ITVI20130134A1 - Dispositivi di bloccaggio per fissatori esterni ad uso ortopedico e fissatore esterno impiegante tali dispositivi di bloccaggio. - Google Patents

Dispositivi di bloccaggio per fissatori esterni ad uso ortopedico e fissatore esterno impiegante tali dispositivi di bloccaggio.

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ITVI20130134A1
ITVI20130134A1 IT000134A ITVI20130134A ITVI20130134A1 IT VI20130134 A1 ITVI20130134 A1 IT VI20130134A1 IT 000134 A IT000134 A IT 000134A IT VI20130134 A ITVI20130134 A IT VI20130134A IT VI20130134 A1 ITVI20130134 A1 IT VI20130134A1
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bearing
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gripping element
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Description

DESCRIZIONE
“DISPOSITIVI DI BLOCCAGGIO PER FISSATORI ESTERNI AD USO ORTOPEDICO E FISSATORE ESTERNO IMPIEGANTE TALI DISPOSITIVI DI BLOCCAGGIOâ€
CAMPO TECNICO DELL’INVENZIONE
L’invenzione concerne un fissatore esterno particolarmente adatto ad essere utilizzato in campo ortopedico traumatologico dell’urgenza.
In particolare, l’invenzione concerne un dispositivo di bloccaggio utilizzato nella realizzazione di tale fissatore esterno.
DESCRIZIONE DELLO STATO DELLA TECNICA
E’ noto in campo ortopedico l’impiego di dispositivi meccanici esterni atti ad essere applicati a pazienti che subiscono fratture ossee di vario tipo.
Tali dispositivi di tipo noto vengono applicati in corrispondenza di tali fratture per stabilizzarle e si propongono come alternativa vantaggiosa all’utilizzo sia di apparecchi gessati che di placche, viti, chiodi centrocanalari applicati chirurgicamente all’interno.
Detti dispositivi, noti come fissatori esterni o sistemi di fissazione esterna, consentono la giustapposizione dei monconi ossei di un arto o di altra parte scheletrica del corpo umano fratturata per ricostruire una corretta anatomia segmentarla.
La fissazione esterna consente l’ispezione visiva dell’arto ed il controllo da fuori dell’assetto fratturativo, conservando la possibilità di movimenti e carichi e quindi evitando il calo del tono muscolare e rigidità articolari,
I fissatori esterni di tipo noto hanno varie conformazioni che si rifanno sostanzialmente a due principali modelli: apparecchi ad unico asse da cui partono elementi di presa costituiti da viti che vengono inserite sui monconi contrapposti della frattura; apparecchi ad impalcatura tridimensionale con anelli circondanti il segmento da cui partono fili metallici in tensione per analoga funzione di presa; le due conformazioni hanno indicazioni cliniche diverse; per casi intermedi esistono anche strumentari modulari componibili variamente, in parte in modo monoassiale ed in parte anulare.
In ognuno di questi modelli la costituzione più frequente degli elementi portanti à ̈ data da barre che supportano gli elementi di presa e collegate tra loro da snodi su cui agire per condizionare l’osso dall’esterno fino alla guarigione.
Nella maggioranza dei modelli monoassiali gli snodi sono inclusi in un corpo centrale raccordato alle barre il quale permette di disporle in differenti posizioni reciproche in base alla corretta contrapposizione che devono assumere tali monconi.
II chirurgo, durante la fase d’impianto del fissatore, attraverso piccole incisioni cutanee inserisce dapprima sull’osso fratturato i vari elementi di presa, viti o fili che vanno ad agganciarsi ai monconi contrapposti dell’osso fratturato.
Ciascuno degli elementi di presa sporge dal corpo del paziente ed alla sua estremità esterna à ̈ collegato a ciascuna delle barre portanti.
Gli elementi di presa così connessi alle due barre portanti vengono quindi posizionati nella desiderata posizione spaziale.
Ciò à ̈ ottenuto grazie anche al corpo centrale che unitamente ad opportuni elementi di regolazione consente poi di graduare la distanza, l’allineamento, l’angolazione o la rotazione reciproca delle barre portanti producendo dei movimenti utili per un’ottimale formazione del callo osseo in corrispondenza dalla zona fratturata.
Nei fissatori di tipo noto per consentire il collegamento degli elementi di presa alle barre portanti, queste ultime sono conformate a binario e presentano una feritoia longitudinale che accoglie morsetti scorrevoli serranti l’estremità esterna de elemento di presa nella posizione desiderata.
I morsetti di tipo noto comprendono una vite di bloccaggio costituita da un gambo in cui à ̈ realizzato un foro passante ove viene inserita la porzione di estremità del corrispondente elemento di presa. Il gambo della vite passa nella feritoia longitudinale della barra portante e l’elemento di presa à ̈ disposto in battuta sulla faccia della barra portante prospicente il foro passante. In corrispondenza dell’altra faccia della barra portante viene poi associato un dado di serraggio che si avvita all’estremità della vite, opportunamente filettata. Tra l’elemento di presa e la barra portante viene posta una rondella come interfaccia per incrementare l’area su cui si esprime la pressione di serraggio ed evitare che gli elementi di presa improntino sotto pressione le superfici della barra portante. Anche tra il dado di serraggio e l’altra faccia della barra portante à ̈ interposta una rondella sagomata a graffa che aggancia a forcella la barra portante per evitare deformazioni in apertura del binario in cui scorrono i morsetti a causa dell’inarcamento sotto sforzo del dado di serraggio. Infine, una ulteriore rondella circolare à ̈ tipicamente interposta tra il dado di serraggio e la rondella a graffa per distribuire la pressione di chiusura sulla rondella a graffa.
L’impiego dei morsetti di bloccaggio del tipo sopra descritto ed appartenenti alla tecnica nota comporta tuttavia alcuni inconvenienti.
Un primo inconveniente dei morsetti di tipo noto à ̈ costituito dalle forze di deformazione impresse dai morsetti sugli elementi di presa al momento del serraggio dei morsetti stessi. Ciò può causare una indesiderata flessione degli elementi di presa e quindi un non corretto assemblaggio del fissatore.
Un altro inconveniente clinicamente importante derivante dall’utilizzo di tali morsetti à ̈ costituito dalla loro complessità costruttiva a causa del numero di componenti che lo costituiscono.
I morsetti di tipo noto presentano infatti quattro o cinque elementi da assemblare al momento del montaggio del dispositivo fissatore. Per ciascun elemento di presa da immorsare si dovranno effettuare le relative operazioni di montaggio sulle corrispondenti barre portanti mediante l’assemblaggio ed il corretto posizionamento di detti quattro o cinque elementi: ciò rende particolarmente lente e scomode le operazioni di montaggio di ciascun morsetto e del fissatore nel suo complesso. Ne derivano importanti svantaggi tecnici in tutti gli innumerevoli casi in cui si debba intervenire d’urgenza per cui il dispositivo fissatore si debba applicare al paziente velocemente per rispondere in tempi utili alle esigenze dell’emergenza.
Un altro inconveniente derivante dalla complessità realizzativa di tali morsetti risiede nei costi produttivi degli stessi per il numero di componenti necessari a realizzarli. Un ulteriore inconveniente derivante dalla complessità realizzativa di tali morsetti risiede nei costi di manutenzione che ne conseguono.
Un altro inconveniente derivante dalla complessità realizzativa dei morsetti di tipo noto risiede nella corrispondente complessità ed all’elevato tempo necessario per le operazioni di lavaggio e di sterilizzazione cui le loro numerose componenti devono essere sottoposte prima del loro utilizzo o per utilizzi successivi.
E scopo della presente invenzione superare gli inconvenienti detti.
E in particolare un primo scopo dell’invenzione implementare un dispositivo di bloccaggio che consenta di ridurre le flessioni cui sono soggetti gli elementi di presa nei fissatori di tipo noto.
E un altro scopo dell’invenzione implementare un dispositivo di bloccaggio che consenta di velocizzare le operazioni di montaggio del fissatore, in particolare quando lo stesso deve essere applicato velocemente in trattamenti di urgenza e di primo intervento.
È un ulteriore scopo dell’invenzione implementare un dispositivo di bloccaggio che consenta di ridurre la complessità costruttiva del fissatore nel suo complesso.
E’ un altro scopo dell’invenzione implementare un dispositivo di bloccaggio che consenta di ridurre i costi di manutenzione che ne conseguono.
È un altro scopo dell’invenzione implementare un dispositivo di bloccaggio che consenta di ridurre i costi di produzione del fissatore.
È un ulteriore scopo dell’invenzione implementare un dispositivo di bloccaggio che consenta di ridurre le operazioni ed il tempo necessario al lavaggio e la sterilizzazione prima del suo impiego.
SOMMARIO DELLA PRESENTE INVENZIONE
In un suo primo aspetto la presente invenzione si riferisce, pertanto, ad un dispositivo di bloccaggio per un fissatore esterno ad uso ortopedico, detto fissatore essendo del tipo comprendente almeno un elemento portante ed un elemento di presa fissabile in una sua parte ad una porzione di osso e connettibile in un’altra parte a detto elemento portante in una zona di bloccaggio tramite detto dispositivo di bloccaggio, detta zona di bloccaggio di detto elemento portante comprendendo una porzione di predeterminata larghezza su cui à ̈ definita una feritoia passante, detto dispositivo di bloccaggio comprendendo:
- una vite di bloccaggio avente un gambo che si sviluppa lungo un asse principale ed una estremità di fissaggio, detto gambo essendo atto ad essere inserito in detta feritoia ed essendo provvisto di un foro passante che si sviluppa lungo una direzione trasversale rispetto a detto asse principale ed atto a ricevere detto elemento di presa in modo tale da poter disporre detto elemento di presa contro detto elemento portante;
- un elemento di fissaggio associabile a detta estremità di fissaggio;
in cui in corrispondenza di detto foro passante detta vite di bloccaggio comprende una testa avente almeno una porzione sagomata la cui dimensione rispetto ad un piano trasversale a detta direzione principale à ̈ superiore alla dimensione di detto gambo rispetto al medesimo piano trasversale a detta direzione principale per consentire il bloccaggio di detto elemento di presa tra detta porzione sagomata e detto elemento portante quando detto elemento di fissaggio à ̈ associato a detta estremità di fissaggio.
Preferibilmente, la direzione trasversale di sviluppo del foro passante à ̈ perpendicolare all’asse principale di sviluppo di detto gambo.
Preferibilmente, il detto piano trasversale à ̈ perpendicolare all’asse principale di sviluppo del gambo
In una preferita forma realizzativa, la porzione sagomata della testa presenta una dimensione, misurata in detto piano trasversale, preferibilmente maggiore del 50% della larghezza della zona di bloccaggio dell’elemento portante, più preferibilmente una dimensione maggiore del 75%, ancora più preferibilmente una dimensione pari alla larghezza della zona di bloccaggio.
In una differente forma realizzativa, la porzione sagomata della testa presenta una dimensione, misurata in detto piano trasversale, preferibilmente superiore della larghezza della zona di bloccaggio dell’elemento portante.
Preferibilmente, il dispositivo di bloccaggio comprende inoltre un elemento a ganascia interponibile tra l’elemento di fissaggio e l’elemento portante, detto elemento a ganascia comprendendo due porzioni di contenimento atte a disporsi in battuta a superfici laterali dell’elemento portante nella zona di bloccaggio per contenere l’elemento portante a detta predeterminata larghezza contro eventuali forze di deformazione.
L’elemento a ganascia presenta, preferibilmente, una forma sostanzialmente ad U.
In una preferita forma realizzativa, la porzione sagomata di detta testa presenta due estremità contrapposte sagomate atte a definire la dimensione della testa stessa.
Preferibilmente, tali estremità contrapposte presentano una forma ad arco.
In un’altra preferita forma realizzativa, la porzione sagomata della testa presenta una forma circolare.
Secondo una preferita forma realizzativa del dispositivo del invenzione, la faccia della testa rivolta verso il foro trasversale comprende una superficie di appoggio atta a disporsi in battuta a detto elemento di presa. Vantaggiosamente, l’inarcamento sotto pressione dell’elemento di presa viene eliminato rispetto ai dispositivi di tipo noto.
In una preferita forma realizzativa, la superficie di appoggio presenta una forma piana.
In un’altra preferita forma realizzativa, la superficie di appoggio presenta una forma cilindrica.
In una preferita forma realizzativa, il foro trasversale si estende almeno parzialmente nella testa e la faccia di detta testa rivolta verso il foro trasversale comprende una superficie sagomata atta a disporsi in battuta all’elemento di presa. Preferibilmente, la superficie di appoggio presenta una forma cilindrica.
Preferibilmente, l’estremità di fissaggio della vite di bloccaggio comprende una filettatura e l’elemento di fissaggio comprende un dado.
In una variante realizzativa, l’estremità di fissaggio della vite di bloccaggio comprende un foro filettato e l’elemento di fissaggio comprende un grano a brugola di consona dimensione.
In una preferita forma realizzativa, la faccia della testa rivolta verso il foro trasversale comprende una porzione in recesso atta a non disporsi in battuta all’elemento di presa. Preferibilmente, la porzione di recesso si estende circonferenzialmente al gambo.
In un suo secondo aspetto la presente invenzione si riferisce ad un fissatore esterno ad uso ortopedico del tipo comprendente almeno un elemento portante atto a ricevere in bloccaggio in una corrispondente zona di bloccaggio almeno un elemento di presa fissabile in una sua parte ad una porzione di osso e connettibile in detta zona di bloccaggio a detto elemento portante tramite un dispositivo di bloccaggio, detta zona di bloccaggio di detto elemento portante comprendendo una porzione di predeterminata larghezza su cui à ̈ definita una feritoia passante, in cui il dispositivo di bloccaggio à ̈ realizzato secondo quanto descritto sopra.
Preferibilmente, il fissatore comprende due elementi portanti collegati tra loro.
In una preferita forma realizzativa, gli elementi portanti sono collegati tra loro mediante un elemento intermedio di collegamento.
Preferibilmente, il fissatore comprende mezzi di regolazione e/o di fissaggio della posizione reciproca dei due elementi portanti.
In una preferita forma realizzativa, l’elemento portante presenta una forma allungata che si sviluppa lungo un asse di sviluppo longitudinale.
In un’altra preferita forma realizzativa, l’elemento portante presenta una forma arcuata.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Ulteriori vantaggi, obiettivi e caratteristiche nonché forme di realizzazione della presente invenzione sono definiti nelle rivendicazioni e saranno chiariti nel seguito per mezzo della descrizione seguente, nella quale à ̈ fatto riferimento alle tavole di disegno allegate; nei disegni, caratteristiche e/o parti componenti corrispondenti o equivalenti della presente invenzione sono identificate dagli stessi numeri di riferimento. In particolare, nelle figure:
- la figura 1 rappresenta in vista assonometrica una pluralità di dispositivi di bloccaggio secondo una preferita forma realizzativa della presente invenzione utilizzati in un primo tipo di fissatore esterno;
- la figura 2 rappresenta in vista assonometrica il fissatore esterno di figura 1 ed i corrispondenti dispositivi di bloccaggio secondo la preferita forma realizzativa della presente invenzione;
- la figura 3 rappresenta in vista assonometrica un dispositivo di bloccaggio secondo l’invenzione impiegato nel fissatore esterno di figura 2;
- la figura 4A rappresenta la vista in sezione lungo il piano IV-IV di figura 2;
- la figura 4B rappresenta una vista in pianta laterale di figura 2 in corrispondenza di un dispositivo di bloccaggio; - la figura 5 rappresenta una vista in pianta dal basso del fissatore esterno di figura 2 in corrispondenza di un dispositivo di bloccaggio in cui il dispositivo di bloccaggio à ̈ in una prima posizione operativa;
- la figura 6 rappresenta una vista in pianta dal basso, come in figura 5, del fissatore esterno di figura 2 in corrispondenza di un dispositivo di bloccaggio in cui il dispositivo di bloccaggio à ̈ in una differente posizione operativa;
- la figura 7 rappresenta una variante realizzativa di figura 5; - la figura 8 rappresenta una variante realizzativa di figura 3; - la figura 9 rappresenta un’altra variante realizzativa di figura 3;
- la figura 9 rappresenta una ulteriore variante realizzativa di figura 3;
- la figura 10 rappresenta una vista in sezione della variante realizzativa del dispositivo di bloccaggio di figura 9 nella sua configurazione assemblata;
- la figura 11 rappresenta una ulteriore variante realizzativa di figura 3;
- la figura 12 rappresenta in vista assonometrica una pluralità di dispositivi di bloccaggio secondo la preferita forma realizzativa della presente invenzione utilizzati in un secondo tipo d’assemblaggio del fissatore esterno;
la figura 13 rappresenta in vista assonometrica una pluralità di dispositivi di bloccaggio secondo la preferita forma realizzativa della presente invenzione utilizzati in un terzo tipo d’assemblaggio del fissatore esterno.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA PRESENTE
INVENZIONE
Nonostante la presente invenzione venga descritta nel seguito con riferimento alle sue forme di realizzazione rappresentate nelle tavole di disegno, la presente invenzione non à ̈ limitata alle forme di realizzazione descritte nel seguito e rappresentate nelle tavole. Al contrario, le forme di realizzazione descritte e rappresentate chiariscono alcuni aspetti della presente invenzione, lo scopo della quale à ̈ definito dalle rivendicazioni.
La presente invenzione si à ̈ rivelata particolarmente vantaggiosa con riferimento alla realizzazione di fissatori esterni laterali di tipo semplice (monolaterali) per la chirurgia ricostruttiva di arti fratturati in due o più monconi, come illustrato in maniera esemplificativa in figura 1 in cui un fissatore esterno monolaterale à ̈ applicato ad un arto A fratturato in due monconi Al ed A2.
Va comunque puntualizzato che la presente invenzione non à ̈ limitata a tale tipo di realizzazione. Al contrario, la presente invenzione trova conveniente applicazione in tutti casi che prevedono la realizzazione di fissatori esterni per la chirurgia ricostruttiva di ossa fratturate. A titolo esemplificativo nelle figure 12 e 13 sono illustrati assemblaggi differenti di fissatori esterni, rispettivamente con un impostazione bilaterale ed un’impostazione tridimensionale che impiega elementi di raccordo ad arco.
Con riferimento alle figure da 1 a 6 à ̈ descritto in seguito un dispositivo di bloccaggio 1 secondo una preferita forma di realizzazione dell’invenzione.
In particolare, con riferimento alle figure 1 e 2, sono illustrati una pluralità di dispositivi di bloccaggio 1 secondo una preferita forma di realizzazione dell’invenzione associati ad un fissatore esterno 50 secondo la presente invenzione. Il fissatore esterno 50 per monconi ossei Al , A2 oggetto dell’invenzione é rappresentato in figura 1 applicato ad un osso fratturato A.
Si tratta, nel caso particolare, di un fissatore esterno monolaterale 50 che consente la corretta contrapposizione dei monconi ossei Al , A2 per ricostruire una corretta anatomia segmentarla, vale a dire il corretto allineamento tra gli stessi. Come detto sopra, tuttavia, si possono prevedere assemblaggi di tipo diverso in cui il dispositivo di bloccaggio 1 della presente invenzione può essere impiegato. In figura 12, ad esempio, una pluralità di dispositivi di bloccaggio 1 secondo la presente invenzione sono associati ad un fissatore esterno bilaterale 500. In figura 13, ad esempio, una pluralità di dispositivi di bloccaggio 1 secondo la presente invenzione sono associati ad un fissatore esterno tridimensionale 600 provvisto di elementi di raccordo ad arco 601 .
Il fissatore esterno monolaterale 50, nel seguito semplicemente fissatore 50, comprende un primo elemento portante 51 ed un secondo elemento portante 53. Il primo elemento portante 51 ed il secondo elemento portante 53 sono preferibilmente di identico tipo costruttivo. Il primo elemento portante 51 comprende un corpo allungato, o prima barra portante. Il secondo elemento portante 53 comprende un corpo allungato, o seconda barra portante, preferibilmente di identico tipo costruttivo. La prima barra portante 51 individua un primo asse longitudinale Ya lungo cui si sviluppa una prima feritoia longitudinale 52. La seconda barra portante 53 individua un secondo asse longitudinale Yb lungo cui si sviluppa una seconda feritoia longitudinale 54. Un corpo centrale 56, preferibilmente ma non necessariamente a sviluppo longitudinale, collega tra loro le barre portanti 51, 53.
Ciascuna estremità del corpo centrale 56 coopera con una estremità 51a, 53a delle barre portanti 51 , 53 per definire un corrispondente snodo di articolazione 57, 58. Uno o entrambi tali snodi di articolazione 57, 58 comprendono preferibilmente dei mezzi di regolazione e/o bloccaggio, non descritti qui in dettaglio, della posizione reciproca di ogni barra portante 51 , 53 rispetto al corpo centrale 56.
Nelle figure 1 e 2 le barre portanti 51 , 53 sono posizionate e fissate in posizione sostanzialmente allineata.
Tuttavia, grazie al corpo centrale 56 ed unitamente ai mezzi di regolazione, si potrà graduare la distanza, allineamento, l’angolazione o la rotazione reciproca delle barre portanti 51 , 53 producendo dei movimenti utili per un’ottimale formazione del callo osseo in corrispondenza dalla zona fratturata.
Nel fissatore 50 qui decritto, gli elementi portanti 51 , 53 presentano come detto uno sviluppo longitudinale sostanzialmente rettilineo. Tuttavia i detti corpi allungati del fissatore provvisti di feritoia potrebbero assumere forme differenti, ad esempio ad arco di circonferenza come precedentemente detto ed illustrato con riferimento agli elementi di raccordo ad arco 601 utilizzati nei fissatori tridimensionali, come mostrato in figura 13.
Inoltre, nel fissatore 50 qui decritto, la feritoia 52, 54 si sviluppa sostanzialmente per tutta la lunghezza della relativa barra portante 51 , 53.
In varianti realizzative, tuttavia, la feritoia potrà avere una dimensione ridotta.
In ulteriori varianti realizzative, inoltre, la barra portante potrà essere provvista di una pluralità di feritoie, di opportune dimensioni, disposte lungo la sua lunghezza.
Lungo le barre portanti 51 , 53 vengono bloccati elementi di presa 60, tipicamente viti, fissati adeguatamente ai monconi ossei Al , A2 dell’osso fratturato A da ricostruire.
Gli elementi di presa 60 vengono bloccati alle barre portanti 51 , 53 in rispettive zone di bloccaggio tramite i dispositivi di bloccaggio 1 secondo la presente invenzione.
I dispositivi di bloccaggio 1 , e quindi gli elementi di presa 60, sono associati scorrevolmente nella desiderata posizione lungo le barre portanti 51 , 53.
Più in particolare, ciascun dispositivo di bloccaggio 1 secondo la presente invenzione, meglio illustrato nelle figure 3, 4A e 4B, comprende una vite di bloccaggio 2, un elemento di fissaggio 3 associabile alla vite di bloccaggio 2 ed una piastra sagomata 4, o rondella a graffa.
Secondo la presente invenzione, la vite di bloccaggio 2 comprende una testa sagomata 5, un gambo 6 ed una estremità di fissaggio 7 atta a ricevere l’elemento di fissaggio 3.
Preferibilmente, l’estremità di fissaggio 7 comprende una porzione di estremità filettata e l’elemento di fissaggio 3 comprende preferibilmente un dado 3.
In varianti realizzative, tuttavia si potrebbe prevedere l’impiego di mezzi diversi come ad esempio un foro filettato sull’estremità di fissaggio della vite di bloccaggio e un grano a brugola di consona dimensione sull’elemento di fissaggio. II gambo 6 si sviluppa preferibilmente lungo un asse principale X. Il gambo 6 presenta una forma preferibilmente sostanzialmente cilindrica.
Il gambo 6 presenta una predeterminata dimensione Dg misurata in un piano trasversale a detta direzione principale X, preferibilmente misurata in un piano perpendicolare a detta direzione principale X.
Il gambo 6 comprende poi un foro passante 8 in corrispondenza della testa sagomata 5 per ricevere il corrispondente elemento di presa 60.
II foro passante 8 si sviluppa preferibilmente lungo un asse Z trasversale rispetto all’asse principale X. Preferibilmente l’asse trasversale Z à ̈ perpendicolare all’asse principale X. Il gambo 6 viene inserito nella feritoia longitudinale 52, 54 della rispettiva barra portante 51 , 53 per disporre l’elemento di presa 60 tra la testa sagomata 5 e la barra portante 51 , 53. Nel seguito della descrizione si farà riferimento alla sola prima barra portante 51, ma à ̈ evidente che quanto descritto per la prima barra portante 51 potrà essere esteso in maniera analitica alla seconda barra portante 53.
Quando il dado 3 viene avvitato alla porzione di estremità filettata 7 della vite di bloccaggio 2 l’elemento di presa 60 viene mantenuto bloccato in posizione tra la testa sagomata 5 e la barra portante 51.
Il bloccaggio dell’elemento di presa 60 secondo la presente invenzione à ̈ garantito dalla presenza e dalla forma della testa sagomata 5 della vite di bloccaggio 2, come descritto nel seguito e mostrato nelle figure 4A, 4B, 5 e 6.
La barra portante 51 nella zona di bloccaggio presenta una predeterminata larghezza, indicata con DI nelle figure, definita sostanzialmente dalle superfici laterali 8 la, 82a dei binari 81 , 82 che definiscono la feritoia 52 della barra portante 51 nella zona di bloccaggio.
La testa sagomata 5 in direzione dell’elemento di presa 60 comprende preferibilmente una superficie di appoggio 20 per l’elemento di presa 60. Tale superficie di appoggio 20 presenta preferibilmente una conformazione piana. Come si osserva in figura 3, la superficie di appoggio 20 si sviluppa in posizione immediatamente adiacente al foro passante 8 La testa sagomata 5, secondo la presente invenzione, presenta una dimensione D2 superiore alla dimensione Dg del gambo 6, detta dimensione D2 della testa 5 essendo misurata in un piano trasversale alla direzione principale X del gambo 6. Nella preferita forma realizzativa qui illustrata, la testa 5 presenta una porzione sagomata 15 comprendente due porzioni laterali 15a, 15b conformate ad arco. Preferibilmente tali porzioni laterali 15a, 15b appartengono ad una circonferenza di diametro D2, come mostrato in figura 5.
In varianti realizzative, tuttavia, la porzione sagomata 15 della testa 5 potrà assumere forme differenti, con porzioni differentemente conformate, ad esempio porzioni mistilinee.
In particolare, la testa sagomata 5 con le sue porzioni laterali 15a, 15b presenta una dimensione D2 superiore alla dimensione Dg del gambo 6.
Più in particolare, come si osserva nelle figure, la testa sagomata 5 con le sue porzioni laterali 15a, 15b si estende per una distanza D2 pari alla larghezza D I della barra portante 51.
Vantaggiosamente, con il dispositivo di bloccaggio 1 nella configurazione assemblata con il dado 3 avvitato alla porzione di estremità filettata 7, come mostrato in figura 4A, l’elemento di presa 60 viene mantenuto bloccato in posizione tra la testa sagomata 5 e la barra portante 51 con una spinta diretta ed omogenea della testa sagomata 5 sulla superficie laterale della barra portante 51. Più in particolare, l’elemento di presa 60 viene mantenuto bloccato in posizione tra la testa sagomata 5 ed i due binari 81 , 82 per l’intera larghezza DI su cui gli stessi si estendono. Ancora più in particolare, l’elemento di presa 60 viene mantenuto bloccato in posizione tra la superficie di appoggio 20 della testa sagomata 5 ed i due binari 81, 82 per l’intera larghezza DI su cui gli stessi si estendono.
Ciò consente di diminuire al minimo eventuali flessioni dell’elemento di presa 60 in corrispondenza della zona di bloccaggio alla barra portante 51 nella zona di bloccaggio. Ancora vantaggiosamente, la forma della testa sagomata 5 con la sua dimensione D2 secondo la presente invenzione, consente di evitare l’impiego di rondelle da interporre tra la testa sagomata 5 e l’elemento di presa 60, come avviene nei dispositivi di bloccaggio di tipo noto.
In tal modo si riduce la complessità costruttiva e si semplificano le operazioni di montaggio del dispositivo di bloccaggio 1 stesso.
Ciò consente di velocizzare le operazioni di assemblaggio del fissatore 50, in particolare quando il fissatore 50 deve essere utilizzato in trattamenti di urgenza e di primo intervento su di un paziente soggetto ad un trauma osseo.
Inoltre, i costi di produzione del sistema di bloccaggio 1 , e del fissatore 50 nel suo complesso, risultano ridotti.
I suddetti vantaggi, secondo la presente invenzione, sono preferibilmente ottenuti quando la testa sagomata 5 si estende per una distanza D2 pari alla larghezza DI della barra portante 51.
In generale, i suddetti vantaggi possono essere ottenuti quando la testa sagomata 5 si estende per una distanza D2 che à ̈ preferibilmente maggiore del 50% della larghezza DI della barra portante 51 , più preferibilmente una dimensione maggiore del 75%.
I medesimi vantaggi possono essere ottenuti, inoltre, anche quando la testa sagomata 5 si estende per una distanza D2 che à ̈ maggiore della larghezza DI della barra portante 51.
Ancora vantaggiosamente, grazie alla forma ad arco delle porzioni laterali 15a, 15b della testa sagomata 5, la stessa testa sagomata 5 si estende per una distanza D2 che à ̈ sostanzialmente uguale alla larghezza D I della barra portante 51 anche quando l’elemento di presa 60 si dispone in posizioni oblique, rispetto alla barra portante 51 , come mostrato ad esempio in figura 6.
A tale scopo e per i casi in cui l’elemento di presa 60 si possa disporre in posizione ancora maggiormente obliqua, si potrà vantaggiosamente e preferibilmente impiegare una vite di bloccaggio 102, mostrata schematicamente nella variante realizzativa del dispositivo di bloccaggio 101 di figura 7, in cui la testa sagomata 105 presenta vantaggiosamente una forma circolare di diametro D2. In tal caso per qualsiasi inclinazione dell’elemento di presa 60, la testa sagomata 105 si estenderà per tutta la larghezza D I della barra portante 51 garantendo la superficie di spinta ottimale.
Per quanto concerne la piastra sagomata 4, essa comprende una forma sostanzialmente ad U. La piastra sagomata 4 comprende una zona centrale 25 sostanzialmente rettilinea e due porzioni laterali 26, 27, sostanzialmente perpendicolari alla zona centrale 25, che si estendono verso la testa sagomata 5.
La piastra sagomata 4 nella sua configurazione assemblata si dispone con le sue due porzioni laterali 26, 27 in battuta alle superfici laterali 8 la, 82a dei due binari 81, 82 della barra portante 51.
In tal modo, la piastra sagomata 4 funge da elemento di tenuta a ganascia contro le forze di divaricazione dei due binari 81 , 82 che possono ad esempio sorgere quando il dado 3 viene serrato sulla vite di bloccaggio 2 o durante l’utilizzo del fissatore 50.
Preferibilmente, la zona centrale 25 della piastra sagomata 4 presenta uno spessore S idoneo a conferire una appropriata rigidezza alla piastra sagomata 4 stessa evitando una ulteriore distribuzione della pressione al di sotto del dado 3.
Preferibilmente tale spessore S ha un valore superiore ai 1 ,5 mm, più preferibilmente un valore superiore ai 2,5 mm, ancora più preferibilmente un valore superiore ai 3 mm.
In tal modo, vantaggiosamente, si evita l’impiego di rondelle da interporre tra il dado 3 e la piastra sagomata 4 stessa, come avviene nei dispositivi della tecnica nota.
Preferibilmente poi, la piastra sagomata 4 à ̈ realizzata in vari materiali resistenti, fra cui l’acciaio inossidabile.
In tal modo, vantaggiosamente, vengono ridotti i fenomeni di grippaggio tra il dado 3 e la piastra sagomata 4, in particolare nel caso in cui anche il dado à ̈ realizzato in acciaio inossidabile.
Pertanto, l’impiego di una piastra sagomata ispessita secondo la presente invenzione consente di ridurre ulteriormente la complessità costruttiva e di semplificare le operazioni di montaggio del dispositivo di bloccaggio 1 stesso rispetto all’arte nota.
Ciò consente di velocizzare le operazioni di assemblaggio del fissatore 50, in particolare quando il fissatore 50 deve essere applicato velocemente in trattamenti di urgenza e di primo intervento su di un paziente soggetto ad un trauma osseo.
Inoltre, i costi di produzione del sistema di bloccaggio 1, e del fissatore 50 nel suo complesso, risultano ridotti,
II ridotto numero di elementi che costituiscono il dispositivo di bloccaggio 1 dell’invenzione, di fatto solo tre elementi per quanto sopra descritto, consente di ridurre le operazioni di manutenzione, lavaggio e sterilizzazione quando sono previsti successivi impieghi degli stessi.
Con riferimento alla figura 8 Ã ̈ descritta una variante realizzativa del dispositivo di bloccaggio 201 secondo la presente invenzione.
Tale dispositivo di bloccaggio 201 differisce dalla prima forma realizzativa descritta con riferimento alle figure da 1 a 6 per la diversa forma che la vite di bloccaggio 202 assume in corrispondenza della testa sagomata 205.
In particolare, il foro trasversale 8 Ã ̈ realizzato nel gambo 6 della vite di bloccaggio 202 in modo da interessare almeno parzialmente la testa sagomata 205.
In tal modo, sulla testa sagomata 205 la superficie di appoggio 220 per l’elemento di presa 60 non à ̈ più piana ma risulta superiore rispetto alla forma realizzativa precedente. Preferibilmente, tale superficie di appoggio 220 presenta una forma cilindrica e preferibilmente coniugata, o sostanzialmente coniugata, alla forma cilindrica dell’elemento di presa 60.
In tal modo la superficie di appoggio 220 e di spinta della testa sagomata 205 verso l’elemento di presa 60 contro la barra portante 51, ed in particolare contro i binari 81, 82, risulta superiore rispetto alla forma realizzativa precedentemente descritta.
Ciò consente di diminuire ulteriormente eventuali flessioni dell’elemento di presa 60 in corrispondenza della zona di bloccaggio alla barra portante 51.
Con riferimento alle figure 9 e 10 à ̈ descritta un’altra variante realizzativa del dispositivo di bloccaggio 301 secondo la presente invenzione.
Tale dispositivo di bloccaggio 301 differisce anch’esso dalla prima forma realizzativa descritta con riferimento alle figure da 1 a 6 per la diversa forma che la vite di bloccaggio 302 assume in corrispondenza della testa sagomata 305.
In particolare, sulla superficie di appoggio 20 rivolta verso il foro passante 8 di ricevimento dell’elemento di presa 60 à ̈ definita una zona di recesso 321. Preferibilmente, tale zona di recesso 321 si estende circonferenzialmente al gambo 6. Più preferibilmente tale zona di recesso 321 à ̈ definita da due superfici piane inclinate 321a, 3 2 1 b .
In varianti realizzative tale zona di recesso, come pure le superfici che la definiscono, potranno assumere forma ed estensioni differenti da quanto qui illustrato.
Vantaggiosamente, la zona di recesso 321 previene l’inarcamento dell’elemento di presa 60 sotto pressione a ridosso del gambo 6 della vite 2.
Ancora vantaggiosamente, la zona di recesso 321 contornata da una zona comprimente costituita dalla superficie di appoggio 20 previene fenomeni di flessione dell’elemento di presa 60 durante il serraggio; infatti, con il dispositivo di bloccaggio 301 nella configurazione assemblata con il dado 3 avvitato alla porzione di estremità filettata 7, come mostrato in figura 10, l’elemento di presa 60 viene mantenuto bloccato in posizione tra la superficie di appoggio 20 della testa sagomata 305 e la barra portante 51 con una spinta esterna della testa sagomata 305 sulla superficie laterale della barra portante 51 , ed in particolare sui due binari 81 , 82.
Ciò consente di diminuire al minimo eventuali flessioni dell’elemento di presa 60 in corrispondenza della zona di bloccaggio alla barra portante 51 nella zona di bloccaggio. La presente forma realizzativa consente di ottenere, inoltre, i vantaggi precedentemente descritti per la prima forma realizzativa.
Con riferimento alla figura 11 Ã ̈ descritta una ulteriore variante realizzativa del dispositivo di bloccaggio 401 secondo la presente invenzione.
Tale dispositivo di bloccaggio 401 differisce anch’esso dalla prima forma realizzativa descritta con riferimento alle figure da 1 a 6 per la diversa forma che la vite di bloccaggio 402 assume in corrispondenza della testa sagomata 405.
Tale forma realizzativa unisce, sostanzialmente, le caratteristiche delle forme realizzative delle figure 8 e 9.
In particolare, il foro trasversale 8 Ã ̈ realizzato nel gambo 6 della vite di bloccaggio 402 in modo da interessare almeno parzialmente la testa sagomata 405.
In tal modo, sulla testa sagomata 405 la superficie di appoggio 220 per l’elemento di presa 60 non à ̈ più piana, ma preferibilmente di forma cilindrica.
Inoltre, sulla superficie rivolta verso il foro passante 8 di ricevimento dell’elemento di presa 60 à ̈ definita una zona di recesso 321. Preferibilmente tale zona di recesso 321 si estende circonferenzialmente al gambo 6. Più preferibilmente tale zona di recesso 321 à ̈ definita da due superfici piane inclinate 321a, 321b.
Per tale forma realizzativa vengono pertanto raggiunti i vantaggi precedentemente descritti per le varie forme realizzative.
Quantunque l’invenzione sia stata descritta facendo riferimento alle allegate tavole da disegno, essa potrà subire modifiche in fase realizzativa, tutte rientranti nel medesimo concetto inventivo espresso dalle rivendicazioni di seguito riportate e pertanto protette dal presente brevetto.
In varianti realizzative, ad esempio, il corpo centrale potrebbe essere provvisto preferibilmente di mezzi atti a regolarne la sua lunghezza, ad esempio tramite un sistema telescopico, così da poter regolare la distanza reciproca delle barre portanti oltre che la loro inclinazione reciproca. In ulteriori varianti realizzative, ad esempio, il corpo centrale potrebbe essere provvisto preferibilmente di mezzi ammortizzatori atti a rendere cedevole il movimento delle barre portante e a ridurre i tempi di formazione del callo osseo in corrispondenza dalla zona fratturata.
Si à ̈ quindi dimostrato per mezzo della presente descrizione che il dispositivo di bloccaggio secondo la presente invenzione permette di raggiungere gli scopi prefissati. In particolare, il dispositivo di bloccaggio secondo la presente invenzione consente di velocizzare molto il montaggio del fissatore esterno e di ridurre le flessioni cui sono soggetti gli elementi di presa al suo interno.
Sebbene la presente invenzione sia stata chiarita precedentemente per mezzo della descrizione dettagliata di alcune sue forme di realizzazione rappresentate nelle tavole di disegno, la presente invenzione non à ̈ limitata alle forme di realizzazione descritte precedentemente e rappresentate nelle tavole di disegno; al contrario, ulteriori varianti delle forme di realizzazione descritte rientrano nello scopo della presente invenzione, scopo definito dalle rivendicazioni.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di bloccaggio (1 ; 101 ; 201 ; 301 ; 401) per un fissatore esterno (50; 500, 600) ad uso ortopedico, detto fissatore (50; 500, 600) essendo del tipo comprendente almeno un elemento portante (51, 53; 601) ed un elemento di presa (60) fissabile in una sua parte ad una porzione di osso (Al , A2) e connettibile in un’altra parte a detto elemento portante (51 , 53; 601) in una zona di bloccaggio tramite detto dispositivo di bloccaggio (1 ; 101 ; 201 ; 301 ; 401), detta zona di bloccaggio di detto elemento portante (51 , 53; 601) comprendendo una porzione di predeterminata larghezza (D I) su cui à ̈ definita una feritoia passante (52, 54), detto dispositivo di bloccaggio (1 ; 101 ; 201 ; 301 ; 401) comprendendo: - una vite di bloccaggio (2; 102; 202; 302; 402) avente un gambo (6) che si sviluppa lungo un asse principale (X) ed una estremità di fissaggio (7), detto gambo (6) essendo atto ad essere inserito in detta feritoia (52, 54) ed essendo provvisto di un foro passante (8) che si sviluppa lungo una direzione trasversale (Z) rispetto a detto asse principale (X) ed atto a ricevere detto elemento di presa (60) in modo tale da poter disporre detto elemento di presa (60) contro detto elemento portante (51 , 53; 601); - un elemento di fissaggio (3) associabile a detta estremità di fissaggio (7); caratterizzato dal fatto che in corrispondenza di detto foro passante (8) detta vite di bloccaggio (2; 102; 202; 302; 402) comprende una testa (5; 105; 205; 305; 405) avente almeno una porzione sagomata (15) la cui dimensione (D2) rispetto ad un piano trasversale a detta direzione principale (X) à ̈ superiore alla dimensione (Dg) di detto gambo (6) rispetto al medesimo piano trasversale a detta direzione principale (X) per consentire il bloccaggio di detto elemento di presa (60) tra detta porzione sagomata (15) e detto elemento portante (51 , 53; 601) quando detto elemento di fissaggio (3) à ̈ associato a detta estremità di fissaggio (7).
  2. 2) Dispositivo (1 ; 101 ; 201 ; 301 ; 401) secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detta porzione sagomata (15) di detta testa (5; 105; 205; 305; 405) presenta una dimensione (D2), misurata in detto piano trasversale, preferibilmente maggiore del 50% di detta larghezza (DI) di detta zona di bloccaggio di detto elemento portante (51 , 53; 601), più preferibilmente una dimensione maggiore del 75%, ancora più preferibilmente una dimensione pari a detta larghezza (DI) di detta zona di bloccaggio.
  3. 3) Dispositivo (1 ; 101 ; 201 ; 301 ; 401) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre un elemento a ganascia (4) interponibile tra detto elemento di fissaggio (3) e detto elemento portante (51 , 53; 601), detto elemento a ganascia (4) comprendendo due porzioni di contenimento (26, 27) atte a disporsi in battuta a superfici laterali (8 la, 82a) di detto elemento portante (51 , 53; 601) in detta zona di bloccaggio per contenere detto elemento portante (51 , 53; 601) a detta predeterminata larghezza (DI) contro eventuali forze di deformazione.
  4. 4) Dispositivo (1 ; 101 ; 201 ; 301 ; 401) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta porzione sagomata (15) di detta testa (5; 105; 205; 305; 405) presenta due estremità contrapposte sagomate (15a, 15b) atte a definire detta dimensione (DI) di detta testa (5; 105; 205; 305; 405).
  5. 5) Dispositivo (1 ; 101 ; 201 ; 301 ; 401) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che dette estremità contrapposte (15a, 15b) presentano una forma ad arco.
  6. 6) Dispositivo (101) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che detta porzione sagomata di detta testa (105) presenta una forma circolare.
  7. 7) Dispositivo (1 ; 101 ; 201 ; 301 ; 401) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la faccia (20; 220) di detta testa (5; 105; 205; 305; 405) rivolta verso detto foro trasversale (8) comprende una superficie di appoggio (20; 220) atta a disporsi in battuta a detto elemento di presa (60).
  8. 8) Dispositivo (201 ; 401) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detta superficie di appoggio (220) presenta una forma cilindrica.
  9. 9) Dispositivo (201 ; 401) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto foro trasversale (8) si estende almeno parzialmente in detta testa (205; 405) e la faccia (220) di detta testa (205; 405) rivolta verso detto foro trasversale (8) comprende una superficie sagomata (220) atta a disporsi in battuta a detto elemento di presa (60).
  10. 10) Dispositivo (1 ; 101 ; 201 ; 301 ; 401) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta estremità di fissaggio (7) di detta vite di bloccaggio (2; 102; 202; 302; 402) comprende una filettatura e detto elemento di fissaggio comprende un dado (3).
  11. 11) Dispositivo (301 ; 401) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la faccia (20; 220) di detta testa (305; 405) rivolta verso detto foro trasversale (8) comprende una porzione in recesso (321) atta a non disporsi in battuta a detto elemento di presa (60).
  12. 12) Dispositivo (301 ; 401) secondo la rivendicazione 1 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione di recesso (321) si estende circonferenzialmente a detto gambo (6).
  13. 13) Fissatore esterno (50; 500, 600) ad uso ortopedico del tipo comprendente almeno un elemento portante (51 , 53; 601) atto a ricevere in bloccaggio in una corrispondente zona di bloccaggio almeno un elemento di presa (60) fissabile in una sua parte ad una porzione di osso (Al , A2) e connettibile in detta zona di bloccaggio a detto elemento portante (51 , 53; 601) tramite un dispositivo di bloccaggio (1 ; 101 ; 201 ; 301 ; 401), detta zona di bloccaggio di detto elemento portante (51 , 53; 601) comprendendo una porzione di predeterminata larghezza (D I) su cui à ̈ definita una feritoia passante (52, 54), caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di bloccaggio (1 ; 101 ; 201 ; 301 ; 401) à ̈ realizzato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
  14. 14) Fissatore (50; 500) secondo la rivendicazioni da 13, caratterizzato dal fatto di comprendere due elementi portanti (51 , 53) collegati tra loro.
  15. 15) Fissatore secondo la rivendicazioni 14, caratterizzato dal fatto detti elementi portanti (51 , 53) sono collegati tra loro mediante un elemento intermedio di collegamento
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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US4745913A (en) * 1984-11-08 1988-05-24 Enrico Castaman Apparatus for the stabilization of bone fractures
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US20120184958A1 (en) * 2010-10-28 2012-07-19 Stryker Trauma Sa Bolt and tool with anti-torque features

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