ITTO980882A1 - Dispositivo per l'accoppiamento di due corpi per applicazioni automobilistiche. - Google Patents

Dispositivo per l'accoppiamento di due corpi per applicazioni automobilistiche. Download PDF

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ITTO980882A1
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IT
Italy
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coupling
cylindrical
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Aldo Marangoni
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Fiat Auto Spa
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Description

D E S C R I Z IO N E
del brevetto per invenzione industriale
La presente invenzione è relativa ad un dispositivo per l'accoppiamento di due corpi per applicazioni automobilistiche. In particolare, la presente invenzione è relativa ad un dispositivo per accoppiare fra loro in maniera rilasciabile un primo corpo ed un secondo corpo affacciati.
A tale scopo è noto di utilizzare, generalmente, una coppia di grani cilindrici di centraggio, ciascuno quali impegna una coppia di sedi, generalmente cilindriche fra loro sostanzialmente affacciate ricavate, ciascuna, in un relativo corpo.
La modalità di accoppiamento descritta, anche se utilizzata, risulta essere scarsamente soddisfacente, in quanto l'accoppiamento perni-sedi senza sostanziali interferenze risulta in pratica difficilmente realizzabile se non a fronte di costi estremamente elevati, mentre gli inevitabili errori di lavorazione generano difficoltà durante la fase di inserimento dei perni nelle rispettive sedi. Infatti, per quanto accurata possa essere la realizzazione delle sedi, l'interasse tra la coppia di sedi presenti su uno stesso corpo è generalmente diverso da quello delle sedi ricavate sull'altro corpo, a causa della tolleranza di lavorazione ottenuta durante la foratura dei due corpi. Di conseguenza, quando i grani di centraggio devono essere inseriti nelle rispettive sedi, i grani stessi, in alcuni casi, risultano disassati rispetto alle sedi e quindi l'accoppiamento tra i due corpi risulta difficoltoso e, in alcuni casi, impossibile da effettuare senza provocare deformazioni plastiche rilevanti nei perni stessi.
Per limitare o eliminare l'interferenza tra i perni e le sedi, secondo una prima soluzione realizzativa, è noto di realizzare le sedi stesse in modo tale da ottenere accoppiamenti tra ciascun grano e le relative sedi con un gioco diametrale prefissato, che consenta di recuperare la differenza di interasse tra le sedi dei due corpi.
Secondo una diversa soluzione realizzativa, è noto di realizzare una delle sedi con una forma non più circolare, ma allungata in una direzione ortogonale agli assi dei perni, in modo da poter accoppiare i due corpi qualsiasi sia la differenza di interasse.
Entrambe le modalità realizzative appena descritte risultano comunque insoddisfacenti, in, ;quanto il posizionamento relativo dei due corpi risulta, nella maggior parte dei casi, non sufficientemente preciso o, addirittura, incerto, con indesiderati spostamenti relativi tra i due corpi. Nel caso in cui lo spostamento relativo dei due corpi sia inaccettabile, almeno uno dei corpi stessi deve essere scartato con inevitabili costi conseguenti, in alcuni casi, alla sola realizzazione delle sedi e, in altri casi, alle diverse lavorazioni, alle quali il pezzo da scartare è già stato sottoposto.
Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo per l'accoppiamento di due corpi per applicazioni automobilistiche, il quale permetta di risolvere in maniera semplice ed economica i problemi sopra esposti.
Secondo la presente invenzione viene realizzato un dispositivo per l'accoppiamento di due corpi per applicazioni automobilistiche, il dispositivo comprendendo un primo ed un secondo perno presentanti rispettivi assi fra loro paralleli e comprendenti, ciascuno, un primo tratto impegnante una relativa prima sede ricavata in uno dei detti due corpi ed un secondo tratto impegnante una relativa seconda sede ricavata nell'altro dei detti due corpi; caratterizzato dal fatto che almeno uno dei detti primo e secondo tratto di almeno uno dei detti perni è un tratto sagomato presentante una prima dimensione esterna misurata lungo una prima direzione ortogonale al relativo detto asse minore di una seconda dimensione esterna misurata lungo una seconda direzione ortogonale al detto asse e trasversale alla detta prima direzione.
L'invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui;
la figura 1 è una vista prospettica esplosa di una preferita forma di attuazione del dispositivo per l'accoppiamento di due corpi illustrati -parzialmente in sezione, realizzato secondo la presente invenzione;
la figura 2 è una vista laterale, in scala ingrandita, di un particolare della figura 1 ; e
la figura 3 è una figura analoga alla figura 2, ed illustra una variante del particolare della figura 2.
Nella figura 1, con 1 e 2 sono indicati un primo ed un secondo corpo atti ad essere accoppiati fra loro e ad essere, a loro volta, utilizzati per la realizzazione di veicoli, in genere, e di autoveicoli, in particolare. I corpi 1 e 2 sono delimitati da rispettive superfici 3 e 4 frontali ed affacciate tra loro, attraverso ciascuna delle quali è ricavata una relativa coppia di fori circolari ciechi,.indicati con 6 e 7 e, rispettivamente, con 8 e 9. I fori 6,7,8 e 9 presentano rispettivi assi 10,11,12 e 13 paralleli e trasversalmente distanziati tra loro.
Sempre con riferimento alla figura 1, i corpi 1 e 2 sono accoppiati tra loro mediante un dispositivo 14 per il posizionamento relativo dei corpi 1 e 2 stessi tra loro, interposto tra i corpi 1 e 2 e comprendente una coppia di grani di centraggio, indicati con 15 e 16.
Secondo quanto illustrato nella figura 1 e, in particolare, nella figura 2, il grano di centraggio 15 è un comune grano cilindrico noto, il quale presenta un proprio asse 17 coincidente con gli assi 10 e 12 e due tratti terminali 18 opposti impegnanti i fori 6 e 8 senza sostanziale gioco radiale.
Il grano di centraggio 16 è un grano sagomato esternamente, il quale presenta un proprio asse 19 sostanzialmente parallelo all'asse 17, ed è provvisto di un foro passante 20 coassiale all'asse 19. Il grano 16 comprende una coppia di tratti terminali 21 e 22 opposti, dei quali il tratto 21 è sostanzialmente uguale ai tratti terminali 18 del grano 15, impegna senza sostanziale gioco radiale il foro 7, ed è delimitato esternamente da una superficie laterale 23 cilindrica .
Ancora con riferimento alle figure 1 e 2, il tratto 22 impegna il foro 9, presenta in sezione ortogonale all'asse 19 una forma sostanzialmente esagonale, e comprende una porzione intermedia 25 delimitata esternamente da due coppie opposte di fresature 29 o superfici piane longitudinali, delle quali ciascuna coppia è conformata a V e definisce un rispettivo spigolo 30 parallelo all'asse 19, diametralmente opposto allo spigolo 30 dell'altra coppia di fresature 29 e distante dallo spigolo 30 opposto stesso di una quantità L minore del diametro esterno del tratto 21 e del foro 9.
Il tratto 22 comprende, inoltre, due porzioni 31 diametralmente opposte, le quali sono intercalate agli spigoli 30 e si estendono in una direzione B ortogonale alla congiungente A gli spigoli 30 stessi. Le porzioni 31 presentano una forma a settore cilindrico, sono delimitate esternamente dalle fresature 29 e da rispettive superfici 34 cilindriche convesse e sono provviste di rispettivi smussi 35 frontali di invito per l'inserimento del tratto 22 nel foro 9 stesso. In particolare, le superfici 34 si estendono parallelamente all'asse 19 a partire dalla superficie laterale 23 con raggio di curvatura sostanzialmente uguale sia al raggio di curvatura della,superficie 23 stessa che al raggio del foro 9, e distano tra loro di una quantità massima D sostanzialmente uguale al diametro del foro 9.
Secondo la variante illustrata nella figura 3, la porzione intermedia 25 è delimitata esternamente da una coppia di superfici 36 opposte cilindriche, convesse e parallele all'asse 19, di modo che il tratto 22 presenta, in sezione ortogonale all'asse 19, una forma sostanzialmente ad ellisse, la cui diagonale minore d giace sulla direzione A e presenta una lunghezza uguale alla distanza tra gli spigoli 30 e quindi minore del diametro del foro 9, e la cui diagonale maggiore D giace sulla direzione B e presenta una lunghezza uguale alla distanza massima tra le superfici 34 e sostanzialmente uguale al diametro del foro 9.
In fase di accoppiamento dei corpi 1 e 2, uno dei tratti terminali 18 del grano di centraggio 15 ed il tratto terminale 21 del grano di centraggio 16 vengono inseriti nei fori 6 e, rispettivamente, 7 del corpo 1, disponendo il grano di centraggio 16 in una posizione angolare determinata e tale per cui gli spigoli 30 o la diagonale minore d del tratto 22 del grano 16 stesso giacciano su di una linea intersecante ortogonalmente gli assi 10,11,17 e 19 ed indicata con C nella figura
Successivamente, il corpo 2 viene accostato al corpo 1 affacciando le rispettive superfici 3 e 4 tra loro e viene spinto verso il corpo 1 inserendo, progressivamente, i tratti terminali 18 e 22 sporgenti dalla superficie 3 nei fori 8 e 9.
Durante l'inserimento dei tratti, il tratto 18 scorre all'interno del foro 8 impegnando completamente il foro 8 stesso, mentre il tratto 22 impegna solo parzialmente il foro 9, in quanto soltanto le superfici 34 delle porzioni 31 cooperano a contatto con le pareti OS delimitanti il foro 9 stesso, mentre le restanti superfici 29 o 36 laterali del tratto 22 si dispongono in posizione distanziata dalle citate pareti.
Da quanto precede è pertanto evidente che, nel caso in cui esista uno scostamento tra i valori dell'interasse dei fori 8,9 e dell'interasse dei fori 6,7, a seguito della spinta di avvicinamento dei due corpi 1 e 2 si assiste ad una progressiva deformazione localizzata delle porzioni 31 nel caso in cui la durezza del materiale del corpo 2 sia maggiore della durezza del materiale delle porzioni 31 stesse, e/o di corrispondenti porzioni del corpo 2 nel caso opposto, in modo da consentire l'accoppiamento anche in caso di errori di posizionamento dei fori 6,7,8 e 9.
Ne consegue, quindi che, il dispositivo 14 descritto permette di assicurare un posizionamento preciso tra i corpi l e 2 con costi realizzativi relativamente contenuti.
Infatti, la particolare conformazione del grano 16 consente, mediante semplici deformazioni localizzate in direzioni prestabilite, di recuperare gli errori di posizionamento degli assi 10,11,12 e 13 dovuti alle tolleranze di lavorazione dei fori 6,7,8 e 9, dal momento che il tratto 22 è sagomato per rendere possibili piccoli spostamenti relativi nella direzione o C tra il tratto terminale 22 ed il corpo 2 e conseguenti alle deformazioni presenti nel tratto terminale 22 oppure nel corpo 2.
Da quanto precede è poi, inoltre, evidente che durante l'accoppiamento né i grani di centraggio 15 e 16, né i corpi 1 e 2 subiscono deformazioni tali da impedirne il desiderato accoppiamento dei corpi 1 e 2 ed evitano, pertanto, la realizzazione di accoppiamenti scarsamente efficienti ed affidabili.
In particolare, la modalità di accoppiamento descritta consente di assicurare un posizionamento relativo dei corpi 1 e 2 senza libertà di movimenti relativi tra i corpi 1 e 2 stessi, e di effettuare ripetuti disaccoppiamenti e riaccoppiamenti dei corpi 1 e 2, assicurando sempre il medesimo posizionamento relativo tra i corpi 1 e 2 stessi.
Inoltre, i fori 6,7,8 e 9 sui corpi 1 e 2 possono essere eseguiti tutti di forma circolare senza l'utilizzo di attrezzatura dedicata e senza la necessita di prevedere un gioco diametrale predefinito nell'accoppiamento tra i grani di centraggio 15 e 16 e 1 fori 6,7,8 e 9 stessi, ottenendo in tal modo un sensibile contenimento dei costi realizzativi.
Infine, l'utilizzo del particolare grano 16 consente di limitare le perdite nei casi in cui, per motivi diversi, i corpi 1 o 2 debbano essere scartati. Infatti, nella particolare modalità di collegamento descritta, a differenza delle modalità note, vengono effettuate lavorazioni particolari unicamente sul grano 16, mentre sui corpi 1 e 2 vengono effettuate normali operazioni di foratura che hanno una scarsa incidenza rispetto alle altre lavorazioni possibili sui corpi 1 e 2 stessi. Eventuali errori di lavorazione interessano quindi unicamente il grano 16, il cui scarto comporta perdite sicuramente trascurabili rispetto allo scarto di uno o di entrambi i corpi 1 e 2.
Da quanto precede appare, infine, evidente che al dispositivo 14 descritto possono essere apportate modifiche e varianti che non esulano dal campo di protezione della presente invenzione.
In particolare, anche il tratto 21 del grano 16 e/o i tratti 18 del grano 15 potrebbero essere sagomati, ad esempio, come il tratto 22, oppure il grano di centraggio 16 potrebbe essere conformato in maniera diversa da quella descrìtta a titolo di esempio, ma sempre in modo da comprendere almeno un tratto, la cui superficie esterna già in fase di accoppiamento è almeno in parte discostata dalla superficie di delimitazione del relativo foro e pertanto non coopera a strisciamento con la superficie di delimitazione stessa.
Infine, è evidente che la modalità di accoppiamento descritta può essere utilizzata per l'accoppiamento di corpi diversi dai corpi 1 e 2 descritti ed illustrati a titolo di esempio. In particolare, nel caso di calettamento di corpi su di un albero, l'albero stesso potrebbe assolvere la funzione svolta dal grano di centraggio 15, mentre un grano uguale o simile al grano 16 verrebbe previsto per compensare gli eventuali errori dimensionali.

Claims (1)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1.— Dispositivo (14) per l'accoppiamento di due corpi (1/2) per applicazioni automobilistiche, il dispositivo comprendendo un primo (15,16) ed un secondo (15,16) perno presentanti rispettivi assi (17,19) fra loro paralleli e comprendenti, ciascuno, un primo tratto (18,21,22) impegnante una relativa prima sede (6,7,8,9) ricavata in uno dei detti due corpi (1,2) ed un secondo tratto (18,21,22) impegnante una relativa seconda sede (6,7,8,9) ricavata nell'altro dei detti due corpi (1,2); caratterizzato dal fatto che almeno uno (22) dei detti primo e secondo tratto (18,21,22) di almeno uno (16) dei detti perni (15,16) è un tratto sagomato presentante una prima dimensione (L;d) esterna misurata lungo una prima direzione (A) ortogonale al relativo detto asse (19) minore di una seconda dimensione (D) esterna misurata lungo una seconda direzione (B) ortogonale al detto asse (19) e trasversale alla detta prima direzione (A). 2.- Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i detti perni (15,16) sono disposti in posizioni relative tali per cui la detta prima direzione (A) coincide sostanzialmente con la retta (C) intersecante ortogonalmente i detti assi (17,19). 3.- Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che almeno una. (9) tra le dette prime e seconde sedi (€,7,8,9) è un foro circolare, il detto tratto sagomato (22) impegnando il detto foro circolare (9). 4.- Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la detta seconda dimensione (D) è sostanzialmente uguale al diametro del detto foro circolare (9). 5.- Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i detti primi e secondi tratti (18,21,22) impegnano le relative dette sedi (6,7,8,9) in maniera assialmente scorrevole e con sostanziale assenza di gioco radiale. 6.- Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il detto tratto sagomato (22) presenta una durezza maggiore della durezza del corpo (2) nel quale è ricavata la relativa sede (9). 7.- Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che il detto tratto sagomato (22) presenta una durezza minore della durezza del corpo (2) nel quale è ricavata la relativa sede (9). 8.- Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il detto tratto sagomato (22) comprende una porzione intermedia (25) ed una coppia di porzioni laterali (31) delimitate esternamente da rispettive prime superfici cilindriche (34) convesse estendentisi parallelamente al relativo detto asse (19) e da parti opposte della detta prima direzione (A). 9.- Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto la detta porzione intermedia (25) è delimitata esternamente da due coppie di superfici piane (29); le coppie di superfici piane (29) essendo disposte da parti opposte della detta seconda direzione (B) e le superfici piane (29) di ciascuna coppia intersecandosi fra loro in rispettivi spigoli (30). 10.- Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che i detti spigoli (30) intersecano la detta prima direzione (A). 11.- Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto la detta porzione intermedia (25) è delimitata esternamente da una coppia di seconde superfici cilindriche (36) convesse estendentisi parallelamente al relativo detto asse (19) e da parti opposte della detta seconda direzione (B). 12.- Dispositivo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che le dette seconde superile! cilindriche (36) presentano una distanza .massima (d) giacente sostanzialmente sulla detta prima direzione (A). 13.- Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno parte (18,21) dei detti primo e secondo tratto (18,21,22) sono tratti circolari cilindrici coassiali ai detti assi (17,19) e che le relative dette sedi (6,7,8) sono sedi circolari cilindriche. 14.- Dispositivo per l'accoppiamento di due corpi per applicazioni automobilistiche, sostanzialmente come descritto ed illustrato nelle figure allegate.
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