ITTO20090305A1 - Sistema di segnalazione luminosa - Google Patents

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ITTO20090305A1 IT000305A ITTO20090305A ITTO20090305A1 IT TO20090305 A1 ITTO20090305 A1 IT TO20090305A1 IT 000305 A IT000305 A IT 000305A IT TO20090305 A ITTO20090305 A IT TO20090305A IT TO20090305 A1 ITTO20090305 A1 IT TO20090305A1
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Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo:
“Sistema di segnalazione luminosaâ€
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce a un sistema di segnalazione luminosa per fornire un riferimento luminoso mobile a un atleta, detto sistema comprendendo una pluralità di elementi luminosi, in particolare diodi a emissione di luce, disposta lungo un percorso dell’atleta, mezzi controllori per pilotare detta pluralità di elementi luminosi secondo una sequenza d’illuminazione adatta a generare detto riferimento luminoso mobile e a conferire a detto riferimento luminoso mobile una velocità di spostamento lungo detta pluralità di elementi luminosi impostabile tramite detti mezzi controllori.
In molte discipline sportive, particolarmente in discipline quali il nuoto, il pattinaggio o la corsa, à ̈ necessario seguire e mantenere delle andature specifiche durante gli allenamenti. Con riferimento ad esempio al nuoto, usualmente un allenatore a bordo vasca scandisce dei riferimenti temporali, che rileva con un cronometro, agli atleti, insieme ad altre istruzioni relative all’andatura da tenere e ai tempi di passaggio da rispettare. Tuttavia, questo metodo presenta degli inconvenienti, in quanto, l’atleta riceve tempi e istruzioni solo quando passa in prossimità dell’allenatore (ad esempio, alla virata). Inoltre, spesso gli allenamenti si svolgono solo in un numero limitato di corsie della piscina, le altre corsie essendo dedicate al nuoto libero o a corsi di nuoto, sicché può essere difficile percepire le istruzioni a causa di rumori provenienti dalle altre corsie.
La domanda di brevetto PCT WO85/03881 descrive un sistema di segnalazione luminosa come indicato nel preambolo della rivendicazione 1. Tale sistema prevede di disporre una pluralità di lampade in una sede allungata, che sono illuminate in sequenza da un capo all’altro della piscina, cosicché un nuotatore può vedere le lampade e mantenere una cadenza desiderata di nuotata seguendo la cadenza di accensione delle lampade.
Un sistema consimile presenta anch’esso degli inconvenienti, in quanto prevede di dare un riferimento luminoso che riproduce una cadenza costante, ma non à ̈ adatto a tipologie di allenamento differenti. Inoltre, la struttura del sistema prevede complicate cablature che lo rendono di difficile adattamento a differenti strutture sportive e tipologie di allenamento differenti da quelle operate a cadenza costante.
La presente invenzione si prefigge lo scopo di realizzare un sistema di segnalazione luminosa che risolva gli inconvenienti dell’arte nota.
Secondo la presente invenzione, tale scopo viene raggiunto grazie ad un sistema di segnalazione luminosa avente le caratteristiche richiamate in modo specifico nelle rivendicazioni che seguono. L’invenzione riguarda anche un corrispondente procedimento di segnalazione.
Il sistema di segnalazione luminosa secondo l’invenzione comprende in particolare una pluralità di microprocessori disposti connessi in cascata lungo il percorso dell’atleta e comandati da detti mezzi controllori, ciascun microprocessore in detta pluralità di microprocessori essendo connesso per comandare l’accensione di uno o più elementi luminosi.
Grazie alle caratteristiche sopra indicate, il sistema di segnalazione luminosa proposto permette sostanzialmente di generare un riferimento luminoso per simulare la prestazione di un atleta fantasma, che si muove a velocità programmabile variabile anche istante per istante, secondo un qualsiasi profilo preimpostato.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno dalla descrizione che segue con riferimento ai disegni annessi, forniti a puro titolo di esempio non limitativo, in cui:
- la figura 1 rappresenta uno schema di principio di un sistema di segnalazione luminosa secondo l’invenzione;
- la figura 2 rappresenta in pianta e in vista prospettica un modulo luminoso del sistema secondo l’invenzione;
- la figura 3 rappresenta un diagramma circuitale di detto modulo luminoso del sistema secondo l’invenzione;
- la figura 4 rappresenta uno schema di assemblaggio del sistema secondo l’invenzione.
In breve, il sistema di segnalazione luminosa proposto si basa sull’osservazione secondo la quale può essere più spesso utile per un atleta confrontarsi con un avversario fantasma, ossia con un riferimento che non si muove secondo cadenze costanti, ma con un vero e proprio profilo di velocità variabile, che ad esempio, replica la reale prestazione di un avversario registrata in un tempo precedente.
Per simulare tramite il sistema di segnalazione luminosa l’effetto di movimento continuo e fluido del cursore luminoso, in modo da simulare un atleta fantasma che si sposta a velocità variabile, rappresentando anche le accelerazioni e decelerazioni, secondo l’invenzione, à ̈ previsto perciò di utilizzare un elevato numero di elementi luminosi di segnalazione spaziati ad una distanza tale da far sì che l’occhio dell’atleta percepisca un movimento fluido e non a scatti, al fine di fornire non già cadenze, ma un confronto su velocità di percorrenza e relative variazioni, come se si stese realmente gareggiando contro un rivale.
Tale valutazione avviene preferibilmente in base a una velocità tipica attribuita ad un atleta in un certo sport, Ad esempio, utilizzando come velocità tipiche le velocità medie di percorrenza di un nuotatore (es. 2-3 m/s), appare necessario a questo scopo disporre gli elementi ad una distanza reciproca indicativamente di circa 33mm. Ad esempio, per garantire l’ effetto di fluidità si possono installare 150 LED ogni 5 m di lunghezza. L’uso di LED di diversa luminosità può influenzare tale distanza.
Il sistema di segnalazione luminosa secondo l’invenzione prevede di controllare singolarmente l’accensione e lo spegnimento di ciascun elemento in un numero di elementi luminosi di segnalazione così elevato. A tal scopo il sistema implementa un protocollo di segnalazione basato sull’ utilizzo di linee di segnalazione, in particolare due cavi di segnalazione, e linee di alimentazione, in particolare due cavi di alimentazione, che pilotano una pluralità di microcontrollori, che pilotano a loro volta uno o più LED, collegati in cascata, in modo da usare un numero limitato, in particolare quattro, di connessioni per tutta la lunghezza della corsia luminosa.
Per ottimizzare la realizzazione e l’eventuale manutenzione si à ̈ stabilito di realizzare preferibilmente un sistema che fosse sezionabile ogni 10 cm. In pratica ogni modulo di 10 cm à ̈ sostituibile con un altro modulo equivalente e facilmente integrato nella corsia luminosa
E’ previsto un modulo di controllo locale comprendente un modulo di pilotaggio dei diodi e un modulo di alimentazione, il modulo di pilotaggio essendo configurato per esser connettibile in rapporto di invio o scambio di segnali a detta pluralità di elementi luminosi. Il sistema di segnalazione luminosa comprende inoltre una modulo di controllo disposto remoto e preferibilmente in comunicazione senza fili con tale modulo di controllo locale.
In figura 1 à ̈ mostrato uno schema di principio di un sistema di segnalazione luminosa secondo l’invenzione, indicato nel suo complesso con il riferimento 10.
Tale sistema di segnalazione luminosa 10 comprende un modulo di controllo disposto remoto 11 che comunica attraverso un canale di comunicazione wireless, o senza fili, 12 con un modulo di controllo locale 19 per controllare una banda luminosa 14 ad esso connessa. Ad esempio il modulo di controllo remoto 11 può essere disposto in un ufficio o spogliatoio o sulle tribune, mentre il modulo di controllo locale 19 à ̈ disposto, nel caso di una piscina, a bordo vasca. Tale modulo di controllo locale 19 comprende un ricetrasmettitore wireless 17, atto a permettere lo scambio di segnali sul canale wireless 12. In questo modo à ̈ possibile in particolare instaurare un scambio di segnali fra il modulo di controllo remoto 11 e un modulo di pilotaggio della banda luminosa 13, anch’esso compreso nel modulo di controllo locale 19. Tale modulo di pilotaggio della banda luminosa 13 à ̈ connesso tramite una connessione cablata 15 alla banda luminosa 14, disposta, nel caso qui esemplificato di una piscina, preferibilmente lungo la corsia galleggiante. Il modulo di controllo locale 19 comprende inoltre un lettore RFID (Radio Frequency Identification) 18, per rilevare segnali provenienti da tag RFID associati agli atleti, ad esempio disposti nella cuffia dei nuotatori, per permettere l’identificazione dell’atleta. Il lettore RFID 18 può quindi comunicare i dati letti tramite il canale wireless 12 al modulo di controllo remoto 11.
Il modulo di controllo remoto 11 à ̈ realizzato preferibilmente per mezzo di un elaboratore quale un personal computer sul quale à ̈ installato un software di gestione. Il personal computer può essere alternativamente anche un elaboratore palmare, uno smart phone a altro dispositivo equivalente.
Il modulo di pilotaggio della banda luminosa 13 pilota l’accensione degli elementi luminosi della banda luminosa 14, in modo da simulare lo scorrimento di un cursore luminoso che viaggia secondo profili di velocità stabiliti attraverso il software installato sul modulo di controllo remoto 11.
In figura 1 à ̈ mostrata una sola banda luminosa 14, ma preferibilmente il modulo di pilotaggio della banda luminosa 13 à ̈ configurato per pilotare più bande luminose 14 in parallelo, ossia più corsie.
La banda luminosa 14 à ̈ preferibilmente composta da segmenti luminosi 16, come mostrato in figura 2, dove un segmento luminoso 16 à ̈ mostrato visto in pianta e in vista prospettica. I segmenti luminosi 16 sono connessi fra loro elettricamente e meccanicamente a formare la banda luminosa 14. Tale segmento luminoso 16 comprende, in qualità di supporto, un segmento di piattina 24, flessibile, che reca ai suoi due estremi contatti 40, per permettere l’interconnessione con altri segmenti luminosi 16. I contatti 40 sono piste di rame, realizzate preferibilmente continue nella fase di produzione e poi sezionate, fabbricando ad esempio piattine lunghe 5 metri che sono sezionabili ogni 10 cm. Essendo le giunzioni fra i contatti composte da piste di rame sono preferibilmente connesse con saldature e con uso di package mini flat flessibili per non irrigidire la struttura.
Il segmento luminoso 16 ha ad esempio un lunghezza L di 100 mm e comprende, disposti a un passo P periodico, ad esempio di 16,54 mm, dei LED 20, in particolare LED RGB. Il segmento luminoso 16 di figura 2 comprende in particolare tre LED 20 disposti con passo P sulla piattina 24, come detto, ad esempio 33 mm, nonché un microcontrollore 23 che, come, sarà mostrato con riferimento a figura 4, comanda l’accensione di tali LED 20. Nell’esempio descritto la piattina 24 ha uno spessore di 0,3 mm, mentre i LED 20 hanno un’altezza complessiva di 2,4 mm incluso lo spessore della piattina. La larghezza della piattina 24 à ̈ di 8 mm.
In figura 3 à ̈ mostrata una rappresentazione circuitale del segmento 16, unitamente a parte del modulo di controllo locale 19. In particolare, à ̈ rappresentato il modulo di pilotaggio 13 che à ̈ associato a un modulo di alimentazione 22, ossia un alimentatore che riceve la tensione di rete tramite una linea di rete 22a. Tale modulo di alimentazione 22 fornisce tensione continua a 12V al modulo di pilotaggio della banda luminosa 13, che controlla i segnali inviati ai LED 20. Dal modulo di pilotaggio della banda luminosa 13 si dipartono infatti verso il primo segmento 16 quattro fili, rispettivamente due fili di alimentazione 41 e due fili di segnale 42. I fili di alimentazione 41 portano la tensione a 12 V agli ingressi di alimentazione del primo microcontrollore 23 del primo segmento 16, mentre i fili di segnale 42 entrano nei rispettivi ingressi di segnale. Il microcontrollore 23 comprende quindi una pluralità di pin, o morsetti, di uscita per pilotare LED 20 ivi connessi, secondo i comandi ricevuti sulle linee di segnale 42. Il microcontrollore 23 prevede inoltre quattro pin di uscita per rinviare la tensione di alimentazione e i segnali in cascata al successivo microcontrollore 23, ossia, ad esempio, l’uscita di segnale 42 del microcontrollore 23 che precede coincide con l’ingresso di segnale 42 del microntrollore 23 che segue. E’ previsto opzionalmente di inserire in uno o più dei segmenti 16 che compongono una banda luminosa 14 un amplificatore in continua che riceve, tramite apposita cablatura, la tensione di alimentazione a 12 V direttamente dal modulo di alimentazione 22 per ripristinare la tensione di alimentazione.
Secondo una variante, mostrata schematicamente in Figura 4 à ̈ previsto di raggruppare i segmenti 14 interconnessi tramite i contatti 40 in macrosegmenti 36, ad esempio di 5 metri di lunghezza, a loro volta connessi fra loro tramite cablature 35 e presentanti un connettore di alimentazione 37 per portare l’alimentazione a detto amplificatore. In figura 4 à ̈ mostrato un esempio di banda luminosa 16 composta di macrosegmenti.
Dunque, il sistema di segnalazione luminosa proposto prevede che, nel modulo di controllo remoto 11 sia possibile, ad esempio attraverso apposita interfaccia grafica del software di gestione, permettere all’utente di inserire i vari parametri di controllo di un allenamento, in particolare uno specifico profilo di velocità 61, ad esempio una di velocità in funzione del tempo v(t), di un riferimento luminoso 60, cui corrispondono dei parametri di illuminazione dei LED 20. Il profilo di velocità 61 include ad esempio porzioni rappresentative di variazioni di velocità quali accelerazioni e decelerazioni cui corrisponde, in termini di parametri di illuminazione, una specifica scansione dei tempi di accensione dei LED 20 lungo la banda luminosa 16. In questo modo il riferimento luminoso 60 si sposta a velocità variabile lungo la banda luminosa 14 e riproduce istante per istante l’andamento della prestazione di un atleta di raffronto, ossia un cosiddetto avversario fantasma.
Attraverso il canale di comunicazione wireless 12, Bluetooth, Wi-Fi, Zig-Bee o altro tipo di tecnologia wireless compatibile con tale applicazione, oppure alternativamente via interfaccia USB o RS232 nel caso il canale di comunicazione 12 operi via cavo, tali parametri sono trasferiti dal computer di controllo del modulo 11 al modulo di pilotaggio 13 nel modulo di controllo locale 19. Tale modulo di pilotaggio 13 ricevuti i parametri di illuminazione, via cavo o wireless, li trasmette sui fili di segnale 42 secondo un protocollo proprietario sulla banda luminosa 14 al primo microcontrollore 23. Ciascun controllore 23 decodifica i comandi relativi a parametri di illuminazione a lui indirizzati, accendendo e spegnendo secondo la tempistica specificata in tali comandi i LED 20 connessi alle proprie uscite di pilotaggio, e ritrasmette il pacchetto di comandi al microcontrollore successivo.
Più in particolare, il protocollo di comunicazione con i microprocessori 23 può prevedere che il modulo di controllo, locale o remoto, sia configurato, in particolare nella fase di installazione, per verificare la lunghezza della banda luminosa 14 alla quale à ̈ collegato, operare un conteggio dei microcontrollori 23 presenti sulla banda luminosa 14, verificare se tutti i microcontrollori rispondono con un segnale di ack (acknowledge) di risposta. Successivamente, à ̈ previsto di inviare da parte del il modulo di controllo 11 o 19 un pacchetto di informazioni al primo microcontrollore 23 con i parametri di illuminazione comprendenti le informazioni temporali di accensione dei LED 20. Ogni microcontrollore 23 realizzata in accordo ai rispettivi parametri di illuminazione la fase di accensione dei LED 20 ad esso associati e invia le informazioni al controllore successivo fino al raggiungimento del termine della banda luminosa 16. L’invio al microcontrollore 23 successivo à ̈ preferibilmente vincolato alla ricezione delle informazioni temporali che riceve dal microprocessore 23 che lo precede.
Oltre all’informazione temporale viene inviato ai microcontrollori 23 anche il numero totale dei microcontrollori 23 presenti nella banda luminosa 14 (nel caso di esempio ve n’à ̈ uno ogni 10 cm, dunque 250 o 500, a seconda se si tratti di piscina da 25 m o da 50 m) raggiunto il quale il riferimento luminoso 60 deve seguire il percorso inverso. Preferibilmente, i microcontrollori 23 oltre al collegamento in cascata, comprendono anche un collegamento seriale alle linee di segnale 42 e il protocollo che li gestisce à ̈ configurato in modo da in grado di inviare informazioni ad ogni singolo indirizzo assegnato ai vari microcontrollori. Tale collegamento seriale serve preferibilmente per funzioni quali il conteggio dei controllori presenti e funzionanti, onde ad esempio evitare che in una fase iniziale di controllo, l’uso della sola connessione in cascata possa eventualmente bloccare le operazioni a causa di un microcontrollore guasto..
La banda luminosa 14 viene preferibilmente inserita, per seguire il percorso dell’atleta, all’interno di un tubo plastico trasparente, preferibilmente una guaina flessibile di sezione rettangolare a tenuta stagna, per le applicazioni in piscina. La banda luminosa 14 inserita all’interno del tubo plastico trasparente può essere collegato a corsie galleggianti frangionda esistenti con appositi ganci o può essere inserito nella corsia già in fase di produzione della stessa.
Nel caso di applicazioni in piste, ad esempio di atletica leggera, la banda luminosa 14 può invece venire affogata nella resina di tartan. In un’altra variante per le applicazioni su piste di ghiaccio le bande luminose 14 possono essere inserite sotto lo strato di ghiaccio medesimo, preferibilmente scegliendo componenti a tenuta stagna e resistenti fino a temperature di -40 °C.
La banda luminosa 14, come si può dedurre dalle sue dimensioni menzionate precedentemente a titolo d’esempio, può essere smontata ed arrotolata con un raggio minimo di 10 centimetri. Tale raggio minimo di arrotolamento di 10 si riferisce al raggio del primo cerchio che costituisce la banda luminosa 14 arrotolata e costituisce una dimensione preferita per evitare l’insorgere di eccessivi stress meccanici dovuti all’arrotolamento del supporto a piattina 24. La dimensione dei componenti permette peraltro raggi almeno fino a 3 cm ed à ̈ chiaro che raggi inferiori sono possibili in presenza di componenti di dimensioni minori e di supporti con proprietà meccaniche differenti.
Come accennato in precedenza, secondo un ulteriore aspetto delle invenzione, à ̈ previsto di equipaggiare il modulo di controllo locale 19 con il lettore RFID 18 e di provvedere corrispondentemente gli atleti di un segnalatore, o tag, RFID, ad esempio disposto nella cuffia del nuotatore, per segnalare la propria identità al modulo di controllo remoto 11. Tale modulo di controllo remoto 11 sulla base dell’identità segnalata dal lettore RFID 18 attraverso il canale 12, può provvedere automaticamente o sotto il controllo di un operatore a selezionare e a comandare il profilo di allenamento corrispondente all’atleta. Inoltre, à ̈ anche previsto di sfruttare la capacità di emissione multicolore dei LED 20 RGB per associare cursori luminosi di diversi colori a diversi atleti. In questo modo à ̈ possibile avere più atleti che si allenano nella stessa corsia seguendo cursori personalizzati. In generale, l’adozione di una molteplicità di microprocessori che ricevono comandi specifici per un gruppo o insieme di LED permette di regolare un gran numero di parametri di illuminazione di tali LED, dal mero stato di acceso o spento, ai colori, all’intensità di illuminazione fino alle tempistiche, in modo indipendente. Si noti che, anche se in figura 2 ogni microprocessore 23 à ̈ connesso a insiemi di tre LED 20, ciascun LED à ̈ comandabile indipendentemente attraverso un’uscita del microprocessore 23, così come à ̈ anche possibile pensare di associare un microprocessore 23 a un insieme che contiene un solo LED.
Dunque, dalla descrizione che precede sono chiari i vantaggi dell’invenzione.
Il sistema di segnalazione luminosa secondo l’invenzione permette vantaggiosamente, attraverso l’adozione di bande luminose con un grande numero di LED, che permettono di avere una pluralità di elementi luminosi disposta lungo il percorso dell’atleta, di mostrare un riferimento luminoso che à ̈ in grado di variare la propria velocità di spostamento con continuità, permettendo di simulare anche le accelerazioni e le decelerazioni, simulando cioà ̈ la presenza di un atleta di raffronto, o atleta fantasma.
Vantaggiosamente la disposizione di microcontrollori e elementi luminosi in cascata si presta all’impiego con altri standard di controllo di elementi luminosi, ad esempio lo standard DMX.
Il pilotaggio dell’elevato numero di elementi luminosi, disposti lungo la pista con passo commisurato alle velocità medie di percorrenza dell’atleta, à ̈ vantaggiosamente ottenuto tramite l’inserimento di microcontrollori atti a pilotare insiemi di LED, in particolare secondo un protocollo e una connessione in cascata, minimizzando quindi il numero di cavi necessari e permettendo inoltre di ottenere segnalazioni luminose più complesse rispetto a una semplice cadenza scandita da una sequenza luminosa. La ridotta cablatura risulta inoltre particolarmente vantaggiosa per implementazioni quali quelle in ambienti dove à ̈ necessaria la tenuta stagna, come le piscine.
Il sistema secondo l’invenzione prevede inoltre vantaggiosamente di disporre una parte del controllo del sistema in posizione remota e una parte del controllo localmente in prossimità della vasca o della pista, in modo da poter impiegare senza difficoltà un elaboratore, con la corrispondente potenza di calcolo e comodità d’impiego, per impostare i profili di velocità e accelerazione da tradurre poi in corrispondenti parametri di illuminazione che comandano la banda luminosa associata alla corsia.
Naturalmente, fermo restando il principio dell’invenzione, i particolari di costruzione e le forme di attuazione potranno ampiamente variare rispetto a quanto descritto ed illustrato a puro titolo di esempio, senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione.
I mezzi controllori, remoti e/o locali sono configurati per impostare la velocità di spostamento secondo un profilo di velocità variabile, tale profilo potendo contenere accelerazioni e/o decelerazioni, non solo nella forma di un passaggio pressoché istantaneo da una cadenza a un’altra, ma anche di un vero e proprio moto accelerato o decelerato, secondo una qualsiasi curva di parametri cinematici.
Per quanto negli esempi descritti si sia menzionata una banda luminosa, potrà essere adottato qualsiasi supporto adatto a realizzare una disposizione in sequenza di elementi luminosi lungo il percorso dell’atleta, in particolare non necessariamente un supporto a forma di striscia appiattita.
Gli elementi luminosi sono preferibilmente diodi emettenti luce o LED, ma à ̈ chiaro che à ̈ possibile selezionare altri dispositivi atti a emettere luce sotto il controllo del processore, quali dispositivi a incandescenza o sistemi di fibre ottiche. E’ anche possibile sostituire ai LED dei dispositivi OLED (Organic Light Emitting Diode) piani.
La disposizione di modulo di controllo locale a bordo vasca o bordo pista dotato di lettore RFID e modulo di ricetrasmissione può essere impiegata non solo per l’impostazione dei programmi di allenamento con riconoscimento dell’atleta presente in corsia, ma anche per altre funzioni attinenti più in generale la gestione di informazioni sull’atleta così identificato, ad esempio la visualizzazione su schermi, eventualmente visibili anche al pubblico, di dati dell’atleta, oppure anche scopi di registrazione e eventualmente di fatturazione, qualora l’uso dell’impianto sportivo noleggiato.
E’ chiaro che, in una versione molto semplificata del sistema secondo l’invenzione i mezzi controllori della banda luminosa potranno avere modulo locale e remoto concentrati in uno stesso modulo, posto a bordo vasca o posto remoto e connesso ad esempio alla banda tramite un cavo.
Possibili campi di applicazione del sistema proposto comprendono corsie del nuoto, piste di atletica, piste di pattinaggio su ghiaccio, piste di ciclismo indoor.
E’ chiaro che nel contesto della presente descrizione per atleta si intende una persona dedita a una pratica sportiva, anche in ambito amatoriale o per passatempo o per motivi medici.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di segnalazione luminosa per fornire un riferimento luminoso mobile (60) a un atleta, detto sistema (10) comprendendo una pluralità di elementi luminosi (20), in particolare diodi a emissione di luce, disposta lungo un percorso dell’atleta, mezzi controllori (11, 19) adatti a pilotare detta pluralità di elementi luminosi (20) secondo una sequenza d’illuminazione adatta a generare detto riferimento luminoso mobile (60) e a conferire a detto riferimento luminoso mobile (60) una velocità di spostamento lungo detta pluralità di elementi luminosi (20) impostabile tramite detti mezzi controllori (11, 19), caratterizzato dal fatto che detto sistema (10) comprende inoltre una pluralità di microcontrollori (23) disposti connessi in cascata rispetto a segnali di comando (42) relativi a parametri di illuminazione inviati da detti mezzi controllori (11, 19) e disposti lungo detto percorso dell’atleta, detti microcontrollori (23) essendo connessi a rispettivi insiemi di elementi luminosi (20) in detta pluralità di elementi luminosi (20) per comandarne lo stato di illuminazione in base a detti segnali di comando (42).
  2. 2. Sistema secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi controllori (11, 19) sono configurati per impostare detta velocità di spostamento secondo un profilo di velocità variabile (61), in particolare secondo un profilo che contiene porzioni rappresentative di accelerazioni e/o decelerazioni.
  3. 3. Sistema secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti microcontrollori (23) sono connessi a una linea di alimentazione (42), in particolare sono connessi ad essa in cascata.
  4. 4. Sistema secondo la rivendicazione 1 o 2 o 3, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi rilevatori di segnali RFID (Radio Frequency Identification) (18).
  5. 5. Sistema secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno parte di detti elementi luminosi (20) à ̈ disposta periodicamente a una distanza (P) funzione di una velocità tipica dell’atleta.
  6. 6. Sistema secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende una struttura di supporto (14, 30, 24), in particolare flessibile, allungata per supportare detti microprocessori (23) e detti elementi luminosi (20), detta struttura di supporto (14, 30, 24) essendo in particolare inserita in un tubo plastico trasparente, preferibilmente una guaina flessibile di sezione rettangolare a tenuta stagna.
  7. 7. Sistema secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta struttura di supporto (14, 30, 24) comprende segmenti (16) elettricamente e meccanicamente fra loro componibili per seguire detto percorso dell’atleta, ciascun segmento (16) comprendendo almeno un microcontrollore (23) e gli elementi luminosi (20) ad esso associati.
  8. 8. Sistema secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che uno o più di detti segmenti (16) comprende mezzi di amplificazione dell’alimentazione (37).
  9. 9. Sistema secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi controllori (11, 19) comprendono un modulo di controllo (11) disposto remoto e un modulo di controllo locale (19) disposto in prossimità del percorso dell’atleta.
  10. 10. Sistema secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto modulo di controllo disposto remoto (11) comunica senza fili (17) con detto modulo di controllo locale per trasmettere comandi.
  11. 11. Sistema secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto percorso dell’atleta à ̈ una corsia galleggiante di piscina.
  12. 12. Procedimento di segnalazione luminosa per fornire un riferimento luminoso mobile (60) a un atleta, comprendente di disporre una pluralità di elementi luminosi (20), in particolare diodi a emissione di luce, lungo un percorso dell’atleta, pilotare (11, 19) detta pluralità di elementi luminosi (20) secondo una sequenza d’illuminazione adatta a generare detto riferimento luminoso mobile (60) e a conferire a detto riferimento luminoso mobile (60) una velocità di spostamento lungo detta pluralità di elementi luminosi (20), detta velocità di spostamento essendo impostabile, caratterizzato dal fatto di disporre una pluralità di microcontrollori (23) connessa in cascata rispetto a segnali di comando (42) relativi a parametri di illuminazione lungo detto percorso dell’atleta e di connettere detti microcontrollori (23) a rispettivi insiemi di detti elementi luminosi (20) in detta pluralità di elementi luminosi (20) per comandarne lo stato di illuminazione in base a detti segnali di comando (42). Il tutto sostanzialmente come descritto ed illustrato e per gli scopi specificati.
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