ITTO940233U1 - Natante pluriscafo planante a vela, trasformabile in natante a motore o in natante con propulsore a pedali - Google Patents

Description

DESCRIZIONE del modello industriale di utilità dal titolo: "NATANTE PLURISCAFO PLANANTE A VELA, TRASFORMABILE IN NATANTE A MOTORE 0 IN NATANTE CON PROPULSORE A PEDALI"

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Il presente trovato concerne un natante pluriscafo planante a vela, trasformabile in natante a motore o in natante con propulsore a pedali.

Scopo principale del presente trovato è quello di provvedere un natante come specificato, che possa essere provvisto, a scelta ed in modo intercambiabile, di mezzi di propulsione ad una o più vele, a motore od a pedali, per consentire svariati impieghi sull'acqua del natante stesso, e ciò in modo semplice, pratico e con ridotto dispendio tecnico-economico.

Un altro scopo è quello di provvedere un natante come indicato, che sia riducibile in ridotte dimensioni di ingombro per la sua comoda trasportabilità a terra e riponibilità fuori servizio .

Un ulteriore scopo è quello di provvedere un natante come detto, che sia provvisto di mezzi di governo, che ne migliorano la manovrabilità sull'acqua.

In vista di tali scopi, il presente trovato provvede un natante pluriscafo planante a vela, trasformabile in natante a motore o in natante con propulsore a pedali, la cui caratteristica essenziale forma oggetto della rivendicazione principale, che si intende qui integralmente riportata.

Ulteriori caratteristiche vantaggiose risultano nelle rivendicazioni subordinate, che pure si intendono qui integralmente riportate.

Il presente trovato viene dettagliatamente descritto in quanto segue, con riferimento alle fotografie allegate, fornite a solo titolo di esempio non limitativo, in cui:

- le figure 1 e 2 mostrano, ambedue in vista prospettica, il natante secondo il presente trovato nell'allestimento a due scafi e ad una vela inclinabile;

- le figure 3 e 4 sono delle viste di dettaglio, in prospettiva, del natante a vela secondo le figure 1 e 2;

- la figura 5 mostra, in vista prospettica, il natante secondo il trovato nell'allestimento a due scafi e a motore;

- la figura 6 mostra, in vista prospettica, il natante secondo il trovato nell'allestimento a due scafi ed a due vele inclinabili ;

- la figura 7 mostra, in vista prospettica, il natante secondo il trovato nell'allestimento a due scafi ed a pedaliera semplice ;

- la fig. 8 mostra, in vista prospettica, il natante secondo il trovato nell'allestimento a due scafi ed a pedaliera ' doppia;

- la fig 9 mostra, in vista prospettica, il natante secondo il trovato in versione a tre scafi ed a vela inclinabile; - le figure 10 e 11 mostrano, in vista prospettica, il natante secondo il trovato nell'allestimento a due scafi, privo di mezzi propulsori e tratto in secco, rispettivamente con uno degli scafi stessi ribaltato fuori servizio, per ridurne la sagoma di ingombro trasversale, e come riposto sul tettuccio di un autoveicolo per il suo comodo trasporto, con entrambi gli scafi ribaltati fuori servizio in disposizione di minimo ingombro.

Con riferimento, anzitutto, alle figure da 1 a 8 disegni, con 10 (figg. 1, 2) è indicato nel suo insieme il natante secondo il trovato nell'allestimento esemplificativo a due scafi plananti 11, a guisa di catamarano.

Detti due scafi plananti 11 sono costituiti ciascuno da una convenzionale tavola galleggiante, ad esempio in resina sintetica o in vetroresina (quale una tavola da windsurf), e sono tra loro saldamente solidarizzati, in posizione affiancata ed interspaziata, tramite un soprastante telaio quadrangolare di collegamento 12, in leggeri tubolari metallici (ad esempio, in alluminio), a guisa di longherine 12.1 e traversine 12.2 (figg. 3, 4) che collegano detti scafi 11.

Con riferimento anche alle figure 10 e 11, dette traversine 12.2 sono formate da rispettive doppie coppie di bracci articolati, in posizione intermedia, mediante uno snodo cilindrico 12.3 ad asse parallelo alle longherine 12.1. Inoltre, dette longherine 12.2 sono telescopicamente allungabili e retraibili, per regolare la distanza reciproca delle due tavole galleggianti 11.

In fig. 11, gli scafi 11 sono illustrati mutuamente richiusi in disposizione di minimo ingombro (per trasporto sul tettuccio di un autoveicolo) mediante oscillazione di detti bracci delle traversine 12.2 in chiusura reciproca a compasso attorno agli assi di dette cerniere 12.3.

Sostanzialmente in disposizione simmetrica rispetto al piano mediana verticale longitudinale del natante 10, detto telaio di collegamento 12 sopporta una plancia longitudinale 13, ad esso fissata in modo scindibile e formate il pianale di appoggio sul natante.

In particolare, il pianale 13 è sopportato, nella sua parte intermedia, rispetto al telaio di collegamento 12 mediante una coppia di ulteriori longherine 12.4 (di cui una sola visibile in fig. 4), sovrapposte e fissate alle traversine 12.2. La parte prodiera 13.1 e quella poppiera 13.2 del pianale 13 (figg. 4, 5) sono formate da tavole separate rispetto al corpo del pianale medesimo e sono sopportate mediante rispettive coppie di aste, montate a scorrimento telescopico rispetto a dette ulteriori longherine 12.4. Mediante tale disposizione, la parte prodiera 13.1 e quella Ϊ poppiera 13.2 del pianale 13 possono essere, selettivamente, estese o retratte rispetto al corpo intermedio del pianale 13. In tal guisa, è possibile l'applicazione, in modo scomponibile, ad esempio, o di una coppia di alberi a vela A con vele portanti inclinabili, articolate a snodo rispetto al pianale 13 (fig. 6), o di un timone direzionale T a poppa (fig. 1), rispettivamente nella posizione estesa di detta parte prodiera 13.1 o di detta parte poppiera 13.2 del pianale 13. D'altra parte, quando la parte poppiera 13.2 del pianale 13 è retratta, è possibile il montaggio scomponibile di un convenzionale motore nautico M (fig. 5).

Si noterà che per facilitare il montaggio e lo smontaggio, la parte poppiera 13.2 del pianale 13 presenta uno schienale fisso di estremità 13.3 (figg. 5, 10).

In corrispondenza del piano mediano verticale longitudinale e sostanzialmente al centro del pianale 13 è fissato un robusto asse verticale 13.4 (fig. 10), attorno cui è montata liberamente ruotante una struttura di sopporto a bandiera 14, ad esempio triangolare in leggeri profilati metallici. Detto sopporto ruotante a bandiera 14 sostiene alla sua estremità distale dall'asse 13.4 un sedile 15 (cfr. anche fig. 5). D'altra parte, sull'estremità libera dell'asse 13.4 è fissato un verricello di comando 16 (fig. 4), la cui manovella di azionamento è facilmente impugnabile da chi è seduto in 15 (figg. 1, 2).

In corrispondenza della parte prodiera 13.1 della plancia 13, sul telaio di collegamento 12 è fissata una guida a rotaia trasversale 17, lungo la quale un carrellino 17.1 è montato scorrevole in direzione trasversale. Detto carrellino 17.1 sopporta alla base, tramite uno snodo sferico, un albero a vela 18 con vela portante ed il quale è collegato, in posizione intermedia e tramite una coppia di tiranti astiformi 19 (fig. 3) a guisa di compasso articolato ai tre punti estremi, rispetto all'estremità prodiera delle due longherine 12.1. Un organo funicolare 20 è comandato mediante il verricello 16 ed è rinviato su rispettive carrucole fisse 21, disposte alle estremità della guida a rotaia 17, e su un carrucola 22 solidale al carrellino 17.1 (figg. 3, 4),

Mediante la suddetta disposizione, azionando la manovella del verricello di comando 16, a seconda del verso di rotazione della stessa, è possibile fare scorrere trasversalmente il carrellino 17.1 in versi opposti lungo la guida a rotaia 17 e, quindi, fare inclinare da bande opposte l'albero a vela 18 e la corrispondente vela portante. Tale operazione è eseguita dal pilota del natante in posizione seduta in 15, mentre con la rotazione del corpo seduto attorno all'asse 13.4 egli compensa lo spostamento della vela portante stessa.

In variante, l'albero a vela è sopportato alla sua base, tramite un corrispondente giunto sferico, all'estremità della struttura di sopporto a bandiera 14 distale dall'asse 13.4, in sostituzione del sedile 15, mentre è mantenuto collegato, in posizione intermedia, rispetto al telaio di collegamento 12 mediante una coppia di tiranti astiformi a compasso articolato nei tre punti estremi. Mediante tale disposizione, l'inclinazione al vento della vela portante è regolata per rotazione del suo albero attorno all'asse 13.4, ad esempio mediante comando manuale diretto da parte del pilota.

Nella figura 7 è illustrata l'applicazione sul natante 10 di un gruppo di propulsione 23 a pedaliera semplice con trasmissione della forza motrice ad un'elica marina (24), mentre nella figura 8 è illustrata l’applicazione sul natante 10 di un gruppo di propulsione a doppia pedaliera 30 (a guisa di tandem) con trasmissione della forza motrice ad un'elica marina (non visibile nei disegni).

In figura 9 è illustrato un allestimento 40 del natante secondo il presente trovato comprendente tre scafi 41 in disposizione a triangolo (cosiddetto trimarano) ed un solo albero a vela portante 42 inclinabile.

Nel suo allestimento con un solo albero a vela inclinabile con vela portante (figg. 1 e 2), il natante 10 è destinato ad un impiego sportivo, in cui l'inclinabilità dell'albero a vela 18, controllata dal velista mediante il verricello di comando 16, consente di imprimere alla parte sottovento degli scafi 11 portanza senza pressione, aumentando e favorendo il cosiddetto "effetto di planata" sull'acqua degli scafi stessi e la variabilità di manovre di detto natante.

Nel suo allestimento a due alberi a vela (fig. 6), ad esempio articolati a snodo sulla plancia 13, con rispettive vele portanti, il natante 10 si presta particolarmente bene per la pratica del cosiddetto "windsurfing" da parte di due velisti o "surfisti", permettendo loro di ottenere in coppia nuovi giochi di posizionamento del natante stesso, in conseguenza della facile e pratica manovrabilità delle sue vele al vento, ed assicurando nel contempo notevole stabilità di galleggiamento.

Inoltre, l'agevole trasformabilità del natante 10 in natante a motore (fig. 5), ne consente una più ampia utilizzazione a fini di diporto, anche in assenza di vento per la sua propulsione .

D'altra parte, una volta smontato il telaio di collegamento 12 con plancia 13 rispetto agli scafi 11, detti scafi possono venire impiegati, con rispettivi alberi a vela con vela portante, per la pratica individuale del "windsurfing" convenzionale .

La possibilità, anche, di applicazione sul natante 10 di mezzi di propulsione a pedaliera, ad esempio semplice (fig.

7) o doppia (fig. 8), consente una nuova pratica di navigazione sportiva o da diporto sull'acqua, in cui si sommano i vantaggi dell'esercizio del ciclismo e della navigazione. La possibilità di oscillazione in chiusura su se stesse delle traversine 12.2 del telaio 12, per rotazione dei rispettivi bracci attorno alla cerniera intermedia 12.3, assicura inoltre l'agevole trasportabilità, ad esempio su di un automezzo, e la comoda riponibilità fuori servizio del natante stesso. Il natante secondo il trovato è denominato "two-surf".

Naturalmente, gli effetti del presente modello si estendono ai modelli che conseguono pari utilità, utilizzando lo stesso concetto innovativo.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Natante pluriscafo planante a vela, trasformabile in natante a motore o in natante con propulsore a pedali, caratterizzato da ciò, che comprende una pluralità di scafi (11), uniti saldamente tra loro mediante almeno un telaio di collegamento (12), portante almeno una plancia (13), formante pianale di appoggio sul natante stesso e sulla quale sono sopportate una o più vele, di cui almeno una ad albero (18) articolato alla base, inclinabile al vento e controllata nella sua inclinazione al vento mediante un verricello di comando (16), in alternativa all'impiego di una o più vele con albero articolato alla base ed inclinabili al vento mediante azionamento manuale della rispettiva boma, e comprende altresì un motore nautico (M), ovvero un gruppo di propulsione ad elica azionata da almeno una pedaliera (23, 30), scindibilmente sopportato da detto pianale (13), per la propulsione del natante stesso in alternativa o complementarmente a quella velica.
2. 2. Natante secondo la rivendicazione 1, caratterizzato da ciò, che detto telaio di collegamento (12) comprende delle traversine (12.2) di collegamento di almeno una coppia di scafi (11), formate da rispettive doppie coppie di bracci articolati (in 12.3), in guisa da essere selettivamente oscillabili in apertura e chiusura reciproca, per porre alternativamente gli scafi stessi in disposizione di galleggiamento, in servizio, o in disposizione di minimo ingombro, fuori servizio.
3. 3. Natante secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato da ciò, che detto telaio di collegamento (12) comprende delle traversine (12.2) di collegamento di almeno una coppia di scafi (11), le quali sono telescopicamente allungabili e retraibili, in guisa da variare selettivamente la distanza regnante tra gli scafi stessi.
4. 4. Natante secondo la rivendicazione 1, caratterizzato da ciò, che detta pianale (13) comprende almeno una parte di estremità, prodiera (13.1) e/o poppiera (13.2), avente struttura telescopicamente estensibile e retraibile, per l'applicazione, in modo scomponibile, sulla prua telescopicamente estesa, di un'ulteriore albero a vela (A) e sulla poppa, quando telescopicamente estesa, di un timone direzionale (T) ovvero, quando telescopicamente retratta, di un motore nautico (M).
5. 5. Natante secondo la rivendicazione 1, caratterizzato da ciò, che rispetto a detto telaio di collegamento (12) è fissato un asse verticale (13.4), attorno cui è montata liberamente ruotante una struttura di sopporto a bandiera (14), la quale sostiene un sedile (15), da ciò che su detto asse (13.4) è fissato un verricello di comando (16), la cui manovella di azionamento è facilmente impugnabile da chi è seduto su detto sedile (15), da ciò che rispetto a detto telaio di collegamento (12) è inoltre fissata una guida a rotaia trasversale (17), lungo la quale un carrellino (17.1) è montato scorrevole, e da ciò che detto carrellino (17.1) sopporta alla base, ad esempio tramite uno snodo sferico, un albero a vela (18) con vela portante, il quale è collegato — in posizione intermedia, tramite una coppia di tiranti astiformi (19) a guisa di compasso articolato ai tre punti estremi — rispetto a due elementi di detto telaio (12, ad esempio due longherine 12.1), mentre un organo funicolare (20) è comandato mediante il verricello (16) ed è rinviato su rispettive carrucole fisse (21), disposte ad esempio alle estremità della guida a rotaia (17), e su un carrucola (22) solidale al carrellino (17.1), di guisa che azionando la manovella del verricello di comando (16), a seconda del verso di rotazione della stessa, è possibile fare scorrere detto carrellino (17.1) in versi opposti lungo detta guida a rotaia (17) e, quindi, fare inclinare da bande opposte l'albero a vela (18) e la corrispondente vela portante, tale operazione essendo eseguita dal pilota in posizione seduta (in 15), mentre con la rotazione del suo corpo seduto attorno all'asse (13.4) egli compensa lo spostamento della vela portante.
6. 6. Natante secondo la rivendicazione 1, caratterizzato da ciò, che rispetto a detto telaio di collegamento (12) è fissato un asse verticale (13.4), attorno cui è montata liberamente ruotante una struttura di sopporto a bandiera (14), la quale sostiene un albero a vela portante, sopportato alla sua base assialmente sfalsato, ad esempio tramite un corrispondente giunto sferico, e collegato, in posizione intermedia, rispetto al telaio di collegamento (12), mediante una coppia di tiranti astiformi (19) a compasso articolato nei tre punti estremi, di guisa che l'inclinazione al vento della vela portante è regolata per rotazione del suo albero attorno a detto asse (13.4).
7. 7. Natante pluriscafo planante a vela, trasformabile in natante a motore o in natante con propulsore a pedali, secondo le rivendicazioni precedenti e sostanzialmente come descritto ed illustrato e per gli scopi specificati