ITUD20130093A1 - Apparecchiatura per il trattamento di rifiuti, e relativo procedimento - Google Patents

Apparecchiatura per il trattamento di rifiuti, e relativo procedimento Download PDF

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ITUD20130093A1
ITUD20130093A1 IT000093A ITUD20130093A ITUD20130093A1 IT UD20130093 A1 ITUD20130093 A1 IT UD20130093A1 IT 000093 A IT000093 A IT 000093A IT UD20130093 A ITUD20130093 A IT UD20130093A IT UD20130093 A1 ITUD20130093 A1 IT UD20130093A1
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IT
Italy
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container
waste
opening
compacting
volumetric
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Application number
IT000093A
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English (en)
Inventor
Charles Amico
Original Assignee
Bredi S A S Di Breda Dionisio & C
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B30PRESSES
    • B30BPRESSES IN GENERAL
    • B30B9/00Presses specially adapted for particular purposes
    • B30B9/32Presses specially adapted for particular purposes for consolidating scrap metal or for compacting used cars
    • B30B9/321Presses specially adapted for particular purposes for consolidating scrap metal or for compacting used cars for consolidating empty containers, e.g. cans
    • B30B9/325Presses specially adapted for particular purposes for consolidating scrap metal or for compacting used cars for consolidating empty containers, e.g. cans between rotary pressing members, e.g. rollers, discs

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  • Processing Of Solid Wastes (AREA)

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"APPARECCHIATURA PER IL TRATTAMENTO DI RIFIUTI, E RELATIVO PROCEDIMENTO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un'apparecchiatura per il trattamento di rifiuti utilizzabile, a solo titolo esemplificativo, in ambito domestico, alimentare, della ristorazione, pubblico, industriale.
In particolare, l'apparecchiatura secondo il presente trovato prevede almeno una fase di compattazione del materiale per ridurre il suo volume complessivo.
II presente trovato si riferisce, inoltre, al relativo procedimento di trattamento dei rifiuti.
STATO DELLA TECNICA
Uno dei problemi dalla nostra società è quello legato alla raccolta e smaltimento dei rifiuti domestici, urbani, industriali o simili che vengono quotidianamente prodotti.
È anche nota, ed è sempre più diffusa, la raccolta differenziata dei suddetti rifiuti al fine di ridurre i costi di smaltimento degli stessi, favorire il riciclaggio e ridurre l'impatto ambientale.
In ambito domestico, ad esempio, è noto suddividere le diverse tipologie di materiali, ad esempio carta, plastica, vetro, alluminio, o quant'altro, disponendoli in appositi contenitori. I materiali contenuti nei contenitori vengono periodicamente consegnati a centri di raccolta quali una discarica, un cassonetto, o simili per il loro smaltimento.
Considerando che la raccolta dei rifiuti avviene a distanza di giorni per ciascun materiale, tali contenitori in dotazione hanno dimensioni relativamente ingombranti per contenere un determinato quantitativo di rifiuti del relativo materiale.
Al fine di ridurre l'ingombro dei rifiuti prodotti si prevede almeno una compattazione dei rifiuti prodotti che può essere eseguita manualmente dall'operatore o mediante l'utilizzo di appositi dispositivi di compattazione.
A solo titolo esemplificativo è noto un dispositivo di compattazione di tipo a pressa azionabile manualmente da un operatore e che comprende un vano di contenimento nel quale disporre un rifiuto quale ad esempio una bottiglia, o una scatola. Un elemento pressore, agendo sul rifiuto contenuto nel vano di contenimento, lo comprime riducendo il suo volume complessivo .
Questi dispositivi di compattazione sono idonei a compattare poche tipologie e grandezze di rifiuti, richiedono uno sforzo per l'attuazione notevole che non sempre è sostenibile dall'operatore.
Sono anche noti dispositivi di compattazione di tipo meccanico attuabili con appositi organi di attuazione che non richiedono un intervento diretto dell'operatore .
I suddetti dispositivi di compattazione noti non permettono comunque l'ottenimento di un adeguato effetto di compattazione dei rifiuti e degli ingombri complessivi .
Uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un'apparecchiatura per il trattamento di rifiuti che permetta di compattare con efficacia il volume complessivo dei rifiuti per ridurre sia le dimensioni dei contenitori di stoccaggio temporaneo dei rifiuti sia l'ingombro complessivo dei rifiuti. È anche uno scopo del presente trovato realizzare un'apparecchiatura per il trattamento di rifiuti che, oltre ad avere funzione di compattazione permette anche la differenziazione dei rifiuti.
È anche uno scopo del presente trovato mettere a punto un procedimento di trattamento dei rifiuti che permetta di ottenere un'efficace azione di compattazione dei rifiuti che vengono prodotti.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, un'apparecchiatura per il trattamento di rifiuti, secondo il presente trovato, comprende un primo gruppo di compattazione configurato per eseguire una prima compattazione volumetrica dei rifiuti mediante azione meccanica ed almeno un contenitore di ricezione dei rifiuti compattati dal primo gruppo di compattazione.
Secondo un aspetto del presente trovato, l'apparecchiatura comprende un secondo gruppo di compattazione volumetrica di tipo pneumatico collegabile al contenitore e configurato per generare in quest'ultimo una depressione idonea a ridurre il volume complessivo del contenitore e dei rifiuti in esso contenuti.
La duplice azione di compattazione, eseguita sequenzialmente, permette di ridurre notevolmente l'ingombro complessivo dei rifiuti per ottenere un contenitore trasportabile di ingombro ridotto e facilmente smaltibile anche in zone di raccolta dei rifiuti .
Il presente trovato si riferisce anche ad un procedimento per il trattamento di rifiuti, comprendente una prima compattazione volumetrica dei rifiuti mediante azione meccanica, seguita dal trasferimento dei rifiuti compattati in un contenitore .
Il procedimento del presente trovato comprende anche una seconda compattazione volumetrica di tipo pneumatico mediante generazione di una depressione nel contenitore per ridurre il volume del contenitore e dei rifiuti in esso contenuti.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una vista prospettica di un'apparecchiatura per il trattamento di rifiuti secondo il presente trovato;
- la fig. 2 è una vista di una sezione trasversale di un'apparecchiatura secondo il presente trovato;
- la fig. 3 è una vista di una sezione longitudinale di un'apparecchiatura secondo il presente trovato; la fig. 4 è una vista di alcuni componenti dell'apparecchiatura di fig. 1;
- la fig. 5 è una vista prospettica di un componente applicabile all'apparecchiatura secondo il presente trovato;
- la fig. 6 è una vista in sezione di un particolare di fig. 4;
- la fig. 7 è una vista di un dettaglio ingrandito di fig. 4;
la fig. 8 è una vista in esploso di alcuni componenti rappresentati in fig. 7;
- la fig. 9 è una vista di una sezione longitudinale di fig. 7;
- la fig. 10 è una vista di una sezione trasversale di fig. 7;
- la fig. 11 è una vista in sezione di un particolare ingrandito di fig. 5;
la fig. 12 è una vista prospettica di un'apparecchiatura secondo il presente trovato in accordo con una variante di realizzazione.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Con riferimento alla fig. 1, un'apparecchiatura 10 per il trattamento di rifiuti, secondo il presente trovato, comprende un'intelaiatura di supporto 11 sul quale è montato almeno un dispositivo di caricamento 12 dei rifiuti.
Nella forma di realizzazione rappresentata nelle figg. 1-3, il dispositivo di caricamento 12 è provvisto di una pluralità di compartimenti di carico 13, nella fattispecie tre compartimenti, attraverso ciascuno dei quali può essere introdotta una tipologia diversificata di rifiuti, ad esempio carta, plastica, vetro, ceramica, allumino, o altre tipologie.
Implementazioni realizzative del presente trovato prevedono che il dispositivo di caricamento 12 comprenda almeno un tamburo di carico 14 cavo internamente a definire almeno un compartimento di carico 13 dei rifiuti.
Il tamburo di carico 14 può essere selettivamente ruotabile attorno ad un asse di rotazione X, per assumere almeno una posizione di ricezione dei rifiuti, ed una posizione di scarico dei rifiuti a valle.
Il tamburo di carico 14 può essere unico e diviso da pareti 17 per definire i tre compartimenti di carico 13 oppure, in altre forme di realizzazione, ad esempio rappresentate nelle figg. 1-3, possono essere previsti più tamburi di carico 14, nella fattispecie tre tamburi, ciascuno adibito a ricevere una tipologia specifica di materiale, e definenti un compartimento di carico 13 separato dagli altri per mezzo delle pareti 17.
In forme di realizzazione il tamburo di carico 14 è provvisto di almeno un'apertura 15, nel caso illustrato in fig. 2 due aperture 15 diametralmente opposte, previste per permettere la ricezione e lo scarico dei rifiuti.
Il tamburo di carico 14 può essere portato in rotazione attorno all'asse di rotazione X manualmente o mediante attuatori, ad esempio un motore elettrico 16.
Nel caso in cui siano previsti più tamburi di carico 14 si può prevedere che a ciascuno di essi sia associato un rispettivo attuatore per determinare una loro movimentazione indipendente.
La rotazione del tamburo di carico 14 può essere comandata da sensori 18 (fig. 2) configurati per rilevare la presenza di rifiuti in prossimità della zona di introduzione nel dispositivo di caricamento 12.
I sensori 18 possono essere di tipo ottico, quali fotocellule .
Forme di realizzazione possono prevedere la presenza di un sensore 18 per ciascun tamburo di carico 14 del dispositivo di caricamento 12.
In particolare, il sensore 18, rilevata la presenza di rifiuti in prossimità della zona di introduzione del dispositivo di caricamento 12, comanda la rotazione del, o dei tamburi di carico 14 per disporre l'apertura 15 in posizione idonea a ricevere i rifiuti.
Quando il sensore 18 non percepisce più la presenza di rifiuti viene comandata la rotazione del tamburo di carico 14 per portarlo nella posizione di scarico. A valle del dispositivo di caricamento 12 è previsto un primo gruppo di compattazione 19 di tipo meccanico il quale agisce direttamente sui rifiuti per eseguire una loro prima riduzione volumetrica. Una possibile forma di realizzazione prevede che il primo gruppo di compattazione 19 comprenda un primo compattatore meccanico 20 configurato per esercitare sui rifiuti che vengono introdotti una prima compressione per ridurre il volume.
In una soluzione realizzativa, il primo compattatore meccanico 20 comprende due barre di compattazione 21 disposte parallele e distanziate fra loro a definire una luce di passaggio 22 per i rifiuti che vengono compattati. Al fine di permettere la presa ed il trascinamento dei rifiuti attraverso le barre di compattazione 21, queste ultime presentano una configurazione non assialsimmetrica cosicché quando vengono portate in rotazione si verifica una variazione periodica della dimensione della luce di passaggio 22.
Le barre di compattazione 2 infatti, sono selettivamente azionabili in rotazione attorno al loro asse di sviluppo longitudinale ed in modo controrotante. Alcune forme di realizzazione possono prevedere che le barre di compattazione 21 siano collegate cinematicamente mediante ingranaggi 27 per permettere la loro rotazione controrotante.
Nella forma di realizzazione rappresentata in fig.
2, le barre di compattazione 21 presentano un profilo della sezione trasversale di forma rettangolare anche se non si esclude una diversa forma del profilo.
In possibili forme di realizzazione, ad esempio rappresentate nelle figg. 2 e 3, il primo gruppo di compattazione 19 comprende un secondo compattatore meccanico 23 disposto a valle del primo compattatore meccanico 20, e provvisto di due alberi dentati 24 configurati per esercitare sia un'azione di compattazione sia una funzione di frammentazione, ovvero di riduzione della pezzatura dei rifiuti.
Gli alberi dentati 24 sono disposti paralleli fra loro e attivabili in modo controrotante per far passare fra essi i rifiuti. Possibili forme realizzative prevedono che gli alberi dentati 24 siano collegati cinematicamente fra loro mediante ingranaggi 28 per determinare una rotazione controrotante .
Una possibile soluzione realizzativa, ad esempio rappresentata in fig. 3, prevede che gli alberi dentati 24 siano provvisti di una pluralità di ruote dentate 25 calettate su un asse rotante 26.
Pareti di contenimento 29 possono essere previste per contenere i rifiuti introdotti dal dispositivo di caricamento 12 nel primo gruppo di compattazione 19 e per convogliarli verso lo scarico.
Alcune forme realizzative del presente trovato possono prevedere che il primo gruppo di compattazione 19 sia suddiviso in una pluralità di sezioni compartimentate 30 (fig. 3) ciascuna delle quali idonea a ricevere i rifiuti da un rispettivo compartimento di carico 13. Tale soluzione realizzativa permette di compattare in modo differenziato le diverse tipologie di rifiuti che vengono introdotte attraverso i tamburi di carico 14, evitando la loro mescolazione.
Nella forma realizzativa di fig. 3, le sezioni compartimentate 30 sono definite da una pluralità di pareti di divisione 31 disposte trasversalmente allo sviluppo longitudinale del primo gruppo di compattazione 19.
Organi motori sono previsti per portare selettivamente in rotazione il primo compattatore meccanico 20 o il secondo compattatore meccanico 23, od entrambi contestualmente.
I rifiuti trattati dal primo gruppo di compattazione 19 vengono scaricati in almeno un contenitore 32 per un loro contenimento temporaneo. Nella soluzione realizzativa delle figg. 1-4, sono previsti più contenitori 32 ciascuno dei quali idoneo a ricevere dal primo gruppo di compattazione 19 una tipologia differenziata di rifiuto.
Fra il primo gruppo di compattazione 19 ed il contenitore 32 possono essere previsti mezzi di introduzione 33 configurati per convogliare i rifiuti nell' almeno un contenitore 32. Nella forma di realizzazione delle figg. 3 e 4 a ciascun contenitore 32 è associato un proprio mezzo di introduzione 33. In forme di realizzazione, i mezzi di introduzione 33 comprendono una tramoggia 34 di ricezione dei rifiuti provenienti dal primo gruppo di compattazione 19 ed un condotto 35 collegato alla tramoggia 34 e configurato per introdurre i rifiuti nel contenitore 32.
Almeno al condotto 35 è associato un dispositivo di posizionamento 36 previsto per fargli assumere almeno una condizione operativa in cui si inserisce, in uso, nel contenitore 32 ed una posizione non operativa di non interferenza con la movimentazione del contenitore 32.
Alcune soluzioni realizzative possono prevedere che il condotto 35 sia inserito in modo scorrevole nell'apertura di scarico della tramoggia 34 per assumere, mediante il dispositivo di posizionamento 36, la condizione operativa e non operativa.
Il dispositivo di posizionamento 36 può comprendere una leva di attuazione 37 fulcrata, con una sua estremità 38, all'intelaiatura di supporto 11 e provvista, all'estremità opposta, di una porzione di presa 39 su cui può agire l'operatore per determinare la posizione operativa e non operativa del condotto 35
Il condotto 35 è collegato alla leva di attuazione 37 in una sua posizione intermedia.
Il contenitore 32 è realizzato con un materiale impermeabile all'aria almeno in ingresso e deformabile in modo da adattarsi di volta in volta al contenuto che viene immesso. Ad esempio può essere costituito da un sacco o sacchetto in plastica quale un poliammide, poliestere, polietilentereftalato o materiali simili od assimilabili.
Il contenitore 32 comprende un involucro 40 provvisto di una prima apertura 41 per la ricezione dei rifiuti dal primo gruppo di compattazione 19 e di una seconda apertura 42 per il suo collegamento ad un secondo gruppo di compattazione 43 volumetrica.
Il secondo gruppo di compattazione 43 è di tipo pneumatico ed è configurato per generare nel contenitore 32 una depressione idonea a ridurre il volume complessivo dei rifiuti in esso contenuti, nonché il volume del contenitore 32. Nel caso in cui l'apparecchiatura 10 sia prevista per contenere una pluralità di contenitori 32, si può prevedere che a ciascuno di essi sia associato un proprio secondo gruppo di compattazione 43, anche se non si esclude la possibilità di un unico secondo gruppo di compattazione 43 selettivamente attuabile in relazione allo specifico contenitore 32.
Possibili soluzioni realizzative prevedono che il secondo gruppo di compattazione 43 comprenda una pompa a vuoto 44 per aspirare l'aria presente all'interno del contenitore 32 e condotti di aspirazione 45 previsti per collegare lo specifico contenitore 32.
In particolare, il procedimento di trattamento dei rifiuti prevede una prima compattazione di tipo meccanico dei rifiuti introdotti attraverso il dispositivo di caricamento 12 che viene realizzata dal primo gruppo di compattazione 19 ed una seconda compattazione, questa volta pneumatica, dei rifiuti processati dal primo gruppo di compattazione 19 e contenuti nel contenitore 32.
La duplice modalità di compattazione permette di ridurre notevolmente l'ingombro complessivo dei rifiuti per ottenere un contenitore 32 trasportabile di ingombro ridotto.
La prima apertura 41 prevista nel contenitore 32 è definita da una cornice 46, nel caso illustrato in fig. 5 di forma rettangolare, alla quale si collega l'involucro 40.
Nel caso illustrato in fig. 6 l'involucro 40 è collegato alla cornice 46 per interferenza meccanica anche se non è escluso un collegamento per incollaggio.
Possibili soluzioni realizzative prevedono che la cornice 46 comprenda un primo riquadro 47 ed un secondo riquadro 48 reciprocamente accoppiati fra loro mediante organi di collegamento 49. Nel caso illustrato in fig. 6 gli organi di collegamento 49 comprendono denti di aggancio 50 a scatto previsti nel primo riquadro 47 e che si collegano con il secondo riquadro 48 o in corrispondenza di bordi perimetrali di quest'ultimo, come rappresentato in fig. 6, o in sedi di alloggiamento appositamente ricavate .
L'involucro 40 presenta lembi di aggancio 51 alla cornice 46 i quali sono interposti, in uso, fra il primo riquadro 47 ed il secondo riquadro 48.
Una possibile soluzione realizzativa del presente trovato (figg. 6-8) prevede che la prima apertura 41 sia provvista di un elemento di chiusura 52 da porre a chiusura di quest'ultima per permettere l'eventuale generazione di una depressione all'interno del contenitore 32.
Nella forma di realizzazione rappresentata in fig.
6 l'elemento di chiusura 52 comprende un foglio flessibile 53 fissato solidalmente ad almeno un bordo della cornice 46 di modo che, nel suo normale uso, si disponga a totale ostruzione della prima apertura 41.
Il foglio flessibile 53 può essere fissato alla cornice 46 o per incollaggio o con elementi di collegamento .
Possibili soluzioni realizzative possono prevedere che la cornice 46 sia provvista di mezzi di collegamento 58 (fig. 8) per collegare il contenitore 32 ad una struttura di supporto 59. Ad esempio nelle figg. 8 e 9, i mezzi di collegamento 58 comprendono sedi di alloggiamento 60 nelle quali si possono impegnare elementi di trattenimento, come descritti nel prosieguo.
La seconda apertura 42 (fig. 11) può comprende un manicotto 54 fissato all'involucro 40 del contenitore 32 ed al quale si collega il secondo gruppo di compattazione 43.
Il manicotto 54 può comprendere una porzione di aggancio 55 ed una flangia 56 fissabile alla porzione di aggancio 55. Fra la porzione di aggancio 55 e la flangia 56 viene fissato per interferenza l'involucro 40
In forme di realizzazione, al manicotto 54 può essere associato un elemento filtrante 57 previsto per evitare che particelle solide vengano aspirate dal secondo gruppo di compattazione 43. Altre forme di realizzazione possono prevedere che l'elemento filtrante 57 sia associato ad una parte del secondo gruppo di compattazione 43, ad esempio al condotto di aspirazione 45.
In forme di realizzazione si prevede che il manicotto 54 comprenda anche un elemento otturatore, non illustrato nei disegni e previsto per chiudere selettivamente il contenitore 32 e mantenere ad esempio una condizione di vuoto al suo interno.
L'elemento otturatore può essere automaticamente attivabile nel momento in cui il secondo gruppo di compattazione 43 viene scollegato dal contenitore 32. La struttura di supporto 59 può essere prevista per supportare 1'almeno un contenitore 32. Nel caso rappresentato nelle figg. 3 e 4 sono previste più strutture di supporto 59 per supportare ciascuna un contenitore 32. La struttura di supporto 59 può essere associata all'intelaiatura di supporto 11 in modo scorrevole su un piano sostanzialmente parallelo a quello di giacitura del primo gruppo di compattazione 19 e del secondo gruppo di compattazione 43.
Alla struttura di supporto 59 sono associati mezzi di collegamento 61 previsti per collegare e supportare il contenitore 32 durante il suo normale utilizzo.
Nella forma di realizzazione rappresentata in fig.
8, i mezzi di collegamento 61 comprendono un primo dispositivo di collegamento 62 ed un secondo dispositivo di collegamento 63 configurati per collegare e supportare il contenitore 32 sulla struttura di supporto 59 in corrispondenza rispettivamente della prima apertura 41, ovvero della cornice 46, e della seconda apertura 42, ovvero del manicotto 54.
Una possibile soluzione realizzativa prevede che il primo dispositivo di collegamento 62 comprenda una prima staffa 64 ed una seconda staffa 65 fissate in posizioni contrapposte sulla struttura di supporto 59 ed idonee a supportare su lati contrapposti la cornice 46 del contenitore 32.
Elementi di aggancio 73 sono associati ad almeno una fra la prima staffa 64 e la seconda staffa 65, nella fattispecie alla prima staffa 64, per agganciare la cornice 46 del contenitore 32, ad esempio in corrispondenza delle sedi di alloggiamento 60
Un dispositivo di rilascio automatico 66, integrato nel primo dispositivo di collegamento 62, ad esempio ad almeno una fra la prima staffa 64 e la seconda staffa 65, è previsto per scollegare il contenitore 32 dal primo dispositivo di collegamento 62, una volta che questo è stato riempito.
Forme di realizzazione possono prevedere che il dispositivo di rilascio automatico 66 sia sensibile al peso complessivo del materiale contenuto nel contenitore 32 oppure sia sensibile al raggiungimento della sua capienza complessiva.
Alcune soluzioni realizzative possono prevedere che il dispositivo di rilascio automatico 66 comprenda sensori di peso quali celle di carico, sensori ottici quali fotocellule, raggi laser, o altro.
Nella forma di realizzazione delle figg. 7-10 il dispositivo di rilascio automatico 66 comprende una forcella di aggancio 67 imperniata con perni 68 alla seconda staffa 65 di modo che le estremità dei rebbi 69 della forcella di aggancio 67 che sono collegate fra loro ruotino attorno ad un asse di rotazione comune. Le estremità libere dei rebbi 69 sono configurate per impegnarsi con le sedi di alloggiamento 60 ricavate nella cornice 46.
Un elemento di interferenza 70 (fig. 10) è fissato alla seconda staffa 65 e, nel normale uso, si impegna con un foro 71 previsto nella forcella di aggancio 67 per vincolare temporaneamente la sua rotazione.
Quando il contenitore 32 raggiunge un determinato peso, l'elemento di interferenza 70, causa la forza esercitata dai rebbi 69, si disimpegna dal foro 71 scollegando, per peso proprio, il contenitore 32 dal primo dispositivo di collegamento 62.
L'elemento di interferenza 70 comprende, nella fattispecie, un grano scorrevole in un corpo di contenimento e mantenuto in posizione sporgente da un elemento elastico.
Un sensore 72 può essere associato al dispositivo di rilascio automatico 66 per determinare l'istante in cui il contenitore 32 viene scollegato dal primo dispositivo di collegamento 62.
La condizione di scollegamento rilevata dal sensore 72 può essere utilizzata per attivare il secondo gruppo di compattazione 43 e generare l'aspirazione nel contenitore 32.
Un elemento sagomato 74 (figg. 7 e 8) è associato al primo dispositivo di collegamento 62 e mantiene il foglio flessibile 53 deformato temporaneamente per tenere aperta la prima apertura 41 e permettere il passaggio dei rifiuti che vengono scaricati dal primo gruppo di compattazione 19.
Il secondo dispositivo di collegamento 63 comprende una piastra sagomata 75 nella quale può essere fissato il manicotto 54 del contenitore 32. In questo modo anche nel momento in cui la cornice 46 del contenitore 32 si scollega dalla struttura di supporto 59, il manicotto 54 essendo fissato alla struttura di supporto 59 rimane collegato con il secondo gruppo di compattazione 43.
L'apparecchiatura 10 può comprendere inoltre ulteriori contenitori ausiliari 76 associabili all'intelaiatura di supporto 11 e previsti per contenere rifiuti per cui non è necessaria una compattazione specifica, ad esempio rifiuti liquidi, umidi o compostabili.
Il funzionamento dell'apparecchiatura 10 secondo il presente trovato viene di seguito descritto.
E prevista una fase di preparazione dell'apparecchiatura 10 durante la quale il contenitore 32, o i contenitori 32, viene/vengono montati sulla struttura di supporto 59 portando inizialmente il condotto 35 dei mezzi di introduzione 33 nella condizione non operativa.
In contenitore 32 viene fissato alla struttura di supporto 59 mediante il primo dispositivo di collegamento 62 ed il secondo dispositivo di collegamento 63 in prossimità rispettivamente della cornice 46 e del manicotto 54.
Successivamente il condotto 35 dei mezzi di introduzione 33 viene portato nella sua condizione operativa posizionandosi all'ingresso della prima apertura 41.
I rifiuti vengono introdotti nell'apparecchiatura 10 attraverso il dispositivo di caricamento 12 per avviarli ad una prima compattazione da parte del primo gruppo di compattazione 19.
Nel primo gruppo di compattazione 19 i rifiuti possono subire una prima riduzione di volume da parte del primo compattatore meccanico 20 ed una seconda riduzione comprendente eventualmente anche la riduzione in frammenti da parte del secondo compattatore meccanico 23.
I rifiuti compattati dal primo gruppo di compattazione 19 vengono introdotti mediante i mezzi di introduzione 33 nel contenitore 32.
Una volta che il contenitore 32 ha raggiunto la sua capienza complessiva il dispositivo di rilascio automatico 66 scollega la cornice 46 del contenitore 32 dalla struttura di supporto 59 lasciando il contenitore 32 collegato unicamente al secondo dispositivo di collegamento 63.
Quando la cornice 46 si scollega dalla struttura di supporto 59, il foglio flessibile 53, mantenuto precedentemente aperto dall'elemento sagomato 74, si dispone spontaneamente a chiusura della prima apertura 41.
Viene poi comandata l'attivazione del secondo gruppo di compattazione 43 per generare attraverso la seconda apertura 42 una depressione.
La seconda apertura 42 viene successivamente chiusa manualmente od automaticamente nel momento in cui di scollega il contenitore 32 dal secondo dispositivo di collegamento 63 per mantenere i rifiuti in una condizione compatta sottovuoto.
È chiaro che all'apparecchiatura 10 per il trattamento di rifiuti, ed al relativo procedimento fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.
Ad esempio in fig. 12 viene rappresentata un'applicazione dell'apparecchiatura 10 in ambito domestico in cui l'intelaiatura di supporto 11 è integrata in un modulo di un elemento di arredo ad esempio il lavello di una cucina.
Anche in questa forma di realizzazione, combinabile con le forme di realizzazione fin qui descritte, seppur con disposizioni diverse, l'apparecchiatura comprende un primo gruppo di compattazione 19, un secondo gruppo di compattazione 43 ed una struttura di supporto 59 per supportare una pluralità di contenitori 32 in accordo con il presente trovato.
I dispositivi di caricamento 12 in questo caso comprendono una pluralità di aperture 77 ricavate in un piano di appoggio 78.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di apparecchiatura 10 per il trattamento di rifiuti, e di procedimento, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito .

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per il trattamento di rifiuti comprendente un primo gruppo di compattazione (19) configurato per eseguire una prima compattazione volumetrica di detti rifiuti mediante azione meccanica, ed almeno un contenitore (32) di ricezione dei rifiuti compattati da detto primo gruppo di compattazione (19), caratterizzata dal fatto che comprende un secondo gruppo di compattazione volumetrica (43), di tipo pneumatico, collegabile a detto contenitore (32) e configurato per generare in quest'ultimo una depressione idonea a ridurre il volume complessivo di detto contenitore (32) e dei rifiuti in esso contenuti.
  2. 2. Apparecchiatura come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto secondo gruppo di compattazione volumetrica (43) comprende una pompa a vuoto (44) per aspirare l'aria presente in detto contenitore (32).
  3. 3. Apparecchiatura come nella rivendicazione 1 o 2, in cui detto contenitore (32) è realizzato in materiale deformabile ed impermeabile all'aria almeno in ingresso, caratterizzata dal fatto che detto contenitore (32) comprende un involucro (40) provvisto di una prima apertura (41) per la ricezione dei rifiuti dal primo gruppo di compattazione (19) e di una seconda apertura (42) per il collegamento a detto secondo gruppo di compattazione volumetrica (43).
  4. 4. Apparecchiatura come nella rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detta prima apertura (41) è definita da una cornice (46) alla quale è associato un elemento di chiusura (52).
  5. 5. Apparecchiatura come nella rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detto elemento di chiusura (52) comprende un foglio flessibile (53) fissato solidalmente ad almeno un bordo di detta cornice (46) di modo che, nel suo normale uso, è posto a totale ostruzione di detta prima apertura (41).
  6. 6. Apparecchiatura come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 5, caratterizzata dal fatto che detta seconda apertura (42) comprende un manicotto (54) fissato a detto involucro (40) del contenitore (32) ed al quale collegare detto secondo gruppo di compattazione volumetrica (43).
  7. 7. Apparecchiatura come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende una struttura di supporto (59) provvista di mezzi di collegamento (61) per collegare e supportare detto contenitore (32).
  8. 8. Apparecchiatura come nella rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di collegamento (61) comprendono un primo dispositivo di collegamento (62) ed un secondo dispositivo di collegamento (63) configurati per collegare e supportare detto contenitore (32) su detta struttura di supporto (59) in corrispondenza rispettivamente di detta prima apertura (41) e detta seconda apertura (42).
  9. 9. Apparecchiatura come nella rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che un dispositivo di rilascio automatico (66) è integrato in detto primo dispositivo di collegamento (62) ed è previsto per scollegare detto contenitore (32) da detti primi dispositivi di collegamento (62), una volta che detto contenitore (32) è riempito.
  10. 10. Apparecchiatura come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo gruppo di compattazione (19) comprende un primo compattatore meccanico (20) configurato per esercitare sui rifiuti una prima compressione, ed un secondo compattatore meccanico (23) provvisto di alberi dentati (24) per compattare e frammentare detti rifiuti.
  11. 11. Apparecchiatura come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che fra detto primo gruppo di compattazione (19) e detto contenitore (32) sono previsti mezzi di introduzione (33) configurati per convogliare i rifiuti nell'almeno un contenitore (32).
  12. 12. Apparecchiatura come nella rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di introduzione (33) comprendono una tramoggia (34) per la ricezione dei rifiuti da detto primo gruppo di compattazione (19) ed un condotto (35) collegato a detta tramoggia (34) e configurato per introdurre detti rifiuti nel contenitore (32).
  13. 13. Apparecchiatura come nella rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che almeno a detto condotto (35) è associato un dispositivo di posizionamento (36) previsto per fargli assumere almeno una condizione operativa in cui si inserisce, in uso, in detto contenitore (32) ed una posizione non operativa di non interferenza con la movimentazione del contenitore (32).
  14. 14. Contenitore per rifiuti realizzato in materiale flessibile e impermeabile all'aria almeno in ingresso e comprendente una prima apertura (41) per l'introduzione di detti rifiuti provenienti da un primo gruppo di compattazione (19),di tipo meccanico, caratterizzato dal fatto che detta prima apertura (41) è chiudibile da un elemento di chiusura (52), e che comprende una seconda apertura (42) collegabile ad un secondo gruppo di compattazione volumetrica (43), di tipo pneumatico, per generare in detto contenitore (32) una depressione.
  15. 15. Contenitore come nella rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detta prima apertura (41) è definita da una cornice (46) alla quale è associato detto elemento di chiusura (52).
  16. 16. Contenitore come nella rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che detto elemento di chiusura (52) comprende un foglio flessibile (53) fissato solidalmente ad almeno un bordo di detta cornice (46) di modo che, nel suo normale uso, è posto a totale ostruzione di detta prima apertura (41).
  17. 17. Procedimento per il trattamento di rifiuti comprendente una prima compattazione volumetrica di detti rifiuti mediante azione meccanica ed il trasferimento di detti rifiuti compattati in un contenitore (32), caratterizzato dal fatto che comprende una seconda compattazione volumetrica di tipo pneumatico mediante generazione di una depressione in detto contenitore (32) per ridurre il volume complessivo di detto contenitore (32) e dei rifiuti in esso contenuti.
  18. 18. Procedimento come nella rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che detta prima compattazione volumetrica comprende una prima riduzione di volume di detti rifiuti da parte di un primo compattatore meccanico (20) ed una seconda riduzione di volume ed una frammentazione di detti rifiuti da parte di un secondo compattatore meccanico
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