ITVI20110029A1 - Dispositivo per il tensionamento dei fili di taglio in unamacchina multifilo per il taglio in lastre di blocchi in materialelapideo - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

Campo di applicazione

Il presente trovato à ̈ generalmente applicabile nel settore tecnico della lavorazione dei materiali lapidei, ed ha particolarmente per oggetto un dispositivo per il tensionamento dei fili di taglio in una macchina multifilo per il taglio in lastre di blocchi in materiale lapideo, nonché una macchina multifilo comprendente tale dispositivo.

Stato della Tecnica

Sono note macchine multifilo per il taglio in lastre di blocchi in materiale lapideo, quali pietra, marmo, conglomerati cementizi e similari, che comprendono un telaio a portale sul quale sono montati i fili diamantati di taglio. Questi ultimi, come noto, traslando lungo una direzione sostanzialmente verticale penetrano nel blocco di materiale lapideo, riducendolo in lastre. Lo spessore delle lastre che si otterranno dal taglio à ̈ determinato dalla distanza fra due fili successivi.

In modo in sé noto, i fili sono avvolti su uno o più elementi di supporto degli stessi, generalmente tamburi o assiemi di pulegge affiancate. atti a porre in rotazione i fili stessi al fine di agevolarne la penetrazione all'interno del blocco. Per consentire tale azione, la macchina multifilo comprenderà uno o più dispositivi atti a mettere in tensione i fili di taglio.

I noti dispositivi di questo tipo comprendono, generalmente, mezzi attuatori di tipo oleodinamico che agiscono sull’elemento di supporto, sia esso un tamburo oppure una o più pulegge, per promuoverne lo scorrimento lungo una direzione predeterminata.

Tale nota soluzione, anche se efficace da un punto di vista funzionale, può essere migliorata in termini di economicità, semplicità di manutenzione e di gestione e di sicurezza in caso di rottura di uno o più fili.

Presentazione dell’invenzione

Scopo del presente trovato à ̈ quello di superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra riscontrati, mettendo a disposizione un dispositivo per il tensionamento dei fili di taglio in una macchina multifilo per il taglio in lastre di blocchi in materiale lapideo di massima efficienza e relativa economicità.

Un altro scopo del trovato à ̈ mettere a disposizione un dispositivo che consenta di mantenere una relativa versatilità di utilizzo.

Un altro scopo del trovato à ̈ mettere a disposizione un dispositivo che consenta una semplice e rapida manutenzione.

Un altro scopo del trovato à ̈ mettere a disposizione un dispositivo che risulti sicuro in caso di rottura di uno o più fili.

Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito, sono raggiunti dal dispositivo per il tensionamento dei fili di taglio in una macchina multifilo per il taglio in lastre di blocchi in materiale lapideo avente una o più delle caratteristiche qui descritte e/o illustrate.

Opportunamente, il dispositivo potrà comprendere almeno un elemento di supporto che potrà includere una o più sedi anulari per accogliere rispettivi fili di taglio. Tale elemento di supporto potrà includere, rispettivamente essere costituito da, uno o più tamburi oppure uno o più pulegge.

Il dispositivo potrà includere, inoltre, mezzi attuatori di tipo pneumatico agenti sul suddetto almeno un elemento di supporto per promuoverne lo scorrimento lungo una direzione predeterminata, così da mettere in tensione i fili di taglio su di esso avvolti.

Grazie a tale configurazione, il dispositivo risulta più semplice, economico e di facile e rapida manutenzione rispetto ai dispositivi dello stato della tecnica.

Vantaggiosamente, il dispositivo potrà comprendere inoltre un circuito idraulico per il collegamento fluidico dei mezzi attuatori pneumatici a mezzi di adduzione di aria in pressione all’interno dello stesso. Tale circuito potrà includere mezzi per il rilevamento di una variazione del flusso d’aria all’interno dello stesso, ad esempio una variazione di portata d’aria.

In tal modo, risulterà molto semplice e pratico rilevare la rottura di uno o più fili, così che il dispositivo risulti oltremodo sicuro per gli operatori che vi lavorano.

In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, il dispositivo potrà comprendere mezzi di bloccaggio selettivamente attivabili dai mezzi di rilevamento all’atto del rilevamento di una variazione all’interno del circuito di bypass, ad esempio la variazione di portata d’aria, per agire sui mezzi motore della macchina multifilo, bloccando il movimento dei fili di taglio.

Tale configurazione rende il dispositivo ancora più sicuro, poiché il bloccaggio dei fili di taglio avverrà automaticamente all’atto del rilevamento della variazione di portata nel circuito di bypass.

Preferibilmente, i mezzi attuatori potranno comprendere uno o più cilindri pneumatici con rispettivi uno o più steli aventi l’estremità libera operativamente collegata con il suddetto almeno un elemento di supporto.

D’altra parte, à ̈ prevista una macchina multifilo per il taglio in lastre di blocchi in materiale lapideo che include il dispositivo di tensionamento avente una o più delle caratteristiche qui descritte e/o illustrate.

Forme di realizzazione vantaggiose del trovato sono definite in accordo con le rivendicazioni dipendenti.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo di tensionamento dei fili di taglio in una macchina multifilo per il taglio in lastre di blocchi in materiale lapideo secondo il trovato, illustrato a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:

la FIG. 1 à ̈ una vista schematica di una macchina multifilo 1 per il taglio di blocchi B in materiale lapideo che include una pluralità di dispositivi di tensionamento 50;

la FIG. 2 à ̈ una vista schematica di un dispositivo di tensionamento 50 che include una pluralità di pulegge 30 montate sul telaio 10 della macchina multifilo 1, in cui il telaio 10 à ̈ rappresentato con linea tratteggiata;

la FIG.3 Ã ̈ una vista schematica di un singolo dispositivo di tensionamento 50; la FIG. 4 Ã ̈ una una vista schematica di alcuni particolari della macchina multifilo 1, in condizione di riposo;

la FIG.5 Ã ̈ una vista schematica di alcuni particolari della macchina multifilo 1, in condizione di lavoro;

la FIG. 6 à ̈ una vista schematica di alcuni particolari della macchina multifilo 1 all’atto della rottura di un filo di taglio 20;

la FIG.6a à ̈ una vista ingrandita di alcuni particolari di FIG.6.

Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito Con riferimento alle figure citate, si descrive una macchina multifilo 1 per il taglio in lastre di blocchi B in materiale lapideo.

La macchina 1 presenta svariate parti o elementi fra loro uguali o comunque sostanzialmente simili. Ove non altrimenti specificato, tali parti o elementi verranno descritte singolarmente e/o indicate con un solo numero, intendendosi che le caratteristiche descritte e/o illustrate sono comuni a tutte le altre parti o elementi uguali o comunque sostanzialmente simili.

La suddetta macchina 1 comprende, in modo in sé noto, un telaio 10, una pluralità di fili di taglio diamantati 20 ed almeno una coppia, preferibilmente una pluralità, di elementi di supporto 30, che potranno essere tamburi o una pluralità di pulegge, montati sul telaio 10 per il supporto e la movimentazione dei suddetti fili di taglio 20.

In modo in sé noto, ogni elemento di supporto 30 include una o più sedi anulari 35 per accogliere un rispettivo filo di taglio 20. Questi ultimi, inoltre, sono atti a traslare lungo la direzione X, che potrà essere sostanzialmente verticale, per penetrare nel blocco B e ridurlo in lastre.

Allo scopo, potranno essere previsti mezzi motore, indicati generalmente con 40, i quali potranno essere operativamente collegati ad uno o più degli elementi di supporto 30 per porli in rotazione attorno al proprio asse, mettendo in movimento i fili di taglio 20. In tal modo, istante per istante, per ognuno di essi si definirà un ramo attivo 21, affacciato al blocco B da tagliare e destinato a penetrare nello stesso, ed un ramo di ritorno 22, a questo opposto.

Vantaggiosamente, la macchina 1 potrà includere una pluralità di dispositivi 50 per il tensionamento dei fili di taglio 20.

In generale, ogni dispositivo 50 potrà includere una o più elementi di supporto 30 e mezzi attuatori agenti su di esso per promuoverne la traslazione lungo una direzione longitudinale Y.

In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva del trovato, illustrata nelle FIGG.2 e 3, i mezzi attuatori potranno includere una coppia di elementi di guida 51, 51’ operativamente collegati ad un elemento di supporto 30.

In particolare, l’elemento di supporto potrà includere, rispettivamente essere costituito da, una puleggia 30 avente una o più sedi anulari 35 per accogliere rispettivi fili di taglio 20. Si comprende, tuttavia, che il dispositivo potrà equivalentemente includere un tamburo senza per questo uscire dall’ambito di tutela del trovato definito dalle rivendicazioni allegate.

Gli elementi di guida 51, 51’, inoltre, potranno includere, rispettivamente essere costituiti da, steli montati sulla macchina multifilo 1 in modo da scorrere lungo direzioni di scorrimento predeterminate Y’, Y’’, che potranno essere fra loro parallele. In tal modo, gli steli 51, 51’ guideranno la puleggia 30 lungo la direzione Y, che potrà essere parallela alle direzioni Y’, Y’’.

In particolare, il montaggio degli steli 51, 51’ sulla macchina 1 potrà avvenire in modo che le direzioni Y, Y’, Y’’ risultino sostanzialmente ortogonali rispetto alla direzione X di traslazione dei fili di taglio 20. Alternativamente, gli steli 51, 51’ potranno essere montati sulla macchina 1 in modo che le direzioni Y, Y’, Y’’ risultino sostanzialmente inclinate rispetto alla direzione X.

Il collegamento operativo reciproco tra gli steli 51, 51’ e la puleggia 30 potrà essere assicurato da un opportuno elemento di collegamento 52.

In particolare, nella forma di realizzazione preferita ma non esclusiva illustrata nelle FIGG.2 e 3, l’elemento di collegamento 52 potrà comprendere, rispettivamente essere costituito da, una coppia di piastre affacciate 53, 53’, poste da parti opposte della puleggia 30.

Ogni piastra 53 potrà presentare un’estremità 54 operativamente collegata con la puleggia 30 e due estremità opposte 55, 55’, ognuna operativamente collegata con una corrispondente estremità 56, 56’ del rispettivo stelo 51, 51’.

Vantaggiosamente, al fine di guidare al meglio la puleggia 30 nel suo scorrimento lungo la direzione Y, le due estremità 55, 55’ potranno essere opposte rispetto ad un piano mediano piMpassante per l’elemento di collegamento 52 e sostanzialmente ortogonale al piano pi definito dalla puleggia 30.

Grazie a tale configurazione, non occorreranno ulteriori mezzi di guida per guidare lo scorrimento della puleggia 30 lungo la direzione Y. In altre parole, gli steli 51, 51’ definiranno sia mezzi attuatori che mezzi di guida per l’elemento di supporto 30.

Opportunamente, nella forma di realizzazione preferita ma non esclusiva illustrata nelle FIGG. 2 e 3, l’elemento di collegamento 52 potrà presentare forma sostanzialmente triangolare, con un vertice definente l’estremità 54 ed i vertici opposti definenti le seconde estremità 55, 55’.

Preferibilmente, i mezzi attuatori potranno includere, rispettivamente essere costituiti da, una coppia di cilindri pneumatici 60, 60’, i quali potranno essere fluidicamente collegati a mezzi per l’adduzione di aria in pressione all’interno degli stessi, ad esempio un compressore 70, mediante il circuito idraulico 71.

Gli steli 51, 51’ potranno presentare le estremità 57, 57’ operativamente accoppiate con i cilindri pneumatici 60, 60’. In particolare, ciascun cilindro pneumatico 60, 60’ potrà includere un pistone 61 scorrevole a tenuta al suo interno fra una posizione di inizio corsa, illustrata in FIG. 4, ed una di fine corsa, illustrata in FIG. 6. Ogni pistone 61 potrà essere operativamente collegato al relativo stelo 51, 51’ in corrispondenza dell’estremità 57, 57’.

Ogni pistone 61 potrà dividere il relativo cilindro 60 in due vani 62’, 62’’ a volume variabile, fra loro adiacenti.

Preferibilmente, gli steli 51, 51’ presenteranno le stesse dimensioni, ed in particolare la stessa lunghezza. Opportunamente, inoltre, i pistoni 61 operativamente collegati agli steli 51, 51’ potranno avere la stessa corsa all’interno del rispettivo cilindro 60, 60’.

Vantaggiosamente, i cilindri pneumatici 60, 60’ potranno essere fra loro collegati in parallelo, così che la portata di aria all’interno sia la stessa. Preferibilmente, inoltre, i cilindri pneumatici 60, 60’ presenteranno le stesse dimensioni, così che la forza espressa sulla puleggia 30 sia la stessa.

Opportunamente, il circuito idraulico 71 potrà comprendere mezzi valvolari 72 per regolare l’afflusso di aria all’interno dei cilindri 60, 60’.

I mezzi valvolari 72 potranno deviare il flusso di aria nei due rami 73’, 73’’ del circuito 71, i quali potranno fluidicamente collegare il compressore 70 rispettivamente con le camere 62’ e 62’’.

In particolare, nella prima posizione illustrata in FIG. 4, che corrisponde alla condizione di riposo della macchina multifilo 1, i mezzi valvolari 72 collegheranno il compressore 70 con la camera 62’’, in modo che il pistone 61 permanga nella posizione di inizio corsa.

Nella seconda posizione illustrata in FIG.5, che corrisponde alla condizione di lavoro della macchina multifilo 1, i mezzi valvolari 72 collegheranno il compressore 70 con la camera 62’, in modo che l’aria insufflata dal compressore 70 all’interno dei cilindri 60, 60’ determini lo scorrimento degli steli 51, 51’ lungo le direzioni Y’, Y’’, con conseguente scorrimento della puleggia 30 ad essi collegata e tensionamento dei fili di taglio 20 inseriti nelle sedi 35.

Vantaggiosamente, il circuito 71 potrà includere mezzi per il rilevamento di una variazione del flusso d’aria all’interno dello stesso, ad esempio una variazione di portata d’aria.

Opportunamente, i mezzi per il rilevamento di una variazione del flusso all’interno del circuito 71 potranno includere un flussostato 75. Inoltre, i mezzi per il rilevamento di una variazione all’interno del circuito 71 potranno includere una zona concava 76 realizzata in ogni cilindro 60, 60’.

La zona concava 76 potrà presentare dimensioni tali che, quando il pistone 61 va a fine corsa, le due camere 62’, 62’’ di ogni cilindro 60 si trovino in comunicazione fluidica reciproca. Il ramo 73’’ del circuito 71 presenta un’estremità 74 collegata al fondo della zona concava 76, come visibile in FIG.6a.

All’atto della rottura di un filo 20, la pressione presente nella camera 62’ spinge a fine corsa il pistone 61 e, di conseguenza, la puleggia 30 ad esso collegata. L’improvviso scorrimento della puleggia consentirà ad un operatore di accorgersi visivamente della rottura, così che possa bloccare la macchina per evitare grippaggi e/o rotture.

All’atto della rottura del filo 20, illustrata in FIG. 6, la comunicazione fluidica che viene a crearsi fra le camere 62’, 62’’ crea una variazione di portata all’interno del circuito, che potrà essere rilevata dal flussostato 75.

Opportunamente, potranno essere previsti mezzi di bloccaggio, ad esempio un’unità logica a microprocessore 80, collegata al flussostato 75 e da questa attivabile all’atto del rilevamento di una variazione di portata d’aria all’interno del circuito 71 per agire sui mezzi motore 40 e bloccare il movimento dei fili di taglio 20,come visibile in FIG.6.

In tal modo, il dispositivo secondo il trovato risulta oltremodo sicuro in caso di rotture di fili 20, poiché il bloccaggio della macchina avverrà in modo completamente automatico.

L’unità logica a microprocessore 80 potrà, inoltre, attivare mezzi di allarme 81 di tipo visivo e/o acustico.

Potrà altresì essere prevista una valvola di scarico rapido 77, che consentirà di scaricare rapidamente il circuito 71 in caso di bisogno.

Vantaggiosamente, tutti i cilindri pneumatici dei dispositivi di tensionamento 50 montati sulla macchina 1 potranno essere fra loro fluidicamente collegati in parallelo con il compressore 70.

Alla luce di quanto precede, si comprende che il dispositivo di tensioamento e la macchina multifilo secondo il trovato raggiungono gli scopi prefissatisi.

Il dispositivo secondo il trovato risulta più semplice, economico e di facile e rapida manutenzione rispetto ai dispositivi dello stato della tecnica.

Esso risulterà, inoltre, più sicuro in caso di rotture del filo, poiché in tal caso gli steli 51, 51’ andranno a fine corsa, proiettando verso l’esterno la relativa puleggia 30. Si attiveranno, inoltre, i mezzi di bloccaggio 80 e/o i mezzi di allarme 81.

Il dispositivo di tensionamento e la macchina multifilo secondo il trovato sono suscettibili di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito di tutela del trovato.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo per il tensionamento dei fili di taglio (20) in una macchina multifilo (1) per il taglio in lastre di blocchi (B) in materiale lapideo, il dispositivo comprendendo: - almeno un elemento di supporto (30) che include almeno una sede anulare (35) per un rispettivo filo di taglio (20); - mezzi attuatori agenti su detto almeno un elemento di supporto (30) per promuoverne lo scorrimento lungo una direzione predeterminata (Y), così da mettere in tensione il rispettivo filo di taglio (20); in cui detti mezzi attuatori comprendono almeno un cilindro pneumatico (60, 60’) con uno stelo (51, 51’) avente l’estremità libera (56, 56’) operativamente collegata con detto almeno un elemento di supporto (30).
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi attuatori comprendono una coppia di cilindri pneumatici (60, 60’), ognuno degli steli (51, 51’) di detta coppia avendo una rispettiva estremità libera (56, 56’) operativamente collegata con detto almeno un elemento di supporto (30).
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, comprendente inoltre un elemento di collegamento (52) avente una prima estremità (54) operativamente collegata con detto almeno un elemento di supporto (30) ed almeno una seconda estremità (55, 55’) operativamente collegata con entrambi detti steli (51, 51’).
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui detto elemento di collegamento (52) comprende una coppia di seconde estremità (55, 55’) ognuna operativamente collegata con il rispettivo stelo (51, 51’), dette seconde estremità (55, 55’) di detta coppia essendo poste su detto elemento di collegamento (52) da parti opposte rispetto ad un piano mediano (piM) passante per lo stesso e sostanzialmente ortogonale al piano (pi) definito da detta almeno una sede anulare (35).
5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, in cui detto elemento di collegamento (52) presenta forma sostanzialmente triangolare con un vertice definente detta prima estremità (54) operativamente collegata a detto elemento di supporto (30) ed i vertici opposti definenti dette seconde estremità (55, 55’) operativamente collegate a detti steli (51, 51’).
6. 6. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un circuito idraulico (71) per il collegamento fluidico di detto almeno un cilindro pneumatico (60, 60’) e di mezzi (70) di adduzione di aria in pressione all’interno dello stesso, detto circuito (71) includendo mezzi (75) per il rilevamento di una variazione del flusso d’aria all’interno dello stesso.
7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, in cui detto almeno uno stelo (51, 51’) include un pistone (61, 61’) scorrevolmente mobile all’interno di detto almeno un cilindro pneumatico (60, 60’) fra una posizione di inizio corsa ed una di fine corsa, detto almeno un cilindro pneumatico (60, 60’) e detto circuito idraulico (71) essendo reciprocamente configurati in modo che detti mezzi di rilevamento (75) rilevino una variazione del flusso d’aria all’interno del circuito (71) quando detto pistone (61, 61’) à ̈ in prossimità della posizione di fine corsa.
8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui la macchina multifilo (1) include mezzi motore (40) per movimentare i fili di taglio (20), il dispositivo comprendendo mezzi di bloccaggio (80) selettivamente attivabili da detti mezzi di rilevamento (75) all’atto del rilevamento di una variazione del flusso d’aria all’interno di detto circuito (71) e suscettibili di agire sui mezzi motore (40) per bloccare automaticamente il movimento dei fili di taglio (20).
9. 9. Una macchina multifilo per il taglio in lastre di blocchi (B) in materiale lapideo, comprendente un telaio (10) ed una pluralità di fili di taglio (20), la macchina includendo inoltre almeno un dispositivo (50) per il tensionamento dei fili di taglio (20) in accordo con una o più delle rivendicazioni precedenti.
10. 10. Macchina multifilo secondo la rivendicazione precedente, in cui tutti i cilindri pneumatici (60, 60’) sono fluidicamente collegati in parallelo con mezzi (70) di adduzione di aria in pressione all’interno degli stessi.