ITUB20154067A1

ITUB20154067A1 - Proiettore da palcoscenico

Info

Publication number: ITUB20154067A1
Application number: ITUB2015A004067A
Authority: IT
Inventors: Aris Quadri
Original assignee: Clay Paky Spa
Priority date: 2015-10-02
Filing date: 2015-10-02
Publication date: 2017-04-02
Also published as: EP3150912B1; EP3150912A1; US20170097151A1; CN106838841A; CN106838841B; US10161618B2

Description

DESCRIZIONE

"PROIETTORE DA PALCOSCENICO"

La presente invenzione è relativa proiettore da palcoscenico.

I proiettori da palcoscenico di tipo noto comprendono almeno una sorgente luminosa configurata per generare un fascio luminoso ed una pluralità di elementi di elaborazione del fascio luminoso configurati per selettivamente elaborare il fascio luminoso in accordo alle esigenze di scena. La sorgente luminosa e gli elementi di elaborazione del fascio luminoso sono generalmente alloggiati in un involucro e generano calore all'interno dell'involucro stesso.

II calore accumulato all'interno dell'involucro può riscaldare eccessivamente la sorgente luminosa e i restanti componenti del proiettore con il rischio di danneggiamenti permanenti. Per tali motivi la maggior parte dei proiettori da palcoscenico comprende un gruppo di raffreddamento in grado di asportare il calore generatosi all'interno dell'involucro. Tuttavia, i gruppi di raffreddamento normalmente impiegati non sono sempre in grado di raffreddare correttamente la sorgente luminosa.

Talvolta, infatti, si ha un raffreddamento insufficiente o un raffreddamento eccessivo con conseguenze irreparabili che comportano una riduzione della durata della sorgente luminosa e talvolta la rottura della sorgente luminosa stessa.

È pertanto uno scopo della presente invenzione quello di fornire un proiettore da palcoscenico che sia privo degli inconvenienti appena descritti dell'arte nota.

In particolare, è uno scopo della presente invenzione quello di fornire un proiettore da palcoscenico che sia provvisto di un gruppo di raffreddamento in grado di raffreddare opportunamente la sorgente luminosa durante l'uso in modo da garantirne una adeguata durata e affidabilità.

In accordo con tali scopi la presente invenzione è relativa ad un proiettore da palcoscenico comprendente una sorgente luminosa ed un gruppo di raffreddamento per raffreddare la sorgente luminosa; il gruppo di raffreddamento comprendendo almeno un dispositivo di raffreddamento configurato per generare un flusso d'aria di raffreddamento attraverso una bocca di uscita; la bocca di uscita essendo allungata lungo un asse principale.

Vantaggiosamente, una bocca di uscita allungata genera un flusso d'aria di raffreddamento distribuito lungo l'asse principale. In questo modo si crea sostanzialmente una cortina d'aria di raffreddamento direzionata ed in grado di raffreddare opportunamente la sorgente luminosa.

Secondo una forma preferita della presente invenzione il dispositivo di raffreddamento comprende almeno un ventilatore. In questo modo il flusso d'aria in uscita dalla bocca di uscita può avere la velocità adeguata ed ottimale per ottenere il raffreddamento desiderato.

Secondo una forma preferita della presente invenzione il dispositivo di raffreddamento comprende un ventilatore tangenziale provvisto di almeno una ventola rotante attorno ad un asse di rotazione. Il flusso d'aria ottenuto è pertanto direzionato tangente al diametro esterno della ventola. In questo modo il flusso generato dalla ventola può essere facilmente direzionato attraverso la bocca di uscita.

Secondo una forma preferita della presente invenzione la ventola ha una lunghezza (misurata lungo l'asse di rotazione) maggiore del diametro (perpendicolare all'asse di rotazione). In questo modo la ventola è in grado di generare una cortina d'aria.

Secondo una forma preferita della presente invenzione la lunghezza della ventola (misurata lungo l'asse di rotazione) è sostanzialmente uguale alla lunghezza della bocca di uscita (misurata lungo l'asse principale). In questo modo, sostanzialmente tutto il flusso generato dalla ventola può essere facilmente direzionato attraverso la bocca di uscita.

Secondo una forma preferita della presente invenzione il proiettore comprende un ulteriore dispositivo di raffreddamento configurato per generare un ulteriore flusso d'aria di raffreddamento attraverso una ulteriore bocca di uscita; l'ulteriore bocca di uscita essendo allungata lungo un ulteriore asse principale. In questo modo il gruppo di raffreddamento è in grado di generare un ulteriore flusso di aria di raffreddamento distribuito. In questo modo si crea sostanzialmente una ulteriore cortina d'aria di raffreddamento opportunamente direzionata ed in grado di raffreddare ulteriormente la sorgente luminosa.

Secondo una forma preferita della presente invenzione l'ulteriore dispositivo di raffreddamento comprende almeno una ulteriore ventilatore tangenziale comprendente una ulteriore ventola rotante attorno ad un ulteriore asse di rotazione. In questo modo l'ulteriore flusso d'aria ottenuto è direzionato tangente al diametro esterno dell'ulteriore ventola e può essere facilmente direzionato attraverso l'ulteriore bocca di uscita.

Secondo una forma preferita della presente invenzione l'ulteriore ventola ha una lunghezza (misurata lungo l'ulteriore asse di rotazione) maggiore del diametro (perpendicolare all'ulteriore asse di rotazione); la lunghezza dell'ulteriore ventola (misurata lungo l'ulteriore asse di rotazione) è sostanzialmente uguale alla lunghezza dell'ulteriore bocca di uscita (misurata lungo l'ulteriore asse principale). In questo modo l'ulteriore ventola è in grado di generare una cortina d'aria, la quale viene facilmente direzionata attraverso la bocca di uscita.

Secondo una forma preferita della presente invenzione il dispositivo di raffreddamento è disposto in modo tale che il flusso d'aria di raffreddamento che attraversa la bocca d'uscita sia diretto almeno su una prima porzione della sorgente luminosa e l'ulteriore dispositivo di raffreddamento è disposto in modo tale che l'ulteriore flusso d'aria di raffreddamento che attraversa l'ulteriore bocca d'uscita sia diretto almeno su una seconda porzione della sorgente luminosa. In questo modo la sorgente luminosa viene raffreddata uniformemente attraverso due flussi d'aria di raffreddamento.

Secondo una forma preferita della presente invenzione la prima porzione della sorgente luminosa comprende almeno una base ed una porzione tubolare posteriore di una lampada ad arco corto e la seconda porzione della sorgente luminosa comprende almeno una porzione tubolare anteriore di una lampada ad arco corto. In questo modo il gruppo di raffreddamento è in grado di raffreddare completamente ed uniformemente una lampada ad arco corto.

Secondo una forma preferita della presente invenzione il proiettore comprende un dispositivo di controllo configurato per regolare il gruppo di raffreddamento. In questo modo il gruppo di raffreddamento viene regolato opportunamente in modo da ottimizzare il raffreddamento della sorgente senza sprechi.

Secondo una forma preferita della presente invenzione il dispositivo di controllo è configurato per regolare il gruppo di raffreddamento sulla base delle condizioni operative del proiettore. In questo modo il dispositivo di controllo interviene prima che si generino situazioni di surriscaldamento o di eccessivo raffreddamento tipiche di alcune condizioni operative del proiettore, evitando sollecitazioni termiche a carico della sorgente luminosa.

Secondo una forma preferita della presente invenzione il dispositivo di controllo è configurato per regolare il gruppo di raffreddamento sulla base della posizione operativa di un dimmer. In questo modo il dispositivo di controllo regola il gruppo di raffreddamento in base all'intensità del fascio luminoso generato dalla sorgente evitando situazioni di surriscaldamento e di eccessivo raffreddamento .

Secondo una forma preferita della presente invenzione il dispositivo di controllo è configurato per regolare il gruppo di raffreddamento sulla base della potenza di alimentazione della sorgente luminosa. In questo modo il dispositivo di controllo regola il gruppo di raffreddamento in base all'intensità del fascio luminoso generato dalla sorgente evitando situazioni di surriscaldamento e di eccessivo raffreddamento.

Secondo una forma preferita della presente invenzione il dispositivo di controllo è configurato per regolare il gruppo di raffreddamento sulla base della tipologia e della posizione di un elemento di elaborazione del fascio atto a selettivamente intercettare un fascio luminoso emesso dalla sorgente luminosa. In questo modo il dispositivo di controllo regola il gruppo di raffreddamento in base al fatto che il fascio luminoso venga intercettato o meno da elementi di elaborazione del fascio (ad esempio filtri colore) che possono alterare le condizioni di temperatura della sorgente luminosa.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione che segue di un suo esempio non limitativo di attuazione, con riferimento alle figure dei disegni annessi, in cui:

la figura 1 è una vista schematica laterale con parti in sezione e parti asportate per chiarezza di un proiettore secondo la presente invenzione;

- la figura 2 è una vista schematica dall'alto, con parti in sezione e parti asportate per chiarezza, di un primo dettaglio del proiettore di figura 1;

- la figura 3 è una vista prospettica, con parti asportate per chiarezza di un dettaglio della figura 2.

In figura 1 è indicato con il numero di riferimento 1 un proiettore da palcoscenico comprendente un involucro 2 e mezzi di sostegno (non illustrati nelle figure allegate) configurati per sostenere l'involucro 2.

Preferibilmente i mezzi di sostegno sono configurati per movimentare 1'involucro 2 e per consentire all'involucro 2 la rotazione attorno a due assi ortogonali, comunemente detti di PAN e TILT. L'azionamento dei mezzi di sostegno è regolato da un dispositivo di controllo del movimento (non visibile nelle figure allegate). Il dispositivo di controllo del movimento può essere gestito anche da remoto preferibilmente tramite comunicazioni con protocollo DMX.

In accordo ad una variante, i mezzi di sostegno possono essere configurati per sostenere solamente l'involucro 2 senza consentirne la movimentazione.

L'involucro 2 si estende lungo un asse longitudinale A ed è provvisto di una prima estremità 4 chiusa ed una seconda estremità 5, opposta alla prima estremità chiusa 4 lungo l'asse A, e provvista di una bocca di proiezione 6. Nell'esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, la bocca di proiezione 6 ha una sezione sostanzialmente circolare.

Il proiettore 1 comprende inoltre un telaio 9 accoppiato all'involucro 2 (parzialmente visibile in figura 1 e 2), una sorgente luminosa 10, un riflettore 11, un gruppo ottico 12 (schematicamente illustrato in figura 1), mezzi di elaborazione del fascio 14 (schematicamente illustrati in figura 1) ed un gruppo di raffreddamento 15.

Il telaio 9 è solidale all'involucro 2 e comprende una pluralità di elementi accoppiati tra loro e configurati per definire una struttura di supporto per i componenti disposti all'interno dell'involucro 2, quali la sorgente luminosa 10, il riflettore 11, il gruppo ottico 12, i mezzi di elaborazione del fascio 14 ed il gruppo di raffreddamento 15. In figura 1 e in figura 2 sono parzialmente visibili alcuni elementi del telaio 9 configurati per supportare la sorgente luminosa 10, il riflettore 11 e, come vedremo in dettaglio più avanti, il gruppo di raffreddamento 15.

Con riferimento alla figura 1 e alla figura 2, la sorgente luminosa 10 è disposta all'interno dell'involucro 2 in corrispondenza dell'estremità chiusa 4 dell'involucro 2, è supportata dal telaio 9, ed è atta ad emettere un fascio luminoso sostanzialmente lungo un asse ottico B.

Nell'esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, l'asse ottico B coincide con l'asse longitudinale A dell'involucro 2.

La sorgente luminosa 10 è preferibilmente una lampada a scarica realizzata preferibilmente in vetro o in quarzo e contenente mercurio e alogenuri.

La lampada a scarica è preferibilmente una lampada ad arco corto estendentesi lungo l'asse ottico B e comprendente una base 16 di attacco, una porzione tubolare anteriore 17, una porzione tubolare posteriore 18, assialmente opposta alla porzione tubolare anteriore 17 e accoppiata alla base 16, ed un bulbo 19 centrale disposto tra la porzione tubolare anteriore 17 e la porzione tubolare posteriore 18.

All'interno del bulbo 19 sono disposti due elettrodi collegati ad un circuito di alimentazione (non visibili nelle figure allegate) e disposti ad una determinata distanza l'uno dall'altro. La distanza tra gli elettrodi è inferiore a 6 mm circa. Nell'esempio non limitativo qui descritto ed illustrato tale distanza è 5,5 mm circa.

Nell'esempio non limitativo qui descritto ed illustrato la lampada ad arco corto ha una potenza superiore a circa 1000 watt. Nell'esempio non limitativo qui descritto ed illustrato la potenza della lampada si aggira intorno ai 1200-1400 watt.

Il riflettore 11 è un riflettore preferibilmente ellittico, accoppiato alla sorgente luminosa 10 e provvisto di un bordo esterno 20.

Preferibilmente, il riflettore 11 è provvisto di un foro centrale 21 all'interno del quale è alloggiata la porzione tubolare posteriore 18 della sorgente luminosa 10.

Con riferimento alla figura 1, il gruppo ottico 12 è disposto in corrispondenza dell'estremità aperta 5 dell'involucro 2, è centrato sull'asse ottico B, è l'ultimo gruppo atto ad elaborare il fascio luminoso intercettato e, preferibilmente, chiude l'involucro 2.

Il gruppo ottico 12 comprende una o più lenti (non illustrate nelle figure allegate). Preferibilmente, il gruppo ottico 12 è configurato per regolare lo zoom del fascio luminoso e la messa a fuoco dell'immagine proiettata.

I mezzi di elaborazione del fascio luminoso 14 comprendono una pluralità di elementi elaborazione del fascio luminoso supportati dal telaio 9 e configurati per elaborare il fascio luminoso generato dalla sorgente luminosa 10 in modo da ottenere particolari effetti. In particolare gli elementi di elaborazione del fascio sono supportati e/o configurati in modo da selettivamente intercettare il fascio luminoso per modificare il fascio luminoso solamente all'occorrenza. In altre parole, gli elementi di elaborazione del fascio possono intercettare il fascio per modificarne le proprietà solamente all' occorrenza. La posizione di ciascuno degli elementi di elaborazione del fascio è regolata da un dispositivo di controllo dei mezzi di elaborazione del fascio (non visibile nelle figure allegate) . Il dispositivo di controllo degli elementi di elaborazione del fascio può essere gestito anche da remoto preferibilmente tramite comunicazioni con protocollo DMX.

I mezzi di elaborazione del fascio luminoso 14 possono comprendere uno o più elementi di elaborazione selezionati nel gruppo comprendente un dimmer, un gruppo colore, un dispositivo gobos, un dispositivo rainbow, una ruota ad effetti, un gruppo frost ed un elemento prismatico. Resta inteso che i mezzi di elaborazione del fascio luminoso 14 possano comprendere ulteriori elementi di elaborazione del fascio qui non elencati.

Con riferimento alle figure 1 e 2, il gruppo di raffreddamento 15 comprende almeno un dispositivo di raffreddamento 22 configurato per generare un flusso d'aria di raffreddamento attraverso una bocca di uscita 23 allungata lungo un asse principale Cl.

In particolare, la bocca d'uscita 23 è caratterizzata da una lunghezza LB misurata lungo 1'asse principale CI pari ad almeno il doppio dell'altezza misurata perpendicolarmente all'asse principale Cl. Nell'esempio non limitativo qui descritto ed illustrato la lunghezza LB della bocca d'uscita 23 è superiore a circa sei volte 1'altezza.

Preferibilmente la bocca di uscita ha una forma rettangolare allungata lungo l'asse principale Cl.

Nell'esempio non limitativo qui descritto ed illustrato l'asse di rotazione DI è parallelo all'asse principale DI .

Nell'esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, il gruppo di raffreddamento 15 comprende un ulteriore dispositivo di raffreddamento 24 e configurato per generare un ulteriore flusso d'aria di raffreddamento attraverso una ulteriore bocca di uscita 25 allungata lungo un ulteriore asse principale C2.

In particolare, l'ulteriore bocca d'uscita 23 è caratterizzata da una lunghezza misurata lungo l'ulteriore asse principale C2 pari ad almeno il doppio dell'altezza misurata perpendicolarmente all' ulteriore asse principale Cl. Nell'esempio non limitativo qui descritto ed illustrato la lunghezza dell'ulteriore bocca d'uscita 23 è superiore a circa sei volte l'altezza.

Preferibilmente l'ulteriore bocca di uscita ha una forma rettangolare allungata lungo l'ulteriore asse principale C2.

Nell'esempio non limitativo qui descritto ed illustrato l'ulteriore asse di rotazione D2 è parallelo all'ulteriore asse principale D2.

In particolare, il dispositivo di raffreddamento 22 è disposto in modo tale che il flusso d'aria di raffreddamento che attraversa la bocca d'uscita 23 (schematicamente rappresentato dalle frecce di figura 1) sia diretto almeno su una prima porzione 26 della sorgente luminosa 10 e l'ulteriore dispositivo di raffreddamento 24 è disposto in modo tale che l'ulteriore flusso d'aria di raffreddamento che attraversa l'ulteriore bocca d'uscita 25 (schematicamente rappresentato dalle frecce di figura 1) sia diretto almeno su una seconda porzione 27 della sorgente luminosa 10,

Preferibilmente la prima porzione 26 della sorgente luminosa 10 comprende almeno la base 16 e la porzione tubolare posteriore 18 della lampada ad arco corto, mentre la seconda porzione 27 comprende almeno la porzione tubolare anteriore 17 della lampada ad arco corto.

Con riferimento alle figure 1 e 2, il dispositivo di raffreddamento 22 è supportato dal telaio 9 in modo tale che la bocca di uscita sia disposta in prossimità del buco 21 del riflettore 11. In questo modo il flusso di raffreddamento in uscita dalla bocca di uscita 23 attraversa il buco 21 del riflettore 11 e raggiunge direttamente la base 16, la porzione tubolare posteriore 18 della lampada ad arco corto e preferibilmente anche il bulbo 19.

Il dispositivo di raffreddamento 24 è, invece, supportato dal telaio 9 in modo tale che l'ulteriore bocca di uscita 25 sia disposta in prossimità del bordo esterno 20 del riflettore 11. In questo modo il flusso di raffreddamento in uscita dalla bocca di uscita 23 lambisce il bordo esterno 20 del riflettore 11 e raggiunge direttamente la porzione tubolare anteriore 17 della lampada ad arco corto e preferibilmente anche il bulbo 19, Con riferimento alla figura 3, il dispositivo di raffreddamento 22 comprende un ventilatore tangenziale 28 comprendente un diffusore 29 ed una ventola 30 girevole attorno ad un asse di rotazione DI e disposta all'interno del diffusore 29.

Il diffusore 29 definisce la bocca di uscita 23. La ventola 30 è configurata per generare un flusso d'aria sostanzialmente tangente al proprio diametro esterno ed ha una lunghezza LV (misurata lungo l'asse di rotazione DI) maggiore del diametro DV (perpendicolare all'asse di rotazione DI).

In particolare la lunghezza LV della ventola 30 (misurata lungo l'asse di rotazione DI) è sostanzialmente uguale alla lunghezza LB della bocca di uscita 23 (misurata lungo l'asse principale Cl).

Nell'esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, il diffusore 29 è accoppiato ad una piastra 31 visibile in figura 1 e in figura 2. La piastra 31 è fissata al telaio 9 ed è configurata per svolgere sostanzialmente due funzioni; supportare il ventilatore tangenziale 28 e creare una sorta di barriera tra la zona di aspirazione del ventilatore tangenziale 28 dalla zona di espulsione dell'aria di raffreddamento attraverso la bocca di uscita 23.

Preferibilmente l'ulteriore dispositivo di raffreddamento 24 (visibile nelle figure 1 e 2) è sostanzialmente identico al dispositivo di raffreddamento 22 e pertanto comprende un ulteriore ventilatore tangenziale 34 comprendente un ulteriore diffusore 35 ed una ulteriore ventola 36 girevole attorno ad un ulteriore asse di rotazione D2 e disposta all'interno dell'ulteriore diffusore 35,

L'ulteriore diffusore 35 definisce l'ulteriore bocca di uscita 25. L'ulteriore ventola 36 è configurata per generare un ulteriore flusso d'aria sostanzialmente tangente al proprio diametro esterno ed ha una lunghezza (misurata lungo l'ulteriore asse di rotazione D2) maggiore del diametro (perpendicolare all'ulteriore asse di rotazione D2). In particolare la lunghezza dell'ulteriore ventola 36 (misurata lungo l'ulteriore asse di rotazione D2) è sostanzialmente uguale alla lunghezza dell'ulteriore bocca di uscita 25 (misurata lungo l'ulteriore asse principale C2).

Nell'esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, l'ulteriore diffusore 35 è accoppiato ad una ulteriore piastra 37 visibile in figura 1 e in figura 2. La piastra 37 è fissata al telaio 9 ed è configurata per svolgere sostanzialmente due funzioni: supportare il ventilatore tangenziale 34 e creare una sorta di barriera tra la zona di aspirazione del ventilatore tangenziale 34 dalla zona di espulsione dell'aria di raffreddamento attraverso la bocca di uscita 25.

Come illustrato in figura 1, i dispositivi di raffreddamento 22 e 24 sono alloggiati all'interno dell'involucro 2. In particolare, l'involucro 2 è provvisto di due prese d'aria di ingresso 40 in prossimità dei dispositivi di raffreddamento 22 e 24 e di due prese d'aria di uscita 41 disposte dal lato opposto delle prese d'aria di ingresso rispetto all'asse longitudinale A.

La regolazione del gruppo di raffreddamento 15 è affidata ad un dispositivo di controllo 42, schematicamente illustrato in figura 1.

In particolare, il dispositivo di controllo 42 è configurato per regolare la velocità di rotazione della ventola 30 e della ventola 36 sulla base delle condizioni operative del proiettore 1.

Preferibilmente, il dispositivo di controllo 42 è configurato per regolare la tensione di alimentazione delle ventole 30 e 36 in modo da ottenere una variazione di velocità.

Preferibilmente, il dispositivo di controllo 42 è configurato per abbassare la tensione di alimentazione delle ventole 30 e 36 quando il dimmer viene azionato in modo da ridurre la luminosità del fascio luminoso. Preferibilmente, 1'abbassamento della tensione di alimentazione delle ventole 30 e 36 è a gradino.

Secondo una variante, il dispositivo di controllo 42 è configurato per regolare la tensione di alimentazione delle ventole 30 e 36 sulla base della potenza di alimentazione della sorgente luminosa 10.

Secondo una ulteriore variante, il dispositivo di controllo 42 è configurato per regolare la tensione di alimentazione delle ventole 30 e 36 sulla base della tipologia e della posizione dell'elemento di elaborazione del fascio che intercetta il fascio luminoso.

Secondo una ulteriore variante, il dispositivo di controllo 42 è configurato per regolare la velocità di rotazione della ventola 30 e della ventola 36 sulla base delle condizioni di temperatura rilevate all' interno dell' involucro 2 o in prossimità della sorgente luminosa 10.

Secondo una ulteriore variante, il dispositivo di controllo 42 è configurato per regolare la velocità di rotazione della ventola 30 e della ventola 36 sulla base dell' orientamento del proiettore 1 .

Preferibilmente il dispositivo di controllo 42 è configurato per regolare la velocità di rotazione della ventola 30 e della ventola 36 indipendentemente . In questo modo è possibile adeguare il flusso di raffreddamento alle esigenze di diversi tipi di sorgente luminosa 10 .

Infine, il dispositivo di controllo 42 è preferibilmente configurato anche per regolare il verso di rotazione delle ventola 30 e della ventola 36 indipendentemente. In questo modo è possibile definire, ad esempio, un circolo forzato dell' aria di raffreddamento qualora la ventola 30 e la ventola 36 abbiano verso di rotazione opposto, o un flusso turbolento dell' aria di raffreddamento nel caso in cui il verso di rotazione delle ventole 30 e 36 venga modificato ad intermittenza.

Risulta infine evidente che al proiettore qui descritto possano essere apportate modifiche e varianti senza uscire dall' ambito delle rivendicazioni allegate.

Claims

RIVENDICAZ IONI 1. Proiettore da palcoscenico comprendente una sorgente luminosa (10) ed un gruppo di raffreddamento (15) per raffreddare la sorgente luminosa (10); il gruppo di raffreddamento (15) comprendendo almeno un dispositivo di raffreddamento (22; 24) configurato per generare un flusso d'aria di raffreddamento attraverso una bocca di uscita (23; 25); la bocca di uscita (23; 25) essendo allungata lungo un asse principale (C1; C2).
2. Proiettore secondo la rivendicazione 1, in cui il dispositivo di raffreddamento (22; 24) comprende almeno un ventilatore (28; 34).
3. Proiettore secondo la rivendicazione 2, in cui il ventilatore (28; 34) è un ventilatore tangenziale comprendente almeno una ventola (30; 36) rotante attorno ad un asse di rotazione (DI; D2).
4. Proiettore secondo la rivendicazione 3, in cui la ventola (30; 36) ha una lunghezza misurata lungo l'asse di rotazione (DI; D2) maggiore del diametro perpendicolare all'asse di rotazione (DI; D2).
5. Proiettore secondo la rivendicazione 4, in cui la lunghezza della ventola (30; 36) misurata lungo l'asse di rotazione (DI; D2) è sostanzialmente uguale alla lunghezza della bocca di uscita (23; 25) misurata lungo l'asse principale (Cl; C2).
6. Proiettore secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni comprendente un ulteriore dispositivo di raffreddamento (24; 22) configurato per generare un ulteriore flusso d'aria di raffreddamento attraverso una ulteriore bocca di uscita (25; 23); l'ulteriore bocca di uscita (25; 23) essendo allungata lungo un ulteriore asse principale (C2; Cl).
7. Proiettore secondo la rivendicazione 6, in cui l'ulteriore dispositivo di raffreddamento (24; 22) comprende almeno una ulteriore ventilatore (34; 28).
8. Proiettore secondo la rivendicazione 7, in cui l'ulteriore ventilatore (34; 28) è un ventilatore tangenziale comprendente almeno una ulteriore ventola (36; 30) rotante attorno ad un ulteriore asse di rotazione (D2; DI).
9. Proiettore secondo la rivendicazione 8, in cui l'ulteriore ventola (36; 30) ha una lunghezza misurata lungo l'ulteriore asse di rotazione (D2; DI) maggiore del diametro perpendicolare all'ulteriore asse di rotazione (D2; DI).
10. Proiettore secondo la rivendicazione 9, in cui la lunghezza dell'ulteriore ventola (36; 30) misurata lungo l'ulteriore asse di rotazione (D2; DI) è sostanzialmente uguale alla lunghezza dell'ulteriore bocca di uscita (25; 23) misurata lungo l'ulteriore asse principale (C2; Cl).
11. Proiettore secondo una qualsiasi delle rivendicazione da 6 a 10, in cui il dispositivo di raffreddamento (22; 24) è disposto in modo tale che il flusso d'aria di raffreddamento che attraversa la bocca d'uscita (23; 25) sia diretto almeno su una prima porzione (26) della sorgente luminosa (10) e l'ulteriore dispositivo di raffreddamento (24; 22) è disposto in modo tale che l'ulteriore flusso d'aria di raffreddamento che attraversa l'ulteriore bocca d'uscita (25; 23) sia diretto almeno su una seconda porzione (27) della sorgente luminosa (10).
12. Proiettore secondo la rivendicazione 11, in cui la prima porzione (26) della sorgente luminosa (10) comprende almeno una base (16) ed una porzione tubolare posteriore (18) di una lampada ad arco corto,
13. Proiettore secondo la rivendicazione 11 o 12, in cui la seconda porzione (27) della sorgente luminosa (10) comprende almeno una porzione tubolare anteriore (17) di una lampada ad arco corto.
14. Proiettore secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente un dispositivo di controllo (42) configurato per regolare il gruppo di raffreddamento (15).
15. Proiettore secondo la rivendicazione 14, in cui il dispositivo di controllo (42) è configurato per regolare il gruppo di raffreddamento (15) sulla base delle condizioni operative del proiettore (1).
16. Proiettore secondo la rivendicazione 15, in cui il dispositivo di controllo (42) è configurato per regolare il gruppo di raffreddamento (15) sulla base della posizione operativa di un dimmer.
17. Proiettore secondo la rivendicazione 15, in cui il dispositivo di controllo (42) è configurato per regolare il gruppo di raffreddamento (15) sulla base della potenza di alimentazione della sorgente luminosa (10).
18. Proiettore secondo la rivendicazione 15, comprendente almeno un elemento di elaborazione del fascio atto a selettivamente intercettare un fascio luminoso emesso dalla sorgente luminosa (10); il dispositivo di controllo (42) essendo configurato per regolare il gruppo di raffreddamento (15) sulla base della tipologia e della posizione dell'elemento di elaborazione del fascio.