ITTV20100136A1 - Nastri trasportatori su cingoli - Google Patents

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ITTV20100136A1
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belts
conveyor belts
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IT000136A
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English (en)
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Domenico Zanesco
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Domenico Zanesco
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65GTRANSPORT OR STORAGE DEVICES, e.g. CONVEYORS FOR LOADING OR TIPPING, SHOP CONVEYOR SYSTEMS OR PNEUMATIC TUBE CONVEYORS
    • B65G41/00Supporting frames or bases for conveyors as a whole, e.g. transportable conveyor frames
    • B65G41/007Means for moving conveyor frames and control arrangements therefor
    • B65G41/008Means for moving conveyor frames and control arrangements therefor frames mounted on wheels or caterpillar
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E02HYDRAULIC ENGINEERING; FOUNDATIONS; SOIL SHIFTING
    • E02FDREDGING; SOIL-SHIFTING
    • E02F7/00Equipment for conveying or separating excavated material
    • E02F7/02Conveying equipment mounted on a dredger

Description

DESCRIZIONE
Domanda di breveto avente per titolo “nastri trasportatori su cingoli"
L'oggeto della nostra invenzione è una macchina dotata di carro con cingoli radiocomandati con incorporati nastri trasportatori regolabili in lunghezza e altezza che carica materiale in un capo e lo scarica dall'altro.
La macchina è rappresentata nelle figure A, B, C, D.
Dove
- figura A : principali componenti della macchina in cui:
1 . Motore diesel comprensivo di impianto idraulico;
2. Lama stabilizzatrice;
3. Carro cingolato per la movimentazione delia macchina;
4. Nastro mobile;
5. Vasca di carico per il materiale da trasportare;
6. Nastro mobile secondario;
7. Snodo per l’inclinazione dei nastri trasportatori;
8. Motori idraulici per la movimentazione dei nastri;
9. Pannello elettrico dei comandi e radiocomando;
10. Punti di ancoraggio per la movimentazione con apparecchi di sollevamento;
11. Lampeggiante macchina in manovra;
12. Protezioni laterali per la ritenzione del materiale trasportato. - figura B : impianto idraulico della macchina;
- figura C : nastro secondario totalmente sfilato;
- figura D : frangizolle.
Nel mercato attualmente esìstono già dei nastri trasportatori, in genere si possono distinguere tre tipi, TIPO E, TIPO F, TIPO G.
I nastri TIPO E necessitano di corrente elettrica, quindi nella zona di lavoro è necessario che vi sia disponibilità di corrente. Inoltre i nastri dovranno essere collegati ad un cavo elettrico che potrebbe essere d'intralcio nella zona di lavoro e se nel cantiere non vi fosse disponibilità di corrente elettrica sarebbe necessario anche un generatore di corrente. Questo tipo di nastri va trasportato e posizionato manualmente, quindi all'operatore è richiesta una fatica fisica per tali operazioni, oppure è richiesta almeno la presenza di due operatori che spostano e posizionano i nastri. La struttura di tali nastri è in genere di alluminio per rendere il nastro leggero, questo però fa si che il nastro si rompa o si ammacchi con facilità poiché il materiale che viene caricato e trasportato è pesante. I nastri inoltre non sono molto lunghi quindi spesso si ha la necessità di utilizzarle più di uno disponendoli uno successivo all'altro, si deve quindi trasportare e posizionare più di un nastro. Anche il posizionamento alle volte può risultare complicato in quanto serve sempre una struttura di appoggio.
I vantaggi di questo tipo di nastri rispetto al “nastro su cingoli" è che si possono utilizzare in serie e quindi il secondo nastro può anche essere posizionato non in asse con il primo, lo scarico del materiale quindi può essere diretto anche non in linea rispetto al carico (il secondo nastro può essere ruotato rispetto al primo). Inoltre posso raggiungere lunghezze molto lunghe, posizionando più nastri uno in seguito all’altro.
I nastri di TIPO F, distinti dai primi in quanto dotati di un proprio carrello per il trasporto necessitano anch’essi di corrente elettrica quindi anche per questi avrò l’ingombro nell’area di lavoro del cavo elettrico e la necessita di un generatore di corrente qual ora non vi fosse disponibilità di corrente nel cantiere. Questi tipi di nastri anche se dotati di carrello con ruote vanno spostati e posizionati manualmente da un operatore, operazione non sempre semplice e comunque faticosa per l’operatore. La lunghezza di tali nastri non è regolabile quindi non posso adattare il nastro alle varie situazioni di lavoro in cui potrei trovarmi. Il nastro inoltre potrebbe risultare anche ingombrate o fuori misura per il trasporto, in quanto spesso i cassoni dei camion non sono sufficientemente lunghi.
Vi sono in commercio anche dei nastri TIPO G, dotati di carro con cingoli trasportatori, che però hanno uno scopo e un campo di impiego diversi da quelli previsti per la nostra macchina, questi tipi di nastri sono di grandi dimensioni e vanno in genere utilizzati in impianti di inerti.
Abbiamo inventato e creato questa macchina con lo scopo di risolvere in modo innovativo alcuni problemi che incontravamo nel noleggiare i nastri trasportatori del tipo indicato sopra.
Abbiamo quindi osservato i campi di impiego in cui venivano utilizzati i nastri: spesso si trattava di restauri di edifici, in particolare di scantinati, in cui bisognava far uscire il materiale da qualche finestra quindi la nostra macchina doveva risultare stretta e compatta al fine di poter passare attraverso delle porte, per l’operatore inoltre doveva essere semplice da trasportare e posizionare.
L’impianto che fa funzionare la nostra macchina è rappresentato in figura B . La macchina è dotata di un motore diesel che azionato fa girare il proprio albero, la rotazione dell’albero del motore aziona tre pompe, disposte in linea, che pescano olio dal serbatoio e lo mandano in pressione ai vari utilizzi.
La pompa 1 manda l’olio ad una elettro-valvola che comandata dal radiocomando fa avanzare o retrocedere il cingolo disposto dalla parte verso l'antenna del radiocomando mentre azionando una leva fa funzionare il frangizolle ( figura D) che è un accessorio mobile non sempre collegato o altri accessori che eventualmente sì possono collegare.
La pompa 2 manda l’olio ad un'altra elettro-valvola che ha due comandi il primo azionato dal radiocomando fa avanzare o retrocedere il cingolo disposto verso le leve dei comandi, il secondo azionato da un interruttore disposto nel pannello di controllo aziona i motori idraulici(8 fig. A) per la rotazione dei nastri.
La pompa 3 manda l'olio a due distributori, il primo distributore azionato da una leva fa funzionare un pistone a doppio effetto che solleva o abbassa i nastri; il secondo distributore azionato da una leva fa funzionare un pistone a doppio effetto che fa uscire o rientrare il nastro secondario (figura C), una seconda leva invece fa funzionare un pistone a doppio effetto che abbassa o solleva la lama stabilizzatrice.
Infine poi l’olio ritorna al serbatoio passando attraverso un filtro che ne garantisce la pulizia.
L’operatore quindi una volta spiegato il suo funzionamento si trova di fronte ad una macchina intuitivamente semplice da utilizzare.
Le operazioni quindi che l'operatore deve svolgere per far funzionare la macchina sono:
- accensione del motore a scoppio attraverso la chiave o a strappo attraverso la corda posta vicino al motore;
- una volta acceso assicurarsi che il nastro secondario sia totalmente chiuso in modo che il ftne corsa disposto tra i due nastri sia schiacciato e quindi il radiocomando funzioni, (il radiocomando funziona solo se il fine corsa è schiacciato, questo per garantire la sicurezza dell'operatore che durante la movimentazione dei nastri deve stare a debita distanza); quindi attraverso il radiocomando spostare la macchina nella zona dì lavoro, il radiocomando è molto semplice da utilizzare è dotato di quattro pulsanti, due fanno funzionare il cingolo di destra e due quello di sinistra, quindi per far avanzare la macchina bisogna premere contemporaneamente i due pulsanti superiori, per farla retrocedere bisogna premere contemporaneamente i due pulsanti inferiori, per farla andare verso destra o sinistra bisogna premere solo il tasto di destra o quello di sinistra. Quando nessun tasto è premuto la macchina sta ferma se vi fosse necessita di spegnere la macchina urgentemente nel radio comando è presente un fungo di emergenza che una volta premuto spegne la macchina. La macchina è dotata di un cicalino sonoro che funziona quando il nastro è in movimento, per segnalare che la macchina è in movimento e di un lampeggiante che indica che la macchina è accesa e sta lavorando.
una volta portata la macchina nella zona di lavoro è necessario posizionarla prima di cominciare a lavorare, si posiziona quindi la lama stabilizzatrice, questa dà alla macchina stabilità durante il suo funzionamento è indispensabile che sia abbassata verso il terreno, si sfilano quindi le due spina e attraverso la leva posta vicino al pannello di controllo si fa scendere la lama verso il terreno;
Si regola quindi l'altezza e la lunghezza dei nastri, questa operazione è molto semplice basta infatti spingere le leve che comandano il pistone di sollevamento e quella del pistone sfilo e quindi far alzare e uscire i pistoni secondo necessità;
Una volta posizionato si può far partire la rotazione dei nastri, attraverso il pulsante posto nel pannello di controllo, entrambi i nastri ruotano sempre contemporaneamente;
Nel pannello di controllo vi è un fungo di emergenza che premuto in caso di necessità ferma completamente la macchina.
Terminato il lavoro si fa rientrare il nastro secondario, assicurandosi che sia rientrato totalmente in modo tale che il fine corsa sia chiuso e quindi il radiocomando sia attivo, eventualmente si abbassa il pistone di sollevamento e quindi si effettua il trasporto fino a destinazione.
Al termine si spegne la macchina attraverso la leva dell’acceleratore, decelerando completamente la macchina questa si spegne.
Il carico e scarico della macchina sui mezzi di trasporto può avvenire in tre modi, si può caricare la macchina con la gru attraverso i ganci presenti nella macchina, si può caricare con muletti ed infine si possono utilizzare delle rampe di carico in questo caso bisogna seguire delle indicazioni specifiche (la pendenza non deve essere troppo elevata, l'eventuale pistone di sollevamento del cassone del mezzo non deve essere a semplice effetto, ecc.)
Nei caso fosse necessario che la parte più bassa del nastro fosse più alta, é necessario che il nastro passi dalla posizione più bassa a quella più alta. Per passare da una posizione all’altra sono stati installati dei piedini posti all’estremità del nastro primario, bisogna quindi sfilare le due - spine poste negli snodi (7), abbassare i piedini, posizionare la lama stabilizzatrice e sollevare il nastro attraverso i pistoni di sollevamento, infine riposizionare le spine.
La nostra idea era quindi quella di creare una macchina solida, potente, compatta, ma allo stesso tempo versatile, e che risolvesse i problemi e le limitazione dei nastri già in commercio.
Per noi quindi la nostra soluzione è innovativa in quanto la nostra macchina è:
- dotata di carro con cingoli radiocomandati, quindi il trasporto è semplice e non richiede all'operatore nessuna fatica fisica;
- datata di carro con cingoli, pistoni di sollevamento e di sfilo, che danno alla macchina una base propria senza necessita da parte dell’operatore di creare basi di appoggio, quindi per l'operatore i tempi di posizionamento sono ridotti a pochi minuti;
- la macchina si può caricate sui mezzi di trasporto attraverso delle gru, muletti o anche con rampe di carico quindi non richiede nessuna fatica fisica a chi deve caricarlo;
- la lunghezza e l’altezza dei nastri è regolabile quindi la macchina risulta versatile per le varie applicazioni;
- la macchina funziona interamente attraverso un motore diesel e un impianto idraulico quindi risulta potente e semplice da riparare, e soprattutto indipendente senza aver necessità di corrente elettrica e cavi elettrici di collegamento;
- la macchina è compatta è larga infatti solo 76 cm quindi passa tranquillamente attraverso una porta standard che generalmente è più larga di 80 cm, per chi quindi deve lavorare all'interno di qualche edificio; la macchina è semplice e intuitiva da utilizzare.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina a nastri trasportatori su cingoli, è caratterizzata dal fatto che è composta da: Motore diesel comprensivo di impianto idraulico (1 fig. A), Lama stabilizzatrice (2 fig. A), Carro cingolato per la movimentazione della macchina (3 fig. A), Nastro mobile (4 fig. A), Vasca di carico per il materiale da trasportare (5 fig. A), Nastro mobile secondario (6 fig. A), Snodo per l'inclinazione dei nastri trasportatori (7 fig. A), Motori idraulici per la movimentazione dei nastri {8 fig. A), Pannello elettrico dei comandi e radiocomando (9 fig. A), Punti di ancoraggio per la movimentazione con apparecchi di sollevamento (10 fig. A), Lampeggiante macchina in manovra (11 fig. A), Protezioni laterali per la ritenzione del materiale trasportatoci 2 fig. A).
  2. 2. Macchina a nastri trasportatori su cingoli come da rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che la macchina è dotata di un motore diesel che azionato fa girare il proprio albero, la rotazione dell'albero del motore aziona tre pompe, disposte in linea, che pescano olio dal serbatoio e lo mandano in pressione ai vari utilizzi. La pompa 1 manda l’olio ad una elettro-valvola che comandata dal radiocomando fa avanzare o retrocedere il cingolo disposto dalla parte verso l'antenna del radiocomando mentre azionando una leva fa funzionare il frangizolle {figura D) che è un accessorio mobile non sempre collegato o altri accessori che eventualmente si possono collegare. La pompa 2 manda l'olio ad un'altra elettro-valvola che ha due comandi il primo azionato dal radiocomando fa avanzare o retrocedere il cingolo disposto verso le leve dei comandi, il secondo azionato da un interruttore disposto nel pannello di controllo aziona i motori idraulici (8 fig. A) per la rotazione dei nastri. La pompa 3 manda l'olio a due distributori, il primo distributore azionato da una leva fa funzionare un pistone a doppio effetto che solleva o abbassa i nastri; il secondo distributore azionato da una leva fa funzionare un pistone a doppio effetto che fa uscire o rientrare il nastro secondario (figura C), una seconda leva invece fa funzionare un pistone a doppio effetto che abbassa o solleva la lama stabilizzatrice. Infine poi l'olio ritorna al serbatoio passando attraverso un filtro che ne garantisce la pulizia.
  3. 3. Macchina a nastri trasportatori su cingoli come da rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che il motore primario della macchina è diesel (1 fìg. A), il motore attraverso il suo albero fa funzionare le pompe le quali poi azionano i vari componenti. Il motore può essere acceso a strappo o con la chiave. Per spegnere il motore invece si deve decelerare al minimo la manopola dell'acceleratore, in casa di emergenza invece si preme uno dei due funghi di emergenza, uno posizionato sul pannello di controllo (9 fìg. A), e uno posizionato sul radiocomando.
  4. 4. Macchina a nastri trasportatori su cingoli come da rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che la lama stabilizzatrice (2 fìg. A), il cui posizionamento è regolato da un pistone comandato da una delie leve poste vicino al pannello di controllo (9 fig. A), ha tre funzioni, la prima quella di garantire stabilità alla macchina durante il lavoro, quindi una volta posizionato il nastro nell'area di lavoro prima di cominciare a lavorare va aperta, togliendo le due spine che ha sui retro, e fatta scendere verso il terreno. La seconda funzione è quella di sollevare ulteriormente il nastro di qualche cm, facendola scendere infatti il nastro si alza, questo serve anche per portare il nastro nella posizione più alta. La terza infine è quella di spianare il terreno, mantenendo la lama abbassata verso il terreno e facendo avanzare la macchina, il terreno viene spianato,
  5. 5. Macchina a nastri trasportatori su cingoli come da rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fato che alla base delle macchina vi è una carro dotato di cingoli, questi sono radiotelecomandati {9 fig. A), per permettere all’operatore di dirigere la macchina ad una distanza di sicurezza opportuna. Il carro cingolato quindi fa si che la macchina sia mossa indipendentemente senza necessita dell’operatore di trasportare manualmente i nastri. Il radiocomando per motivi di sicurezza funziona solo quando il nastro secondario (6 fig. A), è completamente rientrato e quindi il fine corsa disposto tra il nastro primario (4 fig. A), e quello secondario (6 fig. A), é chiuso.
  6. 6. Macchina a nastri trasportatori su cingoli come da rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che sotto il nastro secondario é posto un pistone a doppio effetto che comandato da una leva regola l’uscita del nastro secondario e quindi regola la lunghezza totale del nastro. E’ importante che la lunghezza del nastro sia regolabile questo per dare maggiore flessibilità di lavoro alia macchina.
  7. 7. Macchina a nastri trasportatori su cingoli come da rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che la macchina é dotata nell'estremo del nastro secondario (6 fig. A), di una vasca di carico per il materiale da trasportare (5 fig. A), questa ha lo scopo di convogliare il materiale caricato verso il nastro, ed inoltre facilita l’operazione dì carico del materiale allargando la superficie. La vasca non è fissa alla strutura ma si può facilmente togliere qualora fosse d’ingombro o non necessaria.
  8. 8. Macchina a nastri trasportatori su cingoli come da rivendicazioni precedenti caratterizzata dai fatto che ia macchina su entrambi i lati è dotata di uno snodo per l'inclinazione dei nastri trasportatori (7 fig. A), questi snodi permettono alla macchina di passare da una posizione in cui il perno è posto nella posizione più bassa a una in cui il perno è posto nella posizione più aita. La posizione più bassa è da mantenere quando il nastro sta lavorando, mentre la posizione più alta è da mantenere quando il nastro deve essere caricato su un mezzo attraverso delle rampe di carico. La posizione più alta infatti mantiene il nastro più orizzontale in questo modo il nastro non tocca le rampe. Per passare dalla posizione più bassa alla posizione più alta sono stati installati dei piedini posti all’estremità del nastro primario, bisogna inoltre posizionare la lama stabilizzatrice e sollevare il nastro attraverso i pistoni di sollevamento.
  9. 9. Nello specifico la macchina per entrambi i nastri (6 fig. A), (4 fig. A), è dotata di motori idraulici che fanno avanzare il telo dei nastri, i motori ruotano sempre contemporaneamente allo stesso numero di giri.
  10. 10. Macchina a nastri trasportatori su cingoli come da rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che la macchina è dotata di un panello di controllo (9 fig. A), e di un radiocomando (9 fig. A), attraverso i quali si comanda ia macchina. Nel pannello di controllo vi è una scatola elettrica nella quale vi è il fungo “stop emergenza", l’interruttore che comanda la rotazione dei nastri, vi è poi un altro interruttore ausiliario predisposto qualora si attaccassero alla macchina altri accessori. A destra del pannello vi è la leva dell’acceleratore mentre sotto vi è la chiave per l’accensione del motore, il motore può essere acceso sia attraverso la chiave sia a strappo attraverso la corda posta vicino al motore, A sinistra vi sono due leve lunghe e due leve corte, da sinistra verso destra, la prima è ausiliaria e fa funzionare il frangizolle (figura D) o altri eventuali accessori, la seconda comanda il pistone sollevamento, la terza l'uscita del nastro mentre la quarta regola la lama stabilizzatrice. Il radiocomando invece comanda il movimento dei cingoli, il radiocomando risulta utile e necessario in quanto l'operatore durante il trasporto dei nastri rimane ad una distanza di sicurezza dai cingoli per evitare che si possa schiacciare i piedi, ed inoltre è molto comodo per l'operatore. Il radiocomando funziona solo se il fine corsa presente tra i nastri è totalmente rientrato, quindi il nastro secondario è tutto dentro, questo per impedire che il trasporto venga effettuato con il nastro secondario fuori.
  11. 11. Macchina a nastri trasportatori su cingoli come da rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che la macchina è dotata su entrambi i lati di ganci di carico (10 fig. A), questi permettono di caricare la macchina mediante mezzi di sollevamento, gru o carroponti, sui mezzi di trasporto ove non fosse possibile caricare la macchina attraverso rampe di carico.
  12. 12. Macchina a nastri trasportatori su cingoli come da rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che la macchina è dotata di un lampeggiante e di un cicalino sonoro (11 fig. A), il lampeggiante è attivo quando la macchina è in moto mentre il cicalino si attiva solo quando la macchina è in movimento. Entrambi i dispositivi sono stati installati per motivi di sicurezza, per indicare al personale che lavora in prossimità della macchina la presenza della stessa.
  13. 13, Macchina a nastri trasportatori su cingoli come da rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che la macchina è dotata di protezioni laterali per la ritenzione del materiale trasportato (12 fig. A), queste sono state installate per impedire al materiale di cadere dalla corsia dì trasporto.
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