ITTO970315A1 - Pressa piegatrice per l'esecuzione di pieghe a c sui bordi di un pannello di lamiera. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "Pressa piegatrice per l'esecuzione di pieghe a C sui bordi di un pannello di lamiera"

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad una pressa piegatrice per l'esecuzione di pieghe a C sui bordi di un pannello di lamiera, secondo il preambolo della rivendicazione 1.

Una pressa piegatrice secondo il preambolo della rivendicazione 1 è nota dal documento WO-96/13346.

Una pressa piegatrice secondo una realizzazione descritta ed illustrata nel documento WO-96/13346 comprende una coppia di carri mobili lungo il suo premilamiera mobile per eseguire il riordino dei suoi segmenti. Ognuno di questi carri comprende una prima dentiera solidale al carro, un albero d'entrata contenuto nel corpo portascarpa e collegato alla prima dentiera da un rocchetto dentato, una seconda dentiera solidale alla scarpa ed un ruotiamo di trasmissione del moto dell'albero d'entrata alla seconda dentiera.

Questo meccanismo noto consente di coordinare, di preferenza .mediante controllo numerico, i movimenti delle due scarpe con i movimenti del premilamiera mobile, in modo tale che ai movimenti di allontanamento del premilamiera mobile da quello fisso corri spondano movimenti di avvicinamento concomitante delle due scarpe alla mezzeria della pressa ed al premilamiera fisso, senza strisciamento delle scarpe stesse sulla lamiera. I movimenti di ritorno delle due scarpe alla posizione allontanata dalla mezzeria della pressa sono ottenuti per mezzo di rispettive molle a spirale od equivalenti, incorporate nel corpo portascarpa ed interposte tra questo e l'albero d'entrata del meccanismo.

Il meccanismo secondo il documento WO-96/13346 ha rappresentato un notevole progresso rispetto allo stato della tecnica, ma ha l'inconveniente di essere costoso a causa della precisione richiesta nella fabbricazione e nell'assemblaggio dei suoi componenti, in particolare delle sue dentiere e dei suoi rocchetti dentati.

Lo scopo dell'invenzione è quello di realizzare una pressa piegatrice del tipo considerato in cui la funzione di comando dei movimenti delle scarpe sia compiuta con mezzi molto più semplici ed economici.

Secondo l'invenzione questo scopo è raggiunto per mezzo di una pressa piegatrice quale rivendicata.

In una pressa secondo l'invenzione i dispositivi che trasmettono il movimento dei carri alle scarpe per avvicinarle alla mezzeria della pressa ed al premilamiera fisso, ossia per disimpegnarle dalle pieghe a C senza strisciamento sulla lamiera, non comprendono organi dentati richiedenti un'elevata precisione di esecuzione. Come si comprenderà meglio dalla lettura della descrizione particolareggiata riferita ai disegni, questi dispositivi secondo l'invenzione comprendono elementi molto semplici che lavorano di spinta e per scorrimento reciproco : anche se le superfici cooperanti di questi elementi richiedono una certa precisione di esecuzione, questa precisione non comporta costi così elevati come quelli di esecuzione di dentature.

L'invenzione sarà compresa meglio dalla lettura della descrizione particolareggiata che segue, fatta con riferimento ai disegni annessi, dati a titolo d'esempio non limitativo e nei quali:

la figura 1 è una vista ih prospettiva schematica di una pressa piegatrice alla quale è applicata 1'invenzione,

la figura 2 è una vista in prospettiva in maggiore scala di una zona d'estremità del premilamiera mobile della pressa della figura 1, che comprende uno dei due gruppi scarpa-portascarpa (quello di sinistra più vicino all'osservatore nella figura 1, essendo inteso che l'altro gruppo scarpaportascarpa è specularmente identico),

la figura 3 è una vista in elevazione laterale secondo la freccia III della figura 2,

la figura 4 è una sezione eseguita nel piano indicato in IV-IV nella figura 3,

la figura 5 è una sezione di dettaglio eseguita secondo la linea spezzata V-V della figura 4,

le figure 6 e 7 sono viste in elevazione frontale secondo la freccia VI della figura 2, che illustrano rispettivamente la scarpa del gruppo nella posizione in cui è allontanata dalla mezzeria della pressa e dal premilamiera fisso e nella condizione in cui è avvicinata alla mezzeria della pressa e dal premilamiera fisso, e

le figure 8, 9 e 10 sono viste frontali schematiche parziali secondo la freccia VIII della figura 1, che illustrano tre successive fasi di disimpegno del premilamiera mobile della pressa e delle sue scarpe da un pannello di lamiera due bordi opposti del quale sono già stati piegati a C.

Nella forma d'attuazione illustrata nelle figure è stato considerato il caso più comune di una pressa in cui il premilamiera mobile è quello superiore, il premilamiera fisso è quello inferiore ed il piano del pannello di lamiera sottoposto a piegatura è orizzontale.

L'invenzione non è però limitata a questa disposizione in quanto, grazie al fatto che i movimenti delle scarpe sono comandati positivamente, essa è applicabile ad altre disposizioni, come ad esempio una disposizione in cui il premilamiera mobile è quello inferiore, oppure una disposizione in cui il piano del pannello di lamiera è verticale ed il premilamiera mobile si muove orizzontalmente.

Riferendosi alla figura 1, una pressa piegatrice del tipo verticale, designata nel complesso con 10, comprende una robusta incastellatura a C designata nel complesso con 12.

Su una parte superiore frontale dell'incastellatura 12 è montata scorrevole verticalmente una robusta piastra frontale 14 che porta inferiormente un premilamiera superiore mobile, designato nel complesso con 16, del quale si dirà meglio più avanti .

I movimenti verticali di salita e discesa della piastra frontale 14 e del premilamiera 16 sono comandati da uno o più attuatori idraulici, non rappresentati .

Una parte inferiore frontale dell'incastellatura 12 porta un premilamiera fisso 18 con il quale, nelle operazioni di piegatura, coopera il premilamiera mobile 16.

Nella cavità definita dalla forma a C dell'incastellatura 12 è montato un portalame 20, anch'esso a C, che porta una coppia di lame di piegatura inferiore 22 e superiore 24.

II portalame 20 può essere fatto salire e discendere, nonché avanzare ed arretrare, sotto il comando di attuatori, preferibilmente a controllo numerico, per fare cooperare selettivamente la sua lama inferiore 22 con il premilamiera superiore 16 o la sua lama superiore 24 con il premilamiera inferiore 18.

Per maggiori dettagli relativi al portalame 20 ed ai suoi attuatori di comando si rimanda ad una domanda di brevetto depositata in pari data dallo stesso richiedente per "Pressa piegatrice per lamiere" .

Il premilamiera mobile superiore 16 è del tipo componibile, formato da una serie di segmenti 26, come ad esempio nelle presse piegatrici descritte ed illustrate nei documenti US-A-4 089 198 e W0-96/13346.

La serie di segmenti 26 comprende due segmenti particolari, indicati con 28, distanziati tra loro, così da corrispondere a bordi laterali opposti di un pannello di lamiera. Nelle figure 1, 2 ed 8 a 10, questi segmenti 28 sono disposti alle due estremità della serie di segmenti, ossia in posizioni corrispondenti alla larghezza utile massima della pressa.

Come illustrato nella figura 1, sul davanti della pressa 10 si trova una tavola 30 d'appoggio dei pannelli di lamiera sottoposti a piegatura. La tavola 30 è preferibilmente servita da un manipolatore (non rappresentato) .

Tutti i movimenti della pressa e del suo manipolatore sono preferibilmente comandati da un'apparecchiatura di controllo numerico indicata convenzionalmente per mezzo di una sua "consolle" sospesa 32.

Lungo il premilamiera mobile 16 si estende una barra di traslazione 34 che comprende due parti 38 filettate in sensi opposti.

La barra 34 è azionabile selettivamente in rotazione da un motore elettrico 40 a controllo numerico .

Le due parti 38 filettate in sensi opposti della barra 34 portano rispettivi carri 42 accoppiati a queste parti filettate tramite rispettive madreviti, non rappresentate. I due carri 42 sono preposti al riordino dei segmenti 26 del premilamiera mobile 16 ogni qualvolta questo riordino si renda necessario per adattare il premilamiera 16 alla larghezza di uno specifico pannello da sottoporre a piegatura .

Riferendosi alle figure 1, 2, 6, 7 ed 8 a 10, per eseguire queste operazioni di riordino dei segmenti 26 ciascun carro 42 è dotato di un rispettivo organo trascinatore 44, sui cui dettagli si ritornerà più avanti.

Per ora basterà dire che ognuno dei segmenti 26 è dotato, su una sua parte superiore, di un rispettivo organo trascinato costituito da un risalto frontale 46 impegnabile da un rispettivo organo trascinatore 44.

Sui dettagli degli organi trascinatori 44, degli organi trascinati 46 e della loro cooperazione si ritornerà più avanti. Per ora, basterà dire che il carro 42 di sinistra nelle figure 1 ed 8 a 10 è preposto allo spostamento dei segmenti 26 situati a sinistra della mezzeria della pressa ed il carro 42 di destra con il suo organo trascinatore 44 è preposto allo spostamento concomitante ed in senso inverso dei segmenti 26 di destra.

Riferendosi alle figure 2 a 4 e 6 a 10, ciascun segmento d'estremità 28 comprende un corpo portascarpa 48, che funge da segmento vero e proprio e presenta, per il suo riordino da parte del relativo carro 42, un organo trascinato 46a sotto forma di un risalto frontale del tutto analogo ai risalti 46 ed allineato con essi.

Ciascun corpo 48 sopporta una scarpa 50 con una sporgenza inferiore a becco 52.

Come si può osservare ad esempio nelle figure 8 a 10, da una scarpa 50 all'altra le sporgenze 52 sono dirette in sensi opposti per inserirsi ognuna entro una piega laterale a C, designata con B, già eseguita in un pannello di lamiera P.

Ciascuna scarpa 50 è sopportata dal suo corpo 48 tramite guide inclinate 54, di preferenza orientate a 45° rispetto al piano del pannello di lamiera P (figure 8 a 10) da piegare.

La sezione delle guide 54, che è simile ad una coda di rondine, è visibile nella figura 5.

Lungo le guide 54 ciascuna scarpa 50 è suscettibile di spostarsi tra una posizione di lavoro o d'impegno, illustrata in linee continue nelle figure 2 e 4, nonché nella figura 6, ed una posizione di disimpegno, illustrata in linee a tratti nelle figure 2 e 4, nonché nella figura 7.

Riferendosi alle figure 2 a 7 si descriveranno ora i mezzi che, secondo una forma d'attuazione preferita dell'invenzione, servono a trasformare i movimenti dei carri 42 lungo la barra di traslazione 34 dalla suddetta posizione di lavoro alla suddetta posizione di disimpegno, nonché a produrre il loro ritorno dalla posizione di disimpegno alla posizione di lavoro .

Ciascun corpo portascarpa 48 porta una relativa slitta 56 montata scorrevole sul corpo 48 in una direzione parallela alla direzione di movimento del carro 42.

Alla slitta 56 è reso solidale, in modo registrabile nella stessa direzione, uno scontro sotto forma di un blocchetto 58, sulla cui funzione si ritornerà più avanti.

Alla slitta 56 è solidale una parte conduttrice 60 sotto forma di una parte a piastra allungata verticalmente. La parte a piastra 60 è applicata di piatto su una faccia frontale del corpo portascarpa 28 ed è sostanzialmente complanare alle facce frontali dei segmenti 26.

Con 62 è indicato un bordo della parte a piastra 60 rivolto lateralmente verso l'interno della pressa e che si estende verticalmente, ossia nella direzione di movimento del premilamiera mobile 16 .

Ciascuna scarpa 50 è dotata di una parte condotta 64, ad essa solidale. Nella realizzazione preferita, rappresentata nei disegni, la parte condotta 64 è costituita da una piastra fissata frontalmente alla scarpa 50 per mezzo di una serie di viti 66, le cui teste sono schematizzate nelle figure 6 e 7.

Con 68 è designato un bordo laterale rettilineo della piastra 64 che è parallelo al bordo rettilineo 62 ed è ad esso affacciato.

I due bordi 62 e 68, come si vedrà più avanti, costituiscono superfici affacciate di spinta e di scorrimento cooperanti, così disposte che un movimento della slitta 56 verso la mezzeria della pressa viene trasformato, tramite la cooperazione di spinta e scorrimento delle superfici affacciate 62, 68, in un movimento della scarpa 50 dalla suddetta posizione di lavoro della figura 6 alla suddetta posizione di disimpegno della figura 7.

Questo movimento è comandato positivamente a partire dal relativo carro 42, nel modo che sarà chiarito più avanti.

Per il ritorno della scarpa 50 dalla posizione di disimpegno alla posizione di lavoro sono provvisti mezzi di richiamo elastico una cui realizzazione preferita è illustrata nella figura 4.

Riferendosi alla figura 4, ciascun corpo portascarpa 48 presenta una cavità 70, pure visibile nelle figure 2, 3 e 5. Questa cavità 70 si estende parallelamente alle guide inclinate 54 e contiene, come mezzi di richiamo elastico, almeno una molla di richiamo elicoidale di compressione 72.

La scarpa 50 presenta un'appendice 74, pure visibile nelle figure 2, 3 e 5, che è montata scorrevole lungo un'asta fissa 76 che si estende a scopo di centratura nella molla 70.

La molla 70 contrasta da una parte contro una parete di fondo 78 della cavità 70 e dall'altra parte contro l'appendice 74.

Quando la scarpa 50 passa dalla posizione di lavoro della figura 6 alla posizione di disimpegno della figura 7, la molla 72 viene compressa e provvede a richiamare la scarpa in senso inverso grazie al rilascio della sua energia di compressione.

Si farà ora riferimento alle figure 2, 3, S e 7 per descrivere i particolari dell'organo trascinatore 44 di ciascun carro 42 e del modo in cui esso serve a produrre il movimento della relativa scarpa 50 dalla posizione di lavoro alla posizione di disimpegno .

L'organo trascinatore 44 è sotto forma di una stecca montata scorrevole verticalmente, ossia nel senso di movimento del premilamiera mobile 16, nel relativo carro 42.

La sommità della stecca 44 è collegata allo stelo di un rispettivo attuatore lineare 80 (figura 1) , preferibilmente a controllo numerico.

L'attuatore 80 è atto a spostare la stecca tra una posizione alzata, ossia arretrata rispetto al premilamiera fisso 18, una posizione intermedia ed una posizione abbassata, ossia avanzata rispetto al premilamiera fisso 18.

Nella figura 6 il livello dell'estremità inferiore della stecca 44 nella posizione arretrata è indicato con LI, il livello di questa estremità nella posizione intermedia è indicato con L2 ed il suo livello nella posizione avanzata è indicato con L3 .

Quando la stecca 44 è arretrata, la sua estremità al livello LI si trova al di sopra di tutti i risalti od organi trascinati 46, 46a ed eventuali movimenti del carro 42 non hanno alcun effetto.

Quando la stecca 44 si trova nella posizione intermedia, la sua estremità al livello L2 si trova in una posizione di interferenza con i risalti 46, 46a e, grazie ai movimenti del carro 42, è possibile riordinare i segmenti 26, 28 grazie all'impegno di spinta laterale della stecca 44 con il risalto 46 o 46a selezionato.

Per produrre i movimenti delle, scarpe dalla posizione di lavoro della figura 6 alla posizione di disimpegno della figura 7, le stecche 44 dei due carri 42 vengono portate alla posizione avanzata, corrispondente al livello L3, come rappresentato nella figura 6, in linee a tratti, e nella figura 7.

In questa posizione la stecca 44 è così disposta da interferire con il risalto o scontro 58 della slitta 56 sul suo lato rivolto verso l'esterno della pressa.

In queste condizioni uno spostamento del carro 42 verso la mezzeria della pressa secondo la freccia F della figura 7, si trasforma, grazie all'impegno della stecca 44 con lo scontro o risalto 58, in un corrispondente movimento della slitta 56.

In questo movimento il bordo 62 dell'organo conduttore, costituito dalla parte a piastra 60 della slitta 56, impegna il bordo 68 della piastra 64 della scarpa 50.

Grazie alle guide inclinate 54, la spinta del bordo 62 sul bordo 68 si traduce in uno spostamento della scarpa 50 secondo la freccia G della figura 6, durante il quale il bordo 68 scorre discendendo lungo il bordo 62.

La disposizione è tale che quando la scarpa 50 raggiunge la posizione di disimpegno della figura 7, la stecca 44 viene ad urtare contro il risalto 46a, che costituisce un arresto di fine corsa.

La registrazione di questa posizione di fine corsa è ottenibile registrando la posizione dello scontro o risalto 58 lungo la slitta 56.

Si farà ora riferimento alle figure 8, 9 e 10 per descrivere la sequenza coordinata dei movimenti del premilamiera 16 e delle sue scarpe d'estremità 50, movimenti che di preferenza sono entrambi comandati dall'apparecchiatura di controllo numerico 32 della figura 1.

Nella figura 8 il pannello di lamiera P è pizzicato tra i due premilamiera superiore 16 ed inferiore 18. Le due scarpe 50 si trovano nelle rispettive posizioni di lavoro della figura 6, nelle quali sono allontanate l'una dall'altra e dalla mezzeria della pressa e loro sporgenze a becco 52 sono inserite nelle rispettive pieghe laterali B del pannello P.

Riferendosi alla figura 9, per poter disimpegnare il pannello P dalla pressa, l'apparecchiatura a controllo numerico 32 (figura 1) comanda il movimento di salita del premilamiera mobile 16 ed in pari tempo il movimento obliquo delle due scarpe 50, secondo la freccia G della figura 7, verso le loro posizioni di. disimpegno. Il coordinamento dei movimenti è tale che, non appena il premilamiera mobile 16 si stacca dal pannello P, anche le scarpe 50, pur incominciando a muoversi secondo la freccia G della figura 7, si staccano dal pannello P, per cui non strisciano mai sul pannello stesso.

Nella figura 10 è illustrata la condizione finale di sollevamento del premilamiera mobile 16 e di avvicinamento massimo delle scarpe 50, che hanno raggiunto la posizione finale di disimpegno della figura 7. In questa posizione le sporgenze 52 non interferiscono più con le pieghe B.

Quando il premilamiera superiore 16 viene abbassato contro un pannello P in vista della piegatura, i movimenti del premilamiera 16 e delle scarpe 50, coordinati dall'apparecchiatura di controllo numerico 32 della figura 1, avvengono nei sensi inversi, sempre senza strisciamento delle scarpe 50 sul pannello P, grazie alla forza di richiamo delle molle 72 della figura 4.

Nella figura 1 è stata illustrata una pressa piegatrice che comprende una coppia di lame cooperanti con rispettive controlame facenti parte di rispettivi premilamiera.

L'invenzione è però applicabile ad una pressa avente anche una sola coppia di utensili di piegatura (lama e controlama), in particolare per eseguire, su un bordo di un pannello di lamiera, una o più pieghe lungo una direzione perpendicolare a quella delle pieghe a C opposte indicate con B delle figure 8 a 10.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Pressa piegatrice per l'esecuzione di almeno una piega in un bordo di un pannello di lamiera almeno un bordo laterale del quale, perpendicolare al bordo da piegare, ha già subito una piegatura a C, del tipo comprendente una coppia di premilamiera opposti mobile (16) e fisso (18) ed almeno una lama di piegatura (22) cooperante con il premilamiera mobile (16) , in cui il premilamiera mobile (16) comprende una serie di segmenti (26, 28) spostabili lungo il premilamiera stesso ed è dotato di una coppia di carri motorizzati (42) ognuno dei quali è dotato di un organo trascinatore (44) impegnabile e disimpegnabile selettivamente rispetto ai segmenti (26, 28) per spostarli a scopo di riordino, due segmenti (28) situati ad estremità opposte della serie comprendono ognuno un corpo portascarpa (48) che sopporta una relativa scarpa (50) tramite guide inclinate (54) convergenti verso il premilamiera fisso (18), le due scarpe (50) presentano sporgenze (52) dirette in sensi opposti per inserirsi ognuna in una piega a C (B) già eseguita, ciascun carro (42) è atto a produrre un movimento di lina relativa scarpa (50) lungo le sue guide inclinate (54) nel senso di avvicinamento alla mezzeria della pressa (10) ed al premilamiera fisso (18) mentre il premilamiera mobile (16) si allontana dal premilamiera fisso (18) dopo l'esecuzione della piega, e le scarpe (50) sono provviste di rispettivi mezzi (72) di richiamo elastico nel senso di allontanamento della scarpa (50) dalla mezzeria della pressa (10) e dal premilamiera mobile (16), caratterizzata dal fatto che ciascun corpo portascarpa (48) porta una relativa slitta (56) spostabile parallelamente alla direzione di movimento del relativo carro (42), ciascuna slitta (56) è dotata di una parte conduttrice (60) e ciascuna scarpa (50) è dotata di una parte condotta (64), le quali parti conduttrice e condotta presentano superfici affacciate (62, 68) di spinta e di scorrimento cooperanti, così disposte che un movimento della slitta (56) verso la mezzeria della pressa (10) viene trasformato, tramite la cooperazione di spinta e scorrimento delle superfici affacciate (62, 68), in un movimento obliquo della relativa scarpa (50) nel suddetto senso di avvicinamento alla mezzeria della pressa (10) ed al premilamiera fisso (18) lungo la relativa guida inclinata (54), ciascun carro (42) comprende un organo trascinatore (44) e ciascuna slitta (56) comprende un organo trascinato (58) impegnabile dall'organo trascinatore (44) del relativo carro (42) per spostare selettivamente la slitta (56) verso la mezzeria della pressa (10), e i due carri (42) sono spostabili a comando concomitantemente in sensi opposti uno rispetto all'altro per causare concomitantemente, tramite le slitte (56), i suddetti movimenti delle scarpe (50).
2. 2. Pressa piegatrice secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che ciascun carro (42) comprende un unico organo trascinatore (44) atto a spostare selettivamente i segmenti (26, 28) a scopo di riordino e ad impegnare l'organo trascinato (58) di una relativa slitta (56) per spostarla verso la mezzeria della pressa (10).
3. 3. Pressa piegatrice secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che l'organo trascinatore di ciascun carro (42) è costituito da una stecca (44) estendentesi nella direzione di movimento del premilamiera mobile (16) e spostabile da un relativo attuatore (80) in tale direzione tra una posizione (LI) arretrata rispetto al premilamiera fisso (18), una posizione intermedia (L2) ed una posizione (L3) avanzata rispetto al premilamiera fisso (18), dal fatto che ciascun segmento (26, 28) presenta un primo risalto frontale (46) impegnabile di lato dalla stecca (44) a scopo di riordino dei segmenti (26, 28), dal fatto che ciascuna slitta (56) presenta un secondo risalto frontale (58) impegnabile di lato dalla stecca (44) del relativo carro (42) a scopo di spostamento della slitta (56) nel senso corrispondente al suddetto senso di avvicinamento della scarpa (59), e dal fatto che la disposizione della stecca (44) e dei risalti (46, 46a, 58)è tale che nella sua posizione intermedia (L2) la stecca (44) è atta ad impegnare i soli risalti (46, 46a) dei segmenti (26, 28), ivi incluso il risalto (46a) del relativo corpo portascarpa (28), e nella posizione avanzata (L3) la stecca (44) è atta ad impegnare il risalto (58) della relativa slitta (56).
4. 4. Pressa piegatrice secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che, con la slitta (56) nella posizione più lontana dalla mezzeria della pressa (10), il suo risalto (58) si trova più lontano del risalto (46a) del corpo portascarpa (28) rispetto alla mezzeria stessa ed il risalto (46a) del corpo portascarpa (28) è così disposto, nella direzione di estensione del premilamiera mobile (16), da costituire uno scontro laterale di fine corsa per la stecca (44) nella posizione della slitta (56) che corrisponde alla posizione in cui la scarpa (50) è avvicinata al premilamiera fisso (18) ed alla mezzeria della pressa (10).
5. 5. Pressa piegatrice secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la suddetta parte condotta è costituita da una piastra (64) fissata frontalmente alla relativa scarpa (50) ed avente, in qualità di superficie affacciata, un bordo rettilineo (68) estendentesi nella direzione di movimento del premilamiera mobile (16) e perpendicolarmente alla direzione di movimento della slitta (56), e rivolto lateralmente verso l'esterno della pressa (10), e la relativa parte conduttrice è costituita da una parte a piastra (60) sporgente dal carro (42) , complanare alla piastra (64) fissata alla scarpa (50) ed avente, in qualità di superficie affacciata, un bordo rettilineo (68) parallelo al suddetto bordo rettilineo (62) della piastra (64) fissata alla scarpa (50) e rivolto lateralmente verso l'interno della pressa (10).
6. 6 . Pressa piegatrice secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ognuno dei suddetti mezzi di richiamo elastico comprende almeno una molla di richiamo elicoidale di compressione (72) che si estende parallelamente alla guida inclinata (54), è contenuta in una cavità (70) del corpo portascarpa (48) e contrasta da una parte contro una parete di fondo (78) della cavità (70) e dall'altra parte contro un'appendice (74) della scarpa (50) .
7. 7. Pressa piegatrice secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 3 a 6, caratterizzata dal fatto che comprende una barra di traslazione filettata (34) estendentesi lungo il premilamiera mobile (16) ed avente due parti (38) filettate in sensi opposti alle quali sono rispettivamente accoppiate madreviti dei relativi carri (42), ed un motore elettrico (40) a controllo numerico di azionamento in rotazione della barra filettata (34), dal fatto che ciascun carro (42) porta un attuatore (80) a controllo numerico di spostamento della relativa stecca (44), e dal fatto che comprende un'unità di controllo numerico (32) che comanda il suddetto motore (40) ed i suddetti attuatori (80) in modo coordinato con mezzi di comando del premilamiera mobile (16), in modo tale che ai movimenti di allontanamento ed avvicinamento del premilamiera mobile (16) rispetto a quello fisso (18) corrispondono rispettivamente i movimenti suddetti di avvicinamento e di allontanamento delle scarpe (50), senza strisciamento delle scarpe stesse sulla lamiera interposta tra i due premilamiera (16, 18).