ITUB20155556A1 - Base modulare di distribuzione per interruttori elettrici - Google Patents

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ITUB20155556A1
ITUB20155556A1 ITUB2015A005556A ITUB20155556A ITUB20155556A1 IT UB20155556 A1 ITUB20155556 A1 IT UB20155556A1 IT UB2015A005556 A ITUB2015A005556 A IT UB2015A005556A IT UB20155556 A ITUB20155556 A IT UB20155556A IT UB20155556 A1 ITUB20155556 A1 IT UB20155556A1
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Stefano Sargentini
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    • H01R25/16Rails or bus-bars provided with a plurality of discrete connecting locations for counterparts
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Description

TITOLO
BASE MODULARE DI DISTRIBUZIONE PER INTERRUTTORI ELETTRICI
SETTORE TECNICO
La presente invenzione si inserisce nel settore tecnico dei componenti elettrici, con particolare riferimento a quelli utilizzati per la costruzione di quadri di distribuzione elettrici ad uso industriale.
STATO DELL’ARTE
Nei quadri elettrici industriali viene di norma utilizzata corrente elettrica trifase a 380V con amperaggi elevati che possono raggiungere e superare i 600A, per poter far fronte alle esigenze di potenza dei macchinari.
Tali quadri elettrici comprendono una struttura portante ad armadio, all’interno del quale sono disposte le barre di rame che portano le fasi elettriche della linea di alimentazione; sul pannello frontale dell’armadio sono fissati i vari interruttori, che sono collegati alle tre barre di rame della linea e, in uscita, all’utilizzatore da servire.
La sezione delle barre di rame deve essere dimensionata opportunamente in base alla portata di corrente prevista, per evitare pericolosi surriscaldamenti.
Gli interruttori di tipo adatto a questi impieghi, sono di solito abbinati ad una retrostante base che ha un ingombro non trascurabile, soprattutto in profondità.
La base, di materiale isolante, è elettricamente connessa al relativo interruttore ed è dotata dei terminali di connessione che consentono di realizzare i vari collegamenti esterni.
Per quadri elettrici destinati a lavorare con correnti di portata inferiore, fino a 100A, si può utilizzare una soluzione commerciale nota che prevede una canalina in plastica in cui sono alloggiate, parallele, le barre di rame delle fasi.
Gli interruttori, in questo caso, possono essere affiancati l’uno all’altro e debitamente connessi alle barre tramite ponticelli all’uopo previsti.
Ogni interruttore, con l’eventuale base, rappresenta un sistema a sé stante, da collegare in parallelo alla corrente trifase portata dalle barre di rame.
In generale, quindi, l’architettura dei suddetti quadri elettrici prevede, da un punto di vista costruttivo, le barre di rame di sezione prefissata, gli interruttori ed una serie di componenti accessori idonei a realizzare il montaggio ed il cablaggio di interruttori e barre di rame, assicurando l’indispensabile isolamento elettrico.
Ne deriva che tali quadri di distribuzione arrivano ad avere un ingombro totale importante, che non di rado rappresenta un problema quando si tratta di trovar loro una collocazione nello stabilimento.
Ad incrementare le dimensioni contribuisce il fatto che sovente la struttura ad armadio viene realizzata più grande dello stretto necessario, in previsione del montaggio di ulteriori interruttori; di conseguenza anche le barre di rame sono di sezione sovradimensionata, e dovendo estendersi per lunghezze rilevanti si ha un notevole incremento dei costi, essendo notoriamente non economico il prezzo del rame.
SINTESI DELL’INVENZIONE
Scopo della presente invenzione è perciò quello di proporre una base modulare di distribuzione per interruttori elettrici, utilizzabile per la realizzazione di quadri di distribuzione elettrici con elevate portate di corrente, che inglobi al suo interno le barre di materiale elettroconducibile che portano le fasi elettriche della linea di alimentazione, che sia atta a supportare un convenzionale interruttore elettrico adatto per quel tipo di applicazione e che consenta di realizzare il necessario collegamento elettrico tra l’interruttore stesso e le barre.
Un altro scopo dell'invenzione consiste nel prevedere una base modulare che possa essere meccanicamente ed elettricamente abbinata ad altre basi identiche, così da costituire il nucleo di un sistema espandibile nel quale le barre di alimentazione inglobate in ogni base possono essere connesse a quelle delle basi adiacenti.
Ancora uno scopo dell'invenzione riguarda la volontà di realizzare una base modulare predisposta, con idonei accorgimenti costruttivi, per un semplice montaggio e collegamento dell’interruttore e per un facile accoppiamento e collegamento con altre basi, posizionabili indifferentemente sopra, sotto e/o ai fianchi.
Un ulteriore scopo dell’invenzione si propone di realizzare una base modulare che grazie alle sue caratteristiche permetta di risparmiare rame nella costruzione dei quadri elettrici, senza che questo comporti limitazioni in termini di portata di corrente.
Ancora un altro scopo dell’invenzione consiste nell’offrire una base modulare che renda l’interruttore di tipo estraibile, senza che sia necessario aggiungere componenti supplementari che ne modifichino la conformazione.
Un altro ulteriore scopo dell’invenzione si prefigge di ottenere una base modulare di forma regolare, di dimensioni compatte e che possa essere prodotta con tecniche costruttive e attrezzature semplici, per contenerne i costi.
Questi ed altri scopi sono pienamente raggiunti mediante una base modulare di distribuzione per interruttori elettrici, con questi ultimi del tipo destinati ad elevate portate di corrente, comprendente: una struttura scatolare realizzata in materiale isolante con forma parallelepipeda, in cui è definita una facciata anteriore atta a ricevere in appoggio il retro del corpo di uno di detti interruttori elettrici; organi di fissaggio atti a rendere solidale detto interruttore elettrico alla stessa struttura scatolare; almeno tre barre di materiale elettrocondu cibile, alloggiate in detta struttura scatolare in maniera da essere elettricamente isolate l’una dall’altra, destinate ad essere connesse elettricamente a corrispondenti fasi di una linea di alimentazione elettrica trifase esterna; almeno tre fori di passaggio, realizzati a partire da detta facciata anteriore verso l’interno della struttura scatolare, previsti per ricevere corrispondenti connettori a spina, sporgenti dal retro di detto interruttore elettrico ed atti a realizzare il collegamento elettrico tra quest’ultimo e le citate tre barre elettrificate; almeno tre aperture, realizzate a partire da ognuna delle quattro facciate della citata struttura scatolare che risultano ortogonali a detta facciata anteriore ed estese verso l’interno della struttura medesima, sino a rendere accessibili dall’esterno corrispondenti porzioni di dette barre elettrificate, con ciascuna serie di tre aperture di una facciata allineata con la serie realizzata nella facciata contrapposta e con la suddetta base modulare atta ad essere accostata ad una o più basi identiche, a formare file sia orizzontali che verticali, nelle quali le rispettive facciate anteriori risultano complanari; mezzi di collegamento, eventualmente previsti tra ciascuna di dette basi modulari e le altre immediatamente adiacenti in una o più direzioni ortogonali, estesi attraverso le citate aperture dell’una e delle altre ed atti a definire ponti elettrici tra le rispettive barre elettrificate, così che ciascuna base può essere elettricamente collegata in parallelo ad altre situate immediatamente sopra, sotto ed ai fianchi.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Le caratteristiche dell’invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione di una preferita forma di realizzazione della base modulare di distribuzione per interruttori elettrici in oggetto, in accordo con quanto proposto nelle rivendicazioni e con l’ausilio delle allegate tavole di disegno, nelle quali:
la Fìg. 1 illustra una vista assonometrica schematica in esploso della base modulare in oggetto;
la Fig. 2 illustra una vista frontale della facciata anteriore della base, sulla quale è destinato a posizionarsi un interruttore;
la Fig. 3 illustra una vista laterale di Fig. 2, con i componenti della base leggermente scostati l’uno dall’altro, per meglio identificarli;
la Fig. 4 illustra una vista simile alla Fig. 3, con i vari componenti assemblati a pacco;
la Fig. 5 illustra una vista dall’alto di Fig. 2, con i componenti leggermente scostati similmente a quanto raffigurato nella Fig. 3;
la Fig. 6 illustra una vista simile alla Fig. 5, con i vari componenti assemblati a pacco;
la Fig. 7 illustra una sezione della base ottenuta secondo il piano IMI di Fig. 2, con accoppiato un relativo interruttore;
la Fig. 8 illustra una vista frontale schematica della base, con staccati un interruttore e mezzi di collegamento atti a collegare la base stessa con altre;
la Fig. 9 illustra una vista frontale con basi affiancate, che schematizza la espandibilità di un sistema a basi multiple.
DESCRIZIONE DELLE FORME REALIZZATIVE PREFERITE
Nelle sopraelencate figure è stata indicata col riferimento 1 la base modulare di distribuzione per interruttori elettrici oggetto dell’invenzione, nel suo insieme.
La base modulare 1 comprende una struttura scatolare 2, realizzata in materiale isolante con forma parallelepipeda, in cui è definita una facciata anteriore 2A atta a ricevere in appoggio il retro del corpo di uno di detti interruttori elettrici 100, di tipo noto ed in particolare destinato ad essere alimentato con corrente di amperaggio elevato.
La struttura scatolare 2 prevede organi di fissaggio 3 atti a consentire il bloccaggio alla stessa dell’interruttore 100.
Nell’esempio illustrato, detti organi di fissaggio 3 comprendono una serie di fori di ancoraggio 30, realizzati perpendicolarmente alla facciata anteriore 2A con opportuno diametro ed interasse, atti ad essere impegnati ad interferenza da viti autofilettanti che attraversano il corpo dell’interruttore 100 e sporgono posteriormente da questo.
Nella struttura scatolare 2 sono inglobate almeno tre barre di materiale elettrocondu cibile 41 , 42, 43, preferibilmente rame, elettricamente isolate l’una dall’altra e destinate ad essere connesse elettricamente a corrispondenti fasi di una linea di alimentazione elettrica trifase esterna, non illustrata.
Secondo una preferita soluzione costruttiva, le citate tre barre elettrificate 41 , 42, 43 risultano sfalsate nella direzione della larghezza di detta struttura scatolare 2, nonché sfalsate nelle direzione della profondità di quest’ultima.
Inoltre, ognuna delle barre elettrificate 41, 42, 43 comprende un ramo principale 41 A, 42A, 43A sviluppato verticalmente, in modo da occupare pressoché per intero la corrispondente dimensione della suddetta struttura scatolare 2, ed almeno un ramo secondario 41 B, 42B, 43B, trasversale a quello principale, contenuto nella larghezza della medesima struttura scatolare 2 e sfalsato in altezza rispetto ai rami secondari delle barre elettrificate relative alle restanti fasi di detta linea trifase.
Nelle barre elettrificate laterali 41 , 43, il rispettivo ramo secondario 41 B, 43B è unico e si estende verso l’interno della struttura scatolare 2, mentre la barra centrale 42 presenta un ramo secondario 42B che si estende bilateralmente, e simmetricamente, rispetto a quello principale 42A (Fig. 1 ).
Nella facciata anteriore 2A sono realizzati almeno tre fori di passaggio 21 , 22, 23, che si estendono verso l’interno della struttura scatolare 2 e sono previsti per ricevere corrispondenti connettori a spina 101 , 102, 103, sporgenti dal retro di detto interruttore elettrico 100 ed atti a realizzare il collegamento elettrico tra quest’ultimo e le citate tre barre elettrificate 41, 42, 43.
Nel ramo principale 41 A, 42A, 43A di ognuna di dette barre elettrificate 41 , 42, 43, è realizzato un foro dì connessione 41 C, 42C, 43C, coassiale al corrispondente foro di passaggio 21 , 22, 23 previsto per l’introduzione del rispettivo connettore a spina 101 , 102, 103.
I fori di connessione 41 C, 42C, 43C presentano diametro opportuno per risultare a contatto con le corrispondenti porzioni dei connettori a spina 101 , 102, 103, al fine di garantire il collegamento elettrico (Fig. 7).
Secondo l’invenzione, per ciascuna delle fasi della citata linea di alimentazione elettrica trifase è prevista una singola barra 41 , 42, 43, come sopra descritto, oppure, come illustrato nelle figure allegate, una coppia di ciascuna di esse, identiche e sovrapposte, con interposizione di setti separatori isolanti 41 S, 42S, 43S, conformati dalla citata struttura scatolare 2, con le barre di ciascuna coppia destinate ad essere elettricamente collegate.
In questa forma di realizzazione, i connettori a spina 101 , 102, 103 sono di lunghezza sufficiente per impegnare ambedue i fori di connessione 41 C, 42C, 43C della corrispondente coppia di barre 41 , 42, 43.
In ognuna delle quattro facciate 2B, 2C, 2D, 2E della citata struttura scatolare 2 che risultano ortogonali a detta facciata anteriore 2A, sono previste almeno tre aperture 24, 25, 26 estese verso l’interno della struttura 2 medesima, sino a rendere accessibili dall’esterno corrispondenti porzioni di dette barre elettrificate 41 , 42, 43.
Nelle facciate superiore 2B ed inferiore 2D le porzioni delle barre 41 , 42, 43 rese accessibili sono i rispettivi rami principali 41 A, 42A, 43A, mentre nelle facciate laterale destra 2C e sinistra 2E sono ì corrispondenti rami secondari 41 B, 42B, 43B.
Ciascuna serie di tre aperture 24, 25, 26 di una facciata 2B, 2C, 2D, 2E risulta allineata con la serie realizzata nella facciata contrapposta, ad esempio quelle della facciata superiore 2B con quelle della facciata inferiore 2D e quelle della facciata laterale destra 2C con quelle della facciata laterale sinistra 2E.
Con questa soluzione costruttiva, la base modulare 1 è atta ad essere accostata con le dette facciate 2B, 2C, 2D, 2E, ad una o più basi 1 identiche, a formare file sia orizzontali che verticali, nelle quali le rispettive facciate anteriori 2A risultano complanari e, contemporaneamente, le aperture 24, 25, 26 delle facciate che risultano mutuamente addossate si trovano allineate.
Utilizzando mezzi di collegamento 5, tra ciascuna di dette basi modulari 1 e le altre immediatamente adiacenti in una o più direzioni ortogonali, è possibile definire ponti elettrici tra le rispettive barre elettrificate 41 , 42, 43, così che ciascuna base 1 può essere elettricamente collegata in parallelo ad altre situate immediatamente sopra, sotto ed ai fianchi.
Detti mezzi di collegamento 5 sono costituiti, ad esempio, da piastrine di lunghezza adeguata, di materiale elettroconducibile, preferibilmente rame, inserite nelle corrispondenti aperture 24, 25, 26 di due facciate accostate ed estese attraverso di esse per collegare le corrispondenti barre elettrificate 41, 42, 43.
Le piastrine 5 sono opportunamente forate alle estremità, in modo che in conseguenza del loro inserimento nelle aperture 24, 25, 26, i fori risultino coassiali con fori di cablaggio 41 P, 42P, 43P previsti nelle barre elettrificate 41 , 42, 43, sia nel caso che queste ultime siano singole che doppie.
Con i fori delle piastrine 5 e con i fori di cablaggio 41 P, 42P, 43P sono atti ad essere impegnati elementi di serraggio, ad esempio a vite, non illustrati in dettaglio, introdotti attraverso idonei fori previsti nella struttura scatolare 2.
In una preferita forma di realizzazione, di cui alle figure allegate, la struttura scatolare 2 è costituita da una pluralità di strati sovrapposti a pacco, ad esempio sette 201 , 202, 203, 204, 205, 206, 207 a partire da quello che definisce detta facciata anteriore 2A (si vedano in particolare le Figg. 1 , 3 e 5).
Gli strati 201 , 202, 203, 204, 205, 206, 207 sono mutuamente resi solidali, ad esempio mediante organi a vite non illustrati in dettaglio, ed ognuno di essi è sagomato per definire:
detti fori di ancoraggio 3;
almeno uno dei suddetti tre fori di passaggio 21 , 22, 23;
almeno parte degli alloggiamenti in cui sono contenute dette barre elettrificate 41 42, 43;
almeno parte delle citate aperture 24, 25, 26.
In accordo con la forma di realizzazione in cui le barre elettrificate 41 42, 43 sono doppie, esse sono intercalate con i suddetti strati, in modo che questi abbiano anche la funzione dei citati setti separatori isolanti 41 S, 42S, 43S: più in particolare, lo strato 202 conforma il setto 41 S tra la coppia di barre 41 , lo strato 204 conforma il setto 42S tra la coppia di barre 42 mentre lo strato 206 conforma il setto 43S tra la coppia di barre 43 (Figg. 1 , 3, 4, 5).
Per esemplificare visivamente le possibilità di composizione modulare offerte dalla base 1 in oggetto, nella Fig. 8 sono stati illustrati staccati, oltre ad una di dette basi 1 , un interruttore 100 ed alcune delle piastrine 5.
Nella Fig. 9, invece, sono illustrati uniti gli elementi della Fig. 8, pronti per essere meccanicamente ed elettricamente abbinata ad altre basi 1 identiche, così da costituire il nucleo di un sistema espandibile nel quale le barre di alimentazione 41 , 42, 43 inglobate in ogni base 1 possono essere connesse a quelle delle basi 1 adiacenti.
Da quanto sopra descritto risultano evidenti, in particolare agli esperti del settore, i vantaggiosi aspetti dell’invenzione in oggetto, che permettono di realizzare quadri di distribuzione elettrici, anche con elevate portate di corrente, in modo totalmente nuovo rispetto ai criteri costruttivi adottati con le soluzioni di arte nota, realizzando un importante contenimento degli ingombri rispetto a queste.
Il fatto che la base modulare proposta inglobi al suo interno le barre di rame che portano le fasi elettriche della linea di alimentazione, elimina la necessità di predisporre esternamente le stesse, con tutti i risvolti positivi che ciò comporta.
La base modulare, come descritta, è in grado di supportare un convenzionale interruttore elettrico, di realizzare il necessario collegamento elettrico tra l’interruttore stesso e le barre e di consentire accoppiamenti modulari con altre basi ed altri interruttori senza dover predisporre nient’altro che semplici piastrine di collegamento, con possibilità di espansione praticamente illimitate.
La base modulare presenta, vantaggiosamente, tutti gli accorgimenti costruttivi che permettono un semplice montaggio e collegamento dell’interruttore e un facile accoppiamento e collegamento con altre basi disposte sopra, sotto e/o ai fianchi.
Grazie alle dimensioni compatte della base, al fatto che le barre siano inglobate in essa, al fatto che le basi siano modularmente componibili in spazi ridotti, si ottiene che il peso complessivo delle barre di rame, a parità di portata di corrente e di complessità del quadro elettrico di riferimento è notevolmente inferiore, con gli evidenti benefici in termini di contenimento dei costi.
Oltre alle peculiari caratteristiche sopra ricordate, la base modulare oggetto della presente invenzione offre un ulteriore e interessante vantaggio che richiede un breve richiamo alla tecnica nota: gli interruttori citati possono essere montati, sulle basi convenzionali, fissi, rimovibili oppure estraibili.
Si considera rimovibile un interruttore che può essere separato dalla base, sia funzionalmente che fisicamente, svitando le viti di fissaggio che bloccano il primo alla seconda; si considera estraibile un interruttore per la cui rimozione si utilizzano elementi accoppiati a slitta, dei quali parte associati alla parte fissa della base e parte al corpo dell’interruttore.
Per allestire una base di tecnica nota in modo da rendere l’interruttore rimovibile oppure estraibile, è necessario dotarla di idonei componenti accessori che riguardano anche gli elementi di connessione elettrica, con gli ovvi aggravi di costo che ciò comporta; nella base modulare proposta, invece, grazie al collegamento realizzato con i connettori a spina, le funzioni di rimovibilità ed estraibilità sono ottenute direttamente dalla conformazione descritta, senza componenti aggiuntivi e, pertanto, senza incrementi di costo.
Un altro aspetto dell’invenzione che si deve evidenziare riguarda il fatto che poiché la base modulare presenta forma regolare e dimensioni compatte, può essere prodotta con tecniche costruttive e attrezzature semplici, in particolare la versione a strati sovrapposti.
Si intende comunque che quanto sopra detto ha valore esemplificativo e non limitativo, pertanto eventuali modifiche di dettaglio, che si rendesse necessario apportare per ragioni tecniche e/o funzionali, si considerano sin da ora rientranti nel medesimo ambito protettivo definito dalle sottostanti rivendicazioni.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1 . Base modulare di distribuzione per interruttori elettrici, con questi ultimi del tipo destinati ad elevate portate di corrente, caratterizzato dal fatto di comprendere: una struttura scatolare (2) realizzata in materiale isolante con forma parallelepipeda, in cui è definita una facciata anteriore (2A) atta a ricevere in appoggio il retro del corpo di uno di detti interruttori elettrici (100); organi di fissaggio (3) atti a rendere solidale detto interruttore elettrico (100) alla stessa struttura scatolare (2); almeno tre barre (41 , 42, 43) di materiale elettroconducibile, alloggiate in detta struttura scatolare (2) in maniera da essere elettricamente isolate l’una dall’altra, destinate ad essere connesse elettricamente a corrispondenti fasi di una linea di alimentazione elettrica trifase esterna; almeno tre fori di passaggio (21 , 22, 23), realizzati a partire da detta facciata anteriore (2A) verso l'interno della struttura scatolare (2), previsti per ricevere corrispondenti connettori a spina (101, 102, 103), sporgenti dal retro di detto interruttore elettrico (100) ed atti a realizzare il collegamento elettrico tra quest’ultimo e le citate tre barre elettrificate (41 , 42, 43); almeno tre aperture (24, 25, 26), realizzate a partire da ognuna delle quattro facciate (2B, 2C, 2D, 2E) della citata struttura scatolare (2) che risultano ortogonali a detta facciata anteriore (2A) ed estese verso l’interno della struttura (2) medesima, sino a rendere accessibili dall’esterno corrispondenti porzioni di dette barre elettrificate (41 , 42, 43), con ciascuna serie di tre aperture (24, 25, 26) di una facciata allineata con la serie realizzata nella facciata contrapposta e con la suddetta base modulare (1) atta ad essere accostata ad una o più basi (1 ) identiche, a formare file sia orizzontali che verticali, nelle quali le rispettive facciate anteriori (2A) risultano complanari; mezzi di collegamento (5), eventualmente previsti tra ciascuna di dette basi modulari (1) e le altre immediatamente adiacenti in una o più direzioni ortogonali, estesi attraverso le citate aperture (24, 25, 26) dell’una e delle altre ed atti a definire ponti elettrici tra le rispettive barre elettrificate (41 , 42, 43), così che ciascuna base (1) può essere elettricamente collegata in parallelo ad altre situate immediatamente sopra, sotto ed ai fianchi.
  2. 2. Base modulare secondo la riv. 1, caratterizzata dal fatto che detta struttura scatolare (2) è costituita da una pluralità di strati ( 201 , 202, 203, 204, 205, 206, 207) sovrapposti a pacco e mutuamente resi solidali, ciascuno dei quali sagomato per definire almeno parte degli alloggiamenti in cui sono contenute dette barre elettrificate (41 , 42, 43) ed almeno parte delle citate aperture (24, 25, 26) dirette da queste ultime verso l’esterno.
  3. 3. Base modulare secondo la riv. 1 o 2, caratterizzata dal fatto che ognuna delle citate barre elettrificate (41 , 42, 43) comprende un ramo principale (41 A, 42A, 43A) sviluppato verticalmente, in modo da occupare pressoché per intero la corrispondente dimensione della suddetta struttura scatolare (2), ed almeno un ramo secondario (41 B, 42B, 43B), trasversale a quello principale, contenuto nella larghezza della medesima struttura scatolare (2) e sfalsato in altezza rispetto ai rami secondari (41 B, 42B, 43B) delle barre elettrificate (41 , 42, 43) relative alle restanti fasi di detta linea trifase.
  4. 4. Base modulare secondo la riv. 1 o 2 o 3, caratterizzata dal fatto che le citate almeno tre barre elettrificate (41, 42, 43) risultano sfalsate nella direzione della larghezza di detta struttura scatolare (2), nonché sfalsate nelle direzione della profondità di quest’ultima.
  5. 5. Base modulare secondo la riv. 1 o 2, caratterizzata dal fatto che per ciascuna delle fasi della citata linea di alimentazione elettrica trifase è prevista una coppia di dette barre elettrificate (41, 42, 43), identiche e sovrapposte, con interposizione di setti separatori isolanti (41 S, 42S, 43S) conformati dalla citata struttura scatolare (2), con le barre (41 , 42, 43) di ciascuna coppia destinate ad essere elettricamente collegate.
  6. 6. Base modulare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che in ognuna di dette barre elettrificate (41 , 42, 43) sono previsti fori di connessione (41 C, 42C, 43C), coassiali ai suddetti fori di passaggio (21 , 22, 23) previsti per l’introduzione di detti connettori a spina (101 , 102, 103), gli stessi fori di connessione (41 C, 42C, 43C) essendo destinati a risultare a contatto con le corrispondenti porzioni di questi ultimi per garantire il collegamento elettrico.
  7. 7. Base modulare secondo la riv. 1 o 2, caratterizzata dal fatto che in ognuna di dette barre elettrificate (41 , 42, 43) sono previsti fori di cablaggio (41 P, 42P, 43P), atti ad essere impegnati da elementi di serraggio previsti per bloccare detti mezzi di collegamento (5) alle rispettive citate barre elettrificate (41 , 42, 43).
  8. 8. Base modulare secondo la riv. 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detti organi di fissaggio (3) comprendono una serie di fori di ancoraggio (30) previsti in detta struttura scatolare (2), estesi a partire dalla citata parete anteriore (2A) verso l’interno, atti ad essere impegnati da organi a vite per bloccare detto interruttore elettrico (100) alla struttura scatolare (2) medesima.
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