ITVI20100030A1 - Dispositivo e metodo per il riscaldamento di un corpo vivente e/o per tenere caldo un corpo vivente - Google Patents

Dispositivo e metodo per il riscaldamento di un corpo vivente e/o per tenere caldo un corpo vivente Download PDF

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ITVI20100030A1
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Description

DISPOSITIVO E METODO PER IL RISCALDAMENTO DI UN CORPO VIVENTE E/O PER TENERE CALDO UN CORPO VIVENTE.
DESCRIZIONE
Campo tecnico
L’invenzione riguarda un dispositivo per il riscaldamento e lo scongelamento di un corpo vivente e/o per tenere caldo un corpo vivente o ancora per creare febbre artificiale (40-41 °C). L’invenzione concerne anche un relativo metodo e propone diverse applicazioni del dispositivo e del metodo.
Stato dell’arte
Può sorgere la necessità di dover tenere caldo il corpo delle persone nel caso anziani che soffrono di freddo per motivi di disturbi circolari oppure se le suddette persone si trovano in ambienti freddi. In questi casi la temperatura corporea può abbassarsi ad una temperatura corporea fra i 35°C e i 36°C, senza perciò presentarsi un caso di ipotermia. Anche nel caso di interventi chirurgici risulta necessario tenere caldo il paziente per prevenire un’ipotermia. L’ipotermia si presenta per esempio anche in pazienti traumatizzati, può essere tra l’altro la conseguenza di lunghe permanenze in aree fredde (acqua, alta montagna, slavine). Si manifesta soprattutto in una temperatura corporea troppo bassa. La temperatura corporea nell’uomo in condizioni normali varia da 36°C a 37°C. I meccanismi messi in atto daH’organismo per mantenere costante la temperatura corporea sono molteplici e vengono definiti con il termine termoregolazione che crea una condizione di equilibrio tra quantità di calore prodotto (termogenesi) e quantità di lavoro perduta (termodispersione). L’ipotermia, invece, si definisce come un abbassamento della temperatura corporea al di sotto dei 35°C. A questa temperatura, il sistema responsabile della termoregolazione si indebolisce perché la risposta fisiologica compensatoria, per ridurre la perdita di calore è parzialmente inibita.
L’ipotermia accidentale o primaria è la conseguenza di una permanenza in un ambiente freddo senza un’adeguata protezione. L'ipotermia secondaria può rappresentare la complicanza di una patologia che influisce sul controllo centrale o periferico della termoregolazione. Le ipotermie si classificano in lievi (35-32°C), moderate (32-28°C) e severe (< 28°C). Nell’emoglobina fredda il rilascio dell’ossigeno è molto ridotto. L’ipotermia induce inoltre alla coagulopatia, le funzioni cardiache sono depresse, così come anche quelle ventilatorie, renali, epatiche e del sistema nervoso centrale. Per evitare l’instaurarsi dei danni causati dall’ipotermia sarebbe opportuno centrare l’attenzione alla prevenzione o comunque al trattamento urgente.
Durante tutta la fase di trattamento è necessario un continuo monitoraggio della temperatura corporea, preferibilmente quella interna, la cosiddetta temperatura core.
Lo stato deN’arte offre una vasta gamma di trattamenti di pazienti ipotermici. Misure classiche semplici sono ambienti riscaldati, l’applicazione di coperte, p. es. coperte “metalline”, cioè metodiche di riscaldamento passivo. Le tecniche di riscaldamento attivo esterne includono bagni caldi, materassi ad acqua o ad aria calda forzata, lampade. Queste tecniche permettono un aumento di temperatura da 0,3°C a 2°C/h. Ci sono anche le tecniche di riscaldamento attivo esterne, come respirazione di ossigeno umidificato e riscaldato, le infusioni calde. L’ossigeno deve essere riscaldato a circa 42°C e determina un aumento da 1 °C a 2,5 °C/h. Particolarmente nei casi di ipotermia severa è possibile utilizzare le infusioni calde per il lavaggio di cavità corporee: lavaggio gastrico, toracico o peritoneale. Inutile dire che questi sistemi richiedono l’introduzione di strumenti nel paziente e personale specializzato per l’esecuzione. Lo stesso vale per le tecniche che riguardano il riscaldamento ematico extracorporeo: emodialisi, riscaldamento arterovenoso, riscaldamento venovenoso e bypass cardiopolmonare. Sono tecniche invasive. Le tecniche di riscaldamento passivo e attivo esterno sono rivolte particolarmente alle forme lievi e moderate di ipotermia, mentre la forma grave richiede un riscaldamento attivo interno.
I metodi noti del trattamento dell’ipotermia spesso richiedono una struttura ospedaliera e personale qualificato anche per le forme non gravi dell’ipotermia. I dispositivi disponibili per il mantenimento del calore del corpo in situazioni estreme (per esempio alpinismo) spesso sono non soddisfacenti o richiedono attrezzatura e indumenti ingombranti.
L’aumento della temperatura interna del corpo deve avvenire in modo molto controllato per evitare danni all’organismo, ciò che con metodi tradizionali spesso non è possibile con grande precisione.
Presentazione dell’invenzione
Lo scopo della presente invenzione è di realizzare un dispositivo e un metodo per il riscaldamento uniforme e lo scongelamento di un corpo vivente e/o per tenere caldo un corpo vivente e, in casi particolari per indurre febbri artificiali, che superino i suddetti inconvenienti, che non sono invasivi nella loro applicazione e che permettono un riscaldamento controllato, cioè che rendono possibile una regolazione fine della velocità di riscaldamento.
Un altro aspetto dell’invenzione è proporre un dispositivo e un metodo di cui sopra che eviti gradienti termici nel corpo trattato.
Un ulteriore scopo dell’invenzione è di realizzare un relativo dispositivo e metodo che non richiedano l’intervento di persone altamente qualificate.
Gli scopi dell’invenzione sono raggiunti da un dispositivo del tipo menzionato inizialmente che comprende una camera di riscaldamento atta ad accogliere una parte del corpo, una coppia di elettrodi tra loro contrapposti e disposti all'interno della camera e un generatore di radiofrequenza collegato alla coppia di elettrodi per creare un campo di radiofrequenza fra gli elettrodi. In più, lo scopo è raggiunto dal metodo per il riscaldamento di un corpo vivente e/o per tenere caldo un corpo vivente che si caratterizza per il fatto che su una parte del corpo viene applicato un campo di radiofrequenza,
L’energia generata da un campo di radiofrequenza è in grado di riscaldare oggetti che si trovano all’interno di questo campo. Il riscaldamento avviene similmente al sistema a microonde tramite l’agitazione delle molecole d’acqua. A grande differenza con il sistema a microonde, le onde di radiofrequenza riscaldano l’oggetto non solo soprattutto in superficie ma anche all’interno di questo producendo in questo modo un riscaldamento più uniforme e profondo senza creare surriscaldamenti o differenze di temperatura fra l’esterno e l’interno dell’oggetto. Radiofrequenze vengono per esempio utilizzate per scongelare in modo controllato e delicato carne (da -40°C a -2°C), pesce e frutta tenuta congelata in magazzino. Per produrre un campo di radiofrequenza bastano due elettrodi contrapposti alimentati da un generatore di radiofrequenza.
Le dimensioni della camera atta ad accogliere una parte del corpo naturalmente possono variare in base alla grandezza della parte del corpo da introdurre. La forma della camera dovrebbe essere scelta in base alla forma ed estensione della parte del corpo da introdurre. Sono ipotizzabili forme tubolari, a parallelepipedo, ecc. La forma degli elettrodi può essere scelta in base alla forma della camera ma comunque in modo tale che il campo di radiofrequenza formato fra di essi copre un volume sufficiente per trattare in modo adeguato la parte del corpo introdotta. L’introduzione solo di un’estremità (braccio o gamba) è preferita in quanto garantisce che organi vitali non vengono interessati dalle onde di radiofrequenza. Visto che il campo di radiofrequenza induce un riscaldamento di tutte le parti interne della parte del corpo introdotta, cioè per esempio anche del sangue che viene riscaldato direttamente per irraggiamento elettro magnetico ed indirettamente per contatto con tessuti e muscoli corporei, si ottiene tramite il flusso del sangue attraverso tutto il corpo e il suo mescolamento con porzioni non trattate un rialzamento della temperatura che si diffonde per tutto il corpo senza dover applicare le onde di radiofrequenza su tutto il corpo. L’uso delle onde di radiofrequenza rappresenta un’alternativa non invasiva rispetto ai trattamenti attraverso infusioni calde, riscaldamento esterno del corpo, lavaggio di cavità corporee, ecc. ed è e sicuramente più efficace rispetto all’applicazione di coperte. In quanto non è richiesto nessun intervento invasivo il dispositivo e il relativo metodo sono facilmente applicabili anche da personale non medico o infermieristico.
In una variante vantaggiosa dell’invenzione, la camera comprende un guscio esterno e un guscio interno ove il guscio interno è posto all’interno del guscio esterno e ove gli elettrodi sono interposti fra i due gusci. Questa struttura evita che parti del corpo vengano a diretto contatto con gli elettrodi. E’ sottinteso che i gusci possono seguire essenzialmente la forma della camera, ma sono ipotizzabili anche casi in cui i gusci hanno forme diverse, per esempio un guscio interno tubolare che si trova all’interno di un guscio esterno a forma di parallelepipedo rettangolare.
Per un passaggio perfetto delle onde di radio frequenza dagli elettrodi all’interno della camera il guscio interno è fatto di un materiale che è trasparente alle onde di radiofrequenza. Un materiale fra tanti ipotizzabili e noti nello stato dell’arte è per esempio il politetrafluoroetilene, che in più è molto igienico e facile da pulire. In una variante particolarmente preferita dell’invenzione, il generatore di radiofrequenza genera un segnale a 27,12 MHz. Questa frequenza comporta i migliori risultati per quanto riguarda un riscaldamento controllato e uniforme di un corpo vivente.
In differenti forme esecutive la frequenza del segnale generato dal generatore di radiofrequenza può essere di 13,56 o di 40,68 Mhz, che rappresentano assieme ai 27,12 Mhz le frequenze autorizzate, Molto vantaggiosamente, il generatore di radiofrequenza ha una potenza fra 100 e 500 W. Queste potenze permettono un riscaldamento delicato non troppo veloce del corpo. Chiaramente, il generatore può anche essere impostato a diverse potenze.
In una variante preferita dell’invenzione la potenza del generatore di radiofrequenza è regolabile in modo tale che la temperatura interna del corpo possa essere aumentata con velocità inferiori a 3°C/h, preferibilmente con velocità tra 1°C/h e 2,5 °C/h. Queste rate di riscaldamento corrispondono a quelle che sono da rispettare dal punto di vista medico, riscaldamenti troppo veloci causano gravi danni all’organismo.
Finora si è sempre parlato di un corpo vivente in genere, preferibilmente l’invenzione riguarda il riscaldamento del corpo umano ma il dispositivo può naturalmente anche essere applicato su animali, piante e anche organi umani da scongelare prima del trapianto su un paziente.
Inoltre tali dispositivi possono essere utilizzati per il riscaldamento di flebi da 20° a 40°C prima della somministrazione ad un paziente.. Per evitare che le onde di radiofrequenza vengano trasmesse anche al di fuori dalla camera di riscaldamento e che si diffondano anche nell’ambiente circostante al dispositivo, in una variante preferita dell’invenzione la parte esterna di detta camera maschera le onde di radiofrequenza. Quindi la parte esterna della camera, per esempio il guscio esterno ove presente, deve essere fatto di un materiale che riflette le onde di radiofrequenza dirigendole verso l'interno o che assorbe le onde di radiofrequenza.
Per evitare di riscaldare e/o irradiare organi vitali con le onde di radiofrequenza il dispositivo preferibilmente viene applicato solo su un’estremità del corpo. In più, questo comporta il vantaggio che il riscaldamento dell’intero corpo può avvenire con un dispositivo relativamente piccolo in quanto deve contenere solo una parte del corpo (il sangue riscaldato viene trasportato in qualsiasi parte del corpo). In questo caso è uguale se l’estremità è un braccio, una gamba, un piede, una mano o un dito della mano o del piede. La velocità di riscaldamento ottenibile dipende sicuramente anche dalla grandezza dell’estremità scelta.
In un’ulteriore variante preferita dell’invenzione il dispositivo comprende inoltre una sonda termica per la misurazione della temperatura interna del corpo. A seconda del campo di applicazione, della gravità del caso di ipotermia, della causa dell’ipotermia ecc., si possono scegliere diversi tipi di sonde termiche. Sono ipotizzabili termometri cutanei, come quello ascellare, il catetere di Swan-Ganz (rilievo in arteria polmonare), sonde vescicali (catetere Foley), sonde timpaniche, sonde esofage, sonde rettali. Preferite sono comunque sonde che rilevano la temperatura interna (core) del paziente.
A questo proposito una variante particolarmente vantaggiosa dell’invenzione propone un dispositivo secondo l’invenzione che comprende inoltre un’unità di controllo e regolazione collegata al generatore e alla sonda termica e atta a regolare tramite la regolazione della potenza del generatore di radiofrequenza la velocità di riscaldamento in base ai dati di temperatura forniti dalla sonda termica. Un tale sistema sorveglia il paziente e regola automaticamente il riscaldamento in base alle temperature rilevate. Naturalmente, l’unità di controllo e di regolazione può anche essere dotata di sistemi di allarme o di blocco che segnalano riscaldamenti troppo veloci, ulteriori riduzioni della temperatura oppure spengono il generatore in caso di malfunzionamento o riscaldamenti troppo veloci o nel caso in cui la temperatura desiderata è stata raggiunta.
Molto vantaggiosamente, il dispositivo può essere realizzato in modo tale che sia portatile. In questa maniera lo strumento non è installato fisso ma può essere trasportato nel luogo in cui c’è bisogno e questo non soltanto all’interno di una struttura ospedaliera, ma anche al di fuori di questa. Così dispositivi del genere possono essere trasportati in autoambulanze oppure possono far parte dell’attrezzatura della polizia, dei vigili del fuoco, del soccorso alpino ecc. e possono essere portati sul luogo dell’incidente: per esempio slavine, un lago in cui una persona è caduta, ecc.
Per soggiorni in zone fredde in generale o in particolare, come nel caso di spedizioni artiche, alpinismo, ecc., un dispositivo secondo l’invenzione è integrato in un indumento, preferibilmente in pantaloni, giacche, scarpe o guanti. In questo caso una parte dell’indumento può formare la camera di riscaldamento. La persona può attivarlo (o si attiva da solo in caso di rilevamento di temperature basse) per evitare che il corpo inizi a raffreddarsi e per mantenere costante la temperatura corporea, cioè per evitare che scenda al di sotto di 36°C. Un tale indumento potrebbe per esempio anche essere utile in pazienti anziani che soffrono anche in ambienti caldi di freddo, questo a causa di disturbi circolari.
Un altro aspetto dell’invenzione riguarda un metodo il riscaldamento di un corpo vivente e/o per tenere caldo un corpo vivente in cui su una parte del corpo viene applicato un campo di radiofrequenza.
Inoltre, può venire utilizzato per indurre su una persona febbri artificiali.
L’utilizzo delle onde di radiofrequenza per gli scopi appena detti ha il vantaggio di essere non invasivo, di ottenere un riscaldamento controllato, uniforme e profondo, di non richiedere l’intervento di personale altamente qualificato.
Con questo metodo si applica il campo di radiofrequenza preferibilmente su un braccio, una gamba, un piede, una mano o un dito della mano o del piede evitando così immissioni di radiazioni su organi vitali e riducendo le dimensioni del dispositivo in quanto tramite il mescolamento sanguigno il riscaldamento viene trasportato in tutte le parti del corpo senza dover riscaldare l’intero corpo.
In una variante preferita il metodo secondo l’invenzione comprende le seguenti fasi: l’introduzione della parte del corpo in un dispositivo secondo l’invenzione e posizionamento della parte del corpo fra i due elettrodi; l’applicazione di un campo di radiofrequenza sugli elettrodi e la regolazione della potenza del generatore di radiofrequenza in modo tale che la temperatura interna del corpo venga aumentata con una velocità di riscaldamento inferiore a 3°C/h, preferibilmente con una velocità di riscaldamento tra 1°C/h e 2,5 °C/h. Come sopra esposto, queste velocità corrispondono a quelle ideali per alzare la temperatura di un corpo raffreddato. L’esatta velocità viene decisa in base alla forma di ipotermia. Naturalmente, la regolazione può avvenire tramite un’unità di controllo e di regolazione collegata a una sonda termica e al generatore di radiofrequenza in base ai dati termici forniti dalla sonda.
Nel caso di corpi congelati la velocità di riscaldamento può arrivare fino a 50°C/ora.
Preferibilmente, la frequenza della radiofrequenza è di 27,12 MHz. Vantaggiosamente, la potenza viene scelta fra i 100 e i 500 W.
Per il metodo secondo l’invenzione ci sono vari campi di applicazione. In una variante molto preferita dell'invenzione, il metodo viene applicato per trattare l’ipotermia o congelamenti. Un altro campo di applicazione può essere la prevenzione di ipotermia o di congelamenti. E’ però anche ipotizzabile applicare il metodo soltanto per riscaldare un corpo con una temperatura al di sotto della temperatura corporea normale e al di sopra di temperature considerate ipotermiche. Nel caso di un essere umano questo campo di temperatura si estende fra 35°C e meno di 36°C. Le temperature contenute in questo campo non rappresentano una patologia, cioè un’ipotermia, ma stati che possono ancora anche regolati dal corpo stesso senza rappresentare uno stato patologico.
Un altro aspetto dell’invenzione riguarda l’uso del dispositivo secondo l’invenzione per il trattamento di ipotermia e/o di congelamenti o per la prevenzione dell’ipotermia e/o di congelamenti. Il dispositivo può anche essere utilizzato per riscaldare un corpo con una temperatura al di sotto della temperatura corporea normale e al di sopra di temperature considerate ipotermiche.
Metodo e dispositivo possono anche servire per prevenire che la temperatura scenda al di sotto della temperatura corporea considerata normale (nell’essere umano i 36°C), senza già prevenire patologico (ipotermia), in quanto per esempio nell’essere umano temperature > 35°C non vengono considerati ipotermiche.
Il dispositivo dell’invenzione può essere utilizzato per lo scongelamento di organi umani prima del loro trapianto in un paziente.
Varianti dell’invenzione sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti. Ulteriori caratteristiche e particolarità dell’invenzione saranno meglio evidenziate nella descrizione di preferite forme esecutive, date a titolo indicativo ma non limitativo.
Breve descrizione dei disegni
L’invenzione viene illustrata ora con l’ausil io della tavola di disegno allegata dove:
- la fig. 1 rappresenta in forma schematica una sezione trasversale di un dispositivo secondo l'invenzione;
- la fig. 2 mostra in forma schematica una sezione longitudinale di un altro dispositivo secondo l’invenzione.
- La fig. 3 rappresenta il dispositivo dell’invenzione in una versione non portatile.
Descrizione degli esempi d’esecuzione
Come si osserva in fig. 1 , un dispositivo per il riscaldamento del corpo è denominato complessivamente con 2. Il dispositivo comprende una camera di riscaldamento 4 che nell’esempio rappresentato è composta da un guscio interno 6 e da un guscio esterno 8. La superficie interna 10 del guscio interno 6 è fatta di politetrafluoroetilene. Il guscio esterno 8 è composto da un materiale che maschera le onde di radiofrequenza. Un generatore di radiofrequenza 12 alimenta una coppia di elettrodi 14a e 14b che si trovano fra i due gusci 6 e 8. Un’estremità 16 di un corpo vivente si trova all’interno della camera di riscaldamento 4. Fra i due elettrodi 14a e 14b può essere prodotto un campo di radiofrequenza 18 che agisce sull’estremità 16. Gli elettrodi 14a e 14b sono posizionati lateralmente rispetto alla parte del corpo 16, ma possono anche essere disposti al di sopra e al di sotto dell’estremità, come realizzato nell’esempio raffigurato nella fig. 2.
La figura 2 mostra un’altra variante dell’invenzione in cui un dispositivo di riscaldamento del corpo è denominato complessivamente con 102. Il dispositivo è di estensione longitudinale. La coppia degli elettrodi 114a e 114b segue, come nel caso della fig. 1 , la forma della camera di riscaldamento 104. Gli elettrodi sono abbastanza grandi per formare un campo di radiofrequenza 118 sufficientemente esteso per interessare tutta l’estremità 116 introdotta, che in questo caso è un braccio. La camera di riscaldamento 104 presenta un guscio esterno 108 e un guscio interno 108, gli elettrodo 114a e 114b essendo disposti fra i due gusci 106 e 108. Per motivi di chiarezza il generatore di radiofrequenza non è stato rappresentato.
Le dimensioni e forme delle camere di riscaldamento e degli elettrodi possono variare e vengono scelte in base alla parte del corpo che deve essere introdotta. Come si può osservare in fig. 3, una forma esecutiva del dispositivo 202 dell’invenzione è rappresentato in una versione fissa da ospedale per cui il paziente viene steso su un lettino e la parte comprendente gli elettrodi viene applicata in corrispondenza della porzione inferiore delle gambe e attorno piedi 216. La forma del guscio interno non deve corrispondere a quella del guscio interno. Possono mancare sia il guscio esterno sia quello interno. I dispositivi possono anche essere di misure adeguate per poter integrarli in indumenti, come per esempio un guanto, una scarpa, pantaloni una giacca.
II dispositivo può anche contenere una sonda termica per controllare la temperatura del corpo e in più un’unità di controllo e regolazione per regolare in base ai dati di temperatura rilevati la potenza del generatore di radiofrequenza.
In fase esecutiva, al metodo e al dispositivo finale oggetti dell’invenzione potranno essere apportate ulteriori modifiche o varianti esecutive non descritte. Qualora tali modifiche o tali varianti dovessero rientrare nell’ambito delle rivendicazioni che seguono, si dovranno ritenere tutte protette dal presente brevetto.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo (2; 102, 202) per il riscaldamento e lo scongelamento di un corpo vivente e/o per tenere caldo un corpo vivente o per indurre febbre artificiale comprendente: - una camera di riscaldamento (4; 104) atta ad accogliere una parte del corpo (16; 116, 216), - una coppia di elettrodi (14a, 14b; 114a, 114b) tra loro contrapposti e disposti all’interno di detta camera (4; 104) e - un generatore di radiofrequenza (12, 212) collegato a detta coppia di elettrodi (14a, 14b; 114a, 114b) per creare un campo di radiofrequenza (18; 118) fra detti elettrodi (14a, 14b; 114a, 114b).
  2. 2) Dispositivo (2; 102, 202) secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che detta camera (4; 104) comprende un guscio esterno (8; 108) e un guscio interno (6; 106) ove detto guscio interno (6; 106) è posto all’interno di detto guscio esterno (8; 108) e ove detti elettrodi (14a, 14b; 114a, 114b) sono interposti fra detti due gusci (6, 8; 106, 108).
  3. 3) Dispositivo (2; 102, 202) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto generatore di radiofrequenza (12, 212) genera un segnale a 13,56 MHZ o a 27,12 MHz o a 40,68 MHz.
  4. 4) Dispositivo (2; 102, 202) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto generatore di radiofrequenza (12, 212) ha una potenza fra 100 e 500 W.
  5. 5) Dispositivo (2; 102, 202) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la potenza di detto generatore di radiofrequenza (12, 212) è regolabile in modo tale che la temperatura interna del corpo possa essere aumentata con velocità inferiori a 3°C/h, preferibilmente con velocità tra 1°C/h e 2,5 C/h.
  6. 6) Dispositivo (2; 102, 202) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che comprende inoltre una sonda termica per la misurazione della temperatura interna del corpo.
  7. 7) Dispositivo (2; 102, 202) secondo la rivendicazione 6) caratterizzato dal fatto che comprende inoltre un’unità di controllo e regolazione collegata a detto generatore e a detta sonda termica e atta a regolare tramite la regolazione della potenza del generatore di radiofrequenza la velocità di riscaldamento in base ai dati di temperatura forniti dalla sonda termica.
  8. 8) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che è portatile.
  9. 9) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che è integrato in un indumento, preferibilmente in pantaloni, giacche, scarpe o guanti.
  10. 10) Metodo per il riscaldamento e lo scongelamento di un corpo vivente e/o per tenere caldo un corpo vivente o per indurre febbre artificiale caratterizzato dal fatto che su una parte del corpo (16; 116) viene applicato un campo di radiofrequenza.
  11. 11) Metodo secondo la rivendicazione 10) caratterizzato dal fatto che detta parte del corpo (16; 116, 216) è un braccio, una gamba, un piede, una mano o un dito della mano o del piede.
  12. 12) Metodo secondo la rivendicazione 11) caratterizzato dal fatto che comprende le seguenti fasi: a) introduzione di detta parte del corpo (16; 116, 216) in un dispositivo (2; 102, 202) secondo una delle rivendicazioni da 1)-11) e posizionamento di detta parte del corpo (16; 116, 216) fra detti due elettrodi (14a, 14b; 114a, 114b) ; b) applicazione di un campo di radiofrequenza (18; 118) sugli elettrodi (14a, 14b; 114a, 114b); c) regolazione della potenza di detto generatore di radiofrequenza (12) in modo tale che la temperatura interna del corpo venga aumentata con una velocità di riscaldamento inferiore a 3°C/h, preferibilmente con una velocità di riscaldamento tra 1°C/h e 2,5 °C/h.
  13. 13) Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che viene applicato per trattare l’ipotermia o congelamenti o per prevenire l’ipotermia o congelamenti o per riscaldare un corpo con una temperatura al di sotto della temperatura corporea normale e al di sopra di temperature considerate ipotermiche o per prevenire che la temperatura del corpo scenda al di sotto della temperatura corporea considerata normale.
  14. 14) Uso del dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1) a 9) per il trattamento di ipotermia e/o di congelamenti o per la prevenzione dell'ipotermia e/o di congelamenti o per riscaldare un corpo con una temperatura al di sotto della temperatura corporea normale e al di sopra di temperature considerate ipotermiche o per prevenire che la temperatura del corpo scenda al di sotto della temperatura corporea considerata normale. Per incarico.
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