ITTO20130906A1 - Sistema e procedimento di controllo antiocclusione per dispositivo nebbiogeno. - Google Patents
Sistema e procedimento di controllo antiocclusione per dispositivo nebbiogeno.Info
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Classifications
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- F—MECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
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Description
Descrizione dell’Invenzione Industriale avente per titolo:
“SISTEMA E PROCEDIMENTO DI CONTROLLO ANTIOCCLUSIONE PER DISPOSITIVO NEBBIOGENO”
a nome: UR FOG s.r.l., di nazionalità italiana, con sede in Via Giacinto Collegno 11 – 10143 TORINO (TO).
Inventori designati: ZANGIROLAMI Marco - BALESTRINI Giovanni.
Depositata il al n.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un sistema e ad un procedimento di controllo antiocclusione per dispositivo nebbiogeno.
Sono noti nella tecnica dispositivi nebbiogeni atti a somministrare energia termica ad un liquido nebbiogeno, tipicamente a base di glicoli, per fare rapidamente passare di fase quest’ultimo e successivamente condensare in goccioline sufficientemente fini da non depositarsi e sufficientemente grosse da creare scattering alla radiazione visibile.
Tali dispositivi nebbiogeni noti, ed in particola modo quelli preposti a funzione di antirapina possono incorrere nella dolosa occlusione dell’ugello di uscita: in questo caso il dispositivo si trova quindi nell’impossibilità di emettere la nebbia in caso di necessità, mancando il suo funzionamento.
Attualmente, l’unica soluzione possibile per verificare il corretto funzionamento dell’ugello e l’assenza di eventuali occlusioni (dolose o accidentali) che potrebbero ostacolare o addirittura impedire il corretto funzionamento del relativo dispositivo nebbiogeno è un controllo visivo periodico della presenza di otturazioni prima dell’armamento del dispositivo stesso (con visione diretta, telecamere od altro): tuttavia, questa soluzione è scomoda e non affidabile in quanto l’otturazione potrebbe essere spinta a fondo all’interno dell’ugello, risultando di conseguenza invisibile. In questo caso, si potrebbe evidenziare l’effrazione solo effettuando uno sparo di prova e verificando i risultati, cosa evidentemente non praticabile.
Scopo quindi della presente invenzione è quello di risolvere i suddetti problemi della tecnica anteriore fornendo un sistema ed un procedimento di controllo antiocclusione per dispositivo nebbiogeno atti a consentire almeno il rilevamento, ed eventualmente la segnalazione, in modo automatico della presenza di eventuali occlusioni, per esempio presenti nel circuito di erogazione della nebbia e/o nell’ugello del dispositivo stesso, che potrebbero ostacolarne o impedirne il corretto funzionamento di erogazione della nebbia.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire sistema ed un procedimento di controllo antiocclusione per dispositivo nebbiogeno atti a consentire la rimozione automatica dell’occlusione rilevata.
I suddetti ed altri scopi e vantaggi dell’invenzione, quali risulteranno dal seguito della descrizione, vengono raggiunti con un sistema di controllo antiocclusione per dispositivo nebbiogeno come quello descritto nella rivendicazione 1.
Inoltre, i suddetti ed altri scopi e vantaggi dell’invenzione vengono raggiunti con un procedimento di controllo antiocclusione per dispositivo nebbiogeno come quello descritto nella rivendicazione 9.
Forme di realizzazione preferite e varianti non banali della presente invenzione formano l’oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
Resta inteso che tutte le rivendicazioni allegate formano parte integrante della presente descrizione.
Risulterà immediatamente ovvio che si potranno apportare a quanto descritto innumerevoli varianti e modifiche (per esempio relative a forma, dimensioni, disposizioni e parti con funzionalità equivalenti) senza discostarsi dal campo di protezione dell'invenzione come appare dalle rivendicazioni allegate.
La presente invenzione verrà meglio descritta da alcune forme preferite di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- la FIG. 1 mostra una vista schematica generale delle combinazioni esemplificative dei componenti eventualmente presenti in alcune realizzazioni preferite del sistema di controllo antiocclusione secondo la presente invenzione;
- la FIG. 2 mostra una vista schematica di una prima realizzazione preferita del sistema di controllo antiocclusione secondo la presente invenzione;
- la FIG. 3 mostra una vista schematica di una seconda realizzazione preferita del sistema di controllo antiocclusione secondo la presente invenzione;
- la FIG. 4 mostra una vista schematica di una terza realizzazione preferita del sistema di controllo antiocclusione secondo la presente invenzione; e
- la FIG. 5 mostra una vista schematica di una quarta realizzazione preferita del sistema di controllo antiocclusione secondo la presente invenzione.
Per brevità di trattazione verranno nel prosieguo tralasciate ovviamente le descrizioni relative alle parti ed alle componenti comuni con i dispositivi nebbiogeni della tecnica nota e necessarie al funzionamento basilare del dispositivo stesso stesso, che si ritengono comunque ampiamente note nella tecnica, come per esempio sistemi di alimentazione elettrica, sistemi di gestione, di compressione e canalizzazione dei gas, caldaie, contenitori del fluido nebbiogeno in pressione, accumulatori termici, ecc..., per soffermarsi in particolare sugli aspetti e le componenti caratterizzanti il sistema ed il procedimento di controllo antiocclusione 1 secondo il presente trovato.
Facendo quindi riferimento alle Figure, è possibile notare alcune realizzazioni possibili e preferite del sistema di controllo antiocclusione 1, totale o parziale, per un dispositivo nebbiogeno. In particolare, è funzionalmente utile rilevare ai fini della descrizione del sistema di controllo antiocclusione 1 secondo la presente invenzione che tale dispositivo nebbiogeno, come quelli sostanzialmente noti nella tecnica, può comprendere almeno un contenitore 3a, 3b contenente al suo interno almeno un fluido nebbiogeno, eventualmente in pressione, tale fluido essendo del tipo sostanzialmente noto nella tecnica, almeno uno scambiatore di energia termica 5 (eventualmente atto ad accumulare energia sotto forma termica) atto provocare un passaggio di fase di almeno un tale fluido nebbiogeno proveniente da uno o più tali contenitori 3a, 3b in un gas nebbiogeno, ed almeno un ugello di erogazione nell’ambiente esterno di tale gas nebbiogeno da tale scambiatore di energia termica 5.
Nel caso in cui, come noto, il fluido nebbiogeno sia in pressione all’interno del relativo contenitore 3b, così come per esempio mostrato in particolare nelle FIGG. 1, 4 e 5, quest’ultimo potrà essere collegato ad almeno un tale scambiatore di energia termica 5 mediante l’interposizione di almeno un primo mezzo valvolare 11 (costituito, per esempio, da almeno una valvola di ritegno) atto ad essere comandato in apertura, per esempio tramite comando elettrico o meccanico, al fine di consentire il passaggio del fluido nebbiogeno dal relativo contenitore 3b ad almeno un tale scambiatore di energia termica 5, per esempio mediante un relativo condotto 13.
In alternativa, nel caso in cui, come noto, il fluido nebbiogeno non sia pressurizzato all’interno del relativo contenitore 3a, così come per esempio mostrato in particolare nelle FIGG. 1, 2 e 3, quest’ultimo potrà essere collegato ad almeno un tale scambiatore di energia termica 5 mediante l’interposizione di almeno un primo mezzo di pompaggio 15 il cui funzionamento è comandato, per esempio tramite comando elettrico o meccanico, al fine di consentire il pompaggio con adeguata pressione del fluido nebbiogeno dal relativo contenitore 3a ad almeno un tale scambiatore di energia termica 5, per esempio mediante tale condotto 13.
In generale, il sistema ed il procedimento di controllo antiocclusione secondo la presente invenzione, così come si vedrà in seguito con maggiore dettaglio, consentono di verificare la presenza di eventuali occlusioni, totali o parziali, che ostacolino od impediscano l’erogazione del gas nebbiogeno 9 attraverso l’ugello 7 mettendo in pressione uno o più tali accumulatori di energia termica 5, come per esempio una caldaia, presenti nel relativo dispositivo nebbiogeno, mediante l’introduzione di un fluido di controllo compresso, costituito per esempio da almeno un gas compresso oppure da un liquido con temperatura di ebollizione sufficientemente bassa da poter creare un vapore che pressurizzi tale accumulatori di energia termica 5, e, mediante almeno un mezzo di misurazione di pressione, misurare la pressione all’interno dello scambiatore di energia termica 5: nel caso in cui la pressione all’interno di tale scambiatore di energia termica 5 salga oltre un valore di soglia stabilito, e sostanzialmente il valore di pressione presente nel caso di flusso di gas nebbiogeno 9 ad ugello 7 completamente libero, si è in grado si rilevare la presenza di almeno una occlusione totale o parziale.
Vantaggiosamente, quindi, il sistema di controllo antiocclusione 1 secondo la presente invenzione comprende:
- almeno un mezzo di pressurizzazione 17 di almeno un fluido di controllo atto ad essere introdotto compresso in almeno un tale scambiatore di energia termica 5, tale mezzo di pressurizzazione 17 essendo atto a generare internamente a tale scambiatore di energia termica 5 una compressione di controllo mediante tale fluido di controllo;
- almeno un mezzo di misurazione 19 di almeno un valore di controllo di pressione PCdi tale compressione di controllo generata da tale fluido di controllo all’interno di almeno un tale scambiatore di energia termica 5;
- almeno un mezzo di comparazione (non mostrato) tra tale valore di controllo di pressione PCed almeno un valore di soglia di pressione normale PSatto a verificare se PC> PS; e - eventualmente, almeno un mezzo di segnalazione (non mostrato) atto ad emettere almeno un segnale di allerta di presenza occlusione se tale mezzo di comparazione rileva almeno che PC> PS, per esempio mediante uno o più sistemi ottici e/o acustici e/o mediante remotizzazione tramite collegamento elettrico e/o collegamento rete telematica e/o rete cellulare.
Facendo riferimento alle Figure, è possibile notare che le modalità di realizzazione di tale mezzo di pressurizzazione 17 possono essere molteplici. Esemplificativamente verranno qui di seguito descritte alcune varianti di tale mezzo 17, mantenendo ben inteso che l’esperto della tecnica potrà realizzare altri mezzi funzionalmente analoghi, senza pertanto fuoriuscire dall’ambito di protezione della presente invenzione.
Facendo quindi in particolare riferimento alle FIGG. 1, 2 e 3, è possibile notare che tale fluido di controllo può essere un qualsiasi fluido non pressurizzato, come per esempio un gas (preferibilmente inerte), aria ambiente, un liquido (preferibilmente acqua o un qualsiasi altro liquido avente temperatura di ebollizione inferiore alla temperatura di esercizio dello scambiatore di energia termica 5 in modo che il conseguente passaggio in stato di vapore del fluido di controllo provochi la pressurizzazione dello scambiatore di energia termica 5 stesso e la generazione al suo interno della compressione di controllo) e tale mezzo di pressurizzazione 17 può comprendere almeno un relativo mezzo di pompaggio per gas 21 o almeno un relativo mezzo di pompaggio per liquidi 23, tali mezzi di pompaggio 21, 23 essendo costituiti, per esempio, da una o più pompe volumetriche controllate o meno in velocità.
In particolare, facendo riferimento alle FIGG.
1 e 2, è possibile notare che il mezzo di pressurizzazione 17 comprende almeno un mezzo di pompaggio per gas 21 atto a comprimere il fluido di controllo non pressurizzato sotto forma gassosa proveniente da un relativo contenitore (non mostrato) o prelevato dall’ambiente esterno, come per esempio aria ambiente, ed a pomparlo all’interno nello scambiatore di energia termica 5, per esempio mediante lo stesso condotto 13.
In alternativa, facendo riferimento alle FIGG.
1 e 3, è possibile notare che il mezzo di pressurizzazione 17 comprende almeno un mezzo di pompaggio per liquidi 23 atto a comprimere il fluido di controllo non pressurizzato sotto forma liquida, per esempio acqua, contenuto in un relativo contenitore del fluido di controllo 25 ed a pomparlo all’interno dello scambiatore di energia termica 5, per esempio mediante lo stesso condotto 13.
Facendo invece in particolare riferimento alle FIGG. 1, 4 e 5, è possibile notare che in ulteriore alternativa tale fluido di controllo può essere un qualsiasi fluido pressurizzato, come per esempio un gas, un liquido, una miscela gas/liquido, contenuto in almeno un relativo contenitore in pressione o bombola 27 e tale mezzo di pressurizzazione 17 può comprendere almeno un relativo mezzo valvolare di controllo 29 interposto tra tale contenitore in pressione o bombola 27 e lo scambiatore di energia termica 5, tale mezzo valvolare di controllo 29 essendo costituito, per esempio, da una o più valvole proporzionali o meno (nel caso non si sia interessati a controllare l’entità del flusso del fluido di controllo).
In particolare, facendo riferimento alle FIGG.
1 e 4, è possibile notare che il mezzo di pressurizzazione 17 comprende almeno un tale mezzo valvolare di controllo 29 atto ad aprirsi per consentire al fluido di controllo pressurizzato sotto forma di miscela gas/liquido contenuto nel relativo contenitore in pressione o bombola 27 di giungere allo scambiatore di energia termica 5, per esempio mediante lo stesso condotto 13.
In alternativa, facendo in particolare riferimento alle FIGG. 1 e 5, è possibile notare che il mezzo di pressurizzazione 17 comprende almeno un tale mezzo valvolare di controllo 29 atto ad aprirsi per consentire al fluido di controllo compresso sotto forma di gas contenuto nel relativo contenitore in pressione o bombola 27 di giungere allo scambiatore di energia termica 5, per esempio mediante lo stesso condotto 13.
Vantaggiosamente, il mezzo di misurazione 19 può essere indifferentemente di tipo analogico o digitale.
Nel caso di mezzo di misurazione 19 di tipo analogico, il segnale di uscita rappresentato dal valore di controllo di pressione PCpotrà essere acquisito da opportuni mezzi di elaborazione di tale segnale (non mostrati) che, sulla base dell’entità dell’occlusione rilevata dai mezzo di comparazione atti a confrontare tale valore di controllo di pressione PCcon il valore di soglia di pressione normale PS, potranno identificare anche occlusioni parziali.
Nel caso di mezzo di misurazione 19 di tipo digitale (costituto, per esempio, da un pressostato meccanico), il livello di occlusione identificato dipenderà dalla taratura del pressostato e dal flusso di fluido controllo introdotto nello scambiatore di energia termica 5. Inoltre, nel caso di mezzo di misurazione 19 di tipo digitale, potrebbe non essere necessaria la presenza dei mezzi di elaborazione del segnale, ma il segnale stesso potrebbe essere direttamente applicato, mediante l’interposizione del mezzo di comparazione, al mezzo di segnalazione costituto, per esempio, mediante tali uno o più sistemi ottici e/o acustici o remotato direttamente.
Inoltre, il sistema di controllo antiocclusione 1 secondo la presente invenzione può cooperare con il sistema di gestione dell’emissione del gas nebbiogeno del relativo dispositivo nebbiogeno in modo tale che, se il mezzo di comparazione rileva che PC> PS, il sistema di controllo antiocclusione 1 è atto a comandare a tale sistema di gestione di fare erogare nell’ambiente esterno dal dispositivo nebbiogeno stesso almeno una emissione di gas nebbiogeno al fine di tentare di liberare l’occlusione rilevata.
La presente invenzione si riferisce inoltre ad almeno un procedimento di controllo antiocclusione, totale o parziale, per un dispositivo nebbiogeno comprendente, per esempio, almeno un contenitore 3a, 3b contenente al suo interno almeno un fluido nebbiogeno, eventualmente in pressione, tale fluido essendo del tipo sostanzialmente noto nella tecnica, almeno uno scambiatore di energia termica 5 (eventualmente atto ad accumulare energia sotto forma termica) atto provocare un passaggio di fase di almeno un tale fluido nebbiogeno proveniente da uno o più tali contenitori 3a, 3b in un gas nebbiogeno, ed almeno un ugello di erogazione nell’ambiente esterno di tale gas nebbiogeno da tale scambiatore di energia termica 5. Preferibilmente, tale dispositivo nebbiogeno comprende inoltre almeno un sistema di controllo antiocclusione 1 come quello precedentemente descritto, tale sistema di controllo antiocclusione 1 comprendente quindi:
- almeno un mezzo di pressurizzazione 17 di almeno un fluido di controllo atto ad essere introdotto compresso in almeno un tale scambiatore di energia termica 5, tale mezzo di pressurizzazione 17 essendo atto a generare internamente a tale scambiatore di energia termica 5 una compressione di controllo mediante tale fluido di controllo;
- almeno un mezzo di misurazione 19 di almeno un valore di controllo di pressione PCdi tale compressione di controllo generata da tale fluido di controllo all’interno di almeno un tale scambiatore di energia termica 5;
- almeno un mezzo di comparazione (non mostrato) tra tale valore di controllo di pressione PCed almeno un valore di soglia di pressione normale PS; e
- almeno un mezzo di segnalazione (non mostrato) atto ad emettere almeno un segnale di allerta se tale mezzo di comparazione rileva almeno che PC> PS.
Il procedimento secondo la presente invenzione comprende quindi le fasi di:
- fornire almeno un valore di soglia di pressione normale PS, sostanzialmente pari al valore di pressione presente all’interno di tale scambiatore di energia termica 5 nel caso di flusso di gas nebbiogeno ad ugello completamente libero;
- introdurre almeno un fluido di controllo compresso all’interno di tale scambiatore di energia termica 5, per esempio attraverso almeno un tale mezzo di pressurizzazione 17, per generare internamente a tale scambiatore di energia termica 5 una compressione di controllo mediante tale fluido di controllo; - rilevare, per esempio mediante tale mezzo di misurazione 19, almeno un valore di controllo di pressione PCdi tale compressione di controllo generata da tale fluido di controllo all’interno di almeno un tale scambiatore di energia termica 5;
- confrontare, per esempio mediante tale mezzo di comparazione, tale valore di controllo di pressione PCcon tale valore di soglia di pressione normale PS;
- se PC> PS, emettere almeno un segnale di allerta (acusticamente, visivamente e/o tramite remotizzazione) di presenza occlusione, per esempio mediante tale mezzo di segnalazione.
Ovviamente, le fasi di cui sopra possono essere effettuate in qualsiasi momento e/o ciclicamente.
Eventualmente, il procedimento secondo la presente invenzione può inoltre comprendere la fase che, se PC> PS, fare erogare almeno una emissione di gas nebbiogeno da parte di tale dispositivo nebbiogeno al fine di tentare di liberare l’occlusione rilevata.
Preferibilmente, il flusso di fluido di controllo compresso dovrebbe permanere almeno all’interno dello scambiatore di energia termica 5 per tutto il tempo in cui si desidera proteggere il dispositivo nebbiogeno dalla possibile manomissione.
Il controllo dalla presenza di occlusioni, in particolare all’interno dell’ugello 7, mediante il sistema ed il procedimento secondo la presente invenzione, dovrebbe essere preferibilmente fatto in tutti quei momenti in cui il dispositivo nebbiogeno può essere vulnerabile a un malintenzionato o comunque prima che il dispositivo stesso possa entrare in azione.
Le condizioni di vulnerabilità che possono causare mancata efficienza sono sostanzialmente di due tipi:
- all’atto dell’armamento del dispositivo stesso: in questo caso, l’implementazione del procedimento secondo la presente invenzione mediante il relativo sistema di controllo antiocclusione 1 serve a rilevare la possibile occlusione mentre è presente il personale che attiva il dispositivo stesso ed evitare che, in caso di allarme (se il dispositivo è stato manomesso), lo stesso sia inefficace;
- subito dopo una erogazione di gas nebbiogeno 9 poiché, in base alle dimensioni del locale e alla potenza della erogazione, il gas nebbiogeno viene proiettato lontano dal dispositivo nebbiogeno e, tipicamente, sopra le zone da proteggere prioritariamente, per cui in prossimità della macchina permane per un certo tempo (variabile da pochi minuti a anche un quarto d’ora se il locale è molto grande) uno spazio di visibilità che può consentire ad un eventuale malintenzionato di avvicinarsi e occludere l’ugello del dispositivo stesso con lo scopo di ripresentarsi dopo qualche tempo, una volta per esempio passato il controllo che potrebbe non accorgersi del problema (soprattutto se il “tappo” fosse infilato a fondo nell’ugello stesso) e portare a termine l’effrazione senza la protezione del dispositivo nebbiogeno: questo è ritenuto il momento in cui il dispositivo nebbiogeno è più vulnerabile, perché si trova ad essere senza sorveglianza e in presenza del malintenzionato.
È possibile, a questo punto, distinguere due ulteriori possibili condizioni operative del dispositivo nebbiogeno sulle quali influiscono comportamenti differenti del sistema e del procedimento secondo la presente invenzione:
- caso di dispositivo nebbiogeno attivato ed armato: in questo caso si suppone che il locale nel quale risiede tale dispositivo sia privo di persone e che il personale incaricato non possa intervenire rapidamente e che il dispositivo stesso sia in condizioni operative tale che nessun operatore sia autorizzato ad avvicinarsi ad essa. In questo caso, il sistema ed il procedimento possono comandare al dispositivo, dopo un adeguata segnalazione acustica ed ottica, di provvedere da sola ad effettuare una erogazione di gas nebbiogeno di pochi secondi con lo scopo di tentare di liberarsi dell’occlusione e, comunque, per mettere in protezione il locale anche qualora non abbia ricevuto l’allarme dalla centrale antifurto poiché, se c’è stato modo di occludere l’ugello, si può supporre che ci sia anche stato modo di manomettere i sensori dell’impianto ed il segnale di rilevamento dell’occlusione può essere considerato dall’impianto come segnale di allarmamento. - caso di dispositivo nebbiogeno attivato e disarmato: se durante un controllo di routine durante la giornata il sistema ed procedimento secondo la presente invenzione ravvisano un’occlusione, esso provvede alla segnalazione ottica, acustica e/o remotizzata, ma non conclude il tentativo di liberare il dispositivo nebbiogeno dall’occlusione stessa poiché si presume che sia presente personale che può immediatamente accorgersi della segnalazione e intervenire opportunamente ed, inoltre, presumibilmente ci si trova in un momento di apertura del locale protetto e potrebbe esserci del pubblico non preparato che potrebbe spaventarsi con rischio per l’incolumità delle persone stesse.
Si sono descritte alcune forme preferite di attuazione dell’invenzione, ma naturalmente esse sono suscettibili di ulteriori modifiche e varianti nell’ambito della medesima idea inventiva. In particolare, agli esperti nel ramo risulteranno immediatamente evidenti numerose varianti e modifiche, funzionalmente equivalenti alle precedenti, che ricadono nel campo di protezione dell'invenzione come evidenziato nelle rivendicazioni allegate.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Sistema di controllo antiocclusione (1), totale o parziale, per un dispositivo nebbiogeno comprendente almeno uno scambiatore di energia termica (5), eventualmente atto ad accumulare energia sotto forma termica, detto scambiatore di energia termica (5) essendo atto a provocare un passaggio di fase di almeno un fluido nebbiogeno in un gas nebbiogeno, caratterizzato dal fatto di comprendere: - almeno un mezzo di pressurizzazione (17) di almeno un fluido di controllo atto ad essere introdotto compresso in almeno un detto scambiatore di energia termica (5), detto mezzo di pressurizzazione (17) essendo atto a generare internamente a detto scambiatore di energia termica (5) una compressione di controllo mediante detto fluido di controllo; - almeno un mezzo di misurazione (19) di almeno un valore di controllo di pressione PCdi detta compressione di controllo generata da detto fluido di controllo all’interno di almeno un detto scambiatore di energia termica (5); - almeno un mezzo di comparazione tra detto valore di controllo di pressione PCed almeno un valore di soglia di pressione normale PSatto a verificare se PC> PS; e - almeno un mezzo di segnalazione atto ad emettere almeno un segnale di allerta di presenza occlusione se detto mezzo di comparazione rileva almeno che PC> PS.
- 2. Sistema di controllo antiocclusione (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto fluido di controllo è un fluido non pressurizzato e detto mezzo di pressurizzazione (17) comprende almeno un mezzo di pompaggio (21; 23) atto a comprimere e pompare detto fluido di controllo all’interno di detto scambiatore di energia termica (5).
- 3. Sistema di controllo antiocclusione (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto fluido di controllo non pressurizzato è scelto tra gas, aria ambiente, liquido, acqua, liquido avente temperatura di ebollizione inferiore ad una temperatura di esercizio di detto scambiatore di energia termica (5).
- 4. Sistema di controllo antiocclusione (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto fluido di controllo è un fluido pressurizzato contenuto in almeno un relativo contenitore in pressione o bombola (27) e detto mezzo di pressurizzazione (17) comprende almeno un mezzo valvolare di controllo (29) interposto tra detto contenitore in pressione o bombola (27) e detto scambiatore di energia termica (5), detto mezzo valvolare di controllo (29) essendo atto ad aprirsi per consentire a detto fluido di controllo pressurizzato di giungere a detto scambiatore di energia termica (5).
- 5. Sistema di controllo antiocclusione (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto fluido di controllo pressurizzato è scelto tra gas, liquido, miscela gas/liquido.
- 6. Sistema di controllo antiocclusione (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto mezzo di misurazione (19) è di tipo analogico o digitale.
- 7. Sistema di controllo antiocclusione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere atto a cooperare con un sistema di gestione di una emissione di detto gas nebbiogeno di detto dispositivo nebbiogeno in modo tale che, se detto mezzo di comparazione rileva che PC> PS, detto sistema di controllo antiocclusione (1) è atto a comandare a detto sistema di gestione di fare erogare nell’ambiente esterno da detto dispositivo nebbiogeno almeno una emissione di detto gas nebbiogeno.
- 8. Sistema di controllo antiocclusione (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto mezzo di segnalazione è atto a remotare detto segnale di allerta di presenza occlusione tramite collegamento elettrico e/o collegamento rete telematica e/o rete cellulare.
- 9. Procedimento di controllo antiocclusione, totale o parziale, preferibilmente mediante almeno un sistema di controllo antiocclusione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, per un dispositivo nebbiogeno comprendente almeno uno scambiatore di energia termica (5) atto a provocare un passaggio di fase di almeno un fluido nebbiogeno in un gas nebbiogeno, caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di: - fornire almeno un valore di soglia di pressione normale PS; - introdurre almeno un fluido di controllo compresso all’interno di detto scambiatore di energia termica (5) per generare internamente a detto scambiatore di energia termica (5) una compressione di controllo mediante detto fluido di controllo; - rilevare almeno un valore di controllo di pressione PCdi detta compressione di controllo generata da detto fluido di controllo all’interno di almeno un detto scambiatore di energia termica (5); - confrontare detto valore di controllo di pressione PCcon detto valore di soglia di pressione normale PS; - se PC> PS, emettere almeno un segnale di allerta di presenza occlusione.
- 10. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre la fase di fare erogare almeno una emissione di detto gas nebbiogeno da parte di detto dispositivo nebbiogeno se PC> PS.
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