ITUD20130152A1 - Impianto per il trattamento di un prodotto alimentare e relativo procedimento - Google Patents

Impianto per il trattamento di un prodotto alimentare e relativo procedimento

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ITUD20130152A1
ITUD20130152A1 IT000152A ITUD20130152A ITUD20130152A1 IT UD20130152 A1 ITUD20130152 A1 IT UD20130152A1 IT 000152 A IT000152 A IT 000152A IT UD20130152 A ITUD20130152 A IT UD20130152A IT UD20130152 A1 ITUD20130152 A1 IT UD20130152A1
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IT
Italy
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unit
cutting
discs
plant
food product
Prior art date
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IT000152A
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English (en)
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Elda Lanfranchi
Original Assignee
Elchian S R L
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01JMANUFACTURE OF DAIRY PRODUCTS
    • A01J27/00After-treatment of cheese; Coating the cheese
    • A01J27/04Milling or recasting cheese
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B26HAND CUTTING TOOLS; CUTTING; SEVERING
    • B26DCUTTING; DETAILS COMMON TO MACHINES FOR PERFORATING, PUNCHING, CUTTING-OUT, STAMPING-OUT OR SEVERING
    • B26D2210/00Machines or methods used for cutting special materials
    • B26D2210/02Machines or methods used for cutting special materials for cutting food products, e.g. food slicers

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  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Animal Husbandry (AREA)
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  • Medicines Containing Plant Substances (AREA)
  • Agricultural Chemicals And Associated Chemicals (AREA)

Description

Descrizione
"IMPIANTO PER IL TRATTAMENTO DI UN PRODOTTO ALIMENTARE E RELATIVO PROCEDIMENTO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
II presente trovato si riferisce ad un impianto per il trattamento di un prodotto alimentare di consistenza dura o semidura, impiegabile ad esempio nel campo della lavorazione di forme di formaggio, quale formaggio grana o a pasta dura o semidura.
STATO DELLA TECNICA
Nell’ambito della distribuzione e vendita di prodotti alimentari, in particolare di formaggi, è noto fornire ai clienti porzioni di una forma di formaggio ad esempio sottoforma di spicchi.
È noto, infatti, che alla fine della filiera casearia, il formaggio, prima della sua distribuzione sul mercato, si presenta di forma sostanzialmente cilindrica assialsimmetrica, eventualmente bombata in prossimità della sua porzione centrale e con un peso complessivo che potrebbe variare da qualche chilogrammo a qualche decina di chilogrammi.
Per ottenere delle porzioni ridotte di formaggio, ad esempio nella classica configurazione in spicchi, sono note una pluralità di apparecchiature, gestite ciascuna da un operatore, che a partire dall’intera forma di formaggio permettono l’ottenimento successivo di porzioni ridotte in spicchi.
Tali apparecchiature possono essere sia di tipo manuale sia di tipo automatizzato. Nel caso di apparecchiature di tipo automatizzato, ciascuna di queste risulta indipendente dall’altra con proprie unità di gestione e controllo dei vari componenti operativi presenti.
Ciascuna apparecchiatura è configurata per eseguire sul formaggio una determinata operazione per permettere ottenimento, alla fine del ciclo di produzione degli spicchi da avviare alla distribuzione, eventualmente dopo un loro confezionamento.
Le varie apparecchiature presenti, il più delle volte, non sono opportunamente collegate fra loro ed il trasferimento dei semilavorati da un’apparecchiatura all’altra avviene solitamente in modo manuale con conseguenti svantaggi di tempo e di precisione delle operazioni effettuate.
Sono note anche soluzioni realizzative in cui, fra le apparecchiature di lavorazione, vengono interposti manipolatori previsti per spostare i semilavorati da un’apparecchiatura all’altra.
I trasferimenti fra le apparecchiature, oltre a comportare un incremento dei tempi morti del processo, determinano posizionamenti del formaggio imprecisi con conseguenti esecuzioni di lavorazioni imprecise.
L’imprecisione delle lavorazioni comporta, a fine ciclo di lavoro, l’ottenimento di porzioni in spicchi di formaggio di dimensioni e peso molto diverse fra loro, che si scontrano con le necessità della grande distribuzione di uniformare peso e dimensioni di ciascuno spicchio.
Uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un impianto per il trattamento di un prodotto alimentare che, a partire dalla forma di formaggio intera, permetta di ottenere porzioni in spicchi da avviare alla distribuzione.
Un’ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un impianto che permetta di ottenere, da una forma di formaggio, porzioni in spicchi di forma e dimensioni uniformi e predeterminate.
È anche scopo del presente trovato realizzare un impianto efficiente che permetta di ridurre i tempi morti e di incrementare la produttività complessiva.
È pure scopo del presente trovato mettere a punto un procedimento per il trattamento di un prodotto alimentare che sia rapido e preciso per ottenere porzioni in spicchi di forma e dimensioni uniformi e predeterminate.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, un impianto secondo il presente trovato per il trattamento di un prodotto alimentare, quale una forma di formaggio a pasta dura, o semidura, comprende:
- un’unità di discatura configurata per tagliare il prodotto alimentare e per ottenere dischi;
- un’unità di foratura configurata per realizzare in ciascuno dei dischi un foro a definire un prodotto intermedio a forma di ciambella;
- un’unità di pesatura configurata per valutare il peso di almeno uno dei dischi o del prodotto intermedio;
- un’unità di taglio configurata per tagliare il prodotto intermedio in una pluralità di spicchi,
l’unità di discatura, l’unità di foratura, l’unità di pesatura e l’unità di taglio essendo poste affiancate l’un l’altra ed allineate lungo un comune asse di lavorazione.
Forme di realizzazione del presente trovato sono anche relative ad un procedimento per il trattamento di un prodotto alimentare quale una forma di formaggio a pasta dura o semidura, che comprende:
- il tagliare il prodotto alimentare in una pluralità di dischi;
- il realizzare in ciascuno dei dischi un foro a definire un prodotto intermedio a forma di ciambella;
- il valutare il peso di almeno uno dei dischi o del prodotto intermedio;
- il tagliare il prodotto intermedio in una pluralità di spicchi;
le operazioni di taglio del prodotto alimentare, di realizzazione del foro, di valutazione del peso e di taglio del prodotto intermedio essendo realizzate una in successione all’altra lungo un comune asse di lavorazione.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una vista laterale di un impianto per il trattamento di un prodotto alimentare in accordo con una possibile forma realizzativa del presente trovato;
- la fig. 2 è vista in pianta di fig. 1 ;
- la fig. 3 è una vista prospettica di un’unità operativa dell’impianto di fig. 1;
- la fig. 4 è una vista prospettica di componenti dell’unità di fig. 3;
- la fig. 5 è una rappresentazione schematica in pianta di fig. 4;
- la fig. 6 è una vista in sezione di un componente di unità operativa dell’impianto di fig. 1;
- la fig. 7 è una vista schematica e parzialmente in sezione di un’unità operativa dell’impianto di fig. 1;
- la fig. 8 è una vista schematica e parzialmente sezionata di una variante di fig. 7; - la fig. 9 è una vista prospettica di un particolare di un componente dell’impianto di fig. 1 in accordo con possibili forme realizzative.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Un impianto per il trattamento di un prodotto alimentare, quale una forma di formaggio 11 a pasta dura o semidura, viene indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 10 ed è configurato per lavorare un prodotto alimentare di forma sostanzialmente assialsimmetrica, cilindrica ed eventualmente bombata nella sua porzione centrale.
In accordo con possibili forme di realizzazione, l’impianto 10 secondo il presente trovato, comprende almeno una fra le seguenti unità operative:
- un’unità di discatura 13 configurata per tagliare la forma di formaggio 11 trasversalmente al suo sviluppo assiale ed ottenere dalla forma di formaggio 11 almeno due dischi 12, o semiforme, o più di due dischi 12;
- un’unità di foratura anche denominata nel prosieguo unità di carotaggio 14 configurata per realizzare in ciascuno dei dischi 12, e nella sua zona centrale, un foro 17, a definire un prodotto intermedio 18 a forma di ciambella;
- un’unità di pesatura 15 configurata per valutare il peso dei disco 12 anche a seguito dell’operazione di carotatura;
- un’unità di taglio 16 configurata per tagliare il prodotto intermedio 18 in una pluralità di spicchi 19.
In accordo con una possibile forma di realizzazione, ad esempio illustrata nelle figg. 1 e 2, l’unità di discatura 13, l’unità di carotaggio 14, l’unità dì pesatura 15 e l’unità di taglio 16 sono poste affiancate l’un l’altra ed allineate lungo un comune asse di lavorazione X.
In accordo con possibili forme di realizzazione, l’unità di pesatura 15 può essere interposta fra l’unità di carotaggio 14 e l’unità di taglio 16, come illustrato, ad esempio nelle fìgg. 1 e 2.
In accordo con una possibile variante realizzativa, l’unità di pesatura 15 può essere interposta fra l’unità di discatura 13 e l’unità di carotaggio 14.
Secondo una possibile formulazione del presente trovato, l’unità di carotaggio 14 è disposta immediatamente a valle dell’unità di discatura 13.
Secondo ulteriori forme realizzative, l’unità di carotaggio 14, l’unità di pesatura 15 e l’unità di taglio 16 sono provviste di rispettivi piani di lavoro rispettivamente 20, 21 e 22 giacenti tutti allineati su un unico piano. Ciò limita le movimentazioni cui è sottoposto il prodotto alimentare durante le lavorazioni per l’ottenimento finale degli spicchi 19.
Le figg. 3, 4, 5 e 6, vengono utilizzate per descrivere possibili forme di realizzazione dell’unità di discatura 13 secondo il presente trovato.
L’unità di discatura 13 comprende un corpo di supporto 23 idoneo a supportare durante le lavorazioni una forma di formaggio 11.
Il corpo di supporto 23 è provvisto di una piattaforma di supporto 24 di forma sostanzialmente circolare sulla quale in uso viene posta 11.
Al corpo di supporto 23 sono associati dispositivi di taglio 25 configurati per tagliare in dischi 12 la forma di formaggio 11.
In possibili forme di realizzazione, i dispositivi di taglio 25 possono comprendere almeno un utensile di taglio 26 idoneo a tagliare la forma di formaggio 11 trasversalmente al suo sviluppo assiale per l’ottenimento dei dischi 12.
Una possibile implementazione realizzativa del presente trovato, prevede che l’utensile di taglio 26 comprenda un filo 27.
Il filo 27 può essere realizzato in acciaio inossidabile. In accordo con possibili soluzioni realizzative, il filo 27 può essere provvisto, sulla sua superficie periferica di una pluralità di sporgenze o rilievi configurati per conferire al filo 27 una maggiore azione di taglio.
In accordo con possibili formulazioni del presente trovato, il dispositivo di taglio 25 comprende due bracci di supporto 28 posti perimetralmente al corpo di supporto 23 e selettivamente movimentabili, mediante opportuni organi di attuazione, attorno al corpo di supporto 23 per conferire all’utensile di taglio 26 il moto di taglio.
Gli organi di attuazione possono comprendere a solo titolo esemplificativo un motore idraulico, un motore elettrico, ruote dentate, corone dentate, alberi di rotazione o loro possibili combinazioni.
Su ciascun braccio di supporto 28 è montata un’estremità del filo 27, ed i bracci di supporto 28 provvedono a mantenere quest’ultimo in tensione attorno alla forma di formaggio 11 in lavorazione.
Il dispositivo di taglio 25 può comprendere organi avvolgitori/svolgitori 29 del filo 27 predisposti per porre quest’ultimo in tensione e permettere l’esecuzione del taglio. In accordo con una soluzione realizzativa illustrata ad esempio in fig. 3, ciascuno degli organi avvolgitori/svolgitori 29 è montato su uno 28 per portare il filo 27 in tensione attorno alla forma di formaggio 11.
A tale scopo gli organi avvolgitori/svolgitori 29 possono comprendere ciascuno una puleggia 30 montata su un rispettivo braccio di supporto 28 e sul quale viene avvolta, o svolta, un’estremità del filo 27. La puleggia 30 è collegata, a sua volta, ad organi motori, non illustrati nei disegni e configurati per portare in rotazione la puleggia 30 sia in senso orario che antiorario al fine di permetere l’azione di avvolgimento e svolgimento del filo 27.
Durante le fasi operative di ottenimento dei dischi 12, i bracci di supporto 28 passano da una condizione di riposo, in cui il filo 27 è completamente avvolto sulle pulegge 30, ad una condizione operativa in cui i bracci di supporto 28, ruotando attorno al corpo di supporto 23, portano il filo 27 nella condizione di massima estensione ed ativano l’esecuzione del taglio.
Quando i bracci di supporto 28 raggiungono la posizione circonferenzialmente contrapposta rispetto alla condizione di riposo, viene comandato il riavvolgimento del filo 27, mediante gli organi avvolgitori/svolgitori 29, per completare l’esecuzione del taglio del disco 12.
In accordo con possibili forme di realizzazione i dispositivi di taglio 25 possono comprendere organi posizionatori 40 configurati per posizionare opportunamente l’utensile di taglio 26 rispetto alla forma di formaggio 11.
Secondo possibili implementazioni realizzative, si può prevedere che gli organi avvolgitori/svolgitori 29 del filo 27 siano collegati agli organi posizionatori 40 i quali, a loro volta, sono montati sui bracci di supporto 28. Gli organi posizionatori 40, in questo caso, hanno la funzione di posizionare gli organi avvolgitori/svolgitori 29 e quindi il filo 27, ad altezze prefissate lungo il braccio di supporto 28. Ciò permette, ad esempio, di regolare lo spessore dei dischi 12 che vengono di volta in volta tagliati.
Gli organi posizionatori 40 possono comprendere, ad esempio, un martinetto a vite, un meccanismo a vite senza fine, un meccanismo a cremagliera, un attuatore, o possibili combinazioni dei precedenti.
In accordo con possibili varianti realizzative, illustrate ad esempio in fig. 3, si può prevedere che i dispositivi di taglio 25 comprendano più di un utensile di taglio 26 ciascuno dei quali configurato per tagliare dalla forma di formaggio 11 un rispettivo disco 12. In questo modo attivando i dispostivi di taglio 25 vengono attivati contemporaneamente tutti gli utensili di taglio 26 per l’ottenimento contestuale di più dischi 12.
Secondo possibili forme realizzative, e nel caso in cui siano presenti più utensili di taglio 26, ciascuno di essi, o almeno alcuni di essi, possono essere asserviti da rispettivi organi posizionatori 40 configurati per posizionare reciprocamente fra loro gli utensili di taglio 26 e permettere l’ottenimento di dischi 12 di altezze diverse od uguali.
In accordo con possibili forme di realizzazione al corpo di supporto 23 possono essere collegati primi organi motori 31 configurati per movimentare il corpo di supporto 23 lungo un asse longitudinale Z trasversale allo sviluppo piano di quest’ultimo.
I primi organi motori 31 possono essere scelti in un gruppo comprendente attuatori elettrici, pneumatici, oleodinamici, martinetti a vite, meccanismi a cremagliera, ingranaggi, o loro possibili combinazioni.
La movimentazione del corpo di supporto 23 in una direzione parallela all’asse longitudinale Z permette di posizionare opportunamente la forma di formaggio 11 in lavorazione rispetto ai dispositivi di taglio 25 al fine di permettere l’ottenimento di dischi 12 di spessore voluto.
In accordo con ulteriori forme di realizzazione, eventualmente combinabili con le forme di realizzazione qui descritte, al corpo di supporto 23 possono essere collegati secondi organi motori 32 (fig. 4) configurati per ruotare il corpo di supporto 23 attorno al suddetto asse longitudinale Z.
In accordo con possibili forme realizzative, ad esempio rappresentate in fig. 5, alla piattaforma di supporto 24 è collegata una corona dentata 41 che in uso è configurata per ingranarsi con un pignone 42 dei secondi organi motori 32. Attivando i secondi organi motori 32 viene portato in rotazione il pignone 42 e la corona dentata 41 che si ingrana su esso. Di conseguenza viene determinata la rotazione del corpo di supporto 23.
In questo modo è possibile portare in rotazione su se stessa la piattaforma di supporto 24 e la forma di formaggio 11 posta su essa.
In accordo con possibili forme di realizzazione (fig. 3), l’unità di discatura 13 può comprendere dispositivi di incisione 33 configurati per incidere superficialmente la crosta della superficie laterale della forma di formaggio 11 e generare su quest’ultima una scanalatura od incisione circonferenziale. La scanalatura circonferenziale permette di indirizzare e facilitare il taglio da parte del dispositivo di taglio 26 sopra descritto. In accordo con una possibile forma realizzativa, illustrata ad esempio nella fig. 3, i dispositivi incisione 33 possono comprendere almeno un utensile di fresatura 34 il cui asse di rotazione è posto sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale Z.
I dispositivi di incisione 33 possono comprendere un organo di supporto e posizionamento 35 configurato per supportare l’utensile di fresatura 34 e posizionarlo, durante l’uso, tangenzialmente alla superficie circonferenziale della forma di formaggio 11.
In una possibile soluzione realizzativa, l’organo di supporto e posizionamento 35 può comprendere una colonna 36 ed un braccio 37 montato a sbalzo sulla colonna 36. Su estremità libera del braccio 37 è montato l’almeno un utensile di fresatura 34. Alla colonna 36, o direttamente al braccio 37 sono collegati organi di attuazione configurati per ruotare almeno il braccio 37 attorno all’asse di sviluppo longitudinale della colonna 36 e per far assumere all’utensile di fresatura 34 almeno una condizione operativa in cui l’utensile di fresatura 34 è posto a contatto contro la superficie circonferenziale della forma di formaggio 11, ed una condizione non operativa, in cui l’utensile di fresatura 34 è posto in posizione non interferente con gli altri componenti operativi dell’unità di discatura 13.
In accordo con una variante realizzativa, non illustrata nelle figure, l’organo di supporto e posizionamento 35 può comprendere anche attuatori previsti per movimentare verticalmente, ovvero lungo una direzione parallela allo sviluppo longitudinale della colonna 36, il braccio 37. In questo modo è possibile posizionare in modo opportuno l’utensile di fresatura 34 al fine di controllare la posizione dell’incisione sulla superficie laterale della forma di formaggio 11.
Secondo possibili varianti realizzative, ad esempio illustrate nella fig. 3, si può prevedere che i dispositivi di incisione 33 comprendano più di un utensile di fresatura 34 ciascuno dei quali configurato per incidere circonferenzial mente la forma di formaggio 11 ad altezze prefissate. In questo modo attivando i dispostivi di incisione 33 vengono attivati contemporaneamente tutti gli utensili di fresatura 34 ricavando contestualmente più incisioni.
Secondo possibili forme realizzative, e nel caso in cui siano presenti più utensili di fresatura 34, ciascuno di essi, o almeno alcuni di essi, può essere asservito da dispositivi posizionatori configurati per posizionare reciprocamente fra loro gli utensili di fresatura 34 e permettere l’ottenimento di incisioni ad altezze diverse. In accordo con ulteriori varianti realizzative non illustrate nei disegni ed eventualmente combinabili con le forme di realizzazione qui descritte, i dispositivi di incisione 33 possono comprendere anche organi attivatori/disattivatori configurati per attivare o disattivare selettivamente un utensile di fresatura 34 piuttosto che l’altro.
In accordo con possibili forme di realizzazione, i dispositivi di incisione 33 possono essere asserviti anche da dispositivi di aspirazione 38 configurati per aspirare gli sfridi di fresatura che si generano quando l’utensile di fresatura 34 viene attivato. In accordo con una possibile soluzione realizzativa, i dispositivi di aspirazione 38 possono comprendere un condotto di aspirazione 39 collegato ad organi aspiranti non illustrati nelle figure. Il condotto di aspirazione 39 può essere montato sui dispositivi di incisione 33, ad esempio in prossimità dell’utensile di fresatura 34.
In accordo con una possibile forma di realizzazione, i dispositivi di aspirazione 39 sono integrati nei dispositivi di incisione 33, ad esempio prevedendo che il condotto di aspirazione 39 sia integrato sul braccio 37 di supporto dell’utensile di fresatura 34 ed agisca direttamente in prossimità dell’utensile di fresatura 34.
I dispositivi di aspirazione 38 possono comprendere a solo titolo esemplificativo organi aspiranti di tipo Venturi.
Le operazioni di incisione prevedono di portare l’utensile di fresatura 34 contro la superficie circonferenziale della forma di formaggio 11. In questa condizione viene attivata la rotazione del corpo di supporto 23 attorno all’asse longitudinale Z per permettere l’esecuzione della scanalatura sulla forma di formaggio 11.
In accordo con una possibile variante realizzativa, anziché portare in rotazione il corpo di supporto 23, si prevede che gli organi di supporto e posizionamento 35 movimentino l’utensile di fresatura attorno alla forma di formaggio 11 per l’esecuzione della scanalatura.
Possibili implementazioni del procedimento possono prevedere che all’operazione di incisione della forma di formaggio 11 segua l’operazione di taglio di quest’ultima mediante il filo 27.
In accordo con una possibile variante del procedimento secondo il presente trovato, si può prevedere che l’operazione di incisione sia almeno parzialmente contemporanea all’operazione di taglio. In accordo con questa variante realizzativa si può prevedere, ad esempio, che l’operazione di incisione con i dispositivi di incisione 33 venga effettuata per almeno metà dello sviluppo circonferenziale della forma e che, raggiunta questa condizione, vengano attivati i dispositivi di taglio 25. In questa condizione i dispositivi di taglio 25 dispongono il filo 27 nella porzione già incisa della forma di formaggio 11 e vengono attivati affinché si avvìi il taglio del disco 12.
Durante l’operazione di taglio da parte del filo 27, i dispositivi di incisione 33 continuano la loro azione di incisione della rimanente porzione superficiale non incisa. La sovrapposizione almeno parziale dell’operazione di incisione con quella di taglio permette di ridurre, fino a quasi dimezzare, il tempo per l’esecuzione del taglio di un disco 12.
In accordo con possibili soluzioni realizzative, il corpo di supporto 23 può comprendere dispositivi di centratura 43, illustrati ad esempio in fig. 5 e configurati per centrare e mantenere in posizione centrata la forma di formaggio 11 almeno durante le operazioni di taglio trasversale per l’ottenimento dei dischi 12, ed eventualmente durante l’operazione di incisione.
In accordo con una possibile formulazione del trovato, i dispositivi di centratura 43 comprendono una pluralità di lame 44 a sviluppo oblungo imperniate, in prossimità di loro estremità, in posizione angolarmente sfalsate, circonferenzialmente sulla piattaforma di supporto 24.
Le lame 44 sono poste, durante l’uso, sporgenti dalla superficie di appoggio della piattaforma di supporto 24, così da contattare quando attuate la forma di formaggio 11 che viene posta su quest’ultima.
Le lame 44 sono configurate per assumere almeno una prima posizione operativa in cui sono disposte con il loro sviluppo oblungo sostanzialmente tangenti allo sviluppo perimetrale della piattaforma di supporto 24, ed una seconda posizione operativa in cui le estremità libere delle lame 44 sono rivolte verso la parte interna della piattaforma di supporto 24.
Nella seconda posizione operativa, le lame 44 contattano la superficie perimetrale della forma di formaggio 11 esercitando un’azione di centratura.
I dispositivi di centratura 43 possono comprendere, inoltre, organi attivatori 45 configurati per portare selettivamente le lame 44 dalla loro prima posizione operativa alla loro seconda posizione operativa o viceversa.
In accordo con possibili forme realizzative, gli organi attivatori 45 comprendono almeno un attuatore lineare 46 nella fattispecie una pluralità di attuatori lineari 46 ciascuno dei quali collegato ad una rispettiva lama 44. L’attivazione dell’attuatore lineare 46 determina la rotazione della rispettiva lama 44 attorno al punto in cui è imperniata per portare o meno quest’ultima a contatto con la forma di formaggio 11. Gli organi attivatori 45 possono essere collegati anche ad organi sincronizzatori 47 configurati per sincronizzare la movimentazione di tutte le lame 44 almeno nel passaggio dalla loro prima posizione operativa alla loro seconda posizione operativa. In accordo con la forma di realizzazione illustrata in fig. 5, gli organi sincronizzatori 47 possono comprendere una ruota dentata 48, nella fattispecie con dentatura a tratti, posta coassiale alla piattaforma di supporto 24. Sulla ruota dentata 48 si ingranano una pluralità di settori dentati 49 ciascuno' dei quali imperniato, radialmente ed esternamente alla ruota dentata 49, in corrispondenza di uno dei punti di imperniamento delle lame 44 sulla piattaforma 44. Ciascuna lama 44 è fissata solidalmente ad uno dei settori dentati 49 in corrispondenza del suo punto di imperniamento con la piattaforma di supporto 24. A ciascun settore dentato 49 è fissato radialmente uno degli attuatori lineari 46 che nel caso di specie è un attuatore lineare ad attuazione pneumatica. L’attuazione di ciascun attuatore lineare 46 determina la rotazione del settore dentato 49 il quale, oltre a ruotare la lama 44 ad esso collegata, porta in rotazione anche la ruota dentata 48 e quindi anche gli altri settori dentati 49.
Un’attuazione anche non completamente simultanea degli attuatori lineari 46 assicura pertanto l’azione di centratura della forma di formaggio 11 sulla piattaforma di supporto 24.
In accordo con possibili forme di realizzazione, eventualmente combinabili con le forme di realizzazione qui descritte, l’unità di discatura 13 comprende un dispositivo manipolatore 50 configurato almeno per movimentare i dischi 12 dall’unità di discatura 13 verso l’unità di carotaggio 14.
In possibili formulazioni del trovato, il dispositivo manipolatore 50 è configurato per trattenere in posizione sul corpo di supporto 23 la forma di formaggio 11 durante le operazioni di taglio ed eventualmente di incisione.
In accordo con forme di realizzazione il dispositivo manipolatore 50 può comprendere un robot, una pinza, una testa di presa per depressione, ventose, o dispositivi simili ed assimilabili ed idonei allo scopo.
Secondo una possibile forma realizzativa, illustrata a titolo di esempio nella fig. 3, il dispositivo manipolatore 50 comprende una testa di presa a ventose 51 configurata per manipolare, per azione di depressione, il 12 che viene tagliato.
La testa di presa a ventose 51 può essere montata su un dispositivo di movimentazione 52 configurato per movimentare quest’ultima nelle direzioni prefissate.
Il dispositivo di movimentazione 52 può comprendere un elemento di sostegno 53, ad esempio una colonna a sviluppo longitudinale, collegato al basamento dell’unità di discatura 13, ed un braccio di supporto 54 montato a sbalzo sull’elemento di sostegno 53.
Sull’estremità libera del braccio di supporto 54 è montata la testa di presa a ventose 51.
II dispositivo di movimentazione 52 può essere asservito da organi di attuazione previsti per movimentare l’elemento di sostegno 53 e/o il braccio di supporto 54 al fine di posizionare in modo predeterminato la testa di presa a ventose 51 nell’unità di discatura 13.
A solo titolo esemplificativo, gli organi di attuazione previsti per la movimentazione dell’elemento di sostegno 53 e del braccio di supporto 54 possono comprendere meccanismi telescopici, attuatori lineari, motori elettrici, meccanismi a vite senza fine, meccanismi a cremagliera o loro possibili combinazioni.
In accordo con soluzioni realizzative, fra il braccio di supporto 54 del dispositivo di movimentazione 52 e la testa di presa a ventose 51 è interposto un organo posizionatore 55 configurato per movimentare verticalmente, ossia in una direzione parallela allo sviluppo longitudinale dell’elemento di sostegno 53, la testa di presa a ventose 51. L’organo posizionatore 55 può comprendere, ad esempio, un attuatore lineare, quale ad esempio un attuatore pneumatico.
La testa di presa a ventose 51, grazie alla presenza del dispositivo di movimentazione 52 può essere portata in una prima posizione di prelievo e/o trattenimento della forma di formaggio 11 e/o del disco 12 tagliato sul corpo di supporto 23, ed almeno in una seconda posizione di consegna di un disco 12 tagliato all’unità operativa posta a valle.
La movimentazione verticale della testa di presa a ventose 51 determinata dall’organo posizionatore 55 permette anche di esercitare la voluta azione di trattenimento e/o di prelievo.
In alcune formulazioni realizzative, la testa di presa a ventose 51 può essere portata anche in una terza posizione, o posizione di scarico di scarti di lavorazione. La terza posizione, come verrà descritto nel prosieguo, permette di scaricare dai dispositivi di taglio 25 ad esempio strati di crosta della forma di formaggio 11 tagliati in dischi.
In accordo con una delle possibili soluzioni realizzative, la testa di presa a ventose 51 può comprendere un corpo di base 56 di forma sostanzialmente circolare al quale è associata una pluralità di ventose 57.
Le ventose 57 possono essere disposte reciprocamente distanziate sul perimetro di una circonferenza. Tale disposizione permette la presa di dischi 12, anche già carotati nella loro parte centrale.
La testa di presa a ventose 51 è collegata, a sua volta, ad un apparato di generazione di una condizione di vuoto, non illustrato nei disegni, che provvede ad azionare selettivamente le ventose 57.
In possibili soluzioni realizzative, ciascuna ventosa 57 è collegata all’apparato di generazione di vuoto ad esempio mediante tubi di raccordo.
L’unità di discatura 13 può essere provvista, come sopra descritto, di una postazione di scarico 64 di scarti di lavorazione, quali dischi 12 di crosta di formaggio, per la loro l’evacuazione dalla linea di produzione.
In accordo con la forma di realizzazione di fig. 3 la postazione di 64 comprende una pluralità di rulli 65 montati folli su un’intelaiatura di supporto 66. La testa di presa a ventose 51 quando si porta nella suddetta terza posizione provvede a scaricare sulla pluralità di rulli 65 lo scarto di lavorazione. I rulli 65 determinano l’evacuazione laterale dello scarto.
Il dispositivo manipolatore 50 può essere configurato per disporre i dischi 12 tagliati in prossimità dell’ingresso all’unità di carotaggio 14.
L’unità di carotaggio 14, in corrispondenza della sua zona di ingresso, può essere provvista di un organo ribaltatore 93, un esempio del quale è illustrato nella fig. 9.
L’organo ribaltatore 93 può essere configurato per capovolgere i dischi 12 che vengono tagliati nell’unità di discatura 13 e per renderli disponibili all’unità di carotatura 14 con una sua faccia predefinita rivolta verso l’alto. L’organo ribaltatore 93 può essere impiegato, ad esempio, nel caso in cui da una forma di formaggio 11 si ottengano unicamente due dischi 12, ovvero due semiforme ciascuna con la propria crosta. In questo caso si rende necessario predisporre alle unità poste a valle i due dischi 12 entrambi con la crosta rivolta nello stesso senso.
L’organo ribaltatore 93 può comprendere ad esempio due teste di presa 94 disposte da un lato e dall’altro del piano di supporto 20 e configurate per prendere il disco 12 in posizioni diametralmente contrapposte.
Le teste di presa 94 possono essere asservite da organi di rotazione 95 configurati per far ruotare le teste di presa 94 attorno ad un asse di rotazione Y posto sostanzialmente ortogonale all’asse di lavorazione X e da organi posizionatori 96 configurati per movimentare le teste di presa 94 sia in una direzione ortogonale al piano di supporto X sia in una direzione parallela all’asse di rotazione Y per portare le teste di presa 94 in avvicinamento/allontanamento reciproco.
Coordinando opportunamente l’attuazione degli organi di rotazione 95 e degli organi posizionatori 96 è possibile determinare il capovolgimento dei dischi 12.
Le figg. 1, 2, 7 e 8 vengono utilizzate per descrivere possibili forme di realizzazione, eventualmente combinabili con altre forme di realizzazione qui descritte, dell’unità di carotaggio 14.
L’unità di carotaggio 14 comprende almeno un utensile carotatore 67, in fig. 7 due utensili carotatori 67 selettivamente attuabili mediante rispettivi organi di attuazione 68. Gli organi di attuazione 68 sono configurati per attivare l’utensile carotatore 67 verso il piano di supporto 20, ed eseguire sul disco 12 il foro 17.
Gli utensili carotatori 67 possono avere forma sostanzialmente tubolare con forma della sezione trasversale circolare, quadrata, rettangolare, o di altre forme desiderate. Almeno un’estremità degli utensili carotatori 67 è conformata a lama per permettere l’esecuzione del foro 17.
Gli utensili carotatori 67 sono montati su un’intelaiatura di supporto 69 posta al di sopra del piano di supporto 20.
Gli organi di attuazione 68 possono comprendere attuatori lineari, martinetti a vite, meccanismi a vite senza fine, meccanismi a cremagliera, motori, od organi simili ed assimilabili ed idonei allo scopo.
Nel caso in cui l’unità di carotaggio 14 comprenda più utensili carotatori 67 si può prevedere che ciascuno di essi abbia dimensioni e/o forma diversa dagli altri.
Nel caso in cui l’unità di carotaggio 14 comprenda più utensili carotatori 67, sull’intelaiatura di supporto 69 possono essere installati organi di selezione 70, 170 previsti per selezionare, ovvero per portare in una posiziona attiva, selettivamente un utensile carotatore 67 piuttosto che l’altro.
Con riferimento alla fig. 7 viene descritta una prima forma di realizzazione in cui gli organi di selezione 70 sono configurati per attivare selettivamente uno di due utensili carotatori 67.
Gli organi di selezione 70 comprendono guide 71 fissate all’intelaiatura di supporto 69 e slitte 72 montate scorrevolmente sulle guide 71 al di sopra del piano di supporto 20.
Sulle slitte 72 sono montati, mediante barre 73 e piastre di supporto 74, gli utensili di carotatura 67.
In particolare, ciascun utensile di carotatura 67 è fissato ad una piastra di supporto 74 la quale è montata scorrevole sulle barre 73. Le barre 73, a loro volta, collegano fra loro due slitte 72 montate scorrevolmente su rispettive guide 71 disposte distanziate fra loro sull’intelaiatura di supporto 69. Gli organi di attuazione 68 sono montati sulla slitta 72 posta superiormente e sono collegati con una loro prima estremità ad una delle piastre di supporto 74 su cui è montato l’utensile carotatore 67. La slitta 72 inferiore può comprendere organi di guida, non illustrati nei disegni, e configurati per guidare la movimentazione dell’utensile di carotatura 27 verso il piano di supporto 20. Almeno una delle slitte 72 è collegata ad un attuatore lineare 75 previsto per spostare selettivamente le slitte 72 sulle guide 71 e portare in condizione attiva un utensile carotatore 67 piuttosto che l’altro.
In particolare, l’attuatore lineare 75 è configurato per disporre l’utensile carotatore 67 selezionato con il suo asse di azione sostanzialmente incidente con l’asse di lavorazione X dell’impianto 10. In questo modo, quando un disco 12 viene posto al di sotto dell’utensile carotatore 67, è possibile ricavare direttamente il foro 17.
Ciascun utensile carotatore 67 può essere asservito da un rispettivo dispositivo di scarico 76 del materiale asportato per ricavare il foro 17 nel disco 12.
Il materiale asportato per ricavare il foro 17 durante l’operazione di carotaggio rimane all’interno della cavità definita dall’utensile carotator 67 stesso. Operazioni successive di carotatura portano il materiale asportato a scorrere assialmente lungo l’utensile carotatore 67 per essere poi espulso attraverso l’estremità opposta a quella in cui è prevista la lama di taglio. A tale scopo, ciascuna piastra di supporto 74, sulla quale è montato l’utensile carotatore 67, è provvista di un foro di scarico 77 attraverso il quale passa e viene scaricato il materiale asportato.
A ciascuna piastra di supporto 74 può essere fissato un carter 78 configurato per contenere temporalmente e scaricare il materiale asportato verso una zona di scarico 79.
Fra ciascun carter 78 e ciascuna zona di scarico 79 può essere previsto un canale di collegamento 80, ad esempio ottenuto dalla piegatura di una lamiera, che permette il trasferimento del materiale asportato dal carter 78 verso la zona di scarico 79.
Ciascun canale di collegamento 80 può essere collegato alle piastre di supporto 74, ad esempio mediante incernieramento, per assecondare le movimentazioni cui queste ultime sono soggette per la selezione degli utensili carotatori 67.
Con riferimento alla fig. 8 viene descritta una seconda forma di realizzazione in cui gli organi di selezione, qui identificati con il numero di riferimento 170, sono configurati per attivare uno di una pluralità di utensili carotatori 67, nel caso di specie quattro utensili carotatori 67, di cui solo tre illustrati in figura.
In questa forma di realizzazione si può prevedere che gli utensili carotatori 67 siano montati, con una loro estremità, su una piattaforma circolare 171 secondo una disposizione sul perimetro di una circonferenza il cui centro corrisponde con il centro della piattaforma circolare 171.
La piattaforma circolare 171 è provvista di primi elementi di guida circolari 172. Una piastra di supporto 173 è provvista di secondi elementi di guida circolari 174 sui quali sono montati scorrevoli i primi elementi di guida circolari 172.
I primi 171 ed i secondi elementi di guida circolari 172 permettono la rotazione della piattaforma circolare 171 attorno al suo centro e rispetto alla piastra di supporto 173.
Un organo motore 175 è fissato sulla piastra di supporto 173 ed è collegato alla piattaforma circolare 171. L’attuazione dell’organo motore 175 determina la rotazione della piattaforma circolare 171 e quindi degli utensili carotatori 67 montati su essa. Ciascun utensile carotatore 67 può essere portato in una posizione attiva per l’esecuzione del foro 17 sul disco 12.
La piastra di supporto 173, a sua volta, è montata in modo scorrevole lungo una direzione parallela all’estensione longitudinale degli utensili carotatori 67, su barre di guida 176 fissate all’intelaiatura di supporto 69.
Sull’intelaiatura di supporto 69 è fissato l’organo di attuazione 68 il quale provvede a movimentare la piastra di supporto 173 lungo le barre di guida 176 e determina l’attuazione dell’utensile carotatore 67 per l’esecuzione del foro 17.
Non si esclude che in altre forme di realizzazione, ciascun utensile carotatore 67 sia provvisto di un proprio organo di attuazione configurato per attivare selettivamente il rispettivo utensile carotatore 67.
Anche in questa forma di realizzazione possono essere previsti dispositivi di scarico 177 del materiale asportato per ricavare il foro 17. La piattaforma circolare 171 infatti è provvista di una pluralità di fori di scarico 178 ciascuno dei quali ricavato in continuità con la cavità tubolare di uno degli utensili carotatori 67.
La piastra di supporto 173 a sua volta, in corrispondenza della posizione attiva dell’utensile carotatore 67, è provvista di un foro passante 179, che si dispone di volta in volta allineato con il foro di scarico 178 corrispondente all’utensile carotatore 67 che viene attivato.
Sulla piastra di supporto 173, in corrispondenza del foro passante 179, è montato un carter 180 nel quale viene contenuto temporalmente e scaricato il materiale asportato per l’esecuzione del foro 17.
Il materiale asportato viene scaricato verso una zona di scarico 181. Fra il carter 180 e la zona di scarico 181 può essere previsto un canale di collegamento 182 previsto per permettere il trasferimento del materiale asportato dal carter 180 verso la zona di scarico 181.
Il canale di collegamento 182 può essere ottenuto dalla ripiegatura di una lamiera. Secondo una possibile forma di realizzazione, il canale di collegamento 182 può essere collegato alla piastra di supporto 173 mediante impemiamento per assecondare le movimentazioni cui è sottoposta quest’ultima quando viene attivato l’organo di attuazione 68.
In accordo con possibili forme realizzative del trovato, l’unità di carotatura 14 può comprendere anche organi centratori 81 configurati per centrare in modo preciso il disco 12 che viene carotato al fine di disporlo in posizione centrata ed allineata con l’asse di azione dell’utensile carotatore 67 che viene azionato.
Secondo possibili forme realizzative, gli organi centratori 81 sono fissati al di sopra del piano di supporto 20.
In accordo con formulazioni del trovato gli organi centratori 81 possono comprendere una pluralità di lame centratrici 82 montate ai lati del piano di supporto 20 e selettivamente azionabili per disporsi a contatto ciascuna contro la superficie circonferenziale del disco 12 in lavorazione.
In particolare, si può prevede che le lame centratrici 82 siano imperniate, in corrispondenza di loro prime estremità, mediante perni 83 montati sul piano di supporto 20 secondo una disposizione sul di una circonferenza.
Ai perni 83 sono collegati organi attivatori, non illustrati nei disegni e configurati per portare le lame centratrici 82 in una posizione non operativa, di non interferenza e/o di non contatto con il disco 12 di formaggio, ed una posizione operativa, in cui vengono ruotate attorno ai perni 83 ed in avvicinamento reciproco per contattare il disco 12 che si trova interposto fra esse.
In accordo con possibili formulazioni del presente trovato, il piano di supporto 20 può essere definito da un convogliatore a nastro 84 (fig. 1) configurato oltre che per supportare i dischi 12 che di volta in volta vengono disposti su esso anche per farli avanzare lungo l’asse di lavorazione X e verso le unità poste a valle.
In accordo con possibili forme di realizzazione, ad esempio quella illustrata nelle figg. 1 e 2, a valle dell’unità di carotatura 14 è posta l’unità di pesatura 15.
L’unità di pesatura 15 può comprendere una bilancia, o celle di carico, per una valutazione diretta del peso del prodotto intermedio 18 ottenuto nell’unità di carotatura 14.
In accordo con varianti realizzative del trovato, l’unità di pesatura 15 può comprendere dispositivi di acquisizione ottica configurati per rilevare la forma, le dimensioni ed eventuali discontinuità del prodotto intermedio 18 ottenuto. Ciò permette di ottimizzare successivamente l’esecuzione del taglio in spicchi 19 del prodotto intermedio 18 per garantire l’ottenimento di spicchi 19 di peso uniforme. L’unità di pesatura 15 può essere asservita da rilevatori di presenza, ad esempio fotocellule, previste per rilevare la presenza del prodotto intermedio 18 che di volta in volta viene caricato per la stima almeno del peso.
Possibili soluzioni realizzative possono prevedere che l’unità di pesatura 15 comprenda un organo trasportatore 85 previsto per movimentare il prodotto intermedio 18 lungo l’asse di lavorazione X e verso l’unità operativa posta a valle.
L’organo trasportatore 85 comprende, nel caso di specie, un trasportatore a nastro anche se non si esclude l’utilizzo di altre tipologie di trasportatori, ad esempio organi spintori.
Le figg. 1 e 2 vengono utilizzate per descrivere alcune possibili soluzioni realizzative dell’unità di taglio 16, o spicchiatura.
L’unità di taglio 16 comprende una lama di taglio 86 di forma sostanzialmente piana e che, in una forma realizzativa si estende per una lunghezza sostanzialmente uguale al diametro del prodotto intermedio 18 da cui si vuole ottenere gli spicchi 19. In questa forma realizzativa, la lama di taglio 86 esegue un taglio sul prodotto intermedio 18 che si estende sostanzialmente per l’intero diametro di quest’ultimo. In accordo con possibili varianti realizzative, la lama di taglio 86 presenta una larghezza sostanzialmente uguale al raggio del prodotto intermedio 18 dal quale si vuole ottenere gli spicchi 19. In questo caso la lama di taglio 86 è configurata per realizzare il taglio del prodotto intermedio 18 sostanzialmente sul raggio di quest’ultimo.
La lama di taglio 86 è collegata ad organi di attuazione 87 configurati per movimentare linearmente la lama di taglio 86 verso il piano di supporto 22 sottodisposto.
Gli organi di attuazione 87 possono comprendere un martinetto a vite, un motore elettrico, cinematismi meccanici, ruote dentate, meccanismi a cremagliera, cinematismi articolati, o possibili combinazioni dei precedenti.
Alla lama di taglio 86 sono collegati anche organi rotativi previsti per ruotare angolarmente la lama di taglio 86 e permettere l’ottenimento di spicchi 19 di angolazioni volute.
L’unità di taglio 16 può essere asservita anche organi di e centratura 88 configurati per trattenere e centrare il prodotto intermedio 18 durante le operazioni di taglio con la lama di taglio 86.
In accordo con possibili forme di realizzazione gli organi di trattenimento e centratura 88 possono avere la configurazione di una pinza a polipo.
Gli organi di trattenimento e centratura 88 possono comprendere una pluralità di bracci di trattenimento 89 montati su una piattaforma di supporto ed attuazione 90 secondo una disposizione sul perimetro di una circonferenza.
I bracci di trattenimento 89 possono essere imperniati alla piattaforma di supporto ed attuazione 90 in modo che una movimentazione selettiva di quest’ultima possa portare i bracci di trattenimento 89 in una posizione aperta, e di non contatto con il prodotto intermedio 18 in lavorazione, o selettivamente in una posizione chiusa, in cui tutti i bracci di trattenimento 89 concorrono simultaneamente a trattenere il prodotto intermedio 18 interposto fra essi.
Alla piattaforma di supporto ed attuazione 90 possono essere collegati organi di attuazione 91 configurati per movimentare selettivamente quest’ultima e portarla nella posizione di bracci di trattenimento 89 aperti o chiusi.
In accordo con possibili formulazioni del presente trovato, il piano di supporto 22 dell’unità di taglio 16 può essere definito da un nastro trasportatore 92 che oltre a supportare il prodotto intermedio 18 ne determina anche una suo avanzamento lungo l’asse di lavorazione X.
In accordo con possibili forme realizzati ve, rimpianto 10 secondo il presente trovato può comprendere anche un’unità di caricamento 96 disposta a monte dell’unità di discatura 13 e configurata per caricare di volta in volta su quest’ultima una forma di formaggio 11 da trattare.
L’unità di caricamento 96 può comprendere un magazzini 97 configurato per supportare una pluralità di forme di formaggio 11 da avviare alla lavorazione.
Il magazzino 97 può comprendere ad esempio un banco di supporto, o piattaforma sulla quale vengono disposte organizzate ad esempio in pile le forme di formaggio 11. L’unità di caricamento 96 è asservita da almeno un organo di presa 98 configurato per prelevare una forma di formaggio 11 per volta dal magazzino 97 e renderla disponibile all’unità di discatura 13, ad esempio in corrispondenza del corpo di supporto 23.
In accordo con possibili forme di realizzazione, l’organo di presa 98 può comprendere almeno un corpo di base 99 al quale è associata una (fig. 1) o più di ventose 100 (fig. 6).
In quest’ultimo caso, le ventose 100 possono essere disposte reciprocamente distanziate sul perimetro di una circonferenza. Tale disposizione, a differenza di un’unica ventosa posta centralmente, garantisce la presa e/o il trattenimento di forme di formaggio 11 anche già precedentemente carotate nella loro parte centrale.
L’organo di presa 98 è collegato, a sua volta, ad un apparato di generazione di una condizione di vuoto, non illustrato nei disegni, che provvede ad azionare selettivamente le ventose 100.
In possibili soluzioni realizzative, ciascuna ventosa 100 è collegata all’apparato di generazione di vuoto ad esempio mediante tubi di raccordo.
In possibili varianti realizzative, Tapparato di generazione di una condizione di vuoto può essere collegato in una camera di depressione unica, ad esempio definita dal corpo di base 99, nella quale sono collegate le ventose 100.
Le ventose 100 possono essere accoppiate al corpo di base 99 ad esempio mediante elementi elastici 63 che permettono di ammortizzare le condizioni di contatto con la forma di formaggio 11 e/o i dischi 12. Gli elementi elastici 63 possono comprendere dispositivi smorzatori, molle a compressione, pistoni, elementi telescopici, o loro possibili combinazioni.
In accordo con possibili formulazioni del presente trovato, l’organo di presa 98 può essere asservito anche da dispositivi di acquisizione ottica 58 (fig. 6) configurati per acquisire un’immagine della forma di formaggio 11 che dovrà essere manipolata e permettere un posizionamento centrato dell’organo di presa 98.
In accordo con la forma realizzativa illustrata in fig. 6, i dispositivi di acquisizione ottica 58 possono comprendere almeno una telecamera, o fotocellula 59, nel caso di specie due fotocellule 59, montate direttamente sul corpo di base 99.
Le fotocellule 59 possono essere montate sulla porzione centrale del corpo di base 99.
Le fotocellule 59 possono essere asservite anche da elementi posizionatori 60 configurati per movimentare queste ultime e permettere una loro diverso posizionamento al fine di regolare l’angolazione di ripresa.
Secondo possibili soluzioni realizzative, gli elementi posizionatori 60 possono comprendere un supporto 61 sul quale sono montate le fotocellule 59. In particolare, si può prevedere che le fotocellule 59 siano imperniate al supporto 61 cosicché una movimentazione di quest’ultimo comporta una coordinata movimentazione delle fotocellule 59 che ne modifica così l’angolo di ripresa.
A tale scopo, il supporto 61 è collegato ad un attuatore lineare 62 previsto per movimentare linearmente il supporto 61 nella fattispecie in una direzione sostanzialmente verticale. Meccanismi di richiamo elastico possono essere previsti fra le fotocellule 59 ed il corpo di base 99 per mantenere la posizione delle fotocellule 59 determinata dalla movimentazione del supporto 61.
L’organo di presa 98 può essere montato su un pantografo Cartesiano 101 disposto fra la zona occupata dal magazzino 97 e l’unità di discatura 13. In particolare, il pantografo cartesiano 101 comprende travi 102 disposte parallelamente all’asse di lavorazione X e che si estendono fra il magazzino 97 e l’unità di discatura 13.
L’organo di presa 98 può essere movimentato pertanto sia in una direzione parallela all’asse di lavorazione X sia in una direzione trasversale a quest’ultima permettendo di raggiungere le varie zone di prelievo e di consegna delle forme di formaggio 11.
È chiaro che all’impianto per il trattamento di un prodotto alimentare ed al relativo procedimento fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti dell’impianto per il trattamento di un prodotto alimentare e del relativo procedimento, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto per il trattamento di un prodotto alimentare (11), quale una forma di formaggio a pasta dura o semidura, comprendente: - un’unità di discatura (13) configurata per tagliare detto prodotto alimentare (11) e per ottenere dischi (12); - un’unità di foratura (14) configurata per realizzare in ciascuno di detti dischi (12) un foro (17) a definire un prodotto intermedio (18) a forma di ciambella; - un’unità di pesatura (15) configurata per valutare il peso di almeno uno di detti dischi (12) o di detto prodotto intermedio (18); - un’unità di taglio (16) configurata per tagliare detto prodotto intermedio (18) in una pluralità di spicchi (19), detta unità di discatura (13), detta unità di foratura (14), detta unità di pesatura (15) e detta unità di taglio (16) essendo poste affiancate l’un l’altra ed allineate lungo un comune asse di lavorazione (X).
  2. 2. Impianto come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta unità di pesatura (15) è interposta fra detta unità di foratura (14) e detta unità di taglio (16).
  3. 3. Impianto come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta unità di pesatura (15) è interposta fra detta unità di discatura (13) e detta unità di foratura (14).
  4. 4. Impianto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta unità di discatura (13) comprende un corpo di supporto (23) sul quale disporre detto prodotto alimentare (11) e dispositivi di taglio (25) configurati per tagliare in dischi (12) detto prodotto alimentare (11).
  5. 5. Impianto come nella rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti dispositivi di taglio (25) comprendono una pluralità di utensili di taglio (26) configurati per tagliare contemporaneamente da detto prodotto alimentare (11) più dischi (12).
  6. 6. Impianto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta unità di discatura (13) comprende dispositivi di incisione (33) configurati per incidere superficialmente la superficie laterale di detto prodotto alimentare (11) e generare su quest’ultima almeno una scanalatura od incisione circonferenziale.
  7. 7. Impianto come nella rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti dispositivi di incisione (33) comprendono una pluralità di utensili di fresatura (34) ciascuno dei quali configurato per incidere circonferenzialmente detto prodotto alimentare (11) e ricavare contemporaneamente rispettive scanalature od incisioni circonferenziali.
  8. 8. Impianto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta unità di discatura (13) comprende un dispositivo manipolatore (50) configurato almeno per movimentare detti dischi (12) da detta unità di discatura (13) verso detta unità di foratura (14).
  9. 9. Impianto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta unità di foratura (14) comprende una pluralità di utensili carotatori (67) collegati ad organi di attuazione (68) configurati per movimentare selettivamente almeno uno di detti utensili carotatori (67) contro detti dischi (12) ed eseguire detto foro (17), organi di selezione (70; 170) essendo previsti per selezionare selettivamente uno di detti utensili carotatori (67).
  10. 10. Impianto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta unità di taglio (16) comprende una lama di taglio (86) collegata ad organi di attuazione (87) configurati per movimentare linearmente detta lama di taglio (86) verso detto prodotto intermedio (18) ed organi rotativi previsti per ruotare angolarmente detta lama di taglio (86) e determinare l’ampiezza dell’angolo di detti spicchi (19).
  11. 11. Impianto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta unità di taglio (16) comprende organi di trattenimento e centratura (88) configurati per trattenere e centrare detto prodotto intermedio (18) durante le operazioni di taglio.
  12. 12. Procedimento per il trattamento di un prodotto alimentare (11) quale una forma di formaggio a pasta dura o semidura, comprendente: - il tagliare detto prodotto alimentare (11) in una pluralità di dischi (12); - il realizzare in ciascuno di detti dischi (12) un foro (17) a definire un prodotto intermedio (18) a forma di ciambella; - il valutare il peso di almeno uno di detti dischi (12) o di detto prodotto intermedio (18); - il tagliare detto prodotto intermedio (18) in una pluralità di spicchi (19); dette operazioni di taglio di detto prodotto alimentare (11), di realizzazione di detto foro (17), di valutazione del peso e di taglio di detto prodotto intermedio (18) essendo realizzate una in successione all’altra lungo un comune asse di lavorazione (X).
  13. 13. Procedimento come nella rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che comprende anche l’incidere superficialmente la superficie laterale di detto prodotto alimentare (11) per generare su quest’ultima almeno una scanalatura od incisione circonferenziale, e che il tagliare detto prodotto alimentare (11) in una pluralità di dischi (12) viene realizzato almeno in parte contestualmente all’incisione superficiale di detta superficie laterale di detto prodotto alimentare (11).
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US3060034A (en) * 1952-06-20 1962-10-23 Abele Bertozzi Spa Process for preserving crustless pieces of parmesan cheese
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