ITTO950906A1 - Dispositivi a microfiltri selettivi di colori e immagini. - Google Patents

Dispositivi a microfiltri selettivi di colori e immagini. Download PDF

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Abstract

Un fascio di radiazione emesso da una sorgente policromatica di dimensione finita viene inizialmente corretto nella sua vergenza e distribuzione da un riflettore (18) oppure da un sistema che opera secondo il fenomeno della rifrazione, della diffrazione o a riflessione interna totale e incide su una matrice di microlenti (8) quadrate o rettangolari o di sezione arbitraria, che hanno la funzione di far convergere il fascio verso una matrice di microfiltri (9) colorati o di microcelle di immagini. I microfiltri (9), oppure le celle corrispondenti ad immagini differenti, sono due o più per ogni singola microlente (8) presente nella matrice di microlenti (8). La dimensione dei microfiltri colorati (9) è tale che essi intersecano in parte o totalmente il fascio policromatico convergente. La selezione del colore o delle immagini è ottenuta interponendo il colore desiderato al fascio di luce policromatico. Un movimento della lastra dei microfiltri (9) consente di cambiare il colore o l'immagine. La sezione dei microfiltri (9) e il tipo di microlenti (8) utilizzate consentono di generare pattern colorati con distribuzione luminosa desiderata.(Figura 3).

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "Dispositivi a microfiltri selettivi di colori e immagini"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce al campo dei dispositivi ottici utilizzabili per la selezione del colore o di immagini in un fascio policromatico di luce.
La selezione del colore in un fascio policromatico di luce è sempre stata oggetto di studio da parte degli esperti di illuminazione o di ottica. Il metodo più noto consiste nel porre fisicamente dei filtri colorati sul percorso del fascio luminoso. A tal fine, i filtri sono solitamente posti su un disco rotante 1 (figure 1A, 1B), comandato da un motore elettrico 2 ed includente una pluralità di settori C1, C2, C3, ...Cn sostituiti da filtri di colore diverso. In un'altra soluzione nota, il colore viene selezionato con l'uso di un sistema a cristalli liquidi 3 controllato da un dispositivo elettronico di controllo 4. Questo tipo di selezione del colore è efficiente, non richiede movimentazioni e può essere applicato, come pure nel caso delle figure 1A, 1B, sia nella presentazione, sia nella proiezione di immagini. La soluzione della figura 2 implica tuttavia l'uso di materiali costosi, poco disponibili sul mercato, di un'elettronica di controllo sofisticata e infine richiede alti investimenti per la realizzazione industriale.
Nel campo della presentazione di immagini o di segnalazioni statiche, la tecnica tradizionale consiste normalmente nell'illuminare uniformemente un simbolo riportato con mezzi vari su una lastra trasparente. In tal modo, per effettuare segnalazioni distinte è necessario predisporre un simbolo per ogni tipo di segnale. Così, ad esempio, le spie luminose di bordo utilizzate nelle autovetture richiedono la predisposizione di una sorgente luminosa per ogni simbolo.
Un altro metodo noto consiste nell'utilizzare specchi atti a selezionare il colore, ad esempio utilizzanti rivestimenti ottici multistrato, reticoli 4*.diffrazione od effetti prismatici o loro combinazioni.
Nel campo della presentazione dinamica di immagini si utilizzano matrici di celle, ognuna delle quali può cambiare il suo stato, ad esempio tramite cristalli liquidi, e filtri polarizzanti o microspecchi. In tutti i casi facenti uso di cristalli liquidi, diffusori e filtri polarizzanti, esiste il problema di non poter definire una finestra stretta di osservazione. Questo aspetto a volte è vantaggioso, poiché consente l'osservazione anche a grandi angoli, molte altre volte invece è svantaggioso, poiché le immagini sono visibili anche da posizioni dalle quali non dovrebbero esserlo.
Nel campo della proiezione di immagini statiche, secondo la tecnica nota, una diapositiva viene illuminata uniformemente da una fascio policromatico ed un obiettivo proietta l'immagine su uno schermo. Ogni volta che si desidera cambiare immagine è necessario sostituire la diapositiva.
Lo scopo della presente invenzione è quello di superare i problemi della tecnica anteriore che è stata sopra descritta con mezzi relativamente semplici ed utilizzando materiali convenzionali e tecnologie di basso costo.
In vista di raggiungere tale scopo, l’invenzione ha per oggetto un dispositivo avente le caratteristiche indicate nella rivendicazione 1.
Forme di attuazione particolarmente vantaggiose del dispositivo secondo l’invenzione sono inoltre indicate nelle ulteriori rivendicazioni dipendenti.
L'invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, forniti a puro titolo di esempio non limitativo, in cui:
la figura 1A è una vista laterale di un dispositivo di selezione del colore tramite filtro colorato rotante, secondo la tecnica nota,
la figura 1B è una vista frontale del dispositivo della figura 1A,
la figura 2 illustra schematicamente un dispositivo di selezione del colore tramite cristalli liquidi, secondo la tecnica nota,
la figura 3 illustra una prima forma di attuazione di un dispositivo secondo l'invenzione, comprendente una matrice di microlenti ed una matrice di filtri colorati, ad ogni microlente corrispondendo due o più microfiltri colorati (ad esempio quattro microfiltri di cui uno trasparente e gli altri tre rispettivamente di colore rosso, verde e blu),
la figura 4 è una vista prospettica schematica del dispositivo della figura 3,
la figura 5 è una vista prospettica schematica che illustra matrici di microlenti atte a generare un fascio di sezione rettangolare,
la figura 6 è una vista laterale schematica che illustra l'accoppiamento di una matrice di microlenti con microfiltri dotati di curvatura, la figura 7 è una vista schematica e parzialmente sezionata di un sistema di illuminazione di segnalazione esemplificato come torcia elettrica per segnalazione di emergenza, la figura 8A è una vista schematica in sezione di un'ulteriore applicazione dell'invenzione costituita da un semaforo stradale,
la figura 8B è una vista frontale schematica del semaforo della figura 8A,
la figura 9A è una vista schematica in sezione di un ulteriore applicazione dell'invenzione in forma di insegna luminosa,
le figure 9B, 9C illustrano entrambe una vista frontale dell'insegna luminosa della figura 9A in due diverse condizioni operative,
la figura 10 è una vista frontale schematica di un ulteriore esempio applicativo utilizzante immagini statiche ed animazione,
la figura 11 è una vista schematica di un ulteriore esempio applicativo costituito da un dispositivo di illuminazione per autoveicoli,
la figura 12 è una vista laterale schematica di microfiltri posti dopo il piano di focalizzazione delle microlenti e inserimento di filtro spaziale, e la figura 13 è una vista schematica di un dispositivo per la proiezione di immagini con riferimento all'esempio di una diapositiva multiimmagine.
Con riferimento alla figura 3, un fascio luminoso policromatico 5 generato da un riflettore 6 che riceve i raggi luminosi in uscita da una sorgente 7, viene fatto convergere da una matrice di microlenti 8. Ogni microlente 8 fa converge la porzione di fascio che la intercetta su una matrice di microfiltri 9 che selezionano il colore desiderato del fascio a seguito di una traslazione della matrice di microfiltri 9 provocata da un attuatore 10 comandato un sistema elettronico di controllo 11. Le dimensioni dei microfiltri sono tali per cui l'area di ogni microlente 8 è coperta da una pluralità di microfiltri 9. Ad esempio, se una microlente 8 è di sezione quadrata di lato L, si possono utilizzare microfiltri quadrati di lato L/N con N > = 2 ed intero, oppure microfiltri rettangolari con un lato di lunghezza L e l'altro lato di lunghezza L/N. Nel caso di microfiltri quadrati con N = 2, ad ogni microlente corrispondono quindi Ν<2 >= 4 filtri 9 (figura 4) di cui ad esempio uno trasparente (contrassegnato con T nella figura 4) e gli altri tre rispettivamente di colore rosso, verde e blu (contrassegnati rispettivamente con R, V e B nella figura 4). La figura 4 illustra la condizione in cui la porzione del fascio intercettata da una microlente 8 converge, a seguito della posizione selezionata per la matrice dei microfiltri 9, sul microfiltro R di colore rosso, per cui il fascio in uscita è di colore rosso.
Più in generale, se la microlente 8 ha una sezione non rettangolare, i microfiltri, avranno forme e dimensione corrispondenti. La distanza fra i microfiltri 9 e le microlenti 8, come visibile in figura 4, è tale per cui il fascio parziale focalizzato da ciascuna microlente 8 è di dimensione inferiore a quella del microfiltro 9 intercettato, ciò tenendo conto anche della non collimazione del fascio policromatico incidente sulle microlenti. I microfiltri 9 possono quindi essere posizionati sul piano focale delle microlenti oppure prima o dopo.
Nel caso di una matrice di microlenti 8 composta da K x K microlenti, si può indicare la matrice con Αk,Μ ed individuare la singola microlente con il termine aiy con i= 1, 2, ...K e y= 1/ 2, ...M. Se le microlenti sono tutte uguali, ad esempio rettangolari, con lati L x H, e la matrice dei microfiltri 9 è composta da elementi rettangolari di dimensioni L/N e H/S, si può rappresentare il singolo microfiltro nella matrice dei microfiltri 9 con termine (fa,b)i,y dove gli indici i, y indicano la microlente corrispondente e dove a= 1, 2, ...N; b= 1, 2, ...S. Ad ogni microlente corrispondono N x S microfiltri. Il tipo di microfiltro che intercetta il fascio luminoso parziale focalizzato da una microlente 8 è selezionabile con una delle N x S posizione possibili. Le K x M microlenti generano un numero di K x M fasci parziali che incrociano un numero di K x M microfiltri uguali o differenti. Se i microfiltri che hanno gli stessi indici a, b sono tutti uguali, allora ad ogni posizione corrisponde un colore determinato del fascio luminoso. Viceversa, si possono generare fasci multicolore oppure immagini colorate composte da K x M celle (pixel). In tal caso le N x S immagini possibili possono essere utilizzate per generare effetti di animazione.
Una generalizzazione ovvia della descrizione suddetta consiste nell'uso di un elemento ottico sul quale i filtri o immagini sono registrati secondo variazioni graduali, anziché in forma discreta o digitale.
Il fascio luminoso policromatico descritto nella figura 3 può indifferentemente essere generato da una sorgente a scarica, oppure ad incandescenza, a semiconduttore, a stato solido, polimerica, a fluorescenza o a gas. Il fascio può essere inoltre corretto parzialmente o totalmente nella sua vergenza da un sistema ottico che opera in propagazione libera o a guida d'onda, utilizzando i fenomeni della riflessione, come in figura 3, oppure secondo schemi noti, che operano in rifrazione, in riflessione interna totale, in diffrazione o con loro combinazioni.
La matrice di microlenti 8 può essere costituita da lenti rifrattive, difrattive, ibride difrattiverifrattive, o a variazione radiale o di volume dell'indice di rifrazione. Il materiale di base delle matrici di microlenti può essere plastico o vetroso e dotato di rivestimenti anti-riflesso in forma di film sottili, o difrattivi al fine di migliorare l'efficienza di trasferimento del fascio luminoso.
La singola microlente 8 può essere di sezione romboidale, esagonale, rettangolare o quadrata, come riportato nella figura 4, con funzione di fase della lente sferica o più in generale tale che da sola o in combinazione con le microlenti adiacenti, per effetti diffrattivi o combinati diffrattivirifrattivi, possa generare i fasci di divergenza e distribuzione luminosa controllata, un esempio è riportato in figura 5, dove il fascio policromatico 5, incidendo sulla matrice di microlenti 8, di sezione rettangolare, viene ridistribuito su di imo schermo 12, con una sezione rettangolare ad alta uniformità della distribuzione di intensità. I microfiltri (non visibili nella figura 5) interposti fra lo schermo 12 e le microlenti 8 nella prossimità dei fuochi di queste ultime, selezionano localmente il colore della proiezione rettangolare 13. Alla distribuzione di intensità ed alla vergenza del fascio luminoso possono contribuire anche i microfiltri qualora essi siano dotati di curvatura e si comportino a loro volta come microlenti come riportato in figura 6. Sui microfiltri o microcelle costituenti un elemento di un'immagine è inoltre possibile introdurre un microprisma o elemento diffrattivo che indirizza il fascio in una direzione predefinita.
Le microlenti 8 ed i microfiltri 9 possono essere disposti in matrici lineari come riportato ad esempio in figura 3, oppure disposte su cerchi o spirali, o ancora in ogni altra disposizione che, attraverso una traslazione, una rotazione, un'inclinazione o una combinazione di tali movimenti tra le microlenti 8 e i microfiltri 9 consenta di selezionare il tipo di fascio luminoso o di immagine uscente dalla combinazione di microlente e microfiltri. Il movimento relativo tra le microlenti 8 ed i microfiltri 9 può essere applicato alle microlenti 8 oppure ai microfiltri 9, meccanicamente, elettro-meccanicamente, con attuatori piezoelettrici, elettrostatici, polimerici o di altro tipo, indifferentemente.
Attivando e disattivando velocemente i filtri dei colori primari con tempi differenti, si può ingannare il sistema occhio-cervello dando l'impressione che sia attivo un colore di fatto non incluso tra i filtri. In effetti, agendo sui tempi di accensione ti del singolo colore primario, il colore percepito può essere selezionato applicando concetti noti di colorimetria e fotometria. In prima approssimazione, il colore percepito è esprimibile con la somma Rt1 + Vt2 + Bt3 dove R, V, B sono i colori primari rosso, verde e blu, e ti è il tempo di esposizione del colore.
Nella figura 7 è illustrato un dispositivo portatile 14 per la segnalazione di emergenza. Il fascio di luce generato da una sorgente 15 alimentata da una batteria contenuta in un involucro 16 provvisto di un'impugnatura 17, raggiunge le microlenti 8, in parte direttamente e per la maggior parte per riflessione su un riflettore 18. Le microlenti 8 dividono il fascio in una molteplicità di fasci luminosi convergenti. Questi vengono intercettati dalla matrice di microfiltri 9. Il movimento relativo tra la matrice di microlenti 8 e la matrice di microfiltri 9 è attuato meccanicamente o elettricamente e consente la selezione del tipo di colore, o di forma, o di immagine che si intende segnalare .
Secondo uno schema analogo a quello riportato nella figura 7, è possibile realizzare un ulteriore esempio applicativo costituito dal semaforo stradale illustrato nelle figure 8A, 8B. In tale figura, parti corrispondenti a quelle della figura 7 sono indicate con lo stesso numero di riferimento. Con riferimento alla figura 8A, 8B, utilizzando ad esempio quattro microfiltri 9 per ciascuna microlente 8, ed utilizzando ad esempio i colori verde, rosso e giallo, si generano i fasci dei tre colori corrispondenti ed il fascio bicolore verdegiallo. Aumentando il numero di microfiltri è possibile introdurre frecce direzionali 19 (figura 8B) e/o altre indicazioni. Movimentando i microfiltri si può inoltre introdurre l'effetto lampeggiante sia con i colori, sia con le indicazioni. E' inoltre possibile alternare velocemente calori e indicazioni creando nuove forme più ergonomiche di segnalazione lampeggiante. Nella figura 8B, con linea tratto continua e con linea tratteggiata sono indicate le due posizioni in cui è visualizzata una freccia 19 rispettivamente agli istanti t1 e tn, così da dar luogo ad un effetto animato dall'istante t1 all'istante tn.
Con il dispositivo descritto nelle figure 8A, 8B il semaforo è costituito da una sola sorgente che può rimanere continuamente accesa e da un solo riflettore. Si ha così un notevole alleggerimento ed una semplificazione rispetto ai dispositivi convenzionali, tipicamente costituiti da un minimo di tre elementi distinti e da un sistema di controllo dell'accensione dello spegnimento delle sorgenti. Il problema della illuminazione solare che attraverso i filtri colorati entra nei dispositivi convenzionali rendendo difficile distinguere tra il colore od il segnale attivo e quelli disattivati è totalmente superato.
Le figure 9A, 9B, 9C illustrano un esempio di dispositivo equivalente ad un insegna luminosa nella quale i messaggi possono essere variati nelle immagini e nei colori. Nel caso riportato, l’insegna luminosa è particolarmente estesa ed è costituita da un insieme di dispositivi base del tipo di quelli illustrati nelle figure 3, 4, 7, 8A, 8B. Le figure 9B, 9C illustrano le due diverse immagini visualizzate in due diversi istanti di tempo t1 e
t2 ·
In figura 10 è riportato un sistema di presentazione di nove immagini statiche. Una matrice di 512 x 512 microlenti quadrate di dimensione L è seguita da una matrice di microfiltri di dimensioni quadrate di lato L/3. L'aria di ogni microlente ha in corrispondenza di essa nove microfiltri di colori differenti o in parte uguali. Sui microfiltri sono registrati nove immagini di 512 x 512 celle (pixel) i cui colori possono essere tutti uguali per generare immagini monocromatiche, oppure di un colore qualsiasi per generare immagini policromatiche. L'immagine desiderata viene selezionata applicando una traslazione relativa tra i microfiltri 8 e le microlenti 9. Un effetto di animazione può essere facilmente generato selezionando in sequenza immagini leggermente differenti tra loro secondo procedure note nel campo dei cartoni animati.
In generale, nei dispositivi di questo genere, se i microfiltri colorati sono anche diffusori, le immagini sono visibili nitidamente anche osservando il piano dei microfiltri da un grande angolo di incidenza. Viceversa se i microfiltri trasmettono i fasci parziali senza diffondere la luce, l'angolo di visibilità delle immagini sul piano dei microfiltri colorati è definito dall'apertura numerica delle microlenti. Questo ultimo caso è di particolare interesse ogni volta che ci si pone l'obiettivo di limitare l'angolo di osservazione. Esempi di applicazione sono costituiti dalla segnaletica stradale e la segnalazione di bordo dei veicoli.
Nella figura 11 è descritto un sistema di illuminazione per veicoli in cui una porzione del fascio luminoso passa per le microlenti ed i microfiltri. In questo caso la combinazione microlenti-microfiltri 8, 9 può essere utilizzata per segnalare situazioni di pericolo, ad esempio con una intermittenza di segnali colorati differenti. Possono essere incluse le segnalazioni di frenata, oppure di indicazione di cambio di direzione. Il fascio passante per i microfiltri può sovrapporsi al pattern luminoso convenzionale, con l'obiettivo di proiettare pattern colorati in zone o direzioni specifiche al fine di qualificare il tipo di vettura. La combinazione delle due matrici può essere utilizzata per conformare il fascio di luce in relazione a velocità, angolo di sterzo, condizioni climatiche e di illuminazione esterna.
La figura 12 illustra una disposizione nella quale tra la matrice di microfiltri 9 e la matrice di microlenti 8 è inserita una matrice di filtri spaziali o del tipo Fourier. I filtri spaziali sono costituiti da fori 19 o più in generale da aperture di dimensione e forma prefissata, incisi su di uno strato riflettente od assorbente o in generale attenuatore. Le aperture poste nei pressi del fuoco delle microlenti 8 hanno la funzione di selezionare la parte del fascio luminoso avente una direzione indesiderata. In effetti, i raggi incidenti sulle microlenti oltre un certo angolo prefissato vengono riflessi od assorbiti od attenuati dal rivestimento 20. L'introduzione dei filtri spaziali 19 contribuisce in tal modo alla nitidezza ed alla direzionalità del pattern luminoso uscente dal dispositivo. I filtri spaziali 19, senza vincolo, possono essere disposti sulla faccia della matrice di microfiltri 9 rivolta verso la sorgente luminosa, oppure sulla faccia della matrice di microlenti 8 più remota rispetto alla sorgente luminosa e possono essere in numero uguale a quello dei microfiltri ed essere a loro centrati.
Nella figura 13 è riportato un dispositivo di proiezione di immagini o di pattern luminosi di sezione predefinita. A valle (con riferimento alla direzione del fascio luminoso) delle microlenti (8) e dei microfiltri (9) e posto un obiettivo 21 che ha la funzione di proiettare su di uno schermo il pattern luminoso uscente dai microfiltri 9. Un ulteriore lente 22 è disposta a monte delle microlenti 8. Nel caso più in generale, il dispositivo opera come un proiettore di diapositive, modificato, nel quale è stata inserita una matrice di microlenti e la diapositiva (costituita dalla matrice di microfiltri 9) ha registrata sull'intera sua estensione una pluralità di immagini selezionabili applicando un movimento relativo tra i microfiltri e le microlenti.
Naturalmente, fermo restando al principio del trovato, i particolari di costruzione e le forme di attuazione potranno ampiamente variare rispetto a quanto descritto ed illustrato a puro titolo di esempio, senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la selezione di colori o di immagini in un fascio luminoso policromatico, caratterizzato dal fatto che comprende: - mezzi generatori di un fascio luminoso policromatico (15, 1B), - una pluralità di microlenti (8) integrate in una lamina sottile trasparente, aventi la funzione di generare una pluralità di fasci parziali policromatici, - una pluralità di microfiltri colorati (9) o di microcelle di immagini (9), aventi dimensioni e sezioni adattate alla sezione delle microlenti, in modo tale per cui a ciascuna microottica (8) corrispondono almeno due microfiltri o microcelle (9), - mezzi attuatori per provocare un movimento relativo tra le microlenti (8) ed i microfiltri colorati o microcelle di immagini (9), che opera in modo tale per cui un movimento relativo tra le microlenti (8) e i microfiltri (9) consente di selezionare il tipo di pattern luminoso, per la generazione di fasci luminosi o di immagini, nella sua forma, colore, polarizzazione e vergenza all'uscita del dispositivo.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le microlenti (8) ed i microfiltri o microcelle (9) sono disposti a matrice, a cerchi , a spirale o in una qualsiasi combinazione tramite la quale il movimento relativo tra le microlenti (8) ed i microfiltri (9) consente di selezionare il tipo di pattern registrato sui microfiltri o microcelle di immagini (9).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le microlenti (8) sono costituite da una matrice di K x M di microlenti convergenti (8) di sezione rettangolare di lati L, H e di microfiltri o microcelle (9) sono in numero di N x S ed i lati L/N, e H/S, ove K, M, N, S sono numeri interi maggiori di 1.
  4. 4. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che è realizzato in forma di generatore di immagini statiche selezionate variando la posizione relativa tra le microlenti (8) ed i microfiltri o microcelle (9), secondo quanto illustrato nella figura 9 dei disegni annessi. ,
  5. 5. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che è realizzato in forma di generatore di immagini animate, ottenute selezionando in sequenza immagini leggermente differenti fra loro.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le suddette microlenti (8) sono predisposte per controllare la forma, la sezione, la vergenza e la direzione del fascio luminoso, mentre i microfiltri (9) sono predisposti per selezionare il colore o la polarizzazione del singolo fascio parziale.
  7. 7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 3, caratterizzato dal fatto che è predisposto per essere utilizzato come parte integrata in un sistema di illuminazione di un autoveicolo, quale un proiettore atto a segnalare situazioni di pericolo con fasci intermittenti colorati, oppure un proiettore includente un indicatore di frenata, la segnalazione delle inversioni di direzione, la proiezione di fasci colorati atti a qualificare l'autoveicolo senza pregiudicare le prestazioni del sistema di illuminazione.
  8. 8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che è realizzato in forma di lampada portatile di emergenza, nella quale la segnalazione è effettuata variando il colore del fascio emesso tramite l'applicazione di un movimento relativo tra i microfiltri (9) e le microlenti (8).
  9. 9. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 1 a 3, caratterizzato dal fatto che è realizzato in forma di semaforo, nel quale i colori, le segnalazioni di direzione, gli effetti lampeggianti sono ottenuti con una sola sorgente.
  10. 10. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 1 a 3, caratterizzato dal fatto che è realizzato in forma di pannello di segnalazione stradale atto a selezionare sia il tipo di segnale, sia anche la direzione angolare di osservazione possibile mediante effetti prismatici o diffrattivi applicati ad ogni cella (9) che produce il segnale.
  11. 11. Insegna luminosa realizzata mediante un dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni .
  12. 12. Proiettore di immagini, caratterizzato dal fatto che è realizzato mediante un dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, detto proiettore comprendendo un obiettivo (21) per la messa a fuoco su di uno schermo e provvisto di una matrice di microlenti (8) e una matrice di microfiltri (9) costituenti una diapositiva avente registrate sull’intera sua estensione una pluralità di immagini differenti, la selezione delle immagine essendo ottenuta applicando un movimento relativo tra la diapositiva e la matrice di microlenti (8).
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che è predisposto affinché i fasci parziali policromatici generati dalle microlenti (8) intersecano totalmente o in parte i microfiltri (9) posti nei pressi del fuoco delle microlenti (8). Il tutto sostanzialmente come descritto ed illustro e per gli scopi specificati.
IT95TO000906A 1995-11-09 1995-11-09 Dispositivi a microfiltri selettivi di colori e immagini. IT1280475B1 (it)

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