ITVI20070058A1 - Dispositivo paraspifferi, particolarmente per porte in legno. - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: DISPOSITIVO PARASPIFFERI, PARTICOLARMENTE PER PORTE IN LEGNO
DESCRIZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo paraspif feri, particolarmente per porte in legno.
Come è noto, per colmare la luce che rimane tra il pavimento e le porte, sul bordo inferiore di queste ultime vengono sempre più di frequente installati dei dispositivi paraspifferi di per sé noti, che si abbassano a ghigliottina alla chiusura della porta.
Questi dispositivi sono solitamente formati da un profilato fisso e da un profilato mobile, che un apposito meccanismo provvede ad abbassare durante la chiusura della porta, in modo da portare la guarnizione che riveste il profilato mobile in contatto con il pavimento.
Con particolare riferimento alle porte in legno, i dispositivi paraspifferi vengono solitamente inseriti in apposite sedi, con sezione trasversale sostanzialmente complementare a quella dello stesso dispositivo paraspifferi, definite fresando il bordo inferiore delle porte.
Un primo sistema di fissaggio prevede di sfilare dal profilato fisso sia il profilato mobile sia il meccanismo che lo comanda, in modo da poter assicurare il profilato fisso alla porta e poi rimontare completamente il dispositivo paraspifferi.
Questa elementare soluzione, costringendo dapprima a smontare parzialmente il dispositivo paraspifferi per installarlo e successivamente a rimontarlo, si rivela lenta ed antieconomica.
Un alternativo sistema di fissaggio si basa invece sull'utilizzo di dispositivi paraspifferi dotati di viti autoforanti premontate, che avvitate con un avvitatore forano autonomamente la porta ancorando il profilato fisso.
Anche questa semplice e veloce soluzione presenta alcuni inconvenienti che vanno principalmente rilevati nella possibilità che le viti si spezzino imbattendosi in un nodo o in un legno particolarmente duro, ma vanno anche individuati nella necessità di ricorrere ad un elettroutensile per rendere più agevole l'installazione .
Va inoltre segnalato che l'uso di viti autoforanti può portare alla slabbratura della guarnizione che riveste il profilato mobile ed alla formazione di trucioli, che potrebbero penetrare nel meccanismo del dispositivo paraspifferi compromettendone il corretto funzionamento.
Il compito che si propone il trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti, realizzando un dispositivo paraspifferi che consenta un'installazione quanto più semplice e veloce possibile, senza ricorrere a forature o all'utilizzo di elettroutensili.
Nell'ambito del compito sopra esposto, uno scopo particolare del trovato è quello di realizzare un dispositivo paraspifferi in cui per procedere con l'installazione non sia necessario smontare il profilato mobile ed il meccanismo che lo comanda, pur garantendone la completa sfilabilità anche dopo l'installazione.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo paraspifferi che possa essere facilmente smontato in caso di necessità.
Non ultimo scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo paraspifferi che sia robusto, ma risulti competitivo da un punto di vista puramente economico.
Il compito sopra esposto, nonché gli scopi accennati ed altri che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo paraspifferi, particolarmente per porte in legno, comprendente un profilato fisso con sezione trasversale sostanzialmente ad "U", alloggiabile in un incavo definito in corrispondenza del bordo inferiore di una porta, un profilato mobile provvisto di mezzi di tenuta ed inserito almeno in parte all'interno di detto profilato fisso, detto profilato mobile essendo operativamente connesso a detto profilato fisso mediante mezzi di movimentazione automatica, per passare da una posizione sollevata ad una posizione abbassata durante la chiusura di detta porta, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di vincolo ad espansione associati a detto profilato fisso per consentirne l'ancoraggio all'interno di detto incavo, detti mezzi di vincolo ad espansione passando durante l'ancoraggio da una condizione chiusa, in cui non sporgono da detto profilato fisso, ad una condizione aperta, in cui sporgono lateralmente da detto profilato fisso interferendo con detto incavo.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione di forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di un dispositivo paraspifferi secondo il trovato, illustrato a titolo indicativo e non limitativo negli uniti disegni in cui
la figura 1 è una vista prospettica di un dispositivo paraspifferi secondo il trovato;
la figura 2 è una vista prospettica ingrandita di un componente del dispositivo paraspifferi di figura precedente;
la figura 3 è una vista prospettica ingrandita del componente di figura precedente, in un esempio dì funzionamento;
la figura 4 è una vista in pianta e parzialmente in sezione del dispositivo paraspifferi secondo il trovato applicato ad una porta, con il componente di figura 2 in condizione chiusa;
la figura 5 è una vista in pianta e parzialmente in sezione del dispositivo paraspifferi secondo il trovato applicato ad una porta, con il componente di figura 2 in condizione aperta;
la figura 6 è una vista prospettica di una variante di esecuzione di un dispositivo paraspifferi secondo il trovato;
la figura 7 è una vista prospettica ingrandita di un componente della variante di esecuzione di figura precedente;
la figura 8 è una vista prospettica ingrandita del componente di figura precedente, in un esempio di funzionamento;
la figura 9 è una vista in pianta e parzialmente in sezione del dispositivo paraspifferi di figura 6 applicato ad una porta, con il componente di figura 7 in condizione chiusa;
la figura 10 è una vista in pianta e parzialmente in sezione del dispositivo paraspifferi di figura 6 applicato ad una porta, con il componente di figura 7 in condizione aperta;
la figura 11 è una vista prospettica di una ulteriore variante di esecuzione di un dispositivo paraspifferi secondo il trovato;
la figura 12 è una vista frontale ed in sezione del dispositivo paraspifferi di figura 11 applicato ad una porta, con un componente in condizione chiusa;
la figura 13 è una vista in pianta ed in sezione del dispositivo paraspifferi di figura 11 applicato ad una porta, in cui il componente di figura 12 è in condizione aperta.
Con riferimento alle citate figure da 1 a 5, il dispositivo paraspifferi indicato globalmente col numero di riferimento 1, comprende un profilato fisso 2, che ha sezione trasversale sostanzialmente ad "U" e viene alloggiato all'interno di un incavo 1001 appositamente ricavato in corrispondenza del bordo inferiore di una porta 1000, ed un profilato mobile 3, provvisto di mezzi di tenuta 4, inserito almeno in parte all'interno del profilato fisso 2.
Il profilato mobile 3 è operativamente connesso al profilato fisso 2 mediante mezzi di movimentazione automatica 5 che, durante la chiusura della porta 1000, gli consentono di passare da una posizione sollevata, nella quale il profilato mobile 3 ed i mezzi di tenuta 4 sono distaccati dal pavimento, ad una posizione abbassata, nella quale il profilato mobile 3 ed i mezzi di tenuta 4 sono a contatto con il pavimento.
Nel caso specifico delle porte in legno, l'incavo 1001 in cui viene alloggiato il profilato fisso 2 è ottenuto mediante una fresatura preventivamente eseguita sul bordo inferiore della porta 1000, con sezione trasversale sostanzialmente complementare a quella del profilato fisso 2.
Secondo il trovato, il dispositivo paraspifferì 1 comprende mezzi di vincolo ad espansione 10 posizionati in corrispondenza delle sue estremità ed associati scorrevolmente ad una guida di scorrimento 7, definita in corrispondenza del dorso 6 del profilato fisso 2 e dotata di una pluralità di aperture 8, definite su lati opposti della guida di scorrimento 7 in modo da risultare tra loro contraffacciate.
In particolare, i mezzi di vincolo ad espansione 10 sono costituiti da una coppia di dispositivi, tra loro sostanzialmente identici, in grado di passare da una condizione chiusa, in cui non sporgono dalla sagoma del profilato fisso 2, ad una condizione aperta, in cui almeno in parte sporgono lateralmente dal profilato fisso 2 interferendo con l'incavo 1001 e fissando di conseguenza il dispositivo paraspifferi 1 alla porta 1000.
Secondo una prima forma di realizzazione, ciascuno dei dispositivi che costituiscono i mezzi di vìncolo ad espansione 10 è formato da un supporto di base 11, con sezione trasversale sostanzialmente complementare alla sezione trasversale della guida di scorrimento 7, e da un elemento d'aggancio di fatto costituito da un organo ad arpione 12 unito girevolmente al supporto di base 11.
L'organo ad arpione 12, dal quale si dipartono una coppia di spuntoni 13a e 13b diametralmente opposti e posizionati sostanzialmente in corrispondenza delle aperture 8, è vantaggiosamente dotato di una sagomatura 14, o di un intaglio, che attraverso il lato aperto del profilato fisso 2 consente di imprimergli una rotazione utilizzando un appropriato arnese 2000, vantaggiosamente costituito da una semplice chiave esagonale.
Con una rotazione sostanzialmente di un quarto di giro si ha infatti il passaggio dalla condizione chiusa, in cui gli spuntoni 13a e 13b non sporgono dalla sagoma del profilato fisso 2, alla condizione aperta, in cui gli spuntoni 13a e 13b vanno a sporgere almeno in parte dal profilato fisso 2 attraverso le aperture 8 e vanno ad interferire con l'incavo 1001, fissando il dispositivo paraspifferi 1 alla porta 1000.
In una variante realizzativa del dispositivo paraspifferi secondo il trovato illustrata nelle annesse figure da 6 a 10, ciascuno dei dispositivi che costituiscono i mezzi di vincolo ad espansione, qui indicati con il numero di riferimento 110, è composto da un supporto di base 111, con sezione trasversale sostanzialmente complementare alla sezione trasversale della guida di scorrimento 7, e da un elemento d'aggancio costituito da un organo eccentrico 112, unito girevolmente al supporto di base 111 e dotato di due camme 115a e 115b diametralmente opposte, operativamente connesso ad una coppia di uncini 113a e 113b, a loro volta articolati rispetto al supporto di base 111 sostanzialmente in corrispondenza delle due estremità di quest'ultimo .
Anche sull'organo eccentrico 112 sono opportunamente definiti una sagomatura 114, o un intaglio, che attraverso il alto aperto del profilato fisso 2 consente dì imprimergli una rotazione utilizzando un appropriato arnese 2000, vantaggiosamente costituito da una semplice chiave esagonale.
Con una rotazione sostanzialmente di un ottavo di giro si ha infatti il passaggio dalla condizione chiusa, in cui gli uncini 113a e 113b non sporgono dalla sagoma del profilato fisso 2, alla condizione aperta, in cui gli uncini 113a e 113b, spinti dalle camme 115a e 115b dell'organo eccentrico 112, vanno a sporgere dal profilato fisso 2 attraverso le aperture 8 e vanno ad interferire con l'incavo 1001, fissando il dispositivo paraspifferi 1 alla porta 1000.
Gli uncini 113a e 113b possono essere semplicemente in contatto con l'organo eccentrico 112 oppure, più vantaggiosamente, possono essere articolati a quest'ultimo in corrispondenza delle due camme 115a e 115b.
Quest'ultimo accorgimento non illustrato nelle annesse figure, consente non solo di impegnare gli uncini 113a e 113b con l'incavo 1001 mediante una rotazione sostanzialmente di un ottavo di giro, ma anche eventualmente di disimpegnarli mediante una rotazione contraria.
In una ulteriore variante realizzativa del dispositivo paraspifferi secondo il trovato illustrata nelle annesse figure da 11 a 13, ciascuno dei dispositivi che costituiscono i mezzi di vincolo ad espansione, ora indicati con il numero di riferimento 210, è composto da un supporto di base 211, con sezione trasversale sostanzialmente complementare alla sezione trasversale della guida di scorrimento 7, e da un elemento d'aggancio costituito da una coppia di slitte contraffacciate 212a e 212b, associate trasversalmente in modo scorrevole al supporto di base 211, tra le quali è interposto un cuneo 213.
Con una traslazione del cuneo 213 secondo una direzione trasversale alla direzione di scorrimento delle slitte 212a e 212b si ha materialmente il passaggio dalla condizione chiusa, in cui le slitte 212a e 212b non sporgono dalla sagoma del profilato fìsso 2, alla condizione aperta, in cui le slitte 212a e 212b, divaricate dal cuneo 213, vanno a sporgere almeno in parte dal profilato fisso 2 attraverso le aperture 8 e vanno ad interferire con l'incavo 1001, fissando il dispositivo paraspifferi 1 alla porta 1000.
Per le varianti realizzative illustrate nelle figure da 6 a 13, gli elementi che corrispondono agli elementi già descritti in riferimento alla forma di esecuzione illustrata nelle figure da 1 a 5 sono stati contrassegnati con gli stessi numeri di riferimento.
L'utilizzo del dispositivo paraspifferi secondo il trovato risulta evidente da quanto descritto ed illustrato e, in particolare, risulta evidente come sia sufficiente disporre i mezzi di vincolo ad espansione, rispettivamente indicati con 10, 110 e 210, all'interno della guida di scorrimento 7 in corrispondenza delle aperture 8, e successivamente con un apposito arnese 2000, vantaggiosamente costituito da una chiave esagonale o da un cacciavite, imprimere rispettivamente una rotazione sostanzialmente di un quarto di giro all'organo ad arpione 12, una rotazione sostanzialmente di un ottavo di giro all'organo eccentrico 112, oppure una traslazione secondo una direzione trasversale alla direzione di scorrimento delle slitte 212a e 212b al cuneo 213, in modo da far sporgere almeno in parte dal profilato fisso 2 gli elementi d'aggancio che andranno ad interferire con l'incavo 1001 e fissare di conseguenza il dispositivo paraspifferi 1 alla porta 1000.
L'arnese 2000 utilizzato per far passare gli elementi d'aggancio dalla condizione chiusa alla condizione aperta, viene all'atto pratico inserito all'interno di fori passanti 9, opportunamente definiti sia sui mezzi di tenuta 4 sia sul profilato mobile 3, che consentono di ancorare alla porta 1000 il dispositivo paraspifferi 1 anche quando quest'ultimo e già completamente assemblato.
Si è in pratica constatato come il dispositivo paraspifferi secondo il trovato assolva pienamente il compito prefissato, in quanto la sua installazione è semplice e veloce e non richiede l'uso di elettroutensili.
Inoltre, per procedere con l'installazione del dispositivo paraspifferi secondo il trovato non è necessario smontare il profilato mobile ed il meccanismo che lo comanda, pur essendo questi completamente sfilabili anche dopo l'installazione.
Il dispositivo paraspifferi così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni e le forme contingenti potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.
Claims (11)
- RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo paraspifferi, particolarmente per porte in legno, comprendente un profilato fisso con sezione trasversale sostanzialmente ad "U", alloggiabile in un incavo definito in corrispondenza del bordo inferiore di una porta, un profilato mobile provvisto di mezzi di tenuta ed inserito almeno in parte all'interno di detto profilato fisso, detto profilato mobile essendo operativamente connesso a detto profilato fisso mediante mezzi di movimentazione automatica, per passare da una posizione sollevata ad una posizione abbassata durante la chiusura di detta porta, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di vincolo ad espansione associati a detto profilato fisso per consentirne l'ancoraggio all'interno di detto incavo, detti mezzi di vincolo ad espansione passando durante l'ancoraggio da una condizione chiusa, in cui non sporgono da detto profilato fisso, ad una condizione aperta, in cui sporgono lateralmente da detto profilato fisso interferendo con detto incavo.
- 2. Dispositivo paraspifferi, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di comprendere una guida di scorrimento definita all'interno di detto profilato fisso in corrispondenza del suo dorso, detti mezzi di vincolo ad espansione essendo associati scorrevolmente a detta guida dì scorrimento.
- 3. Dispositivo paraspifferi, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta guida di scorrimento comprende una pluralità di aperture contraffacciate e definite su lati opposti di detta guida di scorrimento.
- 4. Dispositivo paraspifferi, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di vincolo ad espansione comprendono almeno un supporto di base unito ad almeno un elemento d'aggancio, la sezione trasversale di detto supporto di base essendo sostanzialmente complementare alla sezione trasversale di detta guida di scorrimento, detto elemento d'aggancio essendo movìbile per passare da detta condizione chiusa a detta condizione aperta.
- 5. Dispositivo paraspifferi, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento d'aggancio comprende almeno un organo ad arpione unito girevolmente a detto supporto di base, detto elemento d'aggancio passando da detta condizione chiusa a detta condizione aperta, in cui una porzione di detto organo ad arpione sporge da detto profilato fisso attraverso dette aperture, con rotazioni di detto organo ad arpione sostanzialmente di un quarto di giro.
- 6. Dispositivo paraspifferi , secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto organo ad arpione comprende una sagomatura, che consente di imprimergli una rotazione.
- 7. Dispositivo paraspifferi , secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento d'aggancio comprende un organo eccentrico provvisto di almeno una camma, unito girevolmente a detto supporto di base e operativamente connesso ad almeno un uncino articolato a detto supporto di base, detto elemento d'aggancio passando da detta condizione chiusa a detta condizione aperta, in cui una porzione di detto uncino sporge da detto profilato fisso attraverso dette aperture, con rotazioni di detto organo eccentrico sostanzialmente di un ottavo di giro.
- 8. Dispositivo paraspifferi, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto uncino è articolato a detto organo eccentrico, in corrispondenza di detta camma.
- 9. Dispositivo paraspifferi, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto organo eccentrico comprende una sagomatura, che consente di imprimergli una rotazione.
- 10. Dispositivo paraspifferi, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento d'aggancio comprende almeno una coppia di slitte unite scorrevolmente e trasversalmente a detto supporto di base ed un cuneo interposto fra dette slitte, detto elemento d'aggancio passando da detta condizione chiusa a detta condizione aperta, in cui una porzione di dette slitte sporge da detto profilato fisso attraverso dette aperture, con una traslazione di detto cuneo secondo una direzione trasversale alla direzione di scorrimento di dette slitte
- 11. Dispositivo paraspifferi, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto dì comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate.
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