ITVI20130059A1 - Appendino con gancio ripiegabile/rimovibile - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

dell'invenzione avente per TITOLO “Appendino con gancio ripiegabile/rimovibile †.

Il presente trovato riguarda un appendino con gancio ripiegabile/rimovibite, secondo la parte generale della rivendicazione 1.

Come à ̈ ben noto, un comune appendino si compone di un corpo arcuato, munito centralmente di un gancio sporgente a forma di uncino.

Il gancio à ̈ costituito da un corpo filiforme, realizzato generalmente in acciaio, che si incastra in modo stabile, con la sua parìe inferiore, nel corpo arcuato, realizzato solitamente in materiale plastico.

Di norma gli appendini vengono riutilizzati più volte per cui, dopo che sono stati liberati dal capo appeso, si provvede al loro immagazzinaggio, in attesa di un nuovo utilizzo.

L’inconveniente che si manifesta durante la fase di stoccaggio in magazzino degli appendini à ̈ dovuto aH’ingombro imposto dal singolo appendino, definito dalla dimensione in larghezza del corpo arcuato e dall’estensione della sporgenza del gancio dalla sommità del corpo arcuato.

Inoltre la sporgenza del gancio dal corpo arcuato costituisce un ingombro notevole anche quando l’appendino con il capo appeso viene confezionato in un contenitore. Albatro pratico, l’ingombro dell’appendino, dipendente soprattutto dall’estensione del gancio, diventa quindi un parametro importante e determinante in ogni fase di utilizzazione dell’appendino stesso: dai centri di produzione degli appendini, dove à ̈ richiesta la massima riduzione possibile delle dimensioni degli imballaggi utilizzati per la spedizione degli appendini ai confezionisti, alla struttura commerciale, quando l’appendino con il capo appeso deve essere movimento, in particolare, attraverso i canali di vendita per corrispondenza, dove le dimensioni di ingombro del contenitore del capo appeso ripiegato munito di appendino determinano le dimensioni del contenitore da spedire, le quali influenzano le spese di trasporto, fino alla cosiddetta operazione di “riciclaggio†, quando l appendino, da un punto vendita dove non à ̈ più utilizzato, viene spedito nuovamente ai magazzini di confezionamento per il suo riutilizzo.

Allo stato attuale della tecnica sono noti appcndini che possono ridurre il loro ingombro prevedendo che il gancio risulti trattenuto sul corpo arcuato mediante un collegamento che ne permette, in caso di necessità, il disimpegno ed una sua rotazione, in modo da portarsi alPinterno dello spazio definito dal corpo arcuato stesso.

A titolo di esempio si cita il documento brevettuale n. VI2010A000293, della stessa richiedente, dove viene descritto un appendino con gancio ripiegabile, che si caratterizza per il fatto che la base del gancio, in corrispondenza di un suo lato à ̈ collegata al corpo arcuato tramite una linguetta flessibile, che permette al suddetto gancio uno svergolamento elastico, in particolare una rotazione di 90° ed oltre, da verticale ad orizzontale e viceversa, ovvero da perpendicolare a parallelo sul corpo arcuato; viceversa sul lato opposto detta base à ̈ dotata di un aggancio che trattiene, in fase operativa, il gancio sul corpo arcuato in modo che, quando il gancio à ̈ sollevato, Pappendino assume la configurazione tipica della sua normale sua funzione, presentando la stessa resistenza di un comune appendino con gancio fisso.

Svantaggiosamente, Pappendino sopra descritto, così come altri appendini che prevedono lo spostamento del gancio per ridurne P ingombro, (a titolo di esempio si citano quelli descritti nei documenti brevettuali US 3726452, US 4487343, US 564965, US 2428820, US 4063670, US 462439 e GB 2355922) sono realizzati tramite una tecnica costruttiva che risulta molto complessa e che richiede di modificare fortemente la configurazione sia del corpo arcuato che delfiestremità inferiore del gancio, con notevoli costi di stampaggio.

In particolare, negli appendini dove il gancio à ̈ trattenuto sul corpo arcuato mediante una linguetta flessibile à ̈ necessario utilizzare un materiale plastico con notevoli proprietà elastiche, come il polipropilene, che ha un costo di materia prima più elevato rispetto ad una materiale plastico più economico, quale il polistirolo, che però presenta un limitato grado di elasticità.

Inoltre, nelle soluzioni costruttive fino ad ora note, a causa della mobilità del collegamento fra gancio e corpo arcuato, l<'>appendino in fase di utilizzazione, non presenta una struttura sufficientemente rigida, come quella che si riscontra in un comune appendino monoblocco, ciò che, alfiatto pratico, determina una notevole difficoltà di trattenere in modo ottimale il capo appeso, provocando, talvolta, anche la caduta del suddetto.

Scopo del presente trovato à ̈ quello di prevedere un appendino che quando non à ̈ appeso richieda un minimo ingombro e che risulti privo degli inconvenienti manifestati dai prodotti consimili di tipo noto.

Specificatamente, scopo del trovato à ̈ la realizzazione di un appendino la cui realizzazione risulti notevolmente semplificata rispetto alle tecniche costruttive impiegate per realizzare appendini del tipo consimile a quello sopra descritto.

Sempre specificatamente, scopo del trovato à ̈ la realizzazione di un appendino come sopra descritto in cui la movimentazione manuale del gancio risulti semplice e rapida. Sempre specificatamente, scopo del trovato à ̈ la realizzazione di un appendino, come sopra descritto, che non si discosti notevolmente dalla configurazione di un normale appendino con gancio fisso, in modo che per la sua produzione possano essere utilizzate le usuali attrezzature di stampaggio, solo leggermente modificate, a tutto vantaggio dei costi dell’attrezzatura di stampaggio e, conseguentemente, del costo finale del singolo prodotto.

Sempre specificatamente, scopo del trovato à ̈ la realizzazione di un appendano come sopra descritto dove, quando il gancio risulti esteso in posizione di lavoro, detto gancio formando una struttura rigida con il corpo arcuato.

Infine, scopo del trovato à ̈ la realizzazione di un appendalo come sopra descritto che permetta il distacco del gancio dal corpo arcuato in modo semplice e rapido.

Tali scopi sono raggiunti con la realizzazione di un appendino nel quale il gancio ed il corpo arcuato costituiscono due componenti separati, che vengono reciprocamente trattenuti inserendo la base del gancio in una cavità ricavata sulla parte superiore e centrale del suddetto corpo arcuato, in cui la caratteristica di novità del trovato, rispetto agli agganci ripiegabili/rimovibili di tipo noto, à ̈ costituita dalla particolare conformazione delle due parti contrapposte che permette ima rapida operazione di aggancio/sgancio, ciò che assicura una struttura rigida (gancio/corpo arcuato) in fase di utilizzazione e consente al gancio, rimanendo vincolato al corpo arcuato, di ruotare fino a 90°, per ridurre l’ingombro dell’appendino, quando non à ̈ in uso.

Costruttivamente la base del gancio comprende un nottolino, dove si infila l’estremità del gancio, al quale sono associate due paretine longitudinali, contrapposte e reciprocamente distanziate, dì un valore pari allo spessore della porzione centrale del corpo arcuato impegnata nell’aggancio, quando detta base viene applicata su detta porzione.

Fra le due paretine sono inseriti due pioli, disposti trasversali e simmetrici rispetto all’asse del gancio i quali, ad aggancio avvenuto, vanno ad inserirsi in corrispondenti cavità, aperte superiormente, ricavate sulla suddetta porzione del corpo arcuato.

In una di dette cavità à ̈ presente un elemento elastico, che si deforma durante l inserimento del piolo nella sede e, di seguito, con il ritorno elastico, funge da nottolino di arresto che impedisce lo sfilamento accidentale del piolo dalla sede medesima.

L<'>altra cavità à ̈ conformata in modo da trattenere e permettere lo scorrimento lineare e la rotazione del nottolino in essa contenuto, durante la fase di rotazione del gancio. Il trovato verrà meglio definito mediante la descrizione di un sua possibile forma di realizzazione, resa a solo titolo di esempio non limitativo con l'aiuto delle tavole di disegno allegate, dove:

- le figg.1-2 (tav.I) rappresentano due viste prospettiche dell’appendino di cui al trovato, rispettivamente in condizione di lavoro ed in esploso;

- le figg. 3-5 (tav.II) rappresentano delle viste, in elevazione e sezionate, delle fasi per l’aggancio della base del gancio sul corpo arcuato;

- le figg. 6-8 (tav.IIi) rappresentano delle viste, in elevazione frontale e sezionate, delle fasi di rotazione del gancio;

- le figg. 9-11 (tav.IV) rappresentano delle viste prospettiche dell 'appendine in tre diverse posizioni del gancio, rispettivamente, staccato, agganciato al corpo e ripiegato.

Come visibile nelle figg.1-2, l'appendino del tipo costituito da un corpo arcuato 1 e da un gancio 2 munito di una base 3, che permette un aggancio amovibile di detto gancio 2 su detto corpo arcuato 1 , detto appendino prevedendo che nella base 3 del gancio 2 il nottolino 4, dove si infila l’estremità del gancio, trattiene due paretine longitudinali 5, contrapposte e reciprocamente distanziate di un valore pari allo spessore “s†della porzione centrale 6 del corpo arcuato 1, che viene impiegata nell’aggancio.

Fra le due paretine contrapposte 5 sono inseriti due pioli 7 e 8, disposti trasversali e simmetrici rispetto all’asse del gancio 2 i quali, ad aggancio avvenuto, vanno ad inserirsi e sono trattenuti in corrispondenti cavità 9 e 10, aperte superiormente, ricavate sulla suddetta porzione 6 del corpo arcuato.

In una delle due cavità 9 à ̈ presente una linguetta elastica 1 1 , che si deforma durante l’inserimento del piolo 7 nella sede 9 (vedi fig.4) e, di seguito, con il ritorno elastico, lo trattiene, impedendone lo sfilamento accidentale(vedi fig.5).

L'altra cavità 10 presenta una conformazione a “losanga†, che permette all’altro piolo 8 uno scorrimento lineare (vedi figg.5-6) ed una rotazione angolare (vedi figg.7-8). Operativamente, come visibile nella sequenza delle figure 3-5, con l’abbassamento della base 3, i pioli 7 e 8, attraversano le corrispondenti aperture 12 e 13 per posizionarsi nelle sottostanti cavità 9 e 10.

In particolare, come visibile nel dettaglio “A†di fìg.4, l’apertura 13 ha una larghezza “L†leggermente maggiore rispetto allo spessore “k†determinato dalla reciproca distanza delle due pareti rastremate 14 del piolo 8, in modo da richiedere un “incastro forzato†, che impedisce un accidentale sfilamento di detto piolo da detto incastro. Sempre in particolare, la linguetta elastica 1 1 à ̈ munita di una bugna 15 che ha una duplice funzione:

- quella di appoggio del piolo 7 per favorire la deformazione della linguetta elastica 11 durante la fase di inserimento verticale e di scorrimento lateraledella base 3 (dett.†B,†di fìg.4);

- quella di trattenere stabilmente il piolo 7 in sede durante l’aggancio (dett.†B2†di fìg.5).

Sempre operativamente, come visibile nella sequenza delle figure 6-8, con lo scorrimento longitudinale lineare della base 3 il piolo 7 si riposiziona in corrispondenza dell’apertura 12 (vedi fig.6), per permettere la rotazione manuale del gancio, che risulta guidata dalla rotazione del piolo 8 nella cavità 10 (vedi figg.7-8). In particolare, come visibile nel dettaglio “C†di fig.7, la superficie di estremità 16 della losanga 10 ha una conformazione circolare, con raggio uguale al raggio della curvatura 17 del piolo 8 e ciò per facilitare la rotazione del suddetto piolo che scorre a contatto con detta superficie.

Infine, per ottenere la massima stabilità fra i due elementi, tale da rendere l’appendino di cui al trovato un monoblocco, fra il corpo arcuato 1 ed il gancio 2, à ̈ previsto un accoppiamento tramite un rilievo sagomato 18, sporgente dalla parte superiore 6 del suddetto corpo e la base 3; in particolare il cappuccio 19 della base e l’estremità inferiore 20 del nottolino 4 si incastrano e sono trattenuti sul suddetto rilievo 18. 11 trovato così concepito à ̈ suscettibile di varianti e modifiche ed i suoi dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti, purché il tutto rientri nell’ambito del concetto inventivo definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. APPENDINO CON GANCIO RIPIEGABILE/RIMOVIBILE, del tipo che si compone di un corpo arcuato ( 1 ) e di un gancio (2) sporgente a forma di uncino, munito di una base (3), che permette un aggancio amovibile di detto gancio (2) su detto corpo ( I ), nonché una sua rotazione, da verticale ad orizzontale e viceversa, ovvero da perpendicolare a parallelo rispetto al corpo arcuato oltre che, quando detto gancio à ̈ sollevato, da permettere all’appendino di assumere una normale configurazione, presentando la stessa resistenza meccanica di un comune appendino con gancio fisso, detto appendino caratterizzandosi per il fatto che nella base (3) del gancio (2) il nottolino (4), in cui si infila l’estremità del gancio, trattiene due paretine longitudinali (5), contrapposte e reciprocamente distanziate di un valore pari allo spessore (s) della porzione centrale (6) del corpo arcuato ( 1), che viene impiegata nell’aggancio, fra le due paretine contrapposte (5) essendo inseriti due pioli (7,8), disposti trasversali e simmetrici rispetto all’asse del gancio (2), detti pioli (7,8), ad aggancio avvenuto, andando ad inserirsi ed essendo trattenuti in corrispondenti cavità (9, 10), aperte superiormente, ricavate sulla suddetta porzione (6) del corpo arcuato, in una di dette cavità (9) essendo presente un elemento che funge da nottolino di arresto del piolo (7) nella sede durante l’uso dell’appendino, l’altra cavità (10) essendo conformata in modo da trattenere l’altro piolo (8) in essa contenuto, durante la fase di rotazione del gancio.
2. 2. APPENDINO CON GANCIO RIPIEGABILE/RIMOVIBILE, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che l’elemento che trattiene il piolo (7) nella cavità (9) à ̈ costituito da una linguetta elastica (11 ), che si deforma durante Γ inserimento del piolo (7) nella sede (9) e, di seguito, con il ritorno elastico, trattiene detto piolo (7), impedendone lo sfilamento accidentale.
3. 3. APPENDINO CON GANCIO RIPIEGABILE/RIMOVÃŒBILE, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto la linguetta elastica ( 1 1 ) Ã ̈ munita di una bugna (15), che ha una duplice funzione: quella di appoggio del piolo (7) per favorire la deformazione della linguetta elastica, durante la fase di inserimento verticale e di scorrimento lineare della base (3) e quella di trattenere stabilmente il piolo (7) in sede durante Eaggancio.
4. 4. APPENDINO CON GANCIO RIPIEGABILE/RIMOVÌBILE, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la cavità (10) ha una conformazione a “losanga†, che permette al piolo (8) uno scorrimento lineare ed una rotazione angolare.
5. 5. APPENDINO (1) CON GANCIO RIPIEGABILE/RIMOVÌBILE, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che i pioli (7,8) si posizionano nelle corrispondenti cavità (9,10), attraverso delle corrispondenti aperture (12, 13), l’apertura (13) presentando una larghezza (L) leggermente maggiore rispetto allo spessore (k) del piolo (8), in modo da richiedere un “incastro forzato†, che impedisce un accidentale sfilamento di detto piolo da detto incastro.
6. 6. APPENDINO CON GANCIO RIPIEGABILE/RIMOVÌBILE, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che almeno il piolo (8), posizionato nella cavità di rotazione (10), presenta due pareti rastremate parallele ( 14).
7. 7. APPENDINO CON GANCIO RIPIEGABILE/RIMOVÌBILE, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la superficie di estremità (16) della losanga (10) presenta una conformazione circolare, con raggio uguale al raggio di curvatura (17) del piolo (8), per facilitare la rotazione del suddetto piolo che scorre a contatto con detta superficie.
8. 8. APPENDINO CON GANCIO RIPIEGABILE/RIMOVIBILE, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, per rendere l’appendino un monoblocco, à ̈ previsto un accoppiamento fra il corpo arcuato (1 ) e la base (3) tramite un rilievo sagomato (18), sporgente dalla parte superiore (6) del suddetto corpo.
9. 9. APPENDINO CON GANCIO RIPIEGABILE/RIMOVIBILE, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il cappuccio (19) della base (3) e l’estremità inferiore (20) del nottolino (4) si incastrano e sono trattenuti reciprocamente sul rilievo sagomato (18).