ITTO20131027A1 - Apparato di riproduzione video - Google Patents

Apparato di riproduzione video

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Publication number
ITTO20131027A1
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Authority
IT
Italy
Prior art keywords
video
screen
interface
graphic elements
video content
Prior art date
Application number
IT001027A
Other languages
English (en)
Inventor
Saverio Celia
Franco Mussino
Original Assignee
Sisvel Technology Srl
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
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Priority to IT001027A priority Critical patent/ITTO20131027A1/it
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    • HELECTRICITY
    • H04ELECTRIC COMMUNICATION TECHNIQUE
    • H04NPICTORIAL COMMUNICATION, e.g. TELEVISION
    • H04N21/00Selective content distribution, e.g. interactive television or video on demand [VOD]
    • H04N21/40Client devices specifically adapted for the reception of or interaction with content, e.g. set-top-box [STB]; Operations thereof
    • H04N21/41Structure of client; Structure of client peripherals
    • H04N21/4104Peripherals receiving signals from specially adapted client devices
    • H04N21/4122Peripherals receiving signals from specially adapted client devices additional display device, e.g. video projector

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Multimedia (AREA)
  • Signal Processing (AREA)
  • Transition And Organic Metals Composition Catalysts For Addition Polymerization (AREA)
  • Ultra Sonic Daignosis Equipment (AREA)
  • Vehicle Body Suspensions (AREA)

Description

APPARATO DI RIPRODUZIONE VIDEO
DESCRIZIONE
[CAMPO DELLA TECNICA]
La presente invenzione si riferisce ad un apparato di riproduzione video, in particolare atto a riprodurre una pluralità di contenuti video simultaneamente su più schermi.
[ARTE NOTA]
Al giorno d’oggi gli schermi televisivi raggiungono dimensioni rilevanti, con diagonali di quadro anche superiori ai 50 pollici. Inoltre, la maggior parte degli schermi televisivi possiede capacità di visualizzazione stereoscopica (3D), tipicamente mediante l’uso di appositi occhiali indossati dall’utente oppure di tipo autostereoscopica.
Gli schermi televisivi odierni inoltre possono riprodurre contenuti video forniti da una pluralità di sorgenti differenti, quali il broadcast televisivo (tipicamente digitale, terrestre o satellitare), supporti di memoria (quali dischi ottici o memorie flash) o mediante la connessione ad Internet (IPTV).
Inoltre gli odierni ricevitori televisivi sono diventati delle vere e proprie piattaforme multimediali in grado di processare contenuti video e multimediali in genere provenienti da diverse fonti (per esempio stazioni radiotelevisive, Internet, memorie di massa locali) registrati su diversi supporti (disco rigido, memoria a semiconduttore o a disco magnetico USB, memoria RAM) in forme e formati diversi (MPEG transport stream, file AVI, MKV, eccetera). Essi sono anche in grado di interfacciarsi e scambiare comandi e dati multimediali con diversi apparati diventati di uso comune e facilmente operabili quali i telefoni cellulari evoluti (smartphone) e i computer portatili quali i tablet PC, anch’essi in grado di riprodurre contenuti video.
In questo panorama tecnico, lo schermo televisivo diventa un veicolo per la visualizzazione di informazioni dense e diversificate da parte dell’utente e di elaborazione e distribuzione di contenuti video verso altri dispositivi collegati.
Tuttavia, la visualizzazione di una pluralità di contenuti video, o di sovraimpressioni quali testo, caratteri alfanumerici e simboli associati a comandi, su di uno schermo televisivo contemporaneamente ad un contenuto video, può comportare effetti indesiderati per l’utente.
Questi effetti indesiderati sono limitati nel caso di visualizzazione di immagini 2D, in cui è tendenzialmente la presenza di elementi del tipo OSD (“On Screen Display”) o sottotitoli (ST) a comportare eventuali effetti indesiderati o sgraditi all’utente, che possono però essere limitati mediante opportuni accorgimenti nella modalità di presentazione degli elementi sovraimpressi, nonché della loro disposizione e tempo di presentazione.
Gli effetti indesiderati sono tuttavia ben più invasivi nel caso di schermi televisivi che visualizzano immagini 3D: in questo caso le sovraimpressioni (scritte o visualizzazione di comandi in una OSD) o visualizzazioni di più contenuti video secondo modalità PIP (“Picture in Picture”), quali i sottotitoli (ST), possono alterare o disturbare la visione stereoscopica del contenuto video, rendendola perfino fastidiosa per l’utente.
La visualizzazione di contenuti video, in presenza di tali situazioni, deve essere opportunamente gestita mediante specifici accorgimenti.
Generalmente, nell’arte nota, le scritte sovraimpresse nei programmi televisivi o filmati 3D vengono presentate sullo schermo localizzandole su piani che appaiono a profondità diversa rispetto all’immagine principale 3D, ad esempio in posizione più avanzata. In tal modo, si rende la scritta sovraimpressa più evidente per lo spettatore; alternativamente si localizza la scritta in posizione più arretrata, rendendola meno evidente.
Generalmente, nell’arte nota, si sfruttano modalità di presentazione di pluralità di contenuti audiovisivi simultanei in maniera inefficiente, secondo scelte di visualizzazione preimpostate.
Queste scelte di visualizzazione possono dipendere da caratteristiche specifiche definite in fase di realizzazione del contenuto video, oppure da preferenze dell’utente, in funzione del tipo di scritta che viene riprodotta (in particolare qualora la scritta sia presente già in origine nel contenuto video ricevuto o riprodotto), o aggiunta successivamente dall’apparato di riproduzione come accade, ad esempio, per sottotitoli trasmessi mediante il servizio teletext la cui visualizzazione viene sollecitata dall’utente durante la visione.
Anche la visualizzazione di istruzioni di comando o indicazioni sullo stato di funzionamento del tipo OSD, seppur temporanea o limitata spazialmente, deve essere opportunamente visualizzata per non disturbare l’immagine stereoscopica.
Tuttavia, i sistemi di riproduzione video dell’arte nota non risolvono in maniera completa ed efficace il problema. Permane così lo svantaggio che, talvolta, un contenuto sovraimpresso ad un contenuto video è visualizzato in una modalità sconveniente, che arreca fastidio e disturbo all’utente che visualizza il medesimo.
[OBIETTIVI E SINTESI DELL’INVENZIONE]
Scopo della presente invenzione è di presentare una soluzione alternativa ai sistemi di arte nota, che consenta di migliorare la piacevolezza di visualizzazione di contenuti video per un utente.
È poi scopo della presente invenzione quello di presentare un apparato di riproduzione video che consenta di visualizzare contenuti video in maniera più adeguata alle aspettative e alle preferenze dell’utente.
È inoltre scopo dell’invenzione quello di rendere possibile la visualizzazione di contenuti video processabili da un apparato di riproduzione video anche su dispositivi ad esso connessi di tipo portatile, più facilmente visibili e maneggiabili dall’utente, che rendano più comodo e pratico inserire dei comandi destinati all’apparato suddetto.
È inoltre scopo della presente invenzione quello di presentare un apparato di riproduzione video in grado di visualizzare in maniera più efficace i contenuti sovraimpressi, quali scritte o altri elementi grafici tipo OSD, quali per esempio dati EPG, la cui visualizzazione avviene in seguito all’inserimento di un comando da parte dell’utente.
È inoltre scopo della presente invenzione quello di rendere possibile l’inserimento di comandi su un dispositivo diventato oggigiorno molto familiare e pratico da usare per la stragrande maggioranza degli utenti televisivi, senza provocare, in reazione all’inserimento dei comandi, la comparsa in sovrimpressione di elementi grafici che risultino fastidiosi (specie in caso di riproduzione in modalità 3D), poco visibili o comunque meno visibili rispetto a quando sono visualizzati su un dispositivo portatile tenuto in mano dall’utente o posto nelle vicinanze della persona.
È inoltre scopo della presente invenzione permettere a un utente di usufruire di contenuti video ricevuti o riprodotti da un apparato di riproduzione video su un dispositivo portatile dotato di schermo, usualmente meno potente, ma più flessibile e comodo da utilizzare ovunque e comunque all’interno dell’ambiente residenziale; tipicamente l’apparato di riproduzione video, quale un televisore o un set-top-box collegato a uno schermo, è più complesso e potente del dispositivo portatile, in quanto può ricevere ed elaborare contemporaneamente più contenuti video provenienti da diverse sorgenti (sintonizzatore satellitare, terrestre o via cavo, Internet, porta USB, eccetera), ma visualizzarne in modo efficace e piacevole solo un contenuto video alla volta, sempre nello stesso posto e/o sullo stesso schermo.
Un’idea alla base della presente invenzione è quella di prevedere un apparato di riproduzione video comprendente: una prima interfaccia video di uscita per uno schermo principale, almeno una seconda interfaccia video di uscita per almeno uno schermo supplementare, almeno una terza interfaccia video di ingresso per ricevere almeno un primo contenuto video da riprodurre, almeno un selettore video atto a selezionare su detta almeno una terza interfaccia video di ingresso almeno una sorgente video in ingresso da cui proviene detto almeno un primo contenuto video, ed ulteriormente comprendente: mezzi di processamento video operativamente connessi a detta prima interfaccia video di uscita e a detta almeno una seconda interfaccia video di uscita, almeno un’interfaccia di comando operativamente connessa a detti mezzi di processamento video ed atta a ricevere un primo comando di selezione per selezionare detto almeno un primo contenuto video, in cui detti mezzi di processamento video sono ulteriormente configurati per inviare un ulteriore secondo contenuto video differente da detto primo contenuto video, ad almeno una detta seconda interfaccia video di uscita in risposta a detto comando di selezione.
La presente invenzione consente di visualizzare almeno un secondo ed ulteriore contenuto video differente ed indipendente dal primo, e proveniente da una sorgente diversa, senza andare a occupare spazio dello schermo principale dell’apparato di riproduzione, utilizzando un secondo dispositivo dotato di schermo, già posseduto dall’utente; questo dispositivo è caratterizzato da notevole comodità d’uso per la persona che lo adopera.
Gli elementi grafici, associati al contenuto video e provenienti da una relativa sorgente, possono essere elementi grafici generati localmente dall’apparato e legati al suo funzionamento, quali possono essere gli elementi di un OSD. Alternativamente, gli elementi grafici, associati al contenuto video, sono ricevuti da broadcast, oppure ricavati da un file digitale memorizzato su un supporto o in streaming da Internet, oppure ricevuti da un apposito ingresso di segnale dati, per esempio un ingresso video. In particolare, elementi grafici di questo tipo possono essere sottotitoli di un contenuto video, ovvero scritte del tipo teletext o EPG.
Gli elementi grafici possono essere sia bidimensionali sia tridimensionali / 3D, ovvero atti ad essere visualizzati in maniera stereoscopica, qualora lo schermo supplementare sia così configurato. In generale, si può prevedere che gli elementi grafici anche tridimensionali in origine possano essere visualizzati in forma bidimensionale sullo schermo supplementare, qualora così gradito dall’utente.
In questo modo, l’apparato di riproduzione video previene l’insorgere di effetti sgradevoli per lo spettatore, dovuti ad elementi grafici non correttamente posizionati in un’immagine di un contenuto video, sia esso tridimensionale o bidimensionale.
Lo schermo supplementare può essere vantaggiosamente integrato negli accessori esterni dell’apparato di riproduzione, come per esempio nelle “sound bar”, ovvero dispositivi di riproduzione dell’audio associato al contenuto video, che permettono di ottenere una più potente e coinvolgente esperienza sonora.
Lo schermo supplementare, insieme ai dispositivi operativi ad esso associati, può essere ancorabile allo schermo principale o comunque posizionate in prossimità dei bordi dello schermo principale, per assicurare una coerente visione, ed una coerente provenienza del suono nel caso di schermi supplementari integrati nelle sound bar.
Lo schermo supplementare può anche essere disposto in una posizione vicina all’utilizzatore, come ad esempio un Tablet, in modo da rendere facile la lettura delle scritte. La presente invenzione ha il principale vantaggio di portare fuori dallo schermo principale, tipicamente uno schermo 3D per visione di contenuti stereoscopici, i contenuti video e gli elementi grafici ad esso associati quali scritte, sottotitoli, testo, caratteri alfanumerici, indicazioni di funzionamento e/o istruzioni per comandi impartibili all’apparato, elementi grafici associati ai suddetti comandi, quali un OSD, oppure una EPG, che sarebbero altrimenti presentati sovrapposti al contenuto video sullo schermo principale, in maniera tendenzialmente non gradevole e spesso disturbante per lo spettatore.
Inoltre se lo schermo supplementare è posizionato in un dispositivo wireless portatile posto nelle immediate vicinanze dell’utente, egli può discernere più facilmente gli elementi grafici grazie alla ridotta distanza visuale.
Inoltre, gli elementi grafici visualizzati sullo schermo supplementare risultano più facilmente intellegibili dall’utente, in quanto visualizzati in modo ottimale senza mescolanza con lo sfondo costituito dalle immagini del contenuto video sullo schermo principale.
In generale, la presente invenzione si riferisce ad un apparato di riproduzione video e ad un relativo schermo. In particolare, si prevede un apparato di riproduzione video comprendente: una prima interfaccia video di uscita per uno schermo principale, almeno una seconda interfaccia di uscita per almeno uno schermo supplementare, mezzi per ricevere comandi impartiti da un utente a detto apparato per visualizzare su detto schermo principale informazioni memorizzate in una memoria di detto apparato relative al suo stato di funzionamento oppure associate a contenuti video riproducibili in forma grafica su detto schermo principale, ed ulteriormente comprendente mezzi di elaborazione che, alla ricezione di detti comandi, causano l’invio a detta seconda interfaccia di uscita di dette informazioni in forma tale da essere riproducibili visivamente su detto schermo supplementare.
Altre caratteristiche tecniche vantaggiose di un apparato secondo la presente invenzione saranno più evidenti considerando le rivendicazioni allegate, le quali formano parte integrante della presente descrizione.
[BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI]
Alcuni esempi di realizzazione preferiti e vantaggiosi vengono descritti a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento alle figure allegate, in cui:
- La Figura 1 mostra una prima forma di realizzazione di un apparato di riproduzione video secondo la presente invenzione.
- La Figura 2 mostra una seconda forma di realizzazione di un apparato di riproduzione video secondo la presente invenzione.
- La Figura 3 mostra una terza forma di realizzazione di un apparato di riproduzione video secondo la presente invenzione.
- La Figura 4 esemplifica una schermata video per la configurazione da parte dell’utente del funzionamento di un apparato di riproduzione video secondo la presente invenzione.
- La Figura 5 illustra uno schema a blocchi che esemplifica il funzionamento di una forma di realizzazione di un apparato di riproduzione video secondo la presente invenzione.
- La Figura 6 illustra uno schema a blocchi che esemplifica il funzionamento di un’ulteriore forma di realizzazione di un apparato di riproduzione video secondo la presente invenzione.
- La Figura 7 illustra uno schema a blocchi che esemplifica il funzionamento di una seconda ulteriore forma di realizzazione di un apparato di riproduzione video secondo la presente invenzione.
- La Figura 8 illustra uno schema a blocchi che esemplifica il funzionamento di una terza ulteriore forma di realizzazione di un apparato video secondo la presente invenzione.
Le figure illustrano differenti aspetti e forme di realizzazione della presente invenzione e, dove appropriato, strutture, componenti, materiali e/o elementi simili in differenti figure sono indicati da uguali numeri di riferimento.
Nella descrizione dettagliata che segue vengono illustrate diverse forme di realizzazione dell’invenzione. Queste sono da intendersi come puramente esemplificative, non limitative e non mutuamente esclusive; l’esperto del ramo riconosce che sono possibili diverse combinazioni strutturali e funzionali degli elementi costituenti gli apparati di riproduzione descritti nel seguito senza uscire dall’ambito di protezione della presente invenzione. Caratteristiche strutturali o funzionali citate per brevità per una particolare forma di realizzazione dell’invenzione si intendono totalmente applicabili anche alle altre, senza alcuna limitazione o restrizione.
[DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE]
Le scritte e altre rappresentazioni grafiche, che sono tipicamente sovraimpresse ovvero associate ai contenuti video, quali programmi televisivi o filmati, anche stereoscopici, possono essere trasmesse mediante broadcast nei formati DVB-S/S2, DVB-T/T2, DVB-C/C2, oppure inviate mediante protocollo IP, o memorizzate su un supporto fisico, oppure provenire da un’apposita connessione dati. Queste scritte o altre rappresentazioni grafiche possono avere origine diversa:
a) essere incorporate nel contenuto video del flusso video in fase di realizzazione di filmati (su pellicola o con registrazione su supporto elettronico, per esempio essere “embedded” nel contenuto video, codificato per esempio secondo uno standard MPEG-2 o MPEG-4);
b) essere incorporate nel flusso video (per esempio in forma di transport stream MPEG) in fase di produzione dello stesso da parte dell’emittente televisiva o produttore del contenuto, per i programmi televisivi trasmessi mediante broadcast o registrati su supporto digitale (per esempio in forma di transport o program stream MPEG, file AVI o MKV (Matroska);
c) essere presenti nel “Transport Stream” (TS) video ed audio, come “auxiliary data” contenenti sottotitoli, pagine teletext, dati EPG (Electronic Program Guide) o MHP (Multimedia Home Platform), ecc. che possono essere visualizzate in sovrapposizione al contenuto video su richiesta dall’utente, per esempio tramite comandi inseriti mediante telecomando;
d) essere generate nel ricevitore televisivo stesso (ad esempio, informazioni del tipo OSD, quali l’indicazione relativa al numero e nome del canale/programma, al volume dell’audio oppure ad altre impostazioni dell’apparecchio) in seguito o in reazione a comandi forniti dall’utente, per esempio tramite un telecomando.
Nei casi a) e b) le scritte sono visualizzate in base a scelte da parte della regia del programma televisivo o del produttore del filmato. Sebbene la posizione e natura di queste scritte possano essere studiate nel loro effetto, in particolare quando sono da associare a contenuti video stereoscopici, la loro visualizzazione potrebbe non risultare del tutto gradevole per gli spettatori.
Invece, nei casi c) e d) le scritte vengono estratte e visualizzate automaticamente oppure a richiesta dell’utente (per esempio, tramite telecomando). L’utente può intervenire entro certi limiti su queste visualizzazioni, che possono però in generale comportare un’alterazione nella visione dell’immagine, soprattutto di un’immagine stereoscopica, associata alle scritte, influenzando il gradimento della visione da parte degli spettatori.
Nella presente descrizione, con il termine “elementi grafici” si intenderanno le scritte o gli elementi grafici associati al contenuto video in particolare delle categorie b), c) e d) sopra esemplificate.
Infatti, nel caso a) sopra descritto le scritte sono incorporate nella trama del filmato, oppure sono codificate secondo lo standard MPEG e non possono essere estratte, se non con costosi procedimenti di elaborazione dell’immagine catturata oppure dopo decodifica MPEG; tra l’altro nel caso a) si verificano più spesso le condizioni ottimali di visualizzazione secondo l’arte nota, dal momento che il contenuto video è realizzato, almeno si spera, accuratamente.
Nei casi b), c) e d) invece l’informazione associata alle scritte è trasmessa in modo separato da quella relativa alle immagini dei contenuti video, essendo trasportata in un flusso dati apposito, separato o facilmente separabile dal contenuto video. Questi casi b), c) e d) sono altresì quelli in cui le scritte, o elementi grafici, vengono inserite in modo indipendente e quindi spesso non gradevole rispetto all’immagine televisiva visualizzata, specie se stereoscopica, cioè senza un’opportuna regia.
Pertanto, secondo la presente invenzione vengono considerati principalmente gli “elementi grafici” come sopra denominati.
Inoltre, nella presente descrizione si useranno i termini “schermo supplementare”, “schermo aggiuntivo”, “schermo addizionale” e “schermo secondario” intendendo uno schermo non coincidente con uno schermo denominato “principale” dell’apparato, su cui viene tipicamente riprodotto il contenuto video visualizzato dall’utente.
La Figura 1 esemplifica una prima forma di realizzazione di un apparato di riproduzione video secondo la presente invenzione, in cui esso è associato ad uno schermo principale 101 atto a visualizzare immagini 102, ed a uno schermo supplementare 111 atto a visualizzare immagini 112. Nell’esempio di Figura 1, lo schermo supplementare 111 è posizionato al di sotto dello schermo principale 101.
Secondo la presente invenzione, si rilevano le informazioni relative agli elementi grafici (commenti scritti, sottotitolazione in lingua uguale o diversa rispetto a quella dell’audio, informazioni usualmente presentate sullo schermo come OSD, quali l’indicazione relativa al numero e nome del canale/programma, al volume dell’audio, le informazioni EPG, oppure ad altre impostazioni dell’apparecchio televisivo, ecc.) associate al contenuto video comprendente le immagini 102, e si visualizzano tali elementi grafici in modo separato ed in posizione esterna in un secondo contenuto video visualizzato sullo schermo supplementare 111, che è fisicamente separato dal precedente schermo principale 101, in modo comunque coordinato e contemporaneo con il contenuto video correntemente riprodotto.
La Figura 2 esemplifica una seconda forma di realizzazione di un apparato di riproduzione video secondo la presente invenzione, in cui ad uno schermo principale 101 atto a visualizzare immagini stereoscopiche 202, viene associato uno schermo supplementare 211 atto a visualizzare immagini 212 bidimensionali, che è posizionato al di sopra dello schermo principale 101.
Si rilevano le informazioni relative agli elementi grafici associati al contenuto video comprendente le immagini 202, e si visualizzano tali elementi grafici in un secondo contenuto video sulla porzione 212 di schermo, in forma associata al primo contenuto video, per esempio in modo comunque coordinato e contemporaneo con il contenuto video riprodotto.
La Figura 3 esemplifica una terza forma di realizzazione di un apparato di riproduzione video secondo la presente invenzione, in cui ad uno schermo principale 101 atto a visualizzare immagini 102, vengono associati un primo schermo supplementare 311a atto a visualizzare immagini 312a, ed un secondo schermo supplementare 311b atto a visualizzare immagini 312b. Nell’esempio di Figura 3, gli schermi supplementari 311a e 311b sono posizionati ai lati dello schermo principale 101. Anche in questo caso, si rilevano le informazioni relative ad un secondo contenuto video e ad eventuali elementi grafici associati al primo contenuto video comprendente le immagini 102, e si visualizzano tali secondo contenuto video ed elementi grafici sulle porzioni 312a e 312b di schermo, in forma associata al primo contenuto video, per esempio in modo comunque coordinato e contemporaneo con il contenuto video riprodotto.
Negli esempi di realizzazione di cui alla Figura 1, alla Figura 2 e alla Figura 3, gli schermi supplementari potrebbero essere semplici schermi alfanumerici, con dimensioni opportune in relazione allo schermo principale, tipicamente televisivo, a cui viene associato. È però preferibile che gli schermi supplementari siano del tipo comprendente una griglia di pixel (LCD, LCD-LED, OLED, plasma, ecc.) al fine di poter visualizzare e dimensionare gli elementi grafici nel secondo contenuto video in modo adeguato rispetto alla loro importanza, migliorando la facilità di individuazione e lettura degli stessi da parte degli utenti.
In generale le caratteristiche dello schermo supplementare (dimensioni, risoluzione, numero di colori o livelli di grigi rappresentabili, eccetera) possono dipendere dalle caratteristiche del secondo contenuto video, ovvero il tipo degli elementi grafici da rappresentare, e dalla risoluzione con cui si vogliono rappresentare gli stessi elementi grafici, anche in funzione della distanza stimata di visione, delle tipiche condizioni di fruizione dei contenuti e anche delle particolari esigenze e gusti dello spettatore (es. acuità visiva).
Vantaggiosamente, secondo la presente invenzione, l’utente può in maniera facile ed immediata modificare le impostazioni di presentazione degli elementi grafici, variandone per esempio il carattere, le dimensioni, il colore, lo sfondo, etc. adeguando la visualizzazione alle proprie preferenze.
La presente invenzione si rivela particolarmente vantaggiosa qualora lo schermo principale 101 sia in grado di riprodurre, e stia riproducendo, immagini stereoscopiche, mentre lo schermo supplementare sia di tipo 2D, ovvero possa riprodurre immagini bidimensionali percepite come prive di profondità.
Tuttavia la presente invenzione si applica con vantaggio anche nel caso di visualizzazioni bidimensionali sullo schermo principale, in quanto gli elementi grafici che le altererebbero sono visualizzati sullo schermo supplementare, e lo spettatore, soprattutto se ormai abituato alla visualizzazione su un apparato secondo la presente invenzione, troverebbe questa modalità decisamente desiderabile. Infatti secondo la presente invenzione si possono evitare allo spettatore visualizzazioni di elementi grafici poco intellegibili (a causa per esempio di una infelice combinazione di colori, di dimensioni di caratteri insufficiente o simboli confondibili con lo sfondo, contorni poco distinguibili, e così via).
Preferibilmente, gli schermi supplementari hanno uno sfondo nero mentre vengono visualizzati gli elementi grafici; se una diversa immagine di sfondo è prevista, essa può essere ottimizzata e adeguata agli elementi grafici che vengono visualizzati. Questo accorgimento consente di sfruttare la migliore resa grafica degli elementi grafici sugli schermi supplementari, che si ottiene anche quando non siano presenti immagini stereoscopiche sullo schermo principale.
La Figura 1, la Figura 2 e la Figura 3 illustrano possibili forme di realizzazione per gli schermi supplementari 111, 211, 311a e 311b, tipicamente in grado di visualizzare alcune righe di testo o caratteri alfanumerici ed i comandi del tipo OSD.
In tutti i casi suddetti, è possibile prevedere che lo schermo supplementare sia un accessorio “addon”/”aftermarket” ad uno schermo principale tipo televisore a cui è già associato un apparato secondo la presente invenzione, in cui si sfruttano opportune connessioni dati che saranno descritte in maggior dettaglio nel seguito.
È inoltre possibile prevedere che lo schermo supplementare sia un accessorio associato integralmente ad altri accessori e dispositivi, quali per esempio altoparlanti, casse acustiche amplificate, ecc. che siano in grado di migliorare la riproduzione acustica, cioè la qualità dell’audio (musica e parlato), introducendo anche effetti di “surround”. In questo modo, lo schermo supplementare entra a far parte dei sistemi home-cinema graditi dagli spettatori.
È inoltre possibile prevedere che lo schermo supplementare sia uno schermo associato ad un ulteriore dispositivo connesso all’apparato di riproduzione video, quale per esempio un laptop, un cellulare o un tablet, connessi preferibilmente mediante una connessione senza fili.
È quindi da intendersi che gli schermi supplementari possano essere acquistati separatamente rispetto allo schermo principale; inoltre gli schermi supplementari possono impiegare la medesima tecnologia dello schermo principale, ovvero possono essere diversi: per esempio, gli schermi supplementari possono essere in bianco e nero, bicolore, a colori RGB, 2D o 3D, a risoluzione video paragonabili o inferiori a quello principale, essere LCD associati ad uno schermo principale al plasma, e così via.
Vantaggiosamente tali schermi supplementari possono essere fissati allo schermo principale mediante opportuni sistemi di fissaggio meccanico, che permettano di ancorarli in modo da formare una superficie complessiva di visione complanare con il piano dello schermo principale, migliorando l’estetica dell’apparato.
Preferibilmente, gli schermi supplementari hanno forma rettangolare, e la loro dimensione maggiore coincide sostanzialmente (in orizzontale o verticale) con una delle dimensioni dello schermo principale.
Preferibilmente, gli schermi supplementari sono intesi per essere fissati allo schermo principale in modo da risultare allineati con gli estremi di quest’ultimo o comunque con uno dei loro assi di simmetria (orizzontale o verticale) allineato con uno degli assi di simmetria dello schermo principale.
Vantaggiosamente, l’installazione di tali schermi supplementari avviene mediante modalità facilitate cosiddette di tipo “plug and play”. Preferibilmente, lo schermo addizionale comprende una apposita memoria, in cui sono memorizzate informazioni operative, che possono essere raccolte da un apparato secondo la presente invenzione quando lo schermo supplementare viene connesso. In questo modo, diventano disponibili le specifiche tecniche dello schermo che l’unità di controllo dello schermo principale utilizza per controllare correttamente e in maniera ottimale lo schermo supplementare, quali per esempio: la risoluzione video, il tipo di visualizzazione possibile (in bianco e nero o bicolore, a colori, 2D o 3D), la presenza di riproduttori audio, eccetera.
In generale, la presente invenzione si applica ad un apparato che potrebbe non comprendere alcuno schermo, ma comprenda almeno due interfacce video di collegamento con due relativi schermi, atti a fungere da schermo principale e da schermo supplementare, rispettivamente. Si deve intendere pertanto la presente invenzione come applicabile ad un apparato video atto ad essere interfacciato con una pluralità di schermi, senza necessariamente che tali schermi siano connessi sin dall’origine all’apparato.
Come sarà chiaro anche dalla descrizione che segue, per interfaccia video si intende in generale un qualsiasi mezzo di connessione fisico in grado di trasportare un segnale incorporante un flusso video, in forma analogica o digitale; essa può essere unidirezionale o bidirezionale, essere costituita da un bus di collegamento interno ad un apparato oppure connettere dispositivi tra loro distinti, secondo modalità di trasporto (protocollo o standard di interfaccia) solitamente predefinite e note ai dispositivi che vengono da essa collegati. In quest’ultimo caso un’interfaccia video può essere provvista, ove necessario, di porte di collegamento esterne per l’inserimento di appositi cavi e/o di trasduttori/modulatori/ricetrasmettitori o adattatori di segnale che compiono qualsiasi operazione necessaria a permettere un corretto trasporto del segnale video mediante l’interfaccia stessa. Qualora ritenuto opportuno per la presente descrizione alcune di queste parti dell’interfaccia verranno espressamente menzionate e descritte come componenti significative dell’interfaccia video.
La Figura 4 esemplifica una schermata video per la configurazione, da parte dell’utente, del funzionamento di un apparato di riproduzione video secondo la presente invenzione.
La configurazione dello schermo supplementare può avvenire infatti in maniera automatica, oppure consentire un margine d’intervento all’utente, anche in tempi successivi alla prima installazione, secondo le esigenze di ciascun caso.
Quando l’utente collega uno o più schermi supplementari all’apparato dotato dello schermo principale, mediante opportune interfacce, ovvero connessioni via radio (wireless) o via cavo, l’unità di controllo rileva automaticamente la presenza dello schermo supplementare e si predispone a riprogrammare le proprie modalità di riproduzione video (ed eventualmente anche audio).
Per il collegamento via radio possono essere utilizzate le bande ISM (Industrial, Scientific and Medical) dedicate anche a usi civili, per i quali non è necessaria alcuna licenza da parte delle autorità preposte al controllo delle radio-telecomunicazioni, se la potenza trasmessa via radio rientra entro i valori prefissati dalle normative vigenti.
Gli apparati di riproduzione atti a riprodurre elementi grafici secondo la presente invenzione su uno o più schermi secondari, anche aggiunti successivamente ad uno schermo principale, possono essere dotati di una o più interfacce video (per esempio di tipo analogico composito od a componenti, o di tipo digitale per esempio DVI o HDMI, o proprietario); mediante le interfacce video, il segnale video comprendente gli eventuali elementi grafici da riprodurre sugli schermi secondari viene applicato allo schermo supplementare o schermi supplementari.
Nel caso in cui un processore video sia presente anche sullo schermo secondario (come nel caso di uno schermo secondario rappresentato da un Tablet, come riportato in Figura 5), l’interfaccia tra lo schermo principale e lo schermo secondario può comprendere anche solo una semplice linea dati, anche di tipo Wi-Fi, in grado di trasportare le informazioni rappresentative degli elementi grafici da visualizzare, sotto forma di dati codificanti le caratteristiche degli stessi (caratteri o simboli alfanumerici, colore, grandezza, dimensione, eccetera), che il processore video dello schermo secondario provvede ad acquisire e ad applicare per generare una pluralità di immagini e visualizzazione dell’elemento grafico. Per esempio, si potrebbe impiegare anche il noto linguaggio descrittivo html per il trasporto delle informazioni.
Lo scambio delle informazioni di controllo e inizializzazione dello schermo secondario connesso all’apparato, per esempio per la procedura di riconoscimento e inizializzazione automatica di tipo “plug and play”, può avvenire sia mediante la medesima interfaccia (per esempio, HDMI) utilizzata per il segnale video, oppure mediante una diversa interfaccia apposita tra apparato e schermo secondario.
La configurazione della visualizzazione sullo schermo secondario può avvenire in maniera automatica, o richiedere un intervento da parte dell’utente. Per esempio, uno schermo supplementare di un certo tipo, per esempio lo schermo 111, potrebbe essere predisposto in fabbrica per essere posizionato esclusivamente al di sotto dello schermo principale.
Le caratteristiche dello schermo supplementare sono preferibilmente memorizzate in una memoria dello schermo supplementare ed in fase di installazione dell’apparato: l’unità di controllo dell’apparato recupera le informazioni associate a tali caratteristiche, per cui non deve essere richiesto all’utente l’inserimento di una specifica segnalazione in merito.
Similmente, è anche possibile prevedere che le caratteristiche dello schermo principale siano ivi contenute in una memoria, qualora l’unità di controllo dell’apparato sia separata dallo schermo principale, per esempio qualora l’apparato risulti essere un set-top-box.
Vantaggiosamente, la modalità di funzionamento degli schermi supplementari aggiunti allo schermo principale può essere configurata dall’utente in sede di installazione: l’apparato rileva la connessione ad un nuovo schermo supplementare, legge le caratteristiche ivi memorizzate, se presenti, e invita l’utente a impostarne il funzionamento dopo avere eventualmente suggerito le impostazioni di funzionamento “predefinite” impostate in fabbrica nello schermo supplementare e/o nell’apparato.
In via alternativa, uno o più schermi supplementari possono essere associati solidamente allo schermo principale, avendo connessioni video e dati interne ad un unico telaio di un unico apparato, in cui lo schermo principale e gli schermi supplementari sono integrati. In tal caso la procedura di installazione iniziale risulta non necessaria.
È comunque vantaggioso prevedere che all’utente sia comunque permesso di variare almeno parzialmente alcuni dei parametri di visualizzazione per lo schermo supplementare, come avviene in generale per gli schermi video.
A titolo di esempio, vengono descritte alcune impostazioni di gestione delle sovraimpressioni secondo la presente invenzione con l’aiuto della Figura 4, che rappresenta una schermata esemplificativa di un menu a comando interattivo, tipo una interfaccia utente, mostrata preferibilmente sullo schermo principale durante il funzionamento dell’apparato.
In un esempio di configurazione di un apparato secondo l’invenzione, uno schermo secondario installato in sede di fabbricazione è connesso all’apparato; durante la procedura di inizializzazione guidata, l’apparato propone delle scelte all’utente, al quale l’utente risponde impartendo comandi di configurazione.
A tale scopo, l’interfaccia utente comprende un elemento grafico 401, che identifica la proprietà da configurare, per esempio una scritta del tipo “configurazione dello schermo supplementare”.
L’interfaccia utente comprende inoltre un secondo elemento grafico 402, che fornisce brevi istruzioni all’utente, per esempio una scritta del tipo “selezionare la configurazione prescelta”.
L’interfaccia utente comprende poi un terzo elemento grafico 403, che presenta all’utente una scelta, per esempio una scelta multipla, una scelta si/no, un parametro da selezionare, un valore da impostare.
L’interfaccia utente comprende infine un quarto elemento grafico 404, che indica la scelta dell’utente, su cui l’utente può intervenire fornendo comandi mediante un’interfaccia di comando, per esempio un telecomando 513, come indicato in Figura 5.
Per esempio, inizialmente l’apparato notifica all’utente l’avvenuta rilevazione dello schermo secondario, e chiede se vuole utilizzare le modalità predefinite (tipicamente, quelle preferite della maggioranza degli utenti) di configurazione. Queste modalità predefinite possono essere memorizzate in una memoria presente nello schermo secondario o nella memoria dell’apparato, e tengono conto delle caratteristiche dello schermo secondario, delle caratteristiche dell’apparato, degli elementi grafici, del contenuto video principale da riprodurre, e così via.
Se l’utente risponde di no alla suddetta richiesta, gli viene chiesto se vuole utilizzare lo schermo in modalità automatica, cioè quella in cui la visualizzazione degli elementi grafici dipende da parametri rilevati dall’apparato o se vuole decidere di volta in volta manualmente dove visualizzare le sovrimpressioni corrispondenti agli elementi grafici. Infatti il telecomando 513 dell’utente può vantaggiosamente essere dotato di un apposito tasto di commutazione, che permette di commutare manualmente la visualizzazione degli elementi grafici dallo schermo principale agli schermi secondari presenti (uno o più di uno che siano).
Si supponga che l’utente selezioni la modalità manuale e che, per esempio, a un certo momento sia attiva la visualizzazione degli elementi grafici sullo schermo principale; se l’utente vuole dirottarli sullo schermo aggiuntivo presente, egli preme il tasto di commutazione, e da quel momento in poi tutte gli elementi grafici saranno visualizzati sullo schermo secondario, fino a nuova pressione del tasto suddetto.
Si supponga invece che l’utente selezioni la visualizzazione degli elementi grafici in modalità automatica; in tal caso, gli viene chiesto in base a quali parametri gli elementi grafici siano da visualizzare sullo schermo secondario. Questi parametri possono riferirsi, per esempio, a caratteristiche dell’elemento grafico, selezionando una o più tipologie: i sottotitoli per la traccia audio, i sottotitoli prelevati da apposite pagine teletext associate a un servizio televisivo, le informazioni EPG associate a programmi trasmessi nel servizio televisivo attualmente selezionato oppure le indicazioni OSD generate localmente dall’apparato. Nei primi tre casi sopra esemplificati, si può trattare di elementi estratti dal flusso di trasporto video ricevuto e correntemente in fase di riproduzione, mentre nell’ultimo caso si tratta di elementi estranei al flusso suddetto, prodotti localmente dall’apparato.
I parametri per la visualizzazione automatica degli elementi grafici possono inoltre comprendere caratteristiche del contenuto video riprodotto sullo schermo principale. Gli elementi grafici possono essere visualizzati sullo schermo secondario: quando vengono riprodotte immagini 3D sullo schermo principale, quando vi vengono riprodotte immagini 2D, in entrambi o in nessuno dei due casi. Aggiuntivamente può essere chiesto all’utente come operare qualora sia impossibile riconoscere il formato (2D o 3D) delle immagini del flusso video, mediante selezione di uno schermo di default, su cui gli elementi grafici sono visualizzati se non è stato possibile rilevare il formato (2D o 3D) delle immagini del flusso video.
I parametri per la visualizzazione automatica degli elementi grafici possono anche riguardare il contenuto informativo degli elementi grafici stessi. È possibile inserire in un transport stream MPEG diverse sottotitolazioni, ciascuna in lingua diversa: la lingua può essere quindi individuata secondo appositi codici standardizzati, per esempio quelli definiti dallo standard ISO 639-1. Dal momento che il decodificatore MPEG è in grado di riconoscere i sottotitoli presenti nel transport stream, e individuarne la relativa lingua, l’apparato può richiedere all’utente di specificare per quali lingue abilitare la visualizzazione dei sottotitoli sullo schermo secondario.
Le procedure sopra menzionate, ed altre procedure di configurazione, possono essere richiamate dall’utente anche successivamente alla fase di installazione dell’apparato, mediante apposite voci nel menu di comando. L’utente può quindi configurare in ogni momento le impostazioni di visualizzazione.
Procedure di configurazione analoghe a quanto sopra esposto possono essere implementate quando viene rilevata la presenza di un ulteriore schermo secondario collegato successivamente alla fabbricazione dell’apparato: in tal caso l’apparato richiede all’utente di definire, o ridefinire, le configurazioni degli schermi aggiuntivi, ed in particolare quelle dello schermo aggiuntivo appena collegato, secondo le proprie preferenze.
In generale, se sono presenti più schermi secondari, sarà possibile definirne singolarmente una configurazione, e vantaggiosamente l’apparato provvederà a memorizzare i parametri di configurazione impostati per ciascuno di essi, con l’accortezza di assegnare un identificativo a ciascuno degli schermi, per facilitarne l’individuazione da parte dell’utente. Vantaggiosamente, in caso di aggiunta di un ulteriore schermo supplementare, anche successivo al secondo, l’apparato può chiedere all’utente se vuole ricopiare per tale schermo le impostazioni attive per uno o più degli altri schermi secondari, per configurarlo in maniera identica.
Gli esempi descritti con riferimento alla Figura 4 illustrano l’interfaccia utente per la configurazione visualizzata sullo schermo principale 101; questa scelta è dettata da criteri di comodità, ovvero in considerazione del fatto che le dimensioni dello schermo principale 101 sono in genere maggiori rispetto a quelle dello schermo supplementare 111, consentendo la migliore visualizzazione dell’interfaccia utente. Nulla vieterebbe altresì di condurre la configurazione di uno schermo supplementare, visualizzando l’interfaccia utente direttamente su una porzione dello schermo supplementare da configurare.
La Figura 5 illustra un esempio non limitativo di uno schema a blocchi che rappresenta una forma di realizzazione di un apparato di riproduzione video secondo la presente invenzione.
L’apparato consente di estrarre le informazioni necessarie relative agli elementi grafici, per visualizzarli sullo schermo supplementare in maniera separata dai contenuti video inviati allo schermo principale. Per esempio, gli elementi grafici possono appartenere ad un contenuto video 2D, mentre il primo contenuto video visualizzato sullo schermo principale può essere stereoscopico o più in generale tridimensionale, per esempio autostereoscopico e/o con un numero di viste maggiore di due.
Nella Figura 5 sono indicati i blocchi rappresentanti le principali funzionalità dell’apparato, per esempio quelle occorrenti per ricavare le informazioni relative agli elementi grafici estratti da un transport stream, ovvero relative alle indicazioni OSD localmente generate, da visualizzare su uno schermo supplementare apposito anche al fine di non alterare un’immagine video 3D riprodotta sullo schermo televisivo principale.
L’unita di governo dell’apparato, la CPU 501, controlla il funzionamento degli altri elementi schematizzati come blocchi in figura 5. Il funzionamento dell’apparato può essere configurato in base alle impostazioni di fabbrica e/o alle impostazioni selezionate dall’utente mediante un apposito telecomando o altra unità di comando (per esempio tastiera, dispositivo di input touchscreen, dispositivo di puntamento, eccetera), per esempio come descritto in precedenza.
Le impostazioni sono memorizzate dalla CPU 501 in una memoria 502, preferibilmente di tipo non volatile in modo da mantenere le impostazioni memorizzate anche in caso di un’interruzione dell’alimentazione elettrica di rete. La CPU 501 può altresì accedere alle informazioni memorizzate nella memoria 502, per leggerle.
La CPU 501 è anche operativamente connessa per ricevere segnali di controllo dai vari blocchi funzionali, che forniscono informazioni sul loro stato di funzionamento e sui segnali che vi stanno transitando, per renderla in grado di controllare l’apparato di riproduzione video nella sua interezza.
Alcune delle relative connessioni tra la CPU 501 ed altri blocchi funzionali sono rappresentate nelle figure come frecce aventi un fine tratteggio; altre connessioni di controllo e segnalazione che potrebbero altresì essere presenti in un apparato di riproduzione video secondo la presente invenzione, non sono mostrati nelle figure per semplicità.
L’apparato comprende una pluralità di interfacce video, 503, 504, 505 e 506, le quali possono essere rispettivamente associate ad una pluralità di sorgenti video e/o dati in ingresso.
Nell’esempio di figura 5, all’interfaccia 503 è connesso un sintonizzatore TV digitale, all’interfaccia 504 è connessa una memoria di massa esterna mediante una porta USB, all’interfaccia 505 è connessa almeno un’unità di ricetrasmissione funzionante secondo il protocollo Ethernet o Wi-Fi, mentre all’interfaccia 506 è connessa un’unità di ricetrasmissione video e/o dati, per esempio secondo lo standard HDMI.
In generale, alcune delle interfacce illustrate nelle presente descrizione come “ingressi” o “interfacce (video) di ingresso”, potrebbero altresì comprendere funzionalità in uscita, o viceversa, “uscite” o “interfacce (video) di uscita” potrebbero comprendere funzionalità di ingresso; per esempio, l’apparato potrebbe scrivere informazioni sulla memoria USB connessa all’interfaccia 504, ovvero dialogare con un server remoto mediante IP sulle connessioni di cui all’interfaccia 505, ed anche sulla porta HDMI di cui all’interfaccia 506 possono essere scambiati segnali di controllo bidirezionali con l’apparato ivi connesso. Inoltre, anche se talvolta in questa descrizione compare l’aggettivo video accanto alla (prima, seconda o terza) interfaccia (di uscita), rimane inteso che una qualsiasi interfaccia consente di far transitare in modo bidirezionale anche informazioni diverse dai contenuti video.
Nelle figure accompagnanti la presente descrizione, si utilizzano:
- frecce aventi un fine tratteggio per connessioni di controllo e segnalazione, come già menzionato;
- frecce continue di spessore maggiore nel caso di connessioni su cui transitano componenti video e/o dati;
- frecce continue di spessore inferiore nel caso di connessioni su cui transitano informazioni rappresentative degli elementi grafici da visualizzare.
In generale il verso di connessione esemplificato dalle frecce è da intendersi in maniera non limitativa, poiché illustra il flusso di informazioni tra i vari blocchi funzionali in una forma di realizzazione preferita. Sarebbe possibile infatti che alcune o tutte le connessioni rappresentate in Figura 5 fungessero da connessioni bidirezionali, per assolvere a vari e diversi compiti, irrilevanti ai fini della presente descrizione; tali funzioni non sono rappresentate in figura per semplicità.
La CPU 501 tramite un apposito selettore 507, che seleziona una (o più) interfacce video tra le interfacce 503, 504, 505 o 506, invia al decodificatore 508 il flusso video selezionato, che è codificato per esempio, a seconda dei casi, in un transport stream MPEG o incorporato in un flusso multimediale, per esempio HDMI o AVI o MKV (Matroska). Il decodificatore 508, per esempio un decodificatore MPEG, oltre a decodificare, ove necessario, le componenti video, audio e dati contenute nel flusso video, estrae i dati digitali relativi agli elementi grafici in maniera separata: la componente audio/video viene direttamente inviata ad un processore audio/video, per esempio i mezzi di processamento audio/video 509, per la sua utilizzazione sullo schermo principale 101 come sarà descritto in maggior dettaglio nel seguito. In caso di presenza in ingresso di un flusso audiovisivo multimediale non compresso (per esempio HDMI) l’operazione di decodifica non viene effettuata in quanto non necessaria, ed il decodificatore 508 provvede semplicemente a separare le componenti video, audio e dati per le elaborazioni successive da parte delle unità connesse (CPU 501, unità 510 e processore 509).
La componente audio viene inviata ad un processore audio (non rappresentato) che provvede a convertire il flusso audio in suono riproducibile da appositi dispositivi di riproduzione sonora (non mostrati in figura per semplicità).
L’informazione relativa agli elementi grafici presenti nel transport stream, estratta dal decodificatore 508, viene quindi inviata ad un apposito decodificatore per elementi grafici 510.
Il decodificatore per elementi grafici 510 invia poi i dati al processore video 509 che, in funzione delle impostazioni correntemente attive, visualizza gli elementi grafici sullo schermo supplementare 111, come sarà descritto in maggior dettaglio nel seguito.
Nella presente descrizione si farà riferimento ad un unico “processore video” 509, dal momento che questa soluzione è considerata la preferita per semplicità di realizzazione ed economia dell’apparato. Sarebbe altresì possibile prevedere svariate soluzioni alternative, in cui invece di un unico processore video fossero presenti uno, due o più processori video dedicati in serie o in parallelo, oppure la CPU 501 ed il processore video 509 fossero integrati in un unico componente.
Si può intendere il processore video 509 come composto da un sistema di processori video, configurato con mezzi di processamento video, ai sensi della presente invenzione.
Preferibilmente, le operazioni di conversione delle informazioni rappresentative degli elementi grafici (forma, testo, grandezza, tipo di carattere, colore, dimensioni, eccetera) sono effettuate dallo stesso processore video 509 che controlla lo schermo principale. Questa soluzione è particolarmente vantaggiosa in caso di uno schermo secondario 111 già in origine associato rigidamente al telaio dell’apparato, in quanto la CPU 501 già conosce in sede di fabbricazione dell’apparato le caratteristiche dello schermo secondario 111.
Alternativamente, i dati rappresentativi degli elementi grafici, vengono inviate ad un ulteriore processore video apposito (non rappresentato) che controlla la visualizzazione sullo schermo aggiuntivo 111. Tale ulteriore processore video apposito può essere localizzato nel telaio dello schermo supplementare 111, qualora esso sia un componente separato. Questa forma di realizzazione presenta il vantaggio di non incrementare le operazioni eseguite dal processore video 509 dell’apparato.
Il processore video 509 è atto ad inviare il contenuto video all’interfaccia 5101, la quale è connessa allo schermo principale 101 su cui viene quindi visualizzato il primo contenuto video. Il processore video è ulteriormente atto ad inviare il secondo contenuto video, preferibilmente comprendente gli elementi grafici da visualizzare all’interfaccia 5111, a cui è connesso lo schermo supplementare 111 su cui pertanto sono visualizzati il secondo contenuto video e gli elementi grafici.
I dati di temporizzazione indicanti quando e quanto a lungo gli elementi grafici devono essere visualizzati sullo schermo 111, in corrispondenza con le immagini del contenuto video riprodotte sullo schermo 101, sono preferibilmente segnalati dal processore video 509 stesso, condiviso dai due schermi 101 e 111 mediante le interfacce 5101 e 5111 rispettivamente. Il processore video 509 provvede pertanto a visualizzare gli elementi grafici e le immagini del contenuto video nei tempi dovuti, ovvero in forma associata tra loro.
Nel caso di processori video specifici per ciascuno schermo (non rappresentati in figura), gli elementi grafici sono inviati dal decodificatore dati 510 al processore video apposito (non rappresentato) nel momento opportuno, scelto in base alle informazioni di temporizzazione acquisite dal medesimo oppure ad esso fornite dal decodificatore MPEG 508.
Anche gli elementi grafici costituiti da simboli grafici relativi alla OSD, generati dal generatore OSD 511, per esempio rappresentanti informazioni relative al livello del volume oppure al canale/programma sintonizzato, attivazione o disattivazione della riproduzione audio od altre impostazioni dell’apparecchio televisivo, eccetera, vengono direttamente inviate al processore video 509 per essere visualizzati, se così previsto dalle impostazioni di configurazione, mediante l’interfaccia 5111 sullo schermo aggiuntivo 111.
La differenza principale tra gli elementi grafici OSD e gli elementi grafici originati da dati presenti nel transport stream da riprodurre, è che gli elementi grafici OSD provengono localmente dall’apparato medesimo, che li genera secondo modalità predefinite note e schematizzate nel blocco 111; gli elementi grafici OSD non necessitano di essere estratti e decodificati dal flusso dati video ricevuto da una o più delle interfacce 503, 503, 505 o 506, ma gli elementi grafici possono essere inviati direttamente al processore video 509 condiviso dagli schermi, o ad un processore video specifico dello schermo di destinazione, a seconda della forma di realizzazione scelta, tra le due già descritte per il caso suddetto.
Per gli elementi grafici tipo OSD originati localmente, non è neppure necessario estrarre informazioni temporali circa tempi e durata della loro visualizzazione: questi sono infatti già determinati dall’inserimento di comandi da parte dell’utente, tipicamente mediante l’interfaccia di comando 512 associata per esempio a un telecomando 513, i quali risultano operativamente connessi al generatore OSD 511.
Gli elementi grafici OSD possono quindi essere indipendenti dal contenuto video da riprodurre sullo schermo principale 101 seppur riprodotti in forma ad esso associata; gli elementi grafici OSD possono essere altresì relativi alla variazione del programma su cui il sintonizzatore connesso all’interfaccia 503 è sintonizzato, o in generale all’interfaccia 503, 504, 505 o 506 per l’ingresso video; gli elementi grafici OSD si possono poi riferire alla richiesta di visualizzare informazioni EPG sul programma correntemente selezionato, nonché su quello successivamente previsto, e così via.
Gli elementi grafici OSD, detti nel seguito anche sovrimpressioni OSD, sono preferibilmente visualizzati sullo schermo 111 in maniera coordinata con l’inserimento di comandi utente mediante l’interfaccia comandi 512. La visualizzazione degli elementi grafici OSD, preferibilmente, perdura per un tempo dipendente dalle modalità di inserimento dei comandi utente, e cessa dopo un predeterminato intervallo in assenza di nuovi comandi. In linea di principio, non è necessario né opportuno variare sensibilmente i tempi di comparsa e la durata di visualizzazione degli elementi grafici OSD sullo schermo aggiuntivo 111, rispetto alla consueta visualizzazione OSD sullo schermo principale 101.
È da notare che in caso di riproduzione di un contenuto video ricevuto dalla connessione HDMI sull’interfaccia 506, è possibile attivare il dirottamento automatico degli elementi grafici OSD generati localmente, in caso di riproduzione di un contenuto video 3D sullo schermo principale 101. Infatti, è prevista un’apposita segnalazione HDMI relativa alla presenza o meno di immagini stereoscopiche nel contenuto video, per cui il processore video 509 può comunicare questa informazione alla CPU 501, la quale, in base alle impostazioni correnti e alla modalità di riproduzione attiva (2D o 3D) sullo schermo principale 101, può segnalare al processore video 509 l’invio degli elementi grafici corrispondenti alle indicazioni OSD direttamente all’interfaccia 5111 allo schermo secondario 111, inibendone al contempo la comparsa sullo schermo principale 101.
Le modalità con cui le funzionalità relative agli elementi grafici OSD sopra descritte possono essere attuate (per esempio, per mezzo di circuiti e/o software), possono prevedere un apposito inseritore di scritte (di solito un processore video, per esempio un sottocomponente dei mezzi di processamento video 509) operativamente associato mediante l’interfaccia 5111 allo schermo supplementare 111. Le funzionalità OSD consuete secondo l’arte nota potrebbero comunque essere ripristinate, qualora l’utente così decidesse, visualizzando gli elementi grafici OSD sullo schermo principale 101 mediante l’interfaccia 5101.
In una forma di realizzazione dell’invenzione, l’apparato è dotato di mezzi per rilevare automaticamente la presenza di un contenuto video 3D inviato dal processore video 509 mediante l’interfaccia 5101 e da riprodurre sullo schermo principale 101; l’apparato è quindi atto ad abilitare la visualizzazione del secondo contenuto video comprendente gli elementi grafici sugli schermi supplementari. Questi mezzi di rilevazione, preferibilmente integrati nei mezzi di processamento video 509, effettuano la lettura di un metadato presente nel flusso video, che segnala se il video è di tipo stereoscopico. Alternativamente, l’apparato può essere dotato di mezzi di rilevazione di video stereoscopici che non considerano un metadato, ma considerano direttamente l’informazione associata alle immagini del video stesso (che, per esempio, potrebbe essere un video stereoscopico “side by side”, “top bottom” o secondo altri formati di codifica stereoscopica o 3D in generale). Ancora, alternativamente, l’utente può segnalare in maniera manuale la presenza di un contenuto video 3D, per esempio stereoscopico, mediante l’interfaccia utente 512 (menu interattivo a schermo e/o telecomando 513).
Analoghi meccanismi di rilevazione (automatica e/o manuale) possono essere presenti anche per le altre caratteristiche del contenuto video, da cui può dipendere la modalità di visualizzazione sullo schermo principale e secondario, quali: la risoluzione del contenuto video, (per esempio SD - Standard Definition o HD - High Definition), il rapporto d’aspetto delle immagini (per esempio 4:3, 16:9, 1,85:1), la sorgente del flusso video (DVB, IPTV, HDMI), eccetera.
In generale, l’utente può stabilire criteri in base ai quali viene abilitata dalla CPU 501 la visualizzazione degli elementi grafici sullo schermo aggiuntivo, o su quale degli schermi supplementari vicini o remoti rispetto a quello principale. Alcuni esempi di modalità per segnalare le preferenze sono già stati descritti con riferimento alla Figura 4.
Questi criteri possono considerare le caratteristiche del flusso video da riprodurre, per esempio: indipendentemente dalla tipologia del contenuto video (2D o 3D), o solo per quelli 2D, o solo per quelli 3D; limitatamente ai contenuti video aventi un certo rapporto d’aspetto (es. 16:9 o 4:3) o aventi una determinata proporzione rispetto allo schermo principale; solo per contenuti video in SD, solo per quelli in HD o per entrambi; solo per i contenuti video ricevuti da una sorgente video tramite una certa interfaccia (sintonizzatore DVB (Tuner) connesso all’interfaccia 503, ricetrasmettitore IP connesso all’interfaccia 505, lettore Blu-ray o set top box connesso all’interfaccia 506 dell’apparato riproduttore, file memorizzato su un disco rigido o memoria di tipo flash connessi all’interfaccia 504); e così via.
Questi criteri possono, addizionalmente o alternativamente, considerare caratteristiche degli elementi grafici da visualizzare, per esempio: per sottotitoli ricevuti congiuntamente ad un contenuto video ad essi associato, per esempio i sottotitoli contenuti in un elementary stream di un transport stream MPEG; solo per le sovraimpressioni OSD generate localmente dall’apparato riproduttore; per i sottotitoli in una certa lingua, per esempio straniera; dalla posizione “usuale” (di default) e/o estensione degli elementi grafici sullo schermo principale; e così via.
L’attivazione della visualizzazione di elementi grafici su un determinato schermo supplementare, come sopra menzionato, può dipendere dalla posizione (denominata “usuale”) in cui gli elementi grafici sono visualizzati sullo schermo principale, in assenza di uno schermo supplementare o quando comunque la visualizzazione separata è disattivata. Si supponga per esempio che sia presente solo uno schermo supplementare inferiore (per esempio, vedi Figura 1) e che tutti i sottotitoli o le informazioni EPG abbiano come posizione “usuale” sullo schermo principale la sua parte inferiore. Vantaggiosamente, si può configurare la visualizzazione degli elementi grafici in modo che essi, pur in una posizione diversa dall’“usuale”, continueranno a essere visualizzati sull’apposito schermo supplementare posizionato al di sotto della parte inferiore dello schermo principale.
Infine questi criteri possono, addizionalmente o alternativamente, considerare le caratteristiche dello schermo supplementare su cui visualizzare gli elementi grafici, per esempio la risoluzione video orizzontale e/o verticale dello schermo supplementare.
Qualora, in base per esempio ai criteri sopra specificati, fosse attiva la visualizzazione separata degli elementi grafici, essi sarebbero visualizzati in base ad impostazioni determinate in sede di fabbricazione dell’apparato, dello schermo principale e/o dello schermo secondario; le impostazioni possono anche essere programmate dall’utente, o riprogrammate a partire da quelle predeterminate in fabbrica o precedentemente programmate. In generale, le impostazioni di visualizzazione riguardano innanzitutto quale o quali schermi secondari vengono utilizzati per gli elementi grafici.
In alcune forme di realizzazione dell’invenzione, l’utente può stabilire quale degli schermi supplementari sia da utilizzare e per quali tipologie di elementi grafici, in forma automatica. Sono possibili varie soluzioni. Per esempio nell’apparato possono essere preprogrammate varie aree associate rispettivamente a ciascun schermo supplementare di una pluralità di schermi supplementari, e l’apparato visualizza gli elementi grafici di una certa tipologia in una specifica area predefinita, secondo regole predeterminate, per esempio: i sottotitoli e le informazioni EPG sono visualizzati sempre sullo schermo inferiore 111 di Figura 1, le sovrimpressioni relative al numero di programma correntemente selezionato sono visualizzati sullo schermo superiore 211 di Figura 2; le pagine del menu interattivo dell’apparecchio, quali l’elenco delle interfacce video disponibili nel corso della selezione dell’ingresso video, possono essere visualizzate su uno schermo supplementare laterale (destro 311a o sinistro 311b) come in Figura 3.
Se, in un altro esempio, è presente un solo schermo supplementare, per esempio quello inferiore di Figura 1, occorre che tutti gli elementi grafici siano visualizzati sull’unico schermo supplementare, a prescindere dalla loro posizione “usuale” e dalla loro estensione sullo schermo principale.
In alternativa, si può attivare la visualizzazione sullo schermo supplementare inferiore degli elementi grafici che hanno posizione “usuale” nella parte inferiore dello schermo, mentre tutte gli altri elementi grafici continuano a essere visualizzati sullo schermo principale. In quest’ultimo caso, in via opzionale, per diminuire il disagio dello spettatore in caso di presenza di immagini 3D sullo schermo principale, si può attivare automaticamente la visualizzazione bidimensionale delle immagini video per tutto il tempo in cui le sovrimpressioni sono riprodotte sullo schermo principale.
Sempre nel caso di presenza di un solo schermo supplementare, per esempio quello inferiore, è possibile far dipendere la visualizzazione separata degli elementi grafici anche dalla loro estensione, ovvero dalla superficie che essi occuperebbero sullo schermo principale, ad esempio qualora siano a prevalente estensione verticale o orizzontale.
Il processore video 509 che comanda lo schermo principale 101 e gli schermi supplementari (111 e altri non rappresentati) insieme alla CPU 501 verifica preventivamente l’estensione dell’elemento grafico da visualizzare, e ne verifica la compatibilità con le caratteristiche di risoluzione e resa grafica (presenza e numero di colori, numero di pixel per unità di superficie) dello schermo supplementare 111 su cui potrebbe essere visualizzata. Se si riscontra compatibilità, l’elemento grafico viene visualizzato sullo schermo supplementare 111, altrimenti su quello principale 101, in quest’ultimo caso eventualmente previa commutazione temporanea della modalità di visualizzazione da 3D a 2D. Questa modalità di funzionamento automatica, basata sulla compatibilità tra specifiche tecniche degli schermi, può essere attivata dall’utente nel menu di controllo.
Qualora l’elemento grafico del contenuto video consista in sottotitoli, per il quale è definito un testo da visualizzare in sincronia con il contenuto video, il processore video 509 insieme con la CPU 501 possono definire o ridefinire tutti i parametri grafici di visualizzazione del testo (quali dimensione dei caratteri, colore, font, spaziature, eccetera), per meglio adattarli allo schermo supplementare 111, ottimizzandone la leggibilità.
Il ridimensionamento può essere effettuato anche per altri tipi di elementi grafici, quali le indicazioni di stato dell’apparato, le schermate del menu di comando generate localmente dall’apparato, eccetera. In via di principio, può essere memorizzato nell’apparato un insieme di pagine di menu ed indicazioni di stato diversificate anche nelle loro caratteristiche grafiche, a seconda che esse debbano essere visualizzate sullo schermo principale o su uno schermo supplementare.
L’utente può anche decidere selettivamente se gli elementi grafici devono essere visualizzati solo sugli schermi supplementari (uno o più di essi), sopprimendoli quindi sullo schermo principale, o visualizzati contemporaneamente sia sullo schermo supplementare sia su quello principale, o se essi devono essere visualizzati solo su quello principale. Infatti, fermo restando quanto sopra descritto, all’utente è conferibile la facoltà di determinare manualmente, mediante comandi impartiti col telecomando 513 all’interfaccia di comando 512, su quale schermo principale associato all’interfaccia video 5101 o secondario associato all’interfaccia video 5111 visualizzare gli elementi grafici.
La Figura 6 illustra un esempio non limitativo di uno schema a blocchi che rappresenta un’ulteriore forma di realizzazione di un apparato di riproduzione video secondo la presente invenzione, la quale potrebbe essere combinata anche con alcuni aspetti delle altre forme di realizzazione descritte.
Questa forma di realizzazione prevede di visualizzare gli elementi grafici su uno schermo supplementare appartenente ad un dispositivo 601 dotato di uno schermo 605 atto ad essere connesso con l’apparato, quale un dispositivo Tablet PC, Personal Computer, Smartphone, apparato riproduttore audiovisivo portatile od altro mezzo di visualizzazione che l’utente desideri associare allo schermo televisivo.
Il dispositivo 601 è connesso all’apparato preferibilmente mediante connessione wireless, per esempio Wi-Fi o Bluetooth, mediante un’opportuna interfaccia di controllo 602. Preferibilmente lo schermo 605 funge anche da unità di inserimento di comandi essendo di tipo a tocco (touch screen).
La forma di realizzazione della Figura 6 consente di eliminare dallo schermo principale la visualizzazione di elementi grafici, quali scritte o OSD di comando, non desiderate dall’utente, che vengono invece visualizzati sullo schermo 605 di un altro dispositivo secondario 601 maggiormente gradito dall’utente.
Vantaggiosamente, il dispositivo 601 è atto ad interfacciarsi ad un’interfaccia di controllo 602, che contemporaneamente comprende mezzi per inviare le informazioni associate al secondo contenuto video ed agli elementi grafici al dispositivo 601, e mezzi per ricevere comandi dal dispositivo 601 stesso. In tal modo, è possibile associare al dispositivo 601 la funzione di telecomando, e visualizzarvi gli elementi grafici OSD generati in risposta ai comandi inviati all’apparato, oltre a scritte supplementari (per esempio informazioni EPG sul programma correntemente riprodotto o su quello successivamente previsto, sul nome della stazione televisiva o nome del file riprodotto, eccetera).
Nello schema di Figura 6 si è supposto che il blocco 602 di ricezione dei comandi d’utente e quello di invio degli elementi grafici al dispositivo 601 per le sovraimpressioni coincidano. Ovviamente è possibile che questi blocchi siano presenti come entità separate.
L’interfaccia di controllo 602 è operativamente connessa al processore video 609, il quale è atto a inviare un primo contenuto video all’interfaccia 5101, per la visualizzazione sullo schermo principale 101, ed è ulteriormente atto ad inviare all’interfaccia di controllo 602 le informazioni rappresentative del secondo contenuto video comprendente gli elementi grafici, che sono quindi visualizzati sullo schermo 605 del dispositivo 601. Questi elementi grafici possono essere in tal caso trasmessi in forma di immagini comprendenti l’elemento grafico da riprodurre.
In caso di riproduzione di immagini in modalità 2D sullo schermo principale 101, l’utente può disabilitare la visualizzazione degli elementi grafici sul tablet PC, personal computer o altro riproduttore audiovisivo portatile 601, e abilitarne la visualizzazione sullo schermo principale 101. I dati da visualizzare possono essere codificati, quando inviati al dispositivo 601, mediante appositi linguaggi di descrizione testuali, come per esempio html, xml e similari, per minimizzare la quantità di informazioni da trasmettere sul canale di comunicazione che collega l’unità di controllo 602 allo schermo secondario del dispositivo 601, sul quale è tipicamente già presente un processore video dedicato, atto ad interpretare i dati codificati ricevuti e tradurli in elementi grafici. Parimenti l’utente può interattivamente selezionare se inviare gli elementi grafici (sottotitoli) ST e/o OSD esclusivamente allo schermo principale 101, esclusivamente allo schermo supplementare 605 del dispositivo 601 oppure anche a entrambi gli schermi. In quest’ultimo caso la CPU 501 può inviare i dati contenuti nella memoria 502 in forma codificata tramite un collegamento dati diretto con la seconda interfaccia 602, senza passare per il processore video 609.
Preferibilmente, quando il dispositivo 601 viene connesso all’apparato, via cavo (per esempio rete LAN) o preferibilmente via wireless (per esempio Wi-Fi o Wi-Fi direct), l’interfaccia di controllo 602 dell’apparato rileva la disponibilità di uno schermo supplementare 605 (quello del dispositivo 601) e ne acquisisce le caratteristiche tecniche (risoluzione, numero di colori, eccetera) per stabilire la configurazione di visualizzazione, richiedendo all’utente, ove previsto, di esprimere le proprie preferenze come già descritto in riferimento alla Figura 4.
In una forma di realizzazione alternativa, al dispositivo 601, dotato di mezzi di processamento interni, potrebbero essere inviati direttamente il contenuto video comprendente gli elementi grafici estratti dal decodificatore video 508, o generati dal generatore OSD 511, senza necessità di far transitare tali informazioni dal processore video 609. In altre parole, i mezzi di processamento video della forma di realizzazione così alternativa, risulterebbero “distribuiti” tra l’apparato vero e proprio ed il dispositivo 601, anch’esso vantaggiosamente dotato di logica di controllo e capacità di processamento di informazioni.
In una ulteriore forma di realizzazione dell’invenzione, sempre con riferimento alla Figura 6, il dispositivo 601 funge anche da dispositivo di telecomando per l’apparato di riproduzione video, per esempio mediante la presenza di uno schermo 605 sensibile al tocco (touch screen). Sullo schermo 605 del dispositivo 601 possono essere visualizzati degli elementi di comando virtuali (pulsanti, pomelli, cursori, eccetera), mediante i quali l’utente può comandare le diverse funzioni associate all’apparato, come avviene per qualsiasi telecomando (cambio o selezione del programma TV, regolazione volume, selezione degli ingressi video da visualizzare, scelta degli schermi da utilizzare per la visualizzazione dei contenuti video, richiamo della guida elettronica dei programmi EPG, eccetera). In generale questi elementi di comando virtuali possono essere di aspetto diverso rispetto a quelli fisici presenti sul telecomando 513 dell’apparato, anche se è possibile visualizzarli in modo molto simile per facilitarne il riconoscimento da parte dell’utente, abituato ad utilizzare gli elementi di comando, ovvero i pulsanti, del telecomando.
All’inserimento di un comando da parte dell’utente, il dispositivo 601 invia all’interfaccia 602 un corrispondente codice di comando, interpretabile dalla unità di governo dell’apparato, CPU 501, la quale provvede a mettere in atto il comando inserito, agendo sulle unità ad esso collegate e da esso controllate. Se, per esempio, l’utente ha richiesto la selezione di un programma televisivo da visualizzare sullo schermo principale 101, la CPU, ove necessario, causa la sintonizzazione del sintonizzatore (Tuner) sul canale a radiofrequenza in cui il programma televisivo è ricevuto, l’estrazione e decodifica del relativo contenuto video da parte del decodificatore 508 dal transport stream MPEG selezionato dal selettore 507, e la sua riproduzione sullo schermo principale 101 per mezzo del processore video 609 e dell’interfaccia video di uscita 5101.
In questa sua forma di realizzazione, l’invenzione prevede che la CPU invii al dispositivo 601 tramite l’interfaccia 602 un riscontro di comando eseguito emettendo un codice riconoscibile dal dispositivo 601. A seconda della particolare forma di realizzazione prescelta, questo codice di riscontro può essere il medesimo per tutti i comandi, specifico per ogni comando impartibile dal dispositivo 601, oppure può essere emesso in associazione col codice di comando ricevuto per indicare quale comando è stato eseguito dall’apparato. In alternativa, può essere inviato un codice che contiene informazioni sull’azione eseguita dall’apparato in conseguenza della ricezione del relativo comando; per esempio in caso di selezione di un numero di programma TV (numero “3”) la CPU 501 effettua l’invio al dispositivo 601, tramite l’interfaccia 602, di un codice relativo al numero di programma selezionato “3” ed opzionalmente altri dati memorizzati nella memoria 502 quali il nome del servizio televisivo sintonizzato ed eventualmente altre informazioni quali il nome della trasmissione attualmente trasmessa, di quella successiva, la risoluzione dell’immagine (SD o HD) il tipo di codifica (MPEG2 MPEG4/AVC, HEVC), il titolo del file elettronico in corso di riproduzione dalla unità di memoria esterna USB, e così via.
A questo punto il dispositivo 601 dà riscontro all’utente dell’avvenuta effettuazione del comando mediante una visualizzazione di elementi grafici sul proprio schermo 605. Nel caso in esempio, il dispositivo 601 dà riscontro della selezione di programma TV mostrando per qualche istante, per esempio in una zona periferica del suo schermo, numero di programma e/o nome della rete televisiva ora visualizzata (per esempio “3” e/o “RAI 3”). Vantaggiosamente possono essere mostrati per qualche secondo anche altre informazioni relative al servizio televisivo selezionato per la visualizzazione sullo schermo principale 101, quali il nome della trasmissione attualmente trasmessa, di quella successiva, la risoluzione dell’immagine (SD o HD) il tipo di codifica (MPEG2 MPEG4/AVC, HEVC), e così via.
Gli elementi grafici che costituiscono questo riscontro visivo mostrato sullo schermo 605 possono essere del tutto analoghi a quelli normalmente riscontrabili sullo schermo principale 101 dell’apparato di riproduzione; in via alternativa essi possono essere diversi in una o più loro caratteristiche, quali la forma, il colore, le dimensioni, il posizionamento sullo schermo, e così via, per adattarle alle diverse caratteristiche (quali la dimensione, la risoluzione visiva la profondità di colore) dello schermo 605 del dispositivo 601.
In una variante implementativa di questa forma di realizzazione dell’invenzione, il dispositivo 601 può acquisire parte dei dati da visualizzare sotto forma di elementi grafici all’atto della ricezione del riscontro di comando in una fase di inizializzazione, che viene eseguita in corrispondenza dell’instaurazione della connessione, in genere via Wi-Fi, tra dispositivo 601 e apparato di riproduzione video tramite l’interfaccia 602, e che può essere eventualmente ripetuta periodicamente per l’aggiornamento dei dati (per esempio quelli della tabella programmi o della EPG). Per esempio non appena viene instaurata la connessione tra il dispositivo 601 e l’apparato di riproduzione video, la CPU 501 effettua l’invio al dispositivo 601 della tabella programmi ovvero delle associazioni tra numeri di programma e servizi televisivi associati e/o dei dati EPG che l’apparato ha precedentemente acquisito e archiviato in una memoria locale, per esempio durante lo stato di stand-by.
In tal modo, qualora l’utente richieda per esempio la visualizzazione della EPG, non è necessario inviare tutti i dati EPG come riscontro del comando di visualizzazione emesso dall’utente tramite il dispositivo 601, in quanto i dati da visualizzare sono già presenti su quest’ultimo, che li ha ricevuti e memorizzati in una propria memoria locale 502.
Nell’esempio della tabella programmi, al comando di selezione di un numero di programma emesso dal dispositivo 601, la CPU 501 può limitarsi a causare l’invio in riscontro al comando ricevuto di quelle sole informazioni riguardanti il programma TV che non sono già note al dispositivo, in quanto precedentemente trasmesse in fase di inizializzazione o aggiornamento periodico; queste informazioni possono riguardare per esempio titolo, orario e descrizione del programma correntemente trasmesso e di quello successivo che cambiano con una certa frequenza minore rispetto al tempo che intercorre tra due inizializzazioni o due aggiornamenti periodici.
Aggiuntivamente, il dispositivo 601 può dare il riscontro all’utente anche o esclusivamente con altre segnalazioni di tipo non visivo, quali per esempio l’emissione di suoni e/o la vibrazione del dispositivo. Queste reazioni di tipo non visivo possono essere esclusive o aggiuntivamente combinate con quelle visive, e possono essere rese regolabili dall’utente per esempio mediante una apposito menu di impostazione delle reazioni da eseguire per dare riscontro dei comandi impartiti tramite il dispositivo 601.
Le funzionalità di telecomando e di riscontro ai comandi impartiti possono essere rese operabili tramite l’istallazione di una apposita applicazione sul dispositivo 601 che rende le sue risorse hardware (schermo, altoparlante, dispositivo vibratore, interfaccia Wi-Fi, CPU, eccetera) e software (sistema operativo) in grado di attuare le funzionalità necessarie.
Un aspetto di questa forma di realizzazione prevede che solo un sottoinsieme di tutte le funzioni di impostazione e regolazione dell’apparato di riproduzione video siano comandabili dal dispositivo 601. Per esempio è possibile prevedere che solo le funzionalità di uso più frequente (per esempio selezione di un numero di programma, zapping, regolazione volume, silenziamento dell’audio,) e/o quelle funzioni il cui comando risulta particolarmente comodo ed efficace col dispositivo 601, come per esempio la visualizzazione della guida elettronica dei programmi multicanale, detta EPG (Electronic Program Guide) multicanale, in quanto il dispositivo 601 offre una modalità di inserimento comandi e interazione (per esempio a tocco) in genere più pratica e immediata rispetto a quella possibile con il telecomando 513 tradizionale. Le guide programmi multicanale generalmente sono composte da una lista o da una griglia di numerosi titoli di programmi organizzati per orario di trasmissione e servizio televisivo di appartenenza, e richiedono pertanto un notevole spazio sullo schermo per poter essere consultate agevolmente.
In un esempio di questa forma di realizzazione dell’invenzione, sullo schermo 605 del dispositivo 601 è presente un tasto virtuale denominato per esempio “EPG” o “Guide” la cui attivazione virtuale tramite tocco causa la visualizzazione sul dispositivo 601 della guida EPG multicanale. Infatti all’attivazione tramite tocco da parte dell’utente del tasto virtuale suddetto visualizzato sullo schermo 605, il dispositivo invia il corrispondente codice di comando all’interfaccia 602 che la interpreta e la inoltra alla CPU in forma da essa comprensibile. La CPU causa l’invio al dispositivo 601, sempre attraverso l’interfaccia 602, laddove non presenti in una memoria locale del dispositivo 601, dei dati EPG che vengono normalmente estratti da una memoria 502 dell’apparato per essere visualizzati in forma di griglia o lista sullo schermo principale 101. Il dispositivo 601 visualizza questi dati EPG in forma appropriata sul suo schermo 605 e l’utente può comodamente scorrere la griglia mediante scorrimento del proprio dito sullo schermo a tocco e anche selezionare un particolare numero di programma ivi visualizzato (per esempio “3”) se desidera visualizzare sullo schermo principale 101 un programma (per esempio “TG Regionale”) trasmesso in quel momento da una certa rete televisiva (per esempio “RAI 3”), diversa da quella correntemente visualizzata sullo schermo principale 101, sempre tramite il dispositivo 601.
In tal modo l’utente può comodamente consultare la EPG multicanale senza disturbare la visione da parte sua e degli altri utenti del contenuto video riprodotto al momento sullo schermo principale 101, che può rimanere interamente occupato dalla visualizzazione di tale contenuto video. Di conseguenza una parte delle funzionalità insite nell’apparato di riproduzione vengono comandate dal dispositivo 601 e fruite tramite lo schermo 605 del medesimo dispositivo senza minimamente perturbare la riproduzione del contenuto video sullo schermo principale 101.
Il dispositivo 601, quando funge da telecomando, può anche regolare la configurazione secondo cui vengono visualizzate sugli schermi disponibili i contenuti video CV1 e CV2 e/o gli elementi grafici (sovrimpressioni OSD o sottotitoli), ovvero se e su quali schermi un contenuto video viene visualizzato, in quali formati e caratteristiche, nonché se e su quali schermi gli elementi grafici ST e/o OSD devono essere visualizzati e in quali modalità (per esempio grandezza colore, posizione, eccetera). Esso comprende una unità di elaborazione (CPU) configurata in modo tale che, quando è connesso all’apparato di riproduzione video oggetto dell’invenzione tramite una connessione dati con la seconda interfaccia di uscita (602), il dispositivo
- accede ad informazioni relative alla configurazione della visualizzazione dei contenuti video (CV1, CV2) e/o di detti elementi grafici riproducibili dall’apparato memorizzate in una sua memoria (502),
- visualizza sul proprio schermo (605) queste informazioni in forma grafica, e
- modifica la configurazione suddetta in base a comandi impartiti dall’utente tramite il dispositivo medesimo (601), per esempio tramite uno schermo tattile.
La Figura 7 illustra ancora un esempio non limitativo di uno schema a blocchi che rappresenta una ulteriore forma di realizzazione di un apparato di riproduzione video secondo la presente invenzione, la quale potrebbe essere combinata anche con alcuni aspetti delle altre forme di realizzazione descritte.
Nella variante di Figura 7 l’apparato è atto a presentare contemporaneamente sullo schermo principale 101 e su uno o più schermi supplementari 111, 311b le immagini relative ad almeno due contenuti video ricevibili da due o più sorgenti video mediante le interfacce 503, 503b, 504, 505, 506, per esempio programmi televisivi ricevibili dall’utente tramite due sintonizzatori connessi rispettivamente alle interfacce 503 e 503b, oppure tramite “decoder” esterni (terrestri e satellitari) collegati all‘interfaccia 506 oppure da flussi video resi disponibili da un server remoto Internet o server locale Intranet, che invia un contenuto video all’interfaccia 505 mediante protocollo IP o altro protocollo di trasmissione digitale.
In tal modo è possibile presentare sullo schermo supplementare 111 non soltanto scritte o comandi OSD, ma anche immagini video ricevute tramite radiodiffusione terrestre, satellitare oppure tramite Internet (IP), in modo distinto dai segnali (video ed audio) inviati allo schermo principale 101, per esempio di tipo 3D.
L’apparato comprende un selettore 707 a due (o più) uscite video, ovvero un commutatore in grado di smistare contemporaneamente almeno due flussi audiovisivi al decodificatore video 708, il quale comprende per esempio due decodificatori MPEG schematizzati dal blocco 708, che per esempio possono operare in parallelo. Il decodificatore video 708, in generale, comprende un numero di “decodificatori equivalenti”, atti a decodificare il numero richiesto di flussi video da riprodurre, secondo la particolare forma di realizzazione dell’invenzione, tipicamente in un numero fino al numero di schermi che possono essere, o sono, connessi alle interfacce di uscita, come sarà più chiaro nel seguito.
Il decodificatore video 708 è quindi atto a ricevere ed estrarre componenti audio/video di due contenuti video, e dati relativi ad elementi grafici. I contenuti video sono inviati direttamente ai mezzi di processamento video 709, Gli elementi grafici sono invece estratti ed inviati al decodificatore di elementi grafici 510, che ne condiziona le informazioni in forma atta ad essere visualizzata mediante i mezzi di processamento video 709.
I mezzi di processamento video 709 sono operativamente connessi ad un’interfaccia 5101, a cui viene inviato il contenuto video da riprodurre sullo schermo principale 101; i mezzo di processamento video 709 sono altresì operativamente connessi ad un’interfaccia 5111, a cui viene inviato il secondo contenuto video originato dal decodificatore video 708 relativamente alla seconda sorgente video ricevuta e selezionata mediante il selettore 707, per la visualizzazione sullo schermo supplementare 111.
I mezzi di processamento video 709 sono poi operativamente connessi ad un’interfaccia 7311b, a cui vengono inviati gli elementi grafici in forma visualizzabile, per la presentazione degli stessi sullo schermo supplementare 311b.
L’apparato di riproduzione, rilevando la presenza di più schermi, rispettivamente connessi alle interfacce 5101, 5111 e 7311b, consente all’utente di indirizzare – in maniera manuale o in maniera automatica ove l’utente abbia espresso opportune preferenze in tal senso – i contenuti video sullo schermo 101 e sullo schermo 111 (per esempio, contenuti video provenienti da sorgenti diverse, ricevuti per esempio dalle interfacce 503b sullo schermo 101 e 503 sullo schermo 111) ed allo stesso tempo gli elementi grafici sullo schermo 311b.
Per esempio, l’utente può abilitare la riproduzione simultanea di un contenuto video proveniente da una certa sorgente video (per esempio sintonizzatore DVB-T, mediante l’interfaccia 503) su un certo schermo (per esempio quello principale 101) ed un altro contenuto video proveniente da una seconda sorgente (per esempio sintonizzatore satellitare DVB-S/S2 sull’interfaccia 506 o ricevitore DVB-IP sull’interfaccia 505) su un altro schermo, quale lo schermo secondario 111. In questo caso, per la visualizzazione dei contenuti grafici potrebbe essere impiegato un ulteriore schermo supplementare, per esempio 311b.
In questo modo, l’apparato consente all’utente di avere sempre sotto controllo quanto viene trasmesso su più canali televisivi, senza disturbare la visione del programma principale, e potendo scegliere come visualizzare nel modo più opportuno un nuovo programma televisivo appena questo diventa disponibile, per esempio commutandone la visualizzazione da uno schermo supplementare a quello principale.
Nello schema di Figura 7 si è supposto che entrambi i sintonizzatori connessi alle interfacce 503 e 503b siano alimentati dalla stessa antenna, per esempio per segnali televisivi terrestri. Una variante dell’apparato potrebbe prevedere due sintonizzatori alimentati con antenne separate e/o di tipologie differenti, per esempio una per ricevere i segnali televisivi terrestri e l’altra per ricevere i segnali televisivi satellitari.
La particolare forma di realizzazione dell’invenzione illustrata in Figura 7 fa uso di uno schermo principale 101 e di due schermi supplementari 111 e 311b. Questo esempio non ha alcuna valenza limitativa in quanto, potrebbero essere utilizzati per la visualizzazione di contenuti video anche più di tre schermi, ciascuno dei quali visualizza un contenuto che può essere in generale diverso dagli altri; l’utente può in definitiva visualizzare due o più contenuti video contemporaneamente su tutti gli schermi a disposizione (due o più di due) in modo indipendente l’uno dall’altro. In questa variante lo schermo supplementare 311b potrebbe ulteriormente visualizzare contenuti video in aggiunta agli elementi grafici.
In generale, con riferimento alla forma di realizzazione di Figura 7, potrebbero essere possibili modalità di funzionamento in cui gli elementi grafici siano visualizzati contemporaneamente sugli schermi supplementari 311b e 111, ovvero modalità di funzionamento in cui differenti elementi grafici siano visualizzati rispettivamente sullo schermo 311b e 111; in particolare è possibile prevede che gli elementi grafici di tipo OSD generati localmente dall’apparato siano visualizzati su uno schermo supplementare mentre quelli ricevuti da una sorgente video esterna siano visualizzati su un altro. Queste modalità di visualizzazione possono essere scelte dal menu di comando dell’apparato.
Inoltre uno degli schermi supplementari di questa forma di realizzazione (per esempio lo schermo supplementare 111) potrebbe essere sostituito da un tablet PC, smartphone o altro terminale di riproduzione video wireless quale il dispositivo 601, accoppiato al processore video 709 tramite un unità di controllo 602, come già mostrato in Figura 6.
La Figura 8 illustra un ulteriore esempio non limitativo di uno schema a blocchi che rappresenta una forma di realizzazione di un apparato di riproduzione video secondo la presente invenzione, la quale potrebbe essere combinata anche con alcuni aspetti delle altre forme di realizzazione sopra descritte.
Nella variante di Figura 8, l’apparato è atto a presentare contemporaneamente sullo schermo principale 101 e su uno o più schermi supplementari 111, 605 le immagini relative ad almeno due contenuti video ricevibili da due o più sorgenti video mediante le interfacce 503, 503b, 504, 505, 506, per esempio programmi televisivi ricevibili dall’utente tramite due sintonizzatori connessi rispettivamente alle interfacce 503 e 503b, oppure tramite “decoder” esterni (terrestri e satellitari) collegati all‘interfaccia 506 oppure da flussi video resi disponibili da un server remoto Internet o server locale Intranet, che invia un contenuto video all’interfaccia 505 mediante protocollo IP o altro protocollo di trasmissione digitale.
I contenuti video ricevibili da due o più delle sorgenti video mediante le relative interfacce 503, 503b, 504, 505, 506, in generale sono del tutto indipendenti l’uno dall’altro in quanto provengono da sorgenti diverse e slegate tra loro; pertanto, per esempio, un contenuto video presente a una delle interfacce 503, 503b, 504, 505 e 506 dell’apparato non contiene i sottotitoli del contenuto video presente su un'altra delle interfacce suddette.
In tal modo è possibile presentare sullo schermo supplementare 111 o 605 non soltanto sovrimpressioni o istruzioni di comando OSD, ma anche immagini video ricevute tramite radiodiffusione terrestre, satellitare oppure tramite Internet (IP), in modo distinto dai segnali (video ed audio) inviati allo schermo principale 101, per esempio di tipo 3D.
L’apparato comprende un selettore 707 a due (o più) uscite video, ovvero un commutatore in grado di smistare contemporaneamente almeno due flussi multimediali audiovisivi F1 ed F2 al decodificatore video 708, il quale comprende per esempio due decodificatori MPEG schematizzati dal blocco 708, che per esempio possono operare in parallelo. Il decodificatore video 708, in generale, comprende un numero di “decodificatori equivalenti”, atti ad estrarre e decodificare il numero richiesto di flussi video CV1 e CV2, che sono da riprodurre e sono originalmente incapsulati nei flussi multimediali F1 ed F2 di ingresso. Tale pluralità di flussi video CV1 CV2 da riprodurre, secondo la particolare forma di realizzazione dell’invenzione, tipicamente sono in un numero fino al numero di schermi che possono essere, o sono, connessi alle interfacce di uscita, come sarà più chiaro nel seguito. In via esemplificativa, in Figura 8 i flussi F1 ed F2 selezionati dal selettore a due vie 707 provengono dai sintonizzatori Tuner1 e Tuner2; è chiaro però che la coppia di flussi selezionati può provenire da una qualsiasi coppia di interfacce video di ingresso (503, 503b 504, 505 e 506) presenti nell’apparato di riproduzione video.
Il decodificatore video 708 è quindi atto a ricevere ed estrarre componenti audio/video di due flussi video multimediali F1 ed F2, ed eventualmente dati relativi ad elementi grafici, quali i sottotitoli ST di uno dei due flussi multimediali di ingresso, per esempio F1, che contiene incapsulato in sé anche il contenuto video CV1. I contenuti video decodificati CV1 e CV2 sono inviati direttamente ai mezzi di processamento video 709. Gli elementi grafici ST sono invece estratti ed inviati al decodificatore di elementi grafici 510, che ne condiziona le informazioni in forma atta ad essere visualizzata mediante i mezzi di processamento video 709.
I mezzi di processamento video 709 sono operativamente connessi ad un’interfaccia 5101, a cui viene inviato il contenuto video CV1 da riprodurre sullo schermo principale 101; i mezzi di processamento video 709 sono altresì operativamente connessi ad un’interfaccia 5111, a cui viene inviato il secondo contenuto video CV2 decodificato, ove necessario, dal decodificatore video 708 relativamente alla seconda sorgente video ricevuta e selezionata mediante il selettore 707, per la visualizzazione sullo schermo supplementare 111.
I mezzi di processamento video 709 sono altresì operativamente connessi all’ interfaccia 602, a cui può essere inviato ulteriormente il secondo contenuto video CV2 decodificato, ove necessario, dal decodificatore video 708 relativamente alla seconda sorgente video ricevuta e selezionata mediante il selettore 707, per la visualizzazione sullo schermo supplementare 605 del dispositivo 601.
Nel caso sia presente uno solo dei due schermi addizionali 5111 e 605, il contenuto video CV2 può essere interattivamente dirottato dall’utente sull’unico “secondo” schermo presente 111 o 605, a seconda dei casi.
Aggiuntivamente l’utente può anche decidere se e dove dirottare i sottotitoli ST di CV1 e/o le sovrimpressioni OSD dell’apparato dallo schermo principale 5101 verso lo schermo addizionale presente (quello supplementare 5111 oppure quello 605 del dispositivo 601).
Qualora fossero presenti entrambi gli schermi secondari 5111 e 605, l’utente può interattivamente comandare l’apparato per inviare il secondo contenuto video CV2 su uno solo degli schermi secondari 111 o 605 selezionato dall’utente, oppure eventualmente anche su entrambi operando come sopra descritto. Preferibilmente, in quest’ultimo caso l’utente può ulteriormente selezionare lo schermo addizionale non impegnato, per esempio lo schermo 605, a visualizzare il secondo contenuto video CV2 per la visualizzazione dei sottotitoli ST di CV1 o CV2 e/o delle sovrimpressioni OSD generate localmente.
L’interfaccia di controllo 602 è operativamente connessa al processore video 709, il quale è atto a inviare un contenuto video CV1 all’interfaccia 5101, per la visualizzazione sullo schermo principale 101, ed è ulteriormente atto ad inviare all’interfaccia di controllo 602 le informazioni rappresentative degli elementi grafici ST e/o OSD, che sono quindi visualizzati sullo schermo 605 del dispositivo 601.
In una variante non rappresentata in Figura, l’interfaccia di controllo 602 può anche coincidere con l’interfaccia IP 505, nel caso in cui entrambe dette interfacce siano di tipo wireless (via radio) o Wi-Fi. Tali interfacce sono invece distinte tra loro (come rappresentata in Figura 8) nel caso in cui una (ad esempio 505) sia di tipo Ethernet (cavo) e l’altra (ad esempio 602) sia di tipo Wi-Fi.
L’apparato di riproduzione, rilevando la presenza di più schermi, rispettivamente connessi alle interfacce 5101, 5111 e 602, consente all’utente di indirizzare – in maniera manuale o in maniera automatica ove l’utente abbia espresso opportune preferenze in tal senso – i due contenuti video CV1 e CV2 sullo schermo 101 e sullo schermo 605 (per esempio, contenuti video provenienti da sorgenti diverse, ricevuti per esempio dalle interfacce 503b sullo schermo 101 e 503 sullo schermo 605) ed allo stesso tempo gli elementi grafici ST e/o OSD sullo schermo 111.
Per esempio, l’utente agendo su tasti o altri elementi di acquisizione comandi del telecomando 513 o mediante l’interfaccia utente del dispositivo 601, può abilitare la riproduzione simultanea di un contenuto video proveniente da una certa sorgente video (per esempio sintonizzatore DVB-T, mediante l’interfaccia 503) su un certo schermo (per esempio quello principale 101) ed un altro contenuto video proveniente da una seconda sorgente (per esempio sintonizzatore satellitare DVB-S/S2 sull’interfaccia 506 o ricevitore DVB-IP sull’interfaccia 505) su un altro schermo, quale lo schermo secondario 111, ove presente, oppure sullo schermo 605 del dispositivo 601. In questo caso, per la visualizzazione degli elementi grafici (sovrimpressioni OSD o sottotitoli ST del contenuto video CV1) può essere impiegato uno qualsiasi degli schermi supplementari 111 o 605.
In questo modo, l’apparato consente all’utente di avere sempre sotto controllo quanto viene trasmesso su più canali televisivi, senza disturbare la visione del programma principale, e potendo scegliere come visualizzare nel modo più opportuno un nuovo programma televisivo appena questo diventa disponibile, per esempio commutandone la visualizzazione da uno schermo supplementare a quello principale, tenendo eventualmente in debito conto la natura (per esempio 2D o 3D) e la qualità delle immagini video (per esempio risoluzione standard o alta definizione) dei contenuti video CV1 e CV2, e delle diverse capacità riproduttive degli schermi disponibili 101, 111 e 605.
L’inserimento dei comandi di inizializzazione dell’apparato video da parte dell’utente avviene preferibilmente con l’ausilio di istruzioni di comando OSD visualizzate preferibilmente sullo schermo principale 101. All’attivazione di un determinato tasto del telecomando 513, o selezione di una voce di menu di comando dell’apparato, può essere visualizzata sullo schermo 101 (oppure 111, 601) una tabella indicante gli identificativi dei contenuti video CV1 e CV2 (per esempio nome del servizio radiotelevisivo, nome del file audiovisivo) e/o del nome dell’interfaccia video (per esempio porta USB, HDMI 1, HDMI 2, Rete Ethernet) presenti alle interfacce video di ingresso 503, 503b, 504, 505 e 506, nonché gli identificativi delle interfacce video di uscita 5101, 5111 e/o 602, o degli schermi ad essi collegati (per esempio TV_SCREEN, BOTTOM_SCREEN, MY_TABLET), corrispondenti agli schermi (due o più) di visualizzazione rispettivamente presenti 101, 111 e/o 605.
L’utente può interattivamente selezionare i contenuti video tra cui CV1 e CV2 rilevati alle interfacce video di ingresso 503, 503b, 504, 505 e 506 ed associarle per la visualizzazione alle interfacce di uscita 5101, 5111 e 602 ovvero ai corrispondenti schermi di riproduzione 101, 111 e I comandi emessi dall’utente tramite il telecomando 513 vengono trasmessi all’interfaccia di comando 512 e quindi all’unità di governo CPU 501; la CPU 501 provvede a configurare il dispositivo selettore 707, il decodificatore 708 e i mezzi di processamento video 709 in modo che per esempio i due contenuti video CV1 e CV2 selezionati dall’utente vengano visualizzati sugli schermi indicati dall’utente ovvero 101 per CV1 e 111 e/o 605 per CV2.
Addizionalmente l’interfaccia grafica di comando può visualizzare, per esempio in una seconda tabella, gli elementi grafici visualizzabili dall’apparato di riproduzione video, quali i flussi di sottotitoli ST rilevati dal decodificatore 708 nei contenuti video di ingresso e/o le sovrimpressioni OSD generate localmente dall’unità 511 unitamente alle interfacce di uscita o agli schermi di visualizzazione presenti. L’utente può selettivamente stabilire su quale interfaccia video di uscita 5101, 5111 e/o 602 dirottare gli elementi grafici ST e/o OSD presenti per la loro visualizzazione sugli schermi utilizzati (rispettivamente 101, 111 e 605).
Nello schema di Figura 8 si è supposto che entrambi i sintonizzatori connessi alle interfacce 503 e 503b siano alimentati dalla stessa antenna, per esempio per segnali televisivi terrestri. Una variante dell’apparato potrebbe prevedere due sintonizzatori alimentati con antenne separate e/o di tipologie differenti, per esempio una per ricevere i segnali televisivi terrestri e l’altra per ricevere i segnali televisivi satellitari.
La particolare forma di realizzazione dell’invenzione illustrata in Figura 8 fa uso di uno schermo principale 101 e di due schermi supplementari 111 e 605. Questo esempio non ha alcuna valenza limitativa, in quanto potrebbero essere utilizzati per la visualizzazione di contenuti video anche più di tre schermi, ciascuno dei quali visualizza un contenuto che può essere in generale diverso dagli altri; l’utente può in definitiva visualizzare due o più contenuti video contemporaneamente su tutti gli schermi a disposizione (due o più di due) in modo indipendente l’uno dall’altro. In questa variante lo schermo supplementare 605 potrebbe ulteriormente visualizzare contenuti video in aggiunta agli elementi grafici ST e/o OSD.
In generale, con riferimento alla forma di realizzazione di Figura 8, potrebbero essere possibili modalità di funzionamento in cui gli elementi grafici ST e/o OSD siano visualizzati contemporaneamente sugli schermi supplementari 605 e 111, ovvero modalità di funzionamento in cui differenti elementi grafici siano visualizzati rispettivamente sullo schermo 605 e 111; in particolare è possibile prevedere che gli elementi grafici di tipo OSD generati localmente dall’apparato siano visualizzati su uno schermo supplementare mentre quelli ricevuti da una sorgente video esterna siano visualizzati su un altro. Queste modalità di visualizzazione possono essere scelte dall’utente mediante il menu di comando dell’apparato.
Inoltre, uno degli schermi supplementari ovvero lo schermo 605, in questa forma di realizzazione preferita è costituito da un tablet PC, smartphone o altro terminale di riproduzione video wireless quale il dispositivo 601, accoppiato al processore video 709 tramite un’interfaccia 602 preferibilmente senza fili, come già mostrato in Figura 6.
Il dispositivo 601 può essere utilizzato anche come telecomando per cercare il programma televisivo desiderato da visualizzare sullo schermo principale 101. Questa funzione è particolarmente utile qualora il programma televisivo sia ricercato nell’ambito della TV via Internet o IPTV, essendo in tal caso il classico telecomando 513 utilizzabile, ma con difficoltà operative.
Un apparato secondo l’invenzione, quando dotato di una schermo principale e di uno o più schermi supplementari, diventa una vera e propria “centrale” ricevente di programmi radiodiffusi (terrestre o satellite) oppure disponibili via Internet (IP). La presenza di almeno uno schermo supplementare consente di attivare la registrazione di programmi televisivi presenti su altri mezzi di diffusione e/o di predisporre l’attivazione o avvio di programmi a richiesta (VOD - Video On Demand) senza dover interrompere la visione del programma televisivo attualmente fruito.
Nella presente descrizione si è fatto riferimento a un apparato per la riproduzione video. Invero l’invenzione è particolarmente adatta a essere implementata su un riproduttore audiovisivo dotato di sintonizzatore televisivo quale è un ricevitore televisivo, il quale può essere in particolare incorporato in un televisore avente almeno uno schermo principale.
La persona esperta del ramo può facilmente comprendere che molte varianti sono possibili per la realizzazione dell’apparato: è possibile prevedere un apparato di riproduzione audiovisiva priva di sintonizzatore televisivo, in cui le indicazioni OSD e/o sottotitoli o altre informazioni rappresentabili in forma di elementi grafici non sono ricavate da flussi video DVB già trattati all’interno dell’apparato principale, ma da transport stream ricevuto da un sintonizzatore televisivo esterno oppure memorizzato in forma di file su una memoria di massa a semiconduttore (memoria flash) magnetica (hard disk) o ottica (disco DVD o Blu-ray).
Inoltre, l’invenzione può essere implementata anche in un apparato di riproduzione video multi schermo, atta a separare su diversi schermi gli elementi grafici ed i contenuti video, secondo quando già descritto.
Per semplicità in molti degli esempi di realizzazione descritti, si è tipicamente considerata la presenza di un solo schermo aggiuntivo, di una sola porta HDMI e/o USB. Ovviamente si tratta di un mero esempio, in quanto possono essere presenti anche una molteplicità di interfacce.
Nella presente descrizione si è fatto riferimento principalmente a un flusso video trasportato in forma di Transport Stream MPEG, un formato contenitore che può comprendere uno o più componenti video, eventualmente uno o più componenti audio e una componente dati includente i sottotitoli o le informazioni EPG associati alla componente video. È possibile applicare la presente invenzione anche ad altri formati contenitore atti a incorporare una componente video ed una componente dati associata, quali per esempio MKV (Matroska) oppure OGG (codifica Ogg Media).
Nella presente invenzione si è fatto riferimento a decodificatori MPEG nell’ipotesi che la componente video contenuta nel formato contenitore sia stata codificata secondo lo standard MPEG-2 o MPEG-4. Ovviamente l’invenzione si può applicare ugualmente a componenti video codificate secondo un qualsiasi altro standard di compressione video quale per esempio il VC-1 o future evoluzioni dello standard MPEG in corso di definizione quale lo standard MPEG HEVC (High Efficiency Video Coding).
Inoltre si deve intendere che quanto descritto con riferimento ai singoli blocchi funzionali rappresentati nelle figure, potrebbe corrispondere a uno o più componenti elettronici concreti, e viceversa più funzioni ivi rappresentate possono anche essere svolte da un unico dispositivo reale integrato.
Ovviamente è anche possibile utilizzare il tablet PC, personal computer o altro riproduttore audiovisivo portatile solo come schermo secondario, demandando le funzioni di inserimento dei comandi per il ricevitore televisivo a un apposito telecomando separato, anche se questa soluzione non sarebbe da preferire, per evitare una duplicazione di dispositivi e collegamenti necessari al funzionamento dell’apparato.
Infine, una variante dell’idea descritta è quella di associare all’estrazione di elementi grafici quali scritte (testo e/o comandi), anche metodi o sistemi per riprodurre acusticamente il contenuto delle scritte, specialmente nel caso di sottotitoli di filmati in lingua originale. In questo modo si renderebbe molto più gradevole lo spettacolo televisivo, evitando difficoltà ed affaticamento nella lettura del testo, specialmente per persone anziane o con difficoltà visive.
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Claims (24)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato di riproduzione video comprendente: una prima interfaccia video di uscita (5101) per uno schermo principale (101), almeno una seconda interfaccia video di uscita (5111, 7311b, 602) per almeno uno schermo supplementare (111, 311b, 601), almeno una terza interfaccia video di ingresso (503, 504, 505, 506, 503b) per ricevere almeno un primo contenuto video (CV1) da riprodurre, almeno un selettore video (507, 707) atto a selezionare su detta almeno una terza interfaccia video di ingresso (503, 504, 505, 506, 503b) almeno una sorgente video in ingresso da cui proviene detto almeno un primo contenuto video (CV1), ed ulteriormente comprendente: mezzi di processamento video (509, 609, 709) operativamente connessi a detta prima interfaccia video di uscita (5101) e a detta almeno una seconda interfaccia video di uscita (5111, 7311b, 602), almeno un’interfaccia di comando (512, 513, 601) operativamente connessa a detti mezzi di processamento video (509, 609, 709) ed atta a ricevere un primo comando di selezione per selezionare detto almeno un primo contenuto video (CV1), in cui detti mezzi di processamento video (509, 609, 709) sono ulteriormente configurati per inviare un ulteriore secondo contenuto video (CV2) differente da detto primo contenuto video (CV1), ad almeno una detta seconda interfaccia video di uscita (5111, 7311b, 602) in risposta a detto comando di selezione.
  2. 2. Apparato di riproduzione video secondo la rivendicazione 1, in cui detta almeno una terza interfaccia video di ingresso (503, 504, 505, 506, 503b) è ulteriormente configurata per ricevere detto almeno un secondo contenuto video (CV2), ed in cui detti mezzi di processamento video (509, 609, 709) sono configurati per ricevere in ingresso detto primo contenuto video (CV1) e detto ulteriore secondo contenuto video (CV2) differente.
  3. 3. Apparato di riproduzione video secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto secondo contenuto video (CV2) comprende elementi grafici (ST, OSD) da visualizzare in forma associata a detto primo contenuto video (CV1), in cui detti mezzi di processamento video (509, 609, 709) sono ulteriormente configurati per inviare detto primo contenuto video (CV1) a detta prima interfaccia video di uscita (5101), ed inviare detto secondo contenuto video (CV2) e almeno detti elementi grafici (ST, OSD) a detta almeno una seconda interfaccia video di uscita (5111, 7311b, 602).
  4. 4. Apparato di riproduzione video secondo la rivendicazione 3, in cui detti mezzi di comando (601, 512, 513) sono ulteriormente atti a ricevere comandi da un utente per fornire un secondo comando di selezione, per selezionare almeno una tra detta prima interfaccia video di uscita (5101) e detta almeno una seconda interfaccia video di uscita (5111, 7311b, 602), in cui detti mezzi di processamento video (509, 609, 709) inviano detti elementi grafici (ST, OSD), in base a detto secondo comando di selezione, a detta prima interfaccia video (5101) o a detta almeno una seconda interfaccia video (5111, 7311b, 602).
  5. 5. Apparato di riproduzione video secondo la rivendicazione 3 o 4, ulteriormente comprendente almeno una sorgente (510, 511) di detti elementi grafici (ST, OSD) che è operativamente connessa a detti mezzi di processamento video (509, 609, 709).
  6. 6. Apparato di riproduzione video secondo la rivendicazione 5, in cui detta sorgente (510, 511) di elementi grafici comprende almeno un decodificatore di elementi grafici (510), atto a ricevere informazioni rappresentative di detti elementi grafici (ST) ed operativamente connesso a detti mezzi di processamento video (509, 609, 709) per visualizzare detti elementi grafici (ST).
  7. 7. Apparato di riproduzione video secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui detta sorgente di elementi grafici comprende ulteriormente almeno un generatore di elementi grafici (511) operativamente connesso a detti mezzi di processamento video (509, 609, 709) per la visualizzazione di detti elementi grafici (OSD), preferibilmente in cui detti elementi grafici (OSD) generati sono del tipo On Screen Display o Electronic Program Guide.
  8. 8. Apparato di riproduzione video secondo una la qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, ulteriormente comprendente almeno un decodificatore video (508, 708), in cui detto decodificatore video (508, 708) è atto a ricevere mediante detta almeno una terza interfaccia video (503, 504, 505, 506, 503b) almeno detto primo contenuto video (CV1) da riprodurre e quindi decodificarlo.
  9. 9. Apparato di riproduzione video secondo la rivendicazione 8, ulteriormente comprendente almeno un selettore video (507, 707) interposto tra detto decodificatore video (508, 708) e detta almeno una terza interfaccia video (503, 504, 505, 506, 503b).
  10. 10. Apparato di riproduzione video secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, in cui detto primo contenuto video (CV1) e detto secondo contenuto video (CV2) sono indipendenti l’uno dall’altro, provenendo da sorgenti video tra loro scorrelate.
  11. 11. Apparato di riproduzione video secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10, in cui detta almeno una terza interfaccia video (503, 504, 505, 506, 503b) è atta ad interfacciarsi con almeno uno tra i seguenti: almeno un sintonizzatore televisivo digitale, almeno una memoria di massa esterna essendo preferibilmente dotata di una porta USB, almeno un’unità di ricetrasmissione funzionante secondo il protocollo Ethernet o Wi-Fi, almeno un’unità di ricetrasmissione video e/o dati funzionante preferibilmente secondo lo standard HDMI.
  12. 12. Apparato di riproduzione video secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11, ulteriormente comprendente almeno un processore (501) per il controllo di detto apparato, in cui detto processore è operativamente connesso a detti mezzi di processamento video (509, 609, 709) per configurare le modalità di visualizzazione di detti primo contenuto video (CV1) e secondo contenuto video (CV2).
  13. 13. Apparato di riproduzione video secondo la rivendicazione 12, in cui detto processore (501) è ulteriormente atto a configurare le modalità di visualizzazione di elementi grafici (ST, OSD) inviati a detta almeno una seconda interfaccia video (5111, 7311b) in base alle caratteristiche delle immagini di detto secondo contenuto video (CV2) e/o delle caratteristiche di detti elementi grafici.
  14. 14. Apparato di riproduzione video secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 13, ulteriormente comprendente uno schermo principale (101) connesso a detta prima interfaccia video di uscita (5101).
  15. 15. Apparato di riproduzione video secondo la rivendicazione 14, in cui detta almeno una seconda interfaccia video di uscita (602) comprende una connessione di tipo wireless atta a connettersi ad almeno uno schermo supplementare (605).
  16. 16. Dispositivo (601) dotato di schermo (605) comprendente mezzi di elaborazione ed almeno una connessione dati, in cui detti mezzi di elaborazione sono configurati in modo tale che, quando detto dispositivo è connesso ad un apparato di riproduzione video secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 15 mediante detta connessione dati a detta seconda interfaccia di uscita (602), detto dispositivo (601) è atto ad: - accedere ad informazioni relative alla configurazione della visualizzazione di detti contenuti video (CV1, CV2) e/o di detti elementi grafici (ST, OSD) riproducibili da detto apparato memorizzate in una sua memoria (502); - visualizzare su detto schermo (605) dette informazioni in forma grafica; e - modificare detta configurazione in base a comandi impartiti dall’utente tramite detto dispositivo (601).
  17. 17. Apparato di riproduzione video comprendente: una prima interfaccia video di uscita (5101) per uno schermo principale (101), almeno una seconda interfaccia di uscita (5111, 7311b, 602) per almeno uno schermo supplementare (111, 311b, 605), mezzi per ricevere comandi impartiti da un utente a detto apparato, per visualizzare su detto schermo principale (101) informazioni (OSD, ST) memorizzate in una memoria (502) di detto apparato e relative al suo stato di funzionamento, oppure associate a contenuti video (CV1, CV2) riproducibili in forma grafica su detto schermo principale (101), ed ulteriormente comprendente mezzi di elaborazione (501) che, alla ricezione di detti comandi, causano l’invio a detta seconda interfaccia di uscita (5111, 7311b, 602) di dette informazioni (OSD, ST) in forma tale da essere riproducibili visivamente su detto schermo supplementare (111, 513, 605).
  18. 18. Apparato secondo la rivendicazione 17, in cui, alla ricezione di detti comandi d’utente, dette informazioni non sono visualizzate su detto schermo principale (101).
  19. 19. Apparato secondo la rivendicazione 17 o 18 in cui detti comandi impartiti sono ricevuti tramite detta seconda interfaccia di uscita (5111, 7311b, 602).
  20. 20. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 17 a 19 comprendente mezzi atti a selezionare interattivamente su quale di dette prima e/o seconda interfaccia inviare dette informazioni per la loro visualizzazione, rispettivamente sullo schermo principale (101) e/o sullo schermo supplementare (111, 311b, 605).
  21. 21. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 17 a 20 in cui dette informazioni sono atte a fornire all’utente un riscontro di avvenuta ricezione di almeno un comando impartito a detto apparato.
  22. 22. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 17 a 20 in cui dette informazioni comprendono dati di una guida elettronica dei programmi (EPG) relativa ad uno o più programmi televisivi ricevibili da detto apparato.
  23. 23. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 17 a 22, in cui dette informazioni vengono trasmesse attraverso detta seconda interfaccia (5111, 7311b, 602) in forma di immagini.
  24. 24. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 17 a 22, in cui dette informazioni vengono trasmesse attraverso detta seconda interfaccia (5111, 7311b, 602) in forma di dati codificati. **********
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