ITUA20163564A1 - Procedimento perfezionato per configurare e controllare una apparecchiatura per il sollevamento di carichi, preferibilmente di autoveicoli. - Google Patents

Procedimento perfezionato per configurare e controllare una apparecchiatura per il sollevamento di carichi, preferibilmente di autoveicoli. Download PDF

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Orietta Rossato
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Description

"Procedimento perfezionato per configurare e controllare una apparecchiatura per il sollevamento di carichi, preferibilmente di autoveicoli”
La presente invenzione concerne una colonna mobile di sollevamento con interfaccia utente perfezionata ed un’apparecchiatura a colonne mobili per il sollevamento di carichi, preferibilmente di autoveicoli.
Sono note apparecchiature per il sollevamento di autoveicoli, le quali sono generalmente impiegate all'interno delle officine al fine di consentire agli operatori l’accesso alle zone inferiori degli autoveicoli stessi per effettuare operazioni di manutenzione e/o riparazione.
Tra le note apparecchiature di sollevamento di autoveicoli vi sono quelle costituite da una pluralità di colonne mobili che sono meccanicamente indipendenti, ma sono elettronicamente collegate ed in comunicazione tra loro, via cavo o wireless.
In particolare, ciascuna colonna mobile comprende un supporto verticale lungo la quale scorre verticalmente un carrello provvisto di bracci orizzontali per l’impegno delle corrispondenti zone dell’autoveicolo da sollevare. La colonna è altresì provvista di mezzi di attuazione, ad esempio di tipo elettromeccanico o idraulico, per sollevare/abbassare il carrello rispetto al supporto verticale, nonché di un opportuno sistema di controllo e di un display di interfaccia con l’operatore.
In tale contesto, US 8083034 propone un sistema di sollevamento in cui il comando di sollevamento simultaneo di tutte le singole colonne, in collegamento e comunicazione tra loro, viene dato dall’operatore agendo direttamente su una sola colonna.
Inoltre, ciascuna colonna è provvista di una interfaccia con uno schermo di visualizzazione nel quale viene indicata la posizione di ciascuna colonna sia rispetto alle altre colonne del sistema sia rispetto al veicolo; in particolare, a tal fine, nello schermo di visualizzazione tutte le colonne del sistema sono rappresentate graficamente attorno ad un opportuno simbolo grafico che rappresenta il veicolo. In questo modo, quindi, dall'interfaccia di una singola colonna, l’operatore può visualizzare, controllare lo stato e comandare tutte le altre colonne del sistema di sollevamento.
Tuttavia, in tale sistema, una volta che il gruppo di sollevamento è stato configurato, il posizionamento di ciascuna colonna rispetto al veicolo è obbligato e deve essere sempre lo stesso.
Ad esempio, se al momento della configurazione di un gruppo di sollevamento di quattro colonne, due colonne sono state impostate per essere allineate trasversalmente rispetto all’asse del veicolo in modo da agire rispettivamente in corrispondenza della ruota anteriore destra ed in corrispondenza della ruota anteriore sinistra, tale configurazione deve essere sempre mantenuta per qualunque altro utilizzo del gruppo di sollevamento così definito. In altri termini, ogni volta che si utilizza quel gruppo, quelle due colonne devono essere posizionate allineate tra loro in corrispondenza delle ruote anteriori del veicolo.
Non solo, una volta che il gruppo di quattro colonne è stato configurato, l’operatore deve attivare le singole colonne seguendo sempre lo stesso ordine che è stato definito appunto al momento della configurazione.
È agevole intuire come tale soluzione non risulti completamente soddisfacente in quanto l’operatore deve necessariamente conoscere e rispettare sia la posizione predefinita di ciascuna colonna rispetto al veicolo, sia l’ordine/sequenza di attivazione delle colonne e ciò impone altresì che, in condizione non operativa del sistema di sollevamento, e cioè quando le colonne non sono posizionate attorno al veicolo, esse debbano essere opportunamente stipate in uno spazio del locale di lavoro in modo da facilitare poi il loro successivo prelievo secondo quella ben determinata sequenza predefinita ed obbligata.
Inoltre, dati i vincoli di posizionamento delle colonne del gruppo sia tra loro sia rispetto al veicolo, si intuisce come non sia particolarmente agevole e rapido riposizionare le colonne del gruppo da un veicolo ad un altro.
In questo noto sistema è anche possibile, una volta che è stato configurato un gruppo, creare dei sottogruppi di colonne, attivabili simultaneamente, i quali però sono formati da un minimo di due colonne allineate/affacciate tra loro solamente rispetto ad un asse trasversale del veicolo.
Scopo dell'invenzione è di proporre un procedimento perfezionato per configurare e controllare una apparecchiatura per il sollevamento di carichi, preferibilmente di autoveicoli, che sia migliorativo e/o alternativo rispetto a quelli tradizionali.
Altro scopo dell'invenzione è di proporre un procedimento in cui il posizionamento di ciascuna colonna non sia obbligato e predefinito.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un procedimento in cui la sequenza di posizionamento ed attivazione delle varie colonne possa essere casuale e di volta in volta differente.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un procedimento in cui sia possibile definire, tra tutte le colonne dell’apparecchiatura stessa, un qualsiasi sottogruppo di colonne comandabili simultaneamente.
Altro scopo dell’invenzione è di realizzare proporre un procedimento in cui 1’apparecchiatura a colonne mobili sia trasferibile rapidamente ed agevolmente da un veicolo da sollevare ad un altro.
Altro scopo dell'invenzione è di realizzare una colonna mobile di sollevamento con un’interfaccia utente di utilizzo rapido, semplice ed intuitivo.
Altro scopo dell'invenzione è di realizzare una colonna mobile di sollevamento con un’interfaccia utente che consenta all’operatore di controllare visivamente, in tempo reale, lo stato e la fase di allineamento/riallineamento delle colonne.
Altro scopo dell'invenzione è di realizzare un’apparecchiatura a colonne mobili per il sollevamento di autoveicoli che superi gli inconvenienti dei sistemi tradizionali e risulti semplice, rapida ed intuitiva da configurare.
Altro scopo dell'invenzione è di realizzare un’apparecchiatura a colonne mobili che, in caso di disallineamento di una o più colonne, dia una corrispondente segnalazione all’operatore per consentirgli di comandare il loro riallineamento automatico.
Altro scopo dell’invenzione è di realizzare un’apparecchiatura a colonne mobili con una caratterizzazione alternativa, sia in termini costruttivi che funzionali, rispetto ai ponti tradizionali.
Altro scopo dell'invenzione è di realizzare un’apparecchiatura a colonne mobili che sia realizzabile in modo semplice, rapido e con bassi costi.
Tutti questi scopi sono raggiunti, secondo l’invenzione, con un procedimento con le caratteristiche indicate nella rivendicazione 1 , con una colonna mobile con le caratteristiche indicare nella rivendicazione 5, e con un’apparecchiatura con le caratteristiche indicate nella rivendicazione 15.
La presente invenzione viene qui di seguito ulteriormente chiarita in una sua preferita forma di pratica realizzazione riportata a scopo puramente esemplificativo e non limitativo con riferimento alle allegate tavole di disegni in cui:
la figura 1 mostra in vista prospettica una colonna mobile secondo l'invenzione,
la figura 2 la mostra in sezione verticale,
la figura 3 mostra in vista prospettica l'apparecchiatura di sollevamento secondo l’invenzione in una sua condizione non operativa e prima della sua configurazione,
la figura 4 la mostra in vista laterale in condizione operativa con una prima disposizione delle colonne mobili,
la figura 5 la mostra nella stessa vista e condizione di fig. 4 in una seconda e differente disposizione delle colonne mobili,
la figura 6 mostra una prima schermata visibile nell’apparto di visualizzazione dell'interfaccia della colonna mobile secondo l’invenzione,
la figura 7 mostra i simboli indicanti le differenti modalità di funzionamento della colonna,
le figure 8, 9 mostrano le corrispondenti schermate dell’apparato di visualizzazione delle interfacce di due colonne mobili che definiscono un sottogruppo di due colonne comandabile simultaneamente, e
la figura 10 mostra la schermata visibile nell’apparato di visualizzazione per visualizzare/controllare l’allineamento reciproco dei mezzi di sollevamento delle colonne.
Come si vede dalle figure l'apparecchiatura di sollevamento 2 di autoveicoli secondo l’invenzione comprende due o più colonne mobili 4 che meccanicamente e strutturalmente sono sostanzialmente di tipo tradizionale.
Nelle figure e nelle forme di realizzazione descritte qui di seguito l'apparecchiatura di sollevamento 2 è definita da un gruppo di quattro colonne mobili 4, tuttavia è inteso che tale gruppo può comprendere anche due sole colonne, oppure sei, otto o più, a seconda del numero di ruote dell’autoveicolo da sollevare.
In particolare, come rappresentato nelle figg. 1 e 2, ciascuna colonna mobile 4, secondo l’invenzione, comprende una struttura verticale di supporto 6 lungo la quale scorrono verticalmente mezzi di sollevamento comprendente un carrello 8 provvisto di bracci orizzontali 9 destinati ad impegnare prefissate zone dell’autoveicolo da sollevare.
In particolare, la struttura verticale di supporto 6 è provvista inferiormente di mezzi, ad esempio un carrello con ruote 7, per il suo spostamento all’interno del locale di lavoro.
La colonna 4 è altresì provvista di mezzi di attuazione 3, di tipo elettromeccanico o idraulico, per muovere i mezzi di sollevamento 8 e 9 lungo la struttura verticale di supporto 6, nonché di una unità di controllo e di una interfaccia utente 12.
In particolare, l’interfaccia utente 12 comprende un apparato di visualizzazione 13 ed un pannello di configurazione provvisto di mezzi di input che sono operativamente attivabili da parte dell’operatore. Ad esempio, l’interfaccia utente 12 comprende uno schermo tattile (touch screen) e/o un monitor di visualizzazione associato ad una tastiera/pulsantiera.
Ulteriormente, la colonna 4 è provvista di un fermo elettromeccanico 14 per bloccare stabilmente la movimentazione verticale del carrello 8 rispetto alla struttura verticale di supporto 6.
Le colonne mobili 4 dell’apparecchiatura 2 sono in comunicazione tra loro via cavo e/o via wireless.
Come rappresentato in fig. 3, quando l'apparecchiatura 2 è in una condizione non operativa, cioè prima del posizionamento delle colonne mobili 4 attorno al veicolo, le colonne stesse sono opportunamente stipate, in modo casuale e senza alcun particolare ordine di posizionamento, in corrispondenza di uno spazio 15 del locale di lavoro, ad esempio dell’officina.
Vantaggiosamente, quando l'apparecchiatura è in condizione non operativa, le colonne mobili 4 sono particolarmente ravvicinate tra loro in modo da ottimizzare e minimizzare il loro ingombro complessivo all’interno del locale di lavoro.
Per passare poi dalla condizione non operativa a quella operativa dell’apparecchiatura 2, l’operatore effettua quindi le seguenti operazioni in sequenza.
In particolare, l’operatore dapprima crea un gruppo di colonne mobili 4 necessarie per quella sua specifica esigenza ed applicazione. Ad esempio, per il sollevamento del veicolo 11 rappresentato nelle figure 4 e 5, l’operatore determina che sono necessarie quattro colonne mobili 4, una per ciascuna ruota del veicolo 11.
In particolare, per fare ciò, l’operatore si posiziona, una dopo l’altra e senza alcun ordine predefinito, in corrispondenza dell'interfaccia utente 12 di ciascuna colonna mobile 4, destinata a definire il gruppo di lavoro, e su ciascuna di queste imposta/seleziona il numero di colonne che forma appunto il gruppo di lavoro (nell’esempio imposta il numero “quattro”).
L’operatore quindi preleva ad una ad una le colonne 4 del gruppo così formato e le posiziona in corrispondenza delle ruote 17 del veicolo 11 da sollevare. È inteso che l’impostazione/selezione del numero di colonne 4 che formano il gruppo di lavoro, può essere fatto anche dopo il loro posizionamento in corrispondenza delle ruote 17 del veicolo 11.
Come risulta dal confronto tra la fig. 4 e la fig. 5, ciascuna colonna 4 del gruppo di lavoro può essere posizionata in una qualsiasi posizione operativa rispetto al veicolo 11. Infatti, la colonna 4’ può essere ad esempio posizionata in corrispondenza della ruota anteriore destra 17’ del veicolo 11 (cfr. fig. 4) o in corrispondenza della ruota posteriore destra 17” dello stesso (cfr. fig. 5), così come la colonna 4” può essere ad esempio posizionata in corrispondenza della ruota posteriore destra 17” del veicolo 11 (cfr. fig. 4) o in corrispondenza della ruota anteriore destra 17”’ dello stesso (cfr. fig. 5).
Ciò risulta particolarmente vantaggioso in quanto consente di abbreviare i tempi di lavoro nel caso in cui un gruppo di quattro colonne 4, che è già stato definito ed utilizzato per il sollevamento di un primo veicolo, debba essere riutilizzato e riposizionato per il sollevamento di un secondo veicolo.
In particolare, a tal fine, il software caricato all'interno dell’unità di controllo di ciascuna colonna 4 è configurato per definire un gruppo di colonne in cui è impostato solo il numero di componenti di tale gruppo, senza alcun vincolo relativamente alla loro posizione reciproca, al loro posizionamento rispetto al veicolo da sollevare e/o alla loro sequenza di posizionamento/attivazione. Più in dettaglio, per fare ciò, detto software è configurato per collegare ed accoppiare tra loro tutte le colonne del gruppo in modo che ciascuna colonna possa comunicare con tutte le altre. Ciò è differente rispetto allo stato dell’arte in cui invece il gruppo di colonne è formato da più coppie di colonne, ciascuna delle quali è formata da colonne trasversalmente allineate che vengono collegate ed accoppiate tra loro a due a due.
Una volta che tutte le colonne 4 del gruppo di lavoro sono state posizionate in corrispondenza delle ruote 17 del veicolo 11 , o della opportuna zona operativa, l’operatore si posiziona in corrispondenza di una colonna 4 del gruppo di lavoro e, agendo sull'interfaccia utente 12 di questa, le assegna il ruolo di colonna di comando delle altre, che pertanto diventano colonne comandate.
Quindi, agendo sull'interfaccia utente 12 della colonna di comando, l’operatore comandare la salita/discesa simultanea di tutte le colonne del gruppo di lavoro, o eventualmente anche di un loro sottogruppo, come risulterà più chiaro in seguito.
Opportunamente, nell’apparecchiatura 2 secondo l’invenzione, l’unità di controllo di ciascuna colonna 4 è configurata per comunicare con tutte le altre secondo una sequenza predeterminata e sempre con la stessa priorità, ed inoltre è configurata per controllare che è stato attivato un numero di colonne 4 corrispondente a quello inizialmente impostato dall’operatore su ciascuna colonna del gruppo di lavoro.
Vantaggiosamente, nell’apparecchiatura secondo l’invenzione, una volta che è stato impostato in ciascuna colonna 4 il numero di colonne che fanno parte del gruppo di lavoro, l’operatore può prelevare, riposizionare ed attivare le colonne 4, che fanno parte del gruppo stesso, in un ordine qualsiasi. Ad esempio, le colonne 4 del gruppo possono essere prelevate, riposizionate e/o attivate nella sequenza che prevede prima la colonna 4’, poi la 4”, poi 4”’ ed infine 4””, ma le stesse colonne del gruppo potrebbero essere prelevate, riposizionate e/o attivate anche in un qualsiasi altra sequenza (ad esempio prima la colonna 4””, poi la 4”’, poi la 4” ed infine la 4').
In particolare, la schermata 19, come rappresentato in fig. 6, che viene visualizzata sull’apparato di visualizzazione 13 dell'interfaccia 12 di ciascuna colonna 4 comprende:
_ una indicazione 20 del numero di colonne che l’operatore ha impostato come facenti parte del gruppo di lavoro,
_ codici 22, preferibilmente numerici e progressivi, che identificano univocamente le colonne 4 all’interno del gruppo di lavoro creato; in particolare, i codici 22 sono disposti in sequenza ordinata, uno dopo l’altro, preferibilmente allineati orizzontalmente e/o verticalmente,
_ un codice 23, coincidente con uno dei codici 22, che identifica la colonna 4 sulla cui interfaccia 12 si sta agendo,
_ un primo numero 24 che indica l’altezza attuale della colonna 4 ed un secondo numero 26 che indica l’altezza massima raggiungibile dalla stessa,
_ una prima rappresentazione grafica 28 che indica la modalità di funzionamento/attivazione impostata per quella colonna 4,
_ una seconda rappresentazione grafica 30 che indica se quella colonna 4 è impostata come colonna di comando o come colonna comandata alTintemo del gruppo di lavoro,
_ una terza rappresentazione grafica 32 che, nel caso di schermo touch screen, indica una zona dello stesso da cliccare per attivare/disattivare il blocca schermo,
_ una quarta rappresentazione grafica 34 che indica se il fermo elettromeccanico 14, che blocca stabilmente la movimentazione verticale del carrello 8 rispetto alla struttura verticale di supporto 6, è o meno in posizione attivata su tutte le colonne 4 del gruppo di lavoro,
_ una quinta rappresentazione grafica 36 che indica che la corrispondente colonna è ferma.
Vantaggiosamente, sull’apparato di visualizzazione sono altresì previsti ulteriori simboli 38, 40 e 42 per indicare rispettivamente la lingua utilizzata, lo stato di carica della batteria della colonna 4 e l’entità del segnale wi-fi di collegamento delle colonne tra loro.
Opportunamente, lo stato attivato o disattivato di ciascun indicatore e/o la rappresentazione grafica con la quale esso viene visualizzato sullo schermo può essere definito mediante opportuni simboli e/o colori differenti.
In particolare, lo stato attivato o disattivato dei codici 22 consente di indicare all’operatore quante colonne sono già state collegate tra loro per definire il gruppo di sollevamento e/o quante colonne devono ancora essere collegate alle altre per completare il gruppo di lavoro.
Ulteriormente, per interagire con l’interfaccia 12 della colonna 4 ed inviare dei comandi di input finalizzati a modificare lo stato della colonna stessa, l’operatore può cliccare sullo schermo touch-screen 13 in corrispondenza dei vari indicatori e/o rappresentazioni grafiche previste, o può agire sulla tastiera o su un’altra opportuna periferica di input associata alla colonna 4.
Vantaggiosamente, il software dell’unità di controllo di ciascuna colonna 4 è configurato in modo che, quando l’utilizzatore agisce sull'interfaccia 12 di una colonna (ad esempio cliccando sulla seconda rappresentazione grafica 30) in modo da impostare la stessa come colonna di comando all’interno del gruppo di lavoro, le altre colonne del gruppo siano automaticamente impostate come colonne comandate.
Opportunamente, le colonne 4 del gruppo sono sempre in comunicazione tra loro, tuttavia, una volta che è stata impostata una colonna di comando, il software dell’unità di controllo di ciascuna colonna 4 è configurato in modo che solo la colonna di comando possa inviare comandi attivi alle altre.
Opportunamente, come risulta chiaramente da fig. 6, la schermata 19 visualizzata nello schermo 13 dell’interfaccia 12 non prevede alcuna rappresentazione grafica che indichi/identifichi la posizione di quella colonna 4, sulla quale si sta agendo, rispetto al veicolo 11 e/o rispetto alle altre colonne del gruppo.
Nella schermata 19, la prima rappresentazione grafica 28, cioè quella che indica la modalità di funzionamento/attivazione impostata per quella colonna 4, può corrispondere ad uno dei simboli rappresentati in fig. 7, ed in particolare ad:
_ un primo simbolo 44 per impostare/indicare, all’interno delle colonne che fanno parte del gruppo di lavoro, un sottogruppo formato dalla sola colonna sulla quale si sta agendo,
_ un secondo simbolo 46 per impostare/indicare, all’interno delle colonne che fanno parte del gruppo di lavoro, un sottogruppo formato solamente da due colonne, ed in particolare dalla colonna sulla quale si sta agendo e da una qualsiasi altra colonna facente parte del gruppo di lavoro,
_ un terzo simbolo 48 per impostare/indicare una modalità di funzionamento in cui sono attive tutte le quattro colonne del gruppo di lavoro.
Durante l’utilizzazione dell’apparecchiatura secondo l’invenzione può accadere che l’operatore abbia necessità di creare, tra tutte le colonne 4 che fanno parte del gruppo di lavoro, un sottogruppo formato solamente da una o due colonne 4.
Per fare ciò, l’operatore si posiziona fisicamente ed in sequenza in corrispondenza di ciascuna delle colonne 4 del sottogruppo, che vuole definire, in modo da poter poi agire sulla corrispondente interfaccia utente 12.
In particolare, per impostare l’apparecchiatura in modo da consentire l’attivazione simultanea di un sottogruppo formato dalle sole due colonne 4’, 4”, tra le quattro che fanno parte del gruppo di lavoro, l’operatore agisce nel modo seguente:
_ si posiziona in corrispondenza della prima colonna 4’ ed agisce sull'interfaccia 12’ (cfr. fig. 8) dapprima cliccando sulla rappresentazione grafica 28’ della schermata 19’ in modo da visualizzare il simbolo 46’ e da impostare così sulla colonna 4’ la modalità di funzionamento in cui è attivo solamente un sottogruppo formato da due colonne; successivamente, cliccando sulla rappresentazione grafica 30’ della schermata 19’, l’operatore imposta la prima colonna 4’ come la colonna comandata del sottogruppo,
_ si posiziona poi in corrispondenza della colonna 4” ed agisce sull'interfaccia 12” (cfr. fig. 9) dapprima cliccando sulla rappresentazione grafica 28” della schermata 19” in modo da visualizzare il simbolo 46” ed impostare così anche sulla colonna 4” la modalità di funzionamento in cui è attivo solamente un sottogruppo formato da due colonne; successivamente, cliccando sulla rappresentazione grafica 30” della schermata 19”, l’operatore imposta la colonna 4” come colonna di comando del sottogruppo.
Opportunamente, come risulta dal confronto tra le figg. 8 e 9, la rappresentazione grafica 30’, che identifica una colonna è comandata, è differente, ad esempio in termini di colori, dalla rappresentazione grafica 30” che identifica la colonna di comando.
È inteso che tale fase di configurazione può essere fatta dall’operatore agendo prima sulla colonna 4’ destinata a diventare la colonna comandata e poi agendo sulla colonna 4” destinata a diventare la colonna di comando del sottogruppo, o anche viceversa.
Una volta effettuata tale configurazione del sottogruppo, l’operatore si posiziona in corrispondenza dell'interfaccia 12” della colonna di comando 4”, per comandare la movimentazione simultanea dei rispettivi carrelli di sollevamento 8’ e 8” delle colonne 4’, 4” del sottogruppo così definito.
Nel caso in cui le colonne 4’, 4” del sottogruppo create siano allineate trasversalmente rispetto al veicolo 11 , la loro attivazione consente il sollevamento di quest’ultimo in corrispondenza di un suo asse, ad esempio per effettuare operazioni di manutenzione.
Nel caso in cui le colonne 4’, 4” del sottogruppo impostato siano invece entrambe disposte su uno stesso lato del veicolo 11 , la loro attivazione consente l'inclinazione laterale dello stesso, ad esempio per effettuare lo svuotamento di una cisterna montata a bordo.
Ulteriormente, l'apparecchiatura 2 secondo l’invenzione è altresì configurata per controllare, visualizzare e regolare, durante il suo funzionamento, l’allineamento verticale tra i carrelli di sollevamento 8 delle colonne 4 del gruppo o sottogruppo di lavoro.
In particolare, ciascuna colonna 4 è provvista di mezzi per rilevare l’altezza di ciascun carrello di sollevamento 8 ed, inoltre, l’unità di controllo ed elaborazione di ciascuna colonna 4 è configurata per ricevere il valore di altezza rilevato da detti mezzi e per confrontare se questo corrisponde, o è all’interno di un predefinito range di tolleranza, rispetto a quello dei carrelli di sollevamento 8 attivati nelle altre colonne 4.
Inoltre, nel caso in cui si rilevi una o più colonne 4 in cui i carrelli di sollevamento 8 sono disallineati in altezza rispetto a quelli delle altre, l’unità di controllo ed elaborazione è configurata per bloccare la movimentazione dei carrelli di sollevamento 8 di tutte le altre colonne e per visualizzare, sull’apparato di visualizzazione 13 dell’interfaccia 12, un opportuno segnale di avviso all’utilizzatore. Preferibilmente, tale segnale di avviso viene visualizzato sull’apparato di visualizzazione 13 della colonna di comando, sulla quale l’operatore sta agendo, ed indica anche qual è la colonna che ha il carrello di sollevamento 9 disallineato in altezza rispetto a quelli delle altre colonne.
Quindi, a fronte di tale avviso, l’operatore si posiziona fisicamente in corrispondenza della colonna con il carrello 8 disallineato e, agisce sull’interfaccia 12, in modo da visualizzare sullo schermo 13 corrispondente una schermata 50 che indica l’altezza di tutti i carrelli 8 delle colonne 4 del gruppo/sottogruppo.
Più in dettaglio, la schermata 50 comprende:
_ simboli grafici 52’, 52”, 52”’, 52””, ad esempio a forma di pallino, ciascuno dei quali rappresenta i carrelli di sollevamento 8 delle colonne 4 del gruppo di lavoro,
_ una linea 53 che indica il piano di allineamento dei carrelli di sollevamento 8 delle colonne del gruppo,
_ due aree 54 e 56 che rappresentano rispettivamente una zona di non tolleranza ed una di tolleranza per l’allineamento tra i carrelli delle colonne.
Ad esempio, la schermata 50 di allineamento (cfr. fig. 10) indica che il primo pallino 52’, corrispondente al carrello 8 della prima colonna 4’ del gruppo di lavoro, è disallineato rispetto alla linea 53 che unisce i tre pallini 52”, 52”’, 52”” corrispondenti ai carrelli 8 delle altre tre colonne 4, e si trova nell’area di non tolleranza 54.
Agendo sull'interfaccia 12 della colonna con il carrello disallineato, l’operatore comanda la movimentazione verticale del carrello di tale colonna per consentire il suo riallineamento verticale rispetto agli altri, che nel frattempo rimangono fermi.
Vantaggiosamente, durante la fase di riallineamento automatico, l’operatore può visualizzare e seguire in diretta la fase di riallineamento automatico del carrello di sollevamento 8 guardando sulla schermata di allineamento 50 il pallino 52’, che rappresenta appunto il carrello disallineato, muoversi in modo da allinearsi con gli altri pallini indicanti i carrelli 8 già allineati tra loro.
Da quanto detto risulta che la colonna mobile e l’apparecchiatura di sollevamento secondo l’invenzione risultano più vantaggiose di quelli tradizionali, in quanto:
_ il posizionamento delle colonne tra loro e rispetto al veicolo non è vincolato ed obbligato,
_ l’ordine di posizionamento delle colonne attorno al veicolo è casuale e non è imposto,
_ consentono, a seconda delle esigenze, di impostare sottogruppi di sollevamento definiti da due colonne qualsiasi, il cui asse di lavoro è opportunamente scelto dall’operatore,
_ consentono di controllare lo stato di allineamento delle colonne e, in caso di disallineamento di una di queste, consente il suo riallineamento automatico, nonché consente all’operatore di controllare visivamente lo svolgimento tale operazione.
La presente invenzione è stata illustrata e descritta in alcune sue preferite forme di pratica realizzazione, ma si intende che varianti esecutive potranno ad esse in pratica apportarsi, senza peraltro uscire daN'ambito di protezione del presente brevetto per invenzione industriale.

Claims (17)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Procedimento perfezionato per configurare e controllare una apparecchiatura per il sollevamento di carichi, preferibilmente di autoveicoli (11), detta apparecchiatura essendo del tipo che comprende un gruppo di lavoro di almeno due colonne mobili di sollevamento (4) che sono attivabili simultaneamente, detto procedimento essendo caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi in cui l'operatore: _ si posiziona fisicamente, una colonna (4) dopo l’altra e secondo un ordine qualsiasi, in corrispondenza di ciascuna colonna (4) che è destinata a definire e ad appartenere a detto gruppo di lavoro e, agendo sulla corrispondente interfaccia utente (12) di ciascuna di tali colonne, crea detto gruppo di lavoro impostando il numero di colonne destinate a far parte del gruppo stesso, _ movimenta fisicamente, secondo un ordine qualsiasi, ciascuna colonna (4) per posizionarla in corrispondenza di una qualsiasi delle zone operative (17) previste per il sollevamento di detto carico (11), _ si posiziona in corrispondenza di una colonna qualsiasi (4) del gruppo di lavoro creato e, agendo sull'interfaccia utente (12) di questa, le assegna il ruolo di colonna di comando delle altre colonne del gruppo di lavoro, _ comanda, agendo sull’interfaccia utente (12) della colonna di comando, la salita/discesa simultanea di tutte le colonne del gruppo di lavoro così creato.
  2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che l’operatore crea detto gruppo di lavoro impostando il numero di colonne (4) destinate a far parte del gruppo di lavoro, senza impostare e definire alcun vincolo relativamente alla posizione reciproca tra le colonne del gruppo, relativamente al loro posizionamento rispetto al carico (11) da sollevare, e/o relativamente al loro ordine di posizionamento rispetto al carico (11) da sollevare.
  3. 3. Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere altresì le seguenti fasi per definire, tra le colonne appartenenti a detto gruppo di lavoro, un sottogruppo di almeno due colonne qualsiasi (4’, 4”) che sono attivabili simultaneamente, e caratterizzato altresì dal fatto che in dette fasi l'operatore: _ si posiziona in corrispondenza di una prima colonna (4’), appartenente a detto gruppo di lavoro e destinata a far parte di detto sottogruppo, ed agendo sulla corrispondente interfaccia utente (12’) di detta prima colonna (4’) imposta la modalità di funzionamento in cui è attivo un sottogruppo formato da almeno due colonne, _ si posiziona in corrispondenza di una seconda colonna (4”), appartenente a detto gruppo di lavoro e destinata a far parte di detto sottogruppo, ed agendo sulla corrispondente interfaccia utente (12”) di detta seconda colonna (4”) imposta la modalità di funzionamento in cui è attivo un sottogruppo formato da almeno due colonne, _ agisce sull’interfaccia utente (12’, 12”) di una di dette due colonne (4’, 4”) per assegnare alla corrispondente colonna il ruolo di colonna di comando dell’altra colonna del sottogruppo di lavoro, _ comanda, agendo sull’interfaccia utente (12) della colonna di comando, la salita/discesa simultanea di dette almeno due colonne del sottogruppo così definito.
  4. 4. Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto sottogruppo di colonne (4’, 4”) comprende due colonne allineate trasversalmente rispetto al carico (11) da sollevare o dal fatto che detto sottogruppo di colonne (4’, 4”) comprende almeno due colonne disposte tutte su uno stesso lato del carico da sollevare (11).
  5. 5. Colonna mobile di sollevamento (4) per una apparecchiatura per il sollevamento di carichi, preferibilmente di autoveicoli (11), del tipo che comprende un gruppo di lavoro con almeno due di dette colonne mobili di sollevamento (4) che sono attivabili simultaneamente, detta colonna mobile (4) comprende: _ una struttura di supporto (6), _ mezzi di sollevamento (8, 9) scorrevoli verticalmente lungo detta struttura di supporto e configurati per impegnare il carico da sollevare, _ mezzi di attuazione (3) di detti mezzi di sollevamento (8,9), _ mezzi per lo spostamento (7) della struttura di supporto (6) sul piano di lavoro per un corretto posizionamento della colonna (4) rispetto al carico da sollevare (1 1 ), _ un’interfaccia utente (12), _ una unità di controllo, _ mezzi per la sua comunicazione e connessione funzionale con le altre colonne (4), e caratterizzata dal fatto che, all'interno della sua unità di controllo, è caricato ed eseguito un software per implementare un procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti.
  6. 6. Colonna mobile di sollevamento (4) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto software è configurato per far comunicare e per collegare funzionalmente tra loro tutte le colonne mobili (4) facenti parte del gruppo di lavoro creato.
  7. 7. Colonna mobile di sollevamento (4) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta interfaccia utente (12) comprende: _ un apparato di visualizzazione (13) operativamente configurato per visualizzare informazioni relativamente a detto gruppo di lavoro, detto apparato di visualizzazione (13) comprende: _ una rappresentazione grafica (20) che indica il numero di colonne che sono collegate tra loro per definire detto gruppo di lavoro, _ una rappresentazione grafica (30) che indica se, all'interno di detto gruppo di lavoro, è stata definita una colonna di comando, _ una serie di codici identificativi (22), uno per ogni colonna (4) del gruppo di lavoro, visualizzati in sequenza ordinata all'interno dell’apparato di visualizzazione (13), _ un pannello di configurazione della singola colonna (4) provvisto di mezzi di input che sono operativamente attivabili per effettuare almeno una delle seguenti operazioni: _ impostare il numero di colonne che definisce detto gruppo di lavoro, _ associare quella specifica colonna, che è provvista di detti mezzi di input sui quali l’operatore sta agendo, a detto gruppo di lavoro, _ impostare quella specifica colonna, che è provvista di detti mezzi di input sui quali l’operatore sta agendo, come colonna di comando all'interno di detto gruppo di lavoro,
  8. 8. Colonna mobile di sollevamento (4) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l’apparato di visualizzazione (13) di detta interfaccia utente (12) comprende detta serie di codici identificativi (22), ciascuno corrispondente ad una colonna (4) del gruppo di lavoro, che sono disposti in sequenza ordinata allineata verticalmente e/o orizzontalmente all’interno di un’unica schermata dell’apparato di visualizzazione (13).
  9. 9. Colonna mobile di sollevamento (4) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti codici identificativi (22) in detto apparato di visualizzazione (13) sono numerici e/o alfabetici e sono progressivi.
  10. 10. Colonna mobile di sollevamento (4) mobile secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto apparato di visualizzazione (13) di detta interfaccia utente (12) comprende una rappresentazione grafica (20) per indicare quante colonne (4) sono già collegate tra loro per definire detto gruppo di lavoro e/o quante colonne devono ancora essere collegate alle altre per completare detto gruppo di lavoro.
  11. 11. Colonna mobile di sollevamento (4) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto apparato di visualizzazione (13) di detta interfaccia utente (12) comprende una rappresentazione grafica (34) per indicare se il fermo elettromeccanico (14), che blocca stabilmente la movimentazione verticale dei mezzi di sollevamento (8) rispetto alla struttura di supporto (6), è in uno stesso stato in tutte le colonne (4) del gruppo di lavoro.
  12. 12. Colonna mobile di sollevamento (4) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto apparato di visualizzazione (13) di detta interfaccia utente (12) comprende una rappresentazione grafica che indica/segnala che i mezzi di sollevamento (8) di una colonna (4) del gruppo o sottogruppo di lavoro sono disallineati in altezza rispetto a quelli delle altre colonne, detto apparato di visualizzazione (13) comprende altresì una segnalazione del codice identificativo (22) della colonna (4) avente detti mezzi di sollevamento (8) disallineati rispetto a quelli delle altre colonne.
  13. 13. Colonna mobile di sollevamento (4) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto apparato di visualizzazione (13) di detta interfaccia utente (12) comprende una schermata (50) con una pluralità di simboli grafici (52’, 52”, 52’”, 52””), una per ciascuna colonna (4) del gruppo/sottogruppo di lavoro, che sono disposti sull’apparato di visualizzazione (13) stesso, in modo da evidenziare graficamente qual è l’eventuale colonna che ha i mezzi di sollevamento (8) disallineati in altezza rispetto a quelli delle altre.
  14. 14. Colonna mobile di sollevamento (4) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che, in detta schermata (50) di detto apparato di visualizzazione (13) di detta interfaccia utente (12), durante la fase di riallineamento automatico dei mezzi di sollevamento (8) delle colonne (4) del gruppo/sottogruppo di lavoro, la posizione del simbolo grafico (52), che rappresenta la colonna avente i mezzi di sollevamento (8) disallineati in altezza rispetto a quelli delle altre, viene aggiornata in tempo reale.
  15. 15. Apparecchiatura (2) per il sollevamento di carichi, preferibilmente di autoveicoli (11), caratterizzata dal fatto di comprendere un gruppo di lavoro di almeno due colonne mobili di sollevamento (4) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il software caricato ed eseguito in detta unità di controllo e la corrispondente interfaccia utente (12) di ciascuna colonna (4) di detto gruppo di lavoro sono configurate per consentire all’operatore di definire, mediante detti mezzi di input di detta interfaccia, il numero di colonne (4) che fanno parte di detto gruppo di lavoro, senza impostare e definire alcun vincolo relativamente alla posizione reciproca tra le colonne del gruppo, al loro posizionamento rispetto al carico da sollevare, e/o alla loro sequenza di posizionamento rispetto al carico da sollevare.
  16. 16. Apparecchiatura secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che il software caricato ed eseguito nell’unita di controllo di ciascuna colonna (4) di detto gruppo di lavoro è configurato in modo che, quando ad una di dette colonne (4) viene assegnato il ruolo di comando, le altre colonne del gruppo di lavoro assumono automaticamente lo stato di colonne comandate.
  17. 17. Apparecchiatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il software caricato ed eseguito in detta unità di controllo e la corrispondente interfaccia utente (12) di ciascuna colonna (4) sono configurate per consentire all’operatore di definire, mediante detti mezzi di input, un sottogruppo di colonne mobili attivabili simultaneamente, detto sottogruppo comprendendo almeno due colonne mobili (4) qualsiasi tra quelle facenti parte di detto gruppo di lavoro,
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