ITTV20070003U1 - Dispositivo di bloccaggio, particolarmente per una imposta. - Google Patents

Dispositivo di bloccaggio, particolarmente per una imposta. Download PDF

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Description

TITOLO: “DISPOSITIVO DI BLOCCAGGIO, PARTICOLARMENTE PER UNA IMPOSTA”
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo di bloccaggio, particolarmente per una imposta.
Oggigiorno, al fine di oscurare temporaneamente il vano di una finestra di un edificio sono in uso delle imposte o ante associate alla parete dell’edificio, in prossimità del bordo perimetrale laterale del vano stesso, mediante apposite cerniere; tali imposte di tipo noto possono essere posizionate a richiudere il vano, oppure possono essere ruotate verso l’esterno dello stesso e posizionate a ridosso della parete esterna dell’edifìcio, così da consentire l’ingresso della luce.
Al fine di mantenere stabilmente tali imposte di tipo noto nella condizione di totale apertura e per evitare, ad esempio, la richiusura repentina delle stesse in caso di vento, sono noti dei dispositivi di bloccaggio comprendenti una barretta, a conformazione allungata, fissabile circa perpendicolarmente alla parete esterna di un edifìcio, in modo tale da risultare posizionata inferiormente ed in prossimità del bordo perimetrale di una anta quando questa ultima si trova nella condizione di totale apertura.
All’ estremità libera della barretta, ad una distanza dalla parte esterna dell’ edifìcio superiore allo spessore dell’anta, è generalmente associato un apposito elemento di riscontro per l’anta stessa costituito da un blocchetto, o da un dente, o da un piolino, o da una piastrina.
Tale elemento di riscontro può essere posizionato manualmente, con Tanta nella condizione di totale apertura, perpendicolarmente alla barretta e nella direzione dell’anta stessa, così da vincolare questa ultima al dispositivo di bloccaggio ed impedirne l’arretramento rispetto alla parete esterna dell’edifìcio; alternativamente l’elemento di riscontro può essere disposto manualmente in una condizione tale da non riscontrare con l’anta, così da consentire la separazione della stessa dall’elemento di bloccaggio, rendendone possibile la richiusura.
Tali dispositivi di tipo noto presentano tuttavia alcuni inconvenienti: per ottenere il bloccaggio e lo sbloccaggio dell’anta Tutilizzatore deve operare manualmente sull’elemento di riscontro il quale, essendo tipicamente associato alla parete esterna dell’edificio ad una certa distanza dal vano, costringe Tutilizzatore a sporgersi per eseguire tale operazione, il che può risultare scomodo e/o pericoloso.
Un ulteriore inconveniente di tali dispositivi di tipo noto consiste nel fatto che gli stessi rimangono visibili anche con Tanta in condizione di totale apertura, il che può incìdere negativamente sull’estetica complessiva dell’edificio.
A parziale soluzione di tale inconveniente è noto un dispositivo di bloccaggio per imposte comprendente una prima basetta, a conformazione allungata, fissabile ad una parete esterna di un edifìcio, con il suo asse longitudinale disposto verticalmente, in modo tale da essere posizionata, con l’anta in condizione di totale apertura, in prossimità del bordo perimetrale inferiore di questa ultima.
Dai bordi perimetrali longitudinali della prima basetta sporgono, da parte opposta alla parete dell’edificio, due spallette tra le quali è scorrevolmente associato un cursore costituito da una piastrina, a conformazione allungata, di larghezza circa pari alla distanza tra le spallette e di lunghezza tale da sporgere, con la sua estremità inferiore, dotata di mezzi di presa per un utilizzatore, inferiormente al bordo perimetrale inferiore del l’anta, quando la stessa si trova in condizione di totale apertura.
Il cursore è mantenuto scorrevolmente vincolato alla prima basetta mediante un apposito perno trasversale supportato tra le spallette e scorrevolmente alloggiato in una apposita feritoia ricavata in un predisposto blocchetto sporgente da una regione mediana della piastrina, da parte opposta alla prima basetta.
Dall’ estremità superiore della piastrina sporge, da parte opposta alla prima basetta, un apposito nasello, conformato circa a quarto di sfera, cavo ed aperto in direzione dell’ estremità inferiore della piastrina stessa.
Tale dispositivo di tipo noto comprende inoltre una seconda basetta, fissabile alla superficie dell’anta rivolta, con questa ultima in condizione di totale apertura, verso la prima basetta.
Dalla seconda basetta sporge un gancio conformato circa ad L rovesciata e presentante un primo ramo, sporgente perpendicolarmente dalla seconda basetta, ed un contiguo secondo ramo, perpendicolare al primo ramo e rivolto verso l’alto, conformato, in una vista laterale, circa a triangolo rettangolo, con Γ ipotenusa rivolta, in uso, verso la prima basetta.
La seconda basetta è posizionata in modo tale che, durante lavvicinamento dell’anta alla prima basetta, Γ ipotenusa del secondo ramo del gancio riscontri con il bordo inferiore del nasello, il quale scorre così sulla stessa, facendo traslare il cursore verso l’alto; al superamento da parte del bordo inferiore del nasello dell’ estremità superiore del gancio, il cursore ricade, per gravità, verso il basso, cosicché il secondo ramo di tale gancio si posiziona all’interno del nasello, vincolando l’anta alla prima basetta, in una condizione di totale apertura.
Per separare il gancio dal nasello, e poter quindi richiudere l’anta, è necessario esercitare una pressione verso l’alto sui mezzi di presa presenti alla estremità inferiore del cursore, fino a far fuoriuscire il secondo ramo del gancio dal nasello.
Anche tale dispositivo di tipo noto presenta tuttavia alcuni inconvenienti: infatti, per ottenere lo sblocco dell’anta e poter quindi procedere alla chiusura della stessa, l’ utilizzatore deve sporgersi esternamente al vano, al fine di raggiungere i mezzi di presa presenti sul cursore, il che può risultare scomodo e/o pericoloso.
Inoltre il gancio risulta acuminato e può risultare pericoloso nel caso in cui lo stesso sia manipolato.
Ancora, tale dispositivo di tipo noto presenta una struttura complessa, e presenta quindi dei costi di produzione elevati e richiede una continua manutenzione.
Un ulteriore inconveniente consiste nel fatto che anche tale dispositivo di tipo noto risulta visibile anche con Tanta in condizione di totale apertura, il che può incidere negativamente sul Testetica complessiva delledificio.
Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un trovato il quale consenta di ottenere il bloccaggio in condizione di totale apertura dell’anta di una imposta e la richiusura della stessa in modo molto agevole e rapido, ed in condizione di sicurezza per Γ utilizzatore.
Nell’ ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo è quello di realizzare un trovato che consenta di ottenere il bloccaggio in condizione di totale apertura di una imposta e la richiusura della stessa, senza necessità di essere manipolato da parte dell' utìlizzatore.
Un altro scopo del trovato è quello di poter essere posto in opera in modo molto agevole e rapido.
Un altro scopo ancora è quello di realizzare un trovato che risulti sicuro da manipolare.
Un ulteriore scopo è quello di realizzare un trovato che possa essere totalmente occultato alla vista nella condizione di imposta totalmente aperta, così da non incidere negativamente sull’estetica complessiva dell’edificio.
Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che risulti strutturalmente semplice, il medesimo presentando costi realizzativi contenuti.
Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo di bloccaggio, particolarmente per una imposta incernierata ad una estremità ad una parete di un edificio, che si caratterizza per il fatto di comprendere mezzi, associati a detta parete, di interconnessione temporanea ed automatica con elementi di presa associati alla estremità libera di detta imposta.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:
la fig. 1 illustra, In una vista prospettica, parte di una parete di un edificio e di un vano occultabile da una imposta, con applicato un dispositivo secondo il trovato;
la fig. 2 illustra, in una vista prospettica ed in un esploso, il dispositivo di fig. 1 ;
le fig. 3, 4 e 5 illustrano, in una vista operata secondo un piano di sezione verticale, alcune fasi del bloccaggio di una imposta con il dispositivo secondo il trovato.
Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
Inoltre è da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio ( dìsclaimer ) dalle rivendicazioni.
Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicato con il numero 1 un dispositivo di bloccaggio particolarmente per una imposta 2 associata girevolmente, mediante apposite cerniere 3, ad esempio ad una parete 4 di un edifìcio, in prossimità del bordo perimetrale dì un vano 5 ricavato in tale parete 4.
Il dispositivo 1 comprende mezzi, associati a detta parete 4, di interconnessione temporanea ed automatica con elementi di presa associati alla estremità libera di detta imposta 2.
Vantaggiosamente detti mezzi di interconnessione temporanea ed automatica comprendono una prima basetta 6, presentante preferibilmente, ma non necessariamente, una conformazione allungata, fissabile alla parete 4 in posizione tale da risultare affacciata in prossimità dell’estremità libera della imposta 2 quando questa ultima si trova nella condizione di totale apertura.
Vantaggiosamente, sulla prima basetta 6 sono ricavati uno o più primi fori 7 e/o prime asole 8, atti all’ inserimento di apposite prime viti o tasselli 9, per il fissaggio della basetta 6 alla parete 4.
Assialmente alla prima basetta 6 è fissato, lungo una generatrice della sua superficie laterale esterna 10a, un elemento tubolare 11, internamente cavo e preferibilmente, ma non necessariamente, a pianta circolare.
Vantaggiosamente l’elemento tubolare 11 presenta la estremità superiore 12 parzialmente occlusa da un primo cordolo anulare 10b, mentre la estremità inferiore 13 risulta, in corrispondenza della superfìcie laterale interna 10c, filettata.
Alla estremità inferiore 13 dell’elemento tubolare 11 è associato il controfilettato primo gambo 14 di una vite 15, assialmente forata e presentante una conformazione a T a definire una testa o ghiera 16 che riscontra in battuta con la estremità inferiore 13.
Detti mezzi di interconnessione temporanea ed automatica comprendono vantaggiosamente almeno un cursore 17, scorrevolmente associato entro l’elemento tubolare 1 1 in contrasto con almeno un elemento elasticamente deformabile, atto ad assumere, nella interazione con detti mezzi di presa, una posizione attiva ed una passiva
Vantaggiosamente il cursore 17 presenta una testa 18, a conformazione preferibilmente arrotondata; vantaggiosamente la testa 18 presenta una conformazione sostanzialmente semisferica, di diametro inferiore al diametro interno del primo cordolo anulare 10b.
Vantaggiosamente, la testa 18 fuoriesce assialmente dall’elemento tubolare 11, in corrispondenza della estremità superiore 12, sospinta detto almeno un elemento elasticamente deformabile, che sarà descritto nel seguito.
Dall’estremità inferiore della testa 18 sporge radialmente un secondo cordolo anulare 19, atto a riscontrare con la superficie interna del primo cordolo anulare 10b per impedire la totale fuoriuscita del cursore 17.
Inferiormente e circa assialmente alla testa 18 sporge un secondo gambo 20, vantaggiosamente cilindrico, scorrevolmente posizionato assialmente alla vite 15, forata.
Vantaggiosamente, detto almeno un elemento elasticamente defonnabile è costituito da una apposita molla 21, ad elica cilindrica per compressione, interposta tra il secondo cordolo anulare 19 e l’estremità superiore 22 del primo gambo 14 della vite 15.
Detti elementi di presa associati alla estremità libera dì detta imposta 2 comprendono vantaggiosamente una piastrina 23, conformata ad L, associabile in prossimità dell’estremità libera dell’imposta 2 ed affacciata, in condizione di totale apertura di questa ultima, a detta testa 18 di detto cursore 17, così da interagire con la stessa.
Nell’esempio realizzativo illustrato nelle allegate figure la piastrina 23 presenta una prima ala 24, sostanzialmente piana, fissabile alla imposta 2; vantaggiosamente sulla prima ala 24 sono ricavati uno o più secondi fori 25 e/o seconde asole 26, atte all’ inserimento di seconde viti o tasselli 27, per il fissaggio della prima ala 24 alla imposta 2.
La piastrina 23 presenta una seconda ala 28 che risulta, in prossimità della estremità libera, ripiegata in direzione opposta a detto elemento tubolare 11, a definire un piano di scorrimento 29, inclinato, interagente con detta testa 18 di detto cursore 17 nella fase di posizionamento della imposta 2 nella condizione di apertura; tale piano di scorrimento 29 è contiguo, verso detta imposta 2, ad una sede 30 ricavata in detta seconda ala 28 ed almeno parzialmente controsagomata alla testa 18, per poter accogliere temporaneamente la stessa.
Vantaggiosamente la sede 30 è ottenuta mediante bugnatura. L’utilizzo del trovato è quindi il seguente: con riferimento alle allegate figure, è possibile fissare la prima basetta 6 ad una parete 4 di un edificio, in posizione tale da risultare affacciata ad una imposta 2 quando questa ultima si trova nella condizione di totale apertura.
La prima ala 24 della piastrina 23 viene quindi fissata all’imposta 2 in posizione tale per cui il piano di scorrimento 29 definito all’ estremità libera della seconda ala 28 si impegni, alla richiusura di detta imposta 2, con la testa 18 del cursore 17.
Aprendo l’imposta 2 e portando la stessa verso la posizione di totale apertura, si ha che ad un certo punto il piano di scorrimento 29 definito al’estremità libera della seconda ala 28 della piastrina 23 entra ìn impegno con la testa 18 del cursore 17; man mano che l’imposta 2 avanza verso la posizione di totale apertura, la testa 18 scorre sul piano di scorrimento 29, e viene quindi spinta verso Γ interno dell' elemento tubolare 11, comprimendo la molla 21.
Quando la testa 18 arriva in corrispondenza della sede 30 ricavata nella seconda ala 28 della piastrina 23, vi si immette per azione della molla 21 che la spinge verso l’esterno delPelemento tubolare 11; la piastrina 23, e quindi l’imposta 2 ad essa solidale, rimane quindi vincolata alla testa 18 del cursore 17, vincolando così l’imposta 2 alla parete 4 nella condizione di totale apertura.
In tale condizione il vento o altre sollecitazioni di modesta entità non sono in grado di separare l’imposta 2 dalla parete 4, in quanto per farlo dovrebbero esercitare una forza sufficiente a provocare l’arretramento della testa 18 del cursore 17 verso P interno del corpo tubolare 11, vincendo la resistenza della molla 21.
Per richiudere l’imposta 2 è sufficiente esercitare una opportuna trazione sulla stessa nella direzione dell’ allontanamento dalla parete 4; la conformazione arcuata della testa 18 del cursore 17 fa sì che, man mano che l’imposta 2 si muove in direzione opposta alla parete 4, tale testa 18 venga spinta verso P interno del corpo cilindrico 11, consentendo così la fuoriuscita di tale testa 18 dalla sede 30, e svincolando la piastrina 23 dal cursore 17.
La costante elastica della molla 21 è opportunamente scelta in modo tale da consentire una agevole riapertura manuale della imposta 2 tramite una sua semplice trazione nella direzione dell’ allontanamento dalla parete 4, evitando nel contempo ri chiusure accidentali dell’ imposta 2 dovute, ad esempio, all’azione del vento.
Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi escogitato un dispositivo di bloccaggio, particolarmente per una imposta, che consente di ottenere il bloccaggio di tale imposta in condizione di totale apertura e la richiusura della stessa senza necessitare di una manipolazione diretta da parte dell’utilizzatore; quest’ultimo non necessita quindi di sporgersi all’ esterno del vano per azionare e/o disattivare il dispositivo di bloccaggio dell’imposta, con un conseguente incremento di comodità e sicurezza rispetto alla tecnica nota.
Inoltre il dispositivo secondo il trovato può essere posto in opera in modo molto agevole e rapido.
Ancora, il dispositivo secondo il trovato non presenta parti acuminate o taglienti, e si può quindi manipolare in totale sicurezza.
In più il dispositivo secondo il trovato, non necessitando di essere manipolato in nessuna fase del suo utilizzo, può essere eventualmente disposto in posizione tale da risultare totalmente occultato alla vista nella condizione di imposta totalmente aperta, riducendo cosi il suo impatto sull’estetica complessiva dell’ edificio.
Inoltre i costi di produzione del dispositivo secondo il trovato si mantengono modesti, essendo realizzato solamente con componenti di facile produzione e/o assemblaggio.
Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ ambito del medesimo concetto inventivo.
Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il trovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.
I diversi mezzi per effettuare certe differenti funzioni non dovranno certamente coesistere solo nella fonila di realizzazione illustrata, ma potranno essere di per sé presenti in molte fanne di realizzazione, anche non illustrate.
Le caratteristiche indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare od essere sostituite da equivalenti.

Claims (20)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Dispositivo di bloccaggio, particolarmente per una imposta incernierata ad una estremità ad una parete di un edificio, che si caratterizza per il fatto di comprendere mezzi, associati a detta parete, di interconnessione temporanea ed automatica con elementi di presa associati alla estremità libera di detta imposta.
  2. 2) Dispositivo, come alla rivendicazione 1, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi di interconnessione temporanea ed automatica comprendono almeno un cursore, mobile in contrasto con almeno un elemento elasticamente deformabile, atto ad assumere, nella interazione con detti mezzi di presa, una posizione attiva ed una passiva.
  3. 3) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 2, che sì caratterizza per il fatto che detti mezzi di presa interagiscono, nella fase di posizionamento di detta imposta nella condizione aperta, con detti mezzi di interconnessione temporanea ed automatica a definire una condiziona stabile di apertura.
  4. 4) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 3, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi di presa forzano, nella condizione stabile dì apertura, la disattivazione di detti mezzi di interconnessione temporanea ed automatica nella fase di allontanamento di detta imposta da detta parete.
  5. 5) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi di interconnessione temporanea ed automatica comprendono una prima basetta fissabile a detta parete in posizione tale da risultare affacciata in prossimità di detta estremità libera di detta imposta quando questa ultima si trova nella condizione di totale apertura, su detta prima basetta essendo ricavati uno o più primi fori e/o prime asole, atti all’inserimento di apposite prime viti o tasselli, per il fissaggio di detta basetta a detta parete.
  6. 6) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che assialmente a detta prima basetta è fissato, lungo una generatrice della sua superfìcie laterale esterna, un elemento tubolare, internamente assialmente cavo.
  7. 7) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 6, che sì caratterizza per il fatto che detto elemento tubolare presenta in pianta forma circolare.
  8. 8) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto elemento tubolare presenta la sua estremità superiore parzialmente occlusa da un primo cordolo anulare.
  9. 9) Dispositivo , come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che la estremità inferiore di detto elemento tubolare risulta, in corrispondenza della superficie laterale interna, filettata.
  10. 10) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 9, che si caratterizza per il fatto che alla estremità inferiore di detto elemento tubolare è associato il controfilettato primo gambo di una vite, assialmente forata e presentante una conformazione a T a definire una testa o ghiera che riscontra in battuta con detta estremità inferiore di detto elemento tubolare.
  11. 11 ) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto almeno un cursore è scorrevolmente associato entro detto elemento tubolare, in contrasto con detto almeno un elemento elasticamente deformabile.
  12. 12) Dispositivo, come alle rivendicazioni l e 11, che si caratterizza per il fatto che detto cursore presenta una testa a conformazione arrotondata.
  13. 13) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 12, che si caratterizza per il fatto che detta testa di detto cursore presenta una conformazione sostanzialmente semisferica, di diametro inferiore al diametro interno di detto primo cordolo anulare.
  14. 14) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 13, che si caratterizza per il fatto che detta testa fuoriesce assialmente da detto primo cordolo anulare di detto elemento tubolare, sospinta da detto almeno un elemento elasticamente defonnabile.
  15. 15) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 14, che si caratterizza per il fatto che dalla estremità inferiore di detta testa sporge radialmente un secondo cordolo anulare atto a riscontrare in battuta con la superficie interna di detto primo cordolo anulare per impedire la totale fuoriuscita di detto cursore da detto elemento tubolare.
  16. 16) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 15, che si caratterizza per il fatto che inferiormente e circa assialmente a detta testa sporge un secondo gambo scorrevolmente posizionato assialmente a detta vite, forata, associata a detta estremità inferiore di detto elemento tubolare.
  17. 17) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto almeno un elemento elasticamente deformabile è costituito da una molla, ad elica cilindrica per compressione, interposta tra detto secondo cordolo anulare e Γ estremità superiore di detto primo gambo di detta vite associata a detta estremità inferiore di detto elemento tubolare.
  18. 18) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti elementi di presa comprendono una piastrina, conformata ad L, associabile in prossimità di detta estremità libera di detta imposta ed affacciata, in condizione di totale apertura di questa ultima, a detta testa di detto cursore, così da interagire con la stessa.
  19. 19) Dispositivo, come alle rivendicazioni l e 18, che si caratterizza per il fatto che detta piastrina presenta una prima ala, sostanzialmente piana, fissabile a detta imposta, ed una seconda ala che risulta, in prossimità della sua estremità libera, ripiegata in direzione opposta a detto elemento tubolare, a definire un piano dì scorrimento, inclinato, interagente con detta testa di detto cursore in detta fase di posizionamento di detta imposta in detta condizione di apertura.
  20. 20) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 19, che si caratterizza per il fatto che detto piano di scorrimento è contiguo, in direzione di detta imposta, ad una sede ricavata in detta seconda ala ed almeno parzialmente controsagomata a detta testa di detto cursore, per poter accogliere temporaneamente la stessa, 21) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 20, che si caratterizza per il fatto detta sede è ottenuta mediante bugnatura. 22) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che su detta prima ala sono ricavati uno o più secondi fori e/o seconde asole atte all’inserimento di seconde viti o tasselli, per il fissaggio di detta prima ala a detta imposta,
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