ITTV20090211A1 - Struttura di dispositivo di protezione - Google Patents

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ITTV20090211A1 IT000211A ITTV20090211A ITTV20090211A1 IT TV20090211 A1 ITTV20090211 A1 IT TV20090211A1 IT 000211 A IT000211 A IT 000211A IT TV20090211 A ITTV20090211 A IT TV20090211A IT TV20090211 A1 ITTV20090211 A1 IT TV20090211A1
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    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B15/00Other details of locks; Parts for engagement by bolts of fastening devices
    • E05B15/02Striking-plates; Keepers; Bolt staples; Escutcheons
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
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    • E05B15/1614Use of special materials for parts of locks of hard materials, to prevent drilling
    • E05B2015/1628Free-rotating protecting covers or discs

Description

TITOLO: STRUTTURA DI DISPOSITIVO DI PROTEZIONE
DESCRIZIONE
La presente domanda ha per oggetto una struttura di dispositivo di protezic
Oggigiorno sono note serrature atte consentire la chiusura e l'apertura di una porta o di un cancello le quali comprendono essenzialmente un cilindro di apertura dotato di una sede per l'inserimento una opportuna chiave atta a consentire l'attivazione del cilindro stesso e quindi lo sblocco della serratura.
Tali cilindri di tipo noto sono usualmente realizzati in ottone o comunque in materiali che non presentano una elevata resistenza meccanica, prestandosi così ad essere agevolmente scassinati mediante trapanazione e/o rottura e/o strappo.
Al fine di proteggere tali cilindri di tipo noto da possibili effrazioni à ̈ in uso fissare alla serratura, in una posizione tale da avvolgere una estremità del cilindro, un apposito elemento di copertura o basamento di forma essenzialmente cilindrica che presenta una apertura frontale parzialmente occlusa da un disco di protezione rotante nel quale à ̈ ricavata una feritoia atta a consentire l’inserimento della chiave.
Detto disco di protezione costituisce quindi una difesa del cilindro da trapanature eseguite con punte elicoidali ma consente al contempo l'inserimento e la rotazione della chiave nel cilindro racchiuso nel basamento.
Tali basamenti di tipo noto presentano tuttavia un inconveniente: sono infatti montati dall'esterno e fissati alla serratura per mezzo di viti incassate sul pannello della porta che à ̈ costituito da materiali vari come legno, plastica, lamiera, ecc.
Normalmente tra pannello e basamento c'Ã ̈ uno spazio, o "luce" ,che viene coperto e nascosto da una placca decorativa fissata al pannello.
L'effrazione à ̈ usualmente consentita togliendo la placca decorativa dal pannello della porta o portone, generalmente fissata su di esso con due viti amovibili dall'esterno, e inserendo un tubo o altro attrezzo sulla borchia in modo tale che, forzandola, siano strappate le due viti di fissaggio della serratura e, in contemporanea, spezzato il cilindro, risultando così agevole l'apertura dall'esterno della porta.
Un inconveniente delle soluzioni appena sopra descritte à ̈ quinti costituita dalla facile rimovibilità della placca decorativa dal pannello della porta o cancello.
E' nota la domanda TV2007A195 depositata in data 7 dicembre 2007 che descrive una struttura di dispositivo di protezione antieffrazione e antistrappo, particolarmente per una serratura.
Vantaggiosamente la struttura comprende un basamento sostanzialmente cilindrico, associato o associabile assialmente al cilindro della serratura, sulla cui superficie laterale sono ricavati, a partire dall'estremità dello stesso rivolta da parte opposta alla serratura un primo ed un secondo smanco anulare.
Assialmente al basamento à ̈ ricavata una prima sede per il fissaggio del cilindro disposta in modo tale per cui la toppa di accesso per una apposita chiave risulta posta m posizione disassata rispetto all'asse medio longitudinale del basamento.
Nel basamento sono ricavati, lateralmente alla prima sede ed assialmente al basamento stesso, dei fori atti all'inserimento di apposite viti.
Vantaggiosamente, assialmente al basamento, Ã ̈ ricavato un occhiello a pianta preferibilmente circolare che risulta affacciato, in uso, alla toppa ricavata nel cilindro della serratura.
Opportunamente l'occhiello presenta dimensioni tali da consentire l'inserimento e la rotazione del gambo della chiave che risulta così inseribile nella toppa del cilindro della serratura.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, nell'occhiello à ̈ girevolmente inserito un disco proteggi toppa, diametralmente al quale à ̈ ricavata una apposita feritoia presentante forma e disposizione tali da consentire il passaggio attraverso la stessa del gambo della chiave.
È presente una placca decorativa dotata di un corpo cilindrico sul cui fondo sporgono radialmente due alette, circa controsagomate al primo e al secondo smanco anulare presenti nel basamento .
La placca decorativa viene inserita nel basamento dalla parte posteriore inserendo le alette nel primo e secondo smanco mentre apposite viti bloccano il basamento e la placca decorativa alla serratura posta per esempio nella porta.
Le alette inserite nel primo e nel secondo smanco anulare tendono ad impedire, anche se le viti vengono allentate, la fuoriuscita della placca decorativa dalla sua sede, impedendo così che questa venga strappata e permetta, con attrezzi da scasso, di sradicare il basamento della serratura.
Il principale svantaggio ascrivibile a tale dispositivo noto consiste nel fatto che le alette risultano, ad un tentativo di effrazione, facilmente ripiegabili: questo determina un gioco rispetto al primo e al secondo smanco in cui sono inserite, che permette lo sfilamento della placca decorativa nel caso venisse trazionata assialmente .
Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato à ̈ quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un trovato che impedisca lo sfilamento della placca decorativa dal basamento.
Nell’ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo à ̈ quello di realizzare un trovato che sia realizzabile con macchinari e impianti noti .
Non ultimo scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un trovato che risulti strutturalmente semplice e che possa essere applicato anche alle normali serrature di tipo noto.
Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da una struttura di dispositivo di protezione, comprendente un basamento, dotato di una sede per un cilindro associabile ad una serratura, e presentante perimetralmente almeno due sedi assiali di connessione a una placca decorativa dotata di almeno due alette controsagomate ed accoppiabili amovibilmente a dette almeno due sedi, che si caratterizza per il fatto che dette almeno due alette e due sedi presentano, in una sezione in pianta, un profilo avente una conformazione irregolare.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui :
la fig. 1 illustra, in una vista prospettica, il trovato applicato ad una serratura di una porta o portoncino,·
la fig. 2 illustra, in un esploso, il trovato applicato ad una serratura di una porta o portoncino ;
la fig. 3 illustra, in una vista prospettica frontale, il basamento inserito nella placca decorativa e il cappuccio di protezione;
la fig. 4 illustra, in una vista prospettica posteriore, il basamento inserito nella placca decorativa e il cappuccio di protezione;
la fig. 5 illustra, in un primo esploso, il trovato ;
la fig. 6 illustra, in un secondo esploso, il trovato ;
la fig. 7 illustra, in una vista posteriore, il trovato;
la fig. 8 illustra, in dettaglio, una aletta. Con riferimento alla figura 1 si à ̈ indicato con il numero (1) il dispositivo di protezione applicabile ad una serratura (2) inseribile in una porta o portoncino (3) .
Con riferimento alla figura 2 e seguenti si à ̈ indicato con il numero (4) il basamento, di forma preferibilmente ma non esclusivamente cilindrica, che presenta sulla superficie frontale (5) almeno due primi fori filettati (6) assiali, diametralmente opposti, per l'alloggiamento di due grani (7).
Detto basamento (4) presenta, a partire dalla superficie posteriore (8), una prima sede (9) assiale conformata essenzialmente ad "T", il cui gambo (9a) non à ̈ passante attraverso detto basamento (4) e la cui testa (9b) à ̈ raccordata ad un secondo foro (10) ricavato sulla superficie frontale (5).
Nella testa (9b) della prima sede (9) Ã ̈ inserito un riscontro elastico (11) conformato a "C" e agente radialmente per la ritenuta assiale di un disco proteggi toppa (12) girevolmente inserito in posizione disassata rispetto all'asse del basamento (4).
Detto disco proteggi toppa (12) presenta diametralmente una prima feritoia (13) per il passaggio di uno stelo (14) di una chiave (15) che va ad inserirsi in un cilindro (15a) costituente detta serratura (2).
Detto basamento (4) presenta, sulla superficie laterale esterna (4a) e a partire dalla superficie posteriore (8), almeno due sedi assiali; nella particolare forma realizzativa illustrata si sono considerate quattro sedi assiali (16a,16b,16c, 16d), di lunghezza inferiore a quella di detto basamento (4).
L’asse di detti due primi fori filettati (6) che alloggiano i due grani (7) coincide con l’asse di due dette sedi assiali (16a,16b,16c,16d) poste circa diametralmente tra loro.
Ciascuna di dette quattro sedi assiali (16a, 16b,16c,16d) presenta, in una sezione trasversale, e quindi in una vista in pianta, un profilo avente una conformazione irregolare; viene ad essere esclusa esplicitamente una forma semicircolare .
Viene così ad essere definito, per ciascuna di dette quattro sedi, un primo bordo perimetrale (17) avente uno sviluppo non lineare nel senso che presenta un andamento che, nel suo sviluppo, determina almeno un cambio di direzione.
La forma del primo bordo perimetrale (17) può quindi essere la più varia, essendo sufficiente che il medesimo presenti un profilo con almeno una variazione di direzione nel suo sviluppo.
Detto primo bordo perimetrale (17) presenta, nella particolare forma realizzativa illustrata, un andamento simmetrico a definire un primo arco centrale (17a) raccordato a due secondi archi laterali (17b) che si raccordano, ad una estremità, alla superficie laterale (4a).
Tale andamento può naturalmente essere anche di tipo asimmetrico; inoltre la forma del bordo perimetrale potrà' essere la piu' consona in funzione di specifiche esigenze.
Il raggio di curvatura di detti primi e secondi archi (17a,17b, 17c) deve essere diverso per conseguire un cambio di direzione nelle zone di raccordo tra gli stessi.
Detto basamento (4) presenta, sulla superficie posteriore (8), in una zona disassata rispetto a dette quattro sedi assiali (16a,16b, 16c, 16d), due terzi fori (18) assiali ciechi, internamente filettati e posti diametralmente tra loro, detti terzi fori (18) ospitano due viti (19) per il fissaggio di detto basamento (4) a detto portoncino o porta (3) .
Sulla superficie laterale (4a) del basamento (4) Ã ̈ inoltre ricavata, in una zona non interessata da dette quattro sedi assiali (16a, 16b,16c,16d) , una sede anulare (20), per l'alloggiamento di una guarnizione (21) di tipo "O ring", ed un anello di finecorsa (22), in rilievo, per l'appoggio in battuta per un cappuccio protettivo (23) che ricopre la superficie frontale (5) del basamento (4).
Detto cappuccio protettivo (23), di forma controsagomata al basamento (4) e cavo, presenta un quarto foro (24), assiale e disassato, per l’accessibilità, dall'esterno, alla prima feritoia (13).
Una placca decorativa (25), ricavata preferibilmente per imbutitura da una lamiera, presenta un corpo cavo (26) che risulta controsagomato alla superficie laterale esterna di basamento (4) e quindi presenta, nella particolare forma realizzativa, forma cilindrica di diametro interno circa pari al diametro esterno di detto basamento (4); e' presente inoltre una cornice (27) frontale ed un quinto foro o apertura (28) posteriore .
Detto quinto foro o apertura (28) e' controsagomato alla superficie laterale esterna del basamento (4); nella forma realizzativa illustrata il diametro di detto quinto foro (28) Ã ̈ tale da consentire il passaggio per detto basamento (4) .
In detto corpo cavo (26) e' definito inoltre un bordo perimetrale posteriore (26a), sporgente in direzione di detto basamento (4), da cui sporgono, radialmente e verso l'interno di detto quinto foro o apertura (28), quattro alette (29a, 29b,29c,29d) controsagomate a dette quattro sedi assiali (16a, 16b, 16c, 16d) ricavate in detto basamento (4).
Ciascuna di dette alette (29a, 29b, 29c, 29d) definisce, in una sezione trasversale, un secondo bordo perimetrale (30) presentante una geometria omologa a quella delle quattro sedi assiali (16a, 16b, 16c, 16d); à ̈ così definito, nella particolare forma realizzativa illustrata, un secondo arco centrale (30a) affiancato da due secondi archi laterali (30b) che si raccordano ad una estremità a terzi archi di scarico (30c) che si raccordano a loro volta al bordo perimetrale posteriore (26a) del corpo cavo (26)
Il funzionamento à ̈ il seguente: la placca decorativa (25) à ̈ inserita nel foro di alloggiamento (30) presente nel portoncino (3) dall'esterno, facendo in modo che la cornice (27) sia posizionata esternamente a detto portoncino (3).
Successivamente il basamento (4) Ã ̈ inserito, dalla parte della superficie posteriore (8) all'interno del corpo cavo (26) facendo in modo che le alette (29a, 29b,29c, 29d) della placca decorativa (25) possano scorrere assialmente all'interno delle corrispondenti sedi assiali (16a,16b, 16c, 16d) presenti sul basamento (4).
La disposizione delle quattro sedi assiali (16a,16b, 16c, 16d) e delle rispettive alette (29a,29b, 29c, 29d) può essere la più varia, nel senso che ne possono sussistere ad esempio due su un medesimo asse diametrale, e due su assi diversi .
Anche il loro numero può' variare, essendo sufficiente che siano almeno due.
Tramite le viti (19) si fissa il basamento (4) sul portoncino (3) insieme alla serratura (2) e successivamente si regola vantaggiosamente la posizione della placca decorativa (25), mediante i grani (7), facendo in modo che vada in appoggio sulla superficie esterna del portoncino (3), guesta operazione può essere eseguita su una ampia varietà di spessori di portoncini, porte o cancelli .
A questo punto si applica al basamento (4), dall’esterno, il cappuccio protettivo (23) in modo da coprire l'accesso ai grani (7) e facendo combaciare il secondo foro (10) con la prima feritoia (13) per permettere l'uso della chiave (15).
La forma delle alette (29a,29b, 29c,29d) e quelle delle sedi assiali (16a,16b,16c,16d) determina delle zone di sottosquadro tra i secondi archi laterali (30b) e gli archi costituenti il primo bordo perimetrale (17) e il secondo bordo perimetrale (30); tali zone, grazie anche alla presenza del bordo perimetrale posteriore (26a) che conferisce robustezza alle alette (29a,29b,29c,29d) , non permettono a queste ultime di sfilarsi dalle sedi assiali (16a,16b,16c,16d) , anche a seguito di deformazioni impresse alla placca decorativa (25), diversamente da quanto succede nella tecnica nota.
Si evita così che si possa definire un gioco tra le sedi assiali (16a,16b,16c,16d) e le alette (29a,29b,29c,2 9d), perchà ̈ la deformazione anche di uno di detti primi, secondi e terzi archi (17a, 17b, 30a,30b,30c) comporterebbe il grippaggio con dette sedi assiali (16a,16b,16c,16d) .
Si à ̈ così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati essendosi escogitata una struttura di dispositivo di protezione particolarmente per una serratura in grado di proteggere il cilindro di tale serratura dai tentativi di manomissione e di forzatura. Il trovato impedisce l'estrazione della placca decorativa dalla sua sede rendendo molto difficile lo scasso del cilindro e, unitamente ad una notevole semplicità costruttiva, mantiene ridotti i costi di produzione.
Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti del trovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.
I diversi mezzi per effettuare certe differenti funzioni non dovranno certamente coesistere solo nella forma di realizzazione illustrata ma potranno essere di per se presenti in molte forme di realizzazione, anche se non illustrate.
Le caratteristiche indicate come vantaggiose, opportune o simili possono anche mancare o essere sostituite da equivalenti .

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura di dispositivo di protezione, comprendente un basamento, dotato di una sede per un cilindro associabile ad una serratura, e presentante perimetralmente almeno due sedi assiali di connessione a una placca decorativa dotata di almeno due alette controsagomate ed accoppiabili amovibilmente a dette almeno due sedi, che si caratterizza per il fatto che dette almeno due alette e due sedi presentano, in una sezione in pianta, un profilo avente una conformazione irregolare.
  2. 2. Struttura di dispositivo di protezione come alla rivendicazione 1, comprendente un basamento (4) presentante, sulla superficie laterale esterna (4a) ed a partire dalla superficie posteriore (8), almeno due sedi assiali, che si caratterizza per il fatto che dette almeno due sedi assiali e dette alette presentano, in una sezione in pianta, UN PROFILO AVENTE una conformazione non lineare.
  3. 3. Struttura di dispositivo di protezione, come alle rivendicazioni 1 e 2, che si caratterizza per il fatto che dette almeno due alette presentano, in una sezione in pianta, un profilo che presenta una conformazione dotata di almeno due protrusioni.
  4. 4. Struttura di dispositivo di protezione, come alle rivendicazioni 1 e 2, che si caratterizza per il fatto che dette almeno due sedi assiali e alette presentano, in una sezione in pianta, un profilo avente una conformazione dotata di almeno un sottosquadro.
  5. 5. Struttura di dispositivo di protezione, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che su detto basamento (4) sono ricavate due o più sedi assiali (16a,16b,16c,16d) , di lunghezza inferiore a quella di detto basamento (4) e presentanti ciascuna, in una sezione trasversale, e quindi in una vista in pianta, un profilo avente una conformazione irregolare a definire, per ciascuna di dette sedi assiali (16a,16b, 16c,16d), un primo bordo perimetrale (17) avente uno sviluppo non lineare nel senso che presenta un andamento che, nel suo sviluppo, determina almeno un cambio di direzione.
  6. 6. Struttura di dispositivo di protezione, come alle rivendicazioni 1 e 5, che si caratterizza per il fatto che detto primo bordo perimetrale (17) presenta un andamento simmetrico a definire un primo arco centrale (17a) raccordato a due secondi archi laterali (17b) che si raccordano, ad una estremità, a detta superficie laterale (4a), il raggio di curvatura di detti primi e secondi archi (17a, 17b,17c) essendo diverso per conseguire un cambio di direzione nelle zone di raccordo tra gli stessi.
  7. 7. Struttura di dispositivo di protezione, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente una placca decorativa (25) presentante un corpo cavo (26), in cui e' inseribile detto basamento (4), una cornice (27) frontale ed un quinto foro (28) posteriore tale da consentire il passaggio per detto basamento (4) stesso, che si caratterizza per il fatto che detto corpo cavo (26) presenta un bordo perimetrale posteriore (26a), sporgente in direzione di detto basamento (4), da cui sporgono, radialmente e verso l’interno di detto quinto foro o apertura (28), due o più alette (29a,29b,29c, 29d) controsagomate a dette sedi assiali (16a,16b,16c,16d) ricavate in detto basamento (4).
  8. 8. Struttura di dispositivo di protezione, come alle rivendicazioni 1 e 7, che si caratterizza per il fatto che ciascuna di dette alette (29a,29b,29c,29d) presenta, in una sezione trasversale, un profilo definente un secondo bordo perimetrale (30) presentante una geometria omologa a quella di dette sedi assiali (16a,16b,16c,16d) .
  9. 9. Struttura di dispositivo di protezione, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto secondo bordo perimetrale (30) definisce un secondo arco centrale (30a) affiancato da due secondi archi laterali (30b) che si raccordano ad una estremità a terzi archi di scarico (30c) che si raccordano a loro volta a detto bordo perimetrale posteriore (26a) di detto corpo cavo (26).
  10. 10. Struttura di dispositivo di protezione, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che la forma di dette alette (29a, 29b,29c,29d) e di dette sedi assiali (16a,16b, 16c,16d) determina delle zone di sottosquadro tra detti secondi archi laterali (30b) , costituenti detto primo bordo perimetrale (17), e detto secondo bordo perimetrale (30), dette zone di sottosquadro impedendo a dette alette (29a,29b,29c, 29d) di sfilarsi da dette sedi assiali (16a,16b,16c,
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