ITTR20130002A1 - Sistema multimediale "medialift" - Google Patents

Sistema multimediale "medialift"

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ITTR20130002A1
ITTR20130002A1 IT000002A ITTR20130002A ITTR20130002A1 IT TR20130002 A1 ITTR20130002 A1 IT TR20130002A1 IT 000002 A IT000002 A IT 000002A IT TR20130002 A ITTR20130002 A IT TR20130002A IT TR20130002 A1 ITTR20130002 A1 IT TR20130002A1
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cabin
lifts
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Sandro Citarei
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B66HOISTING; LIFTING; HAULING
    • B66BELEVATORS; ESCALATORS OR MOVING WALKWAYS
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    • B66B11/02Cages, i.e. cars
    • B66B11/0226Constructional features, e.g. walls assembly, decorative panels, comfort equipment, thermal or sound insulation
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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    • B66B5/0006Monitoring devices or performance analysers
    • B66B5/0012Devices monitoring the users of the elevator system
    • HELECTRICITY
    • H04ELECTRIC COMMUNICATION TECHNIQUE
    • H04NPICTORIAL COMMUNICATION, e.g. TELEVISION
    • H04N21/00Selective content distribution, e.g. interactive television or video on demand [VOD]
    • H04N21/40Client devices specifically adapted for the reception of or interaction with content, e.g. set-top-box [STB]; Operations thereof
    • H04N21/41Structure of client; Structure of client peripherals
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    • HELECTRICITY
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  • Mechanical Engineering (AREA)
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Description

DESCRIZIONE
Definizione: Il sistema proposto à ̈ una piattaforma multimediale, cioà ̈ un insieme integrato di dispositivi che sono messi contemporaneamente a disposizione di un’utenza per la comunicazione con uno o più riceventi. La piattaforma in questione utilizza la tecnologia VolP (VoiceOverIP, voce tramite protocollo internet), che à ̈ il sistema che permette di effettuare una conversazione telefonica sfruttando la connessione ad una rete IP pubblica o privata.
In tale sistema si introduce un elaboratore come punto intermedio tra il sistema ascensore e la centrale operativa, mentre le specifiche funzionali sono rappresentate dall’acquisizione, normalizzazione ed esecuzione delle richieste che arrivino sia dall’ascensore che dalla centrale operativa. In questo caso la cabina à ̈ il terminale applicativo che si collega alla centrale.
Il sistema à ̈ in grado gestire la telecomunicazione digitale al fine di governare la qualità del servizio e si privilegia del trasporto vocale a discapito del trasporto video e di ogni altro contenuto.
Utilità del'loggetto:
Le piattaforme multimediali si prestano per svariati scopi; nel sistema in questione consente di mandare comandi a distanza per l’effettuazione di operazioni meccaniche e si presta per operazioni di telesoccorso, telemetria e telecontrollo. Garantisce la comunicazione in tempo reale, e dunque l’abbattimento delle distanze. Permette la comunicazione a più livelli (audio, video ecc.) garantendo la possibilità di stabilire una gerarchia delle informazioni e la possibilità di interazione simultanea multimodale tra più fonti.
Sfruttando una peculiarità delle reti IP, ci si può permettere di scegliere il tipo di mezzo di comunicazione tra una vastità di tecnologie di trasporto dati, quindi possono anche essere effettuate senza collegamento fisico tra la sorgente e il ricevente grazie all’utilizzo di reti senza fili. Si può scegliere se utilizzare una o più tecnologie per comunicare, garantendosi la strategia di comunicazione più efficace: questo si adatta molto bene per messaggi commerciali, che in un’unica piattaforma multimediale possono tarare la loro offerta in base alle diverse utenze, raggiungendo al contempo una platea più ampia e diversificando la propria offerta. Con più tecnologie a disposizione si possono utilizzare vie diverse per superare i limiti delle singole tecnologie: ad esempio con la tecnologia VolP si elimina il limite di banda della tecnologia telefonica sfruttando la caratteristica allocazione dinamica delle risorse del protocollo IP; dunque la trasmissione del pacchetto di dati avviene in forma digitale, e la possibilità di trasferimento viene garantita solo al momento in cui la fonte registra l'arrivo di informazioni di input, mentre in altri momenti à ̈ possibile utilizzare tale spazio per altre operazioni rendendo più funzionale la tecnologia di conversazione e tutta la piattaforma multimediale in generale.
Stato dell’arte: le piattaforme multimediali sono utilizzate in tutti i settori della tecnica e hanno quindi raggiunto anno dopo anno una sempre maggiore sofisticazione e diversificazione a seconda del settore in cui sono stati impiegati. Si tratta di un bacino di informazioni di uno stesso settore di interesse mandate su differenti dispositivi di una rete (a pagamento e non) quali tv, web, giornali e riviste, tablet ecc. Le informazioni vengono solitamente disposte in modo da fornire le prime informazioni basilari e lasciare all’utente la scelta sulla visualizzazione di altri dati. Le piattaforme hanno spesso scopi didattici per la raccolta di fonti, con la possibilità di collegamento a motori di ricerca della rete per l’effettuazione di particolari ricerche. E’ stato lo sviluppo delle tecnologie a banda larga a permettere la diffusione di servizi multimediali, trasformando l’architettura delle reti di telecomunicazioni.
Le nuove architetture di rete tendono a separare il trasporto dei dati e a centralizzare e catalogare i profili degli utenti della rete, in modo da creare memoria delle operazioni effettuate e proporre all’utenza le soluzioni relative ai problemi che sono sorti con maggiore frequenza.
Le esigenze, catalogate nella memoria, tornano poi utili per creare nuove versioni della rete che offrano nuovi servizi che coprano le lacune palesate nelle precedenti versioni.
Le moderne piattaforme uniscono la videocomunicazione alla semplice conversazione audio. Le reti oggi utilizzate sono dunque di tipo orizzontale, permettendo cioà ̈ l’utilizzo in parallelo di più tecnologie, pur suddividendo l’architettura di rete in livelli funzionali differenti, ognuna con una propria logica di servizio per un’efficace esecuzione sui software dedicati per le diverse tipologie di servizio fornite.
Per quanto riguarda gli impianti elevatori l’esigenza di comunicazione con l’esterno in caso di guasto e di manutenzione ordinaria e straordinaria ha portato allo studio e allo sviluppo di sistemi per la risoluzione della problematica e ha progressivamente comportato il progressivo ingresso della multimedialità all’interno degli impianti elevatori. L’ascensore viene quindi collegato con l’esterno grazie alla possibilità di colloquiare con un centro servizi grazie alla comunicazione telefonica dal tetto di cabina per le manutenzioni e alla presenza di un citofono in cabina. La comunicazione à ̈ dunque bidirezionale, e si à ̈ lavorato affinché la ricezione e la trasmissione dei dati potesse essere simultanea. Ad oggi sono disponibili sistemi informativi multimediali su uno schermo posto in cabina, che sono in grado di fornire messaggi per guidare gli utenti, visualizzando non solo i dati relativi all’ascensore ma anche news, pubblicità e annunci di vario tipo. Le informazioni riproducibili possono includere testo, immagini e video.
Problematiche:
Per quanto concerne gli impiantì elevatori risulta ai fatti assente dal mercato, l’applicazione del sistema di soccorso mediante tecnologia VolP integrata al sistema multimediale.
L’esigenza di garantire un servizio economicamente competitivo fa sì che un sistema multimediale tecnologicamente avanzato e dedicato agli impianti elevatori sia poco considerato all’interno del mercato.
Il display non à ̈ quasi mai presente in ascensore e, quando presente, viene utilizzato per news e informazioni indipendenti dall’ascensore stesso; tale servizio deve però essere tarato scegliendo quelle informazioni che possono essere recepite in pochi secondi, giusto il tempo della corsa dell’impianto elevatore.
In questi sistemi mancano nella quasi totalità dei casi le telecamere e questo non garantisce un’interfaccia visiva tra l’utente e il centro operativo; un contatto video permetterebbe di accertarsi delle condizioni dell’utente e al contempo, in caso di impianto guasto con passeggero/i all’interno, consentirebbe a chi à ̈ bloccato in ascensore di poter vedere l’operatore che sta gestendo l’emergenza, fatto che generalmente contribuisce a trasmettere un senso di tranquillità al passeggero stesso.
Normalmente le manutenzioni sono effettuate secondo norma o alla richiesta. In genere la norma non à ̈ in grado di stabilire quando un impianto o un componente potrà smettere di funzionare correttamente. Quindi un’azione di verifica telemetrica, può abbattere i tempi di fermo per guasto, o addirittura prevenire malfunzionamenti, con un guadagno significativo in termini di uomini, mezzi e risorse economiche.
Descrizione dell’invenzione proposta:
La soluzione à ̈ identificabile come un avanzamento tecnologico dell’impianto elevatore; la sua architettura funzionale ne fa un prodotto modulare che aumenta le potenzialità della comunicazione tra la macchina e l’utente. L’apparato à ̈ in grado di integrare un elevato numero di funzionalità dell’elemento grazie all’introduzione di sistemi che interagiscono tra loro. In sintesi:
• teleallarme con tecnologia VolP nativa;
• display di cabina, usato per fare digitai signage, presentazione di contenuti multimediali e sistema di illuminazione di emergenza;
• videosorveglianza (con annesso servizio di telesoccorso e tele manutenzione).
Per il soccorso, le funzionalità richieste da specifiche normative, vengono messe insieme in un’offerta complessiva, con la particolarità di consentire non solo una comunicazione audio bidirezionale ma una vera e propria videochiamata in cui l’utente in cabina può vedere sul monitor l’operatore del centro assistenza; allo stesso tempo l’operatore può verificare lo stato dell’utente in cabina in casi di necessità come, a titolo esemplificativo, la perdita dei sensi dell’utente stesso. Si pensi al caso di un passeggero colto da malore.
Il sistema dispone di una telecamera frontale e di una telecamera che inquadri il fondo di cabina.
Il sistema garantisce il funzionamento del telesoccorso evitando l’installazione di una linea telefonica standard o GMS, per mezzo di un collegamento internet, il quale si adopera per diverse altre funzionalità del sistema multimediale.
Il display à ̈ unico ed à ̈ impegnato sia per la comunicazione di informazioni rilevanti sia per visualizzare il contatto video con il centro operativo.
La maggior parte del sistema à ̈ posizionata sul retro della bottoniera di cabina (a tutt’altezza). Il collegamento scheda PC-display à ̈ assicurato da un cavo LVDS (Lowvoltage differential signaling) per la trasmissione del segnale video e da un cavo per il sistema di illuminazione del display LED stesso. I collegamenti partono dal display e si legano ad una scheda madre posta a poca distanza sulla medesima superficie. La scheda à ̈ dotata di una memoria RAM e di una scheda di memoria compact flash (CF).
Il sistema à ̈ collegato al locale macchine, dove à ̈ situato un telefono utilizzabile dal manutentore per contattare la cabina e la centrale operativa; inoltre nel locale macchine si trova uno switch LAN per il collegamento di tutti i sistemi.
In figura 5 à ̈ rappresentato lo schema del sistema in cabina, con il frame di supporto (punto 1††) che ospita l'amplificatore e lo speaker, identificati dal punto 2††. Trovano nello stesso frame alloggio la scheda madre, comprensiva di RAM, e Compact flash (punto 3††). Dalla scheda madre si dipanano i collegamenti con le due telecamere, una appena sopra il display (punto 4††) e l’altra sul fondo di cabina (punti 5††e 8††). Dall’alloggiamento della scheda madre partono anche i collegamenti ethernet (per lo switch; il collegamento à ̈ identificato dal punto 6††) e l’alimentazione elettrica, che in figura corrisponde al punto 7††.
Le periferiche sono montate all’interno della bottoniera mediante dei frame di supporto dedicati per il servizio. Il display ha un proprio frame mentre la scheda madre à ̈ fissata insieme all’amplificatore del segnale audio e agli altoparlanti; il frame prevede un alloggiamento apposito per la scheda madre comprensiva di CF (Compact Flash) e RAM. Dal frame partono i collegamenti per le telecamere, che sono fisse e permettono di osservare l’eventuale passeggero, sia ad altezza busto che ad altezza caviglie e piedi. In particolare la telecamera ad altezza dei piedi consente di identificare un potenziale passeggero a terra in condizione dì essere soccorso.
Il display à ̈ protetto da un vetro. Il collegamento di rete à ̈ assicurato da un cavo ethernet che parte dalla cabina e raggiunge lo switch nel locale macchina.
Contenuti del display
Nel display viene riservata un’area di dimensione adeguata alla norma che impone di presentare in cabina informazioni, quali la matricola, la portata, il numero dei passeggeri e la ditta incaricata del soccorso e della manutenzione.
Sullo schermo à ̈ possibile la visualizzazione di informazioni circa l’utilizzo dell’ascensore come, a titolo esemplificativo, l’indicazione di sovraccarico o altre condizioni di errore. Viene infine segnalato il piano in cui si trova al momento la cabina e la direzione di marcia durante la fase di esercizio.
Il layout à ̈ adattabile in funzione delle caratteristiche fisiche del display.
Ad esempio si utilizza una banda laterale dello schermo dove visualizzare le informazioni meteo prese dal web per la giornata in corso e quella successiva, una parte inferiore dello schermo in cui far scorrere le ultime news della giornata, una parte centrale dello schermo lasciata a disposizione per mandare filmati che il committente considera di possibile interesse per l’utenza, o per eventuali messaggi pubblicitari e promozionali.
L’interattività con l'utente ha luogo in caso di richiesta di soccorso, quando avverrà quindi un colloquio con la centrale in caso di guasto deirimpianto con utente intrappolato, premendo l’apposito pulsante nella bottoniera di cabina.
La gestione dei contenuti avviene in centrale dove si possono definire i contenuti che vanno visualizzati sul display mediante un software appositamente studiato per la visualizzazione di contenuti in cabina.
Grazie alla presenza di telecamere in cabina, à ̈ possibile svolgere attività di sorveglianza. Quindi à ̈ possibile eseguire analisi per la prevenzione di atti vandalici sul dispositivo stesso oltre che nella cabina.
Collegamenti alla centrale operativa
La dislocazione geografica ampia, non permette di considerare l’ipotesi di dedicare un canale di comunicazione privato, e, quindi, con prestazione progettata e costante. Stante questo assunto, si à ̈ pensato alla possibilità di una chiamata di soccorso in condizioni di bassa velocità di connessione e in concomitanza di trasmissione di informazioni audio, video e di contenuti (da intendersi come le informazioni da visualizzare sullo schermo e i servizi di trasmissione dei dati di monitoraggio).
La soluzione adottata à ̈ quella di realizzare una rete VPN, con concentratore/server VPN sito nei nostri CED (centro elaborazione dati), che definisce la priorità nella trasmissione dei messaggi, privilegiando le conversazioni VolP, seguite dal contatto video ed infine da tutto il resto dei contenuti.
La centrale operativa si occupa delle informazioni da visualizzare sul display durante il normale esercizio e può variarle a distanza usando la connessione di rete.
La centrale ha la possibilità di organizzare il palinsesto delle informazioni da far comparire sul display; in questo modo si può decidere quale orario à ̈ il più indicato (ad esempio in una struttura aperta al pubblico in quale fascia oraria far passare una determinata pubblicità a seconda del flusso medio dei passeggeri stimato).
Monitoraggio
La norma EN 81.28 impone una verifica del canale di comunicazione utilizzato per il dispositivo di telesoccorso da eseguirsi in un intervallo temporale non superiore alle 72 ore. A vantaggio del nostro sistema, si esegue la verifica del canale ad intervalli di pochi minuti.
La centrale operativa, quando attiva il servizio di monitoraggio per il dispositivo, decide l’intervallo temporale (si parte da un intervallo di 5 minuti) per verificare la normale funzionalità del collegamento. In caso di guasto o di incongruenze viene inviato un messaggio di allarme attraverso il sistema di comunicazione prescelto dall’operatore responsabile del servizio di soccorso, ad esempio in e-mail o in SMS. La piattaforma di monitoraggio prevede quattro livelli di controllo:
• controllo rete dati: †̃ping’, si sfrutta il comando diagnostico della suite di protocolli TCP/IP, il cui scopo à ̈ quello di verificare che un piccolo insieme di dati possa essere trasferito dalla sorgente alla destinazione e viceversa;
• controllo registrazione utenza in centrale: †̃is_registered’, si sfrutta la centrale telefonica VolP, nella quale à ̈ presente il registro delle utenze attive;
• controllo invio chiamata; †̃is_ringing’, si simula un invio di una chiamata e si verifica che l’utenza transiti per lo stato †̃ringing’, ossia †̃squillando’;
• controllo risposta alla chiamata: †̃is_answering’, si simula l’invio della chiamata e si attende che, passato per lo stato †̃ringing’, l’utenza risponda automaticamente.
I dati di monitoraggio vengono inviati all’elaboratore centrale e immagazzinati, in modo da poter ricavare uno storico relativo alla funzionalità deirimpianto e sapere se e per quanto tempo non ha funzionato correttamente. L’esecuzione dei test à ̈ automatica, così come à ̈ automatico l'immagazzinamento delle informazioni. Dunque, in base a quanto affermato, si evince che gli strumenti di monitoraggio sono proattivi.
Architettura del sistema
In figura 1 à ̈ riportata l’architettura di sistema: i Client rappresentano i sistemi multimediali installati nei singoli impianti elevatori, che tutti insieme compongono la periferia del sistema, identificata dal punto 1. I vari Client presentano un software (punto 3) che si compone del programma (punto 6), dell'interfaccia grafica sul display (punto 7), delle due webcam (punti 8 e 9) e del collegamento telefonico in cabina (punto 10) e nel locale macchina (punto 11). I Client rappresentano la periferia di un sistema complessivo governato dal CED (Centro Elaborazione Dati, rappresentato in figura con il punto 2), il quale si compone di un software che verifica i collegamenti video (da e per la centrale) e il collegamento di rete; tale software à ̈ identificato con il punto 4, i collegamenti video si identificano in figura con i punti 12 e13, mentre il collegamento di rete verificato dal software si ritrova in figura al punto 14.
Una delle parti cruciali del CED à ̈ il sistema di monitoraggio e controllo (punto 5), che esegue a intervalli predefiniti operazioni di controllo sul collegamento telefonico e sull’hardware del Client (l’operazione di controllo del Client à ̈ rappresentato in figura con il punto 21) . Il sistema à ̈ in grado di catalogare gli eventi di origine telefonica in cabina come quelli generati dalla scheda di controllo del quadro dell’ascensore; l’evento catalogato nel sistema di monitoraggio e controllo à ̈ identificato in figura dal punto 20. Tutti i tracciati così catalogati dalla centrale operativa confluiscono nel sistema e contribuiscono alla produzione di analisi consuntive di ogni specie. Il controllo sull’hardware del Client verifica che l’hardware dell’impianto sia in grado di ricevere e trasmettere informazioni al CED (punto 26), verifica che il software sia legato ad un’utenza registrata in centrale (†̃is registered’, punto 27), controlla che, inviando una chiamata dalla centrale, il Client possa riceverla (†̃is ringing’, punto 28) e che possa rispondere alla chiamata (†̃is answering’ punto 29). Gli eventi registrati sono le chiamate effettuate (punto 22), le chiamate ricevute (punto 23), e gli allarmi (punti 24 e 25). All’interno del sistema di monitoraggio e controllo si trova l’asset management (punto 17) e il software che gestisce la piattaforma dei contenuti multimediali (punto 19). L’asset management riceve tutte le informazioni dai Client e dalla centrale operativa (il flusso delle informazioni à ̈ rappresentato ai punti 15 e 16). La parte hardware dei sistemi multimediali che compongono la periferia à ̈ identificata in figura dal punto 18.
Scenario di rete
Nella figura 3 viene visualizzato lo scenario di rete, nel quale si nota il sistema multimediale (rappresentato in figura dalla parte hardware, identificata dal punto 5†, e dalla parte software, rappresentata in figura con il punto 4†; il client à ̈ rappresentato con il punto 7†, mentre le conversazioni telefoniche sono rappresentate con i punti 1†, 2†e 3†) e lo switch, identificato dal punto 6†, che raccorda il sistema per il collegamento internet (punto 8†); da lì raggiunge i servizi di centrale (punto 10†) attraverso il canale di comunicazione privato VPN (punto 11†). Da non trascurare l’aumento di confidenzialità fornito dal sistema VPN.
Il server della centrale telefonica raccoglie la chiamata e la gestisce inviandola al servizio di soccorso, rappresentato in figura con il punto 9†. Il servizio di soccorso riceve la chiamata, alla quale rispondono i tecnici delegati alla raccolta delle richieste (in questo passaggio possono formarsi le code ed esiste anche una †̃queue' di risponditori, rappresentata con il punto 12†). I tecnici sono identificati con i punti 13†, 14†, 15†, 16†, 17†, 18†, 19†. In casi particolari di emergenza la centrale telefonica à ̈ in grado di collegare la chiamata direttamente ad un tecnico delegato al servizio di emergenza (punto 20†).
Scenario operativo
Sempre in centrale à ̈ prevista una centrale telefonica, o PBX (Private Branch eXchange) che utilizza la tecnologia VolP (SIP) e si occupa della trasmissione di tutte le chiamate da e verso la centrale.
In figura 2 Ã ̈ riportato lo scenario operativo del sistema multimediale nel quale,
1. L’interno attivo, sia Client che centrale operativa, registra nel DB di Asset management, rappresentato con il punto 13’;
2. La chiamata generata verso centrale operativa, con la pbx (centrale telefonica, rappresentata in figura con il punto 12’) che gestisce la queue e determina chi risponderà;
3. La chiamata può essere dirottata anche a tipi di risponditori meno evoluti (quali telefoni e telefoni cellulari, rappresentati rispettivamente dai punti 11’ e 10’).
Con il punto 1’, sono visualizzate le informazioni che confluiscono nell’asset management dal Client e dalla centrale operativa (che nella figura à ̈ rappresentata dal punto 14’, mentre il suo interno remoto viene identificato dal punto 15’); il punto 2’ rappresenta la chiamata generata verso la centrale operativa. In caso di più chiamate contemporanee da diversi client la centrale telefonica (pbx) determina l’ordine di priorità mettendo in coda (queue) le chiamate successive. In casi particolari, come ad esempio basse connessioni la chiamata può essere dirottata su risponditori meno evoluti (punto 3’), al fine di garantire la celerità della ricezione dell’allarme e quindi del servizio di soccorso. La centrale operativa ha diversi interni, i quali sono rappresentati con i punti 20’, 21’, 22’ e 23’, gestiti dalla centrale operativa con i punti 16’, 17’, 18’ e 19’.
La pbx può avere più interni per eliminare o minimizzare il tempo di coda; il numero di interni della centrale operativa viene predeterminato a seconda del numero di client, dove per ogni unità “Medialift†corrisponde un interno. Le unità “Medialift†sono rappresentate in figura con i punti 4’,. 6’ e 8’, mentre gli interni relativi sono identificati dai punti 5’, 7’ e 9’.
La figura 4 mostra l’architettura del sistema multimediale del Client, dove in cabina (punto T†) l’utente (punto 6†’) può disporre dell’interfaccia grafica nonché delle webcam (punti 3’†e 4’†) e del collegamento telefonico (punto 5’†), mentre nel locale macchina, rappresentato in figura con il punto 2†’, c’à ̈ il telefono (punto 8’†) e lo SMART I/O (7’†). Il sistema complessivo confluisce poi nello switch ethernet (punto 9’†) per il collegamento alla centrale.
Vantaggi dell’invenzione: In caso di interruzione dell’alimentazione dell’impianto elevatore, il sistema dispone di una sua alimentazione di backup mediante l'aggiunta di un batteria tampone all’interno del quadro, ove à ̈ situata la scheda smart I/O. Quindi anche in questo caso si potrà continuare ad utilizzare il sistema di comunicazione in VolP.
I controlli periodici possono essere svolti con frequenza molto elevata, garantendo così una maggiore probabilità di identificare malfunzionamenti prima che se ne accorga il cliente utilizzatore. Indirettamente, si va a garantire un miglioramento netto del servizio di tele manutenzione.
Il contatto video consente di cogliere anche il risvolto psicologico, poiché il passeggero che eventualmente rimanga intrappolato in cabina avrà il sollievo di poter dialogare con qualcuno che vede nel volto.
La tecnologia non à ̈ invasiva e non presenta aumenti di peso capaci di limitare la portata della cabina.
L’immagazzinamento delle informazioni aiuta l’individuazione di problemi in tempo reale e la possibilità di individuare possibili problemi cronici. Il sistema di priorità offre garanzie di mantenimento della connessione anche in casi di bassa connettività. L’utilizzo di software dedicati per la visualizzazione dello schermo permette di non caricare troppo la memoria e di individuare le informazioni che possono essere recepite in un arco temporale molto ridotto.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema multimediale per ascensori caratterizzato da un complesso di apparecchiature hardware legato alla singola cabina, che si compone di due webcam, una frontale e l’altra sul fondo di cabina, un display, una scheda madre con RAM e CF, un collegamento telefonico bidirezionale, un collegamento video, un amplificatore e un altoparlante; Sistema multimediale per ascensori come da rivendicazione precedente caratterizzato da un collegamento dall’impianto elevatore alla centrale operativa mediante tecnologia VolP; Sistema multimediale per ascensori come da rivendicazioni precedenti caratterizzato dalla presenza di un sistema di asset management che raccoglie le chiamate e tutti i dati provenienti dai Client e dalla centrale operativa; Sistema multimediale per ascensori come da rivendicazioni precedenti caratterizzato da un sistema di monitoraggio e controllo degli impianti elevatori in grado di controllare automaticamente lo stato dei dispositivi ad esso collegati con un intervallo temporale regolabile; Sistema multimediale per ascensori come da rivendicazioni precedenti caratterizzato da un collegamento ethernet che dalla cabina si dirama fino al locale macchina, che à ̈ dotato anche di SMART I/O, telefono e switch; Sistema multimediale per ascensori come da rivendicazioni precedenti in cui gli impianti vengono inseriti in una rete IP privata, VPN, nella quale le informazioni di telemetria viaggiano su canale confidenziale; Sistema multimediale per ascensori come da rivendicazioni precedenti caratterizzato da una centrale operativa in grado di verificare limitazioni alla connessione e dirottare la/e chiamata/e verso strumenti di ricezione alternativi, dalla possibilità di inserire dei contenuti sul display di cabina, dalla possibilità di determinare l’orario in cui mandare determinati contenuti sul display di cabina mediante un palinsesto regolabile dalla centrale operativa e dalla possibilità di inserire filmati promozionali/pubblicitari sul display di cabina.
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