ITTO20130112A1 - Gruppo infusore - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

“GRUPPO INFUSOREâ€

La presente invenzione à ̈ relativa ad un gruppo infusore.

In particolare, la presente invenzione à ̈ relativa ad un gruppo infusore del tipo comprendente una doccia di uscita di acqua calda in pressione; una coppa erogatrice presentante una cavità atta ad alloggiare una capsula sigillata; ed un becco erogatore di uscita comunicante con la detta cavità; la coppa erogatrice essendo disposta affacciata alla doccia, essendo mobile relativamente alla doccia stessa da e verso una posizione di infusione di accoppiamento con la doccia, e comprendendo primi e secondi mezzi di foratura atti a forare, quando la coppa erogatrice à ̈ nella posizione di infusione, una prima e, rispettivamente, una seconda parete terminale della capsula.

Nei gruppi infusori noti del tipo sopra descritto, l’accoppiamento della coppa erogatrice alla doccia nella posizione di infusione determina, normalmente, la foratura, da parte dei primi mezzi di foratura, della prima parete terminale della capsula sigillata montata sulla coppa erogatrice e l’ingresso di acqua calda in pressione all’interno della capsula sigillata stessa. Per l’effetto combinato della pressione e della temperatura, la seconda parete terminale si deforma verso l'esterno pervenendo a contatto dei secondi mezzi di foratura con conseguente fuoriuscita dell’infuso di caffà ̈ all’esterno dalla capsula e dalla cavità della coppa erogatrice attraverso il becco erogatore.

E’ ovvio che, nei gruppi infusori del tipo sopra descritto, à ̈ necessario utilizzare capsule sigillate, la cui forma e le cui dimensioni siano quanto più complementari possibile alla forma ed alle dimensioni della cavità della coppa erogatrice, dal momento che, se per errore o intenzionalmente, una capsula sigillata non adeguata viene introdotta nella citata cavità, à ̈ assolutamente probabile che tale capsula, subita la prima foratura e l’iniezione di acqua in pressione, si dilati e, quindi, si spacchi prima di subire la seconda foratura o durante l’erogazione. Un simile evento comporta il versamento della polvere di caffà ̈ contenuto nella capsula all’interno della cavità con conseguente intasamento della comunicazione fra la cavità ed il becco erogatore.

Scopo della presente invenzione à ̈ di realizzare un gruppo infusore del tipo sopra descritto, la quale sia esente dall’inconveniente sopra specificato.

Secondo la presente invenzione viene fornito un gruppo infusore secondo quanto licitato nella rivendicazione 1 e, preferibilmente, in una qualsiasi delle rivendicazioni successive dipendenti direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 1.

La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:

la figura 1 illustra schematicamente in sezione assiale, con parti asportate per chiarezza, una preferita forma di attuazione del gruppo infusore della presente invenzione;

la figura 2 Ã ̈ analoga alla figura 1 ed illustra il gruppo infusore della figura 1 in una differente posizione operativa.

Nella figura 1, con 1 à ̈ indicato nel suo complesso un gruppo infusore comprendente una caldaia 2; una doccia 3 portata dalla caldaia 2 ed atta a ricevere, dalla caldaia 2, dell’acqua calda in pressione attraverso un condotto 4 di alimentazione coassiale alla doccia 3 lungo un asse 5; ed una coppa erogatrice 6 disposta affacciata alla doccia 3 e mobile, da e verso la doccia 3 stessa e sotto la spinta di un pistone idraulico 7, in una direzione 8 di spostamento parallela all’asse 5 e fra una posizione di carico (figura 1) distanziata dalla doccia 3 ed una posizione di infusione (figura 2) di accoppiamento con la doccia 3.

Il passaggio dell’acqua calda in pressione attraverso il condotto 4 di alimentazione verso la doccia 3 à ̈ controllato, in modo noto, da una valvola unidirezionale (non illustrata) tarata per aprirsi solo quando la pressione all’interno della parte del condotto 4 di alimentazione disposta a monte della valvola (non illustrata) stessa raggiunge un valore determinato.

La coppa erogatrice 6 à ̈ atta ad alloggiare un contenitore per polvere di caffà ̈, o altro materiale anidro in polvere, costituito da una capsula 9 sigillata rigida di tipo noto, la quale comprende un corpo 10 a tazza di materiale termoplastico contenente una dose di polvere di caffà ̈, o simili prodotti liofilizzati o derivati, e presentante una parete di fondo 11 normalmente piana e relativamente sottile e continua ed una parete laterale 12 continua presentante una forma tronco-conica rastremata verso la parete di fondo 11 e provvista, alla propria estremità opposta a quella collegata alla parete di fondo 11, di una flangia 13 anulare esterna. La capsula 9 sigillata à ̈ completata da una pellicola 14 di sigillo collegata a tenuta di fluido alla flangia 13 per sigillare la relativa dose di polvere di caffà ̈ all’interno del corpo 10 a tazza.

La coppa erogatrice 6 presenta una cavità 15, la quale à ̈ aperta verso la doccia 3, à ̈ coassiale all’asse 5, comunica con l’esterno attraverso un becco 16 erogatore e comprende una parete laterale 17 tubolare, che à ̈ chiusa, alla propria estremità opposta a quella affacciata alla doccia 3, da una parete di fondo 18 adiacente al becco 16 erogatore.

All’interno della coppa erogatrice 6 à ̈ montato un dispositivo di foratura 19 comprendente una piastra 20, la cui periferia esterna coopera a tenuta di fluido con la superficie interna della parete laterale 17 per suddividere la cavità 15 in una porzione esterna 21 atta ad alloggiare una capsula 9 sigillata ed una porzione interna 22 comunicante con il becco 16 erogatore.

Il dispositivo di foratura 19 comprende, inoltre, una pluralità di aghi 23 di forma conica, ciascuno dei quali sporge dalla piastra 20 verso la doccia 3 ed à ̈ provvisto di un condotto interno 24 assiale, che si estende attraverso la piastra 20 per comunicare da una parte direttamente con la porzione interna 21 della cavità 15 e dall’altra con la porzione esterna 22 della cavità 15 attraverso dei fori di passaggio 25.

La doccia 3 supporta, sulla sua estremità affacciata alla coppa erogatrice 6, un dispositivo di foratura 26 comprendente una piastra 27 ancorata in posizione assialmente fissa ad una estremità anteriore della doccia 3 ed attraversata dal condotto 4 di alimentazione, ed una pluralità di aghi 28 paralleli all’asse 5 e sporgenti dalla piastra 27 verso la coppa erogatrice 6.

Il dispositivo di foratura 26 comprende, inoltre, un dispositivo copri-aghi, il quale à ̈ definito da un corpo a tazza 29 coassiale all’asse 5, disposto con la propria concavità affacciata agli aghi 28, accoppiato in modo assialmente scorrevole alla doccia 3 e presentante una parete di fondo parallela ed affacciata alla piastra 27 e provvista di una pluralità di fori coassiali, ciascuno, ad un rispettivo ago 28.

Il corpo a tazza 29 à ̈ mobile assialmente, contro l’azione di una pluralità di molle 30 assiali, da una posizione di riposo (figura 1), in cui gli aghi 28 sono totalmente contenuti all’interno del corpo a tazza 29, ad una posizione operativa (figura 2), in cui la parete di fondo del corpo a tazza 29 si dispone a contatto della piastra 27 e gli aghi 28 sporgono attraverso e oltre la citata parete di fondo verso la coppa erogatrice 6.

Attraverso la parete laterale 17 della coppa erogatrice 6 à ̈ ricavato un foro passante 31 di scarico, il quale à ̈ sostanzialmente trasversale all’asse 5, à ̈ disposto in posizione adiacente la piastra 20 in parallelo al becco 16 erogatore, dispone la porzione esterna 21 della cavità 15 in comunicazione con l’esterno e presenta una sezione, le cui dimensioni sono dello stesso ordine di grandezza di quelle interne del becco 16 erogatore.

In uso, la coppa erogatrice 6, una volta ricevuta, nella posizione di carico della figura 1, una capsula 9 sigillata presentante una forma e delle dimensioni complementari alla forma ed alle dimensioni della cavità 15, viene spostata, nella direzione 8 di avanzamento, nella posizione di infusione illustrata nella figura 2 tramite l’attivazione del pistone 7, il quale à ̈ normalmente alimentato con acqua calda in pressione in parallelo al condotto 4 di alimentazione e ad una pressione inferiore a quella di apertura della citata valvola unidirezionale disposta sul condotto 4 di alimentazione.

Alla fine dello spostamento della coppa erogatrice 6 verso la doccia 3, la capsula 9 sigillata, appoggiandosi a tenuta di fluido, con la propria pellicola 14 di sigillo, alla parete di fondo del corpo a tazza 29, determina lo scorrimento assiale del corpo a tazza 29 sulla doccia 3 contro l’azione delle molle 30, le quali si comprimono permettendo agli aghi 28 di sporgere oltre la parete di fondo e perforare la pellicola 14 di sigillo.

Quando il corpo a tazza 29 si arresta nella sua posizione arretrata di fine corsa (figura 2), la pressione a monte della citata valvola unidirezionale cresce fino a determinare l’apertura della valvola unidirezionale stessa ed il passaggio di acqua calda in pressione all’interno della capsula 9 sigillata attraverso i fori (figura 2) praticati dagli aghi 28 attraverso la pellicola 14 di sigillo e determina, per effetto del calore e della pressione, una progressiva deformazione verso l’esterno della parete di fondo 11 della capsula 9 sigillata e la progressiva penetrazione degli aghi 23 attraverso la parete di fondo 11 stessa.

Una volta che gli aghi 23 sono penetrati attraverso la parete di fondo 11, il caffà ̈ può fuoriuscire dalla capsula 9 sigillata attraverso i fori di passaggio 25 e raggiungere il becco 16 erogatore attraverso la porzione interna 22 della cavità 15.

Nel caso in cui, contrariamente a quanto sopra esposto, all’interno della coppa erogatrice 6 venga caricata una capsula 9 che, per forma e dimensioni, à ̈ in grado di penetrare all’interno della cavità 15, ma non di adattarsi ad essa (per esempio questa capsula 9 sigillata à ̈ troppo corta per essere in grado, deformandosi assialmente sotto la spinta dell’acqua in pressione che la invade, di portare la sua parete di fondo 11 a forarsi a contatto del dispositivo di foratura 19, à ̈ possibile che questa capsula 9 sigillata scoppi all’interno della cavità 15 riversando almeno parte del suo contenuto all’interno della porzione esterna 21 della cavità 15 stessa, con conseguente intasamento dei fori di passaggio 25 ed imbrattamento della superficie della piastra 20 rivolta verso la capsula 9.

Un simile inconveniente viene evitato dalla presenza del foro 31 di scarico, il quale permette l’evacuazione diretta, sotto pressione ed all’esterno, dell’eventuale materiale in polvere presente all’interno della porzione esterna 21 della cavità 15.

Claims (3)

1. RIVENDICAZIONI 1. Gruppo infusore comprendente una doccia (3) di uscita di acqua calda in pressione; una coppa (6) erogatrice presentante una cavità (15) atta ad alloggiare una capsula (9) sigillata; ed un becco (16) erogatore di uscita comunicante con la detta cavità (15); la coppa (6) erogatrice essendo disposta affacciata alla doccia (3), essendo mobile relativamente alla doccia (3) stessa da e verso una posizione di infusione di accoppiamento con la doccia (3), e comprendendo primi (26) e secondi mezzi di foratura (19) atti a forare, quando la coppa (6) erogatrice à ̈ nella posizione di infusione, una prima (14) e, rispettivamente, una seconda parete (11) terminale della capsula (9); ed il gruppo infusore (1) essendo caratterizzato dal fatto che attraverso la coppa (6) erogatrice à ̈ realizzato un foro (31) di scarico disposto in parallelo al becco (16) erogatore per disporre la detta cavità (15) in comunicazione con l’esterno.
2. 2. Il gruppo infusore della rivendicazione 1, in cui il foro (31) di scarico presenta una sezione, le cui dimensioni sono dello stesso ordine di grandezza di quelle interne del becco (16) erogatore.
3. 3. Il gruppo infusore della rivendicazione 1 o 2, in cui i detti secondi mezzi di foratura (19) sono disposti all’interno della detta cavità (15) e suddividono la cavità (15) stessa in una porzione esterna (21) ed una porzione interna (22); il becco (16) erogatore comunicando con la porzione interna (22) ed il foro (31) di scarico comunicando con la porzione esterna (21).