ITTV20120147A1

ITTV20120147A1 - Capsula per la preparazione di bevande

Info

Publication number: ITTV20120147A1
Application number: IT000147A
Authority: IT
Inventors: Fabrizio Zanetti
Original assignee: Hausbrandt Trieste 1892 Spa
Priority date: 2012-07-30
Filing date: 2012-07-30
Publication date: 2014-01-31
Also published as: CA2880161A1; CN104661932A; PT2879977T; CY1118868T1; HRP20170636T1; WO2014020492A1; RU2015106934A; EP2879977A1; RU190123U1; RS55921B1; PL2879977T3; LT2879977T; DK2879977T3; ES2624201T3; US20150307268A1; SI2879977T1; HK1210450A1; EP2879977B1; HUE031711T2

Description

titolo: “Capsula per la preparazione di bevande”.

La presente invenzione ha per oggetto una capsula perfezionata per la preparazione di bevande.

In particolare la presente invenzione ha per oggetto una capsula per la preparazione di bevande che da un lato abbia una struttura semplificata e dall’altro lato, una volta utilizzata, possa essere completamente riciclata.

La descrizione che segue farà riferimento ad una capsula contenente polvere di caffè, per la preparazione della relativa bevanda. Tuttavia, come apparirà evidente dalla descrizione che segue, i principi della presente invenzione si applicano anche a capsule contenenti sostanze granulari o in polvere per la preparazione di bevande diverse dal caffè, come ad esempio thè o infusi.

Sono noti allo stato dell’arte molti tipi di capsule. Tra queste, nel brevetto EP 1608569 a nome della stessa richiedente viene descritta una capsula comprendente un corpo di materiale polimerico. Il corpo della capsula ha una forma leggermente troncoconica e viene realizzato in propilene per uso alimentare. Può ad esempio essere fabbricato mediante termoformatura di una lastra, o mediante stampaggio ad iniezione.

II corpo della capsula presenta un bordo perimetrale superiore continuo, sporgente verso l’esterno della capsula in direzione radiale, e un bordo perimetrale inferiore, sporgente in direzione longitudinale dal fondo del corpo. Una parete intermedia divide la capsula in due zone: una prima zona in cui è contenuta la sostanza in polvere o granulare, e una seconda zona di raccolta della bevanda in preparazione, prima che venga erogata. La parete intermedia è predisposta con almeno un foro per il passaggio della bevanda in preparazione dalla prima alla seconda zona.

Il bordo perimetrale superiore e il bordo perimetrale inferiore sono sigillati rispettivamente con una lamina superiore e una lamina inferiore, entrambe di alluminio, o altro materiale impermeabile a fluidi per uso alimentare in sé noto.

Con l’espressione “sigillare un bordo”, si intende applicare una lamina in corrispondenza del bordo superiore o del bordo inferiore della capsula, in modo che non vi sia comunicazione di fluido tra l’interno e l’esterno della capsula attraverso tale lamina. In modo in sé noto infatti i bordi sigillati mediante le lamine evitano che la polvere di caffè perda le caratteristiche organolettiche venendo a contatto con l’aria.

Questo tipo di capsule seppur ampiamente apprezzate non è esente da inconvenienti.

Come detto più sopra, il corpo della capsula viene prodotto in polipropilene, materiale che seppur in bassa misura, consente il passaggio di ossigeno. Perciò, la sostanza polverulenta o granulare contenuta all’interno della prima zona non è totalmente isolata dall’ambiente esterno, anche se si provvede alla sigillatura del bordo superiore con una lamina di alluminio. Infatti, è possibile, seppur in minima parte, il passaggio di aria tra l’interno della capsula e l’esterno della capsula e viceversa.

Per questo motivo, le capsule vengono normalmente confezionate all’interno di un involucro esterno di sigillatura per salvaguardare il più possibile le caratteristiche organolettiche del materiale polverulento o in granuli contenuto all’interno della capsula.

Solitamente l’involucro esterno è realizzato in TRIPLEX<®>, materiale molto utilizzato nel campo del confezionamento, costituito da tre strati di materiali accoppiati, in cui almeno uno è costituito da alluminio.

È evidente che il confezionamento con l’involucro esterno in TRIPLEX<®>, rende più lungo è costoso il processo di fabbricazione del prodotto finale.

Inoltre il materiale costituente l’involucro, come il TRIPLEX<®>, seppur ampiamente soddisfacente dal punto di vista dell’isolamento, costituisce un imballaggio difficile da riciclare.

Scopo della presente invenzione è pertanto quello di risolvere, almeno parzialmente, gli inconvenienti della tecnica nota.

Si è perciò pensato di realizzare una capsula per la preparazione di una bevanda a partire da una materia prima pulverulenta o granulare, predisposta con un corpo di materiale polimerico comprendente una sede adatta a contenere la materia prima pulverulenta o granulare. La capsula è caratterizzata dal fatto che la sede comprende una apertura predisposta con un primo bordo sigillato da una prima lamina impermeabile ai fluidi; e una camera di raccolta divisa dalla sede per mezzo di una parete di fondo avente un secondo bordo sporgente in direzione longitudinale, in cui il bordo è sigillato con una seconda lamina impermeabile ai fluidi. Ed inoltre dal fatto che il corpo è realizzato in materiale plastico impermeabile ai fluidi, in particolare ai gas ed ancor più in particolare all’ossigeno atmosferico.

Nella forma di realizzazione preferita detto materiale plastico è polietilene tereftalato (PET).

Le caratteristiche e i vantaggi di una capsula realizzata applicando i principi della presente invenzione, risulteranno più chiari dalla descrizione, fatta di seguito, di alcuni esempi di realizzazione, dati a titolo indicativo e non limitativo con riferimento ai disegni allegati, nei quali:

Fig. 1 mostra una vista frontale di una capsula secondo la presente invenzione;

Fig. 2 mostra una vista in sezione secondo un piano longitudinale di una capsula secondo la presente invenzione;

Fig. 3 mostra una vista prospettica di una possibile forma di realizzazione di una capsula secondo la presente invenzione;

Fig. 4 mostra una vista prospettica di una forma di realizzazione alternativa di una capsula secondo la presente invenzione;

Fig. 5 mostra la capsula di fig. 4 in una vista parzialmente esplosa; e

Fig. 6 e fig. 7 mostrano due viste schematiche parziali di due componenti della capsula secondo la presente invenzione.

In figura 1 e 2 è mostrata una capsula 10 per la preparazione di una bevanda a partire da una materia prima pulverulenta o granulare secondo la presente invenzione. La capsula 10 è predisposta con un corpo 12 di materiale polimerico comprendente:

- una sede 14 adatta a contenere la materia prima pulverulenta o granulare, comprendente una apertura 16 predisposta con un primo bordo o bordo superiore 18 e sigillato da una prima lamina 20 impermeabile ai fluidi; e

- una camera di raccolta 22, divisa da detta sede 14 per mezzo di una parete di fondo 24.

La parete di fondo 24 ha un secondo bordo 26, sporgente in direzione longitudinale, sigillato con una seconda lamina 30 impermeabile ai fluidi.

La capsula secondo la presente invenzione è caratterizzata, come già detto, dal fatto che il corpo 12 è realizzato in materiale plastico impermeabili ai fluidi, in particolare ai gas ed ancor più in particolare all’ossigeno.

Nella realizzazione illustrata detto materiale plastico è polietilene tereftalato (PET) che è anche vantaggioso per la sua facile stampabilità in forme anche complesse.

Con riferimento alla figura 1 si definiscono:

- una direzione assiale, parallela alla direzione dell’asse principale 28 della capsula 10; e

- una direzione radiale, perpendicolare e passante per l’asse principale 28 della capsula 10.

Come noto, il polietilene tereftalato (PET), fa parte della famiglia dei poliesteri, ed è una resina termoplastica composta da ftalati, adatta al contatto alimentare. Gli altri principali polimeri poliesteri della stessa famiglia sono il polibutilentereftalato (PTB) e il Politrimetiltereftalato (PTT). A differenza del PET, che è amorfo/cristallino, il PTB e il PTT sono cristallini. Inoltre, PBT e PTT sono più costosi del PET. In particolare, il tipo di PET vantaggiosamente utilizzato per le capsule è un copoliestere o poliestere copolimero. Inoltre, il polimero PET utilizzato è vantaggiosamente di tipo adeguatamente puro, con solo una nota additivazione del tipo utile per impedire la formazione di sostanze tipo AA (Aldeide Acetica) che possono alterare il gusto di acqua o prodotti allimentari che siano a contatto con il polimero. Si evita così una eventuale alterazioni del gusto del caffè.

In lavorazione, la cristallinità del PET può anche essere vantaggiosamente controllata in modo noto così da ottenere un effetto barriera ottimale per ossigeno e per gli aromi/fragranze.

In accordo con una possibile forma di realizzazione della presente invenzione, la prima lamina 20 e la seconda lamina 30 sono realizzate in alluminio.

Vantaggiosamente, la prima lamina 20, come si vede bene nel dettaglio di figura 6 può essere costituita da un primo strato 32 di alluminio e da un secondo strato 34 in polietilene tereftalato, accoppiati in modo in sé noto. In condizioni operative, il primo strato 32 è rivolto verso l’esterno rispetto alla sede 14, e il secondo strato 34 è rivolto verso l’interno della sede 14.

In accordo con una possibile forma di realizzazione della presente invenzione, la seconda lamina 30, come si vede bene nel dettaglio di figura 7 è costituita da un primo strato 38 di alluminio e da un secondo strato 36 in polietilene tereftalato, accoppiati in modo in sé noto. In condizioni operative, il primo strato 38 è rivolto verso l’esterno rispetto alla sede 14, e il secondo strato 36 è rivolto verso l’interno della sede 14.

Le lamine possono essere vantaggiosamente saldate mediante termosaldatura, induzione magnetica o ultrasuoni.

Vantaggiosamente, come mostrato nelle forme di realizzazione delle figure 3-5, la prima lamina 20 può essere predisposta con una prima linguetta 40. La prima linguetta 40 è adatta a rendere agevole l’asportazione della prima lamina 20 dal corpo 12 della capsula 10, sia prima dell’utilizzo della capsula 10, sia dopo, come sarà chiarito in seguito.

Vantaggiosamente, come mostrato nelle figure 3-5, la seconda lamina 30 può essere predisposta con una seconda linguetta 42. La seconda linguetta 42 è adatta a rendere agevole l’asportazione della seconda lamina 30 dal corpo 12 della capsula 10, dopo l’utilizzo della capsula 10.

In accordo ad una possibile forma di realizzazione della presente la prima lamina 20 è adatta ad essere forata da mezzi di foratura (non mostrati) per l’alimentazione d’acqua all’interno della sede 14 della capsula 10.

Vantaggiosamente, una possibile forma di realizzazione della presente invenzione prevede che la prima lamina 20 venga asportata prima dell’utilizzo della capsula 10. In questo caso, tra la prima lamina 20 e il bordo superiore 18, è predisposta una lamina permeabile 44 fissata al bordo superiore 18 che copre l’apertura 16. La lamina permeabile 44 impedisce la fuoriuscita del materiale polverulento o granulare dalla sede 14, ma consente il passaggio dell’acqua per alimentare la sede 14.

La lamina permeabile 44 può essere realizzata in carta, tessuto, materiale polimerico predisposto con fori 46 (come si vede bene in figura 5).

Vantaggiosamente la lamina permeabile 44 può essere predisposta con una terza linguetta 48, per facilitare l’asportazione della stessa dal bordo superiore 18 del corpo 10.

Sono quindi evidenti i vantaggi di una capsula secondo la presente invenzione, rispetto alle capsule dell’arte nota.

In primo luogo, il prodotto contenuto nella capsula risulta essere completamente sigillato daN’ambiente esterno grazie alla combinazione di un materiale plastico impermeabile ai fluidi, ed in particolare all’ossigeno, di cui è costituito il corpo della capsula, come polietilene tereftalato, e di lamine impermeabili ai fluidi. Ciò consente di mantenere molto a lungo le caratteristiche organolettiche del materiale polverulento o granulare contenuto all’interno della capsula senza che sia necessario racchiudere la capsula in un involucro esterno, come quello in TRIPLEX<®>,per garantire l’ermeticità rispetto all’ossigeno dell’aria esterna.

L’impiego di lamine formate da uno strato di polietilene tereftalato e alluminio è in questo senso particolarmente vantaggioso e preferibile.

Inoltre, dal momento che preferibilmente il confezionamento delle capsule avviene sottovuoto, il materiale polverulento o granulare non viene a contatto con aria che potrebbe compromettere le sue caratteristiche organolettiche.

Inoltre, il polietilene tereftalato ha un alto indice di riciclabilità e può essere riciclato essenzialmente in due modi: o per produrre fibre da utilizzare come tessuti, o trattato chimicamente per poter essere utilizzato nuovamente per scopi alimentari.

L’asportabilità delle lamine permette vantaggiosamente di aumentare ancora di più il grado di riciclabilità della capsula, potendo separare i vari materiali.

Alle forme di realizzazione descritte sopra, la persona esperta potrà, al fine di soddisfare specifiche esigenze, apportare modifiche e/o sostituzioni di elementi descritti con elementi equivalenti, senza per questo uscire daN’ambito delle rivendicazioni allegate,

p.i. HAUSBRANDT TRIESTE 1892 SPA

Ing. Gianfranco Dragotti della Dragotti & Associati Srl (Iscr. Albo No. 300)

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Capsula (10) per la preparazione di una bevanda a partire da una materia prima pulverulenta o granulare, predisposta con un corpo (12) di materiale polimerico comprendente una sede (14) adatta a contenere la materia prima pulverulenta o granulare, caratterizzata dal fatto che: - detta sede (14) comprende una apertura (16) predisposta con un primo bordo (18) sigillato da una prima lamina (20) impermeabile ai fluidi; - una camera di raccolta (22) è divisa da detta sede (14) per mezzo di una parete di fondo (24) avente un secondo bordo (26) sporgente in direzione longitudinale (28), detto bordo (26) essendo sigillato con una seconda lamina (30) impermeabile ai fluidi; - detto corpo (12) è realizzato in materiale plastico impermeabile ai fluidi, in particolare ai gas ed ancor più in particolare all’ossigeno atmosferico.
2. Capsula secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che detto materiale plastico è polietilene tereftalato.
3. Capsula secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detta prima lamina (20) è costituita da un primo strato (32) di alluminio e da un secondo strato (34) in polietilene tereftalato accoppiati, con il primo strato (32) rivolto verso l’esterno della sede (14), e il secondo strato (34) rivolto verso l’interno della sede (14).
4. Capsula secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detta seconda lamina (30) è costituita da un primo strato (38) di alluminio e da un secondo strato (36) in polietilene tereftalato accoppiati, con il primo strato (38) rivolto verso l’esterno della sede (14), e il secondo strato (36) rivolto verso l’interno della sede (14).
5. Capsula secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto di comprendere una lamina permeabile (44) predisposta tra la prima lamina (20) e il bordo superiore (18), detta lamina permeabile (44) coprendo l’apertura (16).
6. Capsula secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detta prima lamina (20) comprende una prima linguetta (40) di invito alla rimozione della prima lamina.
7. Capsula secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detta seconda lamina è predisposta con una seconda linguetta (42) di invito alla rimozione della prima lamina,