ITVI20070188A1 - Dispositivo per il trattamento di fluidi, particolarmente per uso civile ed industriale, e dispositivi simili - Google Patents

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ITVI20070188A1
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Basilio Meneghetti
Michele Meneghetti
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Tescart Meneghetti Srl
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Description

“DISPOSITIVO PER IL TRATTAMENTO DI FLUIDI, PARTICOLARMENTE PER USO CIVILE ED INDUSTRIALE, E DISPOSITIVI SIMILI’
RIASSUNTO
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo per il trattamento di fluidi, particolarmente per uso civile ed industriale, e di dispositivi simili. Confrontata con i noti dispositivi per il trattamento di fluidi serventi allo stesso scopo la sostanza del dispositivo secondo l'invenzione consiste nell aumentare il rendimento del campo magnetico, migliorare la penetrazione nel fluido, aggiungere nuove caratteristiche e funzionalità e di eliminare o almeno ridurre drasticamente gli inconvenienti attualmente conosciuti.
DESCRIZIONE
Generalmente, tra i sistemi per il trattamento di fluidi, una tecnica molto diffusa per ovviare al problema delle reazioni di deposito, ad esempio del calcare nel caso dell’acqua, riguarda l'impiego di opportuni campi magnetici.
Usando una terminologia abbastanza semplificata, ma efficace alla sua comprensione pratica, con il dispositivo di trattamento magnetico viene provocata la microcristallizzazione dei sali minerali, trasformandone la struttura cristallina aggressiva, in una struttura amorfa. L’azione del campo magnetico sviluppato dai dispositivo si esplica non con l’impedire la formazione del carbonato di calcio solido, la cui quantità rimane sostanzialmente inalterata, il grado di durezza dell’acqua non varia, ma con il provocare la formazione del residuo calcareo in forma pulverulenta non aderente. I sali rimangono morbidi e vengono trascinati con il normale deflusso dell’acqua senza costituire pericolo di adesione con le superfìci di contatto. Il carbonato di calcio esiste in natura in due forme cristalline di eguale composizione chimica, ma di struttura cristallina diverse: la calcite e l’aragonrte. La calcite, principale artefice della formazione del calcare solido, è formata da cristalli di forma prismatica e romboedrica. Si trova ad esempio in aggregati fibrosi e concrezionati nelle stalagmiti e stalattiti, nelle spaccature delle rocce, nei filoni metalliferi e in masse granulari, o microcristalline, nei marmi calcarei. Trova utilizzo anche e soprattutto per la formazione della calce. L’ara gonrte invece è un cristallo di forma normalmente filiforme con basso potere di coesione e di adesione. In assenza di campo magnetico il carbonato di calcio è cristallizzato in forma di calcite. Con l'effetto del campo magnetico generato da tale dispositivo si ha la formazione prevalentemente di aragonite. Sia la forma dei cristalli più piccoli e sottili generati dal campo magnetico, sia la presenza di due forme cristalline di natura diversa, sono di ostacolo alla formazione di un deposito compatto.
Un campo magnetico può essere generato da caiamite, oppure può essere indotto da una corrente che attraversa dei cavi elettrici avvolti in solenoidi. Ci sono apparecchi che sfruttano un tipo di tecnologia, detta ‘a magneti permanenti’, o l’altra, detta "a elettromagneti”
I sistemi a magneti permanenti hanno solitamente un costo contenuto, non necessitano di alimentazione elettrica e hanno un ingombro ridotto. Generalmente però si tratta di dispositivi che non raggiungono un’elevata potenza e in più le caiamite tendono a scaricarsi e a perdere la loro efficacia con l’andare degli anni. Spesso dunque vengono preferiti i sistemi funzionanti a corrente elettrica i quali offrono la garanzia di mantenere costante la loro efficacia nel tempo. Per contro questi sistemi oltre a necessitare della presenza di un collegamento alla linea di corrente, consumano energia elettrica, e producono eiettrosmog per effetto dei campi magnetici generati nell’area circostante al sistema. Inoltre interrompono la loro efficacia nel caso di un guasto elettrico all'apparecchio, o di interruzione dell'alimentazione elettrica.
Entrambe le tipologie di sistemi si presentano a volte come dei dispositivi (spesso di forma cilindrica), da inserire nel circuito idraulico inframmezzando le tubazioni; in altri casi si tratta di sistemi da applicare semplicemente attorno alle tubazioni, o di cavi da avvolgere alle condutture. Questi dispositivi presentano alcuni punti deboli: il liquido scorre in un condotto di grosso spessore e il campo magnetico io attraversa con un’intensità non uniforme e che tende ad affievolirsi a mano a mano che d si allontana dalla fonte di generazione del campo stesso. Per cui il fluido subisce un trattamento che debolmente riesce a penetrarlo uniformemente e nella sua interezza e che quindi può dirsi solo superfidale. Inoltre se il sistema è del tipo ad applicazione esterna alla tubazione, e se questa tubatura è in materiale ferroso, essendo questo un materiale magnetico conduttivo, parte del campo magnetico generato si ‘‘disperde’ lungo la tubazione stessa perdendo parte della sua efficada. Inoltre un sistema composto da spire elettromagnetiche genera all’interno del drcuito elettrico un’induttanza, fonte a volte di spiacevoli ronzìi e vibrazioni nel sistema, che a loro volta possono trasmettersi alle tubazioni dell’impianto amplificandosi. Anche un eccessivo surriscaldamento del drcuito è un problema legato all’induttanza. Il dispositivo può creare così l’effetto indesiderato di una certa trasmissione di calore al fluido, spede quando questo è in stato di quiete. Un altro punto sfavorevole è la quantità di particolari costituenti il dispositivo e la loro gestione logistica, ed Π numero di fasi di assemblaggio che ne aumentano sostanzialmente il costo di gestione logistica, produzione ed assemblaggio.
Un altro argomento importante nel trattamento dei fluidi riguarda la loro capacità di memorizzare informazioni. L’acqua in particolare, prindpale costituente di molte sostanze, come dimostrato dalla fìsica, è composta da molecole che hanno la proprietà di combinarsi ed organizzarsi in duster ordinati (forme geometriche armoniose costituite da strutture liquido cristalline). La forma geometrica regolare dei cluster, consente la crescita ordinata nello spazio di grandi strutture molecolari, che attivano i fenomeni elettrodinamici di tipo quantistico essenziali per la vita di tutti gli esseri. Campi elettrici, magnetici, elettromagnetici, radiazioni ionizzanti, potenti suoni, luce solare sono tutti fenomeni che possono influire sullo stato dell'acqua cambiandone i parametri chimico-fisici e le proprietà energetiche con diversi influssi quindi sul nostro organismo; in effetti il corpo umano è composto in gran parte d’acqua. E' in questo senso che si parla di memoria legata alla struttura dell'acqua e alla sua capacità di ricevere, cambiare o trasmettere informazioni.
Sintetizzando le conoscenze ed esperienze raccolte nei campi della bioenergetica, fìsica quantistica e cromoenergetica, molti studiosi hanno approfondito vari tipi di metodologie di informatizzazione sia sui minerali che sui metalli e hanno svolto un paziente lavoro di ricerca sugli effetti delle memorie ultrafìni di energie, colori e suoni sulle strutture di cristallizzazione dell'acqua La memoria è un aspetto importante della bioenergetica dell’acqua ed è costituita dalle informazioni che l'acqua trasporta. Proprio per le sue caratteristiche di cristallo liquido dipolare e la sua capacità di aggregazione in cluster, le molecole d’acqua possono memorizzare le informazioni delle sostanze con le quali entrano in contatto e delle energie con le quali entrano in risonanza. Il lavoro di rotazione-oscillazione svolto da atomi ed elettroni di qualunque materia produce energia che si espande ed influenza le strutture di materia che incontra apportando le sue caratteristiche come un’impronta digitale energetica. In sintesi nuove ed importanti tecnologie per il trattamento delle acque, per risonanza, si basano sul principio che la pura e semplice trasmissione di energie coerenti all'acqua sono in grado di ricreare un’armonia di forme ed un adeguato apporto di forza vitale. Attivazione, caricamento, rivitalizzazione, energizzazione, ristrutturazione, informatizzazione e altre definizioni vengono comunemente utilizzate per definire la capacità dell’acqua di memorizzare informazioni e di ricevere e trasmettere il suo influsso benefico agli esseri viventi. A tal proposito si vedano le ricerche condotte dai seguenti studiosi o laboratori che hanno dimostrato la possibilità di trasferire informazioni dal campo energetico di una sostanza all’acqua: Hahnemann, Piccardi, Grad, Mikesell, Reich, Mesmer, Reichenbach, Benveniste, Grander, Violet, Flanagan, Flyborg, Masaru Emoto, Centri di ricerca Soyana e Pantheum. Tra questi significativi sono gli studi condotti dal giapponese Masaru Emoto, il quale ha adottato come metodo per evidenziare la differenza della natura di varie acque messe a confronto, quello della fotografia dei cristalli di acqua ghiacciata visti al microscopio. Sulla base dei cambiamenti che assumono le immagini dei cristalli, conforme gli ambienti, o le sostanze con cui vengono a contatto, è dimostrata la capacità dell’acqua di mantenere e trasmettere informazioni. In particolare l'informazione può essere trasferita all'acqua anche per mezzo di suoni o Torme” come i simboli, le parole e le fotografie. Le immagini dei cristalli permettono di notare quando gli stessi assumono delle conformazioni regolari e armoniche, o quando viceversa sono mal strutturati e disorganizzati. I rapporti scombinati e disarmonici tra i precipitati cristallini indicano una quantità d’acqua con un livello basso di vitalità, oltre che l'assenza a monte di una forza ristrutturai te, mentre i clusters delie molecole sono assolutamente ordinati e “sbocciati" come immagini di fòrze potenziali che finalmente manifestano la loro energia organizzatrice, quando l’acqua viene a contatto con fonti di alto valore energetico (come è stato evidenziato ad esempio ponendo dell’acqua a contatto con la parola “amore”).
Lo scopo della presente invenzione è di combinare le varie funzionalità, di aumentarne il rendimento e di eliminare, o almeno di ridurre drasticamente, gli inconvenienti considerati sopra nei tipi di dispositivi conosciuti per il trattamento di fluidi e di dispositivi simili.
A questo scopo, un obiettivo della presente invenzione è di fornire un dispositivo per il trattamento dei fluidi che aumenti l’effetto del campo magnetico penetrando uniformemente nel fluido impedendo la formazione di calcare nelle tubature.
Un altro obiettivo della presente invenzione è di fornire un dispositivo per il trattamento di fluidi, che permetti il funzionamento anche durante eventuali situazioni di black out della linea di corrente.
Un ulteriore obiettivo della presente invenzione è di fornire un dispositivo per il trattamento di fluidi, che permetti un utilizzo sostenibile delle energie necessarie al suo funzionamento.
Un ulteriore obiettivo della presente invenzione è di fornire un dispositivo per il trattamento di fluidi, che impedisca la dispersione del campo magnetico lungo le tubature deirimpianto.
Un altro obiettivo della presente invenzione è di fornire un dispositivo per il trattamento di fluidi, che impedisca ad eventuali impurità ferrose presenti nel fluido di bloccare il passaggio dei fluido stesso.
Un altro obiettivo della presente invenzione è di fornire un dispositivo per il trattamento di fluidi, che limiti i fenomeni di ronzio, di vibrazione e di surriscaldamento.
Un ulteriore obiettivo della presente invenzione è di fornire un dispositivo per il trattamento di fluidi, che vitalizzi il fluido in oggetto.
Passeremo ora alla spiegazione del funzionamento fisico alla base ti tali dispositivi.
L’energia di attivazione e trasformazione delle molecole del carbonato di calcio viene trasmessa dal dispositivo all’acqua sulla base di due principali fattori: elementi portatori di carica in movimento, minerali e/o particelle caricate, in campi magnetici vengono deviati da una fòrza che agisce su di esse, su orbite intorno alle linee di campo magnetico. Tale forza è chiamata forza di Lorentz, in un campo magnetico tutte le particelle caricate vengono deviate, qualunque sia il mezzo in cui si trovino, anche trattandosi di soluzioni acquose. Quindi l’azione dei campi magnetici sulle cariche in movimento, ad esempio minerali, viene definita forza di Lorentz ed espressa con la seguente equazione: FL=qv x B, ossia: una carica q in movimento con la velocità V subisce nel campo magnetico di induzione magnetica B, la foiza di Lorentz FL. L’equazione significa che l’azione della fòrza di Lorentz aumenta con: la carica delle particelle in movimento, ad esempio quando è più alto il bicarbonato di calcio, la velocità delle particelle in movimento, l’induzione di forza magnetica. L’energia di attivazione aumenta con l’aumentare dell’intensità della fòrza di Lorentz. Il dispositivo in oggetto è un apparecchio di alta tecnologia per il trattamento fisico dell’acqua. A mezzo di un forte campo magnetico, di polarità modulabile e ad una vigorosa azione idrodinamica agisce sulle forme cristalline dei precipitati di calcio dando luogo a particelle che non si aggregano e non formano quindi concrezioni.
Il dispositivo in oggetto grazie al suo campo magnetico elevato e concentrato e alle caratteristiche costruttive, può quale unico sistema magnetico in questo ordine di grandezze e di principi, rispondere all’esigenze che il cristallo del carbonato di calcio non precipiti rimanendo morbido. Con il dispositivo in oggetto l'effetto è costante e dopo il deflusso dell’acqua dall'impianto, l'efficacia si mantiene per parecchie ore. Ciò significa che a contatto con l’ossigeno dell’aria il calcare può tornare a ricomporsi, ma ora non più in una forma cristallina aggressiva ed intaccante, ma in una forma innocua, amorfa e polverulenta. Sulle superfici bagnate dell’acqua, quando questa viene lasciata evaporare, si può depositare non più di un sottile strato di polvere bianca, la quale può essere facilmente rimossa. Inoltre, cosa molto importante, il trattamento magnetico provoca il graduale dissolvimento delle incrostazioni già esistenti, un po’ per “trasferimento” e/o “contagio” dell'energia di attivazione con le vecchie particelle sedimentate, e un po’ per lo strofinio continuo dei sali di calcio in sospensione che vanno a colpire i sali depositati nel tempo.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione diverranno più evidenti dalla descrizione di una o più realizzazioni, privilegiate ma non esclusive di un dispositivo per il trattamento di fluidi, civili ed industriali, e di dispositivi simili relative all’invenzione, illustrate tramite i disegni allegati:
La figura 1 mostra una vista in sezione mediana longitudinale di un dispositivo per il trattamento dei fluidi conforme alla presente invenzione.
La figura 2 e la figura 9 mostrano una vista in sezione orizzontale nella zona della camera di trattamento di un dispositivo per il trattamento dei fluidi conforme alla presente invenzione.
La figura 3 mostra una vista in sezione mediana longitudinale di un dispositivo per il trattamento dei fluidi conforme alla presente invenzione. La figura 4 mostra una vista in sezione verticale nella zona delia camera di trattamento di un dispositivo per il trattamento dei fluidi conforme alla presente invenzione.
La figura 5 mostra una vista isometrica di un dispositivo per il trattamento dei fluidi conforme alla presente invenzione.
La figura 6 mostra una vista isometrica della centralina di azionamento di un dispositivo per il trattamento dei fluidi conforme alla presente invenzione.
La Figura 7 mostra una vista isometrica di un dispositivo per il trattamento dei fluidi conforme alla presente invenzione.
La Figura 8 mostra una vista in sezione mediana longitudinale di un dispositivo per il trattamento dei fluidi conforme alla presente invenzione. Negli esempi di realizzazione che seguono, le caratteristiche individuali, date in relazione a specifici esempi, possono essere intercambiabili con altre caratteristiche diverse che esistono in altri esempi di realizzazioni. Questi scopi ed altri obiettivi, che diverranno più chiari in seguito, si ottengono con un dispositivo per il trattamento di fluidi (1), particolarmente per uso civile ed industriale, e di dispositivi simili, dove l’acqua viene convogliata e fatta scorrere attraverso una camera detta camera di trattamento (2) che costituisce parte fondamentale del brevetto in oggetto Uno ο più elettromagneti ad elevata potenza (3) alimentati in bassa tensione e/o uno o più magneti permanenti (4) posti entrambi perpendicolarmente alla direzione del flusso d’acqua, assoggettano la stessa ad un campo magnetico uniforme ed omogeneo su tutta la superfìcie della camera di trattamento.
Come è rilevabile il dispositivo in oggetto (1) è costituito da una camera di trattamento (2) dove il fluido viene fatto scorrere al suo interno e specificatamente nelle Fig. 1, 2, 8 e 9 la sezione della camera è piatta mentre nelle Fig. 3 e 4 è costituita da una sezione circolare a spessore sottile, entrambe le camere sono così realizzate per permettere che il campo magnetico generato dagli elettromagneti (3) e dai magneti permanenti (4) irradino il fluido in direzione perpendicolare al moto e che lo attraversino nella sua interezza. Questa particolare sezione laminare e/o sottile della camera di trattamento (2), e la disposizione perpendicolare degli elettromagneti (3) e dei magneti permanenti (4) aumentano sia l'effetto che il rendimento del campo magnetico e ne impediscono la dispersione lungo le tubature.
Inoltre il sistema può essere programmato tramite una centralina (6) in modo da invertire con continuità, a cidi di pochi secondi ciascuno, il campo magnetico generato: questo provoca ancora una maggiore “confusione molecolare” tra le particelle che potrebbero aggregarsi, con un miglioramento delle prestazioni. Inoltre l'inversione di polarità ha lo scopo importante di non magnetizzare eventuali tracce di ferro in un unico verso, evitando così che il pulviscolo ferro-magnetico si possa attaccare alle tubature metalliche o all'interno del dispositivo stesso.
Il sistema qui trattato sfrutta in miglior modo il campo magnetico e aggiunge alcune caratteristiche utili a questa tecnica di trattamento dei fluidi.
Tuttavia il dispositivo in oggetto si distingue nettamente dai dispositivi magnetici comuni per efficacia e durata, per i seguenti validi motivi: L'elevata potenza del campo magnetico concentrato nella camera sottile. L'acqua scorre attraverso una camera di trattamento (2) e viene colpita perpendicolarmente in modo omogeneo su tutta la sua superficie dalle linee di campo magnetico. L’effetto sull’acqua si mantiene costante dopo il deflusso nell'impianto per parecchie ore. Il campo magnetico del dispositivo in oggetto rimane tutto concentrato all'interno della camera di trattamento dell’acqua. Il dispositivo in oggetto funziona con alimentazione elettrica (7) e mantiene costante la sua potenza nel tempo. L’adozione di un pressostato o rilevatore di flusso economizzatore che mediante la centralina di comando (6) fa entrare in funzione il sistema solo quando c’è scorrimento del fluido, offre i seguenti vantaggi: risparmio di energia elettrica, limitazione di ronzìi e vibrazioni generati dalle spire elettromagnetiche, limitazione della temperatura di funzionamento. L’adozione dei magneti permanenti (4) garantisce il funzionamento anche in assenza di alimentazione elettrica (7) e sopperisce al ritardo dovuto all’azionamento del campo elettromagnetico mediante pressostato o rilevatore di flusso.
Per proiettare e/o trasmettere al fluido energia sottile o vitale generando quindi un fenomeno di attivazione, caricamento, rivitalizzazione, energizzazione, ristrutturazione, informatizzazione, il fluido stesso viene messo a contatto e/o posto nelle strette vicinanze di simboli, raffigurazioni, pittogrammi, immagini, parole, colori e suoni (5) ad alto contenuto e/o valore energetico.
L'assemblaggio è stato studiato in modo che con gli attrezzi meccanici di normale utilizzo si soddisfi pienamente allo scopo senza necessitare di attrezzature particolari e/o studiate appositamente.
Il dispositivo è stato studiato, in modo da ridurre al minimo e semplificare i tipi ed il numero di particolari costituenti il prodotto stesso ed il loro metodo di realizzazione senza l'utilizzo di particolari attrezzature.
Tale dispositivo è stato concepito in modo tale che l’utilizzo avviene totalmente in modo automatico e non necessita di nessun tipo di ulteriore azione da parte del utente finale. Vi è solamente un controllo periodico che prevede di verificare tramite degli appositi segnali luminosi il buon funzionamento e la presenza di corrente nella rete elettrica.
Anziché necessitare di interventi di manutenzione onerosi e costosi, l’adozione di tale dispositivo partecipa alla manutenzione dell’impianto di distribuzione del fluido pulendolo e creando all’interno una pellicola di protezione, migliorandone il funzionamento e aumentandone la sua vita utile.
Essendo costruito prevalentemente da leghe ferrose non necessità di uno smaltimento specialistico, ma viene smaltito tramite le normali reti di smaltimento rifiuti metallici.
Grazie al suo alto profilo ecologico, il dispositivo in oggetto è adatto ad essere impiegato in tutti quei contesti in cui si prediliga un uso più sensato della tecnologia in armonia con l’ambiente. Per questo può trovare particolarmente applicazione nel settore della bioedilizia. I principali vantaggi ecologici arrecati dal sistema sono: non modifica la natura dell’acqua, questo è quanto di più importante se confrontato ad esempio con altri sistemi ben noti ed ormai classici, che vanno sotto il nome di addolcitori, che grazie ad un processo chimico tolgono invece all’acqua alcuni sali, sostituendoli con altri da introdurre periodicamente nell’apparecchio. Diversamente da altri sistemi anticalcare, non necessita nei tempo di resine chimiche per funzionare, né di alcuna sostanza aggiuntiva nell’acqua o di sali. Consente un risparmio dei detersivi nocivi alla salute e di anticalcare. I tubi, gli impianti di riscaldamento e di condizionamento e le resistenze non incrostandosi raggiungono la temperatura più in fretta e sono soggetti a minor dispersione termiche, per cui si ha un minor dispendio di carburante e di energia, è calcolato che ogni millimetro di incrostazione di calcare depositato provoca una dispersione termica di circa il 10÷15%.
Visto l’ambito sensibile di applicazione, alcune precisazioni vanno fatte invece in merito al principio di funzionamento del prodotto che pur basandosi sull’applicazione di particolari campi elettromagnetici, questi non possono essere intesi quali fonti di possibile inquinamento elettromagnetico pericoloso.
In effetti il sistema crea un campo concentrato e localizzato nella camera di trattamento (2) dell’acqua e la sua struttura funge da schermo stesso contro l’emissione delle onde elettromagnetiche esternamente al prodotto. Il prodotto è come un normale elettrodomestico, in cui le misurazioni condotte, evidenziano che le emissioni oltre a rientrare nei limiti fissati dalle norme intemazionali, ad un metro di distanza dall’apparecchio stesso, già scompaiono. Per limitare le emissioni è comunque possibile installare un pressostato economizzatore, o un flussostato o un qualsiasi rilevatore di flusso che mediante la centralina di comando (6) fa entrare in funzione il sistema solo quando c’è scorrimento del fluido.
Tutte le caratteristiche dell’invenzione descritte sopra come vantaggiose, convenienti o simili, possono anche essere omesse o sostituite.
Dove le caratteristiche tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione sono seguite da segni di riferimento, questi sono stati inclusi per il solo scopo di aumentare l'intelligibilità delle rivendicazioni e relativamente tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitativo nell’interpretazione di ogni elemento identificato tramite esempio con loro.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per il trattamento di fluidi (1), particolarmente per uso ovile ed industriale, e di dispositivi similari, come ampiamente descritto nella suddetta descrizione.
  2. 2. Dispositivo per il trattamento di fluidi (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il passaggio del fluido nella camera di trattamento (2) ha una sezione laminare e/o sottile non necessariamente pièna e/o piatta ed il flusso dei campo magnetico viene applicato perpendicolarmente alla direzione di passaggio del fluido.
  3. 3. Dispositivo per il trattamento di fluidi (1), relativamente ad una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il campo magnetico viene generato daH’abbinamento di uro o più elettromagneti con uno o più magneti permanenti.
  4. 4. Dispositivo per il trattamento di fluidi (1), relativamente ad una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il campo magnetico viene generato da uno o più elettromagneti (3) dove le rispettive bobine vengono attraversate da corrente elettrica generata mediante accumulatore di corrente e/o generatori di corrente ausiliari ad esempio celle fotovoltaiche.
  5. 5. Dispositivo per il trattamento di fluidi (1), relativamente ad una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il campo magnetico viene azionato mediante un rilevatore di flusso e/o pressione.
  6. 6. Dispositivo per il trattamento di fluidi (1), relativamente ad una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che l'orientamento del campo magnetico viene modificato nel tempo mediante la centralina di controllo (6).
  7. 7. Dispositivo per il trattamento di fluidi (1), relativamente ad una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il campo magnetico viene generato da due o più elettromagneti e/o magneti (3) disposti in serie generanti campi magnetici alternativamente opposti.
  8. 8. Dispositivo per il trattamento di fluidi (1), relativamente ad una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che una sua superficie a contatto con il fluido e/o nelle strette vicinanze ad esso, presenta parole, simboli, pittogrammi, raffigurazioni, immagini, colori e/o suoni (5) ad alto valore e/o contenuto di energia sottile in qualsiasi combinazione.
  9. 9. Dispositivo per il trattamento di fluidi (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che tutte le rivendicazioni dell’invenzione descrìtte sopra possono anche essere omesse o sostituite in qualsiasi combinazione.
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