ITVI20090132A1 - Accessorio per la trasformazione di apparecchi di illuminazione in apparecchi per illuminazione di emergenza - Google Patents
Accessorio per la trasformazione di apparecchi di illuminazione in apparecchi per illuminazione di emergenza Download PDFInfo
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Description
ACCESSORIO PER LA TRASFORMAZIONE DI APPARECCHI
DI ILLUMINAZIONE IN APPARECCHI PER
ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA
La presente invenzione si riferisce, in genere, ad un accessorio per la trasformazione di un apparecchio di illuminazione in un apparecchio per l’illuminazione di emergenza.
Più in particolare, l’invenzione riguarda un sistema hardware per la semplice trasformazione di un apparecchio di illuminazione in un apparecchio per l'illuminazione di emergenza; si tratta in realtà di un modulo che può essere integrato meccanicamente ed elettricamente in apparecchi di illuminazione tradizionale, trasformandoli di fatto in sistemi per l’illuminazione permanente o di emergenza.
Il sistema à ̈ particolarmente adatto all’uso in plafoniere da illuminazione pre-assemblate, di tipo a tenuta stagna, per ambienti stagni ed anticorrosivi e con tubi fluorescenti, ma può essere genericamente adottato anche su apparecchi di illuminazione di diverso tipo.
Attualmente, le funzioni per l’illuminazione di emergenza vengono implementate nei tradizionali apparecchi di illuminazione solitamente ricorrendo ad appositi kit, normalmente noti come “inverter†, che vengono inseriti all’interno del corpo originario della lampada (plafoniera) e che comprendono generalmente un involucro, contenente le parti elettroniche, una batteria di accumulatori, generalmente connessa all’involucro, tramite opportuno cablaggio elettrico, ed almeno un diodo LED o altro dispositivo atto a visualizzare lo stato di funzionamento del sistema. Per la connessione elettrica del kit sono, dunque, necessarie una serie di operazioni, non sempre semplici e/o rapide da effettuare, quali:
- aprire l’apparecchio di illuminazione (plafoniera);
- individuare uno spazio utile, se disponibile, per il posizionamento dell’involucro dell’inverter e della relativa batteria;
- provvedere alla realizzazione di appositi fissaggi per i due componenti (generalmente realizzando delle sedi per l’inserimento di viti di serraggio) e posizionare il diodo LED di segnalazione in un punto facilmente visibile a prodotto installato; - modificare i cablaggi originali interrompendo, secondo un preciso schema, i collegamenti originali tra le sorgenti luminose ed il relativo alimentatore ed inserendo nel nuovo percorso una serie di nuovi cablaggi per la connessione dell’inverter;
- verificare la funzionalità del tutto;
- riassemblare l’apparecchio di illuminazione.
A tal fine, la figura 1 allegata mostra la vista posteriore del riflettore di un apparecchio di illuminazione con due sorgenti luminose fluorescenti da 58 Watt ciascuna, mentre la figura 2 allegata mostra la vista posteriore del riflettore dello stesso apparecchio in versione di illuminazione di emergenza, ove sono visibili i nuovi cablaggi elettrici, nonché l’inverter IN e la batteria di accumulatori B.
Tutte le operazioni sopra menzionate, a parte una certa laboriosità , comportano una sostanziale incertezza sul risultato finale del cablaggio elettrico e possono generare conflitti di responsabilità nella malaugurata ipotesi di incidenti derivanti da malfunzionamenti. Inoltre, il modificare un apparecchio di illuminazione originale, oltre che a possibili eventuali conflitti di responsabilità tra il produttore dell’apparecchio di illuminazione, il produttore del kit di illuminazione di emergenza e l’installatore che esegue la modifica, può compromettere in modo irreversibile le prestazioni dell’apparecchio originale.
Infine, l’alterazione del cablaggio può generare con facilità grossi problemi di accensione delle sorgenti luminose, in particolare quando le stesse sono costituite da lampade a scarica di gas o da tubi fluorescenti, nonché l’alterazione delle emissioni elettromagnetiche, che renderebbe di fatto l’apparecchio, anche se funzionante, non conforme alle normative elettriche vigenti.
Per tutti questi motivi, i maggiori produttori di apparecchi di illuminazione di emergenza preferiscono fornire direttamente le versioni equipaggiate con il kit ed il cablaggio della versione di emergenza, in modo da realizzare le connessioni elettriche a regola d’arte e in modo da poter certificare le prestazioni complessive risultanti dell’apparecchio.
Tuttavia, soprattutto nel caso di plafoniere stagne di illuminazione a tubi fluorescenti, si presentano ancora le seguenti gravi limitazioni.
Innanzitutto, le temperature interne alla plafoniera stagna sono generalmente molto elevate (tipicamente possono superare i 60°C), a causa del calore generato dalle lampade e dai relativi alimentatori, e quindi ben difficilmente compatibili con l’uso di batterie di accumulatori (anche se di tipo specifico); ne consegue che, nella migliore delle ipotesi, si avrà una riduzione della vita utile delle batterie e dei circuiti elettronici dell’inverter (la vita si dimezza ogni 10°C di innalzamento della temperatura; per esempio, 4 anni a 45°C diventano 2 anni a 55°C, che si riducono a 1 anno a 65°C di temperatura).
Inoltre, la vita utile della sorgente luminosa (lampada) à ̈ compromessa durante il funzionamento in emergenza, a causa del mancato rispetto dei parametri di funzionamento della suddetta sorgente, in quanto, durante il funzionamento in emergenza, l’energia à ̈ fornita da una batteria che ha una capacità limitata (per vincoli dimensionali) e che, quindi, non consente di fornire la potenza nominale della lampada (per esempio, in una plafoniera stagna da 58 Watt, in funzionamento ordinario ciascuna lampada à ̈ alimentata tipicamente a 58 Watt in funzionamento ordinario, mentre in emergenza l’inverter fornisce 5-6 Watt, quindi circa il 10% della potenza nominale); i circuiti utilizzati negli inverter, per motivi legati all’efficienza di conversione ed ai costi, non prevedono sistemi di preriscaldamento dei catodi e, quindi, con potenze così limitate, la vita media della lampada può ridursi anche a 100 ore di funzionamento, a fronte delle 12.000-15.000 ore nominali.
Infine, sono evidenti i problemi di accensione alle basse temperature, sempre a causa della ridotta energia disponibile alla lampada, così come à ̈ evidente che il costruttore à ̈ obbligato a realizzare specifiche versioni del prodotto (apparecchio da illuminazione standard ed apparecchio da illuminazione di emergenza), raddoppiando di fatto il numero di prodotti da gestire, con i relativi problemi di logistica che ne derivano ed i rispettivi costi per l’utilizzatore finale.
Scopo della presente invenzione à ̈, quindi, quello di ovviare agli inconvenienti lamentati, realizzando un accessorio per la trasformazione di un apparecchio di illuminazione in un apparecchio per l’illuminazione di emergenza, che consenta al costruttore di diminuire notevolmente il numero di prodotti di illuminazione da gestire, limitando di conseguenza i relativi costi di realizzazione e di esercizio.
Altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un accessorio per la trasformazione di un apparecchio di illuminazione in un apparecchio per l’illuminazione di emergenza, che consenta di evitare problemi di accensione alle basse temperature, mantenendo, al contempo, un’eccellente vita utile delle batterie di accumulatori e delle sorgenti luminose, anche durante il funzionamento in emergenza.
Altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un accessorio per la trasformazione di un apparecchio di illuminazione in un apparecchio per l’illuminazione di emergenza, che abbia un eccellente rapporto qualità /prezzo e che presenti un’estrema facilità e rapidità di costruzione e di installazione dell’apparecchio e di manutenzione delle lampade e/o dei circuiti elettronici di pilotaggio.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un accessorio per la trasformazione di un apparecchio di illuminazione in un apparecchio per l’illuminazione di emergenza, che consenta di realizzare semplici cablaggi e svariate disposizioni degli apparecchi di illuminazione, in fase di installazione degli stessi.
Questi ed altri scopi, secondo la presente invenzione, vengono raggiunti realizzando un accessorio per la trasformazione di un apparecchio di illuminazione in un apparecchio per l’illuminazione di emergenza, secondo la rivendicazione 1 allegata; ulteriori caratteristiche tecniche specifiche e di dettaglio sono contenute nelle rivendicazioni successive.
In modo vantaggioso, l’invenzione consente di contenere notevolmente la temperatura che si sviluppa sui componenti sensibili, quali batterie ed inverter, grazie all’ubicazione realizzata esternamente alla sorgente di calore, con ulteriori indubbi vantaggi in termini di vita utile, in particolare delle batterie, che potranno garantire la vita minima di 4 anni, come richiesto dalle normative vigenti.
Inoltre, le prestazioni fotometriche ottenute con una sorgente dedicata sono ottimizzate per la specifica funzionalità dell’illuminazione di emergenza; infatti, la luce à ̈ indirizzata dove maggiormente utile, indipendentemente dalla configurazione ottica della lampada originaria, ottimizzandone la resa.
Ancora, non sussistono problemi di vita media della sorgente luminosa, in quanto, da un lato, il diodo LED ausiliario assicura una funzionalità in emergenza virtualmente infinita e, dall’altro lato, la sorgente luminosa primaria non viene deteriorata da un eventuale funzionamento in emergenza e potrà assicurare la vita utile nominale.
Infine, non vi sono problemi relativi al funzionamento a freddo né di compatibilità elettromagnetica, bensì vi à ̈ la possibilità di raddoppiare il livello di illuminamento, almeno in condizioni di illuminazione di emergenza, e si ha una perfetta visibilità del diodo LED di segnalazione dello stato di funzionamento dell’apparecchio.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi di un accessorio per la trasformazione di un apparecchio di illuminazione in un apparecchio per l’illuminazione di emergenza, secondo la presente invenzione, risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, riferita ad una forma di realizzazione esemplificativa e preferita, ma non limitativa, e dai disegni allegati, nei quali:
- la figura 1 mostra una vista posteriore del riflettore di un apparecchio di illuminazione di tipo tradizionale;
- la figura 2 mostra una vista posteriore del riflettore di un apparecchio di illuminazione di emergenza di tipo tradizionale;
- la figura 3 à ̈ una vista prospettica in esploso di un accessorio per la trasformazione di un apparecchio di illuminazione in un apparecchio per l’illuminazione di emergenza, realizzato secondo un esempio realizzativo preferito, ma non limitativo, della presente invenzione;
- la figura 4 à ̈ una vista prospettica parziale di un apparecchio di illuminazione in versione per l’illuminazione di emergenza, secondo la presente invenzione;
- la figura 4A à ̈ una vista prospettica parziale ed in esploso dell’apparecchio di illuminazione di cui alla figura 4, secondo l’invenzione;
- la figura 5 Ã ̈ una vista prospettica parziale di un apparecchio di illuminazione, secondo la presente invenzione;
- la figura 5A à ̈ una vista prospettica parziale ed in esploso dell’apparecchio di illuminazione di cui alla figura 5, secondo l’invenzione;
- la figura 6A Ã ̈ una vista prospettica completa di un apparecchio di illuminazione, secondo la presente invenzione;
- la figura 6B à ̈ una vista prospettica completa di una prima forma realizzativa di un apparecchio per l’illuminazione di emergenza, secondo la presente invenzione;
- la figura 6C à ̈ una vista prospettica completa di una seconda forma realizzativi di un apparecchio per l’illuminazione di emergenza, secondo la presente invenzione.
Con riferimento alle figure menzionate, l’accessorio per la trasformazione di un apparecchio di illuminazione in un apparecchio per l’illuminazione di emergenza, che à ̈ oggetto della presente invenzione, à ̈ costituito da un modulo autonomo, abbinabile vantaggiosamente a plafoniere di illuminazione a tenuta stagna a tubi fluorescenti, che ne sfruttano in particolare le caratteristiche costruttive.
Le plafoniere in questione si compongono, nello specifico, di un corpo centrale 10 in metallo e vetro, a protezione delle sorgenti luminose fluorescenti e del riflettore, e di due testate laterali 11 amovibili, a chiusura del corpo centrale 10, che integrano rispettive guarnizioni di tenuta, atte a garantire un opportuno grado di protezione, e sfruttabili per il cablaggio elettrico.
L’accessorio o modulo 12, atto a trasformare un apparecchio di illuminazione in un apparecchio per l’illuminazione di emergenza, che à ̈ oggetto dell’invenzione, sostituisce di fatto una delle testate originali 11, assicurando la funzionalità di apparecchio di emergenza, grazie all’impiego di un inverter, con relativa batteria di accumulatori, e di una sorgente di illuminazione a diodi LED, che sono contenuti all’interno del modulo o testata 12.
La nuova testata di chiusura 12 così ottenuta garantisce il grado di protezione originale, assicurando al contempo una corretta funzionalità in emergenza, in quanto il sistema di tenuta e di chiusura della nuova testata 12 riprendono quelli della testata originale 11, assicurando così anche una perfetta intercambiabilità delle testate 11, 12.
La nuova testata di chiusura 12, che costituisce di fatto il modulo autonomo atto a trasformare l’apparecchio di illuminazione in apparecchio per l’illuminazione di emergenza, si compone essenzialmente di un involucro esterno 3, connesso al corpo principale 10 dell’apparecchio di illuminazione e realizzato preferibilmente in pressofusione di alluminio, all’interno del quale à ̈ inserito un involucro di protezione interno 6, che racchiude un circuito elettronico (inverter) 5, a cui à ̈ associata una batteria di accumulatori 4.
Inoltre, all’involucro esterno 3 à ̈ fissato un gruppo ottico ausiliario 2, contenente un diodo LED di segnalazione, su cui à ̈ posizionata una lente 1.
In tal modo, grazie all’utilizzo di un sistema ottico ausiliario indipendente dalla sorgente originaria, si risolvono i problemi originati dalla interconnessione dei due sistemi di illuminazione ordinaria e di emergenza, che diventano così, di fatto, completamente indipendenti, pur facendo parte di un unico apparecchio, ottenuto dall’abbinamento del corpo originario 10 con la testata sostitutiva 12.
E’ possibile così realizzare un nuovo apparecchio partendo da un apparecchio di illuminazione originario o tradizionale, abbinando a tale apparecchio originario un accessorio che può essere gestito in modo indipendente ed utilizzabile anche su differenti tipologie di apparecchio di illuminazione (plafoniere da 58 Watt, da 36 Watt, da 18 Watt, ecc.), garantendo sempre e comunque le medesime prestazioni elettriche ed il rispetto delle normative vigenti.
Dalla descrizione effettuata risultano chiare le caratteristiche tecniche dell’ accessorio per la trasformazione di un apparecchio di illuminazione in un apparecchio per l’illuminazione di emergenza, secondo la presente invenzione, così come chiari ne risultano i vantaggi.
In particolare, essi sono rappresentati dai seguenti aspetti:
- contenimento della temperatura sui componenti sensibili del modulo di emergenza, quali batterie di accumulatori ed inverter, grazie all’ubicazione degli stessi, in posizione esterna rispetto alla sorgente di calore, con conseguenti vantaggi in termini di vita media utile;
- prestazioni fotometriche ottimizzate per la specifica funzionalità di illuminazione di emergenza, indipendentemente dalla configurazione ottica della lampada originaria;
- funzionalità virtualmente infinita del diodo LED ausiliario in condizioni di illuminazione di emergenza e durata nominale della sorgente luminosa primaria (che non à ̈ deteriorata da un eventuale funzionamento in emergenza);
- nessun problema di funzionamento a freddo e/o di compatibilità elettromagnetica;
- possibilità di raddoppiare il livello di illuminamento in emergenza, sostituendo entrambe le testate 11 con il modulo 12;
- perfetta visibilità del diodo LED di segnalazione dello stato di funzionamento dell’apparecchio. E’ chiaro, infine, che numerose altre varianti possono essere apportate all’accessorio in questione, senza per questo uscire dai principi di novità insiti nell’idea inventiva, così come à ̈ chiaro che, nella pratica attuazione dell’invenzione, i materiali, le forme e le dimensioni dei dettagli illustrati potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e gli stessi potranno essere sostituiti con altri tecnicamente equivalenti.
Claims (5)
- RIVENDICAZIONI 1. Accessorio (12) per la trasformazione di un apparecchio di illuminazione in un apparecchio per l’illuminazione di emergenza, in cui detto apparecchio di illuminazione include un corpo centrale (10), posto a protezione di una o più sorgenti luminose e di almeno un riflettore, ed almeno una testata laterale (11), amovibile, a chiusura del corpo centrale (10), che integra uno o più elementi di tenuta per garantire un opportuno grado di protezione e che risulta sfruttabile per i collegamenti elettrici, caratterizzato dal fatto che detto accessorio (12) à ̈ montato al posto di detta almeno una testata laterale (11), presenta detti uno o più elementi di tenuta ed à ̈ intercambiabile con detta almeno una testata laterale (11).
- 2. Accessorio (12) come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto apparecchio per l’illuminazione di emergenza à ̈ costituito da almeno una plafoniera di illuminazione a tenuta stagna ad uno o più tubi fluorescenti.
- 3. Accessorio (12) come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto accessorio (12) costituisce almeno una delle testate laterali (11) dell’apparecchio di illuminazione ed include essenzialmente almeno un involucro sagomato esterno (3), connesso al corpo principale (10) dell’apparecchio di illuminazione, all’interno del quale à ̈ inserito almeno un involucro di protezione interno (6), che racchiude un circuito elettronico (5) connesso ad un inverter, a cui à ̈ associata almeno una batteria di accumulatori (4).
- 4. Accessorio (12) come alla rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che a detto involucro sagomato esterno (3) à ̈ fissato un gruppo ottico (2), che contiene almeno un diodo LED di segnalazione, su cui à ̈ posizionata almeno una lente (1), al fine di mantenere indipendenti i sistemi ottici dell’apparecchio di illuminazione ordinaria e dell’apparecchio per l’illuminazione di emergenza.
- 5. Accessorio (12) come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta plafoniera include almeno un tubo fluorescente da 58 Watt, da 36 Watt e/o da 18 Watt.
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