ITTO970919A1 - Otturatore a vitone perfezionato - Google Patents

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    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16KVALVES; TAPS; COCKS; ACTUATING-FLOATS; DEVICES FOR VENTING OR AERATING
    • F16K31/00Actuating devices; Operating means; Releasing devices
    • F16K31/44Mechanical actuating means
    • F16K31/50Mechanical actuating means with screw-spindle or internally threaded actuating means
    • F16K31/508Mechanical actuating means with screw-spindle or internally threaded actuating means the actuating element being rotatable, non-rising, and driving a non-rotatable axially-sliding element

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Description

La presente invenzione ha per oggetto un otturatore del tipo detto a vitone, destinato ad essere applicato ad un gruppo di rubinetterìa per regolare il flusso d'acqua tra un passaggio di ingresso ed un passaggio di erogazione di detto gruppo di rubinetterìa.
• Un otturatore a vitone comprende essenzialmente un corpo, destinato ad essere applicato a tenuta al corpo del gruppo di rubinetterìa, un mezzo di valvola installato in detto corpo, un equipaggio mobile, montato scorrevole assialmente e non girevole nell'interno del corpo dell'otturatore e destinato ad azionare detto mezzo di valvola, ed un albero di manovra, montato girevole e non scorrevole nel corpo dell'otturatore, avente una parte interna al corpo, accoppiata attraverso una filettatura con l'equipaggio mobile, ed un'estremità esterna, sporgente dai corpo dell'otturatore e predisposta per ricevere una manopola di manovra. Grazie a questa struttura, facendo ruotare la manopola si provoca uno spostamento assiale dell'equipaggio mobile il quale, azionando il mezzo di valvola che, quando l'otturatore a vitone è montato nel corpo del gruppo di rubinetteria, è interposto tra il passaggio di ingresso ed il passaggio di erogazione del corpo del gruppo, effettua la regolazione desiderata 6 l'intercettazione del flusso d'acqua.
Tradizionalmente, detto mezzo di valvola era portato dall'equipaggio mobile ed era costituito da un disco di guarnizione in materiale elastomero, e l'imboccatura del passaggio di ingresso presentato dal corpo del gruppo di rubinetterìa fungeva essa stessa come sede di valvola cooperante con detto disco di guarnizione al fine della regolazione del flusso. Un esempio di questa disposizione tradizionale è fornito dal documento DE-U-94 18 554.
Con questa disposizione, la guarnizione in materiale elastomero, soggetta a deterioramento, è facilmente sostituibile smontando il corpo dell'otturatore dal corpo del gruppo di rubinetterìa, ed inoltre essa è di costo molto ridotto grazie alla sua semplice forma di disco centralmente forato, fissato mediante un bollone. Ma la sede di valvola cooperante con questa guarnizione è soggetta anch'essa a deterioramento, e poiché essa fa parte del corpo del gruppo di rubinetterìa può essere ripristinata soltanto operando una sua lavorazione con una apposita fresa a mano; operazione non facile, di risultato incerto e che comunque non può essere ripetuta più volte. Si è tentato perciò di realizzare questa sede di valvola su di un pezzo riportato, avvitato nel corpo del gruppo di rubinetterìa ed estraibile per ripararlo o sostituirlo, ma ne consegue un eccessivo aumento del costo del corpo del gruppo di rubinetterìa, ed inoltre le operazioni per lo smontaggio ed il rimontaggio della sede di valvola riportata non sono facili e richiedono utensili speciali.
Si è voluto porre rimedio a questo inconveniente, per esempio secondo il documento EP-B-0 606 419, installando ne! corpo dell'otturatore a vitone una speciale guarnizione in materiale elastomero, la quale da una parte fa tenuta staticamente contro l'imboccatura del passaggio di ingresso presentato dal corpo del gruppo di rubinetterìa, e dall'altra parte coopera con l'equipaggio mobile dell'otturatore. Il corpo del gruppo di rubinetterìa è così sottratto ad ogni deterioramento, però la speciale guarnizione necessaria deve avere una conformazione complessa ed è quindi costosa e delicata, mentre anche il corpo dell'otturatore richiede una lavorazione relativamente costosa per la realizzazione di una sede adatta a ricevere questa guarnizione.
Secondo la domanda internazionale WO 93/24774, l'impiego di una guarnizione di forma complessa è stato evitato installando nell'estremità del corpo dell'otturatore a vitone una prima ghiera che forma uno spallamento anulare ed una seconda ghiera, interna alla prima, che porta ad un'estremità una guarnizione statica destinata a fare tenuta contro l'imboccatura del passaggio di ingresso del corpo del gruppo di rubinetterìa, ed ospita nell'interno un manicotto di tenuta in materiale elastomero, montato scorrevole, spinto da una molla verso detto spallamento, e col quale coopera l'equipaggio mobile dell'otturatore. Un inconveniente specifico di questa disposizione consiste nel fatto che a causa della presenza di due ghiere il diametro del manicotto di tenuta deve essere notevolmente minore del diametro esterno dell'otturatore, che da parte sua è limitato dalle necessità di installazione, e questo fatto limita la portata massima che l'otturatore può erogare in condizioni di massima apertura.
Negli otturatori secondo entrambi i documenti citati, la pressione dell'acqua agisce sull'equipaggio mobile su di una grande sezione, dando luogo ad una forza relativamente importante, che deve essere vinta nell azionamento dell'otturatore. Inoltre, allorché la guarnizione di tenuta si logora o si schiaccia, l'equipaggio mobile deve raggiungere una posizione più avanzata per realizzare la tenuta, ciò che porta degli inconvenienti e pregiudica la durata utile della guarnizione. Ancora, in questi otturatori la guarnizione statica interposta tra il corpo dell'otturatore ed il corpo del gruppo di rubinetteria non può avere che un cedimento molto limitato, e pertanto risulta critica la distanza tra la regione in cui l'otturatore a vitone viene serrato nel corpo del gruppo di rubinetterìa e la superficie del corpo del gruppo contro la quale detta guarnizione statica deve stabilire la tenuta. Ciò, in certi casi, comporta nella fabbricazione il rispetto di tolleranze eccessivamente ristrette la cui corrispondono maggiori costi, e dà luogo alla possibilità di inconvenienti dovuti alla dilatazione termica delle parti.
In vista di quanto precede, un primo scopo della presente invenzione è quello di realizzare un otturatore a vitone tale da sottrarre il corpo del gruppo di rubinetterìa ad ogni deterioramento, senza peraltro richiedere l'impiego di una guarnizione di forma eccessivamente complessa, senza richiedere lavorazioni costose del corpo dell'otturatore, ed inoltre consentendo di realizzare, a parità di dimensioni esterne, una portata massima maggiore di quella consentita dalle costruzioni note. Un altro scopo dell'invenzione è quello di far sì che la pressione dell'acqua agisca sull'equipaggio mobile solo su di una sezione limitata, dando luogo pertanto ad una forza ridotta, che deve essere vinta nell'azionamento dell’otturatore. Ancora uno scopo dell'invenzione è quello di rendere possibile l'introduzione nell'otturatore di mezzi frangiflusso suscettibili di ridurre la rumorosità nell'erogazione di portate ridotte.
Uno scopo ulteriore dell'invenzione è quello di permettere, nei casi in cui ciò è richiesto, di superare la criticità della distanza tra la regione in cui l'otturatore a vitone viene serrato nel corpo del gruppo di rubinetterìa e la superficie del corpo del gruppo contro la quale deve essere stabilita la tenuta. Ancora uno scopo dell'invenzione è quello di assicurare una grande facilità di sostituzione del mezzo di tenuta quando esso è logoro o guasto.
I primi scopi dell'invenzione si raggiungono per il fatto che detto albero di manovra, montato girevole e non scorrevole nel corpo dell'otturatore, si estende all'interno dell'otturatore a costituire un pistone assialmente immobile, che detto equipaggio mobile montato scorrevole assialmente e non girevole nell'interno del corpo dell'otturatore ha la forma di una camicia anulare attraversata da aperture radiali di erogazione, e che detto mezzo di valvola dell'otturatore a vitone è costituito da un manicotto di tenuta spinto elasticamente verso detto pistone assialmente immobile e suscettibile di stabilire una tenuta con esso, nonché di ricevere su di una sua regione anulare periferica l'azione di detto equipaggio mobile in forma di camicia anulare.
Grazie a questa struttura, il corpo del gruppo di rubinetterìa è sottratto ad ogni logorìo come secondo gli ultimi documenti citati, ma attraverso una struttura sostanzialmente più semplice, che non richiede né componenti speciali né lavorazioni costose. La chiusura dell'otturatore avviene per il fatto che il manicotto di tenuta, la cui corsa non è limitata da uno spallamento, viene spinto, sia elasticamente sia anche dalla pressione dell'acqua, contro il pistone assialmente immobile; questa chiusura risulta pertanto indipendente da un eventuale logorìo o schiacciamento della guarnizione a manicotto, ed avviene con forza dipendente dalla pressione dell'acqua che deve essere intercettata. L'assenza di uno spallamento per limitare la corsa del manicotto di tenuta, e della relativa ghiera, permette di assegnare al manicotto un diametro maggiore (a parità di dimensioni esterne dell'otturatore), e quindi autorizza una portata massima maggiore. La sezione trasversale dell'otturatore soggetta alla pressione dell’acqua è occupata in buona parte dal pistone immobile, e tutta la forza esercitata su di esso dalla pressione dell'acqua si scarica direttamente sul corpo dell’otturatore, cosicché la forza che deve essere vinta per la manovra è soltanto quella che corrisponde alla pressione agente sull'equipaggio mobile in forma di camicia anulare, di sezione limitata. Poiché l'erogazione ha luogo attraverso aperture radiali praticati nell'equipaggiò mobile in forma di camicia anulare, è facile prevedere in queste aperture delle conformazioni adatte a limitare la rumorosità specialmente nell'erogazione di un flusso fortemente strozzato.
Nei casi in cui non è richiesto di evitare la criticità della distanza tra la regione in cui l'otturatore a vitone viene serrato nel corpo del gruppo di rubinetterìa e la superficie del corpo del gruppo contro la quale deve essere stabilita la tenuta, il mezzo di valvola in forma di manicotto di tenuta spinto elasticamente può essere alloggiato in una singola ghiera presentante ad una estremità una superficie di appoggio per un mezzo suscettibile di applicare al manicotto di tenuta una spinta elastica e portante una guarnizione statica per la tenuta col corpo del gruppo di rubinetterìa.
Nei casi in cui, invece, è posta una tale esigenza, e si vogliono raggiungere anche gli scopi ulteriori dell'invenzione, nell'estremità interna del corpo dell'otturatore può essere installato un secondo manicotto di tenuta, spinto elasticamente in senso opposto al senso in cui è spinto il primo manicotto fungente da mezzo di valvola, e destinato a fare tenuta contro il corpo del gruppo di rubinetterìa; in questo caso, un solo mezzo elastico, quale una molla, può servire ad applicare una spinta elastica ad entrambi i manicotti. Con questa disposizione, la guarnizione agente tra il corpo dell'otturatore ed il corpo del gruppo di rubinetterìa può effettuare una corsa relativamente importante, e pertanto può compensare ogni irregolarità nella distanza tra la regione in cui l'otturatore a vitone viene serrato nel corpo del gruppo di rubinetteria e la superficie del corpo del gruppo contro la quale deve essere stabilita la tenuta, e quindi ogni eccessiva tolleranza di fabbricazione ed ogni dilatazione termica delle parti. Inoltre la sostituzione dei manicotti di tenuta è facile ed immediata e non richiede l'uso di attrezzi.
Con questa costruzione, non è neppure richiesta una singola ghiera destinata a fornire un appoggio al mezzo elastico del manicotto fungente da mezzo di valvola, e pertanto può essere ancora alquanto aumentato il diametro di questo manicotto e quindi anche la portata massima ammessa.
Queste ed altre caratteristiche, scopi e vantaggi dell'oggetto della presente invenzione appariranno più chiaramente dalla seguente descrizione di due forme di realizzazione, costituenti degli esempi non limitativi, con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
Fig. 1 illustra, in sezione assiale, un otturatore a vitone secondo una prima forma di realizzazione dell'invenzione, nella posizione di chiusura;
Fig 2 illustra l'otturatore a vitone secondo la figura 1, nella posizione di apertura;
Fig. 3 mostra un particolare di un mezzo di silenziamento del flusso, visto secondo la freccia III della figura 2;
Figg. 4 e 5 illustrano analogamente alle figure 1 e 2 una seconda forma di realizzazione dell'invenzione, nelle rispettive posizioni di chiusura e di apertura.
Con riferiménto dapprima alle figure 1 e 2, un otturatore a vitone comporta un corpo 1, dotato di una filettatura 2 per il suo collegamento al corpo di un gruppo di rubinetterìa (di cui è rappresentata solo la regione presentante l'imboccatura K di un passaggio P di ingresso per l'acqua), di aperture periferiche 3 per l'uscita dell'acqua, e di una guarnizione 4 per la tenuta col corpo del gruppo di rubinetterìa, adiacente ad uno spallamento S di serraggio. Nel tipo di realizzazione rappresentato, nell'interno del corpo 1 è alloggiato un equipaggio mobile 6, montato in modo da poter scorrere assialmente ma da non poter ruotare, grazie ad un accoppiamento prismatico 11 in corrispondenza della superficie di contatto col corpo 1; una guarnizione 5 stabilisce la tenuta tra il corpo 1 e l'equipaggio mobile 6. Nel corpo 1 è anche alloggiato un albero di manovra 9, montato in modo da poter ruotare ma da non potersi spostare assialmente. L'albero 9 presenta una porzione interna filettata 7 che si avvita in una filettatura corrispondente dell'equipaggio mobile 6, e presenta un'estremità esterna 8 che sporge fuori dal corpo 1, a tenuta grazie ad una guarnizione 21, ed è predisposta per ricevere una manopola di manovra (non rappresentata). Come si comprende, facendo ruotare per mezzo di una manopola l'albero di manovra 9 si produce uno spostamento assiale dell'equipaggio mobile 6.
A differenza dalle costruzioni note, l'albero di manovra 9 si estende all'interno dell'otturatore, oltre la parte filettata 7, a formare un pistone 12, ed una guarnizione 13 stabilisce la sua tenuta rispetto all'equipaggio mobile 6. Da parte sua, l'equipaggio mobile 6 ha la forma di una camicia anulare e si estende attorno al pistone 12 presentando delle aperture radiali di erogazione 14.
Secondo le figure 1 e 2, nell'estremità del corpo 1 che è opposta all'albero di manovra 9 è installata fissa una ghiera 10 in materiale rìgido, sostanzialmente cilindrica nella parte rivolta verso l'interno dell’otturatore, e provvista verso l'esterno di una flangia 15 la quale forma una sede per una guarnizione statica 16 destinata a fare tenuta contro l'imboccatura K del passaggio P di ingresso per l'acqua del corpo del gruppo di rubinetterìa.
Entro la ghiera 10 è installato un mezzo di valvola, costituito da un manicotto di tenuta 17, in questo caso in materiale elastomero, il quale è mobile assialmente nella ghiera 1Ò ed è spinto elasticamente verso il pistone 12 da una molla 18, la quale si appoggia contro la flangia 15 della ghiera 10.
Come si comprende, soltanto i ridotti spessori del corpo 1 e dell’unica ghiera 10 limitano il diametro del manicotto di tenuta 17, che può pertanto avere un diametro utile rilevante rispetto al diametro esterno dell’otturatore, e quindi consentire (nella posizione di massima apertura) una forte portata.
Il funzionamento di questo otturatore è il seguente.
Quando l'otturatore si trova nella posizione rappresentata nella figura 1, cioè in posizione di chiusura, l'equipaggio mobile 6 è spostato nella posizione più distante dal manicotto di tenuta 17 e, in questa posizione, la sua estremità rivolta verso il manicotto 17 è arretrata rispetto alla superficie di estremità del pistone 12. Pertanto il manicotto di tenuta 17, spinto dalla molla 18, va a fare tenuta contro il pistone 12. L'otturatore si trova perciò nella condizione di intercettazione. In questa condizione la pressione dell'acqua, agendo sulla sezione del manicotto di tenuta 17 che eccede la sua sezione di contatto col pistone 12, contribuisce a mantenere la chiusura con una forza proporzionata alla pressione da vincere per intercettare il flusso.
Per aprire l'otturatore, l'albero di comando 9 viene fatto ruotare in modo da spostare l'equipaggio mobile 6 verso il manicotto di tenuta 17 (figura 2). Per conseguenza l'equipaggio mobile va ad appoggiare contro la regione anulare periferica del manicotto 17 e lo allontana dal pistone 12. Allora l'acqua, proveniente dal passaggio di ingresso P contro la cui imboccatura K fa tenuta la guarnizione 16 della ghiera 10, passa entro la ghiera stessa e poi tra il manicotto di tenuta 17 ed il pistone 12, attraversa le aperture di erogazione 14 dell'equipaggio mobile 6 ed infine esce dal corpo 1 attraverso le sue aperture periferiche 3 e si riversa nel gruppo di rubinetteria per essere poi erogata da questo. La portata ammessa dipènde naturalmente dalla distanza dal pistone 12 alla quale l'equipaggio mobile 6 ha spostato il manicotto di tenuta 17, ed essa può essere regolata, sino ad un massimo prefissato, agendo sull'albero di comando 9.
Questo modo di funzionare presenta vari vantaggi, oltre ai vantaggi di natura strutturale già indicati. Il fatto che il manicotto di tenuta 17 venga fatto spostare operativamente, e quindi con frequenza, e non abbia una funzione soltanto statica, è di grande vantaggio perché previene i depositi di calcare tra il manicotto 17 e la ghiera 10 in cui esso è insediato. Viene così evitato quello che è ritenuto il difetto principale dei manicotti di tenuta, il cui funzionamento è gravemente ostacolato quando si formano attorno ad essi dei depositi di calcare. È anche vantaggioso il fatto che l'equipaggio mobile venga azionato in avanzamento dall'utente per aprire l'otturatore, e non come d’abitudine per chiuderlo. In questo modo l'otturatore resta del tutto protetto dalla possibilità, che sovente si verifica negli otturatori noti, che l'utente chiuda l'otturatore con eccessiva forza, danneggiandone le guarnizioni. Ancora, il fatto che il pistone 12, mentre è assialmente immobile, ruoti con l'albero di comando 9, fa sì che esso eserciti periodicamente un'azione di pulitura sul manicotto di tenuta 17, prevenendo la formazione di depositi calcarei ed espellendo possibili piccoli corpi estranei.
La struttura descritta si presta particolarmente bene per l'introduzione di mezzi assai semplici atti a silenziare il flusso, che tende ad essere rumoroso nelle condizioni di grande strozzamento, come all'inizio dell'apertura ed alla fine della chiusura.
A questo scopo, è sufficiente predisporre presso le estremità delle aperture di erogazione 14 dell'equipaggio mobile 6 dei passaggi ristretti, determinati per esempio da dentini 20 (figura 3) sporgenti da un lato delle aperture di erogazione 14, o da griglie situate in dette aperture di erogazione, oppure da fresature o piccoli fori praticati in una parete dell'equipaggio mobile. Nelle condizioni di elevato strozzamento il flusso deve dunque passare in questi passaggi ristretti, che lo frenano e ne moderano la turbolenza e quindi ia rumorosità.
Le figure 4 e 5 illustrano un'altra forma di realizzazione, nella quale si vuole evitare la criticità della distanza tra la regione in cui l'otturatore a vitone viene serrato nel corpo del gruppo di rubinetterìa e la superficie del corpo del gruppo contro la quale deve essere stabilita la tenuta.
Gran parte dei componenti di questa seconda forma di realizzazione, ed il suo funzionamento, sono uguali a quelli già descritti per la prima forma di realizzazione; i componenti corrispondenti portano gli stessi riferimenti e non saranno di nuovo descritti, mentre verranno descritte le differenze rispetto alla prima forma di realizzazione.
In questo caso, non esiste la ghiera 10 della prima forma di realizzazione, ed il manicotto di tenuta 17 scorre direttamente nell'estremità del corpo 1 dell'otturatore. Per questa ragione, ad esso può essere assegnato un diametro ancora alquanto maggiore, consentendo dunque l'erogazione di una portata massima maggiorata. Inoltre è previsto un secondo manicotto di tenuta 19, disposto in posizione capovolta rispetto a quella del primo manicotto di tenuta 17, e che può vantaggiosamente essere spinto dalla stessa molla 1Θ. Il manicotto 19 tende dunque a fuoriuscire dal corpo 1 dell'otturatore, e quando questo viene applicato al corpo di un gruppo di rubinetterìa va a fare tenuta contro l'imboccatura K del passaggio di ingresso P. Anche in questo caso, come per il manicotto 17, la tenuta è stabilita sia dalla forza della molla 18, sia anche dalla pressione dell'acqua, la quale agisce sulla superficie interna del manicotto 19 che eccede la superficie corrispondente al contatto del manicotto con l'imboccatura K. Pertanto, anche in questo caso la tenuta viene stabilita con forza proporzionata alla pressione da vincere, e quindi in modo particolarmente sicuro.
Siccome il manicotto 19 può scorrere nel corpo 1 dell'otturatore, esso è in grado di compensare differenze anche importanti nella distanza D effettivamente presente tra la regione, determinata dallo spallamento S, in cui l'otturatore a vitone viene serrato nel corpo del gruppo di rubinetterìa, e la superficie K del corpo del gruppo, contro la quale deve essere stabilita la tenuta. Questa caratteristica rende anche possibile l'applicazione dell'otturatore a vitone secondo l'invenzione in sostituzione di precedenti otturatori in gruppi di rubinetterìa nei quali la distanza D può avere valori alquanto differenti.
Si noterà che l'effetto delle inevitabili dilatazioni termiche delle parti, che nelle costruzioni note pregiudica il comportamento della guarnizione statica disposta tra l'otturatore ed il corpo del gruppo di rubinetterìa, in questo caso assume un carattere vantaggioso, producendo ripetuti piccoli spostamenti del manicotto 17 nel corpo 1 dell'otturatore e prevenendo pertanto, anche per esso, la formazione di dannosi depositi di calcare.
Un altro vantaggio della disposizione descritta consiste nel fatto che i manicotti di tenuta possono essere facilmente ricambiati, quando siano logori o danneggiati, semplicemente sfilandoli dal corpo 1 dell'otturatore ed infilando al loro posto dei manicotti nuovi, senza richiedere l'impiego di alcun attrezzo.
L'otturatore a vitone secondo l'invenzione è dunque in grado di raggiungere tutti o parte degli scopi che sono stati esposti, e ciò senza che il suo costo di fabbricazione ne risulti aumentato in modo rilévante. È anche possibile per il progettista adeguare nel miglior modo le caratteristiche dell'otturatore alle esigenze poste da ciascuna applicazione.
Si deve intendere che l'invenzione non è limitata alle forme di realizzazione descritte ed illustrate come esempi. Parecchie modificazioni sono alia portata del tecnico del ramo, specialmente per quanto riguarda la struttura del manicotto di tenuta, che è stato descritto nella sua forma preferita di manicotto in materiale elastomero spinto da una molla, ma che può anche essere di costruzione rigida con guarnizioni di tenuta, o/e può essere spinto da mezzi elastici diversi da una molla, o dalla propria elasticità. In quest'ultimo caso è anche possibile realizzare due manicotti in un sol pezzo con una regione intermedia, per esempio in forma di soffietto, fungente da organo elastico per entrambi. Anche le disposizioni intese a silenziare il flusso dell'otturatore possono essere varie e, nel caso in cui un secondo manicotto di tenuta viene utilizzato per agire contro una superficie del gruppo di rubinetterìa, possono essere adottate disposizioni per evitarne una fuoriuscita completa dal corpo dell'otturatore, eccetto quando esso deve essere sostituito.
Queste ed altre modificazioni ed ogni sostituzione con equivalenti tecnici possono essere apportate senza per questo dipartirsi dall'ambito dell'invenzione e dalla portata del presente brevetto.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1 . Otturatore a vitone, comprendente essenzialmente un corpo destinato ad essere applicato a tenuta al corpo di un gruppo di rubinetterìa, un mezzo di valvola installato in detto corpo, un equipaggio mobile, montato scorrevole assialmente e non girevole nell'interno del corpo dell'otturatore e destinato ad azionare detto mezzo di valvola, ed un albero di manovra, montato girevole e non scorrevole nel corpo dell'otturatore, avente una parte interna al corpo, accoppiata attraverso una filettatura con l'equipaggio mobile, ed un'estremità ésterna, sporgente dal corpo dell'otturatore e predisposta per ricevere una manopola di manovra, caratterizzato dal fatto che detto albero di manovra, montato girevole e non scorrevole nel corpo dell'otturatore, si estende all'interno dell'otturatore a costituire un pistone assialmente immobile, che detto equipaggio mobile montato scorrevole assialmente e non girevole nell'interno del corpo dell'otturatore ha la forma di una camicia anulare attraversata da aperture radiali di erogazione, e che detto mezzo di valvola dell'otturatore a vitone è costituito da un manicotto di tenuta spinto elasticamente verso detto pistone assialmente immobile e suscettibile di stabilire una tenuta con esso, nonché di ricevere su di una sua regione anulare periferica l'azione di detto equipaggio mobile in forma di camicia anulare.
  2. 2 . Otturatore a vitone secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto mezzo di valvola in forma di manicotto di tenuta spinto elasticamente è alloggiato in una singola ghiera presentante ad una estremità una superficie di appoggio per un mezzo suscettibile di applicare al manicotto di tenuta una spinta elastica e portante una guarnizione statica per la tenuta col corpo del gruppo di rubinetteria.
  3. 3 . Otturatore a vitone secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che comprende un secondo manicotto di tenuta, spinto elasticamente in senso opposto al senso in cui è spinto il primo manicotto fungente da mezzo di valvola, e destinato a fare tenuta contro il corpo del gruppo di rubinetterìa.
  4. 4 . Otturatore a vitone secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che un solo mezzo elastico, quale una molla, applica una spinta elastica ad entrambi detti manicotti.
  5. 5 . Otturatore a vitone secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che entrambi detti manicotti sono inseriti scorrevoli assialmente direttamente nella superficie interna di un'estremità del corpo dell'otturatore.
  6. 6 . Otturatore a vitone secondo la rivendicazione 1 o 3, caratterizzato dal fatto che detti manicotti di tenuta sono costituiti da manicotti in materiale elastomero, spinti da una molla.
  7. 7 . Otturatore a vitone secondo la rivendicazione 1 o 3, caratterizzato dal fatto che detti manicotti di tenuta sono costituiti da manicotti in materiale rigido, provvisti di guarnizioni di tenuta e spinti da una molla.
  8. 8 . Otturatore a vitone secondo la rivendicazione 1 o 3, caratterizzato dal fatto che detti manicotti di tenuta sono costituiti da manicotti in materiale elastomero, spinti da proprie porzioni conformate in modo da costituire organi elastici.
  9. 9 . Otturatore a vitone secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto -che i due manicotti di tenuta sono realizzati in un sol pezzo in materiale elastomero, con una porzione intermedia conformata in modo da costituire organo elastico.
  10. 10 . Otturatore a vitone secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che le aperture di erogazione di detto equipaggio mobile presentano dei passaggi ristretti in corrispondenza delle regioni percorse dal flusso nelle condizioni di eievato strozzamento.
  11. 11 . Otturatore a vitone secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti passaggi ristretti sono costituiti da dentini sporgenti o da griglie situate in dette aperture di erogazione, oppure da fresature o piccoli fori praticati in una parete dell’equipaggio mobile.
  12. 12 . Otturatore a vitone, caratterizzato dalle particolarità, disposizioni e funzionamento, quali appaiono dalla descrizione sopraestesa e dai disegni annessi, o sostituiti da loro equivalenti tecnici, presi nel loro insieme, nelle loro varie combinazioni o separatamente.
IT000919 1997-10-21 1997-10-21 Otturatore a vitone perfezionato IT1295757B1 (it)

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