ITUB20150376A1 - Dispositivo per il campionamento della superficie oculare mediante imprinting - Google Patents

Dispositivo per il campionamento della superficie oculare mediante imprinting Download PDF

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ITUB20150376A1
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Alessandra Micera
Loredana Zollo
Ilaria Ghezzi
Bijorn Omar Balzamino
Roberto Sgrulletta
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Univ Campus Bio Medico Di Roma
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Description

DISPOSITIVO PER IL CAMPIONAMENTO DELLA SUPERFICIE OCULARE
MEDIANTE IMPRINTING
DESCRIZIONE
Campo tecnico dell?invenzione
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per il campionamento della superficie oculare, ai suoi usi nella ricerca e nella diagnostica di base nell?ambito veterinario, agro-alimentare e medico, in particolare dell?oftalmologia. Scopo della presente invenzione ? di fornire un dispositivo ed una metodologia per il campionamento e l?analisi di strati superficiali della superficie oculare, mediante citologia ad impressione, che risolva gli svantaggi dei dispositivi della tecnica nota.
Stato della tecnica
La citologia ad impressione (o imprinting) sulla superficie oculare fu utilizzata per la prima volta nel 1954 da Larmande e Timsit per la diagnosi di una neoplasia squamosa, ma in Inghilterra Egbert ed i suoi collaboratori nel 1977 utilizzarono una membrana di cellulosa per analizzare la presenza di goblet cells, cellule caliciformi secernenti mucina, in pazienti con sindrome da occhio secco (dry eye syndrome). Questi conclusero dunque che l'impronta dello strato di cellule superficiali poteva essere ottenuto premendo una membrana di cellulosa sulla superficie oculare per pochi secondi.
Pi? recentemente Simon e Thiiel hanno descritto l?uso di una nuova membrana Biopore di nitrocellulosa (0,22?m; Millicel sterlized Culture Plate Insert, Millipore Corp., Bedford, MA, USA) per il campionamento e l?analisi citologica di strati della superficie oculare. Il filtro La membrana veniva posizionato posizionata sulla superficie oculare, nella zona di interesse, ed asportato con un delicato movimento di peeling. Dopo il campionamento, la membrana veniva rimossa/ e ritagliata rapidamente dal supporto ed immersa in un mezzo di campionamento. Questa tecnica di campionamento non invasivo ? stata rapidamente adottata, migliorata e utilizzata per studi istologici in pazienti affetti da sindrome da occhio secco (dry eye), Pemfigoide Cicatriziale Oculare, deficit limbare, infezioni virali e batteriche, forme allergiche, melanomi congiuntivali e maligni e disvitaminosi con alterazione della superficie oculare. Questa procedura di campionamento, associata ad un buon mezzo di campionamento, preserva la morfologia delle cellule dell?epitelio congiuntivale e/o corneale campionato ed ha il vantaggio fondamentale di permettere un uso illimitato di tecniche di citodiagnostica, dalle pi? semplici colorazioni istologiche di base, all?immunoistochimica/immunofluorescenza (microscopia ottica e confocale), all?estrazione di DNA/RNA/proteine fino ad arrivare all?estrazione delle singole cellule da analizzare mediante citofluorimetria. In accordo con le necessit? dettate dall?indagine Oftalmologica, il materiale prelevato con citologia ad impressione viene comunemente valutato secondo i parametri morfologici (distribuzione e densit?) e/o biomolecolari, delle cellule epiteliali e delle mucipare, responsabili di una superficie oculare sana. Altri metodi si basano su idrolisi, glicolisi e idroglicolisi per ridurre i polimeri della plastica ai monomeri di partenza.
La citologia ad impressione su superficie oculare rappresenta, inoltre, una alternativa alla biopsia, altamente invasiva, fornendo informazioni mediante un approccio minimamente invasivo e l?assenza di effetti collaterali o controindicazioni. Il metodo risulta ben tollerato dal paziente.
La citologia ad impressione pu? essere effettuata in Ambulatorio (routine), in presenza (campionamento della cornea e del Limbus) od in assenza di anestetico (prelievo della congiuntiva), e l?epitelio della zona campionata rigenera fisiologicamente entro le 24 ore. Nelle 24 ore non ? necessario somministrare antibiotico. Il tutto previa approvazione da parte del comitato etico della struttura e/o adesione scritta (firma del consenso informato) da parte del paziente.
Nel corso degli ultimi anni, la citologia ad impressione ha dimostrato di essere un valido supporto nella diagnosi differenziale (infezioni batteriche/virali o deficit limbare) e soprattutto nel corso dell'ultimo decennio, il suo uso come strumento di ricerca (in Trials Clinici e ricerca di base e traslazionale) ha registrato una crescita enorme e ha notevolmente contribuito ad apportare nuove informazioni su alcune patologie della superficie oculare (M.A THIEL, 1997).
Le membrane utilizzate sono di differenti grandezze e forme (tonde, quadrate o mezzaluna), generalmente membrane di nitrocellulosa sia della Life Sciences (PALL) che della Millipore (Millicel) da 12/13 e 30mm e 0,2-0,4?m. Queste sono facilmente reperibili ed utilizzabili per le tecniche microscopia a luce trasmessa e confocale, essendo compatibili con coloranti cellulari e/o marcatori chimici/fluorescenti. Le membrane Millicel inoltre promuovono un'eccellente crescita cellulare, offrendo eccezionali opportunit? per gli studi cellulari e sono disponibili con membrana Biopore (PTFE), MF-Millipore (esteri misti di cellulosa) ed in policarbonato; le prime sono adatte per immunofluorescenza, osservazione di cellule vive e sono a basso adsorbimento proteico, mentre le seconde sono indicate per eccezionali polarizzazioni anatomiche e funzionali.
Il supporto di plastica circolare su cui sono posizionate le membrane Millipore ? un dispositivo per colture cellulari e pertanto presenta quattro sostegni in plastica che, nel caso dell?utilizzo per la citologia ad impressione, vengono rimossi accuratamente con pinze sterili prima dell?applicazione sulla superficie oculare.
A differenza del raschiato (scraping) e del tampone (brushing), l?imprinting congiuntivale permette di ottenere campioni con un buon contenuto cellulare, ben conservati, non contaminati e non apporta abrasione superficiale ma solo un gentile peeling. I campioni, una volta conservati possono essere valutati in seguito al fine di definire i seguenti parametri cellulari: disposizione/distribuzione cellulare, rapporto nucleo-citoplasma, presenza di particolari categorie cellulari (cellule infiammatorie e mucipare) e di agenti patogeni (batteri, virus, miceti). Consente, inoltre, di ricevere informazioni sui rapporti tra i vari elementi epiteliali (mucipare versus epiteliali) e permette di evidenziare alterazioni intra-citoplasmatiche (inclusioni cellulari nella chlamidiosi), perdita delle adesioni intracellulari e lesioni nucleari (nelle infezioni virali), mantenendo inalterati i legami cellula-cellula. Sulle membrane Millipore ? possibile effettuare non solo tecniche di microscopia ottica (immunofluorescenza o immunoperossidasi) ma anche analisi biochimiche e molecolari.
La citologia ad impressione viene generalmente effettuata durante la visita ambulatoriale, previa conferma scritta dell?adesione da parte del paziente (consenso informato) e spiegazione della procedura di campionamento e destinazione di utilizzo. Attualmente esistono due metodi di campionamento:
-Un primo metodo si basa sul posizionamento dei dischi di membrana, in particolare di tipo Biopore (PALL) sulla superficie oculare ad esempio mediante l?ausilio di pinzette con bordi arrotondati. Tale metodo risulta di difficile esecuzione, se non si ? esperti, in quanto bisogna evitare di toccare la superficie oculare con la pinzetta. Inoltre, se non altamente esperto, l?operatore rischia di effettuare un campionamento errato o parziale (non sufficiente) rendendo nullo lo stesso prelievo.
-Un altro metodo si basa sull?utilizzo di una membrana sterile Millipore, in confezione singola (Millicell-CM 0.4 micron PICM 012.550, Millipore Corp, Bedford, MA, USA). Tale membrana ? dotata di un supporto cilindrico in plastica trasparente e pu? essere utilizzata senza ulteriori rivestimenti. La destinazione d?uso iniziale ? per colture cellulari (cell culture inserts), ma attualmente ? utilizzata anche per il campionamento della superficie oculare. Per evitare traumi oculari, i tre sostegni in plastica presenti sul bordo del cilindro devono essere eliminati in modo accurato con una pinza sterile. La membrana Millicell viene impugnata direttamente dalla mano dell?operatore e la membrana viene delicatamente premuta sulla superficie oculare per 3-5 secondi. Il procedimento di rimozione ? rapido e sicuro e prevede un fissaggio del materiale campionato prima del riposizionamento nel pacchetto originale per il trasporto al laboratorio. Non vi ? alcuna necessit? di trasferimento del campione su vetrini o supporti; risulta essere un test rapido e di semplice conservazione del campione. L'adesione cellulare alla membrana risulta abbastanza stabile tuttavia durante la fissazione si pu? registrare perdita di materiale cosi come durante le procedure di analisi in laboratorio.
Tuttavia attualmente l?applicazione di tale membrana sull?epitelio oculare ha ancora una serie di limiti che rendono la procedura di imprinting difficile anche da parte di operatori esperti e richiede una elevata cautela. Le limitazioni principali riguardano:
? la necessit? di esercitare una pressione adeguata sull?occhio del paziente per consentire da un lato un?efficace imprinting ma, dall?altro, evitare eventuali lacerazioni involontarie del tessuto congiuntivale;
? la riduzione del campo visivo dell?operatore dovuta alla presenza delle sue stesse mani sul viso del paziente;
? il possibile senso di fastidio che lamenta talvolta il paziente e la conseguente tendenza a chiudere le palpebre all?avvicinarsi del dispositivo;
? la necessit? di bloccare le palpebre del paziente, con il conseguente aumento di disagio dello stesso; ci? rende difficile l?apposizione della membrana.
? La necessit?, che spesso si verifica, di effettuare il campionamento pi? volte sulla stessa zona, andando a perturbarla maggiormente, dovendo ripetere il prelievo in differenti giorni e producendo frequentemente lievi lacerazioni o traumi.
Attualmente sul mercato ? disponibile l?EyePrim (OPIA, Francia), che consente la raccolta di cellule della superficie oculare mediante un dispositivo a forma di siringa che agevolerebbe sia il prelievo che il campionamento da parte dell?operatore. La membrana, posta all?estremit? del dispositivo, ha una geometria a semiluna ed ? composta da un filtro di polietersulfone, pi? spesso delle membrane Millipore. Tale dispositivo ? in grado di effettuare un prelievo parziale rispetto a quello effettuato con le membrane Millipore a causa della geometria stessa delle membrane utilizzate; queste presentano, infatti, una forma a semiluna a differenza della geometria circolare delle membrane presentate nelle pagine precedenti, riducendo sensibilmente la zona di prelievo. La membrana si colora difficilmente e risulta essere poco trasparente al percorso ottico impedendo una chiara acquisizione dell?immagine sia in luce trasmessa che in fluorescenza. Lo stato della tecnica come sopra ricostruito indica quindi che i dispositivi per il campionamento della superficie oculare mediante imprinting presentano ancora numerosi svantaggi.
Sommario dell?invenzione
Il problema tecnico posto e risolto dalla presente invenzione ? pertanto quello di fornire un dispositivo per il campionamento oculare, in particolare per il campionamento e l?analisi di strati superficiali della superficie oculare mediante citologia ad impressione, che consenta di ovviare agli inconvenienti sopra menzionati con riferimento alla tecnica nota.
Tale problema viene risolto da un dispositivo secondo la rivendicazione 1. E? anche oggetto della presente invenzione un kit e un metodo per il campionamento e l?analisi di strati superficiali della superficie oculare mediante citologia ad impressione che utilizza tale dispositivo.
Caratteristiche preferite della presente invenzione sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
Il dispositivo secondo la presente invenzione ? in grado di migliorare significativamente le attuali tecniche di campionamento della superficie oculare, intervenendo su una riduzione dei tempi di applicazione della membrana, in particolare di tipo Millipore, e di disagio per il paziente, pur aumentando il livello di efficacia della procedura. In dettaglio, per la progettazione di tale sistema sono stati definiti i seguenti requisiti:
? consenta lo sviluppo di un metodo di campionamento semplificato per l?operatore, andando a migliorare gli aspetti e le limitazioni attualmente riscontrate, riportate precedentemente,
? consenta lo sviluppo di un metodo di campionamento altamente tollerato dal paziente che porti ad un miglioramento del livello di sicurezza, accuratezza e ripetibilit? nel prelievo,
? consenta lo sviluppo di un metodo di campionamento che faciliti la conservazione del sistema di stoccaggio del campione,
? consenta di compensare l?eventuale tremore e movimenti involontari o inaccurati dell?operatore, attraverso la presenza di un supporto per il posizionamento stabile del dispositivo di prelievo citologico,
? consenta di ridurre al minimo i movimenti involontari della palpebra del paziente, facilitando l?intervento dell?operatore e l?efficacia della procedura, attraverso l?uso del dispositivo e non attraverso le mani del medico;
? sia ergonomico ed abbia una geometria elementare, che ne sottolinei la semplicit? di utilizzo, ma che sia contemporaneamente in grado di guidare l?operatore nell?esecuzione della procedura, estendendo quindi la possibilit? di utilizzo anche ad operatori non esperti,
? sia in grado di integrare la membrana di nitrocellulosa, Millipore, presente gi? sul mercato e attualmente utilizzata per la citologia ad impressione;
? permetta il campionamento anche in aree difficilmente raggiungibili nella massima sicurezza per il paziente,
? riduca la possibilit? di errore da parte dell?operatore tramite la creazione di un metodo standardizzato ed una procedura guidata,
? consenta di ottenere un metodo estremamente semplice, efficace e potenzialmente utilizzabile come strumento di previsione dell?alterazione locale,
? consenta una procedura di campionamento che preservi la morfologia dell?epitelio congiuntivale e/o corneale e che abbia il vantaggio fondamentale di permettere un uso illimitato di tecniche di citodiagnostica in differenti ambiti medici e non;
? con peso inferiore a 300 grammi e dimensioni compatibili con quelle dell?orbita oculare in modo da agevolarne il posizionamento e ridurre il disagio per il paziente.
? stato dunque progettato un dispositivo che possa facilitare sotto ogni aspetto la metodica di prelievo citologico per l?operatore e che sia inoltre progettato secondo le direttive vigenti al riguardo.
Altri vantaggi e caratteristiche e le modalit? di impiego della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione, presentate a scopo esemplificativo e non limitativo.
Descrizione breve delle figure
Verr? fatto riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:
? la Figura 1, ? una rappresentazione in prospettiva e generale del dispositivo secondo una forma di realizzazione preferita della presente invenzione;
? la Figura 2 rappresenta una vista laterale del dispositivo di Figura 1;
? la Figura3 ? una rappresentazione in esploso del secondo elemento del dispositivo di Figura 1 e 2;
? la Figura 4 ? una rappresentazione in prospettiva e generale del kit secondo una forma di realizzazione preferita della presente invenzione;
? la Figura 5 ? una rappresentazione in prospettiva dell?elemento di supporto del kit di Figura 4;
? la Figura 6? una vista laterale del primo elemento del dispositivo di Figura 1 e dell?elemento di chiusura di detto primo elemento.
Descrizione dettagliata di forme di realizzazione preferite
Con riferimento inizialmente alle Figure1 e 2, un dispositivo secondo una forma di realizzazione preferita dell?invenzione ? denotato complessivamente con 1.
Nella descrizione sono riportate dimensioni del dispositivo, a scopo non limitativo, ma stabilite a seguito degli studi effettuati sulla morfologia dell?occhio umano, in modo da adattarsi vantaggiosamente all?occhio senza creare fastidio.
Il dispositivo comprende un primo elemento 2 di forma sostanzialmente elongata presentante ad una sua estremit? una porzione cava 3 atta ad ospitare una membrana idonea per il campionamento oculare.
Il primo elemento 2 (indicato anche sottosistema A o pickup stick) ? stato concepito per una doppia modalit? di utilizzo: in accoppiamento con il secondo elemento 4 del dispositivo (indicato anche periocular base) per un campionamento assistito, oppure in modalit? stand-alone per un campionamento manuale. Il primo elemento 2 presenter? vantaggiosamente una forma ergonomica, in modo da essere maneggevole da parte dell?operatore. La porzione cava 3 ad una sua estremit? sar? idonea ad ospitare una membrana per il campionamento oculare, in particolare sar? una cavit? circolare idonea all'alloggiamento della membrana di tipo Millipore.
La possibilit? di utilizzare detto primo elemento 2, anche in modalit? standalone, permette di effettuare un campionamento facile e sicuro anche in pazienti che presentano patologie per le quali il bulbo oculare ha caratteristiche morfologiche differenti rispetto al normale, pi? sporgente o di dimensioni pi? piccole, e che impedirebbero il posizionamento corretto del secondo elemento 4 del dispositivo.
Secondo la forma di realizzazione rappresentata nelle figure il primo elemento 2 ha una forma cilindrica, in particolare una forma cilindrica piena leggermente svasata e presenta all?estremit? inferiore una sezione cilindrica cava 3, con una base circolare di circa 14 mm di diametro esterno e circa 12 mm di diametro interno. Questa potr? essere predisposta per il posizionamento della membrana Millipore con il suo supporto, come gi? presente nella confezione stessa.
La lunghezza complessiva di detto primo elemento ? compresa tra 80 e 90 mm,in particolare 87 mm. La geometria e le dimensioni di detto primo elemento 2sono state selezionate in modo che fosse facilmente maneggiato dall?operatore durante il campionamento, pur aumentando la distanza della sua mano dall?occhio del paziente. Ne consegue un aumento del campo visivo dell?operatore rispetto al diretto utilizzo della membrana e, conseguentemente, un posizionamento pi? controllato della membrana sulla superficie oculare.
Il secondo elemento 4, rappresentato in figura 1 funge da supporto per il primo elemento 2, il quale viene inserito in un alloggiamento opportunamente dimensionato e pu? scorrere su delle guide 5 fino a raggiungere la superficie oculare. Mezzi elastici 6 comprendenti 3 molle a compressione inserite nelle guide lineari 5 consentono una regolazione passiva delle forze di interazione con i tessuti, aumentando drasticamente la sicurezza nell?interazione e riducendo notevolmente il rischio di danni. L'uso congiunto dei due elementi del dispositivo consente dunque un campionamento assistito, con incremento del livello di accuratezza, ripetibilit? e sicurezza.
Il dispositivo permette quindi un campionamento mirato e riproducibile; esso ? in grado di filtrare tremore o movimenti inesperti da parte dell?operatore e di aumentare la sicurezza nell?interazione con la superficie oculare del paziente, evitando rischi di danni ai tessuti.
Secondo la forma di realizzazione rappresentata nelle figure 1-5 il secondo elemento 4 presenta una geometria cilindrica cava, preferibilmente con una curvatura laterale, in modo tale da consentire maggiore ergonomicit?. Detto secondo elemento 4 comprende una corpo principale 10 preferibilmente con un diametro esterno di 42mm ed un diametro interno di 30mm in modo tale da ottenere un completo avvolgimento dell?orbita e non oscurare la visuale del paziente. Il diametro esterno sar? preferibilmente di dimensioni leggermente maggiori rispetto a quelle dell?orbita per consentire un posizionamento stabile intorno all?occhio, limitare il movimento delle palpebre e non creare senso di fastidio o costrizione nel paziente. Detto corpo principale, avr? una base con profilo curvo, con raggio pari a circa 2mm, al fine di consentire un appoggio sul viso del paziente pi? confortevole, sicuro e meno fastidioso, l?altezza di detto corpo principale sar? preferibilmente di circa 30 mm.
Detto secondo elemento 4, presenta nel suo corpo principale 10 dei mezzi di guida 5, in particolare tre guide lineari disposte a 120? l?una rispetto all?altra per l?alloggiamento di un disco mobile 8 scorrevole lungo il cilindro cavo del corpo principale dell?elemento. Nelle guide lineari sono posizionati i mezzi elastici 6, in particolare tre molle a compressione aventi le seguenti caratteristiche: diametro interno pari a 2,55 mm, diametro esterno pari a 3,05 mm, 9 spire attive, lunghezza libera (se non sottoposta a carico) pari a 20,57 mm, lunghezza a compattamento pari a 7,75mm. Le tre molle presentano una rigidezza, K, pari a 0,16 N/mm e risultano resistere ad una forza massima pari a 2,14 N, misurata sperimentalmente durante procedure di imprinting effettuate in laboratorio. La presenza del disco mobile 8 su guide lineari permette di guidare l?operatore nell?esecuzione del prelievo citologico, compensando eventuale tremore o movimenti involontari. L?utilizzo delle molle 6, opportunamente dimensionate, garantisce il controllo delle forze massime applicabili dalla mano dell?operatore durante l?imprinting, aumentando quindi la sicurezza nell?interazione con la superficie oculare ed evitando lacerazioni dei tessuti. Il materiale delle molle ? acciaio inossidabile con una temperatura di lavoro ? tra -200 ? C e 280 ?C.
L?elemento mobile 8 a forma di disco presenta una porzione cava, indicata nelle figure con il numero 9, vantaggiosamente inclinata di circa 15 gradi coerentemente con la naturale curvatura dell?occhio umano. Detta porzione cava 9 (o foro) sar? idonea per l'inserimento del primo elemento 2 consentendo l campionamento in diversi punti della superficie oculare semplicemente ruotando il secondo elemento 4. La fuoriuscita del disco mobile dal secondo elemento sar? vantaggiosamente evitata dalla presenza di un elemento circolare 7 fissato all?estremit? superiore del supporto perioculare. Questo potr? avere ad esempio le dimensioni di 2 mm di spessore, 41 mm di diametro esterno e 38 mm di diametro interno ed essere fissato, ad esempio mediante ncastro nella parte superiore di detto secondo elemento.
Il secondo elemento ? stato dunque progettato per permettere l?inserimento del primo elemento nella porzione cava 9 inclinata di 15 gradi. Infatti il disco interno facilita il campionamento della parte interessata indirizzando la mano dell?operatore in zone predefinite per il campionamento, evitando eventuali errori o imprecisioni da parte dell?operatore. In tal modo risulta possibile l?analisi delle zone laterali senza modificare la membrana e senza rischi di danneggiamento della parete oculare.
Secondo una forma di realizzazione il dispositivo completo potr? avere un peso che non supera i 250 grammi, ad esclusione delle molle. Il materiale utilizzato, ad esclusione delle molle, per la creazione del dispositivo potr? essere ad esempio policarbonato oppure PVC, entrambi i materiali garantiscono la possibilit? di sterilizzare in autoclave (poich? Tg=150 ?C), o mediante raggi gamma.
E? oggetto della presente invenzione anche un kit per il campionamento oculare, in particolare per il campionamento e l?analisi di strati superficiali della superficie oculare mediante citologia ad impressione.
Facendo riferimento alla figura 4, questa mostra una forma di realizzazione preferita del kit complessivamente denotata con 15. Il kit potr? comprendere uno o pi? dispositivi secondo la presente invenzione e/o una o pi? membrane per il campionamento oculare, preferibilmente del tipo Millipore.
Detto kit potr? ulteriormente comprendere anche uno o pi? elementi di chiusura 13 di detto primo elemento. Gli elementi di chiusura, indicati in figura 6 con il numero 13, sono idonei a conservare il campione evitandone il deterioramento. Questi elementi di chiusura hanno una geometria speculare rispetto al primo elemento in modo da consentire il perfetto alloggiamento della porzione inferiore del primo elemento all?interno di questo. La parte superiore di questo ? preferibilmente inclinata di 15 gradi, al fine di consentire un perfetto accoppiamento con il primo elemento, e presenta una porzione contenente una quantit? di liquido per la conservazione della membrana dopo il campionamento, ad esempio fino ad un massimo di 300?l. Il kit potr? quindi ulteriormente comprendere anche soluzioni idonee per l?analisi biochimica, confocale o molecolare dei campioni raccolti.
Il kit potr? inoltre comprendere una struttura di supporto, come ad esempio quella rappresentata in Figura 5 e denotata complessivamente con il numero 11, comprendente una o pi? sedi 11?? per detto primo elemento, una o pi? sedi 11''' per detto secondo elemento e uno o pi? sedi 11' per detti elementi di chiusura.
Descrizione dettagliata della metodologia d?utilizzo del dispositivo e del kit secondo la forma di realizzazione preferita della presente invenzione rappresentata nelle figure 1-6:
Sia per il campionamento manuale (con utilizzo stand-alone del primo elemento 2) che per il campionamento assistito (con uso congiunto del primo e secondo elemento 4), la procedura di assemblaggio del dispositivo alla membrana utilizzata per il campionamento risulta essere la stessa.
Devono essere dapprima eliminati i supporti di plastica della membrana, tramite l?utilizzo di pinzette sterili, facendo attenzione ad eliminare ogni residuo al fine di ottenere una superficie liscia che non rischi di graffiare l?epitelio oculare.
I passaggi sono di seguito schematizzati:
-inserimento della membrana, comprendente il suo supporto in plastica, nella porzione inferiore del primo elemento.
- inserimento del primoelemento nella porzione cava 9 (foro) del secondo elemento
-individuazione della zona di interesse ed allargamento della zona palpebrale del paziente;
-posizionamento del secondo elemento sull?orbita oculare con orientamento del foro a seconda della zona di interesse;
-mediante impugnatura del secondo elemento 4 con il pollice ed il medio, applicare una lieve pressione sull?estremit? superiore del primo elemento 2 con dito indice, fino al raggiungimento della superficie oculare;
-mantenere la pressione per 4-5 secondi e poi rimuovere il dispositivo dall?occhio;
-posizionare il dispositivo su una superficie piatta ed estrarre il primo elemento dal secondo elemento;
-inserire il primo elemento in uno degli elementi di chiusura 13 forniti in dotazione con il kit 15, in base alle analisi da effettuare;
- eventuale preparazione della documentazione di accompagnamento per la spedizione/ consegna presso il laboratorio che effettuer? l?analisi, in linea con la normativa vigente in materia di spedizione di campioni biologici per ricerca/diagnosi.
Il dispositivo della presente invenzione risulta di facile utilizzo, efficace ed estremamente interessante come strumento di previsione dell?alterazione della superficie oculare. La possibilit? di effettuare un' analisi biochimica in aggiunta a quella molecolare, permetterebbe l?identificazione di markers proteici che rispetto ai marcatori molecolari, permetterebbero il superamento di blocchi e/o modificazioni post-trascrizionali o post-traslazionali. Al tempo stesso, uno screening rapido e sicuro ambulatoriale permetterebbe una pronta risposta farmacologica ed una pi? rapida applicazione terapeutica, requisito indispensabile nella pratica Oftalmologica. La flessibilit? di questo dispositivo permette il rapido trasferimento della citologia ad impressione al servizio sanitario oftalmologico e successivamente alle altre discipline, sanitarie e non (per esempio veterinaria).
? L?impiego del dispositivo nel settore della ricerca di base e traslazionale permette un campionamento rapido e standardizzato, indipendentemente dall?esperienza dell?operatore, offrendo un supporto reale per clinical trials e studi multicentrici nazionali ed internazionali. Il tutto coadiuvato da un rapido invio ai centri di riferimento per le analisi o analisi sul posto.
? L?impiego nel settore sanitario (ambulatorio, medico di base, pronto soccorso) permetterebbe: una diagnosi di base tempestiva di tipo predittivo e/o monitoraggio terapeutico; un supporto alla clinica attraverso la valutazione di markers validati per diagnosi, prognosi e/o monitoraggio terapeutico (analisi differenziale in caso di infezioni batteriche e/o virali o delle sovra-infezioni nonch? valutazione dell?efficacia di una terapia o danno farmacologico, attraverso test di citotossicit?).
Esempi di aree di applicazione del dispositivo e del kit secondo la presente invenzione sono:
-campo medico (Ambulatoriale: Oftalmologia; Dermatologia; Odontoiatria);
-campo veterinario (Ambulatoriale per analisi delle infezioni);
-campo agro-alimentare (campionamento onsite per analisi delle sofisticazioni).
La presente invenzione ? stata fin qui descritta con riferimento ad alcune forme preferite di realizzazione. ? da intendersi che possano esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, come definito dall?ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito riportate.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) per il campionamento oculare, in particolare per il campionamento e l?analisi di strati superficiali della superficie oculare mediante citologia ad impressione, comprendente: -un primo elemento (2) di forma sostanzialmente elongata presentante ad una sua estremit? una porzione cava (3) atta ad ospitare una membrana idonea per il campionamento oculare; -un secondo elemento (4), comprendente mezzi di guida (5) di detto primo elemento (2) atti a consentire uno scorrimento relativo di detto primo elemento con detto secondo elemento, e mezzi elastici (6) posizionati in modo tale da esercitare una forza di contrasto contro detto primo elemento (2) durante detto scorrimento.
  2. 2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1 in cui detto secondo elemento (4) ha un corpo principale (10) di forma sostanzialmente tubulare aperta ad entrambe le estremit? comprendente detti mezzi di guida (5) e detti mezzi elastici (6).
  3. 3. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 2 in cui detto secondo elemento (4) ulteriormente comprende un elemento mobile (8) atto a scorrere lungo detto corpo principale (10) mediante detti mezzi di guida (5) e in cui detti mezzi elastici (6) comprendono una pluralit? di molle (6) inserite in detti mezzi di guida (5).
  4. 4. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 3 ulteriormente comprendente un elemento di blocco (7) di detto elemento mobile (8), in particolare in cui detto elemento di blocco ? di forma circolare e fissato su detto secondo elemento (4).
  5. 5. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 3 o 4 in cui detto elemento mobile (8) presenta una porzione cava (9) per l'inserimento di detto primo elemento (2).
  6. 6. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 5 in cui la porzione cava (9) di detto elemento mobile (8) ? inclinata di circa 15 gradi.
  7. 7. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui la porzione cava (3) di detto primo elemento (2) ha una sezione circolare con un inclinazione di circa 15 gradi.
  8. 8. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detti mezzi elastici (6) esercitano una forza di contrasto contro detto primo elemento (2) di valore massimo pari a 2,14 N.
  9. 9. Kit (15) per il campionamento oculare comprendente uno o pi? dispositivi secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti e una o pi? membrane idonee per il campionamento oculare.
  10. 10. Kit (15) secondo la rivendicazione precedente ulteriormente comprendente: - uno o pi? elementi di chiusura (13) di detta porzione inferiore (3) di detto primo elemento, e/o - una o pi? soluzioni idonee per l?analisi biochimica, confocale o molecolare di detti campioni oculari, e/o - una struttura di supporto (11) comprendente una o pi? sedi (11??) per detto primo elemento (3) e/o una o pi? sedi (11''') per detto secondo elemento e/o uno o pi? sedi (11') per detti elementi di chiusura (13).
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