ITTO20080139A1

ITTO20080139A1 - Apparecchiatura per la realizzazione di trattamenti estetici, in particolare per la cura di smagliature

Info

Publication number: ITTO20080139A1
Application number: IT000139A
Authority: IT
Inventors: Gianpiero Nobbio
Original assignee: Oesse S R L
Priority date: 2008-02-28
Filing date: 2008-02-28
Publication date: 2009-08-29
Also published as: WO2009106969A1

Description

D E S C R I Z IO N E

del brevetto per invenzione industriale

La presente invenzione è relativa ad un'apparecchiatura per la realizzazione di trattamenti estetici, in particolare trattamenti della pelle.

Come è noto, i metodi di trattamento della pelle maggiormente utilizzati sono il trattamento a radiofrequenza, il trattamento a dermoabrasione e 1' elettroforesi, attraverso i quali è possibile ottenere il ringiovanimento e il rassodamento della pelle.

In particolare, il trattamento a radiofrequenza è un trattamento non invasivo che sfrutta il calore prodotto dalla radiofrequenza il quale, penetrando alcuni millimetri sotto la pelle, provoca la denaturazione e la contrazione delle fibre di collagene stimolando la produzione di nuovo collagene, in modo tale da ridare compattezza e freschezza alla pelle.

L'elettroforesi è invece un metodo di separazione basato sulla diversa velocità di migrazione di particelle elettricamente cariche attraverso una soluzione, sotto l'influenza di un campo elettrico.

Il principio base è quello di un setaccio molecolare attraverso il quale le diverse molecole vengono fatte passare: la velocità di migrazione dipende dalla massa, dalla dimensione, dalla carica e dalla forma delle varie particelle, ossia dalla loro mobilità elettroforetica . Applicando una differenza di potenziale tra una coppia di elettrodi immersi in un'emulsione, le particelle migrano verso l'elettrodo di carica opposta alla propria, dove si accumulano. L'elettroforesi è un metodo di separazione eccellente per macromolecole, e la sua semplicità di realizzazione e la sua velocità lo rendono uno dei sistemi maggiormente diffusi e utilizzati per accelerare la formazione di nuove cellule dell'epidermide, soprattutto per la cura delle smagliature.

La dermoabrasione è un trattamento che consiste nell ’abradere meccanicamente la parte più superficiale della cute e di migliorare le irregolarità della pelle rendendola più omogenea e levigata e donandole un aspetto più regolare. Con la dermoabrasione è possibile, ad esempio, correggere le cicatrici e le rughe più superficiali del viso e intorno alle labbra e migliorare gli esiti da acne.

Come è noto, ciascuno di tali trattamenti viene effettuato tramite un apposito dispositivo o una specifica apparecchiatura che, generalmente, permette di effettuare un solo tipo di trattamento. Ciò obbliga le strutture sanitarie che desiderano offrire ai propri pazienti una molteplicità di trattamenti della pelle, quali ad esempio centri specializzati in chirurgia estetica, ad acquistare una specifica apparecchiatura per ciascun tipo di trattamento che desiderano offrire, e conseguentemente, a sostenere dei costi piuttosto elevati per l'acquisto di tutte le apparecchiature.

Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un'apparecchiatura per la realizzazione di trattamenti estetici, in particolare per il trattamento della pelle, che consenta di effettuare una pluralità di trattamenti della pelle diversi fra loro.

Oggetto della presente invenzione è pertanto quello di realizzare un'apparecchiatura per la realizzazione di trattamenti estetici come definita nella rivendicazioni allegate .

Per una migliore comprensione della presente invenzione viene ora descritta una forma di realizzazione preferita, a puro titolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, nei quali:

la figura 1 illustra un'apparecchiatura per la realizzazione di trattamenti estetici realizzata secondo la presente invenzione;

la figura 2 illustra uno schema a blocchi dell'apparecchiatura di figura 1;

la figura 3 illustra una porzione di un primo manipolo dell'apparecchiatura di figura 1 e un sistema di raffreddamento facente parte dell' apparecchiatura;

- la figura 4 illustra una porzione di un secondo manipolo dell'apparecchiatura di figura 1;

la figura 5 illustra una porzione di un terzo manipolo dell'apparecchiatura di figura 1;

- la figura 6 illustra una porzione di un quarto manipolo dell'apparecchiatura di figura 1; e

- la figura 7 illustra la forma d'onda di un segnale utilizzato in un trattamento realizzato tramite l'apparecchiatura di figura 1;

Come mostrato in figura 1, l'apparecchiatura per la realizzazione di trattamenti estetici indicata nel suo insieme con 1, comprende:

• un involucro 2;

• un'unità di trattamento a radiofrequenza 3;

• un'unità di depilazione a luce pulsata 4;

• un'unità di trattamento a dermoabrasione 5;

• un'unità di trattamento a elettroforesi 6; • un'unità di gestione 7 del dispositivo 1, per la selezione di almeno una delle unità 3, 4, 5 e 6 e 1' impostazione di modalità operative delle unità 3, 4, 5 e 6;

• un'unità elettronica di controllo 8 (non illustrata in figura) interna all'apparecchiatura 1;

• un'unità elettronica di visualizzazione 9 di funzionalità e modalità operative del dispositivo 1.

Inoltre come mostra la figura 2, l'apparecchiatura per la realizzazione di trattamenti estetici comprende:

• un sistema di raffreddamento 10, collegato con l'unità di trattamento a radiofrequenza 3, con l'unità di depilazione a luce pulsata 4 e con l'unità elettronica di controllo 8; e

• un motore elettrico 11 collegato l'unità di trattamento a dermoabrasione 5.

In particolare, come mostrato in figura 2 e in parte in figura 3, l'unità di trattamento a radiofrequenza 3 comprende :

• un manipolo 12 comprendente due elettrodi 13a e 13b posti ad una distanza d prefissata l'uno dall'altro, ad esempio pari a un 1 cm, e configurato per trasmettere attraverso gli elettrodi 13a-13b un primo segnale bipolare a radio frequenza;

• un manipolo 14 comprendente due elettrodi (non illustrati in figura 3) posti ad una distanza prefissata l'uno dall'altro, ad esempio pari a un 4,5 cm, e configurato per trasmettere attraverso gli elettrodi un secondo segnale bipolare a radiofrequenza; e

• un unità elettronica di controllo 16, collegata con i manipoli 12 e 14 e con l'unità elettronica di controllo 8, e configurata per generare e inviare il primo segnale a radiofrequenza agli elettrodi del manipolo 12 e il secondo segnale a radiofrequenza agli elettrodi del manipolo 14, con cui viene effettuato il trattamento .

In particolare, l'unità elettronica di controllo 16 è configurata per generare e fornire al manipolo 12 un primo segnale bipolare di frequenza prefissata, ad esempio 600KHz, 1 MHz o 1,3MHz, con una potenza di emissione prefissata compresa all'interno di un primo intervallo di valori prefissato, compreso ad esempio fra 30J e 120J. Tali valori sono scelti in funzione di una profondità di penetrazione del segnale nella cute che permette di ottenere un determinato grado di efficacia del trattamento.

Analogamente, l'unità elettronica di controllo 16 è configurata per generare e fornire al manipolo 14 un secondo segnale bipolare di frequenza prefissata ad esempio la stessa frequenza del primo segnale pari a 600KHz, 1 MHz o 1,3MHz, con una potenza di emissione prefissata compresa all'interno di un secondo intervallo di valori prefissato, compreso ad esempio fra 5J e 30J. Inoltre, l'unità elettronica di controllo 13 è configurata per attivare e far funzionare contemporaneamente i manipoli 12 e 14. I manipoli 12 e 14 sono totalmente indipendenti l'uno dall'altro e possono quindi lavorare contemporaneamente su diverse parti del corpo .

Nello specifico, l'unità elettronica di controllo 16 è configurata per generare il primo e il secondo segnale a radiofrequenza in modo di per se noto, ad esempio utilizzando il metodo PWM e prelevando una prima tensione continua da fornire al manipolo 12, ad esempio pari a di 50 Volt, e una seconda tensione continua da fornire al manipolo 14, ad esempio pari a 12 Volt e che vanno ad alimentare due transistor di tipo mosfet.

L'apparecchiatura 1, è configurata in modo tale che un operatore possa selezionare e/o impostare mediante l'unità di gestione 7 la potenza del segnale a radiofrequenza trasmesso tramite gli elettrodi dei manipoli 12 e 14.

In particolare, il trattamento a radiofrequenza effettuato utilizzando il manipolo 12 è particolarmente indicato per ottenere un ringiovanimento della pelle, mentre il trattamento a radiofrequenza effettuato utilizzando il manipolo 14 è particolarmente indicato per ottenere un miglioramento del rassodamento della pelle e può essere utilizzato, ad esempio, per trattare con efficacia la cellulite.

Per rendere più efficace il trattamento a radiofrequenza, i manipoli 12 e 14 sono collegati anche con il sistema di raffreddamento 10 e comprendono, ciascuno, un dispositivo di raffreddamento 22 per ciascun elettrodo, ad esempio una cella di Peltier associata a ciascun elettrodo.

Il raffreddamento degli elettrodi dei manipoli 12 e 14 infatti, permette di diminuire la temperatura della superficie della pelle che è a contatto con il manipolo 12 o 14 durante il trattamento, e di aumentare la resistenza della superficie della pelle, in modo tale che il segnale trasmesso, che è comunque una corrente elettrica, tenda a penetrare più a fondo e a raggiungere le zone di cute più conduttive. In particolare è stato appurato che il trattamento a radiofrequenza risulta particolarmente efficace se la temperatura della superficie di cute trattata è compresa fra i 5°C e 10 °C. A tale scopo il dispositivo 1 è configurato in modo tale che un operatore possa selezionare e/o impostare mediante l'unità di gestione 7 la temperatura di raffreddamento dei manipoli 12 e 14.

In particolare, come mostra la figura 3, il sistema di raffreddamento 10 del dispositivo 1, comprende un contenitore 41 di un fluido refrigerante, uno scambiatore di calore 40, una pompa di circolazione 23, e un circuito di raffreddamento 24 che collega il contenitore 41 con lo scambiatore di calore 22 e la pompa 23 con i dispositivi di raffreddamento 22 dei manipoli 12 e 14 dell''unità di trattamento a radiofrequenza 3.

Nel caso in cui i dispositivi di raffreddamento 22 degli elettrodi dei manipoli 12 e 14 siano costituiti da celle di Peltier, il raffreddamento degli elettrodi avviene nel seguente modo.

Le celle di peltier sono semiconduttori che attraversati da una corrente elettrica si riscaldano su un lato e si raffreddano sull'altro generando in pochi secondi una differenza di temperatura tra i due lati che può raggiungere anche i 60°C. Pertanto, ciascuna cella di Peltier 22 associata con uno degli elettrodi 13a, 13b, 15a e 15b viene alimentata in corrente mediante l'unità elettronica di controllo 16, e viene disposta nel manipolo in modo tale da presentare, quando alimentata, il lato freddo a contatto con l'elettrodo e il lato caldo a contatto con il circuito di raffreddamento 24. In particolare, come mostra la figura 3, il lato caldo di ciascuna cella 22 viene raffreddato dal fluido di raffreddamento che dal circuito di raffreddamento 24 affluisce in una camera di raffreddamento 42 le cui pareti sono a contatto con i lati caldi di ciascuna cella 22.

Per garantire l'isolamento elettrico del paziente sottoposto a trattamento della pelle a radiofrequenza, l'apparecchiatura 1 è provvista di un trasformatore (non illustrato in figura) che isola elettricamente l'unità di trattamento a radiofrequenza 3 dal corpo del paziente. Inoltre sempre per garantire la sicurezza del paziente, l'apparecchiatura 1 è provvista di appositi circuiti elettrici (non illustrato in figura) configurati per misurare la corrente e la tensione applicata sulla superficie della pelle e per trasmettere i valori misurati all'unità elettronica di controllo 8 del dispositivo 1 che provvede a trasmetterli all'unità di visualizzazione che li visualizza. Ciò permette all'operatore di impostare correttamente la frequenza e la potenza del segnale a radiofrequenza e garantire una certa sicurezza nell'emissione della stessa. Per facilitare inoltre l'applicazione della radiofrequenza e migliorarne i suoi effetti è consigliato utilizzare una crema, ad esempio epilgel, che migliora la conduttività' elettrica della pelle e la penetrazione del segnale a radiofrequenza nella parte da trattare.

In particolare, come mostrano le figure 1, 2 e 4, l'unità di depilazione a luce pulsata 4 comprende:

• un manipolo 17 comprendente una lampada 18, ad esempio di tipo flash, avente una potenza massima prefissata, ad esempio 50J, e un filtro 19 posto davanti alla lampada 18, e collegato con il sistema di raffreddamento 10 (rappresentato in figura 4 in maniera semplificata) ; e

• un unità elettronica di controllo 21, collegata con il manipolo 17 e con l'unità elettronica di controllo 8 e configurata per controllare il funzionamento della lampada .

In dettaglio, l'unità elettronica di controllo 21 è configurata per comandare l'accensione e lo spegnimento della lampada 18 a intervalli di tempo prefissati compresi, ad esempio, tra i 10 e 200 ms, affinchè essa emetta una luce pulsata che, attraverso il filtro 19, va ad investire la superficie cutanea a contatto con il manipolo 12 ed in particolare i peli della superficie che si desidera eliminare.

Analogamente al trattamento a radiofrequenza, anche il trattamento per la depilazione a luce pulsata prevede la possibilità di raffreddare la superficie di pelle che si desidera trattare, allo scopo di rendere più efficace il trattamento.

A tale scopo, come mostra la figura 4, il circuito di raffreddamento 24 presenta una diramazione che si estende all'interno del manipolo 17 e che forma una camera 43 che si estende nell'intorno della lampada 18 e in cui si deposita del fluido refrigerante. In tal modo si ottiene il raffreddamento della lampada 18 nel caso in cui l'operatore selezioni mediante l'unità di gestione 7 del dispositivo 1, il trattamento di depilazione a luce pulsata con il raffreddamento del manipolo 17 e imposti la temperatura di raffreddamento desiderata. In tal caso infatti l'unità elettronica di controllo 8 comanda un'apposita valvola (non illustrata in figura 4, posta a monte della camera 43 e che permette l'afflusso del fluido refrigerante nella camera 43.

Alternativamente, il sistema di raffreddamento 10 delle celle di Peltier 22 e della lampada 18 del manipolo 17, potrebbe comprendere, al posto del circuito di raffreddamento sopra descritto, semplicemente uno scambiatore di calore associato ad una ventola. Tale sistema è comunque meno efficace del precedente in quanto, come è noto l'aria, ha un potere calorico inferiore rispetto a quello dell'acqua.

Il trattamento a dermoabrasione viene invece realizzato mediante l'unità di trattamento 5, configurata per creare delle microabrasioni sulla pelle del paziente tramite un meccanismo di pompaggio e aspirazione di una sostanza micropeeling.

In particolare, come mostra la figura 2, l'unità di trattamento a dermoabrasione 5 comprende:

• un manipolo 25 configurato per applicare la sostanza micropeeling sulla superficie di cute che si desidera trattare;

• il motore elettrico il collegato il manipolo 25; e • un unità elettronica di controllo 26, collegata con il manipolo 25, con il motore elettrico il e con l'unità elettronica di controllo 8, e configurata per controllare l'unità di trattamento a dermoabrasione 5. In particolare, come mostra la figura 5, il manipolo 25 comprende un corpo 45, realizzato ad esempio in alluminio, all'interno del quale sono ricavati un condotto 27 attraverso il quale transita la sostanza micropeeling, ad esempio idrossido di alluminio micronizzato, e un condotto di aspirazione 28, attraverso il quale viene aspirata la sostanza micropeeling insieme ai frammenti di cute abrasa, e una testina monouso 30 realizzata preferibilmente in vidiam che va a diretto contatto con la superficie di cute sottoposta al trattamento e dalla quale la sostanza micropeeling fuoriesce attraverso due fori passanti.

L'aspirazione della sostanza micropeeling viene realizzata mediante il motore elettrico il regolabile e un'elettrovalvola (non illustrata in figura) comandata dall'unità elettronica di controllo 26 che va ad agire sul tubo di aspirazione. Il micropeeling nuovo viene raccolto in un contenitore di mandata, mentre quello usato viene raccolto in un contenitore di aspirazione (entrambi non illustrati in figura) che si trovano all'interno dell'involucro del dispositivo 1.

Durante il trattamento a dermoabrasione, la superficie di pelle colpita viene abrasa dolcemente, in modo tale da scoprire gli strati superficiali della cute. In seguito all'azione infiammatoria delle particelle d'alluminio, gli strati superficiali della pelle si riformano privi di segni. Tale trattamento è pertanto particolarmente indicato per l'eliminazione delle smagliature .

Il trattamento a elettroforesi, permette il trasporto molecolare oltre la barriera dermica, consentendo l'introduzione di sostanze attive a differenti profondità nei tessuti viventi senza danneggiare l'epidermide per mezzo di un'onda elettrica bipolare. Tale trattamento è particolarmente indicato per la cura delle smagliature in quanto permette di veicolare all'interno della pelle particolari sostanze che accelerano la formazione di nuove cellule e favoriscono la rigenerazione della pelle.

In particolare, il trattamento a elettroforesi viene effettuato mediante l'unità di trattamento 6 che, come mostra la figura 2 e in particolare la figura 6, comprende :

• un dispensatore 31 e un dispensatore 32, ad esempio del tipo a doccia, configurato per fornire una sostanza da distribuire sulla superficie di cute da trattare e per trasmettere all'interno della suddetta superficie il segnale rappresentato nella figura 7, e un elettrodo 34 collegato con il dispensatore 31 (per semplicità descrittiva in figura 1 è illustrato solo l'elettrodo 34 associato al dispensatore 31); e

• un unità elettronica di controllo 33, collegata con i dispensatori 31 e 32 e con l'unità elettronica di controllo 8 del dispositivo 1, e configurata per generare ed inviare ai dispensatori 31 e 32 il segnale di figura 7 con cui viene effettuato il trattamento e per controllare l'unità di trattamento a elettroforesi 6.

In particolare, come illustrato in figura 6, il dispensatore 31 comprende un polo positivo 35 e almeno un contenitore 36 dove viene stoccata la sostanza attiva, ad esempio gel miscelato con un principio attivo ionizzabile e idrosolubile.

In particolare, il polo positivo 35 del dispensatore 35 e l'elettrodo 34, che rappresenta il polo negativo, sono configurati per trasmettere alla pelle un segnale bipolare del tipo illustrato in figura 7 generato dall'unità elettronica di controllo 33, che permette di introdurre la sostanza attiva nella pelle. Nello specifico, come mostra la figura 7, il suddetto segnale presenta una forma d'onda asimmetrica rispetto al suo zero, e ha un onda positiva avente un primo picco massimo prefissato, ad esempio pari a 50-60V, che è funzione del carico applicato, un onda negativa avente un secondo picco massimo prefissato, ad esempio pari a - 25V, ed una frequenza relativamente bassa, ad esempio pari a 2 Hz, e pertanto perfettamente sopportabile dal corpo umano.

Preferibilmente, di nuovo in riferimento alla figura 1, l'elettrodo 34 e del tipo a tela e viene appoggiato in una parte del corpo differente da quella sottoposta a trattamento su cui viene passato il dispensatore, in modo da garantire la chiusura del circuito elettrico.

L'introduzione della sostanza attiva tramite il segnale bipolare avviene nel seguente modo.

Quando la semionda positiva del segnale si trova sul polo positivo del dispensatore 31, tutti gli ioni positivi della sostanza attiva tenderanno ad allontanarsi dal polo positivo e ad andare verso l'elettrodo 34 attraversando il corpo umano e quindi gli stati di epidermide su cui viene passato il dispensatore 31, e a depositarsi su di esso; quando il segnale elettrico cambia di segno e la semionda negativa del segnale si trova sul polo positivo del dispensatore 31, tutti gli ioni positivi della sostanza attiva depositati sull'elettrodo 34 si allontanano dall'elettrodo 34 e si spostano verso il polo positivo del dispensatore 31 attraversando nuovamente il corpo umano e quindi gli stati di epidermide.

Il trattamento a elettroforesi può essere applicato in alternativa al trattamento a radiofrequenza ed è particolarmente indicato per il trattamento delle smagliature, della cellulite, dei dolori muscolari, etc.. Anche in questo caso, la disponibilità di due manipoli permette di per poter operare in contemporanea su due parti differenti del corpo profondo.

In particolare, l'unità di gestione 7 del dispositivo 1, può essere costituita da una tastiera, o da una rotella o manopola in grado, oltre che di ruotare, anche di essere premuta, o da una serie di pulsanti.

L'unità elettronica di visualizzazione 9 è invece costituita da un display a cristalli liquidi sul quale vengono visualizzati i dati immessi dall'utente, nonché le diverse funzioni selezionabili dall'operatore e implementate dalle unità di trattamento 3, 4, 5 e 6, e le informazioni fornite all'operatore.

L'unità di gestione 7 e l'unità di visualizzazione 9 possono inoltre essere integrati in un unico dispositivo di tipo "touch screen", in cui l'inserimento dati o la selezione delle diverse funzioni può essere effettuato o tramite un dito oppure tramite un opportuno stilo ("stilus") .

Tutti i contenitori delle sostanze necessarie ad effettuare i trattamenti sopra descritti, sono contenuti all'interno dell'involucro del dispositivo 1.

Il vantaggio principale dell'apparecchiatura dell'invenzione, è quello di consentire di effettuare una pluralità di trattamenti della pelle diversi fra loro utilizzando un'unica apparecchiatura.

Risulta infine chiaro che a quanto qui descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall'ambito di protezione della presente invenzione, come definito nelle rivendicazioni allegate .

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per la realizzazione di trattamenti estetici, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi per la realizzazione di una pluralità di trattamenti della pelle.
2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione l,in cui detti mezzi per la realizzazione di una pluralità di trattamenti della pelle comprendono: • primi mezzi (3) per un trattamento della pelle mediante radiofrequenza; • secondi mezzi (4) per un trattamento della pelle mediante luce pulsata; • terzi mezzi (5) per un trattamento della pelle mediante dermoabrasione; e • quarti mezzi (6) per un trattamento della pelle mediante elettroforesi 6.
3. Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 2, comprendente inoltre: • mezzi di visualizzazione (9); • mezzi di inserimento dati (7); e • mezzi elettronici di controllo e di elaborazione (8) collegati con detti primi, secondi, terzi e quarti mezzi di trattamento (3,4,5,6), con detti mezzi di visualizzazione (9) e con detti mezzi di inserimento dati (7) e configurati per controllare modalità operative di detti primi, secondi, terzi e quarti mezzi di trattamento (3,4,5,6), detti mezzi di visualizzazione e detti mezzi di inserimento dati (7).
4. Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 3, in cui detti primi mezzi (3) per un trattamento della pelle mediante radiofrequenza comprendono: • un primo manipolo (12) configurato per trasmettere un primo segnale a radio frequenza; • un secondo manipolo (14) configurato per trasmettere un secondo segnale a radiofrequenza; e • mezzi elettronici di controllo (16), collegati con detti primo (12) e secondo manipolo (14) e con detti mezzi elettronici di controllo e di elaborazione (8), configurati per controllare detti primi mezzi (3) e per generare e inviare il primo segnale a radiofrequenza al manipolo 12 e il secondo segnale a radiofrequenza al manipolo 14; in cui detti secondi mezzi (4) per un trattamento della pelle mediante luce pulsata comprendono: • un terzo manipolo (17) comprendente una lampada (18) configurata per emettere detta luce pulsata, ed • mezzi elettronici di controllo (21), collegati con il terzo manipolo (17) e con detti mezzi elettronici di controllo e di elaborazione (8) di detto dispositivo (1), e configurati per controllare il funzionamento di detti secondi mezzi per un trattamento della pelle mediante luce pulsata; in cui detti terzi mezzi (5) per un trattamento della pelle mediante dermoabrasione comprendono: • un quarto manipolo (25) configurato per applicare una sostanza micropeeling sulla superficie di cute trattata e per aspirare la sostanza micropeeling insieme ai frammenti di pelle abrasa; • un motore elettrico (11) collegato detto quarto manipolo (25); e • mezzi elettronici di controllo (26), collegati con detto quarto manipolo (25), con il motore elettrico (11) e con detti mezzi elettronici di controllo e di elaborazione (8) di detta apparecchiatura (1), e configurati per controllare detti mezzi (5) di trattamento della pelle mediante dermoabrasione; in cui detti quarti mezzi (6) per un trattamento della pelle mediante elettroforesi comprendono: • un quinto manipolo (31) e/o un sesto manipolo (32) configurati, ciascuno, per fornire una sostanza da distribuire sulla superficie di cute da trattare e per trasmettere all'interno della suddetta superficie un terzo segnale elettrico di potenza e frequenza prefissate; e • mezzi elettronici di controllo (33) collegati con i detti quinto (31) e/o sesto manipolo (32) e con detti mezzi elettronici di controllo e di elaborazione (8) di detta apparecchiatura (1), e configurati per controllare detti quarti mezzi (6) e per generare e inviare il terzo segnale al quinto (12) e/o al sesto (14) manipolo.
5. Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 4, in cui detto primo manipolo (12) comprende un primo (13a) e un secondo elettrodo (13b) posti l'uno di fronte all'altro ad una prima distanza prefissata , e in cui detto secondo manipolo (14) comprende un terzo (13a) e un quarto elettrodo (13b) posti l'uno di fronte all'altro ad una seconda distanza prefissata maggiore di detta prima distanza .
6. Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 5, comprendente inoltre: • primi mezzi di raffreddamento (10) di detti primi mezzi (3) di trattamento a radiofrequenza, e di detti secondi mezzi (4) per un trattamento della pelle mediante luce pulsata.
7. Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 6, in cui detti primi mezzi (3) di trattamento a radiofrequenza comprendono secondi mezzi di raffreddamento accoppiati con detti un primo (13a), secondo (13b), terzo (13a) e quarto elettrodo (13b).
8. Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 7, in cui detti secondi mezzi di raffreddamento comprendono delle celle di Peltier.
9. Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 7, in cui detti secondi mezzi (4) per un trattamento della pelle mediante luce pulsata comprendono terzi mezzi di raffreddamento di detta lampada (18) per l'emissione di detta luce pulsata.