ITUD20100074A1 - "sistema di aggancio perfezionato per settori di prolunga su banco di stesa per vibrofinitrice stradale, banco di stesa e vibrofinitrice comprendenti detto sistema di aggancio" - Google Patents

"sistema di aggancio perfezionato per settori di prolunga su banco di stesa per vibrofinitrice stradale, banco di stesa e vibrofinitrice comprendenti detto sistema di aggancio" Download PDF

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ITUD20100074A1
ITUD20100074A1 IT000074A ITUD20100074A ITUD20100074A1 IT UD20100074 A1 ITUD20100074 A1 IT UD20100074A1 IT 000074 A IT000074 A IT 000074A IT UD20100074 A ITUD20100074 A IT UD20100074A IT UD20100074 A1 ITUD20100074 A1 IT UD20100074A1
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IT
Italy
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coupling
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respect
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IT000074A
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Thomas Haubrich
Aloys Kunz
Reiner Mueller
Frank Rheinbay
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Marini Spa
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    • E01C19/00Machines, tools or auxiliary devices for preparing or distributing paving materials, for working the placed materials, or for forming, consolidating, or finishing the paving
    • E01C19/48Machines, tools or auxiliary devices for preparing or distributing paving materials, for working the placed materials, or for forming, consolidating, or finishing the paving for laying-down the materials and consolidating them, or finishing the surface, e.g. slip forms therefor, forming kerbs or gutters in a continuous operation in situ
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Description

DESCRIZIONE del brevetto per invenzione
Avente per titolo:
SISTEMA DI AGGANCIO PERFEZIONATO PER SETTORI DI PROLUNGA SU BANCO DI STESA PER VIBROFINITRICE STRADALE, BANCO DI STESA E VIBROFINITRICE COMPRENDENTI DETTO SISTEMA DI AGGANCIO
DESCRIZIONE
Campo tecnico
La presente invenzione riguarda un sistema di aggancio perfezionato per settori di prolunga su banco di stesa per vibrofinitrice stradale secondo le caratteristiche della parte precaratterizzante della rivendicazione 1.
La presente invenzione riguarda anche un banco di stesa per vibrofinitrice stradale secondo le caratteristiche della parte precaratterizzante della rivendicazione 8.
La presente invenzione riguarda anche una macchina vibrofinitrice stradale secondo le caratteristiche della parte precaratterizzante della rivendicazione 17.
Definizioni
Nel corso della presente descrizione il termine “laterale†si riferisce ad una posizione sulla macchina disposta lateralmente rispetto alla direzione di avanzamento della macchina stessa in condizione di lavoro.
Tecnica anteriore
Allo stato attuale della tecnica sono note le macchine vibrofinitrici stradali anche note in gergo come finitrici, pavimentatrici, ecc.
Queste macchine sono costituite da due unità principali:
un trattore semovente su ruote o su cingoli, generalmente azionato da un motore diesel
un banco di stesa del materiale, trainato dal trattore.
Il motore diesel del trattore aziona una serie di pompe idrauliche che alimentano vari circuiti dedicati:
all’avanzamento della macchina,
- all’alimentazione controllata del materiale da stendere
al funzionamento e al controllo del banco di stesa
Quando si richiede una larghezza di stesa superiore alla larghezza base del banco base, si applicano delle prolunghe alle estremità del banco stesso fino a raggiungere la larghezza richiesta. Dette prolunghe sono generalmente disponibili con diverse larghezze e si possono applicare in più settori fino a raggiungere il limite stabilito dal costruttore del banco.
Sono note soluzioni tecniche realizzate per rendere più agevole e veloce il montaggio dei settori di prolunga, ad esempio mediante cilindri idraulici o con sistemi a cuneo.
Problemi della tecnica anteriore
L’applicazione delle prolunghe, una o più prolunghe per ogni lato del banco base, implica generalmente le seguenti operazioni (Figg. 3, 5, 6, 13) da eseguire sia che si tratti di un banco a larghezza fissa che di un banco con settori estensibili:
smontaggio delle paratie terminali (12) di contenimento del materiale distribuito dalla coclea (4), le quali sono generalmente fissate mediante bulloni;
awicinamento del settore di prolunga (18) all’estremità, ad esempio sinistra, della sezione laterale sinistra (11) del banco principale (19) del banco di stesa (17) complessivo. Analogamente per l’estremità destra, awicinamento del settore di prolunga (18) all’estremità della sezione laterale destra (10) del banco principale (19) del banco di stesa (17) complessivo. Il settore di prolunga (18) può essere scaricato da un mezzo di trasporto (non rappresentato) direttamente al suolo, o su di un bancale (non rappresentato). Se non sono disponibili opportuni mezzi di sollevamento e movimentazione à ̈ la stessa vibrofinitrice (45) che effettua l’accostamento dell’estremità del banco di stesa (17) complessivo al settore di prolunga (18); allineamento grossolano del settore di prolunga (18) con l’estremità del banco di stesa (17) complessivo. Tale manovra viene generalmente realizzata con un palanchino, fino a consentire l’introduzione dei bulloni di fissaggio o di accoppiamento (25) con l'ausilio di una o più spine di centraggio;
inserimento dei bulloni di fissaggio o di accoppiamento (25) e leggero serraggio dei dadi fino ad ottenere l’accosto della parete verticale del settore di prolunga (18) con la parete verticale dell’estremità del banco di stesa (17) complessivo;
- manovra degli elementi di registro (22) per ottenere la perfetta complanarità della piastra lisciante (23) del settore di prolunga (18) con la piastra lisciante (23) del banco di stesa (17) complessivo;
definitivo serraggio dei bulloni di fissaggio o di accoppiamento (25); collegamento degli elementi di trasmissione dei tamper (26), tipicamente primi giunti cardanici, giunti elastici, giunti dentati (27);
collegamento degli elementi di trasmissione dei vibratori (28), tipicamente secondi giunti cardanici, giunti elastici, giunti dentati (29).
Ovviamente le suddette operazioni vanno ripetute per ogni settore di prolunga (18) da montare e risulta evidente la laboriosità delle stesse soprattutto in relazione all’accosto del settore di prolunga (18) al banco e considerando il peso notevole di tali settori di prolunga (18) che non ne consente un facile maneggiamento.
Anche le soluzioni che prevedono il ricorso a cilindri idraulici per rendere più agevole e veloce il montaggio dei settori di prolunga sono soggetti a diversi inconvenienti, tra i quali la complessità del sistema a cilindri idraulici ed il costo complessivo.
Inoltre i sistemi noti non sono di semplice operabilità in fase di aggancio e affidabili. Scopo dell’invenzione
Lo scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire una macchina vibrofinitrice stradale comprendente un sistema di aggancio rapido di settori di prolunga del banco di stesa per la pavimentazione stradale operata con macchine semoventi e/o in treno, la quale consenta di ottenere un facile aggancio dei settori di prolunga stessi in modo affidabile.
Ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ la riduzione del tempo di montaggio dei settori di prolunga.
Concetto dell’invenzione
Lo scopo viene raggiunto con le caratteristiche della rivendicazione principale. Le sottorivendicazioni rappresentano soluzioni vantaggiose.
Effetti vantaggiosi dell’invenzione
La soluzione in conformità con la presente invenzione, attraverso il notevole apporto creativo il cui effetto costituisce un immediato e non trascurabile progresso tecnico, presenta diversi vantaggi.
Innanzitutto si consente un facile e rapido aggancio dei settori di prolunga stessi.
Oltre a questo la soluzione secondo la presente invenzione risulta economica rispetto alle soluzioni della tecnica anteriore.
Inoltre la soluzione secondo la presente invenzione risulta applicabile anche alle macchine esistenti, richiedendo un numero minimo di modifiche alle stesse.
Descrizione dei disegni
Viene di seguito descritta una soluzione realizzativa con riferimento ai disegni allegati da considerarsi come esempio non limitativo della presente invenzione in cui:
Fig. 1 mostra schematicamente un trattore su ruote secondo una vista in pianta.
Fig. 2 mostra schematicamente un banco di stesa secondo una vista in pianta.
Fig. 3 mostra schematicamente l'agganciamento del banco di stesa di Figura 2 con il trattore di Figura 1 secondo una vista in pianta.
Fig. 4 mostra schematicamente la generica configurazione di un banco di stesa secondo una vista laterale.
Fig. 5 e Fig. 6 mostrano schematicamente l'applicazione di prolunghe del banco di stesa di base.
Fig. 7 à ̈ una vista tridimensionale mostrante schematicamente l’elemento femmina del sistema di aggancio rapido dei settori di prolunga del banco di stesa secondo la presente invenzione. Fig. 8 à ̈ una vista tridimensionale mostrante schematicamente l’elemento maschio del sistema di aggancio rapido dei settori di prolunga del banco di stesa secondo la presente invenzione. Fig. 9 e Fig. 10 sono viste tridimensionali mostranti schematicamente l’accoppiamento tra l’elemento maschio e l’elemento femmina del sistema di aggancio rapido dei settori di prolunga del banco di stesa secondo la presente invenzione.
Fig. 11 à ̈ una vista laterale mostrante schematicamente l’accoppiamento tra l’elemento maschio e l’elemento femmina del sistema di aggancio rapido dei settori di prolunga del banco di stesa secondo la presente invenzione.
Fig. 12 à ̈ una vista dal basso dell’elemento femmina del sistema di accoppiamento del sistema di aggancio rapido dei settori di prolunga del banco di stesa secondo la presente invenzione. Fig. 13 à ̈ una vista tridimensionale mostrante schematicamente l’accoppiamento dei componenti del sistema di aggancio rapido dei settori di prolunga del banco di stesa secondo la presente invenzione.
Descrizione dell’invenzione
La Fig.1 mostra schematicamente un trattore (13) su ruote e comprende:
una tramoggia (1) di raccolta del materiale da stendere: tipicamente conglomerato bituminoso, misto cementato, inerti stabilizzati. Tali materiali sono scaricati nella tramoggia (1) di raccolta da mezzi di trasporto appositamente attrezzati, tipicamente autocarri con cassone ribaltabile, o da mezzi ausiliari, tipicamente pale caricatrici, dumper e simili. Vantaggiosamente la tramoggia (1) di raccolta à ̈ provvista di pareti laterali ribaltabili che, in posizione di apertura, consentono l’agevole scarico del materiale dal mezzo di trasporto e in posizione di chiusura consentono al trattore (13) di rientrare nelle dimensioni consentite per il suo trasporto su strada;
uno o due estrattori-trasportatori (2) del materiale dalla tramoggia (1) di raccolta alla parte posteriore del trattore (13);
due punti di traino (3) del banco di stesa (17), opportunamente regolabili in altezza per consentire differenti spessori di stesa;
una coclea (4) distributrice del materiale, generalmente costituita da due sezioni indipendenti, con la funzione di distribuire il materiale in modo uniforme sull’intera larghezza del banco di stesa (17);
un posto operatore (5) per la guida del mezzo e per il controllo di tutte le funzioni della macchina;
ruote anteriori (6) sterzanti, eventualmente anche motrici;
ruote posteriori (7) motrici.
Con riferimento alla Fig. 2, il banco di stesa (17) comprende:
una sezione centrale (8) di lunghezza fissa. La sezione centrale (8) Ã ̈ generalmente costituita da una prima sotto-sezione (30) e da una seconda sottosezione (31) fra loro incernierate al centro per ottenere vari profili trasversali di stesa;
nel caso di banco di stesa (17) estensibile: una sezione laterale destra (10) e una sezione laterale sinistra (11). Le sezioni laterale destra (10) e laterale sinistra (11) sono ciascuna di larghezza pari a circa la metà della sezione centrale (8) e sono estensibili idraulicamente per ottenere larghezze di stesa variabili;
- nel caso di banco di stesa (17) a larghezza fissa à ̈ presente solo la sezione centrale (8);
due paratie terminali (12) di contenimento del materiale distribuito.
Sono possibili altri noti tipi di configurazione del banco di stesa (17) che però non influenzano o pregiudicano in alcun modo l’applicazione del trovato, il quale à ̈ applicabile ad un generico banco di stesa (17), sia estensibile che a larghezza fissa.
Con riferimento alla Fig. 3, si mostra la vibrofinitrice stradale (45) composta dall’accoppiamento tra il banco di stesa (17) ed il trattore (13); l’accoppiamento del banco di stesa (17) avviene per mezzo dei due bracci di traino (9) che si agganciano in corrispondenza dei punti di traino (3) del trattore.
La Fig. 4 mostra schematicamente la generica configurazione di un banco di stesa (17). Il banco di stesa (17) à ̈ collegato ai bracci di traino (9) mediante un perno (14) e un sistema di fissaggio (15), atti a variare l’angolo fra i bracci e il banco di stesa (17).
Secondo tecnica nota, il banco di stesa (17), per avere un’azione flottante, à ̈ collegato mediante snodi (32) solamente ai due punti di traino (3) del trattore. Il suo assetto à ̈ determinato dall’equilibrio delle forze agenti su di esso: forza di traino, resistenza di attrito del materiale, portanza del materiale. L’assetto del banco di stesa (17) in condizioni di equilibrio mostra un angolo (16) della piastra lisciante (23) rispetto alla superficie di stesa; questo angolo, noto come angolo di attacco, determina la capacità del banco di stesa (17) di salire sul materiale in fase di stesa e di conferirgli una pre-compattazione.
II banco di stesa (17) à ̈ inoltre generalmente attrezzato con dispositivi accessori di tecnica nota, quali lame a moto alternato, dette tamper (26), con azione verticale per favorire l'inserimento del materiale al di sotto della piastra lisciante (23), e vibratori (28) per conferire una buona finitura della stesa, nonché un sistema di riscaldamento (non indicato) per evitare l'adesione del materiale alla piastra lisciante (23) e al tamper (26) nel caso di stesa di conglomerato bituminoso caldo.
Per evitare che il materiale in fase di stesa debordi al di fuori della larghezza del banco di stesa (17), sono previste opportune paratie terminali (12) di contenimento. Le paratie terminali (12) servono a contenere il materiale distribuito dalle coclee davanti al banco di stesa (17) e a convogliare il materiale verso l’asse longitudinale della macchina quando si restringe la larghezza di stesa nel caso del banco di stesa (17) con settori estensibili.
Come precedentemente osservato, quando si richiede una larghezza di stesa superiore alla larghezza base del banco principale (19), si applicano settori di prolunga (18) alle estremità del banco stesso fino a raggiungere la larghezza richiesta. Tali settori di prolunga (18) sono generalmente disponibili con diverse larghezze e si possono applicare più settori di prolunga (18) uno di seguito all’altro fino a raggiungere il limite stabilito dal costruttore del banco di stesa (17).
L’applicazione dei settori di prolunga (18), uno o più settori per ogni lato del banco principale (19), come precedentemente esposto, implica generalmente le seguenti operazioni (Figg. 3, 5, 6, 13) da eseguire sia che si tratti di un banco a larghezza fissa che di un banco con settori estensibili:
smontaggio delle paratie terminali (12) di contenimento del materiale distribuito dalla coclea (4), le quali sono generalmente fissate mediante bulloni;
awicinamento del settore di prolunga (18) all’estremità, ad esempio sinistra, della sezione laterale sinistra (11) del banco principale (19) del banco di stesa (17) complessivo. Analogamente per l’estremità destra, awicinamento del settore di prolunga (18) all’estremità della sezione laterale destra (10) del banco principale (19) del banco di stesa (17) complessivo. Il settore di prolunga (18) può essere scaricato da un mezzo di trasporto (non rappresentato) direttamente al suolo, o su di un bancale (non rappresentato). Se non sono disponibili opportuni mezzi di sollevamento e movimentazione à ̈ la stessa vibrofinitrice (45) che effettua l’accostamento dell’estremità del banco di stesa (17) complessivo al settore di prolunga (18); allineamento grossolano del settore di prolunga (18) con l’estremità del banco di stesa (17) complessivo. Tale manovra viene generalmente realizzata con un palanchino, fino a consentire l’introduzione dei bulloni di fissaggio o di accoppiamento (25) con l’ausilio di una o più spine di centraggio;
inserimento dei bulloni di fissaggio o di accoppiamento (25) e leggero serraggio dei dadi fino ad ottenere l’accosto della parete verticale del settore di prolunga (18) con la parete verticale dell’estremità del banco di stesa (17) complessivo;
manovra degli elementi di registro (22) per ottenere la perfetta complanarità della piastra lisciante (23) del settore di prolunga (18) con la piastra lisciante (23) del banco di stesa (17) complessivo;
definitivo serraggio dei bulloni di fissaggio o di accoppiamento (25); collegamento degli elementi di trasmissione dei tamper (26), tipicamente primi giunti cardanici, giunti elastici, giunti dentati (27);
- collegamento degli elementi di trasmissione dei vibratori (28), tipicamente secondi giunti cardanici, giunti elastici, giunti dentati (29).
Owiamente le suddette operazioni vanno ripetute per ogni settore di prolunga (18) da montare e risulta evidente la laboriosità delle stesse soprattutto in relazione all’accosto del settore di prolunga (18) al banco e considerando il peso notevole di tali settori di prolunga (18) che non ne consente un facile maneggiamento.
L’oggetto dell’invenzione consiste in un sistema costituito essenzialmente da due blocchi (Figg. 7, 12, 8) costituenti un accoppiamento:
un elemento maschio (21) preferibilmente (Fig. 8) di forma tronco-conica (21), la cui estremità (34), di area minore della corrispondente base (33), à ̈ fissata alla parete verticale esterna di un banco di stesa a larghezza fissa, oppure alla parete equivalente e corrispondente del settore mobile di un banco estensibile;
un elemento femmina (20) atto a ricevere l’elemento maschio (21) e costituito (Figg. 7, 12) da due elementi opportunamente sagomati per entrare in contatto con gioco limitato con la superficie di detto elemento maschio (21).
L’elemento femmina (20) à ̈ montato sulla parete verticale interna del settore di prolunga (18), e l’elemento femmina (20) ha un profilo opportunamente svasato verso il basso. L’elemento maschio (21) à ̈ montato anche sulla parete esterna del settore di prolunga (18) per consentire l’accoppiamento di altri settori di prolunga (18), o della paratia terminale (12) a conclusione dell’allestimento.
Le Figg. 9, 10, 11 mostrano in dettaglio l’accoppiamento:
a) nella fase di pre-awicina mento del banco di stesa (17) al settore di prolunga (18), il banco di stesa (17) viene tenuto in posizione più bassa rispetto al settore di prolunga (18), cioà ̈ l’elemento maschio (21) viene tenuto in posizione più bassa rispetto all’elemento femmina (20);
b) con l’elemento maschio (21) avvicinato alla sede (36) dell’elemento femmina (20) e prima (Fig. 9) del sollevamento del banco di stesa (17);
c) con l’elemento maschio (21) completamente inserito (Fig. 10) nella sede (36) dell’elemento femmina (20) a seguito del sollevamento del banco di stesa (17);
d) il gioco “p†(Fig. 11) permette il totale disimpegno dell’elemento maschio (21) dalla sede (36) dell’elemento femmina (20) dopo la regolazione dei registri (22) per la complanarità delle piastre striscianti (23) e il definitivo serraggio dei bulloni di fissaggio o di accoppiamento (25).
Quanto descritto di seguito vale per entrambi i lati del banco di stesa (17), cioà ̈ sia per la sezione laterale destra (10) che per la sezione laterale sinistra (11).
II settore di prolunga (18) viene scaricato dal mezzo di trasporto e lasciato leggermente sollevato da terra, per esempio appoggiandolo su blocchi di legno. La vibrofinitrice (45) accosta l’estremità del proprio banco di stesa (17) alla parete verticale interna del settore di prolunga (18); l’operazione non richiede un’eccessiva precisione di posizionamento ed à ̈ facilitata dalla manovrabilità della macchina e dalla movimentazione idraulica del banco di stesa (17) stesso.
Con riferimento alla Fig. 13, l’estremità del banco di stesa (17), eventualmente già accoppiato ad altri settori di prolunga (18), si dispone al di sotto del settore di prolunga (18) da montare, in modo che l’elemento maschio (21) possa inserirsi nella sede (36) dell’elemento femmina (20) dal basso verso l’alto. Il successivo sollevamento del banco di stesa (17) provoca il completo inserimento dell’elemento maschio (21) nella sede (36) dell’elemento femmina (20) e trattiene il settore di prolunga (18) accostato al banco di stesa (17). Il posizionamento degli elementi maschio (21) e femmina (20) à ̈ realizzato in modo che nella posizione di fine-corsa la piastra lisciante (23) del settore di prolunga (18) si trovi opportunamente leggermente al di sotto del piano della piastra lisciante (23) del banco di stesa (17) o più precisamente del banco principale (19), e bene allineato con esso nel verso (46) di avanzamento della macchina. Mediante gli appositi registri (22) si realizza successivamente la complanarità delle piastre liscianti (23) dell’intero banco di stesa (17) e si montano quindi i bulloni di accoppiamento (25) serrandoli completamente. Le operazioni di regolazione dei registri (22) e di serraggio dei bulloni di accoppiamento (25) disimpegnano leggermente l’elemento maschio (21) dalla sede (36) dell’elemento femmina (20), impedendo la trasmissione reciproca di qualsiasi sforzo.
In generale, non à ̈ necessario che l’elemento femmina (20) abbia un profilo opportunamente svasato verso il basso, ma potrebbe avere semplicemente una sezione a trapezio atta alla inserzione e guida dell’elemento maschio (21).
In generale, dunque, secondo quanto descritto in precedenza, la presente invenzione riguarda un sistema di aggancio per due unità scelte dal gruppo consistente in banco principale (19), settori di prolunga (18), paratie terminali (12) su banco di stesa (17) con piastre liscianti (23) per vibrofinitrice stradale (45) del tipo utilizzante mezzi di fissaggio e serraggio con viti/bulloni (25) in fori di fissaggio (42), in cui si prevedono mezzi di allineamento e disallineamento di una unità da accoppiare (12, 18, 19) rispetto all’altra unità da accoppiare (12, 18, 19) con una movimentazione rispetto all'asse di allineamento. L’asse di allineamento à ̈ quello secondo il quale le basi di appoggio dei vari elementi componenti sono reciprocamente allineate, a meno delle eventuali deformazioni del profilo causate dall’usura; occorre osservare anche che, essendo, in generale, le basi di appoggio inclinate rispetto al suolo, l’asse di allineamento sarà quello corrispondente all’allineamento delle basi di appoggio dei vari elementi componenti secondo l’inclinazione operativa desiderata rispetto al suolo. I mezzi di allineamento e disallineamento sono associati/associabili ad un mezzo di aggancio (24) sottosquadro. Ad esempio, oltre alla configurazione rappresentata, si può prevedere che l’elemento femmina (20) sia composto da una coppia di piastre ad L saldate sulla parete definendo così una sede di inserzione essenzialmente quadrangolare dell’elemento maschio (21). Il sistema prevede le seguenti fasi operative:
- disallineamento delle due unità da accoppiare (12, 18, 19);
awicinamento di testa delle due unità da accoppiare (12, 18, 19);
movimentazione trasversale di una unità (12, 18, 19) rispetto all’altra unità (12, 18, 19) ottenendo l’aggancio del mezzo di aggancio (24) e l’allineamento;
bloccaggio tramite i mezzi di fissaggio e serraggio con viti/bulloni (25) delle due unità da accoppiare (12, 18, 19) a formazione di un corpo unico allineato.
Preferibilmente il mezzo di aggancio sottosquadro (24) à ̈ un mezzo di aggancio a coda di rondine, in quanto tale configurazione consente un efficace accoppiamento e allineamento dei due elementi. In generale, come precedentemente osservato, non à ̈ necessario che il mezzo di aggancio abbia la configurazione rappresentata con l’elemento femmina (20) configurato ad “imbuto†. Infatti esso potrebbe anche avere una configurazione rettilinea, ottenendo comunque una parte considerevole dei vantaggi offerti dalla presente invenzione. La configurazione in cui l’elemento femmina (20) à ̈ configurato ad “imbuto†, tuttavia rappresenta una forma preferita in quanto si ottiene una miglior funzione di guida del corrispondente elemento maschio (21), cioà ̈ una migliore funzione di guida nella fase di aggancio delle unità da agganciare.
I mezzi di allineamento e disallineamento di una unità da accoppiare (12, 18, 19) rispetto all’altra unità da accoppiare (12, 18, 19) possono consistere in mezzi di regolazione/registrazione (22) della posizione reciproca in altezza e in inclinazione reciproca trasversale rispetto al verso di avanzamento della macchina (46) di una di dette unità da accoppiare (12, 18, 19) rispetto all’altra di dette unità da accoppiare (12, 18, 19). Ad esempio possono essere i registri (22) usualmente usati per tale regolazione, oppure possono essere anche mezzi di regolazione esterni o altri mezzi equivalenti. Nella soluzione preferita della presente invenzione sono in generale i mezzi di regolazione/registrazione (22) della posizione reciproca in altezza e in inclinazione reciproca trasversale rispetto al verso di avanzamento della macchina (46) di una di dette unità da accoppiare (12, 18, 19) rispetto all’altra di dette unità da accoppiare (12, 18, 19) e l’operazione di aggancio avviene mediante:
variazione della posizione reciproca in altezza e in inclinazione reciproca trasversale rispetto al verso di avanzamento della macchina (46) delle due unità da accoppiare (12, 18, 19) determinando un disallineamento reciproco di una unità da accoppiare (12, 18, 19) rispetto all’altra unità da accoppiare (12, 18, 19);
- avvicinamento di testa delle due unità da accoppiare (12, 18, 19);
regolazione della posizione reciproca in altezza e in inclinazione reciproca trasversale rispetto al verso di avanzamento della macchina (46) delle due unità da accoppiare (12, 18, 19) sino al raggiungimento dell’aggancio del mezzo di aggancio (24); regolazione della posizione reciproca in altezza e in inclinazione reciproca trasversale rispetto al verso di avanzamento della macchina (46) delle due unità da accoppiare (12, 18, 19) sino al raggiungimento dell’allineamento delle basi di appoggio (23) di dette due unità da accoppiare (12, 18, 19);
inserimento dei mezzi di fissaggio e serraggio con viti/bulloni (25) e bloccaggio delle due unità da accoppiare (12, 18, 19) in corpo unico.
Nel caso specifico della forma di realizzazione preferita della presente invenzione, la movimentazione trasversale di una unità (12, 18, 19) rispetto all’altra unità (12, 18, 19) corrisponde ad un aggancio del mezzo di aggancio (24) e l’allineamento avviene mediante:
- movimentazione di aggancio di una unità (12, 18, 19) rispetto all’altra unità (12, 18, 19) con aggancio del mezzo di aggancio (24) fino a fine corsa della movimentazione di aggancio e con sollevamento dell’unità che viene agganciata da parte dell’unità agganciente che viene movimentata in aggancio; ad esempio tale condizione può essere ottenuta con la configurazione dell’elemento femmina come raffigurato con la precedentemente descritta configurazione ad “imbuto†, ma anche con la precedentemente descritta e generica configurazione a sottosquadro in cui l’estremità superiore della configurazione a sottosquadro à ̈ chiusa da una piastra di riscontro, la quale causa il sollevamento deli' unità agganciata;
- allineamento di una unità da accoppiare (12, 18, 19) rispetto all’altra unità da accoppiare (12, 18, 19) mediante mezzi di regolazione/registrazione (22) della posizione reciproca in altezza e in inclinazione reciproca trasversale rispetto al verso di avanzamento della macchina (46) di una di dette unità da accoppiare (12, 18, 19) rispetto all’altra di dette unità da accoppiare (12, 18, 19). Tale allineamento avverrà, ad esempio, mediante i registri (22) che consentono anche di ottenere rinclinazione desiderata rispetto al suolo dell’unità agganciata rispetto alla inclinazione dell’unità agganciente e rispetto anche alle condizioni di usura delle piastre liscianti (12) delle due unità.
In generale, i fori di fissaggio (42) hanno una dimensione maggiore della dimensione in sezione di detti mezzi di fissaggio e serraggio con viti/bulloni (25), in modo da consentire la regolazione della posizione reciproca in altezza e in inclinazione reciproca trasversale rispetto al verso di avanzamento della macchina (46) delle due unità da accoppiare (12, 18, 19) sino al raggiungimento dell’allineamento delle basi di appoggio (23) delle due unità da accoppiare (12, 18, 19), tenendo in considerazione anche le condizioni di usura delle piastre liscianti (12) delle due unità.
Maggiormente nel dettaglio, i fori di fissaggio (42) sono un’asola a sviluppo sostanzialmente verticale. Anche l’asola consente, dunque, la regolazione della posizione reciproca in altezza e in inclinazione reciproca trasversale rispetto al verso di avanzamento della macchina (46) delle due unità da accoppiare (12, 18, 19) sino al raggiungimento dell’allineamento delle basi di appoggio (23) delle due unità da accoppiare (12, 18, 19), tenendo in considerazione anche le condizioni di usura delle piastre liscianti (12) delle due unità.
Relativamente ai mezzi di regolazione/registrazione (22) della posizione reciproca in altezza e in inclinazione reciproca trasversale rispetto al verso di avanzamento della macchina (46) di una unità da accoppiare (12, 18, 19) rispetto all’altra unità da accoppiare (12, 18, 19), come precedentemente osservato, l’aggancio del mezzo di aggancio (24) avviene fino ad una condizione di fine corsa della movimentazione di aggancio stessa. Preferibilmente tale condizione corrisponde ad una condizione in cui l’unità da accoppiare che viene agganciata (12, 18, 19) si trova in una posizione inferiore rispetto alla posizione di allineamento con la corrispondente unità agganciente. Con unità agganciente si intende l’unità sulla quale viene agganciato il settore di prolunga (18), oppure la paratia terminale (12), mentre con unità agganciata si intende il banco principale (19) oppure un primo settore di prolunga (18) precedentemente agganciato e al quale si deve agganciare un ulteriore secondo settore di prolunga (18) oppure una paratia terminale (12). L’unità che viene agganciata (12, 18, 19) à ̈ dotata di tali mezzi di regolazione/registrazione (22) della posizione reciproca in altezza e in inclinazione reciproca trasversale rispetto al verso di avanzamento della macchina (46) di una unità da accoppiare (12, 18, 19) rispetto all’altra unità da accoppiare (12, 18, 19). In una forma di realizzazione i mezzi di regolazione/registrazione (22) sono una coppia di viti la cui estremità agisce in spinta su una zona di riscontro (47) del telaio dell’unità agganciente. Una vite à ̈ una vite anteriore posizionata sull’unità da accoppiare (12, 18, 19) anteriormente rispetto al verso di avanzamento (46) della macchina, mentre l’altra vite à ̈ una vite posteriore posizionata sull’unità da accoppiare (12, 18, 19) posteriormente rispetto al verso di avanzamento (46) della macchina. In tal modo, l’azione di avvitamento delle viti comporta inizialmente l’entrata in battuta delle estremità delle viti con le corrispondenti zone di riscontro (47) del telaio dell’unità agganciante. L’ulteriore avvitamento della vite anteriore corrisponde ad un innalzamento della parte anteriore dell’unità da accoppiare (12, 18, 19) e ad una eventuale inclinazione dell’unità da accoppiare (12, 18, 19) rispetto all’unità agganciante. L’ulteriore avvitamento della vite posteriore corrisponde ad un innalzamento della parte posteriore dell’unità da accoppiare (12, 18, 19) e ad una eventuale inclinazione dell’unità da accoppiare (12, 18, 19) rispetto all’unità agganciente. La successiva azione di avvitamento sulle due viti anteriore e posteriore comporta il progressivo allineamento dell’unità da accoppiare (12, 18, 19) con l’unità agganciente.
La presente invenzione riguarda, in generale, anche un banco di stesa (17) per vibrofinitrice stradale, del tipo comprendente un banco principale (19), paratie terminali (12) e settori di prolunga (18) reciprocamente allineabili mediante registri (22) e reciprocamente fissabili mediante viti/bulloni (25) e fori di fissaggio (42), del tipo in cui il banco principale (19), le paratie terminali (12) e i settori di prolunga (18) sono reciprocamente agganciabili e allineabili per mezzo di un mezzo di aggancio (24) operante secondo il sistema di aggancio precedentemente descritto. Il mezzo di aggancio (24) Ã ̈ costituito da:
un elemento maschio (21), conformato con una base (33) e una estremità (34) reciprocamente distanziate e connesse da un fianco (35) inclinato. La base (33) avrà, in virtù della presenza del fianco (35) inclinato, un’area superficiale maggiore dell’area superficiale dell’estremità (34) di detto elemento maschio (21), ma in generale, ad esempio nel caso di un generico accoppiamento a sottosquadro, la base (33) e l’estremità (34) potranno avere anche area uguale;
un elemento femmina (20), comprendente una sede (36) avente una sezione conformata a trapezio delimitata da lati inclinati (41) secondo un angolo di inclinazione corrispondente all’angolo di inclinazione di detti fianchi (35) inclinati di detto elemento maschio (21), lo sviluppo longitudinale di detti lati inclinati (41) costituendo una coppia di superfici di guida (37) di detto elemento maschio (21) entro detta sede (36); sarà evidente che con conformazione a trapezio si intende comprendere anche la configurazione limite quadrangolare, corrispondente, ad esempio all’accoppiamento a sottosquadro precedentemente descritto. Di conseguenza le espressioni “configurazione a trapezio†e “trapezio†per come qui usate devono essere intese come comprendenti anche tale condizione limite.
Per quanto riguarda il fissaggio reciproco di elemento maschio (21) ed elemento femmina (20), uno tra elemento maschio (21) ed elemento femmina (20) à ̈ fissato in corrispondenza di almeno una delle pareti laterali del banco di stesa (17), cioà ̈ in particolare in corrispondenza del banco principale (19), mentre l’altro tra detti elemento maschio (21) ed elemento femmina (20) à ̈ fissato in corrispondenza di almeno una delle pareti laterali del settore di prolunga (18).
Sarà ovvio che, sebbene la soluzione preferita della presente invenzione preveda che l’elemento maschio (21) sia fissato sul banco principale (19) o unità agganciente e l’elemento femmina (20) sia fissato sul settore di prolunga (18) o unità agganciata, à ̈ anche possibile invertire tale configurazione prevedendo che l’elemento femmina (20) sia fissato sul banco principale (19) o unità agganciente e l’elemento maschio (21) sia fissato sul settore di prolunga (18) o unità agganciata. Parimenti si potrà anche prevedere che l’elemento femmina (20) sia ruotato di un certo angolo rispetto alla direzione verticale rappresentata, fino anche ruotato di 180 gradi rispetto alla configurazione illustrata, sia nel caso di fissaggio dell’elemento femmina (20) sul banco principale (19), sia nel caso di fissaggio dell’elemento femmina (20) sul settore di prolunga (18).
In generale, dunque, l’elemento maschio (21) à ̈ fissato sull’unità agganciente e l’elemento femmina (20) à ̈ fissato sull’unità agganciata; l’unità agganciente sarà scelta dal gruppo consistente in banco principale (19) e settori di prolunga (18), mentre l’unità agganciata sarà scelta dal gruppo consistente in settori di prolunga (18), paratie terminali (12), in quanto, come precedentemente osservato, il mezzo di aggancio (24) à ̈ applicabile non solo nell’accoppiamento tra banco principale (19) e settore di prolunga (18), ma anche tra due settori di prolunga (18) adiacenti e tra un settore di prolunga (18) e una paratia terminale (12).
In particolare, per quanto riguarda l’accoppiamento tra due settori di prolunga (18), un primo settore di prolunga (18) comprende, sulla parete laterale opposta rispetto alla parete su cui à ̈ presente l’elemento di aggancio relativo all’eventuale aggancio con una unità precedente, ad esempio banco principale o altro settore di prolunga (18), un ulteriore elemento di aggancio scelto dal gruppo consistente in elemento maschio (21) ed elemento femmina (20). Un ulteriore secondo settore di prolunga (18) comprenderà in corrispondenza della parete laterale atta ad accoppiarsi con la parete laterale di tale primo settore di prolunga (18) l’altro tra gli elementi di aggancio scelto dal gruppo consistente in elemento maschio (21) ed elemento femmina (20). Infine, l’Inserimento dell’elemento maschio (21) entro la sede (36) dell’elemento femmina (20) avverrà secondo la direzione corrispondente allo sviluppo longitudinale dei lati inclinati (41) e la condizione di reciproco ingaggiamento dell’elemento maschio (21) e dell’elemento femmina (20) corrisponderà ad una condizione di accostamento e pre-allineamento della parete laterale del primo settore di prolunga (18) con la corrispondente parete laterale del secondo settore di prolunga (18).
In particolare, per quanto riguarda l’accoppiamento tra una paratia terminale (12) ed un settore di prolunga (18), il banco di stesa (17) comprenderà almeno una paratia terminale (12) in corrispondenza di almeno una estremità del banco di stesa (17). In questo contesto con banco di stesa (17) si intende in generale il banco principale (19) eventualmente comprendente uno o più settori di prolunga (18). La paratia terminale (12) comprenderà un elemento di aggancio scelto dal gruppo consistente in elemento maschio (21) e elemento femmina (20) accoppiantesi con l’altro elemento scelto dal gruppo consistente in elemento maschio (21) ed elemento femmina (20) presente in corrispondenza dell’estremità del banco di stesa (17) atta ad accoppiarsi con la paratia terminale (12).
In generale, la caratteristica essenziale à ̈ che l’inserimento dell’elemento maschio (21) entro la sede (36) dell’elemento femmina (20) avvenga secondo la direzione corrispondente allo sviluppo longitudinale dei lati inclinati (41), la condizione di reciproco ingaggiamento di elemento maschio (21) ed elemento femmina (20) corrispondendo ad una condizione di accostamento e pre-allineamento della parete laterale del banco di stesa (17) con la corrispondente detta parete laterale di detto settore di prolunga (18).
Nella forma di realizzazione preferita la sede (36) dell’elemento femmina (20) ha una sezione variabile secondo una direzione verticale (39). La sede (36) ha una sezione conformata a trapezio, e i lati inclinati (41) di detto trapezio si avvicinano progressivamente reciprocamente nella successione di sezioni della sede (36) prese lungo la direzione verticale (39). Cioà ̈ la sede (36) à ̈ delimitata da due superici di guida (37) reciprocamente divergenti secondo la direzione verticale (39) e reciprocamente divergenti rispetto a una direzione orizzontale (40) ortogonale rispetto alla direzione verticale (39) e rivolta verso il supporto (38) su cui sono presenti le proiezioni comprendenti le superici di guida (37).
Sarà evidente che in generale sarà sufficiente che i lati inclinati (41) dell’elemento femmina (20) e i fianchi (35) dell’elemento maschio (21) abbiano una conformazione corrispondente. Così, in generale, il fianco (35) inclinato dell’elemento maschio (21) e il lato inclinato (41) dell’elemento femmina (20) potranno avere, ad esempio, uno sviluppo curvilineo reciprocamente corrispondente, oppure uno sviluppo lineare reciprocamente corrispondente. Preferibilmente la detta base (33) e l’estremità (34) dell’elemento maschio (21) sono circolari, e l’elemento maschio (21) ha forma tronco-conica.
Come precedentemente osservato, inoltre, la sede (36) dell’elemento femmina (20) può avere una profondità maggiore dello spessore dell’elemento maschio (21). Il reciproco ingaggiamento dell’elemento maschio (21) e dell’elemento femmina (20) avviene con un gioco (p). Quando avviene il serraggio dei bulloni di accoppiamento (25) si ha il distanziamento dell’elemento maschio (21) rispetto all’elemento femmina (20) entro la sede (36). Tale distanziamento, in generale, avrà una distanza non nulla inferiore al gioco (p). Le operazioni di regolazione dei registri (22) e di serraggio dei bulloni di accoppiamento (25), quindi, disimpegnano leggermente l’elemento maschio (21) dalla sede (36), impedendo la trasmissione reciproca di qualsiasi sforzo.
In generale sarà sufficiente che il fianco (35) inclinato dell’elemento maschio (21) e il lato inclinato (41) dell’elemento femmina (20) abbiano uno sviluppo reciprocamente corrispondente.
Nella forma di realizzazione preferita della presente invenzione la base (33) e l’estremità (34) dell’elemento maschio (21) sono circolari e connesse da una superficie a sviluppo lineare in sezione, cioà ̈ l’elemento maschio (21) ha forma tronco-conica.
Infine, la sede (36) dell’elemento femmina (20) avrà preferibilmente una profondità maggiore dello spessore dell’elemento maschio (21). Il reciproco ingaggiamento di elemento maschio (21) ed elemento femmina (20) avverrà con un gioco (p) e il serraggio delle viti/bulloni (25) comporterà il distanziamento dell’elemento maschio (21) rispetto all’elemento femmina (20) entro la sede (36) di una distanza non nulla inferiore a detto gioco (p).
Infine la presente invenzione riguarda anche una vibrofinitrice stradale (45) del tipo comprendente un trattore (13) e un banco di stesa (17) in cui:
il banco di stesa (17) per vibrofinitrice stradale à ̈ del tipo comprendente un banco principale (19), paratie terminali (12) e settori di prolunga (18) reciprocamente allineabili mediante registri (22) e reciprocamente fissabili mediante viti/bulloni (25) e fori di fissaggio (42), del tipo in cui almeno una coppia tra detto banco principale (19), dette paratie terminali (12) e detti settori di prolunga (18) à ̈ reciprocamente agganciabile e allineabile per mezzo di un mezzo di aggancio (24) operante secondo il sistema di aggancio precedentemente descritto,
il banco di stesa (17) Ã ̈ del tipo precedentemente descritto.
La descrizione della presente invenzione à ̈ stata fatta con riferimento alle figure allegate in una forma di realizzazione preferita della stessa, ma à ̈ evidente che molte possibili alterazioni, modifiche e varianti saranno immediatamente chiare agli esperti del settore alla luce della precedente descrizione. Così, va sottolineato che l'invenzione non à ̈ limitata dalla descrizione precedente, ma include tutte quelle alterazioni, modifiche e varianti in conformità con le annesse rivendicazioni.
Nomenclatura utilizzata
Con riferimento ai numeri identificativi riportati nelle figure allegate, si à ̈ usata la seguente nomenclatura:
1. Tramoggia
2. Estrattore-trasportatore
3. Punto di traino
4. Coclea
5. Posto operatore
6. Ruote anteriori
7. Ruote posteriori
8. Sezione centrale
9. Braccio di traino
10. Sezione laterale destra
11. Sezione laterale sinistra
12. Paratia terminale
13. Trattore
14. Perno
15. Sistema di fissaggio
16. Angolo tra piastra lisciante e suolo
17. Banco di stesa
18. Settore di prolunga
19. Banco principale
20. Elemento femmina
21. Elemento maschio
22. Registri
23. Piastra lisciante
24. Sistema o mezzo di aggancio
25. Bulloni di accoppiamento
26. Tamper
27. Primi giunti cardanici, giunti elastici, giunti dentati 28. Vibratori
29. Secondi giunti cardanici, giunti elastici, giunti dentati 30. Prima sottosezione
31. Seconda sottosezione
32. Snodo
33. Base
34. Estremità
35. Fianco
36. Sede
37. Superficie di guida
38. Supporto
39. Direzione verticale
40. Direzione orizzontale
41. Lato inclinato
42. Fori di fissaggio
43. Primo settore di prolunga
44. Secondo settore di prolunga
45. Vibrofinitrice stradale
46. Verso di avanzamento della macchina
47. Zona di riscontro
p. Gioco tra elemento femmina ed elemento maschio

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1.- Sistema di aggancio per due unità scelte dal gruppo consistente in banco principale (19), settori di prolunga (18), paratie terminali (12) su banco di stesa (17) con piastre liscianti (23) per vibrofinitrice stradale (45) del tipo utilizzante mezzi di fissaggio e serraggio con viti/bulloni (25) in fori di fissaggio (42), caratterizzato dal fatto che si prevedono mezzi di allineamento e disallineamento di una unità da accoppiare (12, 18, 19) rispetto all’altra unità da accoppiare (12, 18, 19) con una movimentazione rispetto all'asse di allineamento, detti mezzi di allineamento e disallineamento essendo associati/associabili ad un mezzo di aggancio (24) sottosquadro in cui si prevedono le seguenti fasi operative: disallineamento di dette due unità da accoppiare (12, 18, 19); avvicinamento di testa di dette due unità da accoppiare (12, 18, 19); movimentazione trasversale di una unità (12, 18, 19) rispetto all’altra unità (12, 18, 19) ottenendo l’aggancio di detto mezzo di aggancio (24) e l’allineamento; bloccaggio tramite detti mezzi di fissaggio e serraggio con viti/bulloni (25) di dette due unità da accoppiare (12, 18, 19) a formazione di un corpo unico allineato. 2 - Sistema di aggancio per due unità scelte dal gruppo consistente in banco principale (19), settori di prolunga (18), paratie terminali (12) secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detto mezzo di aggancio sottosquadro (24) à ̈ un mezzo di aggancio a coda di rondine. 3.- Sistema di aggancio per due unità scelte dal gruppo consistente in banco principale (19), settori di prolunga (18), paratie terminali (12) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 2 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di allineamento e disallineamento di una unità da accoppiare (12, 18, 19) rispetto all’altra unità da accoppiare (12, 18, 19) consistono in mezzi di regolazione/registrazione (22) della posizione reciproca in altezza e in inclinazione reciproca trasversale rispetto al verso di avanzamento della macchina (46) di una di dette unità da accoppiare (12, 18, 19) rispetto all’altra di dette unità da accoppiare (12, 18, 19) in cui l’operazione di aggancio awiene mediante: variazione della posizione reciproca in altezza e in inclinazione reciproca trasversale rispetto al verso di avanzamento della macchina (46) di dette due unità da accoppiare (12, 18, 19) determinando un disallineamento reciproco di una unità da accoppiare (12, 18, 19) rispetto all’altra unità da accoppiare (12, 18, 19); avvicinamento di testa di dette due unità da accoppiare (12, 18, 19); regolazione della posizione reciproca in altezza e in inclinazione reciproca trasversale rispetto al verso di avanzamento della macchina (46) di dette due unità da accoppiare (12, 18, 19) sino al raggiungimento dell’aggancio di detto mezzo di aggancio (24); regolazione della posizione reciproca in altezza e in inclinazione reciproca trasversale rispetto al verso di avanzamento della macchina (46) di dette due unità da accoppiare (12, 18, 19) sino al raggiungimento dell’allineamento delle basi di appoggio (23) di dette due unità da accoppiare (12, 18, 19); inserimento di detti mezzi di fissaggio e serraggio con viti/bulloni (25) e bloccaggio di dette due unità da accoppiare (12, 18, 19) in corpo unico. 4.- Sistema di aggancio per due unità scelte dal gruppo consistente in banco principale (19), settori di prolunga (18), paratie terminali (12) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 2 caratterizzato dal fatto che la movimentazione trasversale di una unità (12, 18, 19) rispetto all’altra unità (12, 18, 19) corrisponde ad un aggancio di detto mezzo di aggancio (24) e l’allineamento avviene mediante: - movimentazione di aggancio di una unità (12, 18, 19) rispetto all’altra unità (12, 18, 19) con aggancio di detto mezzo di aggancio (24) fino a fine corsa di detta movimentazione di aggancio e con sollevamento dell’unità che viene agganciata da parte dell’unità agganciente che viene movimentata in aggancio; - allineamento di una unità da accoppiare (12, 18, 19) rispetto all’altra unità da accoppiare (12, 18, 19) mediante mezzi di regolazione/registrazione (22) della posizione reciproca in altezza e in inclinazione reciproca trasversale rispetto al verso di avanzamento della macchina (46) di una di dette unità da accoppiare (12, 18, 19) rispetto all’altra di dette unità da accoppiare (12, 18, 19). 5.- Sistema di aggancio per due unità scelte dal gruppo consistente in banco principale (19), settori di prolunga (18), paratie terminali (12) secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detto aggancio di detto mezzo di aggancio (24) fino a fine corsa di detta movimentazione corrisponde ad una condizione in cui detta unità da accoppiare che viene agganciata (12, 18, 19) si trova in una posizione inferiore rispetto alla posizione di allineamento con detta unità agganciante, detta unità che viene agganciata (12, 18, 19) essendo dotata di detti mezzi di regolazione/registrazione (22) della posizione reciproca in altezza e in inclinazione reciproca trasversale rispetto al verso di avanzamento della macchina (46) di una di dette unità da accoppiare (12, 18, 19) rispetto all’altra di dette unità da accoppiare (12, 18, 19), detti mezzi di regolazione/registrazione (22) essendo una coppia di viti la cui estremità agisce in spinta su una zona di riscontro (47) del telaio di detta unità agganciante, una di dette viti essendo una vite anteriore posizionata su detta unità da accoppiare (12, 18, 19) anteriormente rispetto al verso di avanzamento (46) della macchina, l’altra di dette viti essendo una vite posteriore posizionata su detta unità da accoppiare (12, 18, 19) posteriormente rispetto al verso di avanzamento (46) della macchina, l’azione di avvitamento di dette viti comportante inizialmente l’entrata in battuta delle estremità di dette viti con le corrispondenti zone di riscontro (47) del telaio di detta unità agganciante, l’ulteriore avvitamento di detta vite anteriore corrispondendo ad un innalzamento della parte anteriore di detta unità da accoppiare (12, 18, 19) e ad una eventuale inclinazione di detta unità da accoppiare (12, 18, 19) rispetto a detta unità agganciante, l’ulteriore avvitamento di detta vite posteriore corrispondendo ad un innalzamento della parte posteriore di detta unità da accoppiare (12, 18, 19) e ad una eventuale inclinazione di detta unità da accoppiare (12, 18, 19) rispetto a detta unità agganciente, la successiva azione di avvitamento su dette due viti anteriore e posteriore comportante il progressivo allineamento di detta unità da accoppiare (12, 18, 19) con detta unità agganciante. 6.- Sistema di aggancio per due unità scelte dal gruppo consistente in banco principale (19), settori di prolunga (18), paratie terminali (12) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 5 caratterizzato dal fatto che detti fori di fissaggio (42) hanno una dimensione maggiore della dimensione in sezione di detti mezzi di fissaggio e serraggio con viti/bulloni (25), detta dimensione maggiore di detti fori di fissaggio (42) consentendo la regolazione della posizione reciproca in altezza e in inclinazione reciproca trasversale rispetto al verso di avanzamento della macchina (46) di dette due unità da accoppiare (12, 18, 19) sino al raggiungimento dell’allineamento delle basi di appoggio (23) di dette due unità da accoppiare (12, 18, 19). 7.- Sistema di aggancio per due unità scelte dal gruppo consistente in banco principale (19), settori di prolunga (18), paratie terminali (12) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 6 caratterizzato dal fatto che detti fori di fissaggio (42) sono un’asola a sviluppo sostanzialmente verticale, detta asola consentendo la regolazione della posizione reciproca in altezza e in inclinazione reciproca trasversale rispetto al verso di avanzamento della macchina (46) di dette due unità da accoppiare (12, 18, 19) sino al raggiungimento dell’allineamento delle basi di appoggio (23) di dette due unità da accoppiare (12, 18, 19). 8.- Banco di stesa (17) per vibrofinitrice stradale, del tipo comprendente un banco principale (19), paratie terminali (12) e settori di prolunga (18) reciprocamente allineabili mediante detti registri (22) e reciprocamente fissabili mediante detti viti/bulloni (25) e detti fori di fissaggio (42), del tipo in cui detto banco principale (19), dette paratie terminali (12) e detti settori di prolunga (18) sono reciprocamente agganciabili e allineabili per mezzo di un mezzo di aggancio (24) operante secondo il sistema di aggancio in conformità con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 7 caratterizzato dal fatto che detto mezzo di aggancio (24) à ̈ costituito da: un elemento maschio (21), conformato con una base (33) e una estremità (34) reciprocamente distanziate e connesse da un fianco (35) inclinato, detta base (33) avente una area superficiale maggiore o uguale all’area superficiale di detta estremità (34) di detto elemento maschio (21); un elemento femmina (20), comprendente una sede (36) avente una sezione conformata a trapezio delimitata da lati inclinati (41) secondo un angolo di inclinazione corrispondente all’angolo di inclinazione di detti fianchi (35) inclinati di detto elemento maschio (21), lo sviluppo longitudinale di detti lati inclinati (41) costituendo una coppia di superfici di guida (37) di detto elemento maschio (21) entro detta sede (36); uno tra detti elemento maschio (21) ed elemento femmina (20) essendo fissato in corrispondenza di almeno una delle pareti laterali di detto banco di stesa (17), l’altro tra detti elemento maschio (21) ed elemento femmina (20) essendo fissato in corrispondenza di almeno una delle pareti laterali di detto settore di prolunga (18), l’inserimento di detto elemento maschio (21) entro detta sede (36) di detto elemento femmina (20) avvenendo secondo la direzione corrispondente allo sviluppo longitudinale di detti lati inclinati (41), la condizione di reciproco ingaggiamento di detto elemento maschio (21) e detto elemento femmina (20) corrispondendo ad una condizione di accostamento e pre-allineamento di detta parete laterale di detto banco di stesa (17) con la corrispondente detta parete laterale di detto settore di prolunga (18). 9.- Banco di stesa (17) per vibrofinitrice stradale secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che un primo settore di prolunga (18) comprende, sulla parete laterale opposta rispetto alla parete su cui à ̈ presente l’elemento di aggancio relativo all’eventuale aggancio con una unità precedente, un ulteriore elemento di aggancio scelto dal gruppo consistente in detto elemento maschio (21) e detto elemento femmina (20), un ulteriore secondo settore di prolunga (18) comprendente in corrispondenza della parete laterale atta ad accoppiarsi con la parete laterale di detto primo settore di prolunga (18) l’altro tra detti elementi di aggancio scelto dal gruppo consistente in detto elemento maschio (21) e detto elemento femmina (20), l'inserimento di detto elemento maschio (21) entro detta sede (36) di detto elemento femmina (20) awenendo secondo la direzione corrispondente allo sviluppo longitudinale di detti lati inclinati (41), la condizione di reciproco ingaggiamento di detto elemento maschio (21) e detto elemento femmina (20) corrispondendo ad una condizione di accostamento e pre-allineamento di detta parete laterale di detto primo settore di prolunga (18) con la corrispondente detta parete laterale di detto secondo settore di prolunga (18). 10.- Banco di stesa (17) per vibrofinitrice stradale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 8 a 9 caratterizzato dal fatto che comprende ulteriormente almeno una paratia terminale (12) in corrispondenza di almeno una estremità di detto banco di stesa (17), detta paratia terminale comprendente un elemento di aggancio scelto dal gruppo consistente in detto elemento maschio (21) e detto elemento femmina (20) accoppiantesi con l’altro elemento scelto dal gruppo consistente in detto elemento maschio (21) e detto elemento femmina (20) presente in corrispondenza di detta estremità di detto banco di stesa (17). 11.- Banco di stesa (17) per vibrofinitrice stradale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 8 a 10 caratterizzato dal fatto che detta sede (36) di detto elemento femmina (20), ha una sezione variabile secondo una direzione verticale (39), detta sede (36) avente una sezione conformata a trapezio, i lati inclinati (41) di detto trapezio progressivamente reciprocamente avvicinandosi nella successione di sezioni di detta sede (36) prese lungo detta direzione verticale (39), detta sede (36) essendo delimitata da due superfici di guida (37) reciprocamente divergenti secondo detta direzione verticale (39) e reciprocamente divergenti rispetto ad una direzione orizzontale (40) ortogonale rispetto alla direzione verticale (39) e rivolta verso un supporto (38) su cui sono presenti le proiezioni comprendenti dette superfici di guida (37). 12.- Banco di stesa (17) per vibrofinitrice stradale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 8 a 11 caratterizzato dal fatto che detto elemento maschio (21) à ̈ fissato sull’unità agganciante e l’elemento femmina (20) à ̈ fissato sull’unità agganciata, detta unità agganciante essendo scelta dal gruppo consistente in banco principale (19) e settori di prolunga (18), detta unità agganciata essendo scelta dal gruppo consistente in settori di prolunga (18), paratie terminali (12). 13.- Banco di stesa (17) per vibrofinitrice stradale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 8 a 12 caratterizzato dal fatto che detto fianco (35) inclinato di detto elemento maschio (21) e detto lato inclinato (41) di detto elemento femmina (20) hanno uno sviluppo curvilineo reciprocamente corrispondente. 14.- Banco di stesa (17) per vibrofinitrice stradale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 8 a 13 caratterizzato dal fatto che detto fianco (35) inclinato di detto elemento maschio (21) e detto lato inclinato (41) di detto elemento femmina (20) hanno uno sviluppo reciprocamente corrispondente. 15.- Banco di stesa (17) per vibrofinitrice stradale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 8 a 14 caratterizzato dal fatto che detta base (33) e detta estremità (34) di detto elemento maschio (21) sono circolari e connesse da una superficie a sviluppo lineare in sezione, detto elemento maschio (21) avente forma tronco-conica. 16.- Banco di stesa (17) per vibrofinitrice stradale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 8 a 15 caratterizzato dal fatto che detta sede (36) di detto elemento femmina (20) ha una profondità maggiore dello spessore di detto elemento maschio (21), il reciproco ingaggiamento di detto elemento maschio (21) e detto elemento femmina (20) avvenendo con un gioco (p), il serraggio di detti viti/bulloni (25) comportante il distanziamento di detto elemento maschio (21) rispetto a detto elemento femmina (20) entro detta sede (36) di una distanza non nulla inferiore a detto gioco (p). 17.- Vibrofinitrice stradale (45) del tipo comprendente un trattore (13) e un banco di stesa (17) caratterizzata dal fatto che: - detto banco di stesa (17) per vibrofinitrice stradale à ̈ del tipo comprendente un banco principale (19), paratie terminali (12) e settori di prolunga (18) reciprocamente allineabili mediante detti registri (22) e reciprocamente fissabili mediante detti viti/bulloni (25) e detti fori di fissaggio (42), del tipo in cui almeno una coppia tra detto banco principale (19), dette paratie terminali (12) e detti settori di prolunga (18) à ̈ reciprocamente agganciabile ed allineabile per mezzo di un mezzo di aggancio (24) operante secondo il sistema di aggancio in conformità con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 7. detto banco di stesa (17) essendo del tipo in conformità con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 8 a 16.
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