ITTV20100101A1 - Dispositivo antiscalzante per calzatura. - Google Patents

Dispositivo antiscalzante per calzatura. Download PDF

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ITTV20100101A1
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    • A43B23/00Uppers; Boot legs; Stiffeners; Other single parts of footwear
    • A43B23/08Heel stiffeners; Toe stiffeners
    • A43B23/088Heel stiffeners
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    • A43C1/00Shoe lacing fastenings
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    • A43CFASTENINGS OR ATTACHMENTS OF FOOTWEAR; LACES IN GENERAL
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    • A43C11/008Combined fastenings, e.g. to accelerate undoing or fastening

Description

DISPOSITIVO ANTISCALZANTE PER CALZATURA
[0001 ] li presente trovato ha per oggetto un dispositivo antìscalzante, particolarmente per calzatura sportiva.
[0002] La necessità di porre rimedio a tutti quegli inconvenienti che si verificherebbero qualora, specialmente durante la fase di deambulazione, il piede si trovasse ad essere costantemente a contatto con il terreno, ha determinato la necessità dì prevedere delle calzature le quali, lungo il corso del tempo, sono state oggetto di costante innovazione, tanto sotto il profilo dell’estetica, quanto più specificatamente sotto il profilo d’una maggiore funzionalità. Così, particolarmente sotto il profilo funzionale, molte delle innovazioni hanno apportato migliorie a calzature destinate ad usi specifici, quali, ad esempio, quelle destinate alla pratica di discipline sportive. A tale riguardo, particolarmente per quanto concerne le calzature destinate alla pratica di discipline che si svolgono su terreni impegnativi o predisposte per l’interazione con determinate attrezzature, alcune innovazioni hanno teso apportare dei miglioramenti ai sistemi di legatura, altre ancora alla configurazione e composizione della tomaia, altre ancora hanno agito nei confronti della suola. Specie nelle calzature del tipo a scarpone o scarpa, la spinta innovativa delle imprese del settore ha coinvolto i vari sistemi di chiusura con particolare riferimento anche ai mezzi passalaccio. Ciò particolarmente al fine di rispondere alle esigenze imposte da un’apertura della tomaia maggiormente ampia, e da una corrispettiva chiusura che sia in grado di assicurare stabilmente la calzatura al piede conferendo del comfort. Si à ̈ cosi assistito ad una radicale innovazione dei tradizionali sistemi di chiusura per calzature con tomaia aperta, in cui Sungo i rispettivi due bordi della ricavata apertura stessa sono ad essere allineati una serie di fori per il passaggio di un laccio di chiusura che, partendo dai due opposti fori della tomaia più vicini alla punta della calzatura, permettono l'incrocio delle rispettive porzioni del laccio di chiusura attraverso il passaggio di ciascuna porzione del laccio stesso da un foro a quello opposto superiore, cosicché le dette estremità del laccio di chiusura stesse, a seguito di un’esercitata trazione, consentano lo stabile fissaggio della calzatura attorno al piede.
[0003] Per quanto riguarda la chiusura della tomaia, in talune soluzioni, si osservano delle chiusure anche di tipo misto, in considerazione del fatto che in luogo dei fori ai lati dell’apertura, possono essere previsti per tutta la lunghezza od una parte di detta apertura, dei mezzi alternativi agli stessi, quali ad esempio anelli, passalacci, fettucce asolate, ed altre soluzioni ancora.
[0004] Convenzionalmente, una calzatura dispone anche d’un contrafforte. Si tratta, in linea di massima, di un corpo sagomato, ricavato in materiale rigido, il quale nella costruzione della calzatura viene ad essere integrato nella tomaia, in corrispondenza della parte posteriore della calzatura, ad avvolgere una parte del calcagno, al di sopra della porzione di tacco e a contatto della suola od intersuola, avente funzione di irrigidimento della parte posteriore della calzatura nonché lo scopo di evitare lo scalzamento conferendo al tempo stesso una maggiore stabilità di forma alia calzatura stessa.
[0005] In CN201178733Y (Feng) si descrive ad esempio una pratica applicazione del contrafforte, il quale à ̈ costituito da un corpo di materiale plastico sagomato, atto ad essere integrato nella tomaia nella parte posteriore della calzatura, e fissato stabilmente a ridosso della suola, in modo tale da stabilizzare il tacco e conferire un minimo grado di elasticità verso la parte posteriore per favorire la calzata della calzatura.
Stato dell'arte
[0006] GB2463938 (Milana), propone un sistema antiscalzante. Si rivolge ad un pubblico prevalentemente femminile, e descrive un dispositivo di ritenuta, in pratica una stringa che vincola in modo stabile, nella parte posteriore della calzatura, il tacco al collo del piede. L’empiricità della soluzione offre tuttavia una dimensione reale del problema, tanto che proprio per il fatto che à ̈ particolarmente sentito a tutti i livelli, sia si tratti d’una calzatura sportiva, sia d’una convenzionale calzatura d’ogni giorno come una sneaker, sembra ad oggi non risolto in modo efficace.
[0007] Talune calzature, ad esempio per la pratica del trekking, sono solite proporre soluzioni in cui al tradizionale contrafforte, viene aggiunto un secondo contrafforte, posteriore ed esterno cucito a ridosso della facciata esterna e posteriore della calzatura, in modo tale da conferire un ulteriore irrobustimento in detta zona determinata del piede. Altre ancora, in un ottica di alleggerimento della calzatura, non dispongono del contrafforte interno, ma solo ed unicamente di quello esterno. In entrambi i casi, detto contrafforte può essere ricavato per termoformatura direttamente sulla tomaia stessa, o in talaltri casi ancora ricavato in materiale termoplastico rigido e unito in HF. In queste soluzioni tuttavia, l’irrobustimento della parte posteriore della calzatura, pone problemi oggettivi sia in merito al comfort, sia in merito alla calzata. Un ulteriore ostacolo, quale à ̈ il contrafforte esterno, consiste nel fatto che non facilita certo la calzata soprattutto nelle calzature definite a collo alto, come ad esempio gli scarponcinì da trekking o da montagna, al tempo stesso non garantendo alcun comfort, questo soprattutto perché a causa della conformazione se pur lievemente pendente verso l’interno della calzatura, tende a comprimere costantemente nell’area periferica al calcagno e post-maileolare.
[0008] Per ovviare a questi problemi, alcuni hanno ritenuto utile ricavare un contrafforte lievemente mobile. Ad esempio US2010/0050473 (Rosso), propone una chiusura elastica, rimovibile, ricavata nella parte posteriore della calzatura, nella fattispecie una sneaker. In W02008Q65865 (Sato et al.) si descrive una struttura superiore per calzature. In questa ipotesi, la parte posteriore corrispondente alla porzione contrafforte, viene elasticizzata rispetto alla parte anteriore di tomaia per il tramite di due zone laterali di collegamento cedevoli elasticamente.
Stato dell’arte più prossimo al trovato
[0009] DI : US450712 (Pershing) descrive una calzatura sportiva, in particolare per la pratica dello sport ippico, la quale à ̈ provvista d’uno sperone rigido con una conformazione ad “U" posizionato a cavallo del contrafforte in appoggio con il bordo inferiore sul tacco e proiettato verso la parte anteriore della calzatura. Lo sperone in corrispondenza dei lati volti verso l’esterno dei bracci della configurazione ad “U†che si dispongono lungo i fianchi della calzatura dispone di due asole attraverso le quali, nella condizione di sperone montato, passa la fettuccia di bloccaggio. Detta fettuccia di bloccaggio, nella parte inferiore passa a ridosso del tacco ed a contatto della suola mentre nella parte superiore avvolge la parte di tomaia che interessa il dorso del piede al di sopra dei lacci ed à ̈ così registrabile. La più o meno tensione della fettuccia per il tramite della sua successiva assicurazione favorisce un richiamo verso la parte anteriore dello sperone il quale così muovendosi in senso orizzontale, preme di pari tensione a ridosso del contrafforte.
Inconvenienti
[0010] Nelle soluzioni di calzature che sono provviste del convenzionale contrafforte, la deambulazione può non risultare particolarmente comoda. E’ certamente risaputo infatti che nella zona del tallone della calzatura, soprattutto quando la calzatura à ̈ localmente usurata, durante la deambulazione il tallone del piede tende a sollevarsi, originando uno scivolamento progressivo in va e vieni ogni qualvolta non à ̈ in condizione prona. Questo fenomeno, provoca una progressiva irritazione sino alla formazione di vescicole o lacerazione del derma, con conseguente pratica impossibilità d’indossare la calzatura stessa. La non coerenza costante del piede nell'area del tallone con la superficie periferica interna dei contrafforte affatica la deambulazione e può rendere instabile la calzatura, che in percorsi accidentati, può rivelarsi particolarmente pericolosa per le articolazioni. Nelle soluzioni di calzature che sono provviste di contrafforte cedevole elasticamente come ad esempio W02008065865 (Sato et al.) il problema può apparire ancora più pregnante, ed in effetti, il fatto che sia non controllabile in una determinata posizione corrispondente ad esempio alla deambulazione, può rendere ancora più accentuato il fenomeno dello scalzamento. In DI il problema che si pone l’estensore à ̈ riferibile ad una più comoda regolazione e rimozione dello sperone, a mantenerlo in una posizione sostanzialmente allineata, e al tempo stesso finalizzato a favorire un maggiore comfort.
[001 1 ] Da queste considerazioni introduttive, s’intuisce come sia certamente preminente l'individuazione di soluzioni alternative. Uno scopo del presente trovato à ̈ anche quello di ovviare ai succitati inconvenienti realizzando un dispositivo antiscalzante che sia in grado di consentire una deformazione controllata di almeno la porzione d’imbocco della calzatura nella calzata e al tempo stesso agendo sul tensionamento del dispositivo ripristinare in una posizione determinata il contrafforte che à ̈ mobile.
Riassunto dell’invenzione
[001 2] Questo ed altri scopi vengono raggiunti con la presente innovazione secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni, risolvendo i problemi esposti mediante un dispositivo antiscalzante per calzatura sportiva, composta da una suola, una tomaia e nella parte posteriore d’un contrafforte, detta calzatura essendo provvista del contrafforte che à ̈ mobile ed à ̈ esterno rispetto alla tomaia dell’area del tallone della calzatura, il quale contrafforte à ̈ unito a guisa di cerniera nella parte inferiore alla calzatura di modo tale che in modo controllato si discosti nella parte superiore dalla tomaia o si accosti alla detta tomaia, detto \ f contrafforte mobile essendo impegnato da una stringa che cinge entrambi i
iati dell’area del tallone della calzatura, passando attraverso dei passalacci
uniti ai lati della apertura della tomaia, di modo tale che detta stringa si
protenda verso la chiusura della calzatura, con in prossimità della detta
chiusura mezzi di guida della stringa, i quali mezzi di guida sono ricavati
nella tomaia, ed in cui detta stringa à ̈ provvista di un terminale passalaccio
attraverso il quale à ̈ passante il laccio di chiusura della calzatura.
Scopi e vantaggi
[001 3 ] In tal modo, attraverso l’apprezzabile apporto creativo il cui
effetto costituisce un immediato progresso tecnico, si conseguono diversi
vantaggi.
Un primo aspetto consiste nel realizzare un dispositivo antiscalzante che
consente in modo controllato di registrare nel migliore dei modi la posizione
del contrafforte mobile e di mantenerlo in una posizione predeterminata
sino al suo voluto allentamento. In particolare, detto dispositivo essendo
composto anche da una stringa che à ̈ vincolata ai lacci della chiusura, nel
corso della deambulazione, ed in particolare nella condizione di sollevamento
del piede, la tensione che si genera in corrispondenza della chiusura a lacci,
viene trasmessa anche alla stringa, esercitando una forza di trazione che
determina l’ulteriore e contestuale pressione del contrafforte a ridosso
dell’area del tallone della calzatura, impedendo il fenomeno della scalzata. In
definitiva, si consegue un maggior comfort della calzatura la quale può
anche meglio adattarsi alla conformazione anatomica del piede, e
conferendo in generale maggiore stabilità alia stessa.
[001 4] Allentando la chiusura a lacci, la forza di trazione della stringa diminuisce progressivamente favorendo, durante la calzata l’allontanamento del contrafforte rispetto alla tomaia. Con il contrafforte mobile discostato, l’apertura della calzatura risulta meno ostacolata permettendo un più comodo e rapido ingresso del piede all'interno della detta calzatura.
In definitiva, il dispositivo garantisce massima stabilità ad ogni angolo del piede riducendo il rischio di sollecitazioni eccessive alle articolazioni come caviglie, arco plantare e ginocchia, contenendo pure la stanchezza fisica deN’utilizzatore. Il benefit finale si traduce non solo in maggiore sicurezza, ma anche in massima aderenza, massima precisione della calzata, massimo avvolgimento del piede durante qualsiasi movimento unitamente ad un comfort assoluto.
[001 5] Questi ed altri vantaggi, appariranno dalla successiva particolareggiata descrizione di una soluzione preferenziale di realizzazione con l'aiuto del disegno allegato.
Breve descrizione dei disegni
La Figura 1 , rappresenta una vista latero posteriore d’una calzatura provvista del dispositivo antiscalzante oggetto del presente trovato.
Descrizione d’un esempio pratico di realizzazione
[001 6] Con riferimento anche alle figure (Figura 1 ) una calzatura sportiva (10) à ̈ composta da una suola (100) ed una tomaia (200). La tomaia (200) in corrispondenza della parte anteriore à ̈ provvista d’una chiusura (201 , 202) dei due lembi d’apertura, ottenuta per il tramite di un laccio (201 ) che à ̈ passante in corrispondenza dei passalacci (202) posizionati in modo simmetrico lungo i lembi da richiudere dell’apertura della calzatura (10).
[001 7] In corrispondenza della parte posteriore della calzatura (10) ovvero nell’area de! tallone, à ̈ unito esternamente un contrafforte mobile (300), il quale à ̈ ricavato in materiale plastico, con nella parte mediana una sporgenza (301 ) che à ̈ attraversata da una feritoia (302), La parte inferiore (310) del contrafforte mobile (300) à ̈ unita stabilmente alla tomaia (200) ed alla suola (100) per il tramite di cuciture di modo tale da costituire una cerniera lasciando la parte superiore libera di muoversi in modo controllato.
[001 8] Attraverso detta feritoia (302) del contrafforte mobile (300) à ̈ passante la stringa (400) che si dispone in modo tale da avvolgere la tomaia (200) su entrambi i fianchi della calzatura (10), rispettivamente esterno ed interno della calzatura (10), sino a passare attraverso il passalaccio di rinvio (203) che à ̈ fissato alla tomaia (200) e posizionato in corrispondenza del detto fianco della calzatura (10). Il passalaccio di rinvio (203) della strìnga (400) fa in modo che la detta stringa (400) venga ad essere indirizzata verso la chiusura (201 , 202) della detta calzatura (10), passando dapprima attraverso un mezzo di guida (210) che à ̈ ottenuto direttamente sulla tomaia (200), lasciando libera da cuciture una porzione di materiale di riporto. Detto mezzo di guida (210) à ̈ sostanzialmente costituito da un canale passante, attraverso il quale la stringa (400) à ̈ libera di scorrere in va e vieni a seconda del grado di tensionamento conferito dai laccio (201 ) della chiusura (201 , 202) che à ̈ passante attraverso il corrispondente passalaccio terminale (204) unito alla terminazione (401 ) della stringa (400).
[001 9] Operativamente, in una condizione di laccio (201 ) allentato, anche la stringa (400) à ̈ allentata, ed il contrafforte mobile (300) à ̈ libero di discostarsi rispetto all’area del tallone della calzatura (10). Una volta indossata detta calzatura (10), si esegue il tendimento del laccio (201 ), il quale esercita la propria tensione di chiusura in corrispondenza dei passalacci (202, 203, 204) sollecitando contestualmente il contrafforte mobile (300) a chiudersi e premere progressivamente sulla tomaia (200) in corrispondenza dell’area dei tallone d’una misura tale ed adeguata al piede deH’utilizzatore. L’assicurazione del laccio (201 ) in modo convenzionale, ad esempio per i! tramite di un nodo, assicura stabilmente la calzatura (10) al piede deil’utilizzatore.
Legenda
(10) calzatura sportiva
(1 00} suola
(200) tomaia
(201 , 202) chiusura, laccio (201 ) passalacci (202)
(203) passalaccio di rinvio
(204) passalaccio terminale
(210) mezzo di guida
(300) contrafforte mobile
(301 ) sporgenza
(302) feritoia
(310) parte inferiore
(400) stringa
(401 ) terminazione della stringa (400).

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo antiscalzante per calzatura che à ̈ composta da una suola (100), una tomaia (200) e nella parte posteriore d’un contrafforte (300), caratterizzato dal fatto che detta calzatura (10) ha il contrafforte (300) che à ̈ mobile rispetto alla tomaia (200) dell'area del tallone della calzatura ( 10), detto contrafforte (300) essendo unito a guisa di cerniera nella parte inferiore alla calzatura (10) di modo tale che in modo controllato si discosti nella parte superiore, dalla tomaia (200), o si accosti alla detta tomaia (200), detto contrafforte mobile (300) essendo impegnato da almeno una stringa (400) che à ̈ passante attraverso un passalaccio di rinvio (203) unito al fianco della tomaia (200), di modo tale che detta stringa (400) si protenda verso la chiusura (201 , 202) attraverso mezzi di guida (210) della stringa (400) che à ̈ con almeno un passalaccio terminale (204) vincolata al detto laccio (201 ) della chiusura (201 , 202).
  2. 2. Dispositivo antiscalzante per calzatura, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che la stringa (400) à ̈ singola ed à ̈ passante attraverso la feritoia (302) del contrafforte mobile (300) in modo tale da avvolgere la tomaia (200) nella zona del tallone e su entrambi i fianchi della calzatura (10), rispettivamente esterno ed interno della calzatura ( 10), sino a passare attraverso il corrispondente passalaccio di rinvio (203) che à ̈ fissato alla tomaia (200) e posizionato in corrispondenza di ciascun fianco della calzatura (10), in modo che la detta stringa (400) venga ad essere indirizzata con la corrispondente terminazione (401 ) verso la chiusura (201 , 202) della detta calzatura (10), passando dapprima attraverso un mezzo di guida (210) e, per il tramite del passatacelo terminale (204) vincolato a! laccio (201 ).
  3. 3. Dispositivo antiscalzante per calzatura, secondo la rivendicazione 1 e 2 caratterizzato dal fatto che il mezzo di guida (210) à ̈ un canale passante, attraverso il quale la stringa (400) à ̈ libera di scorrere in va e vieni a seconda del grado di tensionamento conferito dal laccio (201 ) della chiusura (201 , 202) che à ̈ passante attraverso il corrispondente passalaccio terminale (204) unito alla terminazione (401 ) della stringa (400).
  4. 4. Dispositivo antiscalzante per calzatura, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il detto mezzo di guida (210) Ã ̈ ottenuto direttamente sulla tomaia (200), lasciando libera da cuciture una porzione di materiale di riporto.
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