ITTV950103A1 - Dispositivo di contenzione delle feci e dell'urina - Google Patents

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Description

"DISPOSITIVO DI CONTENZIONE DELLE FECI E DELL'URINA
D E S C R I Z IO N E
La presente domanda ha per oggetto un dispositivo di contenzione delle feci e dell'urina
Oggi giorno per risolvere il problema della continenza della colostomia è noto avvalersi di un primo sistema che consiste essenzialmente in apparecchiature che, applicate dall'esterno, ostruiscono l'orifizio colostomico, e di un secondo sistema che consiste in apparecchiature che, applicate chirurgicamente attorno al tratto colostomico preterminale, comprimono lo stoma impedendo la fuoriuscita spontanea ed incontrollata delle feci.
Tra le diverse apparecchiature che costituiscono il primo sistema è nota la protesi magnetica, la quale risulta essenzialmente costituita da un anello magnetico, rivestito da acrilato, con un orifizio centrale rotondo, e da un tappo comprendente due aree magnetiche, di cui una circolare ed una verticale.
Tale tipo noto di protesi però, non è privo di inconvenienti: infatti l'anello, posizionato nel tunnel colostomico, rischia di essere contaminato dalle feci provocando possibili infezioni, ed inoltre non dà una continenza perfetta ed è stato abbandonato per le complicazioni settiche.
Non da ultimo, bisogna considerare il fatto che il paziente potrebbe presentare particolare intolleranza rispetto alla specifica protesi.
Una seconda protesi, di tipo noto, riferita al secondo sistema, risulta essenzialmente costituita da una pompa-serbatoio collegata ad un canale di raccordo, munito di valvole direzionali e di riempimento con acqua, ed un manicotto pericolostomico.
Tale protesi, tutta realizzata con materiale noto con il nome di "silastic", risulta posizionata disponendo il manicotto attorno alla colostomia e, scollando il sottocute verso l'alto per definire un tunnel soprafasciale che dalla fossa iliaca giunge alla zona dell'epigastrio, dove è posta la pompa-serbatoio.
In tal modo quando il paziente desidera mantenere chiusa la colostomia è sufficiente comprimere la pompa serbatoio, mentre quando il paziente desidera evacuare è sufficiente introdurre una sonda, o un dito guantato, nella colostomia.
Anche tale protesi di tipo noto presenta tuttavia degli inconvenienti: per il buon funzionamento della protesi stessa, i pazienti devono imparare a dilatare delicatamente lo stoma, ogni giorno, introducendovi il dito medio ricoperto da un ditale di gomma, inoltre, risulterà molto importante curare l'igiene della cute intorno allo stoma per impedire l'insorgere di possibili infezioni.
E' frequente, inoltre, la comparsa di fenomeni di arrossamento peristomico, i quali impongono di liberare la cute dall'apparecchio contentivo per alcune ore, impegnando il paziente a sopportare un ulteriore disagio che va ad aggravare la propria situazione.
Compito principale di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di eliminare gli inconvenienti sopra lamentati in tipi noti escogitando un dispositivo che consenta di conseguire la contenzione delle feci e dell'urina in portatori di colostomia terminale o ileostomia terminale sia digestiva che urinaria prevenendo possibili lesioni ischemiche o da decubito.
Nell'ambito del compito sopra esposto un altro importante scopo è quello di realizzare un trovato che permetta sia di pervenire ad una contenzione perfetta sia di mantenere libera l'area di inosculamento dei vasi nell'ansa esteriorizzata alla cute.
Un ulteriore scopo è quello di ottenere un trovato che possa essere attivato e disattivato in modo rapido e semplice.
Un altro importante scopo è quello di escogitare un trovato che non dia disagio all'utilizzatore alla sua attivazione o disattivazione.
Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che sia facilmente associabile al corpo del paziente.
Il compito e gli scopi sopra accennati nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito vengono raggiunti da un dispositivo di contenzione delle feci e dell'urina interponibile in corrispondenza della parte terminale del colon o altro viscere che si caratterizza per il fatto di essere costituito da un primo elemento, amovibilmente inseribile entro detta parte terminale del colon, dotato di mezzi per il suo gonfiaggio e sgonfaggio, detto dispositivo comprendendo almeno un secondo elemento semirigido presentante una apertura laterale e posizionatane esternamente a detta parte terminale del colon o altro viscere.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle allegate tavole di disegni in cui:
la fig. 1 illustra, in una vista frontale, il secondo elemento del trovato;
la fig. 2 illustra, in una vista dall'alto, il secondo elemento di cui alla figura 1;
la fig. 3 illustra, in esploso, il secondo elemento di figura 1;
la fig. 4 illustra, in una vista frontale, il primo elemento costituente il trovato nella condizione gonfiata;
la fig. 5 illustra, in una vista frontale, il trovato applicato al paziente con il primo elemento non insufflato;
la fig. 6 illustra, in un particolare, il trovato secondo la figura 5;
la fig. 7 illustra, in una vista frontale, il trovato applicato con il primo elemento insufflato;
la fig. 8 illustra, in particolare, il trovato di figura 7.
Con riferimento alle figure precedentemente citate si è indicato con il numero 1 un dispositivo di contenzione delle feci e dell'urina.
Tale dispositivo 1 risulta costituito da un primo elemento 2, inseribile internamente al viscere 3 dell'utilizzatore in corrispondenza di una parte terminale 4 del colon comunicante con l'esterno del corpo del paziente.
Il viscere 3 presenta una parete interna costituita dalla mucosa 5 del colon; la parte terminale 4 interessa invece la parete addominale 6 del paziente; il viscere 3 presenta l'area di inosculamento dei vasi, costituita dal mesentere, che viene indicata in figura 6 con il numero 7.
Il primo elemento 2 risulta costituito da un palloncino 8, gonfiabile, di forma essenzialmente allungata e realizzato preferibilmente in lattice.
L'elemento 2 presenta mezzi 9 atti a permettere l'insuflaggio dell'aria all'interno del palloncino 8, il mantenimento della medesima all'interno del palloncino 8, il quale una volta gonfiato, raggiunge una conformazione, preferibilmente, sferica; tali mezzi 9 permettono, inoltre, lo sgonfiaggio del palloncino 8 stesso .
I mezzi 9 risultano costituiti preferibilmente da un gambo 10 semirigido, sporgente assialmente al palloncino 8, la cui estremità libera presenta una sede, cilindrica, per una controsagomata valvola 11.
Il dispositivo 1 risulta costituito, inoltre, da un secondo elemento 12, il quale presenta, essenzialmente, una conformazione a calotta di sfera, cava, a definire una prima base 13a ed una seconda base 13b, uguali e diametralmente opposte fra loro, semicircolari e ricavate secondo piani paralleli.
Il secondo elemento 12 è realizzato in materiale morbido atraumatico, come ad esempio cellulare di spugna, e viene posto in modo da avvolgere esternamente il viscere 3 del paziente.
La prima base 13a e la seconda base 13b risultano tra loro raccordate da una apertura 14, laterale, disposta secondo una direttrice perpendicolare alla prima e alla seconda base 13a e 13b stesse.
L'apertura 14 presenta un primo ed un secondo profilo 15a e ISb, longitudinali, realizzati preferibilmente in materiale semirigido.
Alla prima base 13a è inoltre associato, perimetralmente, un collare 16, il quale si protrae assialmente ed esternamente al secondo elemento 11; tale collare 16 risulta preferibilmente realizzato in materiale tale da consentire un valido ancoraggio del me-desimo, mediante alcuni punti di sutura, alla parete addominale 6.
Per la collocazione del dispositivo 1, durante l'intervento chirurgico, si deve infilare il secondo elemento 12 nell'ansa esteriorizzata alla cute, inserendo internamente allo stesso, attraverso l'apertura 14, la parte terminale 4 del viscere 3, e disponendo il collare 16 in prossimità della parete addominale 6; l'apertura 14 viene posta in corrispondenza del mesentere 7.
A questo punto si introduce nel viscere 3 il primo elemento 2, con il palloncino 8 sgonfio e disposto internamente al secondo elemento 12, con la valvola 11 accessibile esternamente al paziente.
Il funzionamento risulta essere il seguente: insufflando aria nel primo elemento 2, mediante ad esempio una siringa, si gonfia il palloncino 8 che va a contatto della mucosa 5 del colon e che porta la parte terminale 4 del colon a contatto del secondo elemento 12, realizzando cosi una ottimale contenzione; aprendo la valvola 11, mediante una pressione operata con un dito da parte del paziente, si consente, invece, di operare lo sgonfiaggio del palloncino 8, consentendo così la fuoriuscita delle feci e dell'urina.
Si è cosi constatato come il dispositivo abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissi essendo il medesimo atto a consentire una perfetta contenzione delle feci e dell'urina mediante l'utilizzo di un palloncino il quale, gonfiato, esercita una bassissima pressione sulla mucosa del colon evitando cosi l’insorgere di lesioni ischemiche o da decubito.
Inoltre, la presenza della apertura laterale del secondo elemento consente di mantenere libera l'area di inosculamento dei vasi nell'ansa esteriorizzata alla cute consentendo un continuo irroramento di sangue ai tessuti del viscere stesso.
L'attivazione e la disattivazione del dispositivo risultano eseguite dal paziente in modo rapido e facile mantenendo massime le condizioni di igiene nella zona interessata, evitando l'insorgere di qualsiasi contaminazione batterica, e riducendo altresì il disagio del paziente stesso durante tali operazioni.
La collocazione del dispositivo nel paziente non necessita di tecnica chirurgica particolare necessitando, dopo il suo posizionamento solo di alcuni punti per l'ancoraggio alla parete addominale interna.
Inoltre il dispositivo risulta di tipo universale: personalizzabile al singolo paziente mediante un semplice adeguamento dell'aria inseribile nel palloncino.
Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del medesimo concetto inventivo.
Naturalmente anche i materiali nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il dispositivo potranno essere i più consoni a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (12)

  1. R IV E N D I C A Z IO N I 1) Dispositivo di contenzione delle feci e dell'urina interponitele in corrispondenza della parte terminale del colon o di altro viscere che si caratterizza per il fatto di essere costituito da un primo elemento, amovibilmente inseribile entro detta parte terminale del colon, dotato di mezzi per il suo gonfiaggio e sgonfaggio, detto dispositivo comprendendo almeno un secondo elemento semirigido presentante una apertura laterale e posizionabile esternamente a detta parte terminale del colon o di altro viscere .
  2. 2) Dispositivo come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che detto primo elemento risulta costituito da un palloncino, gonfiabile e realizzato preferibilmente in lattice, detto palloncino presentando una forma essenzialmente allungata qualora sgonfiato raggiungendo una conformazione, preferibilmente, sferica se gonfiato.
  3. 3) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 2 che si caratterizza per il fatto che detti mezzi sono costituiti preferibilmente da un gambo semirigido, sporgente assialmente a detto palloncino, la cui estremità libera presenta una sede, cilindrica, per una controsagomata valvola.
  4. 4) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 3 che si caratterizza per il fatto che detto almeno un secondo elemento presenta, essenzialmente, una conformazione a calotta di sfera, cava, a definire una prima base ed una seconda base, uguali e diametralmente opposte fra loro, semicircolari e ricavate secondo piani paralleli.
  5. 5) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 4 che si caratterizza per il fatto che detto almeno un secondo elemento è realizzato in materiale morbido atraumatico, quale del cellulare di spugna.
  6. 6) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 5 che si caratterizza per il fatto che dette prima e seconda base risultano tra loro raccordate tramite detta apertura laterale, disposta secondo una direttrice perpendicolare a dette prima e seconda base stesse, detta apertura presentando un primo ed un secondo profilo, longitudinali, realizzati preferibilmente in materiale semirigido.
  7. 7) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 6 che si caratterizza per il fatto che a detta prima base è associato, perimetralmente, un collare, il quale si protrae assialmente ed esternamente a detto secondo elemento.
  8. 8) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 7 che si caratterizza per il fatto che durante un intervento chirurgico ad un paziente infilando detto secondo elemento nell'ansa esteriorizzata alla cute, ed inserendo internamente a detto secondo elemento, attraverso detta apertura, detta parte terminale del colon e disponendo detto collare a contatto della parete addominale interna di detto paziente, detta apertura di detto secondo elemento viene posta in corrispondenza dell'inserzione del mesentere.
  9. 9) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 8 che si caratterizza per il fatto che detto primo elemento con detto palloncino sgonfio viene disposto internamente a detta parte terminale del colon nella zona interessata da detto secondo elemento, con detta valvola accessibile esternamente al corpo di detto paziente.
  10. 10) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 9 che si caratterizza per il fatto che insufflando aria in detto primo elemento, si gonfia detto palloncino le cui pareti vanno a contatto con la mucosa di detta parte terminale del colon che va a sua volta ad appoggiarsi a detto secondo elemento, con la sua superficie esterna, realizzando la contenzione.
  11. 11) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 10 che si caratterizza per il fatto che una apertura di detta valvola di detto primo elemento consente la fuoriuscita di dette feci e urina da detta parte terminale del colon o altro viscere.
  12. 12) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per quanto descritto e illustrato nelle allegate tavole di disegni.
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