibile visualizzare etichette e/o pubblicità che transitano sulle pagine dei siti internet su cui l’utente sta navigando, è possibile creare copertine di riviste con personaggi animati, nonché far comparire e scomparire prodotti e/o messaggi pubblicitari in dissolvenza, a partire da altre immagini, da una parte all’altra dello schermo, ecc.
E’ possibile, altresì, per l’utente, interagire sulle immagini, tramite un semplice “click”, per esempio scegliendo uno o più oggetti e/o accessori indossati da
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modelli e/o modelle che sfilano in video, in modo da ottenere così tutta una serie di informazioni tecniche aggiuntive sull’oggetto e/o accessorio, che viene evidenziato in primo piano.
Inoltre, tale oggetto e/o accessorio può essere acquistato tramite un ulteriore “click” dell’utente. Gli effetti speciali ed interattivi ottenibili su risorse multimediali, quali testi, disegni e fotografie, includono, secondo forme di realizzazione esemplificative e preferite, ma non limitative, dell’invenzione, il “Living Picture” (fotografie che prendono vita per mezzo di un movimento del soggetto in un tempo prefissato), lo “Scratch Living Picture” (animazione di una “Living Picture” con il semplice movimento delle dita dell’utente), il “Simulated Lenticular Image” (simulazione di un’immagine lenticolare attraverso il movimento basculante del tablet), l’”Animated Tracking Motion” (una “Living Picture” animata tramite un movimento del tablet), l’”AdScratchImage” (una pubblicità rivelata con movimento del dito in maniera graduale).
Dalla descrizione effettuata sono chiare le caratteristiche tecniche del sistema e del metodo per la gestione interattiva di contenuti multimediali su dispositivi elettronici, che è oggetto della presente invenzione, così come chiari ne risultano i vantaggi. E’ chiaro, infine, che numerose altre varianti possono essere apportate al sistema ed al metodo in questione,
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senza per questo uscire dai principi di novità insiti nell’idea inventiva, così come è chiaro che, nella pratica attuazione dell’invenzione, i materiali, le forme e le dimensioni dei dettagli illustrati potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze, e potranno essere sostituiti con altri tecnicamente equivalenti.
Barzanò & Zanardo Roma S.p.A.
BR/A10879

Claims (10)

  1. Barzanò & Zanardo - 18 - RIVENDICAZIONI 1. Sistema per la gestione interattiva di contenuti multimediali su dispositivi elettronici, quali display luminosi, PC, notebook, smartphone, tablet, ecc., detta gestione essendo realizzata attraverso una codifica ricorsiva ed essendo atta alla generazione di documenti con l’inclusione di testi, immagini, audio e/o video in trasformazione o comunque non organizzati, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti documenti (10) è costituito da un contenitore di informazioni realizzato come un elenco di tuple.
  2. 2. Sistema di gestione interattiva come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascun documento (10) comprende una componente di informazioni (11), una componente di impostazioni (12), una componente di azioni (13), una componente di effetti (14), una componente di intestazioni (15) ed una componente di contenuti (16), detta componente di contenuti (16) essendo composta ulteriormente di un elemento figlio (17), equivalente per struttura a detto documento (10), ed un elemento (18) che può includere almeno una risorsa multimediale, quale testo, audio e/o video.
  3. 3. Sistema di gestione interattiva come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta codifica ricorsiva impiega un elemento principale o root (19), che è figlio di un documento virtuale (20), nel quale tutti i campi (22) hanno valori prefissati BR/A10879 Barzanò & Zanardo - 19 - e/o impostabili e presentano una serie di parametri e/o sotto-parametri di tipo “read-only”, “read-write” e “write-only”.
  4. 4. Sistema di gestione interattiva come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti documenti (10, 20) sono generati tramite un primo software dedicato, che è utilizzato in un ambiente di “rendering” ed esposto all’utilizzatore tramite un secondo software dedicato, atto a generare una o più viste di detto documento (10, 20).
  5. 5. Sistema di gestione interattiva come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che una funzione di trasformazione fornisce, per ogni dato in ingresso che codifica almeno una risorsa multimediale, almeno un dato in uscita codificato, in modo tale che detto documento (10, 20) rappresenti un modello di realtà spazio-temporale con risorse multimediali incluse e con ulteriori parametri relativi ad una dislocazione spaziale e temporale di elementi.
  6. 6. Sistema di gestione interattiva come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto documento (10, 20) è modificabile sia nelle viste che nei campi, tramite detta componente di azioni (13) e detta componente di effetti (14), e dette viste e/o campi dipendono almeno dalle interazioni dell’utente.
  7. 7. Sistema di gestione interattiva come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta componente di impostazioni (12) include parametri di BR/A10879 Barzanò & Zanardo - 20 - posizione di detto documento (10, 20) e parametri temporali, all’interno dei quali si effettua un processo di “rendering”.
  8. 8. Sistema di gestione interattiva come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ad ogni documento (10, 20) sono abbinati una serie di documenti correlati, che costituiscono degli indici di accesso o riferimenti ad elementi identificativi di almeno una parte del documento (10, 20).
  9. 9. Sistema di gestione interattiva come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto sistema visualizza su uno schermo etichette e/o pubblicità in transito sulle pagine di siti internet, copertine di riviste con personaggi animati, prodotti e/o messaggi pubblicitari in evidenza o in dissolvenza, caratteristiche ed informazioni tecniche di oggetti e/o accessori all’atto di un comando di un utente, fotografie che prendono vita per mezzo di un movimento del soggetto in un tempo prefissato o tramite un movimento delle dita dell’utente o tramite un movimento del dispositivo elettronico, immagini lenticolari simulate tramite un movimento basculante del dispositivo elettronico, immagini in movimento rivelate tramite un movimento delle dita dell’utente.
  10. 10. Metodo per la gestione interattiva di contenuti multimediali su dispositivi elettronici, quali display luminosi, PC, notebook, smartphone, tablet, ecc., implementato tramite il sistema di gestione secondo la BR/A10879 Barzanò & Zanardo - 21 - rivendicazione 1. Barzanò & Zanardo Roma S.p.A. BR/A10879
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