ITTO20090131A1 - Composizioni oftalmiche contenenti teicoplanina - Google Patents

Composizioni oftalmiche contenenti teicoplanina

Info

Publication number
ITTO20090131A1
ITTO20090131A1 IT000131A ITTO20090131A ITTO20090131A1 IT TO20090131 A1 ITTO20090131 A1 IT TO20090131A1 IT 000131 A IT000131 A IT 000131A IT TO20090131 A ITTO20090131 A IT TO20090131A IT TO20090131 A1 ITTO20090131 A1 IT TO20090131A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
teicoplanin
ophthalmic compositions
purification
compositions according
ophthalmic
Prior art date
Application number
IT000131A
Other languages
English (en)
Inventor
Leonardo Rescio
Original Assignee
Liofarmaceutici Srl
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Liofarmaceutici Srl filed Critical Liofarmaceutici Srl
Priority to IT000131A priority Critical patent/ITTO20090131A1/it
Publication of ITTO20090131A1 publication Critical patent/ITTO20090131A1/it

Links

Classifications

    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61KPREPARATIONS FOR MEDICAL, DENTAL OR TOILETRY PURPOSES
    • A61K9/00Medicinal preparations characterised by special physical form
    • A61K9/0012Galenical forms characterised by the site of application
    • A61K9/0048Eye, e.g. artificial tears
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61KPREPARATIONS FOR MEDICAL, DENTAL OR TOILETRY PURPOSES
    • A61K38/00Medicinal preparations containing peptides
    • A61K38/04Peptides having up to 20 amino acids in a fully defined sequence; Derivatives thereof
    • A61K38/14Peptides containing saccharide radicals; Derivatives thereof, e.g. bleomycin, phleomycin, muramylpeptides or vancomycin
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61KPREPARATIONS FOR MEDICAL, DENTAL OR TOILETRY PURPOSES
    • A61K47/00Medicinal preparations characterised by the non-active ingredients used, e.g. carriers or inert additives; Targeting or modifying agents chemically bound to the active ingredient
    • A61K47/30Macromolecular organic or inorganic compounds, e.g. inorganic polyphosphates
    • A61K47/36Polysaccharides; Derivatives thereof, e.g. gums, starch, alginate, dextrin, hyaluronic acid, chitosan, inulin, agar or pectin

Landscapes

  • Health & Medical Sciences (AREA)
  • Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • General Health & Medical Sciences (AREA)
  • Epidemiology (AREA)
  • Veterinary Medicine (AREA)
  • Public Health (AREA)
  • Medicinal Chemistry (AREA)
  • Pharmacology & Pharmacy (AREA)
  • Animal Behavior & Ethology (AREA)
  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Proteomics, Peptides & Aminoacids (AREA)
  • Gastroenterology & Hepatology (AREA)
  • Immunology (AREA)
  • Bioinformatics & Cheminformatics (AREA)
  • Ophthalmology & Optometry (AREA)
  • Inorganic Chemistry (AREA)
  • Acyclic And Carbocyclic Compounds In Medicinal Compositions (AREA)

Description

Composizioni oftalmiche contenenti teicoplanina
La presente invenzione ha per oggetto composizioni oftalmiche topiche per il trattamento di infezioni oculari contenenti l’antibiotico teicoplanina. La teicoplanina è un antibiotico glicopeptidico prodotto dalla fermentazione di Actinoplanes teichomyceticus, descritto per la prima volta nel 1978 e introdotto clinicamente nel 1984. L’attività battericida della teicoplanina è dovuta all’inibizione della sintesi del peptidoglicano componente principale della parete cellulare dei batteri gram-positivi che possono causare infezioni della palpebra, della congiuntiva, della cornea ed intraoculari (blefariti, congiuntiviti, cheratiti, endoftalmiti). Numerosi studi hanno messo in evidenza l’eccellente attività battericida di teicoplanina nei confronti di Stafilococchi coagulasi negativa soprattutto Staphylococcus aureus, incluse specie isolate resistenti a meticillina e oxacillina e in generale la sua equivalenza di attività rispetto alla vancomicina. Anche gli Streptococchi mantengono un’elevata suscettibilità nei confronti di teicoplanina. Studi confermano che Clostridium difficile, Clostridium perfringens, Propionicbacterium acnes, Corynebacterium jeikeium ed altri corinebatteri multi-resistenti sono sensibili a basse dosi di teicoplanina (MIC90 0.3/0.8mg/dL). La concentrazione minima battericida della teicoplanina (MBC:definita come la minima concentrazione che porta all’uccisione del 99.9% dei batteri inoculati) è sempre maggiore della minima concentrazione inibente il 90% della crescita batterica (MIC90) per Streptococcus pneumoniae, Staphylococcus aureus, Staphylococcus epidermidis e in alcuni studi isolati anche per stafilococchi coagulasi negativi. L’attività battericida in vitro della teicoplanina, come per la vancomicina, è lenta, ed è probabilmente legata alla frazione libera di farmaco, inoltre decresce molto in presenza di sangue umano e siero, mentre come accade per altri antibiotici glicopeptidici, è aumentata in presenza di espettorato di pazienti con fibrosi cistica. Per quanto riguarda invece le caratteristiche in vivo nello studio in modelli animali di endocarditi stafilococciche, teicoplanina e vancomicina agiscono allo stesso modo nel ridurre la carica batterica all’interno delle vegetazioni esaminate, ma teicoplanina esplica la sua azione più a lungo. Simile alla vancomicina dal punto di vista della struttura chimica, del meccanismo di azione, dello spettro di attività e della via di eliminazione (principalmente renale), teicoplanina possiede caratteristiche uniche nell’ambito degli antibiotici glicopeptidici, come, ad esempio, la possibilità di scelta tra somministrazione subcongiuntivale, intraoculare in soluzioni irriganti,topica, endovenosa e intramuscolare in unico bolo giornaliero, viste le proprietà legate alla lunga emivita plasmatica (45 - 70 ore) della molecola. Elemento, questo, di non trascurabile importanza, innanzitutto per l’impiego innovativo del farmaco e principalmente per le modalità di somministrazione. Diverse pubblicazioni scientifiche presentate dopo la scoperta del farmaco, si sono focalizzate sulla capacità dell’antibiotico teicoplanina di penetrare nel vitreo dopo somministrazione topica e intravenosa. In particolare uno studio del 1993 di Curatelli valuta l’attività antibatterica in vitro di 4 antibiotici (vancomicina, teicoplanina, mupirocina e imipenem) efficaci verso i Cocchi Gram-positivi associati alla cheratite batterica e allo stesso tempo anche la tossicità epiteliare della cornea. La teicoplanina è risultata essere inefficace nei confronti di Staphylococcus epidermidis e citotossica, mentre la vancomicina e la mupirocina hanno mostrato un buon indice terapeutico, da preferirsi quindi per questo tipo di indicazione. Negli anni 1995 e 1996 sono stati analizzati 45 casi per valutare l’efficacia di vari antibiotici, tra cui la teicoplanina, su ceppi coagulasi negativi (42 Staphylococcus epidermidis, 4 Staphylococcus warneri, 3 Staphylococcus capitis, 2 Staphylococcus hominis). Soltanto un ceppo CoNS è risultato resistente alla teicoplanina (Pinna, 2000).
Un altro studio condotto da Sechi nel 1999, su 19 ceppi di Staphylococcus epidermidis isolati da pazienti con blefarite cronica (10), congiuntivite purulenta (8) e cheratite suppurativa (3), ha dimostrato la maggior efficacia di vancomicina e teicoplanina rispetto agli altri antibiotici testati. L’uso topico di vancomicina è stato valutato positivamente in casi di infezioni del segmento anteriore dell’occhio causate da Staphylococcus aureus e Staphylococcus epidermidis meticillino-resistenti (Huerva 1993). In caso di blefarite o cheratite vancomicinaresistente viene raccomandato l’uso topico di vancomicina (Fiscella, 1995). La pratica medica comunque non risulta adeguatamente supportata da studi clinici. L’endoftalmite batterica è un’infezione dei tessuti intraoculari che può causare gravi conseguenze sulla vista. I maggiori responsabili delle endoftalmiti post-operatorie, con una incidenza dello 0,13 –0,7% sono ceppi di Staphylococci coagulasi-negativi. Questi ceppi sono diventati nel tempo resistenti a molti antibiotici ad eccezione di quelli glicosidici, in particolare vancomicina e teicoplanina. Uno studio molto interessante di Briggs (1998) ha analizzato nell’uomo la penetrazione nel vitreo della teicoplanina, dopo somministrazione topica o endovenosa. Fino ad allora infatti erano noti soltanto studi sulla penetrazione intraoculare negli animali (conigli), dopo somministrazione topica, subcutanea e subcongiuntivale di teicoplanina. Nello studio di Briggs i pazienti (25) sono stati trattati con 600 mg di teicoplanina per via endovenosa o con soluzione oftalmica al 2% per via topica. La somministrazione endovenosa non ha provocato il raggiungimento di una concentrazione adeguata nel vitreo, nonostante le evidenze di accumulo nel tempo. Inoltre non è stata riscontrata teicoplanina nel vitreo dopo somministrazione topica. Tuttavia l’applicazione della teicoplanina per questo tipo di infezione non ha cessato di suscitare interesse. In un recente studio (Chisari, 2008) è stato valutato lo spettro dei batteri Gram-positivi causa delle endoftalmiti batteriche e la loro sensibilità alla teicoplanina e alla vancomicina. A questo scopo sono state determinate le concentrazioni minime inibitorie dei due antibiotici di batteri Gram-positivi isolati fra il 2001 e il 2007 da colture del vitreo. Il ceppo più comunemente isolato è risultato lo Staphylococcus epidermidis (31,8 %), seguito dallo Staphylococcus aureus, dal Peptococcus spp. e dal Bacillus spp. Tutti i batteri sono risultati sensibili alla teicoplanina e alla vancomicina. La loro attività è risultata paragonabile verso Staphylococci e bacilli, mentre la teicoplanina più efficace nei confronti di Streptococchi e anaerobi. In conclusione, la teicoplanina ha mostrato uno spettro di attività migliore della vancomicina verso i ceppi più comuni, responsabili delle endoftalmiti post-operatorie. Il problema tecnico risolto dalla presente invenzione è la creazione di una composizione oftalmica contenente l’antibiotico teicoplanina per il trattamento di affezioni oculari causate soprattutto da batteri gram-positivi. E’ noto allo stato della tecnica il documento anteriore WO05025599 che descrive la molecola teicoplanina, le sue proprietà e il metodo di preparazione. Per quanto riguarda le sue applicazioni, il documento EP117522A2 descrive l’applicazione nel trattamento della polmonite ed il documento WO9421274 descrive l’azione sinergica della teicoplanina ed ethanbutolo per il trattamento della tubercolosi. Sono inoltre note soluzioni oftalmiche comprendenti, ad esempio, agenti antibiotici quali la tobracina e la gentamicina (CA2219065C) o di ofloxacina e tenebrimicina (CN1927392A) utilizzati per la terapia di ustioni infette, lesioni e irritazioni. Per i trattamenti topici vengono anche utilizzati sostituti lacrimali in forma di gocce o gel a base di composti ad azione anti-infiammatoria, anti-proliferazione cellulare e anti-fungina. Sono noti allo stato della tecnica trattamenti che utilizzano antibiotici macrolidi e/o acido mycofenolico (WO05030205A1; WO03072141A1) o azitromicina (WO02083178A1) per il trattamento di processi infiammatori e per l’inserimento delle lenti a contatto. Non sono note allo stato della tecnica composizioni oftalmiche contenenti l’antibiotico teicoplanina. Questo antibiotico si è dimostrato particolarmente efficace nel trattamento delle infezioni causate da batteri soprattutto gram-positivi. Una anteriorità di rilievo è rappresentata dal documento EP1210947 nel quale si descrive un unguento oftalmico contenente come principio attivo l’antibiotico vancomicina per il trattamento di infezioni oculari causate in particolare da Staphylococcus aureus e da Staphylococcus epidermidis e per la cura della cheratite. Le composizioni della presente invenzione potranno inoltre contenere corticosteroidi (desametasone , betametasone, fluormetolone, rimexolone , loteprednololo etabonato) o farmaci antiinfiammatori non steroidei –FANS (acido acetil salicilico, diclofenac, piroxicam). Entrambe le formulazioni sono completate con acido ialuronico e/o altri agenti viscosizzanti e tampone citrato e/o altre soluzioni tampone. Le composizioni dell’invenzione potranno essere confezionate secondo la tecnologia del contenitore monodose (sterile) e/o del flacone multidose. La teicoplanina viene confezionata nei contenitori monodose e/o flaconi multidose separatamente dalla soluzione liquida, e viene miscelata ad essa immediatamente prima dell’utilizzo per garantire l’efficienza massima del principio attivo. Si riportano di seguito alcuni esempi di composizioni.
ESEMPIO 1- Soluzione monodose di antibiotico
%
Teicoplanina 0,1- 2 Acido ialuronico(1) 0,1-0,5 Tampone citrato(2) q.b
EDTA 0,01
Acqua ppi q.b
(1) e/o altri agenti viscosizzanti (es. carbopol 974P e/o PVA) (2) o altre soluzioni tampone
ESEMPIO 2 - Soluzione multidose di antibiotico
% Teicoplanina 0,1–2
Acido ialuronico(1) 0,1-0,5 Benzalconio cloruro(2) 0,005 Tampone citrato(3) q.b
EDTA 0,01
Acqua ppi q.b
(1) e/o altri agenti viscosizzanti (es. carbopol 974P e/o PVA) (2) e/o altri agenti conservanti
(3) e/o altre soluzioni tampone
ESEMPIO 3 - Soluzione mono/multidose di antibiotico corticosteroide
%
Teicoplanina 0,1–2
Desametasone (1) 0,1–1
Acido ialuronico(2) 0,1-0,5
Benzalconio cloruro(3) 0,005
Tampone citrato(4) q.b
EDTA 0,01
Acqua ppi q.b
(1) e/o betametesone e/o fluormetolone e/o rimexolone, e/o loteprednololo etabonato)
(2) e/o altri agenti viscosizzanti (es. carbopol 974P e/o PVA) (3) e/o altri agenti conservanti
(4) e/o altre soluzioni tampone
ESEMPIO 4 - Soluzione mono/multidose di antibiotico FANS % Teicoplanina 0,1–2 Diclofenac (1) 0,1–2
Acido ialuronico(2) 0,1-0,5 Benzalconio cloruro(3) 0,005 Tampone citrato(4) q.b
EDTA 0,01
Acqua ppi q.b
(1) e/o acido acetilsalicilico e/o Piroxicam.
(2) e/o altri agenti viscosizzanti (es. carbopol 974P e/o PVA) (3) e/o altri agenti conservanti
(4) e/o altre soluzioni tampone
Processo di purificazione della teicoplanina.
La teicoplanina in bulk è prodotta per cristallizzazione del principio attivo da una soluzione acquosa in presenza di solventi (es. acetone e metanolo). La polvere umida è poi disidratata sottovuoto. Il prodotto finito può presentare un residuo finale di solventi considerevole; nel caso di cristallizzazione della teicoplanina con acetone e metanolo il quantitativo finale di solventi nel prodotto finito può essere di: acetone=0,4% w/w e metanolo 0,1% w/w. Per alcune applicazioni del principio attivo, tale quantitativo di solventi residui può essere eccessivo e pertanto deve essere ridotto. La teicoplanina da usare per preparazioni oftalmiche, oggetto della presente invenzione, può essere purificata mediante la tecnologia di estrazione con CO2(schema a blocchi di Fig.1). Il processo di purificazione consiste in una estrazione dei solventi residui dalla polvere di antibiotico mediante CO2in condizioni liquide o supercritiche. Lo schema a blocchi del processo di purificazione è costituito da un blocco A in cui la CO2è compressa ed opportunamente condizionata, un blocco B in cui entra la teicoplanina da purificare (S1) e si estrae quella purificata (S2) ed un blocco C di separazione della CO2dai solventi, dall’acqua e da altre impurezze estratte (S3). La soluzione di estrazione (CO2+impurezze) proveniente dall’estrattore viene ridotta di pressione in una valvola di laminazione prima dell’ingresso nel separatore C (Fig.1). La CO2viene filtrata e riciclata in processo. Per migliorare le caratteristiche di uniformità del letto di estrazione (ed evitare la formazione di cammini preferenziali della CO2) e per aumentare la superficie di contatto della fase solida-fase solvente, la polvere di teicoplanina da purificare viene miscelata con opportuni materiali inerti (es. vetro, ceramica, acciaio), di diversa forma e dimensioni. Il letto di estrazione così realizzato viene sistemato in un estrattore (B) e fatto attraversare da una corrente di CO2alle seguenti condizioni operative: Pressione = 100–500 bar, Temperatura 0-100°C, Quantità di CO2=1-100 kg per kg di principio attivo da purificare. Le condizioni operative da adottare, la durata del processo e la resa di purificazione variano in funzione del tipo e della quantità di impurezze/solventi da rimuovere. La teicoplanina purificata con questo processo risulta contenere ridotti quantitativi residui di solventi. Nel caso di purificazione di teicoplanina polvere con un quantitativo iniziale di solventi pari a : acetone = 0,4% w/w e metanolo 0,1% w/w, dopo il trattamento con CO2si ottiene una polvere con un quantitativo residuo di solventi pari a: acetone <0,04% e Metanolo <0,01%. La durata di estrazione varia da 2 a 5 ore. La resa di estrazione di solventi/impurezze, definita come quantitativo di solventi/impurezze estratti diviso solventi/impurezze iniziali, risulta essere compresa tra 85% e il 95%.

Claims (20)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Composizioni oftalmiche topiche per il trattamento di infezioni oculari caratterizzate dalla presenza di un agente antibiotico della classe dei glicopeptidi.
  2. 2) Composizioni oftalmiche topiche secondo la rivendicazione 1 in cui detto antibiotico è la teicoplanina.
  3. 3) Composizioni oftalmiche secondo la rivendicazione 1 o 2 in cui detto antibiotico è presente in concentrazione dal 0,1% al 2%.
  4. 4) Composizioni oftalmiche secondo una delle rivendicazioni precedenti contenti corticosteroidi in misura di 0,1-1%.
  5. 5) Composizioni oftalmiche secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3 contenenti FANS in misura di 0,1-2%.
  6. 6) Composizioni oftalmiche secondo una delle rivendicazioni precedenti comprendenti agenti viscosizzanti, umettanti, lubrificanti, muco adesivi e/o bioadesivi.
  7. 7) Composizioni oftalmiche secondo una delle rivendicazioni precedenti comprendenti soluzioni tampone.
  8. 8) Composizioni oftalmiche secondo una delle rivendicazioni precedenti per il trattamento di affezioni oculari causate soprattutto da batteri Gram-positivi.
  9. 9) Composizioni oftalmiche secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7 per il trattamento di affezioni oculari in presenza di processi infiammatori con eventuale sovrainfezione batterica.
  10. 10) Composizioni oftalmiche secondo una delle rivendicazioni precedenti in cui il confezionamento è effettuato in contenitori monodose e/o in flaconi multi dose.
  11. 11) Composizioni per uso oftalmico secondo una delle rivendicazioni precedenti in cui la teicoplanina è confezionata nei contenitori monodose e/o in flaconi multidose separatamente dalla soluzione liquida, ed è miscelata ad essa immediatamente prima dell’utilizzo.
  12. 12) Composizioni per uso oftalmico secondo una delle rivendicazioni precedenti in cui la teicoplanina è confezionata nei contenitori monodose e/o in flaconi multidose separatamente dalla soluzione liquida con corticosteroidi o FANS ed è miscelata ad essa immediatamente prima dell’utilizzo.
  13. 13) Procedimento per la purificazione della teicoplanina caratterizzato dall’estrazione dei solventi residui ed altre impurezze dalla polvere di antibiotico mediante anidride carbonica (CO2).
  14. 14) Procedimento di purificazione della teicoplanina secondo la rivendicazione 13 in cui la pressione operativa è compresa tra 100 e 500 bar.
  15. 15) Procedimento di purificazione della teicoplanina secondo le rivendicazioni 13 o 14 in cui la temperatura è compresa tra 0°C e 100 °C.
  16. 16) Procedimento di purificazione della teicoplanina secondo una delle rivendicazioni da 13 a 15 in cui il quantitativo di CO2 usato varia da 1 a 100 kg di CO2per Kg di polvere da purificare.
  17. 17) Procedimento di purificazione della teicoplanina secondo una delle rivendicazioni da 13 a 16 in cui il letto di estrazione è costituito dalla miscela di teicoplanina da purificare e materiale inerte allo scopo di aumentare la superficie di contatto soluto/solvente ed ottimizzare la resa di solvente.
  18. 18) Procedimento di purificazione della teicoplanina secondo una delle rivendicazioni da 13 a 17 in cui il letto di estrazione è costituito dalla miscela di teicoplanina da purificare e materiale inerte allo scopo di evitare percorsi preferenziali alla CO2 con disomogeneità distributive all’interno della miscela da purificare tali da inficiare la resa di purificazione.
  19. 19) Procedimento di purificazione della teicoplanina secondo una delle rivendicazioni da 13 a 18 in cui la durata del processo è compresa tra 2 e 5 ore.
  20. 20) Procedimento di purificazione della teicoplanina secondo una delle rivendicazioni da 13 a 19 in cui la resa di estrazione dei solventi è compresa tra 85% e 95% .
IT000131A 2009-02-24 2009-02-24 Composizioni oftalmiche contenenti teicoplanina ITTO20090131A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000131A ITTO20090131A1 (it) 2009-02-24 2009-02-24 Composizioni oftalmiche contenenti teicoplanina

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000131A ITTO20090131A1 (it) 2009-02-24 2009-02-24 Composizioni oftalmiche contenenti teicoplanina

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITTO20090131A1 true ITTO20090131A1 (it) 2010-08-25

Family

ID=41119993

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000131A ITTO20090131A1 (it) 2009-02-24 2009-02-24 Composizioni oftalmiche contenenti teicoplanina

Country Status (1)

Country Link
IT (1) ITTO20090131A1 (it)

Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP0126351A1 (de) * 1983-05-19 1984-11-28 Fried. Krupp Gesellschaft mit beschränkter Haftung Verfahren zur Isolierung und Reinigung von Antibiotika
EP1210947A1 (en) * 1999-06-29 2002-06-05 Toa Pharmaceutical Co., Ltd. Ophthalmic ointments for treating infective eye diseases
US6653469B1 (en) * 2002-06-20 2003-11-25 Murty Pharmaceuticals, Inc. Antibiotic purification method
WO2008083256A2 (en) * 2006-12-29 2008-07-10 Polymedix, Inc. Ophthalmic and otic compositions of facially amphiphilic polymers and oligomers and uses thereof

Patent Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP0126351A1 (de) * 1983-05-19 1984-11-28 Fried. Krupp Gesellschaft mit beschränkter Haftung Verfahren zur Isolierung und Reinigung von Antibiotika
EP1210947A1 (en) * 1999-06-29 2002-06-05 Toa Pharmaceutical Co., Ltd. Ophthalmic ointments for treating infective eye diseases
US6653469B1 (en) * 2002-06-20 2003-11-25 Murty Pharmaceuticals, Inc. Antibiotic purification method
WO2008083256A2 (en) * 2006-12-29 2008-07-10 Polymedix, Inc. Ophthalmic and otic compositions of facially amphiphilic polymers and oligomers and uses thereof

Non-Patent Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Title
DATABASE BIOSIS BIOSCIENCES INFORMATION SERVICE, PHILADELPHIA, PA, US; XP002377601 *
G. CHISARI: "Endophthalmitis: Gram positive ethiological agents and susceptibility to glycopeptides", CURRENT CLINICAL PHARMACOLOGY, vol. 3, 2008, pages 153 - 155, XP008112718 *
M. BRIGGS ET AL.: "Intravitreal penetration of teicoplanin", EYE, vol. 12, 1998, pages 252 - 255, XP008112932 *
P. MARONE ET AL.: "Antibiotic-impregnated fibrin glue in ocular surgery: in vitro antibacterial activity", OPHTHALMOLOGICA, vol. 213, no. 1, 1999 *

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US9314456B2 (en) Antibacterial compounds
CA2966671C (en) Crystalline form of 5-amino-2,3-dihydrophthalazine-1,4-dione sodium salt, pharmaceutical preparations containing the same and method for the production of said form
Kwa et al. Polymyxins: a review of the current status including recent developments
WO2017184735A1 (en) Nlrp3 modulators
US20130089510A1 (en) Otic compositions for the treatment of infections of the internal and external ear in mammals
KR20080036661A (ko) 정제된 리포펩티드의 제조 방법
US20130095057A1 (en) Compounds for the treatment of clostridium difficile-associated disease
EP2303271B1 (en) Treatment of antibiotic-resistant bacteria infection
EP2889034A2 (en) Compositions and methods of treatment comprising ceftaroline
CA2794655A1 (en) Method for treating schizophrenia and related diseases
EP2540299B1 (en) Eye drops for treating eye infection containing levofloxacin, salt thereof or solvate of same, method for treating eye infection, levofloxacin, salt thereof or solvate of same, and utilization thereof
US9402912B2 (en) Antibiotic conjugates directly linked with steroid drugs
US20180029997A1 (en) Quinazolinone antibiotics
ITTO20090131A1 (it) Composizioni oftalmiche contenenti teicoplanina
EP3500288A1 (en) Antimicrobial peptides and uses thereof
WO2001000226A1 (fr) Pommade ophtalmique pour traiter les maladies infectieuses
US20110230431A1 (en) Fosfomycin/tobramycin combinations for the treatment and prevention of ophthalmic, otological and dermatological infections
EP3558304A2 (en) Inhibitors of cytochrome p450 family 7 subfamily b member 1 (cyp7b1) for use in treating diseases
ITMI20080289A1 (it) Composizioni di gemifloxacina con elevata efficacia su patologie oculari
GB2482502A (en) Novel compounds for use in the treatment of Clostridium Difficile and associated diseases
JP2024026085A (ja) フルオロキノロン系抗生物質の眼内投与のための粘膜付着性薬物送達システム
TR201510664A1 (tr) Oti̇k ve/veya oftalmi̇k uygulanan terapöti̇k formülasyonlar
GB2480813A (en) Compounds for the treatment of clostridium difficile-associated disease
GB2480814A (en) Compounds for the treatment of clostridium difficile-associated disease
GB2480815A (en) Compounds for the treatment of clostridium difficile-associated disease