ITUD20100195A1 - Prodotto alimentare e procedimento per la sua preparazione - Google Patents

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ITUD20100195A1
ITUD20100195A1 IT000195A ITUD20100195A ITUD20100195A1 IT UD20100195 A1 ITUD20100195 A1 IT UD20100195A1 IT 000195 A IT000195 A IT 000195A IT UD20100195 A ITUD20100195 A IT UD20100195A IT UD20100195 A1 ITUD20100195 A1 IT UD20100195A1
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food
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compartments
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Fausto Bonelli
Mariacarla Turisani
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Bonelli Fausto E C S N C
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    • A21DTREATMENT, e.g. PRESERVATION, OF FLOUR OR DOUGH, e.g. BY ADDITION OF MATERIALS; BAKING; BAKERY PRODUCTS; PRESERVATION THEREOF
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"PRODOTTO ALIMENTARE E PROCEDIMENTO PER LA SUA PREPARAZIONE”
CAMPO DI APPLICAZIONE
II presente trovato si riferisce ad un prodotto alimentare, in particolare, ma non solo, un prodotto dolciario da forno, quale ad esempio un biscotto, ed al procedimento per la sua preparazione.
Il prodotto alimentare del presente trovato ha un ripieno liquido e non necessita di cottura per la sua preparazione.
STATO DELLA TECNICA
È noto realizzare prodotti dolciari da forno, quali paste colate, tipo i plumcake, semi-lievitati, in cui lo sviluppo del volume viene coadiuvato da lievitanti chimici, oppure lievitati naturalmente, come, ad esempio i croissant alla francese. Sono noti, inoltre, tra i prodotti da forno, i biscotti secchi.
E’ noto, inoltre, farcire alcuni di tali prodotti da forno con ripieni a base di creme o marmellate di frutta.
Tipicamente, la farcitura avviene mediante siringatura del ripieno all’ interno del prodotto da forno, una volta cotto.
Sono note le difficoltà nel coniugare prodotti da forno con valori di umidità, od acqua libera, ridotti, con ingredienti di ripieno, quali creme o marmellate di frutta, il cui contenuto di umidità è relativamente elevato. Tipicamente, se la miscela dell’impasto del prodotto da forno non viene accuratamente sviluppata per essere compatibile con il ripieno, il prodotto finale risulta eccessivamente bagnato, oppure senza struttura, ciò comunque andando a detrimento della sua appetibilità, nonché delle conservabilità.
Inoltre, nel caso in cui i prodotti ripieni o farciti di cui si discute debbano essere sottoposti a cottura dopo che sono stati farciti, è nota la difficoltà nel mantenere intatte le caratteristiche del ripieno interno, principalmente a causa dell’evaporazione parziale o totale del contenuto di acqua dei ripieni o farciture utilizzati.
Uno scopo del presente trovato è quello di mettere a punto un procedimento mediante il quale ottenere un prodotto alimentare di tipo innovativo, in particolare, ma non solo, un prodotto dolciario che coniughi un prodotto alimentare con un ridotto contenuto di umidità, ad un ingrediente di ripieno con un elevato contenuto di umidità, senza che le caratteristiche del prodotto alimentare finale, in termini di struttura, appetibilità e conservabilità, ne risentano.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questo ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
Salvo che siano definiti altrimenti, tutti i termini tecnici e scientifici utilizzati qui e di seguito hanno lo stesso significato comunemente inteso da una persona di ordinaria esperienza nel campo della tecnica cui appartiene il presente trovato. In caso di conflitto prevale la presente domanda, incluse le definizioni.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con il suddetto scopo un prodotto alimentare secondo il presente trovato comprende un primo guscio esterno formato da briciole derivanti da sbriciolatura, ovvero rimacinatura, di un prodotto da forno secco al cui interno è previsto un nucleo di liquido quale ad esempio vino, liquore, succo di frutta, bevanda a base di caffè, cioccolato, latte, thè, infuso od altra bevanda.
II prodotto alimentare del presente trovato comprende, inoltre, un secondo guscio, disposto intermedio tra il primo guscio ed il nucleo liquido, formato da un ingrediente a base di grasso alimentare, di origine vegetale od animale, che contiene il nucleo liquido, quale ad esempio burro di cacao o stearina.
Il prodotto alimentare del presente trovato ha il vantaggio che non necessita di cottura, quindi mantenendo inalterate le proprietà del nucleo liquido interno che ne costituisce il ripieno.
Inoltre, la presenza del secondo guscio intermedio a base di grasso alimentare funge da barriera per il liquido, che è tipicamente idrofilo e viene respinto dal grasso alimentare, idrofobo.
Anche il primo guscio esterno ha una vantaggiosa funzione di protezione dall’evaporazione del liquido interno.
Grazie a ciò, il prodotto alimentare del presente trovato ha una lunga conservabilità, o “shelf life” e può essere venduto a scaffale. Infatti, la parte esterna definita dal primo guscio mantiene, per le proprietà intrinseche delle briciole di cui è formata, un umidità relativamente bassa, che non favorisce la proliferazione baterica ed il degrado del prodoto, mentre il nucleo liquido interno è sostanzialmente isolato dall’ esterno.
In forme di realizzazione del presente trovato, tra il primo guscio esterno ed il secondo guscio intermedio è previsto uno strato sotile di rivestimento di un olio vegetale. Un vantaggio della presenza di tale olio vegetale è quello di migliorare la coesione tra primo guscio esterno e secondo guscio intermedio. Inoltre, anche l’olio vegetale presenta un vantaggioso effeto di barriera all’evaporazione del nucleo liquido interno.
In ulteriori forme di realizzazione del presente trovato, il primo guscio è formato da una pluralità di strati successivi, dall’interno verso l’esterno, di briciole derivanti da rimacinatura o sbriciolatura del prodoto da forno secco. In varianti di soluzione, tra ciascuno degli strati che formano il primo guscio esterno multistrato è presente uno strato sotile di rivestimento di olio vegetale. Rientra nello spirito del presente trovato un procedimento per la produzione di un prodoto alimentare, che comprende una fase in cui si realizza un primo guscio esterno formato da briciole derivanti da sbriciolatura, ovvero rimacinatura, di un prodoto da forno secco, una fase in cui si produce un nucleo liquido ed una fase in cui si produce un secondo guscio intermedio, disposto intermedio tra il primo guscio ed il nucleo liquido, formato da un ingrediente a base di grasso alimentare, di origine vegetale od animale, che contiene il nucleo liquido, una o più operazioni in cui il nucleo liquido ed il secondo guscio intermedio vengono associati. Secondo il trovato, il primo guscio esterno viene realizzato atorno al secondo guscio intermedio contenente il nucleo liquido.
II procedimento del presente trovato è vantaggioso perché non richiede la cottura, preservando, così, le proprietà e la quantità di liquido interno.
In forme di realizzazione, la fase in cui si prepara il nucleo liquido prevede di mettere a disposizione uno o più stampi da cucina che presentano una pluralità di compartimenti aventi forma coniugata a quella del nucleo da produrre, suddividendo aliquote di liquido, ciascuna delle quali viene immessa alTinterno dei compartimenti degli stampi, e di effettuare un’operazione di congelamento del liquido suddiviso negli stampi, per un voluto periodo di tempo, ottenendo nuclei di liquido congelato.
In forme di realizzazione, la fase in cui si prepara il secondo guscio intermedio, che conterrà il nucleo liquido, prevede di mettere a disposizione uno o più stampi da cucina che presentano una pluralità di compartimenti aventi forma coniugata a quella del secondo guscio intermedio.
In forme di realizzazione, il procedimento prevede di effettuare un’operazione di rivestimento di detti stampi per il secondo guscio intermedio con una pellicola polimerica adatta all’uso per il confezionamento di alimenti, facendola aderire al fondo dei compartimenti.
Secondo alcune forme di realizzazione, il procedimento prevede di mettere a disposizione una determinata quantità di grasso alimentare, animale o vegetale, fuso, e di introdurre una voluta quantità di grasso alimentare fuso in ciascuno di detti compartimenti degli stampi, in modo che rivesta le pareti dei compartimenti definendo una sede concava, o semiguscio, in cui poter adagiare il suddetto nucleo di liquido congelato.
In forme di realizzazione, il grasso alimentare fuso suddiviso nei compartimenti degli stampi viene sottoposto ad una prima operazione di raffreddamento ad una temperatura compresa tra -15 °C e -25 °C, e per un tempo che va da 1 min a 5 min.
In accordo con alcune forme di realizzazione, al termine della prima operazione di raffreddamento, si esegue un’operazione nella quale si adagia il nucleo di liquido congelato nella sede concava del grasso alimentare raffreddato di ciascuno di detti compartimenti.
Secondo alcune forme di realizzazione, il procedimento prevede di coprire il nucleo di liquido congelato disposto in dette sedi concave con un’ulteriore quantità di grasso alimentare fuso, in modo da avvolgere, od annegare, completamente il nucleo liquido congelato nel grasso alimentare.
In forme di realizzazione, il procedimento prevede una seconda operazione di raffreddamento, alla temperatura di detta prima operazione di raffreddamento e per un periodo di tempo compreso tra circa 12 min e circa 20 min, della quantità di grasso alimentare fuso utilizzata per coprire il nucleo liquido congelato disposto in detta sede concava.
Secondo alcune forme di realizzazione, il procedimento prevede di effettuare un’operazione di rimozione dei secondi gusci intermedi così realizzati dagli stampi.
In accordo con alcune forme di realizzazione, il secondo guscio intermedio contenente il nucleo liquido congelato viene rivestito con il primo guscio esterno effettuando un’operazione in cui il secondo guscio intermedio viene immerso in, o rivestito con, olio vegetale per ottenere un rivestimento di un sottile strato, o velo, di olio vegetale, successivamente il secondo guscio intermedio rivestito di olio vegetale viene cosparso su tutta la superficie esterna di briciole derivanti da sbriciolatura o rimacinatura di prodotto da forno secco, realizzando un’operazione di impanatura esterna, ottenendo il prodotto alimentare finale.
Secondo alcune varianti di realizzazione, il procedimento prevede di ripetere almeno una volta, vantaggiosamente una pluralità di volte in sequenza, un’operazione di rivestimento con olio vegetale, oltre alla prima operazione di rivestimento con olio vegetale, di almeno un primo strato, vantaggiosamente una pluralità di strati in sequenza, del primo guscio esterno e di successiva impanatura con dette briciole, per ottenere un primo guscio esterno multistrato.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui: - la fig. 1 è una rappresentazione schematica di un prodotto alimentare secondo il presente trovato;
- la fig. 2 è un dettaglio ingrandito di una sezione del prodotto alimentare di fig.
1;
- la fig. 3 è una rappresentazione schematica di un procedimento secondo il presente trovato.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI REALIZZAZIONE
Con riferimento alle figure allegate, di seguito viene descritto un prodotto alimentare 10 in particolare, nel caso esemplificativo un prodotto dolciario tipo biscotto, ripieno di un liquido 16, quale ad esempio vino, liquore, succo di frutta, bevanda a base di caffè, cioccolato, latte, thè, infuso od altra bevanda, ed un relativo procedimento, per la preparazione del prodotto alimentare.
Il prodotto alimentare 10 del presente trovato comprende un primo guscio esterno 14 formato da briciole 18 derivanti da sbriciolatura, ovvero rimacinatura, di un prodotto da forno secco, ad esempio di biscotto, al cui interno è previsto un nucleo formato dal suddetto liquido 16 (figg. 1 e 2).
II suddetto primo guscio esterno 12 consiste in una vera e propria impanatura di briciole 18. Tale primo guscio esterno 12, oltre a dare il sapore tipico del prodotto da forno al prodotto alimentare finito, è utile perché costituisce una barriera all’ umidità che limita notevolmente l’effetto di evaporazione del nucleo liquido 16 interno nel prodotto finale.
Inoltre, il suddetto prodotto alimentare comprende un secondo guscio 14, disposto intermedio tra il primo guscio esterno 12 ed il nucleo liquido 16, formato da un ingrediente a base di grasso alimentare, di origine vegetale od animale, quale ad esempio burro di cacao o stearina, che contiene il nucleo liquido 16.
In alcune forme di realizzazione, tra il primo guscio esterno 12 ed il secondo guscio intermedio 14 è previsto uno strato 20 sottile di rivestimento di un olio vegetale adatto all’uso alimentare. Tale strato 20 di olio vegetale favorisce l’adesione del primo guscio esterno al secondo guscio intermedio. Inoltre, esso funge anche da barriera all’evaporazione del liquido.
In alcune forme di realizzazione, il primo guscio esterno 12 è formato da una pluralità di strati successivi di briciole derivanti da rimacinatura o sbriciolatura del prodotto da forno secco, quale biscotto sbriciolato. Ciò consente di preservare maggiormente il contenuto liquido all’interno, nonché di dare maggior sapore al prodotto finale.
In forme di realizzazione, tra ciascuno degli strati che formano il primo guscio esterno multistrato è presente uno strato sottile di rivestimento di olio vegetale.
Il suddetto prodotto alimentare 10 viene prodotto secondo il procedimento di seguito descritto (fig. 3).
Tale procedimento prevede una fase 30 per produrre il nucleo liquido, comprensiva di operazioni 50, 52, 54 e 56 e una fase 40, comprensiva di operazioni 60, 62, 64, 66, 68, 79 e 72 per produrre il secondo guscio intermedio, le quali possono essere condotte in parallelo od in serie, secondo le necessità.
Inoltre, è previsto che nel corso della fase 40 di preparazione del secondo guscio 14 intermedio, si effettuino anche le operazioni 66, 68, di cui si dirà nel dettaglio nel prosieguo, in cui il nucleo liquido 16 ed il secondo guscio 14 intermedio vengono associati tra loro.
Ulteriormente, il procedimento prevede una fase 80 in cui viene realizzato il primo guscio esterno 12, attorno al secondo guscio 14 intermedio contenente il nucleo liquido 16.
La fase 30 di preparazione del nucleo liquido 16 prevede un’operazione 50 in cui si mette a disposizione una determinata quantità di liquido da utilizzare e primi imo o più stampi da cucina, ad esempio in silicone, oppure di altro tipo comunemente impiegati nel settore, che presentano una pluralità di compartimenti aventi forma coniugata a quella del nucleo da produrre. Tale fase 30 prevede, inoltre, un’operazione 32 di suddivisione di piccole aliquote di liquido, in alcune soluzioni quantità comprese tra circa 0,3 e 0,6 mL, ad esempio circa 0,5 mL, ciascuna delle quali viene immessa all’interno dei compartimenti degli stampi.
Successivamente è prevista un’operazione 54 di congelamento del liquido suddiviso negli stampi, per un voluto periodo di tempo. Temperatura e durata del congelamento sono selezionati in funzione del tipo di liquido da congelare. Ad esempio, nel caso del vino, si congela a circa -40 °C per almeno 24 ore. Al termine del congelamento, si ottengono nuclei di liquido congelato, ad esempio in forma di semisfere, nel caso in cui i compartimenti degli stampi abbiano tale forma, od altre forme (blocco 56).
La fase 40 di preparazione del secondo guscio 14 intermedio, che conterrà il nucleo liquido 16, prevede un’operazione 60 in cui si mette a disposizione secondi uno o più stampi da cucina del tipo sopra descritto che presentano una pluralità di compartimenti aventi forma coniugata a quella del secondo guscio intermedio.
In alcune forme di realizzazione del trovato, mettendo a disposizione gli stampi, nell’operazione 60 si effettua anche un’operazione di rivestimento di tali stampi con una pellicola polimerica adatta all’uso per il confezionamento di alimenti, o rivestendo singolarmente i singoli compartimenti, oppure, vantaggiosamente, rivestendo tutto lo stampo facendo aderire bene la pellicola al fondo dei compartimenti.
Tale operazione di rivestimento è vantaggiosa per agevolare la rimozione finale del secondo guscio intermedio dallo stampo.
In seguito si mette a disposizione una determinata quantità di grasso alimentare, burro di cacao o stearina, opportunamente fuso. Tale grasso alimentare viene selezionato in modo da essere solido a temperatura ambiente, per fungere da barriera al liquido.
Successivamente, si effettua un’operazione 62 in cui s’introduce una voluta quantità del grasso alimentare fuso nei compartimenti degli stampi, in modo che rivesta le pareti dei compartimenti definendo una sede concava, o semiguscio, in cui poter adagiare il nucleo di liquido congelato di cui sopra. In forme di realizzazione, nel caso in cui sia previsto il vantaggioso rivestimento dei compartimenti degli stampi con pellicola alimentare, il grasso alimentare fuso viene colato sopra la suddetta pellicola.
In forme di realizzazione del presente trovato, a seconda degli stampi impiegati, la quantità di grasso alimentare fuso che viene introdotta è compresa tra circa 0,75 g e circa l,25g, ad esempio circa 0,95 g.
II grasso alimentare fuso così suddiviso nei compartimenti degli stampi viene sottoposto ad una prima operazione 64 di raffreddamento ad una temperatura compresa tra -15 °C e -25 °C, e per un tempo che va da 1 min. a 5 min a seconda della tipologia di grasso alimentare e della quantità impiegata. Ad esempio, nel caso di burro di cacao o stearina nella quantità di circa 0,95 g, si effettua un raffreddamento a -18 C° per circa 3 min.
Tale prima operazione 64 di raffreddamento è utile a conferire la voluta consistenza e struttura al grasso alimentare, in modo che possa accogliere il nucleo di liquido congelato.
Al termine della prima operazione 64 di raffreddamento, si esegue un’operazione 66, preferibilmente in ambiente raffreddato, nella quale si adagia il nucleo di liquido 16 congelato, preparato come sopra descritto, nella sede concava del grasso alimentare raffreddato di ciascuno di detti compartimenti.
Successivamente, si effettua un’ulteriore operazione 68 in cui si copre il nucleo di liquido 16 congelato disposto in dette sedi concave con un’ulteriore quantità di grasso alimentare fuso, nel caso di specie fino all’orlo superiore di ciascuno dei compartimenti degli stampi, in modo da avvolgere, od annegare, completamente il nucleo liquido congelato nel grasso alimentare. La quantità di grasso alimentare fuso che viene ulteriormente aggiunta a coprire il liquido congelato dipende dalle dimensioni dei compartimenti degli stampi e dalle dimensioni del nucleo liquido congelato.
Ad esempio, con le quantità di liquido congelato tra circa 0,3 e 0,6 mL, ad esempio circa 0,5 mL, e di grasso alimentare fuso per realizzare la sede concava tra circa 0,75 g e circa l,25g, ad esempio circa 0,95 g, l’aggiunta a copertura di grasso alimentare fuso è in quantità compresa tra circa 3g e circa 4g, ad esempio circa 3,3 g.
Successivamente, il tutto viene sottoposto ad una seconda operazione 70 di raffreddamento, alle temperature sopra indicate per la prima operazione 64 di raffreddamento, ma, essendo la quantità di grasso alimentare fuso maggiore, per un periodo di tempo più lungo, compreso, in alcune forme di realizzazione, tra circa 12 min e circa 20 min, ad esempio a circa -18 °c per circa 15 min.
Al termine della seconda operazione 70 di raffreddamento, si effettua un’operazione 72 di rimozione dei secondi gusci 14 intermedi, che contengono il nucleo liquido 16 congelato, dagli stampi.
In forme di realizzazione, tale operazione 72 di rimozione prevede lo strappo verso l’alto della pellicola posta a rivestimento degli stampi, in questo modo rendendo rapido ed agevole estrarre i secondi gusci 14 intermedi preparati, senza danneggiarli.
Ciascun secondo guscio 14 intermedio contenente il nucleo liquido 16 congelato viene, a questo punto, rivestito con il primo guscio esterno 16. Per fare ciò, è prevista una fase 80 in cui il secondo guscio 14 intermedio viene immerso in, o comunque rivestito con, olio vegetale per ottenere un rivestimento di un sottile strato, o velo, 20 di olio vegetale, tipo olio di cocco, od olio di palma.
In seguito, il secondo guscio 14 intermedio così rivestito di olio vegetale viene cosparso su tutta la superficie esterna con briciole 18 derivanti da sbriciolatura o rimacinatura di prodotto da forno secco, ad esempio tipo biscotto sbriciolato, ad esempio facendolo rotolare più volte in un contenitore contenente dette briciole, realizzando una vera e propria operazione di impanatura esterna, ottenendo così il prodotto finale, freccia 10.
Il nucleo liquido 16 congelato contenuto nel prodotto alimentare 10 finale, a temperatura ambiente, si scioglie, tuttavia è presente la barriera di grasso alimentare del secondo guscio 14 intermedio, che a temperatura ambiente è solidificato, impedendo che il liquido fuoriesca. Inoltre, il primo guscio esterno 12 funge da efficace barriera all’evaporazione. Anche lo strato 20 di olio vegetale contribuisce a ridurre l’effetto di evaporazione.
In forme di realizzazione in cui il primo guscio esterno è multistrato, si ripetono una pluralità di volte in sequenza una pluralità di operazioni di rivestimento con uno strato, o velo, 20 di olio vegetale, oltre alla prima operazione di rivestimento con olio vegetale, di più primi strati del primo guscio esterno e di successiva impanatura con dette briciole 18, per ottenere un primo guscio esterno multistrato.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Prodotto alimentare, caratterizzato dal fatto che comprende un primo guscio esterno (12) formato da briciole (18) derivanti da sbriciolatura, ovvero rimacinatura, di un prodotto da forno secco, al cui interno è previsto un nucleo di liquido (16), ed un secondo guscio (14), disposto intermedio tra il primo guscio esterno (16) ed il nucleo di liquido (16), formato da un ingrediente a base di grasso alimentare, di origine vegetale od animale, che contiene il nucleo di liquido (16).
  2. 2. Prodotto alimentare come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il grasso alimentare è scelto in un gruppo comprendente burro di cacao o stearina.
  3. 3. Prodotto alimentare come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che tra il primo guscio esterno (12) ed il secondo guscio (14) intermedio è previsto uno strato (20) sottile di rivestimento di un olio vegetale.
  4. 4. Prodotto alimentare come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il primo guscio esterno (12) è formato da una pluralità di strati successivi di briciole (18) derivanti da rimacinatura o sbriciolatura del prodotto da forno secco.
  5. 5. Prodotto alimentare come nella rivendicazione 3 e 4, caratterizzato dal fatto che tra ciascuno degli strati che formano il primo guscio esterno (12) multistrato è presente uno strato (20) sottile di rivestimento di olio vegetale.
  6. 6. Procedimento per la produzione di un prodotto alimentare, caratterizzato dal fatto che comprende una fase (80) in cui si realizza un primo guscio esterno (12) formato da briciole (18) derivanti da sbriciolatura, ovvero rimacinatura, di un prodotto da forno secco, una fase (30) in cui si produce un nucleo di liquido (16) ed una fase (40) in cui si produce un secondo guscio intermedio (14), disposto intermedio tra il primo guscio esterno (12) ed il nucleo di liquido (16), formato da un ingrediente a base di grasso alimentare, di origine vegetale od animale, che contiene il nucleo di liquido (16), una o più operazioni (66, 68) in cui il nucleo di liquido (16)ed il secondo guscio (14) intermedio vengono associati, detto primo guscio esterno (12) venendo realizzato attorno al secondo guscio intermedio (14) contenente il nucleo di liquido (16).
  7. 7. Procedimento come nella rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che la fase (30) in cui si prepara il nucleo liquido prevede di mettere a disposizione (50) uno o più stampi da cucina che presentano una pluralità di compartimenti aventi forma coniugata a quella del nucleo da produrre, effettuando un’operazione (52) di suddivisione di aliquote di liquido ciascuna delle quali viene immessa all’ interno dei compartimenti degli stampi, e di effettuare un’operazione (54) di congelamento del liquido suddiviso negli stampi, per un voluto periodo di tempo, ottenendo nuclei di liquido (16) congelato (56).
  8. 8. Procedimento come nella rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la fase (40) in cui si prepara il secondo guscio (14) intermedio, che conterrà il nucleo di liquido (16), prevede un’operazione (60) in cui mettere a disposizione uno o più stampi da cucina che presentano una pluralità di compartimenti aventi forma coniugata a quella del secondo guscio intermedio.
  9. 9. Procedimento come nella rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che 1‘ operazione (60) prevede effettuare rivestimento di detti stampi per il secondo guscio (14) intermedio con una pellicola polimerica adatta all’uso per il confezionamento di alimenti, facendola aderire al fondo dei compartimenti.
  10. 10. Procedimento come nella rivendicazioni 8 o 9, caratterizzato dal fatto che prevede un’operazione (62) in cui mettere a disposizione una determinata quantità di grasso alimentare, animale o vegetale, fuso, ed in cui introdurre una voluta quantità di grasso alimentare fuso in ciascuno di detti compartimenti degli stampi, in modo che rivesta le pareti dei compartimenti definendo una sede concava, o semiguscio, in cui poter adagiare il nucleo di liquido (16) congelato.
  11. 11. Procedimento come nella rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che il grasso alimentare fuso suddiviso nei compartimenti degli stampi viene sottoposto ad una prima operazione (64) di raffreddamento ad una temperatura compresa tra -15 °C e -25 °C, e per un tempo che va da 1 min. a 5 min.
  12. 12. Procedimento come nella rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che, al termine della prima operazione (64) di raffreddamento, si esegue un’operazione (66) nella quale si adagia il nucleo di liquido (16) congelato nella sede concava del grasso alimentare raffreddato di ciascuno di detti compartimenti.
  13. 13. Procedimento come nella rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che prevede un’operazione (68) in cui coprire il nucleo di liquido congelato disposto in dette sedi concave con un’ulteriore quantità di grasso alimentare fuso, in modo da avvolgere completamente il nucleo liquido (16) congelato nel grasso alimentare.
  14. 14. Procedimento come nella rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che prevede una seconda operazione (70) di raffreddamento, alla temperatura di detta prima operazione (64) di raffreddamento e per un periodo di tempo compreso tra circa 12 min e circa 20 min, della quantità di grasso alimentare fuso utilizzata per coprire il nucleo liquido (16) congelato disposto in detta sede concava.
  15. 15. Procedimento come nella rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che prevede di effettuare un’operazione (72) di rimozione dei secondi gusci (14) intermedi così realizzati dagli stampi.
  16. 16. Procedimento come nella rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che nella fase (80) il secondo guscio (14) intermedio contenente il nucleo liquido (16) congelato viene rivestito con il primo guscio esterno (12) effettuando un’operazione in cui il secondo guscio (14) intermedio viene immerso in, o rivestito con, olio vegetale per ottenere un rivestimento di un sottile strato (20) di olio vegetale, successivamente il secondo guscio (12) intermedio rivestito di olio vegetale viene cosparso su tutta la superficie esterna di briciole (18) derivanti da sbriciolatura o rimacinatura di prodotto da forno secco, realizzando un’operazione di impanatura esterna, ottenendo il prodotto alimentare (10) finale.
  17. 17. Procedimento come nella rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che prevede di ripetere almeno una volta un’operazione di rivestimento con olio vegetale, oltre alla prima operazione di rivestimento con olio vegetale, di almeno un primo strato del primo guscio esterno (12), e di successiva impanatura con dette briciole (18), per ottenere un primo guscio esterno (12) multistrato.
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Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP0183595A1 (fr) * 1984-11-09 1986-06-04 Bongrain S.A. Produit alimentaire nouveau, procédé de fabrication et ligne de fabrication pour sa mise en oeuvre
EP0451491A2 (en) * 1990-04-09 1991-10-16 Societe Des Produits Nestle S.A. Barrier coating for food products
EP1378173A1 (en) * 2002-07-01 2004-01-07 Soremartec Sealing for foods having liquid fillings

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