ITUD20110141A1 - Poltrona estensibile - Google Patents

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ITUD20110141A1
ITUD20110141A1 IT000141A ITUD20110141A ITUD20110141A1 IT UD20110141 A1 ITUD20110141 A1 IT UD20110141A1 IT 000141 A IT000141 A IT 000141A IT UD20110141 A ITUD20110141 A IT UD20110141A IT UD20110141 A1 ITUD20110141 A1 IT UD20110141A1
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IT
Italy
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armchair
tubular
support
guide
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IT000141A
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English (en)
Inventor
Alfio Padovan
Original Assignee
Alfio Padovan
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Publication date
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47CCHAIRS; SOFAS; BEDS
    • A47C1/00Chairs adapted for special purposes
    • A47C1/02Reclining or easy chairs
    • A47C1/031Reclining or easy chairs having coupled concurrently adjustable supporting parts
    • A47C1/034Reclining or easy chairs having coupled concurrently adjustable supporting parts the parts including a leg-rest or foot-rest
    • A47C1/035Reclining or easy chairs having coupled concurrently adjustable supporting parts the parts including a leg-rest or foot-rest in combination with movably coupled seat and back-rest, i.e. the seat and back-rest being movably coupled in such a way that the extension mechanism of the foot-rest is actuated at least by the relative movements of seat and backrest
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
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  • Health & Medical Sciences (AREA)
  • Dentistry (AREA)
  • General Health & Medical Sciences (AREA)
  • Materials For Medical Uses (AREA)

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"POLTRONA ESTENSIBILE"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad una poltrona estensibile che, oltre ad offrire all’utente una seduta confortevole, permette un’autoregolazione dell’inclinazione dello schienale e del poggiapiedi anche mentre l’utente stesso à ̈ seduto o sdraiato sulla poltrona, senza necessità di alzarsi dalla stessa.
STATO DELLA TECNICA
Sono noti diversi tipi di poltrone estensibili, le quali, normalmente, presentano mezzi per regolare la posizione reciproca, sia linearmente, sia angolarmente, della seduta, dello schienale e del poggiapiedi, in modo da variare le condizioni di utilizzo sia in base all’utente, sia in base alle differenti necessità dello stesso. Generalmente i mezzi che permettono la suddetta regolazione possono essere semplici, obbligando tuttavia l’utente ad alzarsi completamente dalla poltrona e ad effettuare la regolazione in modo manuale, oppure sono piuttosto complessi e costosi, in particolare nelle soluzioni che permettono all’utente di non alzarsi dalla poltrona per effettuare la regolazione. Solitamente, queste ultime soluzioni sono provviste di motori di azionamento che spostano automaticamente, in base ad un comando fornito dall’utente a mezzo di tastiera, telecomando o console di controllo, lo schienale, la seduta ed il poggiapiedi e, in alcune soluzioni ancor più evolute, sono di ausilio per l’utente ad alzarsi dalla poltrona.
Uno scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare una poltrona estensibile che sia regolabile in modo semplice da parte dell’utente, senza la necessità di alzarsi dalla stessa, e senza la previsione di mezzi di motorizzazione od altre soluzioni meccaniche od elettromeccaniche complesse e costose.
Un ulteriore scopo del presente trovato à ̈ che l’utente, con semplici movimenti ergonomici che non richiedano sforzi, e senza scendere dalla poltrona, addirittura senza cambiare sostanzialmente la propria posizione di riposo, possa mutare in modo desiderato le condizioni di comfort della poltrona, variando la posizione reciproca dello schienale, della seduta e del poggiapiedi.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
II presente trovato à ̈ espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente. Le relative rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato, o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, una poltrona estensibile secondo il presente trovato comprende un telaio di supporto avente:
- una struttura di seduta snodata formata da una prima sezione atta a definire lo schienale, una seconda sezione atta a definire la seduta ed una terza sezione atta a definire il poggiapiedi, la seconda sezione essendo disposta incernierata tra la prima sezione e la terza sezione;
- una struttura di base, disposta inferiormente alla struttura di seduta snodata per sostenere detta struttura di seduta snodata sì da definirne una base di appoggio stabile e comprendente mezzi di guida e supporto.
Secondo il presente trovato, la prima sezione della struttura di seduta snodata à ̈ incernierata a detta struttura di base attorno ad un primo asse di cerniera e detti mezzi di guida e supporto sono configurati per cooperare scorrevolmente con detta terza sezione per guidarne l’avanzamento ed arretramento in conseguenza della rotazione della prima sezione attorno a detto primo asse di cerniera. La posizione lineare ed angolare di detta seconda sezione essendo coordinata alla rotazione della prima sezione ed all’avanzamento ed arretramento della terza sezione.
In questo modo, grazie al bilanciamento ottimale tra peso dell’utente, incernieramento della prima sezione che definisce lo schienale e scorrimento alternato della terza sezione che definisce il poggiapiedi, in cui la seconda sezione che definisce la seduta viene rispettivamente influenzata da, ed influenza, tali movimenti, la poltrona estensibile del presente trovato à ̈ regolabile in modo semplice da parte dell’utente, senza la necessità di alzarsi dalla stessa, e senza la previsione di mezzi di motorizzazione od altre soluzioni meccaniche od elettromeccaniche complesse e costose.
Inoltre, con la poltrona estensibile del presente trovato l’utente può, con semplici movimenti ergonomici che non richiedano sforzi applicati sullo schienale o sulla seduta, e senza scendere dalla poltrona, variare in modo desiderato le condizioni di comfort della poltrona, cambiando la posizione reciproca dello schienale, della seduta e del poggiapiedi.
Secondo una forma di realizzazione, il primo asse di cerniera à ̈ disposto più vicino ad un secondo asse di cerniera attorno al quale sono incernierate la prima sezione e la seconda sezione rispetto all’estremità libera della prima sezione. In particoalre, l’estremità libera della prima sezione à ̈ disposta ad una distanza dal secondo asse di cerniera compresa tra il 10% e il 40% della distanza tra il secondo asse di cerniera e l’estremità libera della prima sezione.
Secondo una forma di realizzazione, detti mezzi di guida e supporto sostengono detta struttura di seduta snodata.
Secondo una forma di realizzazione, detta prima sezione della struttura di seduta snodata à ̈ incernierata ai mezzi di guida e supporto della struttura di base mediante corrispondenti organi di incernieramento.
Secondo una forma di realizzazione, la struttura di seduta snodata comprende primi elementi di snodo atti ad incernierare la prima sezione alla seconda sezione attorno ad un secondo asse di cerniera, e secondi elementi di snodo atti ad rare la seconda sezione alla terza sezione attorno ad un terzo asse di cerniera.
Secondo una variante di realizzazione, detti primi elementi di snodo presentano sedi di posizionamento stabile atte a cooperare selettivamente con un piolo di posizionamento sì da definire volute posizioni angolari stabili della prima sezione rispetto alla seconda sezione.
Secondo una forma di realizzazione, la struttura di seduta snodata comprende un organo di scorrimento vincolato alla terza sezione della struttura di seduta snodata ed atto a cooperare scorrevolmente in guida con i mezzi di guida e supporto. Secondo una variante di realizzazione, detto organo di scorrimento comprende un elemento frenante.
Secondo una forma di realizzazione, il telaio di supporto comprende mezzi elastici atti a fungere da ausilio di richiamo elastico per la struttura di seduta snodata.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 Ã ̈ una vista prospettica di una poltrona secondo il presente trovato;
- la fig. 2 Ã ̈ una vista prospettica di parte della poltrona del presente trovato;
- la fig. 3 Ã ̈ una vista frontale della parte di fig. 2 in una prima posizione di utilizzo; - la fig. 4 Ã ̈ una vista frontale della parte di fig. 2 in una seconda posizione di utilizzo;
- la fig. 5 Ã ̈ una sezione di un primo dettaglio ingrandito della parte di fig. 2;
- la fig. 6 Ã ̈ una sezione di un secondo dettaglio ingrandito della parte di fig. 2; - la fig. 7 Ã ̈ una vista prospettica di una prima porzione del primo dettaglio di fig. 5; - la fig. 8 Ã ̈ una vista prospettica di una seconda porzione del primo dettaglio di fig.
5;
- la fig. 9 Ã ̈ una vista prospettica di una prima porzione del secondo dettaglio di fig.
6;
- la fig. 10 Ã ̈ una vista prospettica di una seconda porzione del primo dettaglio di fig. 6;
- la fig. 11 Ã ̈ una vista prospettica di un terzo dettaglio ingrandito della parte di fig.
2;
- la fig. 12 Ã ̈ una sezione del terzo dettaglio ingrandito di fig. 11;
- la fig. 13 Ã ̈ una vista dal retro della parte di fig. 2.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI REALIZZAZIONE
Con riferimento alle figure allegate, una poltrona 10 estensibile secondo il presente trovato comprende un telaio di supporto 12 provvisto di un rivestimento con imbottitura 14.
Il telaio di supporto 12 comprende una struttura di seduta snodata 13 formata da:
- una prima sezione 26, che, una volta rivestita con l’imbottitura 14, definisce lo schienale 16 della poltrona 10;
- una seconda sezione 28, che, una volta rivestita con l’imbottitura 14, definisce la seduta 18 della poltrona 10;
- una terza sezione 30, che, una volta rivestita con l’imbottitura 14, definisce il poggiapiedi 20 della poltrona 10.
Qui e nel seguito della descrizione si definisce “posteriore†il lato in sostanziale corrispondenza della prima sezione 26 che definisce lo schienale 16 e “frontale il lato in sostanziale corrispondenza della terza sezione 30 che definisce il poggiapiedi 20.
Nel caso di specie, la prima sezione 26 del telaio di supporto 12 à ̈ configurata a profilo aperto, ad esempio ad “U†o “C†rovescia. Ad esempio, la prima sezione 26 può avere lunghezza compresa tra circa 700 - 750 mm. In forme di realizzazione, la prima sezione 26 del telaio di supporto 12 à ̈ formata da una coppia di prime barre tubolari 36 contrapposte, da un lato collegate tra loro con una barra tubolare trasversale superiore 46, che definisce un’estremità superiore libera della prima sezione 26, e dall’altro lato incernierate alla seconda sezione 28 del telaio di supporto 12.
Una prima piastra di collegamento 35 connette trasversalmente le prime barre tubolari 36, irrigidendone ed irrobustendone la struttura meccanica. La posizione della prima piastra di collegamento 35 à ̈, come meglio spiegato nel prosieguo della descrizione, vantaggiosamente coordinata con la movimentazione angolare dello schienale 16, in modo da permetterne un’agevole regolazione.
In forme di realizzazione, la seconda sezione 28 del telaio di supporto 12 à ̈ formata da una coppia di seconde barre tubolari 38 contrapposte, da un lato incemie rate alla prima sezione 26, in particolare alle suddette prime barre 36, ed dall’altro alla terza sezione 30 del telaio di supporto 12. Ad esempio, la seconda sezione 28 può avere lunghezza compresa tra circa 480 - 520 mm.
Nel caso di specie, la terza sezione 30 del telaio di supporto 12 à ̈ configurata a profilo aperto, ad esempio ad “U†o “C†rovescia. In forme di realizzazione, la terza sezione 30 del telaio di supporto 12 à ̈ formata da una coppia di terze barre tubolari 40 contrapposte, da un lato collegate tra loro con una barra tubolare trasversale inferiore 50, che definisce un’estremità inferiore libera della terza sezione 30, e dall’altro lato incernierate alla seconda sezione 28, in particolare alle seconde barre 38, del telaio di supporto 12. Ad esempio, la terza sezione 30 può avere lunghezza compresa tra circa 480 - 520 mm.
La prima sezione 26, seconda sezione 28 e terza sezione 30 hanno uguale larghezza, ad esempio compresa tra circa 630 - 670 mm.
Una seconda piastra di collegamento 37 connette trasversalmente le terze barre tubolari 40, contribuendo a fornire la voluta rigidità e solidità strutturale alla terza sezione 30 della struttura di seduta snodata 13.
Inoltre, il telaio di supporto 12 comprende una struttura di base 31, disposta inferiormente alla struttura di seduta snodata 13 per sostenerla ed atta a definire una base di appoggio stabile della poltrona 10 al pavimento.
La struttura di base 31 comprende elementi tubolari di base 24, nel caso di specie in numero di quattro, tipo barre tubolari o simili elementi oblunghi, nel caso di specie configurati incrociati, o ad “X†, atti ad essere appoggiati al pavimento. Ulteriormente, la struttura di base 31 comprende elementi tubolari montanti 25, nel caso di specie in numero di quattro, tipo barre tubolari o simili elementi, analogamente agli elementi tubolari di base 24 oblunghi.
Gli elementi tubolari montanti 25 aggettano verso l’alto dagli elementi tubolari di base 24 e sono collegati superiormente tra loro da corrispondenti elementi di collegamento trasversale 29, anch’essi tipo barre tubolari o simili elementi, analogamente agli elementi tubolari di base 24 oblunghi ed agli elementi tubolari montanti 25. Ad esempio, gli elementi montanti 25 hanno una lunghezza tale da posizionare la seduta 18 ed il poggiapiedi 20 ad un’altezza dal pavimento compresa tra circa 400 - 500 mm.
In particolare, Ã ̈ prevista una prima coppia di elementi tubolari montanti 25 posteriori collegati da un elemento di collegamento trasversale 29 posteriore, associati inferiormente alla prima sezione 26 ed una seconda coppia di elementi tubolari montanti 25 frontali collegati da un elemento di collegamento trasversale 29 frontale, associati inferiormente alla terza sezione 30.
La prima coppia di elementi tubolari montanti 25 si estende maggiormente in altezza rispetto alla seconda coppia di elementi tubolari montanti 25, in modo da posizionare normalmente più in alto la prima sezione 26 rispetto alla terza sezione 30, sì che la poltrona 10 risulti coordinata con le esigenze ergonomiche di sostegno dell’utente.
Ulteriormente, la struttura di base 31 comprende mezzi di guida e supporto, nel caso di specie barre tubolari di guida e supporto 32, disposti nel caso di specie tra gli elementi tubolari montanti 25 e la struttura di seduta snodata 13.
Tali barre tubolari di guida e supporto 32 sono solidali inferiormente alla struttura di base 31 , in particolare sono vincolate, ad esempio saldate, incastrate od altro, agli elementi di collegamento trasversale 29 tra gli elementi tubolari montanti 25 suddetti. Inoltre, le suddette barre tubolari di guida e supporto 32 cooperano superiormente con la struttura di seduta snodata 13, sostenendola.
In questo modo, la struttura di seduta snodata 13 Ã ̈ supportata inferiormente dalle barre tubolari di guida e supporto 32 e, a loro volta, le barre tubolari di guida e supporto 32 sono supportate inferiormente dalla struttura di base 31.
La prima sezione 26 della struttura di seduta snodata 13 Ã ̈ incernierata alle barre tubolari di guida e supporto 32 attorno ad un relativo primo asse di cerniera P, mediante corrispondenti organi di incernieramento 56 (figg. 3, 4 e 13). In particolare, gli organi di incernieramento 56 sono disposti sulla prima piastra di collegamento 35 della prima sezione 26.
Ciascun organo di incernieramento 56 comprende una prima porzione di incernieramento 57, fissata alla prima piastra di collegamento 35, ad esempio mediante una piastrina 58 di fissaggio, ed una seconda porzione di incernieramento 59, prevista all’estremità superiore delle barre tubolari di guida e supporto 32 (fig. 13). La seconda sezione 28 à ̈ disposta centrale tra la prima sezione 26 e la terza sezione 30, ed à ̈ collegata alla prima sezione 26 ed alla terza sezione 30 mediante in-. In particolare, à ̈ previsto un secondo asse di cerniera Q tra la prima sezione 26 e la seconda sezione 28 ed un terzo asse di cerniera R tra la seconda sezione 28 e la terza sezione 30.
Nella fattispecie, la prima sezione 26 del telaio di supporto 12 Ã ̈ incernierata, mediante primi elementi di snodo 52, alla seconda sezione 28 del telaio di supporto 12. La stessa seconda sezione 28 del telaio di supporto 12 Ã ̈ incernierata, mediante secondi elementi di snodo 54, alla terza sezione 30 del telaio di supporto 12.
In questo modo, complessivamente, la prima sezione 26, la seconda sezione 28 e la terza sezione 30 risultano snodabili tra loro e, pertanto, à ̈ possibile regolare la loro posizione reciproca, linearmente ed angolarmente, sì da modificare la disposizione dello schienale 16, della seduta 18 e del poggiapiedi 20 e, quindi, variare la conformazione della poltrona 10.
Le barre tubolari di guida e supporto 32 sono, quindi, incernierate, da un lato alla prima sezione 26 attorno al primo asse di cerniera P, e cooperano scorrevolmente in guida, dall’altro lato in corrispondenza della terza sezione 30, con un organo di scorrimento 80 vincolato alla struttura di seduta snodata 13, in particolare alla terza sezione 30.
Le barre tubolari di guida e supporto 32 sono realizzate con uno sviluppo sostanzialmente longitudinale, lungo la direzione di sviluppo della poltrona 10, corrispondente, normalmente nell’uso, alla direzione di giacitura dell’utente sulla poltrona 10.
Nel caso di specie, à ̈ prevista una coppia di barre tubolari di guida 32, ciascuna comprendente un primo tratto 33 longitudinale in comspondenza della prima sezione 26, che si estende verso il basso dall’elemento di collegamento trasversale 29 posteriore cui il primo tratto 33 à ̈ vincolato. Ulteriormente, l’estremità superiore del primo tratto 33 prevede la suddetta seconda porzione di incernieramento 59 per determinare l’ incernieramento della prima sezione 26 in cooperazione con la citata prima porzione di incernieramento 57.
Inoltre, ciascuna barra tubolare di guida 32 comprende un secondo tratto 34 longitudinale, di lunghezza maggiore del primo tratto 33. Il secondo tratto 34 si estende verso l’alto dall’estremità inferiore del primo tratto 33 fino in corrispondenza della terza sezione 30, oltre all’elemento di collegamento trasversale 29 frontale cui il secondo tratto 34 à ̈ vincolato, definendo una corrispondente estremità sporgente 39. In particolare, ciascun primo tratto 33 à ̈ disposto trasversale, nel caso di specie ortogonale, rispetto al secondo tratto 34, definendo una conformazione sostanzialmente ad “L†.
Tale estremità sporgente 39 che aggetta frontalmente dall’elemento di collegamento trasversale 29 frontale definisce un tratto, o percorso lineare, di corsa guidata di scorrimento disponibile lungo cui l’organo di scorrimento 80, e quindi la terza sezione 30, può traslare di moto alternato e guidato lungo le barre tubolari di guida e supporto 32, a seconda delle sollecitazioni che la struttura di seduta snodata 13 riceve.
Con la configurazione sopra descritta, la struttura di seduta snodata 13 risulta supportata inferiormente dalle barre tubolari di guida e supporto 32 ed, inoltre, incernierata, in corrispondenza della prima sezione 26, alle barre tubolari di guida e supporto 32, mentre in corrispondenza della terza sezione 30, essa può scorrere, come detto, lungo l’estremità sporgente 39 di ciascun secondo tratto 34 delle barre tubolari di guida e supporto 32.
Quindi, l’utente, una volta seduto, coricato, sdraiato o comunque giacente sulla poltrona 10 potrà, per variare la conformazione della poltrona 10, spingere verso il basso lo schienale 16, ad esempio partendo dalla prima posizione illustrata in fig.
3.
Tale specifica sollecitazione determina la rotazione verso il basso, ovvero in senso orario come indicato dalla freccia F in fig. 3, della prima sezione 26 della struttura di seduta snodata 13, in corrispondenza del punto di incernieramento alle barre tubolari di guida e supporto 32.
La rotazione verso il basso della prima sezione 26 determina sia la rotazione verso l’alto della seconda sezione 28, ovvero in senso antiorario come indicato dalla freccia G di fig. 4, attorno al punto di incernieramento alla terza sezione 30, sia un avanzamento della stessa seconda sezione 28, come indicato dalla freccia L di fig. 4.
Di conseguenza, ciò determina un avanzamento lineare della terza sezione 30, come indicato dalla freccia L di fig. 4, fino a che la struttura di supporto snodata 13 si dispone nella seconda posizione di fig. 4.
Infatti, mentre la prima sezione 26 può solamente ruotare attorno al proprio primo asse di cerniera P ma non può avanzare linearmente in quanto vincolata alle barre tubolari di guida e supporto 32, la seconda sezione 28 à ̈ libera sia di ruotare attorno al secondo asse di cerniera Q ed al terzo asse di cerniera R, sia di avanzare linearmente, mentre la terza sezione 30 non à ̈ libera di ruotare, per via del vincolo inferiore alle barre tubolari di guida e supporto 32 dato dall’accoppiamento dell’organo di scorrimento 80, ma, grazie alla presenza dello stesso organo di scorrimento 80 può scorrere, ovvero traslare, in avanti e, nel caso opposto, all’ indietro. Di conseguenza, il primo asse di cerniera P risulta fisso nello spazio, mentre il piano di giacitura della prima sezione 26 può ruotare liberamente attorno a detto primo asse di cerniera P. Invece, il piano di giacitura della seconda sezione 28 sia ruota sia trasla e, infine, il piano di giacitura della terza sezione 30 rimane sempre fisso nello spazio, potendo la terza sezione 30 traslare lungo di esso.
L’organo di scorrimento 80 comprende un elemento frenante 90, atto a determinare una voluta frizione sulle barre tubolari di guida e supporto 32 in modo che la velocità di movimentazione della struttura di seduta snodata 13, mentre viene variata dall’utente, sia controllata e sicura per l’utente stesso.
Inoltre, il telaio di supporto 12 comprende mezzi elastici 70, nel caso di specie molle elicoidali oblunghe, disposte lungo la direzione di sviluppo longitudinale della poltrona 10, sostanzialmente parallelo alle barre tubolari di guida e supporto 32, ed atti a fungere da ausilio di richiamo elastico per il movimento alternato, lineare e di rotazione, della struttura di seduta snodata 13 quando viene regolata di namicamente dall’utente, ad esempio nel passaggio dalla seconda condizione di fig. 4 alla prima condizione di fig. 3.
Nella fattispecie, i mezzi elastici 70 sono vincolati, da un lato, alla struttura di base 31, in particolare all’elemento di collegamento trasversale 29 frontale previsto in corrispondenza della terza sezione 30 e, dall’altro lato, alla barra tubolare trasversale inferiore 50 della stessa terza sezione 30.
Quindi, ad esempio nel passaggio dalla prima condizione di fig. 3 alla seconda condizione di fig. 4, la barra tubolare trasversale inferiore 50 pone in trazione i mezzi elastici 70 che vengono così deformati elasticamente in elongazione e, nel movimento inverso, recuperano elasticamente la loro conformazione e favoriscono, così, il ritorno nella prima condizione di fig. 5, agevolando l’utente con la forza elastica di richiamo esercitata sulla stessa barra tubolare trasversale inferiore 50. Con riferimento ai primi elementi di snodo 52 (figg. 6, 9 e 10), essi sono collegati da un lato alle prime barre tubolari 36 e dall’altro alle seconde barre tubolari 38.
In una forma di realizzazione, inoltre, detti primi elementi di snodo 52 presentano sedi di posizionamento stabile 93, 95, nel caso di specie in numero di due, che definiscono volute posizioni angolari stabili della prima sezione 26 rispetto alla seconda sezione 28. In questo modo, l’utente può regolare e posizionare stabilmente lo schienale 16 rispetto alla seduta 18 ed al poggiapiedi 20, selezionando la conformazione geometrica più adatta alle sue esigenze specifiche.
In una forma di realizzazione ciascuno di detti primi elementi di snodo 52 comprende una prima porzione di snodo 62 femmina (fig. 9), nel caso di specie associata ad una corrispondente seconda barra tubolare 38, ed seconda porzione di snodo 72 maschio (fig. 10) nel caso di specie associata ad una corrispondente prima barra tubolare 36 (fig. 6). Nella fattispecie, le sedi di posizionamento stabile 93, 95 sono ricavate sulla seconda porzione di snodo 72 maschio.
Analogamente, in una forma di realizzazione, ciascuno di detti secondi elementi di snodo 54 comprende una prima porzione di snodo 64 femmina (fig. 7), nel caso di specie associata ad una corrispondente terza barra tubolare 40, ed seconda porzione di snodo 74 maschio (fig. 8) nel caso di specie associata ad una corrispondente seconda barra tubolare 38 (fig. 5).
Nel caso di entrambi i gruppi di primi elementi di snodo 52 e di secondi elementi di snodo 54, le relative prime porzioni di snodo 62, 64 femmina e seconde porzioni di snodo 72, 74 maschio comprendono un corpo di innesto 66 standardizzato per linserimento ed il fissaggio nelle corrispondenti prime 36, seconde 38 e terze 40 barre tubolari.
Con riferimento alle prime porzioni di snodo 62, 64 femmina, esse comprendono alette laterali 65, 85 aggettanti dai corrispondenti corpi di innesto 66. Le alette laterali 65, 85 sono tra loro distanziate a definire corrispondenti sedi di imperniamento 63, 83 per le seconde porzioni di snodo 72, 74 maschio. Inoltre, le alette laterali 65, 85 presentano primi fori di imperniamento 67, 87 passanti per alloggiare coniugati perni 69, 79 (figg. 5 e 6).
Con riferimento alle seconde porzioni di snodo 72, 74 maschio, esse comprendono porzioni sporgenti di imperniamento 76, 86 aggettanti dai corrispondenti corpi di innesto 66 e sagomate per essere inserite e cooperare con le suddette sedi di imperniamento 63, 83 delle prime porzioni di snodo 62, 64 femmina. Inoltre, le porzioni sporgenti di imperniamento 76, 86 presentano un corrispondente secondo foro di imperniamento 77, 97 per alloggiare i suddetti coniugati perni 69, 79. Collocando le porzioni sporgenti di imperniamento 76, 86 nelle sedi di imperniamento 63, 83, si determina l’allineamento tra i primi fori di imperniamento 67, 87 ed il secondo foro di imperniamento 87, 97, consentendo, così, il posizionamento del relativo perno 69, 79.
In aggiunta, la prima porzione di snodo 62 femmina del primo elemento di snodo 52 presenta terzi fori passanti 91 ricavati attraverso le relative alette laterali 85 per alloggiare un piolo di posizionamento 89. Inoltre, con riferimento alla seconda porzione di snodo 72 maschio del primo elemento di snodo 52, essa presenta, ricavate sulla corrispondente porzione sporgenti di imperniamento 86, le suddette sedi di posizionamento 93, 95 che, selettivamente, vengono impegnate dal piolo di posizionamento 89 per definire le volute posizioni stabili dello schienale 16 a seconda delle necessità dell’utente. Ad esempio nella prima e nella seconda condizione delle figg. 3 e 4, il piolo di posizionamento 89 viene collocato rispettivamente nella sede di posizionamento 93 superiore, oppure nella sede di posizionamento 95 inferiore. Le sedi di posizionamento 93, 95 definiscono infatti delle posizioni di fine corsa per la rotazione della seconda sezione 28 rispetto alla prima sezione 26. Con riferimento alle figg. 11 e 12, si descrive una forma di realizzazione dell’organo di scorrimento 80 che, nel caso di specie, comprende una boccola, o cannotto, di scorrimento 94, di forma tubolare a definire una sede di scorrimento 96 in cui alloggiare scorrevolmente le barre tubolari di guida e supporto 32, in particolare il secondo tratto 34, ancor più in particolare l’estremità sporgente 39 di detto secondo tratto 34.
L’organo di scorrimento 80 comprende una staffa 92 per il collegamento della boccola di scorrimento 94 alla superficie inferiore della seconda piastra di collegamento 37 della terza sezione 30 della struttura di seduta snodata 13. Tale staffa 92 presenta fori passanti 105 per l’inserimento di voluti elementi di bloccaggio e fissaggio alla seconda piastra di collegamento 37.
All’ interno della sede di scorrimento 96 à ̈ disposto il suddetto elemento frenante 90, nel caso di specie un manicotto, cannotto, od analogo elemento tubolare, in materiale avente un voluto coefficiente di attrito ed una voluta funzione autolubrificante, come ad esempio un materiale polimerico, tipo PTFE o delrin, per determinare un voluto effetto frenante sulla barra tubolare di guida e supporto 32. L’elemento frenante 90, collocato coassiale ed internamente alla boccola di scorrimento 94, presenta un diametro interno tale da consentire l’inserimento e lo scorrimento del secondo tratto 34 della relativa barra tubolare di guida e supporto 32. L’elemento frenante 90 à ̈ calzato, in particolare, sull’estremità sporgente 39 del secondo tratto 34 e presenta lembi di estremità 99 definiti da finestre od intagli 101 a sviluppo sostanzialmente assiale, ovvero longitudinale. Tali lembi di estremità 99 sono, così, resi flessibili, in modo da poter essere spinti radialmente e determinare una forza di compressione radiale sull’estremità sporgente 39 alloggiata scorrevolmente nella sede di scorrimento 96, fornendo un contributo al voluto effetto frenante. In particolare, nella sede di scorrimento 96 à ̈ prevista una molla a tazza 98, od altro mezzo elastico agente in direzione radiale. Tale molla a tazza 98 agisce radialmente sui lembi di estremità 99, flettendoli radialmente verso la superficie dell’estremità sporgente 39, per ottenere l’effetto frenante. Ai fini di mantenere l’elemento frenante 90 e la molla a tazza 98 nella voluta posizione reciproca all’interno della sede di scorrimento 96, sono previsti elementi elastici di impaccamento, quali O-ring 100, o simili elementi che, alloggiando in sedi anulari 103 alle estremità della stessa sede di scorrimento 96 determinano una spinta assiale sull’assieme elemento frenante 90-molla a tazza 98, determinandone la stabile collocazione all’interno della boccola di scorrimento 94.
Il funzionamento della poltrona 10 à ̈ il seguente. L’utente si dispone sulla poltrona 10 nella prima condizione di figura 3, collocando i piedi sul poggiapiedi 20, appoggiando la schiena allo schienale 16 e la zona lombare e parte delle gambe sulla seduta 16. Per passare nella seconda condizione di fig. 4, l’utente spinge con la schiena sullo schienale 16, esercitando una forza sufficiente a vincere la resistenza dei mezzi elastici 70 e l’inerzia angolare dello schienale 16. Lo schienale 16, in virtù della posizione del primo asse di cerniera P, ruota secondo la freccia F, facendo sollevare ed avanzare la seduta 18 e determinando lo scivolamento, o scorrimento, in avanti del poggiapiedi 20, assumendo quindi una posizione più distesa e/o allungata sulla poltrona 10, stabilizzata vantaggiosamente dalla collocazione del piolo di posizionamento 89 nella seconda sede di posizionamento 95. A questo punto, per ripristinare la prima condizione di fig. 3, l’utente solleva la schiena dallo schienale, spostando quindi il proprio baricentro in modo che il suo peso proprio si concentri sulla seduta 18 che viene spinta e ruotata verso il basso, ciò determinando sia l’arretramento del poggiapiedi 20 che viene trascinato all’indietro, coadiuvato dal richiamo elastico dei mezzi elastici 70, e sia la rotazione in senso antiorario dello schienale 16, nel verso opposto alla freccia F, riportandosi nella configurazione di fig. 3, stabilizzata vantaggiosamente dalla collocazione del piolo di posizionamento 89 nella prima sede di posizionamento 93.
In particolare, la collocazione della prima piastra di collegamento 35 lungo le prime barre tubolari 36 della prima sezione 26, alla luce della funzione di fissaggio degli organi di 56 che esercita, e quindi di posizionamento del primo asse di cerniera P, sono stati accuratamente studiati e sperimentati dalla Richiedente.
Ciò per ottimizzare lo sforzo richiesto da parte dell’utente per la regolazione di namica della poltrona 10, senza la necessità di leve, motori od altri meccanismi complicati, bensì basandosi solamente su un ottimale bilanciamento tra peso dell’utente che grava sulla poltrona 10 e configurazione, resistenza e posizione degli elementi di snodo 52, 54 ed incernieramento 56, resistenza e dimensionamento dei mezzi elastici 70 e dell’elemento frenante 90 sopra descritti.
Infatti, nello spirito del trovato la Richiedente ha ricercato le condizioni ottimali che da un lato impediscano che con una minima forza applicata lo schienale 16 ruoti indesideratamente e che dall’altro lato non richieda una forza eccessiva per ruotare lo schienale 16, nell’ambito di una valutazione statistica delle media di peso e altezza per le persone, maschi e femmine, utilizzatrici della poltrona 10. Infatti, se il primo asse di cerniera P à ̈ troppo vicino al secondo asse di cerniera Q, lo schienale 16 potrebbe essere inavvertitamente ruotato anche con piccole coppie angolari applicate, ad esempio con leggeri movimenti dell’utente, mentre se il primo asse di cerniera P à ̈ troppo distante dal secondo asse di cerniera Q, sarebbe richiesto uno sforzo eccessivo che non tutte le persone rientranti nella classe di distribuzione statistica di peso ed altezza potrebbero compiere agevolmente.
Sperimentalmente, la Richiedente ha riscontrato che, facendo riferimento ad un campione standard di persona in una determinata classe di distribuzione statistica di peso ed altezza con frequenza maggiore, la distribuzione di forze esercitate sullo schienale 16 da una persona media si estende per circa 500 - 700 mm dal secondo asse di cerniera Q e quindi la risultante della forza peso applicata à ̈ in una posizione compresa tra circa 250 - 350 mm dal secondo asse di cerniera Q.
La Richiedente, quindi, ha sperimentato che si ottimizza lo sforzo richiesto all’utente per la movimentazione dello schienale 16, ad esempio tra la prima condizione di fig. 3 e la seconda condizione di fig. 4, e viceversa, collocando la prima piastra di collegamento 35, e quindi gli organi di incernieramento 56 ad essa connessi ed il primo asse di cerniera P così definito, più vicino al secondo asse di cerniera Q rispetto alla barra trasversale superiore 46, in particolare vantaggiosamente ad una distanza dal secondo asse di cerniera Q compresa tra circa 10% e circa 40% della lunghezza totale della relativa prima barra 36, ovvero della prima sezione 26 della struttura di seduta snodata 13. Inoltre, la Richiedente ha sviluppato sperimentalmente il trovato in modo che la risultante della forza peso applicata sullo schienale dalla persona appartenente al campione statistico analizzato in peso ed altezza si trovi ad una distanza tra circa 25% e circa 45% della lunghezza totale della relativa prima barra 36. Tale posizionamento definisce uno sforzo richiesto da parte dell’utente che non à ̈ troppo leggero, evitando di cadere nelle casistiche di leggeri movimenti anche involontari, né troppo pesante, evitando situazioni di movimentazione non realizzabili da parte dell’utente.
Ad esempio, nel caso di uno schienale di lunghezza di circa 700 - 750 mm, il primo asse di cerniera P può essere posizionato a circa 120 - 140 mm dal secondo asse di cerniera Q. In questo esempio specifico, la distribuzione di forze esercitate sullo schienale 16 da una persona media si estende per circa 600 mm dal secondo asse di cerniera Q e la risultante della forza peso applicata sullo schienale dalla persona appartenente al campione statistico analizzato in peso ed altezza si trova a circa 300 mm dal secondo asse di cerniera Q.
In alcune forme di realizzazione, la poltrona 10 del presente trovato può essere provvista di dispositivo di illuminazione, ad esempio associato allo schienale e sospeso sopra l’utente, per una migliorata visione e lettura. In alcune forme di realizzazione, la poltrona 10 del presente trovato può essere provvista di tavolino, o simile piano di appoggio, reclinabile od a scomparsa, per appoggiare un libro, giornaie, rivista od altro supporto cartaceo per la lettura, oppure un computer portatile, un palmare, smartphone o simile od equivalente dispositivo elettronico. Ancora, in forme di realizzazione, la poltrona 10 può comprendere cuscini ergonomici, disposti ad esempio tra lo schienale e la seduta, a supporto della zona lombare dell’utente, oppure associati al poggiapiedi.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Poltrona estensibile, caratterizzata dal fatto che comprende un telaio di supporto (12) avente: - una struttura di seduta snodata (13) formata da una prima sezione (26) atta a defìnire lo schienale (16), una seconda sezione (28) atta a definire la seduta (18) ed una terza sezione (30) atta a definire il poggiapiedi (20), la seconda sezione (28) essendo disposta incernierata tra la prima sezione (26) e la terza sezione (30); - una struttura di base (31), disposta inferiormente alla struttura di seduta snodata (13) per sostenere la struttura di seduta snodata (13) sì da definirne una base di appoggio stabile e comprendente mezzi di guida e supporto (32); in cui la prima sezione (26) della struttura di seduta snodata (13) à ̈ incernierata alla struttura di base (31) attorno ad un primo asse di cerniera (P) ed i mezzi di guida e supporto (32; 33, 34, 39) sono configurati per cooperare scorrevolmente con la terza sezione (30) per guidarne l’avanzamento ed arretramento in conseguenza della rotazione della prima sezione (26) attorno al primo asse di cerniera (P), la posizione lineare ed angolare della seconda sezione (28) essendo coordinata alla rotazione della prima sezione (26) ed all’avanzamento ed arretramento della terza sezione (30).
  2. 2. Poltrona come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il primo asse di cerniera (P) à ̈ disposto più vicino ad un secondo asse di cerniera (Q) tra la prima sezione (26) e la seconda sezione (28) rispetto all’estremità libera (46) della prima sezione (26), particolarmente ad una distanza dal secondo asse di cerniera (Q) compresa tra il 10% e il 40% della distanza tra il secondo asse di cerniera (Q) e l’estremità libera (46) della prima sezione (26).
  3. 3. Poltrona come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la prima sezione (26) del telaio di supporto (12) à ̈ formata da una coppia di prime barre tubolari (36) contrapposte, da un lato collegate tra loro da una barra tubolare trasversale superiore (46) che ne definisce l’estremità libera e dall’altro lato incernierate alla seconda sezione (28) del telaio di supporto (12), una prima piastra di collegamento (35) connettendo trasversalmente le prime barre tubolari (36), la seconda sezione (28) del telaio di supporto (12) à ̈ formata da una coppia di seconde barre tubolari (38) contrapposte, da un lato incernierate alla prima sezione (26) ed dall’altro alla terza sezione (30) del telaio di supporto (12) e la terza sezione (30) del telaio di supporto (12) à ̈ formata da una coppia di terze barre tubolari (40) contrapposte, da un lato collegate tra loro da una barra tubolare trasversale inferiore (50) e dall’altro lato incernierate alla seconda sezione (28) del telaio di supporto (12), una seconda piastra di collegamento (37) connettendo trasversalmente le terze barre tubolari (40).
  4. 4. Poltrona come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la struttura di base (31) comprende elementi di base (24) atti ad essere appoggiati al pavimento ed elementi montanti (25) che aggettano verso l’alto dagli elementi di base (24) e sono collegati superiormente tra loro da corrispondenti elementi di collegamento trasversale (29).
  5. 5. Poltrona come nella rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che comprende una prima coppia di elementi tubolari montanti (25) posteriori collegati da un elemento di collegamento trasversale (29) posteriore, associati inferiormente alla prima sezione (26) ed una seconda coppia di elementi tubolari montanti (25) frontali collegati da un elemento di collegamento trasversale (29) frontale, associati inferiormente alla terza sezione (30).
  6. 6. Poltrona come nella rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che i mezzi di guida e supporto (32) sono solidali inferiormente alla struttura di base (31) vincolate agli elementi di collegamento trasversale (29) tra gli elementi tubolari montanti (25).
  7. 7. Poltrona come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i mezzi di guida e supporto (32) sostengono la struttura di seduta snodata (13).
  8. 8. Poltrona come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la prima sezione (26) della struttura di seduta snodata (13) Ã ̈ incernierata ai mezzi di guida e supporto (32) della struttura di base (31) mediante corrispondenti organi di (56).
  9. 9. Poltrona come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende primi elementi di snodo (52) atti ad incemierare la prima sezione (26) alla seconda sezione (28) attorno ad un secondo asse di cerniera (Q), e secondi elementi di snodo (54) atti ad incemierare la seconda sezione (28) alla terza sezione (30) attorno ad un terzo asse di cerniera (R).
  10. 10. Poltrona come nella rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detti primi elementi di snodo (52) presentano sedi di posizionamento stabile (93, 95) atte a cooperare selettivamente con un piolo di posizionamento (89) sì da definire volute posizioni angolari stabili della prima sezione (26) rispetto alla seconda sezione (28).
  11. 1 1. Poltrona come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende un organo di scorrimento (80) vincolato alla terza sezione (30) della struttura di seduta snodata (13) ed atto a cooperare scorrevolmente in guida con i mezzi di guida e supporto (32).
  12. 12. Poltrona come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i mezzi di guida e supporto comprendono barre tubolari di guida e supporto (32) che sono realizzate con uno sviluppo sostanzialmente longitudinale, ciascuna barra tubolare di guida e supporto (32) comprendendo un primo tratto (33) longitudinale in corrispondenza della prima sezione (26) ed un secondo tratto (34) longitudinale, di lunghezza maggiore del primo tratto (33) che si estende verso l’alto dall’estremità inferiore del primo tratto (33) fino in corrispondenza della terza sezione (30) definendo una corrispondente estremità sporgente (39) che aggetta frontalmente, atta a definire un tratto, o percorso lineare, di corsa guidata di scorrimento disponibile lungo cui la terza sezione (30) à ̈ atta a scorrere.
  13. 13. Poltrona come nella rivendicazione 11 e 12, caratterizzata dal fatto che detto organo di scorrimento (80) coopera scorrevolmente con detta estremità sporgente (39).
  14. 14. Poltrona come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto organo di scorrimento (80) comprende un elemento frenante (90).
  15. 15. Poltrona come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il telaio di supporto (12) comprende mezzi elastici (70) atti a fungere da ausilio di richiamo elastico per la struttura di seduta snodata (13).
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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BE434334A (it) *
DE550590C (de) * 1931-06-27 1932-05-12 Heinrich Rawitsch Sessel mit auf schraeger Bahn vor- und rueckwaerts bewegbarem Sitz und daran angelenkter, am Stuhlgestell gleitender Rueckenlehne
DE19511279C1 (de) * 1995-03-28 1996-07-11 Wissner Bosserhoff Gmbh Sesselliege
DE10152227A1 (de) * 2001-10-20 2003-05-08 Sichelschmidt Stanzwerk Sitzmöbel

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