ITUD960019A1 - Dispositvo di raffreddamento a pannelli laterali per forno elettrico - Google Patents

Dispositvo di raffreddamento a pannelli laterali per forno elettrico Download PDF

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Milorad Pavlicevic
Gianni Gensini
Alfredo Poloni
Romano Sellan
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Abstract

Il metodo per trattare succhi di agrumi anche non depolpati prevede di addizionare il liquido da trattare con derivati della cellulosa (benzoil-, benzil- e cinnamoil-cellulosa) in polvere fino al 5% (p/v) o di alimentare il liquido su un reattore a letto impaccato, o a cesto rotante, o a dischi, o a lastre, o a membrana previo ricoprimento del materiale che costituisce il reattore (palline, dischi, membrane e lastre) con un film di uno dei polimeri citati. Dopo un tempo di permanenza all'interno del reattore compreso tra 10-40', si allontana il succo in cui si ha una rimozione fino al 100% di sostanze amare e un netto miglioramento del sapore. Dopo il trattamento, l'adsorbente viene rigenerato tramite lavaggio con acqua e con soluzioni acquose e/o idroalcoliche alcaline a pH inferiore a 12,0.

Description

"DISPOSITIVO DI RAFFREDDAMENTO A PANNELLI LATERALI PER FORNO ELETTRICO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forma oggetto del presente trovato un dispositivo di raffreddamento a pannelli laterali per forno elettrico come espresso nella rivendicazione principale.
Il dispositivo secondo il trovato si applica nei forni elettrici di fusione, ed in particolare nei forni elettrici ad arco, in cooperazione con le pareti laterali del forno e più specificatamente nella zona laterale subito soprastante al tino in refrattario che contiene il bagno di metallo in fusione.
STATO DELLA TECNICA
E' nota la struttura dei forni elettrici di fusione, ed in particolare dei forni elettrici ad arco.
Detti forni comprendono inferiormente un tino in refrattario, che ingloba la suola del forno, superiormente al quale è presente un mantello che funge da parete laterale, ove sono posizionati i pannelli di raffreddamento.
Nella tecnica nota, la parete laterale del forno è definita da una fila di detti pannelli laterali disposti sostanzialmente in corrispondenza del filo esterno del tino; ciò consente la formazione almeno parziale di uno strato di scoria che si ancora su detti pannelli, strato di scoria che tuttavia non è sufficiente a proteggere il refrattario dalle violentissime sollecitazioni termiche e chimiche che si raggiungono negli attuali forni ad arco.
Tale strato di scoria ha la funzione di isolante per ridurre il flusso termico e quindi preservare almeno in parte i pannelli di raffreddamento da una precoce usura.
Tale soluzione tuttavia non è particolarmente efficace in quanto la scoria sì ancora con difficoltà sulla faccia interna di detti pannelli e non riesce pertanto a costituire uno strato compatto ed uniforme idoneo a svolgere con efficacia la funzione di isolamento termico.
E’ noto inoltre che uno dei maggiori inconvenienti che si verificano in un forno fusorio al procedere dei cicli di fusione riguarda l'usura e l'erosione progressiva del refrattario costituente il tino nella zona posta in corrispondenza del filo scoria, ossia sostanzialmente nella fascia circolare superiore di detto tino.
In tale zona superiore del tino, la combinazione della temperatura e degli effetti delle violente reazioni chimiche che si verificano durante il processo di fusione determina accentuati fenomeni di erosione che progressivamente danneggiano strutturalmente il refrattario.
Ciò costringe gli operatori ad intervenire tra un ciclo e l'altro per ripristinare le corrette condizioni di efficienza del refrattario ed evitare pertanto il rischio di perforazioni estremamente pericolose per l'incolumità degli addetti.
Inoltre, con questo tipo di pannelli, il flusso termico diretto verso l 'esterno del forno è molto elevato ed una grande quantità di energia viene persa.
Ciò è dovuto alla grande estensione della superficie su cui avviene lo scambio termico, in quanto i tubi costituenti detti pannelli sono adiacenti l'uno all'altro, ricoprendo tutta la superficie laterale del forno nella zona priva di refrattario .
Per risolvere tali problemi di cui gli operatori del settore da tempo si lamentano, nonché per ottenere altri ed ulteriori vantaggi, la proponente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato .
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nella rivendicazione principale .
Le rivendicazioni secondarie espongono varianti all ' idea di soluzione principale.
Scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo di raffreddamento a pannelli laterali in un forno elettrico che permetta di ovviare, o quanto meno fortemente ridurre , al problema dell ' usura progressiva del refrattario in corrispondenza della fascia circolare superiore del tino .
Ulteriore scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo di raffreddamento a pannelli laterali che consenta di sfruttare in modo più ef ficace le proprietà di isolamento dello strato di scoria, preservando i pannelli dall ' usura e dal consumo progressivo e quindi aumentando notevolmente la durata di detti pannelli .
Altro scopo ancora del trovato è quello di realizzare un dispositivo di raffreddamento a pannelli laterali in cui siano ridotti al minimo i punti critici lungo il circuito idraulico definito da detti pannelli di raffreddamento e quindi vengano ridotte le possibilità di guasti e rotture del dispositivo di raffreddamento .
Secondo il trovato , il dispositivo di raffreddamento a pannelli laterali comprende almeno una fila di tubi di raffreddamento disposta sostanzialmente orizzontalmente, od anche parzialmente inclinata, in cooperazione con il bordo superiore del tino in refrattario che contiene il bagno di fusione.
Tale fila sostanzialmente orizzontale di tubi ha lo scopo di raffreddare la zona superiore del tino posta sostanzialmente a filo scoria e quindi più soggetta a consumo ed erosione durante il procedere del ciclo di fusione.
Secondo una variante, la zona superiore del tino è conformata ad anello in refrattario avente un diametro superiore alla parte inferiore del forno. L 'altezza dell'anello può corr i spondere sostanzialmente all ' altezza dello strato di scoria, od essere vantaggiosamente superiore ad essa.
La presenza di tale anello consente di aumentare la superficie di scambio termico tra la zona superiore del tino ed il dispositivo di raffreddamento a pannelli.
Secondo tale soluzione, l'anello viene raffreddato mediante almeno una fila sostanzialmente orizzontale, od anche parzialmente inclinata, di tubi che ne copre l'intero bordo superiore, estendendosi quindi esternamente alla parete laterale soprastante del forno.
Tale fila di tubi è posta tra la superficie esterna in refrattario del tino e l'elemento di contenimento esterno che ricopre il tino, concretizzando un raffreddamento dall'interno dell'anello sostanzialmente a livello del filo scoria .
Secondo una variante, l'anello viene raffreddato anche lungo il suo lato verticale allo scopo di aumentare la quantità di flusso termico asportato dal dispositivo di raffreddamento.
Secondo un’ulteriore variante, l'anello viene raffreddato, almeno parzialmente, anche in corrispondenza del suo bordo inferiore.
Secondo queste due ultime soluzioni, sono previsti fori nell’elemento di contenimento esterno per lo scarico dell’acqua in caso di rotture dei tubi di raffreddamento.
Secondo un'ulteriore variante, la superficie esterna dell'anello è raffreddata mediante getti d'acqua; in tal caso l'acqua che impatta sulla superficie dell'anello evapora nell'ambiente sottraendo calore senza provocare inconvenienti.
E' anche possibile adottare un sistema chiuso in cui l'acqua evaporata venga raccolta e riutilizzata. La fila sostanzialmente orizzontale di tubi si trova comunque, rispetto al bagno di fusione, al di sopra della zona considerata di sicurezza, il che contribuisce ad elevare il quoziente di affidabilità del pannello rispetto ad eventuali rotture e perdite d'acqua in una zona particolarmente vicina al bagno liquido .
Secondo il trovato, in cooperazione con la fila orizzontale di tubi che raffredda il bordo superiore del tino e superiormente ad essa, il dispositivo di raffreddamento comprende un doppio strato di pannelli, rispettivamente interno ed esterno rispetto al centro del forno, che si sviluppano sostanzialmente verticalmente a coprire una parte sostanziale della parete interna del forno.
La presenza del doppio strato di pannelli permette un miglior ancoraggio della scoria sui pannelli, ciò portando, nell'interspazio tra i due strati, alla formazione di uno strato più spesso, più compatto e più uniforme.
Infatti, la scoria presente nello spazio tra i pannelli viene mantenuta ad una temperatura inferiore a quella di fusione grazie allo scambio termico con i tubi.
Detta scoria non viene quindi asportata facilmente, neanche nelle fasi di carica del forno, quando le sollecitazioni meccaniche causano, nei forni attuali, il distacco e la caduta della scoria dai pannelli.
Inoltre, detta scoria rimane calda durante la fase di spillaggio.
L'energia immagazzinata viene in seguito ceduta alla nuova carica consentendo un elevato risparmio energetico.
Nella zona del pannello interno, rivolta verso il centro del forno, la scoria viene inoltre sostenuta mediante opportuni elementi di presa ed ancoraggio. Tale scoria, colando sui pannelli, mantiene la temperatura attorno ai 1350°C, corrispondente alla temperatura di fusione; inoltre detta scoria fusa, che possiede una conducibilità termica superiore a quella della scoria solida, evita surriscaldamenti locali dovuti a scariche dell'arco distribuendo 1 sollecitazioni termiche e meccaniche dovute a dett scariche su una vasta area e trasferendole verso i basso durante il suo colaggio sui pannelli.
Anche il bordo in refrattario del tino viene ulteriormente protetto dalla scoria che continua a colare sopra esso, in quanto il flusso di scoria non si esaurisce ma continua ad essere alimentato dalla riserva accumulata tra il pannello interno e quello esterno.
Questa soluzione determina notevoli vantaggi in termini di protezione dall'usura e dal consumo dei pannelli stessi.
Nella soluzione secondo il trovato, tale strato di scoria può raggiungere uno spessore fino a 200 mm. Per evitare un colaggio eccessivo della scoria liquida dai pannelli ed agevolare l'ancoraggio di nuova scoria, detti pannelli possono essere dotati di elementi di ancoraggio della scoria di tipo tradizionale, quali ad esempio ganci metallici.
Tuttavia, i ganci tradizionali posizionati sui tubi dei pannelli interni spesso si danneggiano e fondono, non riuscendo a sopportare l'elevato flusso termico a cui sono sottoposti a causa dell'insufficiente coefficiente di scambio termico del metallo di cui sono costituiti.
Per ovviare a tale problema, secondo una variante del trovato, e previsto l'impiego di elementi di ancoraggio costituiti da una serie di anelli di materiale dotato di elevata conducibilità termica, come ad esempio il rame, i quali oltre a consentire l'ancoraggio della scoria, consentono un notevole flusso di calore verso il tubo raffreddato.
La forma dell'anello secondo il trovato può essere toroidale o frastagliata per aumentare l'ancoraggio della scoria.
Detto anello può essere saldato al tubo oppure montato senza saldatura, quando i coefficienti di dilatazione termica del tubo e dell'anello siano tali da consentire il contatto tra le superfici.
Secondo un’ulteriore variante, gli elementi di ancoraggio della scoria sono costituiti da ganci aventi una qualsiasi forma, comprendenti elementi di materiale ad elevata conducibilità termica.
Secondo il trovato, i tubi che costituiscono lo strato di pannello esterno sono disposti con una densità superiore a quelli dello strato interno, ciò riducendo il flusso di calore grazie al minore contatto dei pannelli interni stessi con l'ambiente caldo del forno.
Lo strato interno di pannelli è fissato a quello esterno mediante ganci di fissaggio e collegamento. Tali ganci, anche se protetti dalla scoria che si forma nell'interspazio tra i due strati di pannelli, sono soggetti ad elevate sollecitazioni meccaniche e termiche e presentano un definito limite di lunghezza massima raggiungibile, che limita di conseguenza anche lo spessore massimo dello strato isolante di scoria.
Secondo il trovato, tali ganci di collegamento sono realizzati secondo una struttura bimetallica idonea ad elevarne sia la resistenza termica che quella meccanica.
Nel caso in cui le condizioni di lavoro richiedano uno spessore di scoria tale da rendere necessaria una maggiore distanza tra i pannelli, è previsto, secondo una variante, l'inserimento di un terzo strato intermedio di pannelli in modo da diminuire la lunghezza dei ganci e nel contempo raffreddarli. Secondo un'ulteriore variante, i ganci di collegamento sono raffreddati internamente mediante circolazione di un fluido di raffreddamento.
In tale struttura a doppio strato di pannelli, può essere utilizzato lo stesso circuito di raffreddamento per i pannelli interni e per quelli esterni .
Inoltre, secondo una variante, la fila orizzontale di tubi associata al bordo superiore del tino può essere alimentata con un circuito di raffreddamento autonomo rispetto a quello che alimenta gli strati interno ed esterno dei pannelli verticali .
Ancora , per la minore lunghezza dei tubi utilizzati nel dispositivo di raffreddamento secondo il trovato, i tubi utilizzati sono del tipo senza saldatura , ciò <‘>riducendo notevolmente i punti critici più soggetti agli stress termici e quindi aumentando notevolmente la vita utile dei pannelli . I tubi che costituiscono i pannelli possono presentare, secondo un ’ ulteriore variante, sezioni di forma non circolare, allo scopo di ottimizzare il coef ficiente di scambio termico regolando la velocità dell ' acqua di raffreddamento e riducendo la portata d ' acqua complessiva facendo circolare acqua soltanto nella parte di tubo esposta al flusso termico .
Secondo il trovato, possono essere utilizzate soluzioni che prevedono l ' inserimento di un tubo all ' interno di un altro tubo , ovvero sezioni a mezzaluna, ovvero altri tipi di sezione .
La parte del tubo in cui non circola l ' acqua di raffreddamento può essere riempita con materiale opportuno oppure lasciata vuota.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Le figure allegate sono fornite a titolo esemplificativo non limitativo, ed illustrano alcune soluzioni preferenziali del trovato.
Nelle tavole abbiamo che:
- la fig. 1 illustra parzialmente la parte inferiore di un forno elettrico dotato di un dispositivo di raffreddamento a pannelli laterali secondo il trovato;
- la fig. 2 illustra una prima variante di fig. 1; - la fig. 3 illustra una seconda variante di fig. 1; - la fig. 4 illustra una terza variante di fig. 1 - la fig. 5 illustra una vista frontale di un pannello interno secondo il trovato; - la fig. 6 illustra un esempio di gancio di collegamento tra pannello interno e pannello esterno;
- la fig. 7 illustra una variante di fig. 6;
- le figg. 8 e 9 illustrano rispettivamente una vista frontale ed una vista dall'alto del dispositivo di raffreddamento a doppio strato di pannelli secondo il trovato;
- la fig. 10 illustra la sezione trasversale di un tubo di raffreddamento dotato internamente di un secondo tubo di riduzione della portata;
- la fig. 11 illustra una variante di fig. 10;
- la fig. 12 illustra la vista laterale di un tubo di raffreddamento dotato di elementi di ancoraggio della scoria;
- la fig. 13 illustra una variante di fig. 12.
DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Il forno elettrico, la cui parte inferiore è parzialmente illustrata nelle figg. 1-4, comprende un tino 11 in materiale refrattario che funge da contenitore per il bagno di metallo in fusione 12. Detto bagno di metallo in fusione 12 presenta un livello superiore 13 al di sopra del quale è presente uno strato di scoria 14 .
Il tino 11 coopera esternamente con un elemento di contenimento 15.
Superiormente al tino 11, il forno comprende un mantello definito da un pannello di raffreddamento esterno 16 comprendente una pluralità di tubi adiacenti 17, nel caso di specie disposti orizzontalmente, all'interno del quale circola il liquido di raffreddamento.
Nel caso di specie, il dispositivo di raffreddamento a pannelli laterali 10 secondo il trovato comprende una parte di pannello che si estende secondo una fila orizzontale 18 lungo il bordo superiore 19 in refrattario del tino 11.
Tale fila orizzontale 18 serve per raffreddare in modo intensivo la zona del tino 11 posta sostanzialmente a livello del filo scoria 14, ossia quella zona che notoriamente è più soggetta ad usura ed erosione progressiva durante il procedere dei cicli di fusione.
Nella soluzione di fig. 1, la fila orizzontale 18 comprende una pluralità di tubi 17 adiacenti e disposti orizzontalmente che coprono l'intera estensione del bordo superiore 19 del tino 11.
Sempre in fig. 1 è illustrata esemplificativamente la scoria liquida 31 che cola dai pannelli andando a proteggere il tino 11 dal calore del forno nella zona critica posta a contatto del filo scoria 14. La parte esterna del tino 11, nel caso di specie, è raffreddata da getti d'acqua mediante appositi ugelli 32.
Secondo la variante di fig. 2, il tino 11 presenta nella sua parte superiore un anello 20 di diametro maggiorato presentante un'altezza almeno pari, vantaggiosamente superiore, all'altezza dello strato di scoria 14.
Tale anello 20 coopera, almeno per la sua estensione orizzontale (fig. 2), con una fila 118 di tubi 17 in cui circola il liquido di raffreddamento, ciò permettendo l'aumento della superficie di scambio termico nella zona critica posta a filo scoria e quindi garantendo una maggior asportazione di flusso termico.
I tubi 17 sono posti tra il bordo superiore 19 dell'anello 20 e l'elemento di contenimento esterno 15, concretizzando un raffreddamento dall’interno dell'anello 20 che rende molto efficace l’asportazione del calore.
Secondo la variante di fig. 3, l'anello 20 coopera anche per la sua parte verticale con una fila 218 di tubi 17 di raffreddamento, essendo presente nell'elemento di contenimento esterno 15 un foro 21 di scarico che serve per evacuare il liquido di raffreddamento in caso di rotture o guasti nel circuito di raffreddamento.
Secondo l'ulteriore variante di fig. 4, l'anello 20 coopera anche con il suo bordo inferiore 119 con una fila 318 di tubi 17 di raffreddamento, essendo presente anche in questo caso il foro di scarico 21.
Nel caso di speecciiee,, il dispositivo di raffreddamento 10 comprende, superiormente alla fila orizzontale 18, 118 associata al bordo superiore 19 del tino 11, un doppio strato di pannelli raffreddati, rispettivamente esterno 16 ed interno 22.
I due strati di pannelli 16 e 22 definiscono tra loro un'intercapedine 23 all'interno del quale la scoria si accumula andando a formare uno strato isolante che protegge dal consumo e dall'usura detti pannelli 16, 22.
La struttura a doppio strato di pannelli 16 e 22 permette, nell'intercapedine 23, un miglior ancoraggio della scoria, consentendo la formazione di uno strato di elevato spessore, compattezza ed uniformità.
La distanza fra i due strati di pannelli 16, 22 è vantaggiosamente compresa tra circa 50 mm e circa 150 mm; con tale struttura, lo spessore dello strato di scoria può raggiungere anche i 200 mm.
II pannello interno 22 può avere andamento sostanzialmente parallelo al pannello esterno 16 (figg. 1 e 2), avere un andamento parallelo nel primo tratto, ove è più importante l'isolamento, e poi inclinato verso il pannello esterno 16 nel tratto superiore (fig. 3), ovvero andamento inclinato fin dall'inizio (fig. 4).
In questi casi, l'inclinazione del pannello interno 22 verso il pannello esterno 16 definisce un angolo a compreso tra 10° e 30°.
La maggiore o minore inclinazione dello strato interno 22 può dipendere anche dalla vicinanza o meno agli elettrodi del forno.
L'ancoraggio della scoria a formare lo strato isolante davanti al pannello esterno 16 è favorito dalla presenza di elementi di ancoraggio 24 (fig.
5), distribuiti sostanzialmente su tutta la superficie almeno del pannello interno 22, e dei ganci di collegamento 25 tra pannello interno 22 e pannello esterno 16.
In fig. 12 è illustrato un tubo 17 dotato di elementi di ancoraggio 24, costituiti da anelli di materiale ad elevata conducibilità termica.
In fig. 13 è illustrata una variante di fig. 12 con gli elementi di ancoraggio 24 costituiti da ganci di materiale ad elevata conducibilità termica, eventualmente realizzati con una struttura bimetallica.
La densità dei tubi 17 definenti il pannello interno 22 è inferiore rispetto a quella del pannello esterno 16 (vedi anche fig. 8), e tal ridotto numero di tubi riduce il flusso di calor per il minor contatto con l'ambiente caldo del forno.
Nel caso di specie, vedi figg. 5 e 8, i pannelli vengono realizzati utilizzando tubi 17 privi di saldatura, eliminando quindi i punti critici e particolarmente soggetti agli stress termici durante il funzionamento del forno.
I tubi 17 vengono in questo caso realizzati mediante piegatura a caldo; evitando il ricorso alle saldature la vita utile di detti tubi 17 può essere allungata di più di tre volte rispetto ai convenzionali tubi con gomiti saldati.
Nel dispositivo di raffreddamento 10, lo stesso circuito di raffreddamento può essere utilizzato sia per il pannello interno 22 che per quello esterno 16.
In tal caso è sufficiente prevedere un sistema che permetta di isolare il pannello esterno 16 da quello interno 22 in caso di rottura del circuito di raffreddamento, interrompendo la circolazione all'interno del pannello interno 22, in quanto il pannello esterno 16 e la parete del forno risultano sempre protetti dal consistente strato di scoria.
Ciò consente di ridurre i tempi morti e le perdite energetiche dovute al raffreddamento del forno che non deve essere fermato.
Secondo una variante, almeno la fila orizzontale 18, 118, 318 di tubi 17 è alimentata con un circuito di raffreddamento autonomo.
I ganci 25 che collegano il pannello interno 22 a quello esterno 16 devono essere particolarmente resistenti alle sollecitazioni meccaniche e termiche riscontrabili nell'ambiente del forno.
La distanza limite fra i pannelli 16 e 22, e quindi lo spessore dello strato di scorie che si forma nell'intercapedine 23, è vincolata alle capacità di resistenza di detti ganci 25, che risultano particolarmente sollecitati nella loro zona intermedia, ossia quella più distante dai panelli 16 e 22 e quindi meno raffreddata.
Nel caso di specie, i ganci 25 vengono realizzati con un'anima di rame 26 avente alta conducibilità termica ed un rivestimento esterno in ferro 27 avente elevate caratteristiche di resistenza meccanica, capace di renderli resistenti agli urti e di permettere un collegamento più agevole alla parete dei tubi 17 che costituiscono i pannelli 16, 22 .
Ogni gancio 25 presenta una temperatura critica al di sopra della quale la sua zona centrale non può essere portata senza correre elevati rischi di rotture e guasti e ciò vincola la massima distanza a cui possono essere collocati i pannelli 16, 22.
Nel caso in cui le condizioni di lavoro del forno impongano di aumentare la distanza fra i pannelli 16, 22, è possibile prevedere un terzo strato intermedio 28 di pannelli di raffreddamento, diminuendo la lunghezza dei ganci 25 e nel contempo raffreddandoli (fig. 7).
Secondo una variante non illustrata, i ganci di collegamento 25 sono raffreddati internamente mediante circolazione di un fluido di raffreddamento.
In fig. 9 è visibile anche il gancio di presa 29 che permette una agevole manipolazione della struttura a doppio pannello secondo il trovato.
Secondo una soluzione del trovato illustrata nelle figg. 10 e 11, i tubi 17 presentano sezioni diverse da quella circolare e/o cooperano internamente con mezzi di partizione, ad esempio un secondo tubo 30, per limitare la portata d'acqua di raffreddamento nei punti meno caldi, ottenendo un risparmio di energia ed un miglior rendimento del forno.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 - Dispositivo di raffreddamento a pannelli laterali per forno elettrico, utilizzato in un forno elettrico di fusione in cooperazione con la parete laterale di detto forno, detto forno comprendendo inferiormente almeno un tino (11) di contenimento del bagno di metallo in fusione (12) ed un mantello soprastante definito da un pannello esterno (16) comprendente una pluralità di tubi (17) di raffreddamento adiacenti, detto tino (11) presentando un bordo superiore (19) posto sostanzialmente a livello del filo superiore dello strato di scoria (14) presente superiormente al bagno di metallo in fusione (12), caratterizzato dal fatto che almeno parte del pannello è costituita da una fila sostanzialmente orizzontale (18) di tubi di raffreddamento (17) disposti in cooperazione con almeno una parte sostanziale del bordo superiore ( 19 ) del tino (11 ) . 2 - Di sposi t ivo di raf freddamento come al la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che, superiormente alla fila sostanzialmente orizzontale associata al bordo superiore ( 19 ) del tino ( 11 ) , comprende una struttura a doppio strato di pannelli sviluppanti si verticalmente, rispettivamente interno (22) ed esterno (16), separati da un'intercapedine (23). 3 - Dispositivo di raffreddamento come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che almeno il pannello interno (22) è realizzato in tubo continuo senza saldature e/o raccordi con altri segmenti di tubo all'interno del forno. 4 - Dispositivo di raffreddamento come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che almeno la parte sostanzialmente orizzontale (18) del pannello è realizzata senza saldature e/o raccordi con altri segmenti di tubo all'interno del forno. 5 - Dispositivo di raffreddamento come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che l'intercapedine (23) presenta una larghezza variabile in funzione della distanza dal bordo superiore (19) del tino (11). 6 - Dispositivo di raffreddamento come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende una fila orizzontale (118) di tubi di raffreddamento (17) disposta in cooperazione con un anello (20) definente la parte superiore del tino (11) e presentante un diametro superiore al diametro della parte inferiore del tino (11). 7 - Dispositivo di raffreddamento come alla rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che l'anello (20) presenta un'altezza almeno pari all'altezza del livello dello strato di scoria (14) soprastante al bagno di fusione (12). 8 - Dispositivo di raffreddamento come alla rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto che comprende una fila verticale (218) di tubi di raffreddamento (17) posta in cooperazione con il bordo esterno verticale dell'anello (20). 9 - Dispositivo di raffreddamento come alla rivendicazione 6, 7 o 8, caratterizzato dal fatto che comprende una fila orizzontale (318) di tubi di raffreddamento (17) posta in cooperazione con il bordo orizzontale inferiore (119) dell'anello (20). 10 - Dispositivo di raffreddamento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le file (118, 218 e 318) sono disposte tra la superficie in refrattario dell'anello (20) ed un elemento di contenimento esterno (15). 11 - Dispositivo di raffreddamento come alla rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che l'elemento di contenimento esterno (15) presenta almeno un foro (21) per lo scarico dell'acqua. 12 - Dispositivo di raffreddamento come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che lo strato interno di pannelli (22) ha un andamento sostanzialmente parallelo allo strato esterno di pannelli (16). 13 - Dispositivo di raffreddamento come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che almeno parte dello strato interno di pannelli (22) ha un andamento inclinato di un angolo a compreso tra 10° e 30° rispetto allo strato esterno di pannelli (16). 14 - Dispositivo di raffreddamento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i pannelli interni (22) ed i pannelli esterni (16) sono fissati e collegati tra loro mediante ganci di collegamento (25) presentanti un'anima interna in rame (26) ed un rivestimento esterno in acciaio (27). 15 - Dispositivo di raffreddamento come alla rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che i ganci di collegamento (25) sono raffreddati internamente mediante circolazione interna di fluido di raffreddamento. 16 - Dispositivo di raffreddamento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno i pannelli interni {22) presentano superficialmente mezzi di ancoraggio e presa (24) della scoria. 17 - Dispositivo come alla rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che i mezzi di ancoraggio e presa (24) sono costituiti da anelli o ganci realizzati in materiale ad elevata conducibilità termica. 18 - Dispositivo di raffreddamento come ad una o l’altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che tra lo strato di pannelli interni (22) e quello di pannelli esterni (16) è presente un terzo strato di pannelli intermedio (28). 19 - Dispositivo di raffreddamento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i pannelli interni (22) e quelli esterni (16) sono alimentati da uno stesso circuito di raffreddamento. 20 - Dispositivo di raffreddamento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la densità dei tubi di raffreddamento (17) nei pannelli interni (22) è inferiore a quella dei tubi di raffreddamento (17) nei pannelli esterni (16). 21 - Dispositivo di raffreddamento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedeni iaratterizzato dal fatto che i tubi (17) presentano internamente mezzi di partizione (30) che definiscono una zona di transito dell'acqua di raffreddamento esposta alla zona di asportazione del flusso termico. 22 - Dispositivo di raffreddamento come ad una o l 'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che adotta i contenuti di cui alla descrizione ed ai disegni.
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