ITVI20060293A1 - Dispositivo atto ad addurre un fluido ad un utensile rotante e relativi testa porta utensile, mandarino ed elettromandrino - Google Patents

Dispositivo atto ad addurre un fluido ad un utensile rotante e relativi testa porta utensile, mandarino ed elettromandrino Download PDF

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ITVI20060293A1
ITVI20060293A1 IT000293A ITVI20060293A ITVI20060293A1 IT VI20060293 A1 ITVI20060293 A1 IT VI20060293A1 IT 000293 A IT000293 A IT 000293A IT VI20060293 A ITVI20060293 A IT VI20060293A IT VI20060293 A1 ITVI20060293 A1 IT VI20060293A1
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duct
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tool
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Description

DESCRIZIONE
"DISPOSITIVO ATTO AD ADDURRE UN FLUIDO AD UN UTENSILE ROTANTE E RELATIVI TESTA PORTA UTENSILE, MANDRINO ED ELETTOMANDRINO” di SACCARDO ELETTROMECCANICA, VIA Casa Celeste n.10
L’invenzione riguarda il settore delle macchine operatrici ad asportazione per la lavorazione di materiali.
In particolare, la presente invenzione è relativa ad un dispositivo atto ad addurre un fluido refrigerante e/o lubrificante ad un utensile rotante montato su un albero rotante di una macchina operatrice.
Più in dettaglio, la presente invenzione si riferisce ad un giunto rotante destinato al convogliamento di fluidi agli alberi rotanti preferibilmente di macchine utensili, quali ad esempio le macchine per il taglio di pietra e/o marmo e/o metalli per la lubrificazione e/o, per il raffreddamento dell’utensile.
Più in particolare il giunto dell’invenzione è particolarmente adatto ad essere utilizzato per equipaggiare mandrini ed elettromandrini, mandrini pneumatici, idraulici ecc.
L’invenzione riguarda anche un elettromandrino provvisto di canalizzazioni per il raffreddamento a fluido dell’utensile. Come noto, nelle macchine operatrici adatte alla lavorazione di materiali vari quali, ad esempio, marmo, granito, vetro, materiali metallici e simili, un apposito utensile viene posto in rotazione attorno al proprio asse per mezzo di un opportuno organo meccanico o albero chiamato mandrino. Durante alcune di tali lavorazioni l’utensile deve essere raffreddato e/o lubrificato tramite un fluido che fuoriesce da un condotto ricavato nel suddetto albero. Tale condotto viene alimentato da un apposito dispositivo atto ad addurre il fluido refrigerante e/o lubrificante, chiamato anche giunto o collettore rotante, posto posteriormente all’albero.
I giunti di tipo noto comprendono sostanzialmente una prima parte fissa provvista di un condotto di mandata del fluido ed una seconda parte provvista di un condotto di uscita atto ad essere posto in comunicazione con il condotto presente sull’albero rotante.
La seconda parte è montata rotabilmente su detta prima parte ed è atta ad essere ancorata all’estremità posteriore dell’albero al quale è collegato l’utensile. Più in particolare la seconda parte è costituita da un albero cavo che si alloggia in una apposita sede realizzata sulla parte fissa rispetto alla quale può talvolta, in alcune realizzazioni, anche scorrere assialmente.
Vari sistemi di tenuta sono impiegati nella tecnica nota per ridurre al minimo le perdite di fluido tra la parte fissa e la componente rotante del dispositivo.
Tali soluzioni prevedono sostanzialmente l’impiego di uno o più elementi anulari di tenuta, che vengono interposti tra le due parti. Più in particolare tali soluzioni prevedono che ciascun elemento sia solidale alla parte fissa e permanentemente in contatto con la parte rotante.
Questi elementi di tenuta, chiamati anche O-ring o guarnizioni, sono generalmente realizzati in gomma, teflon o altro materiale duro e presentano una dimensione ed una forma tali che una volta inseriti tra le due parti essi vanno ad aderire permanentemente alla superficie della parte rotante in modo da garantire una tenuta di tipo radiale e/o assiale.
La tenuta idraulica viene così garantita dal fatto che ciascun elemento di tenuta presenta sempre una superficie anulare e/o assiale a contatto con la parte fissa ed una superficie anulare e/o assiale sempre a contatto con la parte rotante del giunto. Un primo inconveniente di queste soluzioni note è costituito dal fatto che, nel caso di necessità di funzionamento a secco dell’utensile, ovvero in assenza di fluido addotto, gli attriti che si generano in corrispondenza delle superfici di tenuta impediscono l’impiego di tali dispositivi se non accettando una conseguente ed indesiderata accelerazione nell’usura degli elementi di tenuta, con la loro conseguente e progressiva perdita di efficacia.
Un altro inconveniente è costituito dal fatto che, nel caso di utilizzo di un fluido refrigerante e/o lubrificante, per esempio olio o acqua, si verifica ancora un’usura significativa di queste superfici, anche per la presenza di tracce di particelle abrasive nel fluido.
In entrambi i casi suddetti le superfici di tenuta sono pertanto sottoposte a sforzi che a breve termine portano al loro deterioramento e richiedono quindi una loro sostituzione. In altre parole alcuni inconvenienti riscontrabili nelle soluzioni note riguardano la generazione di calore durante il funzionamento "a secco" dell’utensile e l'usura dei componenti in caso di utilizzo di un fluido da canalizzare non sufficientemente filtrato con conseguenti frequenti sostituzioni degli elementi di tenuta.
E’ scopo della presente invenzione superare gli inconvenienti detti.
E’ in particolare uno scopo dell’invenzione realizzare un dispositivo atto ad addurre un fluido refrigerante e/o lubrificante ad un utensile rotante impiegabile in macchine operatrici per la lavorazione di materiali vari, quali ad esempio marmo, granito, vetro, materiali metallici e simili, nonché un mandrino rotante relativo perfezionato.
E’ un altro scopo realizzare un dispositivo ed un relativo mandrino o elettromandrino che possa funzionare a secco ed in particolare che non presentino, durante il funzionamento a secco dell’utensile, un surriscaldamento dovuto all’attrito tra le superfici che attuano la tenuta idraulica.
E’ un ulteriore scopo realizzare un dispositivo che permetta di aumentare gradualmente il grado di tenuta in dipendenza diretta della pressione di mandata del fluido.
E’ un altro scopo realizzare un dispositivo, un mandrino, una testa porta utensile ed un elettromandrino che permettano di aumentare, rispetto ai dispositivi noti, la tenuta idraulica durante il funzionamento con utensile lubrificato/raffreddato e che riduca considerevolmente l’attrito generato e quindi l’usura degli elementi di tenuta durante il funzionamento in presenza di fluido, anche quando questo ultimo contiene tracce di particelle abrasive o di altre impurità.
E' un ulteriore scopo realizzare un dispositivo che presenti un deterioramento della tenuta idraulica inferiore, rispetto ai dispositivi di tipo noto, anche in presenza di particelle di polvere nel fluido refrigerante.
E' un altro scopo realizzare un dispositivo ed un mandrino che possano funzionare anche a secco senza influire sulle caratteristiche di tenuta idraulica del dispositivo stesso.
È un altro scopo realizzare un dispositivo che non generi surriscaldamento ed un deterioramento delle caratteristiche di tenuta idraulica quando questi è posto in funzionamento a secco.
E un altro scopo diminuire la perdita di energia sottoforma di calore che si ha quando il dispositivo, il mandrino o la testa porta utensili o l’elettromandrino vengono posti in funzionamento a secco.
E' un ulteriore scopo realizzare un dispositivo ed un elettromandrino che necessitino di minore manutenzione rispetto ai dispositivi ed agli elettromandrini di tipo noto, in particolare in riferimento alle parti atte a garantire le tenute idrauliche.
E' un ulteriore scopo realizzare un dispositivo ed un elettromandrino di maggiori affidabilità ovvero in grado di operare per un maggiore numero senza la necessità di interventi di manutenzione rispetto ai dispositivi di tipo noto, posti nelle medesime condizioni di funzionamento.
E' un ulteriore scopo realizzare un mandrino, una testa porta utensili ed un elettromandrino più affidabili rispetto a quelli di tipo noto aventi caratteristiche paragonabili.
E’ non ultimo scopo realizzare un dispositivo e un elettromandrino economici, nonché di facile costruzione ed assemblaggio.
Gli scopi detti sono raggiunti da un dispositivo atto ad addurre un fluido ad un utensile rotante espresso e caratterizzato nella rivendicazione principale.
Gli scopi detti sono raggiunti anche da un mandrino, un elettromandrtino e da una testa porta utensili caratterizzati nelle rispettive rivendicazione indipendenti.
Delle forme di realizzazione vantaggiose costituiscono l’oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
La soluzione proposta permette vantaggiosamente di realizzare un dispositivo, un mandrino, una testa porta utensili ed un elettromandrino nei quali il contatto tra le superfici di tenuta si manifesta solamente quando necessario ed in particolare in presenza di fluido in pressione.
Infatti la soluzione proposta permette vantaggiosamente di realizzare un dispositivo ed un elettromandrino che presentano un attrito nullo in caso di rotazione "a secco", grazie al vantaggioso effetto della forza centrifuga a cui l’elemento di tenuta è sottoposto durante la rotazione dell’utensile.
In altre parole la soluzione dell’invenzione permette di realizzare un dispositivo che presenti una tenuta idraulica solamente quando l’utensile necessita di lubrificazione e quindi di realizzare un effettivo contatto dell’elemento di tenuta con le superfici delle parti mobili e fisse del dispositivo solamente quando la tenuta idraulica è richiesta, ovvero esclusivamente in caso di fluido in pressione.
Ciò permette vantaggiosamente di realizzare un dispositivo, un mandrino, una testa porta utensili ed un elettromandrino che presentino una usura ridotta e quindi siano più affidabili e duraturi e che necessitano di minor manutenzione.
Ancora vantaggiosamente la soluzione proposta consente di realizzare un dispositivo e un collettore nei quali in condizioni di pressione particolarmente alta la tenuta è completa e quindi il trafilamento del fluido è sostanzialmente nullo.
Ancora vantaggiosamente la soluzione proposta permette di ridurre sensibilmente le perdite sotto forma di calore in configurazione di lavoro a secco.
Ancora vantaggiosamente la soluzione proposta permette di realizzare un dispositivo semplice che comprende un ridotto numero di componenti.
Gli scopi ed i vantaggi detti verranno meglio evidenziati durante la descrizione di alcune preferite forme di attuazione dell’invenzione, date a titolo indicativo e non limitativo, facendo riferimento alle allegate tavole di disegno ove:
- la figura l a rappresenta una vista laterale di un elettromandrino oggetto della presente invenzione;
- la figura lb rappresenta una vista di una sezione longitudinale parziale dell’elettro mandrino di figura 1 ; - la figura 2 rappresenta una sezione longitudinale di un esempio di attuazione di un dispositivo dell’invenzione in una prima posizione operativa;
- la figura 3 rappresenta una sezione longitudinale del dispositivo di figura 2 in un’altra posizione operativa.
A titolo introduttivo si evidenzia che gli elementi corrispondenti dei singoli esempi esecutivi sono identificati mediante gli stessi riferimenti numerici.
Le indicazioni di posizione menzionate nei singoli esempi esecutivi sono da trasferirsi a senso, nel caso di una variazione della posizione, alla nuova posizione.
Mentre nella descrizione seguente relativa alle figure verranno esposte alcune forme di realizzazione particolare della presente invenzione, è chiaro che la presente invenzione non è limitata a tali forme particolari di realizzazione, ma piuttosto, le forme particolari di realizzazione di seguito descritte chiariscono diversi aspetti della presente invenzione, lo scopo e la portata della quale sono definiti dalle rivendicazioni.
Gli esempi di attuazione dell’invenzione di seguito descritti si riferiscono ad un elettromandrino e ad un dispositivo atto ad addurre un fluido refrigerante e/o lubrificante ad un utensile montato su un albero rotante di una macchina operatrice preferibilmente del tipo a controllo numerico ed adatta alla lavorazione di materiali vari quali ad esempio pietra, marmo o metalli ecc. in cui sia necessario, in alcune lavorazione, addurre sull’utensile il suddetto fluido lubrificante e/o refrigerante.
E’ chiaro che la soluzione proposta potrà essere applicata sia a qualsiasi testa porta utensili o a qualsiasi mandrino o elettromandino in cui sia prevista la possibilità di funzionamento con un fluido lubrificante e/o refrigerante.
Più in generale il dispositivo dell’invenzione è atto ad unire una condotta statica di liquido lubrorefrigerante ad una condotta rotante solidale ad un albero porta utensile per il raffreddamento dell'utensile di lavoro in macchine ad asportazione di materiale.
Un esempio di applicazione della soluzione dell’invenzione è rappresentata nelle figure la e lb ove viene mostrato un elettromandrino indicato complessivamente con il numero 100 pure oggetto della presente invenzione,
L’elettro mandrino 100 comprende un motore elettrico non visibile posto all’interno del telaio che pone in rotazione l’albero mandrino 102 all’interno del quale è disposto un albero forato 103 per il passaggio del fluido lubrificante e/o refrigerante.
Posteriormente all’albero 103 è disposto un dispositivo 1 atto ad addurre il fluido nell’albero 103 stesso che forma anch’esso oggetto dell’invenzione.
Più in particolare il dispositivo 1, mostrato in dettaglio in figura 2, comprende una prima parte fissa 2 provvista di un condotto di mandata 3 del fluido F ed una seconda parte 4 provvista di un condotto di uscita 5 atto ad essere posto in comunicazione con il condotto presente sull’albero forato. La seconda parte ed atta ad essere ancorata all’estremità posteriore di tale albero. Più in particolare la seconda parte 4 è montata rotabilmente sulla prima parte 2 e comprende un albero cavo 6 che si alloggia in una sede realizzata sulla parte fissa 2.
Il dispositivo comprende inoltre almeno un elemento di tenuta 8, disposto tra le suddette parti 2 e 4.
La soluzione proposta prevede che detto almeno un elemento di tenuta 8 sia a contatto con entrambe le parti 2, 4 per realizzare una tenuta idraulica solo quando viene addotto il fluido F dal condotto di mandata 3.
Più in particolare, una preferita forma di realizzazione non limitativa, prevede di posizionare l'elemento di tenuta sulla parte rotante la quale presenta lavorazioni tali da non mettere in contatto l’elemento di tenuta con la parte fissa quando non si immette il fluido in pressione attraverso il condotto di mandata, eliminando quindi il problema dell’attrito e permettendo allo stesso tempo la sua deformazione elastica in caso di presenza di fluido in pressione all'interno della condotta di canalizzazione.
Più in generale detto almeno un elemento di tenuta 8 è solidale ad una di dette parti 2, 4 ed atto ad assumere almeno una prima posizione operativa in cui, quando il fluido F non viene addotto dal condotto di mandata 3, esso è a contatto solamente con una delle parti 2, 4 ed almeno una seconda posizione operativa in cui, quando il fluido F viene addotto dal condotto di mandata 3, l’almeno un elemento di tenuta 8, si pone a contato con entrambe le parti 2, 4 per realizzare la tenuta idraulica.
E’ chiaro che in altre realizzazioni l’almeno un elemento di tenuta 8 potrà essere solidale a detta prima parte 2.
Nell’esempio di realizzazione non limitativo rappresentato, il dispositivo 1 comprende almeno un elemento di tenuta 8 solidale a detta parte mobile 4 atto ad assumere una prima posizione operativa in cui, quando il fluido F non viene addotto dal condotto di mandata, esso non è a contatto con detta parte fissa 2, come evidenziato anche nel particolare ingrandito di figura 2, ed una seconda posizione operativa, visibile anche nel particolare ingrandito di figura 3, in cui, quando il fluido F viene addotto dal condotto di mandata 3, detto almeno un elemento di tenuta 8, sotto la pressione del fluido F addotto, si deforma per porsi in contato con detta prima parte 2 e realizzare la tenuta idraulica.
La parte mobile 4 è preferibilmente mantenuta coassiale alla parte fissa 2 attraverso dei cuscinetti a cuscino d'aria pneumatica indicati nelle figure 2 e 3 con il numero 9 ed alloggiati nella suddetta sede.
II dispositivo comprende inoltre almeno una camera di raccolta del fluido che eventualmente non venisse trattenuto dall’elemento di tenuta.
Più precisamente la preferita forma di realizzazione non limitativa rappresentata nelle figure 2 e 3 presenta una prima camera di raccolta 10 ed una seconda camera di raccolta 1 1 del fluido F tra loro comunicanti attraverso un condotto di comunicazione 12.
La seconda camera 1 1 presenta inoltre almeno un condotto di evacuazione 13 del fluido F raccolto in essa, chiamato anche di condotto di drenaggio, che lo rende disponibile per eventualmente convogliarlo verso un circuito idraulico di filtraggio e di recupero del fluido non rappresentato.
Secondo una ulteriore preferita forma di realizzazione la seconda parte 4 è anche scorrevolmente accoppiata nella sede ricavata nella prima parte 2, in modo da poter scorrere assialmente.
Nella preferita forma di realizzazione non limitativa rappresentata nelle figure 2 e 3 il dispositivo 1 comprende un solo elemento di tenuta costituito da una guarnizione anulare del tipo detto O-ring, realizzato preferibilmente in materiale elastico quale ad esempio la gomma, il teflon, NBR, viton o similari o equivalenti. Tale elemento 8 è disposto in un alloggiamento 15 realizzato sulla seconda parte 4 del dispositivo 1 che, nell’esempio di realizzazione mostrata comprende un alloggiamento anulare comunicante da una parte con il condotto di adduzione 3 del fluido F tramite un condotto 16 e dell’altra con la prima camera di raccolta lo. Operativamente quando il dispositivo 1 è predisposto per un funzionamento a secco e quindi il fluido F non viene immesso in pressione all’interno del condotto di mandata 3, l’elemento di tenuta 8 è disposto come rappresentato in figura 2.
Esso è quindi solidale alla parte rotante 4 e non presenta porzioni a contatto con la parte fissa 2. Quando l’operatore attiva la macchina operatrice, la parte mobile 4 viene trascinata in rotazione dall’albero motorizzato dell’utensile non rappresentato così come l’elemento di tenuta 8 che non è a contatto con la parte fissa 2.
Ciò evita che l’elemento 8 stesso si usuri per attrito e che si surriscaldi con le conseguente perdita di tenuta e di energia, Va osservato inoltre che la forza centrifuga che agisce sull’elemento di tenuta 8, quando questi è trascinato in rotazione con la parte 4, contribuisca a mantenere l’elemento 8 stesso compresso verso la medesima parte 4.
Viceversa, quando l’operatore predispone la macchina per un funzionamento con fluido F lubrificante/refrigerante il fluido F viene immesso in pressione attraverso il condotto di mandata 3.
Tale fluido in pressione agisce così sull’elemento di tenuta 8 schiacciandolo sulla parete posteriore 18 della sede 15 in cui è alloggiato determinandone una deformazione tale da portalo a contatto con la parte fissa 2 del dispositivo 1 ottenendo così la tenuta idraulica desiderata.
L’elemento di tenuta 8 in presenza di fluido in pressione varia quindi la propria forma e posizione facendo contatto in tre zone anulari distinte, indicate rispettivamente con ì numeri 20, 21 e 22 nel dettaglio di figura 3, garantendo in tal modo la funzionalità del giunto e l’adduzione del fluido F all’albero rotante ed all’utensile. Più precisamente, nella preferita forma di realizzazione non limitativa rappresentata, due zone anulari di tenuta sono di tenuta radiale 20, 21 ed una è di tenuta assiale 22 rispetto all’asse di rotazione.
Va osservato inoltre che il fluido F che dovesse eventualmente non essere arrestato dall’elemento di tenuta 8 viene raccolto nelle camere di raccolta 10 e 1 1 attraverso i condotti di recupero 12 e successivamente evacuato attraverso il condotto di evacuazione 13 e rimesso in circolo previo eventuale filtraggio.
Da quanto detto è chiaro come la soluzione proposta permette di risolvere gli inconvenienti detti.
Vantaggiosamente i dispositivi secondo la presente invenzione sono caratterizzate dalla possibilità di poter funzionare a secco senza compromettere le capacità di tenuta idraulica del giunto e senza sviluppare attriti che determinano una indesiderata perdite di energia. Ciò rende i dispositivi dell’invenzione particolarmente affidabili, versatili e performanti, nonché utilizzabili anche in ambienti particolarmente ostili.
In particolare la soluzione proposta permette vantaggiosamente di ottenere un attrito nullo in caso di rotazione "a secco" anche per effetto della forza centrifuga applicata alla guarnizione di tenuta.
Ancora vantaggiosamente la soluzione proposta permette di ottenere un mandrino, un elettromandrino ed un dispositivo che presentano un effettivo contatto tra le superfici dell’elemento di tenuta e le due parti mobile e fissa solamente in caso di presenza di fluido in pressione.
Ciò permette vantaggiosamente di ottenere un mandrino, un elettromandrino ed un dispositivo che si usura meno rispetto agli apparati di tipo noto.
Ciò permette vantaggiosamente di ottenere un mandrino, un elettromandrino ed un dispositivo che necessitino di una minor manutenzione rispetto agli apparati noti
Ancora vantaggiosamente la soluzione proposta permette di ottenere un mandrino, un elettromandrino ed un dispositivo più affidabile rispetto ai dispositivi di tipo noto aventi caratteristiche paragonabili e maggiori prestazioni in termini ad esempio di numero di giri al minuto in configurazione a secco.
Ancora vantaggiosamente la soluzione proposta permette di aumentare gradualmente il grado di tenuta in dipendenza diretta della pressione esercitata dal passaggio del fluido nella condotta del collettore nonché di eliminare il contatto tra l’elemento di tenuta e la parte fissa del dispositivo quando si lavora a secco.
Quantunque l’invenzione sia stata descritta facendo riferimento alle allegate tavole da disegno, essa potrà subire modifiche in fase di realizzazione, tutte rientranti nel medesimo concetto inventivo espresso dalle rivendicazioni di seguito riportate e pertanto protette dal presente brevetto. Si evidenzia inoltre che ove le caratteristiche menzionate nelle rivendicazioni di seguito riportate siano seguite da segni di riferimento, essi sono da intendersi come utili a migliorare l' intelleggibilità della rivendicazione stessa e non quali limitazioni nell'interpretazione della stessa.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI Dispositivo (1) atto ad addurre un fluido ad un utensile montato su un albero rotante ( 101 , 103), detto dispositivo comprendendo: — una prima parte (2) provvista di un condotto di mandata (3) di un fluido (F ) ed una seconda parte (4) provvista di un condotto di uscita (5) atto ad essere posto in comunicazione con un condotto presente su detto albero rotante (103), detta seconda parte (4) essendo montata rotabilmente su detta prima parte (2); — almeno un elemento di tenuta (8), disposto tra dette parti (2, 4); caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento di tenuta (8) è a contatto con entrambe dette parti (2, 4) per realizzare una tenuta idraulica solo quando viene addotto detto fluido (F).
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento di tenuta (8) è solidale ad una di dette parti (2, 4) ed atto ad assumere almeno una prima posizione operativa in cui, quando detto fluido (F) non viene addotto da detto condotto di mandata (3), esso è a contatto solamente con una di dette parti (2) ed almeno una seconda posizione operativa in cui, quando detto fluido (F) viene addotto da detto condotto di mandata (3), detto almeno un elemento di tenuta (8), si pone a contato con entrambe dette parti (2, 4) per realizzare detta tenuta idraulica.
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 1) o 2) caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento di tenuta (8) è solidale a detta seconda parte (4).
  4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 1) o 2) caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento di tenuta (8) è solidale a detta prima parte (2).
  5. 5) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento di tenuta (8) sotto la pressione di detto fluido (F) si deforma per realizzare detta tenuta.
  6. 6) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta prima parte (2) comprendendo un albero cavo (6) che si alloggia in una sede realizzata in detta parte fissa (2).
  7. 7) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta seconda parte (4) è preferibilmente mantenuta coassiale a detta prima parte (2) attraverso almeno un cuscinetto a cuscino d'aria pneumatica (9).
  8. 8) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre almeno una camera di raccolta ( 10,1 1 ) del fluido (F) comunicante con l’esterno tramite almeno un condotto di evacuazione (13).
  9. 9) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7) caratterizzato dal fatto di comprendere almeno due camere di raccolta (10, 1 1) del fluido (F), dette camere essendo tra loro in comunicazione tramite almeno un condotto di comunicazione (12) almeno una di dette camere comunicando con Testerno tramite almeno un condotto di evacuazione (13) 10)Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta seconda parte (4) è inoltre scorrevolmente accoppiata in una sede ricavata in detta prima parte (2) in modo da poter scorrere assialmente. 1 1 )Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento di tenuta (8) comprende una guarnizione anulare. 12)Dispositivo secondo la rivendicazione 1 1) caratterizzato dal fatto che detta guarnizione anulare è del tipo detto 0-ring. 13)Dispositivo secondo la rivendicazione 1 1) o 12) caratterizzato dal fatto che detta guarnizione anulare è realizzato preferibilmente in materiale elastico quale ad esempio la gomma, il teflon, l’NBR, il viton. 14)Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento di tenuta (8) è disposto in un alloggiamento (15) realizzato in detta seconda parte (4) e che detto alloggiamento comunica con detto condotto di adduzione (3) del fluido (F) tramite almeno un condotto (16). 15)Dispositivo secondo la rivendicazione 14) caratterizzato dal fatto che detto alloggiamento (15) comunica inoltre con almeno una prima camera di raccolta (10) del fluido (F). 16)Dispositivo secondo la rivendicazione 14) caratterizzato dal fatto che detta almeno una prima camera di raccolta (10) comunica tramite almeno un condotto di evacuazione con l’esterno. 17)Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento di tenuta (8) in presenza di detto fluido (F) in pressione varia la propria forma e si pone a contatto con dette parti (2, 4) in almeno due zone anulari (20, 21 , 22). 18)Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 ) a 16) caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento di tenuta (8) in presenza di detto fluido (F) in pressione varia la propria forma e si pone a contatto con dette parti (2, 4) in tre zone anulari (20, 21 , 22), due di tenuta radiale (20, 21) ed una di tenuta assiale (22). 19)Testa porta utensili comprendente un dispositivo atto ad addurre un fluido ad un utensile montato su detta testa porta utensili caratterizzata dal fatto che detto dispositivo è realizzato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1) a 18). 20)Mandrino (100) comprendente un dispositivo atto ad addurre un fluido ad un utensile montato su detto mandrino caratterizzato dal fatto che detto dispositivo è realizzato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 ) a 18). 21) Elettromandrino (100) comprendente un dispositivo atto ad addurre un fluido ad un utensile montato su detto elettromandrino caratterizzato dal fatto che detto dispositivo è realizzato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1) a 18).
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