ITVI20110134A1 - Sistema di rilevamento dell'apertura di un evacuatore di fumo o di calore e unita' di controllo locale applicabile a tale sistema - Google Patents

Sistema di rilevamento dell'apertura di un evacuatore di fumo o di calore e unita' di controllo locale applicabile a tale sistema Download PDF

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ITVI20110134A1
ITVI20110134A1 IT000134A ITVI20110134A ITVI20110134A1 IT VI20110134 A1 ITVI20110134 A1 IT VI20110134A1 IT 000134 A IT000134 A IT 000134A IT VI20110134 A ITVI20110134 A IT VI20110134A IT VI20110134 A1 ITVI20110134 A1 IT VI20110134A1
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IT
Italy
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evacuator
control unit
data
signal
evacuators
Prior art date
Application number
IT000134A
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English (en)
Inventor
Domenico Sartore
Original Assignee
Bortoliero Andrea
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A62LIFE-SAVING; FIRE-FIGHTING
    • A62CFIRE-FIGHTING
    • A62C2/00Fire prevention or containment
    • A62C2/06Physical fire-barriers
    • A62C2/24Operating or controlling mechanisms
    • A62C2/246Operating or controlling mechanisms having non-mechanical actuators
    • A62C2/247Operating or controlling mechanisms having non-mechanical actuators electric
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05FDEVICES FOR MOVING WINGS INTO OPEN OR CLOSED POSITION; CHECKS FOR WINGS; WING FITTINGS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, CONCERNED WITH THE FUNCTIONING OF THE WING
    • E05F15/00Power-operated mechanisms for wings
    • E05F15/70Power-operated mechanisms for wings with automatic actuation
    • E05F15/77Power-operated mechanisms for wings with automatic actuation using wireless control

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  • Public Health (AREA)
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  • Computer Networks & Wireless Communication (AREA)
  • Control Of Combustion (AREA)

Description

D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
La presente invenzione à ̈ generalmente applicabile al settore tecnico<'>dei sistemi di segnalazione o di allarme negli edifici ed ha particolarmente per oggetto un sistema di rilevamento dell’apertura di un segnalatore di fumo o di calore in uno o più edifici.
L'invenzione ha altresì per oggetto una unità di controllo locale applicabile ad un sistema di rilevamento secondo il trovato.
Stato della Tecnica
Com’e noto, le normative vigenti nel campo della sicurezza rendono obbligatorio in molti edifici l’utilizzo di evacuatori di fumo o di calore configurati per aprirsi nel caso di incendio o a causa di una presenza anomala di fumo.
Inoltre, si utilizzano spesso impianti che forniscono all'utente informazioni riguardanti la condizione degli elementi di copertura degli edifici, tra i quali anche gli evacuatori di fumo e di calore, in particolare per segnalare istantaneamente la loro condizione di apertura e/o la loro chiusura.
Tuttavia, tali impianti sono anche utilizzati per rilevare la condizione di apertura di uno o più evacuatori non legata a situazioni di emergenza ma per rilevare il tentativo di effrazione da parte di soggetti non autorizzati che cercano di entrare nell’edificio in maniera fraudolenta.
Inoltre, gli impianti di segnalazione possono essere applicati sia ad evacuatori di tipo fìsso, sempre chiusi in assenza di un’emergenza, sia di tipo apribile.
Un simile impianto à ̈ descritto, ad esempio, in EP2088272 che illustra un sistema di controllo della condizione di apertura e di chiusura di uno o più evacuatori di tipo sia fisso che mobile associati ad un edificio.
In particolare, l'impianto prevede un interruttore associato al coperchio dell’evacuatore collegato ad un dispositivo trasmittente posto anch’esso nelle vicinanze dell'evacuatore.
Nel caso in cui il coperchio di uno o più evacuatori subisca uno spostamento dalla posizione di chiusura, l'interruttore prowederà ad attivare il trasmettitore il quale invierà un segnale in radiofrequenza ad un gruppo ricevitore collocato in una posizione remota dell'edificio.
II gruppo ricevitore riceverà i segnali provenienti da uno o più evacuatori ed estrarrà dagli stessi dati che potranno essere visualizzati attraverso mezzi di visualizzazione accessibili all’utente.
In questo modo potranno essere visualizzati, ad esempio, informazioni inerenti alla condizione di chiusura di apertura dell’evacuatore, l'ora in cui à ̈ avvenuto il suo ultimo cambio di stato ed il numero totale di evacuatori aperti.
Inoltre, le informazioni visualizzate sui mezzi di visualizzazione potranno essere eventualmente inviate ad una centrale di ricezione remota attraverso un trasmettitore GSM o similare.
Un primo inconveniente di tale soluzione à ̈ rappresentato dal fatto che tali impianti presentano una ridotta flessibilità di installazione in quanto riescono a controllare lo stato delle coperture installate solo di un singolo edificio.
Infatti, il controllo dello stato di apertura e di chiusura delle coperture associate a più edifici dovrà essere svolto da singoli impianti installati ciascuno su un edificio e funzionanti tra loro in modo indipendente.
Inoltre, un ulteriore inconveniente di tale soluzione à ̈ rappresentato dal fatto che l'impianto non à ̈ in grado di visualizzare informazioni relative alla posizione delle eventuali coperture aperte nell'edificio e, conseguentemente, per identificarle sarà necessaria un’ispezione visiva da parte dell’utente.
Inoltre, un ulteriore inconveniente di tale soluzione à ̈ rappresentato dal fatto che tale impianto non à ̈ in grado di discriminare lo stato di apertura di un evacuatore dovuto a situazioni di emergenza e/o di effrazione rispetto all'apertura provocata intenzionalmente da un utente.
Ancora, un ulteriore inconveniente di tale soluzione à ̈ rappresentato dal fatto tra l'interruttore ed il trasmettitore à ̈ prevista una connessione elettrica di collegamento la cui realizzazione allunga sensibilmente il tempo di installazione e, conseguentemente, il costo di realizzazione dell’impianto.
Presentazione dell’invenzione
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di superare gli inconvenienti della tecnica nota sopra riscontrati, realizzando un sistema di rilevamento dell'apertura di un evacuatore di fumo o di calore che sia particolarmente efficiente e relativamente economico.
Uno scopo particolare del trovato à ̈ quello di mettere a disposizione un sistema di rilevamento che consenta di monitorare in modo immediato e contemporaneo lo stato di apertura di tutti degli evacuatori di fumo o di calore installati su uno o più edifici distinti.
Un ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di mettere a disposizione un sistema di rilevamento che fornisca informazioni identificative dell'evacuatore che ha subito un’apertura e dell’edificio in cui esso à ̈ installato.
Un ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di mettere a disposizione una unità di controllo per un sistema di rilevamento che consenta una facile ed economica installazione dei dispositivi elettronici associati all’evacuatore di fumo o di calore.
Tali obiettivi, nonché altri che appariranno più chiari in seguito, sono raggiunti da un sistema per il rilevamento della condizione di apertura di uno o più evacuatori di fumo o di calore installabili in uno o più edifici, in accordo alla rivendicazione 1 , in cui ogni evacuatore comprende un telaio fisso ancorabile alla parete di un edificio, un coperchio collegabile al telaio e mezzi attuatori per comandare l’apertura dello stesso, in cui il sistema comprende almeno un sensore associabile ad ogni evacuatore per rilevare la condizione di apertura del rispettivo coperchio rispetto al corrispondente telaio e generare un segnale di stato, un’unità di controllo locale associata ad ogni evacuatore per emettere un segnale di comando contenente primi dati in risposta a detto segnale di stato, almeno un transponder posto in prossimità di ogni edificio atto a ricevere detto segnale di comando trasmesso da ognuna di dette unità di controllo presenti nello stesso edificio per codificarlo e ritrasmetterlo ad opportuni mezzi di comunicazione ed un’unità di controllo centrale connessa a detti mezzi di comunicazione ed avente mezzi di elaborazione atti a ricevere detto segnale di comando codificato e ad elaborare detti primi dati.
Il sistema si caratterizza per il fatto che detta unità di controllo comprende un server avente una zona di memoria per la memorizzazione di dati di identificazione di ciascun evacuatore e di ciascun edificio, su detto server essendo installato un programma di elaborazione per confrontare detti primi dati con detti dati di identificazione e generare secondi dati associati alla posizione dell’edificio su cui sono installati relativi detti uno o più evacuatori, in modo da fornire una mappatura degli evacuatori in condizioni rispettivamente di chiusura e di apertura.
Grazie a questa particolare configurazione del trovato, il sistema di rilevamento consentirà di rilevare ed identificare l’eventuale apertura di uno o più evacuatori di fumo o di calore installati su uno o più edifici distinti.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato à ̈ previsto un’unità di controllo locale, in accordo alla rivendicazione 9.
Forme vantaggiose di realizzazione del trovato sono ottenute in accordo alle rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di forme di realizzazione preferite ma non esclusive di un sistema di rilevamento dell’apertura di un evacuatore di fumo o di calore secondo il trovato, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 Ã ̈ una vista schematica a blocchi di un sistema per il rilevamento secondo il trovato applicato a due edifici separati;
la FIG. 2 Ã ̈ una vista prospettica di un evacuatore appartenente ad un sistema secondo il trovato;
la FIG. 3 à ̈ una vista frontale sezionata di una unità di controllo appartenente al sistema secondo il trovato;
la FIG. 4 Ã ̈ una vista frontale sezionate di un particolare del sistema schematizzato in Fig.1 ;
la FIG. 5 raffigura schematicamente una possibile distribuzione geografica del sistema secondo il trovato.
Descrizione detagliata di un esempio di realizzazione preferito Con riferimento alle figure citate, un sistema per il rilevamento della condizione di apertura di uno o più evacuatori di fumo o di calore, indicato globalmente con 1, potrà essere associato ad uno o più evacuatori E di fumo e/o calore installabili sulle superfici degli edifici B quali, tetti, pareti o similari.
Inoltre, il sistema 1 potrà rilevare la condizione di apertura di evacuatori E della stessa dimensione e tipologia costruttiva oppure, in alternativa, potrà rilevare lo stato di apertura di evacuatori E diversi tra loro sia per dimensione che per tipologia costruttiva.
Inoltre, il sistema 1 potrà essere applicato ad evacuatori E installati su un singolo edificio B oppure ad evacuatori installati su più edifici B, B’, B’\... distinti e spazialmente separati tra loro.
Il sistema 1 potrà essere applicato ad uno o più evacuatori E di tipo noto comprendenti ciascuno un telaio T fisso ancorabile alla parete dell’edificio B in cui à ̈ stato realizzato un passaggio per i fumi e/o per il calore.
L’evacuatore E comprenderà inoltre un coperchio C collegabile al telaio T e associato a mezzi attuatori A configurati per provocarne l'apertura nel caso in cui all’interno dell'edificio B siano rilevate situazioni di emergenza con livelli di fumo e/o di calore che superino rispettive soglie minime di sicurezza.
II sistema 1 secondo il trovato comprende almeno un sensore 2 associabile ad ogni evacuatore E per rilevare la condizione di apertura del rispettivo coperchio C rispetto al corrispondente telaio T e generare un segnale di stato Ds.
Inoltre, il sistema 1 comprende un'unità di controllo locale 3 associata ad ogni evacuatore E per emettere un segnale di comando contenente primi dati Di, DÌ’, ... in risposta al segnale di stato Ds.
Sarà inoltre previsto almeno un transponder 4, 4’,... posto in prossimità di un rispettivo edificio B, B’,... ed atto a ricevere il segnale di comando trasmesso da ognuna delle unità di controllo 3 presenti nello stesso edificio B, B\... per codificarlo e ritrasmetterlo ad opportuni mezzi di comunicazione 5.
Il sistema 1 comprende anche un’unità di controllo centrale 6 connessa ai mezzi di comunicazione 5 ed avente mezzi di elaborazione 7 atti a ricevere il segnale di comando codificato e ad elaborare i primi dati Di, D-i’ .
Secondo una caratteristica peculiare del trovato, l’unità di controllo centrale 6 comprende un server 8 avente una zona di memoria 9 per la memorizzazione di dati di identificazione D!Ddi ciascun evacuatore E e di ciascun edificio B, B’ .
Su tale server 8 à ̈ installato un programma di elaborazione per confrontare i primi dati D-ι, D1’,... con i dati di identificazione D|0e generare secondi dati D2 associati alla posizione dell’edificio B, B\... su cui sono installati uno o più evacuatori E, in modo da fornire una mappatura degli evacuatori E in condizioni rispettivamente di chiusura e di apertura.
Gli evacuatori E potranno essere installati in pareti diverse dal tetto o,dalla copertura ed il numero totale degli stessi installati su ogni singolo edificio B potrà essere differente rispetto a quello previsto per eventuali ulteriori edifici appartenenti al sistema 1.
Come visibile più chiaramente in Fig. 2, il sensore 2 potrà essere posto in prossimità o a contatto con il coperchio C dell’evacuatore E e l’unità di controllo locale 3 potrà essere disposta nelle vicinanze del sensore 2.
Ad esempio, il sensore 2 potrà essere fissato in corrispondenza del bordo periferico P del coperchio C e l'unità di controllo locale 3 potrà essere alloggiata all’esterno del telaio fisso T dell'evacuatore E.
Secondo la configurazione del trovato illustrata in Fig. 1 , i trasponder 4, 4’ potranno essere alloggiati internamente ai rispettivi edifici B, B’ e potranno essere relativamente lontani dalle pareti su cui sono installati gli evacuatori E e le corrispondenti unità di controllo locali 3 ad essi associate.
In questo modo i transponder 4, 4’ potranno essere alloggiati in un ambiente facilmente accessibile da un utilizzatore in modo da agevolare le operazioni di installazione e/o di manutenzione.
Inoltre, l’unità di controllo centrale 6 potrà essere posta nelle vicinanze di un edificio B in cui il sistema 1 à ̈ installato oppure, secondo la configurazione illustrata in Fig. 5, l'unità di controllo centrale 6 potrà eventualmente essere del tipo remoto e configurata per essere posta a notevole distanza dagli edifici E sottoposti al rilevamento da parte del sistema 1.
Opportunamente, i secondi dati D2 potranno contenere informazioni che permettono di rilevare una mappatura particolarmente precisa degli evacuatori E che si trovano nella condizione di apertura e, conseguentemente, degli evacuatori E che si trovano nella condizione di chiusura.
A tal scopo, i secondi dati D2potranno contenere una o più informazioni aggiuntive relative al singolo evacuatore E come, ad esempio, informazioni relative alla parete dell’edificio B, B’,... in cui sono installate, la loro posizione rispetto alla stessa e la loro distanza da un punto di accesso comune associato all’edificio E.
Secondo un'ulteriore configurazione del trovato, i secondi dati D2potranno contenere informazioni relative alle coordinate spaziali degli evacuatori E rispetto ad una o più posizioni di riferimento associate ad uno o più edifici B, B’, _
Inoltre, i secondi dati D2potranno anche contenere informazioni relative alle coordinate geografiche degli stessi rispetto ad uno o più punti di riferimento geografici non associati agli edifici B, B’ .
Opportunamente, il server 8 potrà essere collegato mediante opportuni canali di comunicazione 10, 10’ a mezzi di interfaccia e/o di visualizzazione 11, accessibili da un utente.
Secondo il sistema illustrato in Fig. 1, i mezzi di interfaccia 11 potranno comprendere una prima linea di comunicazione 12 collegata ad un videoterminale 13.
Secondo tale configurazione il videoterminale 13 potrà comprendere un elaboratore, non illustrato, sul quale sono installati uno o più sottoprogrammi atti ad organizzare e la visualizzare i secondi dati D2.
Inoltre, i secondi D2dati potranno essere visualizzati sul videoterminale 13 attraverso l’invio di informazioni in formato digitale come, ad esempio, mediante l’invio automatico di messaggi di posta elettronica o attraverso l'invio di rispettivi file.
Opportunamente, i mezzi di interfaccia 11 potranno comprendere una seconda linea di comunicazione 14 associata ad un modulatore 15 per la generazione di un segnale compatibile con gli standard utilizzati nella trasmissione e ricezione di segnali per telefonia mobile.
In questo caso, i mezzi di interfaccia 11 potranno comprendere un telefono cellulare sul quale visualizzare i secondi dati attraverso l'invio di messaggi di testo quali SMS o similari.
Inoltre, i secondi dati D2 potranno essere configurati per essere visualizzati sul telefono cellulare attraverso l'utilizzo di software applicativi locali installati sullo stesso.
Vantaggiosamente, i primi dati Di, DÌ’,... potranno comprendere un codice identificativo univoco per ogni singolo evacuatore E il quale potrà essere contenuto nei dati di identificazione D!Dmemorizzati nella zona di memoria 9 del server 8.
Il codice identificativo D|0univoco potrà essere composto dall’unione di uno o più sottocodici ciascuno associato ad un tipo diverso di informazione relativa all'identificazione ed al posizionamento dell’evacuatore E.
Secondo una configurazione del trovato puramente esemplificativa, il codice identificativo univoco associato all'evacuatore E potrà comprendere un primo sottocodice associato all’edificio B in cui l’evacuatore à ̈ installato, un secondo sottocodice associato alla posizione spaziale dell’evacuatore E rispetto ad un punto di riferimento interno all’edificio B ed un terzo sottocodice associato alle coordinate geografiche assunte dall’evacuatore E rispetto ad un riferimento geografico predeterminato.
In questo modo, attraverso la decodifica da parte dell'unità di controllo centrale 6 del solo codice identificativo univoco associato al singolo evacuatore E sarà possibile ricavare i secondi dati D2e, di conseguenza, rendere accessibili all’utente tutte le informazioni relative all'identificazione e al posizionamento di ogni singolo evacuatore E.
Opportunamente, l'unità di controllo locale 3 potrà comprendere un dispositivo trasmettitore 16 atto a generare un segnale in radiofrequenza di tipo wireless.
Ciascuna unità di controllo locale 3 potrà essere configurata per associare il segnale di comando al segnale wireless trasmesso dal dispositivo trasmettitore 16.
Inoltre, il dispositivo trasmettitore 16 potrà essere configurato per trasmettere il segnale in radiofrequenza in seguito alla generazione del segnale di stato Ds da parte del sensore 2 dovuta al rilevamento della condizione di apertura dei coperchio C del rispettivo evacuatore E.
Secondo la configurazione illustrata in Fig. 2, ciascun dispositivo trasmettitore 16 potrà comprendere una prima antenna trasmittente 17 configurata per trasmettere il segnale in radiofrequenza associato al segnale di comando.
Il dispositivo trasmettitore 16 potrà essere configurato per trasmettere al corrispondente trasponder 4, 4’ un segnale wireless di potenza predeterminata sufficiente a propagarsi lungo il tratto corrispondente alla massima distanza che intercorre tra il trasmettitore 16 stesso ed il trasponder 4, 4’.
Inoltre, il transponder 4, 4’ potrà essere configurato per ricevere dai dispositivo trasmettitore 16 il segnale in radiofrequenza.
Opportunamente, come illustrato in Fig. 4, il trasponder 4, 4’ potrà comprendere un dispositivo ricevitore 18, 18' collegato ad una seconda antenna 19, 19’ atta a ricevere il segnale in radiofrequenza emesso da ciascun dispositivo trasmettitore 16.
li dispositivo ricevitore 18 potrà essere configurato per ricevere il segnale in radiofrequenza trasmesso dal dispositivo trasmettitore 16 ed estrarre dallo stesso il segnale di comando.
Secondo una configurazione esemplificativa e non limitativa del trovato, il dispositivo trasmettitore 16 associato a ciascuna unità di controllo locale 3 ed il dispositivo ricevitore 18 associato ad un rispettivo transponder 4, 4’,... potranno essere configurati per trasmettere un segnale in radiofrequenza nella banda dei 868 MHZ con potenza prossima ai 25 mW e una codifica di trasmissione di tipo Manchester.
Inoltre, il trasponder 4, 4’,... potrà comprendere un secondo dispositivo trasmettitore 20, illustrato in Fig. 4, associato ai mezzi di comunicazione 5 e collegato al dispositivo ricevitore 18 e configurato per ritrasmettere il segnale di comando attraverso una linea di trasmissione 21 formata da uno o più coppie di cavi.
Opportunamente, il transponder 4, 4’ potrà comprendere un primo modem 22, illustrato in Fig. 4, atto a trasmettere ai mezzi di comunicazione 5 un segnale di tipo wireless compatibile con lo standard dei sistemi di telefonia mobile GSM, UMTS o similari.
II primo modem 22 potrà essere collegato con il dispositivo ricevitore 18 e potrà essere configurato per ritrasmettere il segnale di comando attraverso segnali wireless compatibili con quelli della telefonia mobile.
Inoltre, il primo modem 22 potrà comprendere una terza antenna 23 atta ad inviare il segnale wireless ad una o più stazioni radio base di telefonia cellulare o di telefonia satellitare.
Opportunamente, il transponder 4, 4’,... potrà comprendere un secondo modem 24, illustrato in Fig. 4, atto a trasmettere ai mezzi di comunicazione 5 un segnale in accordo con il protocollo di rete TCP/IP.
Il secondo modem 24 potrà essere collegato con il dispositivo ricevitore 18 e potrà essere configurato per trasmettere il segnale di comando attraverso una rete di calcolatori locale e/o remota.
Inoltre, il secondo modem 24 potrà comprendere il dispositivo trasmettitore 20 e la linea di trasmissione potrà essere del tipo progettato per l'invio di segnali di tipo digitale come, ad esempio, linee di trasmissione a doppino telefonico, a fibra ottica o similare.
Inoltre, i mezzi di elaborazione 7 potranno essere del tipo digitale e potranno essere configurati per trasmettere i secondi dati D2 a mezzi di interfaccia e/o di visualizzazione 11 remoti del tipo digitale e collegati ad una rete operante con protocollo TCP/IP per la visualizzazione mediante videoterminale 0 con standard compatibile con i sistemi di telefonia mobile per la visualizzazione su telefoni cellulari.
I mezzi di elaborazione potranno essere collegati ai mezzi di comunicazione 5 mediante opportuni dispositivi elettronici di conversione, non illustrati nelle figure.
· Tali dispositivi elettronici di conversione saranno configurati per ricevere il segnale ritrasmesso dal transponder 4, 4',... secondo uno o più standard e/o protocolli di comunicazione ed estrarre dallo stesso il segnale di comando.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato à ̈ prevista una unità di controllo locale 3 applicabile ad un sistema 1 per il rilevamento della condizione di apertura di uno o più evacuatori E di fumo o di calore.
Tuttavia, come apparirà più chiaro in seguito, l'unità di controllo 3 secondo il trovato potrà essere vantaggiosamente associata anche ad un singolo evacuatore E non inserito all'interno di un sistema di rilevamento 1 secondo il trovato.
L’unità di controllo locale 3 comprende mezzi sensori 2 scelti nel gruppo che comprende sensori magnetici, capacitivi, ottici, radio, o similari a distanza, i mezzi sensori 2 avendo almeno un primo elemento 25 associabile al coperchio C di ogni evacuatore E ed un secondo elemento 26 associabile al telaio T dello stesso evacuatore E.
Inoltre, l’unità di controllo locale 3 comprende un dispositivo a processore 27 atto a ricevere il segnale di stato Ds e generare detto segnale di controllo contenete detti primi dati Di, Di',... ed un dispositivo trasmettitore 16 per la trasmissione a distanza di detto segnale di controllo a detto trasponder 4, 4’,....
Secondo la configurazione illustrata in Fig. 3, i mezzi sensori 2 potranno essere del tipo magnetico ed aventi una prima porzione magnetica<â– >28 associata al primo elemento 25 ed una seconda porzione magnetica 29 associata al secondo elemento 26.
Inoltre, i mezzi sensori 2 potranno essere configurati per realizzare la chiusura o l’apertura di un circuito elettrico di stato 30 in funzione della distanza reciproca della prima porzione magnetica 28 dalla seconda porzione magnetica 29.
Nel caso in cui la distanza tra le due porzioni magnetiche 28, 29 sarà maggiore di un valore predeterminato il circuito di stato 30 subirà una commutazione e lo stesso genererà il segnale di stato Ds associato all'apertura del coperchio C dell’evacuatore E.
Secondo un aspetto particolarmente vantaggioso, il primo elemento 25 potrà essere contenuto all’interno di un primo involucro scatolare 31<'>associabile al coperchio C di ogni evacuatore E ed il secondo elemento 26 potrà essere incorporato all’interno di un secondo involucro scatolare 32 assieme al dispositivo a processore 27 e al dispositivo trasmettitore 16.
Il primo involucro 31 potrà contenere la prima porzione magnetica 28 dei mezzi sensori 2 ed il secondo involucro 32 potrà contenere al suo interno la seconda porzione magnetica 29 ed il circuito elettrico di stato 30.
Inoltre, come illustrato in Fig. 3, il circuito elettrico di stato 30 potrà essere collegato al processore in maniera tale che lo stesso generi il segnale di controllo da inviare al trasponder 4, 4’,... in risposta alla generazione del corrispondente segnale di stato Ds.
Inoltre, il dispositivo processore 27 potrà comprendere un circuito di - memoria, non illustrato, configurato per memorizzare i primi dati Di, Di’,... consentendo ai circuiti di elaborazione del dispositivo processore 27, anch’essi non illustrati, di associare gli stessi al segnale di controllo.
Opportunamente, il dispositivo processore 27 potrà essere collegato al dispositivo trasmettitore 16 per consentire la trasmissione wireless in radiofrequenza del segnale di controllo.
Inoltre, la prima antenna 17 associata al dispositivo trasmettitore 16 potrà essere alloggiata internamente al secondo involucro 32 in modo da ridurre le dimensioni di ingombro totali dell'unità di controllo locale 3.
Opportunamente, all’interno del secondo involucro 32 potrà essere alloggiata una batteria 33, visibile in Fig. 3, atta a fornire l’alimentazione elettrica, rispettivamente, ai mezzi sensori 2 al dispositivo processore 27 ed<'>al dispositivo trasmettitore 16.
Una tale configurazione dell’unità di controllo locale 3 rende particolarmente semplice la sua installazione sull’evacuatore E in quanto la stessa non prevedere cavi elettrici di alimentazione.
Inoltre, una tale configurazione dell’unità di controllo locale 3 evita l’utilizzo di connessioni elettriche esterne tra i mezzi sensori 2 ed il dispositivo processore 27 cosa, quest’ultima, presente nei sistemi che utilizzano sensori formati da una coppia di sensori separati ciascuno alloggiato in un singolo involucro separato da quello del dispositivo a processore 27.
Secondo una ulteriore configurazione del trovato non illustrata nelle . figure, il sistema 1 potrà essere associato ad evacuatori E di tipo mobile configurati per aprire il coperchio C con un angolo di apertura predeterminato anche nel caso in cui non si verificano condizioni di emergenza.
Inoltre, nel caso in cui si verificano situazioni di emergenza, il coperchio C subirà una apertura automatica con un angolo di apertura corrispondente a quello massimo e di valore sostanzialmente superiore a quello predeterminato.
In tal caso, i mezzi sensori 2 applicati al coperchio C potranno essere del tipo ad inclinazione e configurati per realizzare la chiusura e/o apertura del circuito di stato 30 quando l'angolo di apertura del coperchio à ̈ sostanzialmente coincidente con quello massimo.
Opportunamente, il primo elemento 25 dei mezzi sensori 2 potrà ' essere alloggiato su una porzione della superficie centrale di rivestimento del coperchio C, non illustrata, lontana dal suo bordo periferico.
In questo modo, anche nel caso in cui si verifichi un tentativo di effrazione che non prevede la rimozione o lo spostamento del bordo del coperchio C rispetto il telaio T, il circuito elettrico di stato 30 sarà comunque in grado di generare un segnale di stato Ds associato alla sola rottura o rimozione della parte centrale della superficie di rivestimento del coperchio C.
Inoltre, come illustrato in Fig. 5, il sistema 1 secondo il trovato sarà configurato per rilevare la condizione di apertura di uno o più evacuatori E installati su più edifici B, B\ B†,... anche posti in luoghi particolarmente . lontani tra loro.
Infatti, attraverso i mezzi di comunicazione 5, ciascun trasponder 4, 4’,... potrà inviare i primi dati Di, Di’,... ad un unico server 8 il quale sarà alloggiato preferibilmente in un luogo geografico facilmente raggiungibile dall’utente e diverso da quello degli edifici B, B’, B†.
Inoltre, mediante i mezzi di interfaccia 11 di tipo remoto quali videoterminali 13 o telefoni cellulari sarà possibile visualizzare le informazioni contenute nei secondi dati D2 in luoghi geografici diversi da quelli in cui sono posti gli edifici B e da quelli in cui à ̈ alloggiato il server 8.
Da quanto sopra descritto appare evidente che il trovato raggiunge gli scopi prefissati ed in particolare quello di realizzare un sistema per il rilevamento della condizione di apertura di uno o più evacuatori en una unità di controllo locale applicabile a tale sistema che siano facilmente installabili e modulabili in funzione delle specifiche esigenze.
Il sistema e l’unità di controllo secondo il trovato sono suscettibili di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito del trovato.
Anche se il sistema e l’unità di controllo sono state descritte con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all 'ambito di tutela rivendicato.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C AZ I O N I 1. Un sistema per il rilevamento della condizione di apertura di uno o più evacuatori (E) di fumo o di calore installabili in uno o più edifici (B, B’, B†,...), in cui ogni evacuatore (E) comprende un telaio (T) fisso ancorabile alla parete di un edificio (B), un coperchio (C) collegabile al telaio (T) e mezzi attuatori (A) per comandare l'apertura dello stesso, in cui il sistema comprende: - almeno un sensore (2) associabile ad ogni evacuatore (E) per rilevare la condizione di apertura del rispettivo coperchio (C) rispetto al corrispondente telaio (T) e generare un segnale di stato (Ds); - un’unità di controllo locale (3) associata ad ogni evacuatore (E) per emettere un segnale di comando contenente primi dati (D1, D1’,...) in risposta a detto segnale di stato (Ds); - almeno un transponder (4, 4’,...) posto in prossimità di ogni edificio (B, B’, B",...) atto a ricevere detto segnale di comando trasmesso da ognuna di dette unità di controllo (3) presenti nello stesso edificio (B, B’, B†,...) per codificarlo e ritrasmetterlo ad opportuni mezzi di comunicazione (5); - un’unità di controllo centrale (6) connessa a detti mezzi di comunicazione (5) ed avente mezzi di elaborazione (7) atti a ricevere detto segnale di comando codificato e ad elaborare detti primi dati (D-1, D1’,...); caratterizzato dal fatto che detta unità di controllo centrale (6) comprende un server (8) avente una zona di memoria (9) per la memorizzazione di dati di identificazione (DID) di ciascun evacuatore (E) e di ciascun edificio (B, B' B†,...), su detto server (8) essendo installato un programma di elaborazione per confrontare detti primi dati (D1, D1’,...) con detti dati di identificazione (DID) e generare secondi dati (D2) associati alla posizione dell’edificio (B, B’, B†,...) su cui sono installati detti uno o più evacuatori (E), in modo da fornire una mappatura degli evacuatori (E) in condizioni rispettivamente di chiusura e di apertura.
  2. 2. Sistema secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detto server (8) à ̈ collegato mediante opportuni canali di comunicazione (10, 10’) a mezzi di interfaccia e/o di visualizzazione (11) accessibili da un utente.
  3. 3. Sistema secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detti primi dati (D1, D1’,...) comprendono un codice identificativo univoco per ogni singolo evacuatore (E), detto codice identificativo univoco essendo contenuto in detti dati di identificazione (D|D) memorizzati in detta zona di memoria (9) di detto server (8).
  4. 4. Sistema secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detta almeno una unità di controllo locale (3) comprende un dispositivo trasmettitore (16) atto a generare un segnale in radiofrequenza di tipo wireless.
  5. 5. Sistema secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto transponder (4, 4’,...) à ̈ atto a ricevere da detto dispositivo trasmettitore (16) detto segnale in radiofrequenza.
  6. 6. Sistema secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto transponder (4, 4’,...) comprende un primo modem (22) atto a trasmettere a detti mezzi di comunicazione (5) un segnale di tipo wireless compatibile con lo standard dei sistemi di telefonia mobile GSM, UMTS o similari.
  7. 7. Sistemi secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto transponder (4, 4’,...) comprende un secondo modem (24) atto a trasmettere a detti mezzi di comunicazione (5) un segnale in accordo con il protocollo di rete TCP/l P.
  8. 8. Sistemi secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detti mezzi di elaborazione (7) sono del tipo digitale e configurati per trasmettere detti secondi dati (D2) a mezzi di interfaccia e/o di visualizzazione (11) remoti del tipo digitale e collegati ad una rete operante con protocollo TCP/IP per la visualizzazione mediante videoterminale (13) o con standard compatibile con i sistemi di telefonia mobile per la visualizzazione su telefoni cellulari.
  9. 9. Un’unità di controllo locale, applicabile ad un sistema per il rilevamento della condizione di apertura di uno o più evacuatori (E) di fumo 0 di calore secondo una o più delle rivendicazioni dalla 1 alla 8, in cui detta unità di controllo locale comprende mezzi sensori (2) scelti nel gruppo che comprende sensori magnetici, capacitivi, ottici, radio, o similari a distanza, detti mezzi sensori (2) avendo almeno un primo elemento (25) associabile al coperchio (C) di ogni evacuatore (E), un secondo elemento (26) associabile al telaio (T) dello stesso evacuatore (E), un dispositivo a processore (27) atto a ricevere detto segnale di stato (Ds) e generare detto segnale di controllo contenete detti primi dati (D-ι, Di’,...) , ed un dispositivo trasmettitore (16) per la trasmissione a distanza di detto segnale di controllo a detto trasponder (4, 4’,...).
  10. 10. Unità di controllo locale secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detto primo elemento (25) à ̈ contenuto all’interno di un primo involucro scatolare (31) associabile al coperchio (C) di ogni evacuatore (E), detto secondo elemento (26) essendo incorporato all'interno di un secondo involucro scatolare (32) unitariamente a detto dispositivo a processore (27) e detto dispositivo trasmettitore (16).
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