ITUB20159823A1 - Apparecchiatura elettromedicale per il trattamento del corpo umano e procedimento di trattamento mediante detta apparecchiatura - Google Patents

Apparecchiatura elettromedicale per il trattamento del corpo umano e procedimento di trattamento mediante detta apparecchiatura Download PDF

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ITUB20159823A1
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Description

D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
La presente invenzione concerne una apparecchiatura elettromedicale per il trattamento del corpo umano, ed un procedimento di trattamento mediante detta apparecchiatura secondo il preambolo delle rispettive rivendicazioni indipendenti.
L'apparecchiatura di cui trattasi è del tipo vantaggiosamente destinata ad essere impiegata per trattamenti localizzati e non invasivi del corpo umano agendo dall'esterno del corpo stando nonnalmente a diretto contatto con la cute, al fine di ottenere un beneficio di tipo cosmetico e/o medicale.
L’apparecchiatura oggetto della presente invenzione si inserisce pertanto nell’ambito delle apparecchiature per il trattamento medicale o cosmetico allo scopo di trattare problematiche specifiche della cute o dei tessuti superficiali del corpo umano, come ad esempio l'epidermide e/o il denna, ed in particolare a titolo esemplificativo per favorire la distensione delle mghe, lo scioglimento di accumuli adiposi o la circolazione linfatica, ma anche per favorire la cura di patologie, come ad esempio ulcere varicose, ulcere flebiti che, ulcere arteriopatiche, acne, piaghe da ustioni, ferite non rimarginabili e celluliti, ovvero per trattare organi più interni del corpo umano, come ad esempio favorire la rimarginazione di fratture ossee e/o favorire la cura di altre patologie come artrosi, artriti, periartriti, reumatismi, sciatalgie, osteoporosi, pseudoartrosi, lombalgie, torcicollo e artrosi cervicali.
Stato della tecnica
Come è noto, sono note molte apparecchiature elettromedicali che prevedono di applicare al corpo del paziente, mediante un manipolo ovvero una testa operativa, diverse tipologie di trattamenti, come ad esempio un'azione massaggiale, un campo magnetico pulsato (magnetoterapia), un campo elettrico pulsato o altri trattamenti ancora.
Sono note in particolare, apparecchiature per elettroporazione, ad esempio descritte nei brevetti IT T02007A000477 e PCT WO 01/07583, US 2014066836, le quali si basano sull'applicazione di impulsi elettrici alle cellule per produrre un campo elettrico che renda permeabile la struttura cellulare. Tali apparecchiature vengono impiegate soprattutto per applicazioni biologiche, microbiologiche e farmacologiche e detenninano introduzione di molecole o principi attivi all'interno delle cellule, attraverso le membrane cellulari.
Più in dettaglio, la membrana cellulare si comporta come un dielettricoavente una propria rigidità dielettrica. Esiste pertanto un valore di limite del campo elettrico oltre il quale essa si “fora”, dando origine al fenomeno chiamato elettroporazione.
L’ elettroporazione è vantaggiosamente indotta per veicolare dentro le cellule molecole specifiche (ad esempio farmaci o parti di DNA).
L’intensità del campo elettrico applicato e/o la durata del impulso e quindi dell’ esposizione a tale campo sono scelti, per consentire ai pori formatisi a seguito degli impulsi elettrici di richiudersi dopo un intervallo di tempo nel quale sono possibili scambi diretti tra i compartimenti intracellulari ed extracellulari.
L’ elettroporazione è eseguita mediante l’uso di elettroporatori che consistono in sistemi che creano una corrente elettrica che viene fatta scorrere all’interno di una soluzione contente le cellule in esame.
Le molecole o principi attivi convogliati nelle cellule possono essere sostanze inorganiche (come ad esempio fannaci) oppure molecole organiche (come ad esempio molecole di DNA).
Allo scopo tali apparecchiature applicano una tensione elettrica impulsata sulla pelle ovvero ad un substrato comprendente cellule cosi da indurre il passaggio di una corrente.
Corrente e tensione possono venire opportunamente controllati per ottenere una indicazione del grado di elettroporazione nel substrato.
E' altresì noto che, per sviluppare corrispondenti azioni di veicolazione attraverso le cellule impiegare apparecchiature d'elettroporazione dotate di manipoli. I manipoli sono collegati a circuiti elettronici generatori di impulsi elettrici con ampiezza e frequenza predeterminate e sono predisposti per essere appoggiati e movimentati sulle zone del corpo che si desiderano trattare interponendo fra la loro testa e la cute i prodotti farmacologici e/o naturali e/o estetici, che si devono veicolare. Sono inoltre previste piastre di massa aventi la funzione di chiudere i circuiti elettronici generatori.
La particolare fonna d'onda emessa dai manipoli, la frequenza, Γ impulso di corrente e quindi di campo elettrico consentono di determinare riapertura di canali interstiziali nelle cellule in tempi brevi, senza generare elettrolisi. Attraverso i canali interstiziali avviene la veicolazione dei principi attivi.
Un inconveniente di queste apparecchiature risiede nella scarsa efficacia di tale veicolazione stante la bassa mobilità dei principi attivi e quindi della conseguente difficoltà a penetrare nei canali interstiziali delle cellule.
E d’altra parte noto il fenomeno della magnetoforesi con il quale viene indotto un movimento in una sostanza magnetizzabile, causato da un gradiente di campo magnetico.
Applicando un campo magnetico infatti i dipoli magnetici che nonnalmente in assenza di un campo magnetico sono disposti in modo casuale, tendono ad orientarsi parallelamente al campo stesso, determinando una polarizzazione magnetica, espressa da un momento magnetico di dipolo. A seguito della applicazione di un campo magnetico, materiali diversi rispondono in modo differente. In particolare, i materiali diamagnetici sono sostanze che vengono respinte da un campo magnetico esterno, e che si osserva in quei materiali i cui atomi non posseggono un momento di dipolo magnetico proprio come ad esempio l'acqua, il DNA, la maggior parte dei composti organici e alcuni metalli.
Il campo magnetico pulsato di tipo ELF (Extremily Low Frequency) applicato sul corpo umano genera una efficace magnetoforesi grazie al meccanismo di magnetocinesi ovvero di movimentazione di un volume di liquido ad opera dei campi magnetici.
E noto dal brevetto WO 2013121265 l’impiego di un manipolo portante associato un trasduttore elettromagnetico collegato con un generatore per trasfonnare la corrente elettrica pulsata in un campo magnetico pulsato. Tale trasduttore elettromagnetico è configurato affinché il flusso del campo magnetico pulsato interessi una superficie della pelle su cui si appoggia il manipolo.
Grazie a questa soluzione, il corpo viene sottoposto ad un efficace trattamento magnetoterapico prodotto dal campo magnetico pulsato, ossia a impulsi, il quale può essere sfruttato per ottenere molteplici effetti antalgici e/o terapeutici nella cura di svariate patologie. A titolo esemplificativo, l'azione del campo magnetico pulsato può essere efficacemente utilizzata per ottenere un'azione antinvecchiamento tissutale, effetti benefici sul sistema nervoso centrale e periferico, influenze positive di tipo bioenergetico, effetti lenitivi delle infiammazioni, effetti benefici sul sangue, sul tessuto osseo e sull'apparato digerente.
Sono infine noti molti manipoli che utilizzano correnti elettriche, o vibrazioni o ultrasuoni per trattare la pelle del corpo umano come ad esempio descritto nei brevetti US 2006122631 o US 2007232966 o US 2010160782 i quali non si sono dimostrati particolarmente performanti per veicolare principi attivi aU’intemo delle cellule.
Un inconveniente di queste apparecchiature elettromedicali consiste tuttavia nel fatto di manifestare una efficacia limitata che richiede numerose e lunghe sedute terapeutiche prima di raggiungere risultati apprezzabili.
È noto dal brevetto EP 2307095 una apparecchiatura per il ringiovanimento di una porzione di pelle di un paziente mediante applicazione sinergica di calore e campi elettromagnetici pulsati. Tale nota apparecchiatura comprende almeno due elettrodi atti ad essere posti su detta regione della pelle del paziente, ciascuno di detti elettrodi è almeno parzialmente avvolto da una bobina; ciascuno degli elettrodi è adatto per entrambe le funzioni: di fornire impulsi elettromagnetici alla regione della pelle di un paziente; e applicare calore fino alla temperatura T alla regione della pelle del paziente; tutti gli elettrodi sono atti a fornire contemporaneamente impulsi elettromagnetici alla regione di pelle del paziente e ad applicare calore alla regione della pelle del paziente.
Presentazione delTinvenzione
In questa situazione, il problema alla base della presente invenzione è pertanto quello di mettere a disposizione una apparecchiatura elettromedicale per il trattamento del corpo umano, ed un procedimento di trattamento mediante detta apparecchiatura, i quali consentano di veicolare dentro le cellule molecole specifiche come ad esempio farmaci, principi attivi o parti di DNA.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione una apparecchiatura elettromedicale per il trattamento del corpo umano ed un procedimento di trattamento che effettuino un trattamento non invasivo del corpo umano.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione una apparecchiatura elettromedicale che sia costruttivamente semplice ed operativamente del tutto affidabile.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
- la figura 1 mostra un particolare relativo ad un manipolo di una prima foima realizzativa dell’ apparecchiatura elettromedicale per il trattamento del corpo umano secondo l'invenzione, in una vista prospettica dall’alto;
- la figura 2 mostra il manipolo di figura 1 in una vista prospettica dal basso; - la figura 3 mostra il manipolo delle figure 1 e 2 in una vista in sezione;
- la figura 4 mostra un particolare relativo ad un manipolo di una seconda fonna realizzativa dell’ apparecchiatura elettromedicale per il trattamento del corpo umano secondo l'invenzione, in una vista prospettica dall’alto; - la figura 5 mostra il manipolo di figura 4 in una vista prospettica dal basso; - la figura 6 mostra il manipolo delle figure 4 e 5 in una vista in sezione;
- la figura 7 mostra uno schema logico dell’apparecchiatura elettromedicale per il trattamento del corpo umano secondo l'invenzione.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferita Con riferimento agli uniti disegni è stato indicato nel suo complesso con 1 una apparecchiatura elettromedicale per il trattamento del corpo mnano oggetto della presente invenzione.
Con il termine elettromedicale dovrà intendersi sia una apparecchiatura a scopo curativo sia una apparecchiatura a scopo cosmetico od estetico, dovendosi intendere con tale termine più genericamente una apparecchiatura per il trattamento del corpo che migliori 1’assunzione di principi attivi come verrà meglio chiarito nel seguito.
Essa è destinata ad essere vantaggiosamente impiegata per il trattamento localizzato e non invasivo del corpo umano, in particolare per veicolare molecole o macromolecole di principi attivi per uso curativo o cosmetico cosi come per veicolare farmaci ad esempio comprendenti strutture vescicolari, ovvero principi attivi, marker per risonanza magnetica o anche principi attivi per il trattamento tennico del cancro.
Tale apparecchiatura potrà essere impiegata con la finalità di trattare problematiche specifiche della cute o dei tessuti superficiali del corpo umano, come ad esempio repidermide e/o il derma. A titolo esemplificativo, tale apparecchiatura può essere predisposta per favorire riassorbimento di molecole per la distensione delle mghe, lo scioglimento di accumuli adiposi o la circolazione linfatica, ma anche per favorire la cura di vere e proprie patologie, come ad esempio ulcere varicose, ulcere flebitiche, ulcere arteriopatiche, acne, piaghe da ustioni, ferite non rimarginabili e celluliti, nonché per riattare organi più interni del corpo umano, come ad esempio favorire la rimarginazione di fratture ossee e/o favorire la cura di altre patologie come artrosi, artriti, periartriti, reumatismi, sciatalgie, osteoporosi, pseudoartrosi, lombalgie, torcicollo e artrosi cervicali.
L’apparecchiatura 1 comprende un manipolo 2, il quale è atto ad essere afferrato da un operatore per essere appoggiato sulla cute di un paziente con una faccia di appoggio 4 e mosso in corrispondenza delle zone del corpo da trattare.
Allo scopo, il manipolo 2 comprende anzitutto un corpo scatolare di supporto 3 internamente cavo, la cui forma esterna è ergonomica per facilitarne la presa da parte dell'operatore.
L’apparecchiatura comprende un generatore di campo elettrico pulsato 5, il quale è collegato elettricamente ad almeno due elettrodi elettroporatori 6 disposti in corrispondenza della faccia di appoggio 4 del manipolo 2. Tali elettrodi 6 sono destinati ad entrare in contatto con la cute del paziente nella zona del corpo da trattare per trasmettere impulsi di corrente.
Il generatore di campo elettrico pulsato 5 prevede la chiusura del campo tra gli stessi elettrodi 6 del manipolo 2 ovvero diversamente tra gli elettrodi 6 del manipolo 2 ed un secondo elettrodo 60, applicabile al corpo in posizione distale ed in particolare al potenziale di terra. Pertanto ancora più chiaramente gli elettrodi 6 montati sul manipolo 2 potranno essere alimentati dal generatore di campo elettrico pulsato 5 a differente polarità chiudendo il circuito elettrico tra di essi in uno spazio molto breve oppure con analoga polarità prevedendo la chiusura del circuito elettrico su di un secondo elettrodo 60, esterno al manipolo 2, e quindi facendo percorrere alla conente un tragitto molto più lungo.
In accordo con la prima forma realizzativa rappresentata nelle figure 1-3, il manipolo 2 porta montati sulla faccia di appoggio 4 una pluralità di elettrodi 6 (in numero di sei nell’ esempio raffigurato) disposti circonferenzialmente. In accordo con una prima modalità operativa selezionabile nei mezzi di controllo 11 indicati nel seguito, gli elettrodi 6 sono alimentati dal generatore di campo pulsato 5 con differente polarità alternativamente lungo la circonferenza cosi da richiudere i circuiti elettrici tra elettrodi contigui 6. Le correnti pulsate transitano in maniera abbastanza superficiale sulla cute della zona del corpo del paziente riattata.
In accordo con una seconda modalità operativa anch’essa selezionabile attraverso i mezzi di controllo 11 gli elettrodi 6 sono alimentati dal generatore di campo pulsato 5 con uguale polarità essendo previsto un secondo elettrodo, preferibilmente piasriiforme di differente polarità ovvero al potenziale di terra rispetto al quale si chiudono gli impulsi di corrente che vengono emessi dagli elettrodi 6. Le correnti pulsate transitano in questo caso in maniera più profonda nella zona del corpo del paziente da riattare.
In accordo con la seconda forma realizzativa rappresentata nelle figure 4-6, il manipolo 2 porta montati sulla faccia di appoggio 4 una pluralità di elettrodi 6 (in numero di quattro nelL esempio raffigurato) di cui almeno un elettrodo 6 è posto centralmente ed un gruppo di altri elettrodi 6 è posto tutt’attorno con gli elettrodi 6 di tale gruppo equi di stanziati da quello centrale.
In accordo con la prima modalità operativa selezionabile nei mezzi di controllo 11 indicati nel seguito, gli elettrodi 6” del gruppo e l’elettrodo centrale 6’ sono alimentati dal generatore di campo pulsato 5 con differente tra polarità cosi da richiudere i circuiti elettrici tra l’elettrodo centrale e gli elettrodi che lo circondano. Le correnti pulsate transitano in maniera abbastanza superficiale sulla cute della zona del corpo del paziente trattata.
In accordo con una seconda modalità operativa anch’essa selezionabile attraverso i mezzi di controllo 11 tutti gli elettrodi 6 del manipolo sono alimentati dal generatore di campo pulsato 5 con uguale polarità essendo previsto un secondo elettrodo 60, preferibilmente piastriforme di differente polarità ovvero al potenziale di terra rispetto al quale si chiudono gli impulsi di corrente che vengono emessi dagli elettrodi 6. Le correnti pulsate transitano in questo caso in maniera più profonda nella zona del corpo del paziente da trattare.
A seconda della destinazione d’uso e della vastità dell’area da trattare, il manipolo 2 potrà avere una conformazione più ingombrante ed impugnabile con il palmo della mano come rappresentato nella forma realizzativa delle figure 1-3, ovvero una conformazione più assottigliata meno ingombrante sostanzialmente impugnabile a penna. Quest’ultimo manipolo a penna 2 potrà essere vantaggiosamente impiegato ad esempio nel viso ove è richiesto di manovrare su aree della cute più piccole.
In accordo con la presente invenzione e come illustrato in entrambe le forme realizzative sopra indicate, la faccia di appoggio 4 del manipolo 2 è definita attraverso le facce di contrattazione degli elettrodi 6.
Vantaggiosamente, ed in accordo con entrambe le forme realizzative gli elettrodi il corpo scatolare di supporto 3 comprende una camera di contenimento 30 delimitata da pareti laterali 31 e chiusa da un coperchio di chiusura 32, preferibilmente in materiale trasparente, trattenuto in appoggio su un bordo libero (rivolto verso la faccia di appoggio 4) delle pareti laterali 31 mediante mezzi di fissaggio ad esempio comprendenti un tirante 33 che fa tenuta internamente su uno spallamento 34 solidale al corpo scatolare di supporto 3.
Gli elettrodi sono montati ad attraversamento di fori ricavati sul coperchio 32 e collegati meccanicamente ed elettricamente ad un circuito stampato 35.
Preferibilmente, sono previsti dei punti di illuminazione e/o riscaldamento 36 ottenuti con led disposti sul manipolo in corrispondenza della sua faccia di appoggio 4. Preferibilmente i led 36 sono montati sul circuito stampato 35 ed immettono luce attraverso il coperchio 32 in materiale trasparente.
Come meglio descritto nel seguito, il campo elettrico pulsato è atto a generare elettroporazione delle cellule nella zona del corpo da trattare con veicolazione trasdermica per elettroforesi o per dielettroforesi di molecole polarizzate o neutre contenute in una composizione terapeutica posta a contatto con la cute nella suddetta zona del corpo da trattare.
Allo scopo, il campo elettrico pulsato ha preferibilmente frequenza compresa tra 0.1 e 1kHz e vantaggiosamente è ottenuto dalla sovrapposizione di due onde di cui una triangolare portante compresa tra 0.2 e 0.8 kHz ed in particolare da 0.6 kHz, ed una modulante variabile in base allo specifico trattamento da effettuare da 0 a 1kHz.
Il generatore di campo elettrico 5 è regolato nella sua tensione impulsiva per comportare picchi di corrente che non eccedano quella impostata da 0,1 a 8mmAmpere e preferibilmente fino ad un massimo di 5 mm Ampere.
La tensione varia da 0,1 Volt fino ad un massimo di 55Volt.
La composizione terapeutica potrà contenere molecole di principi attivi di farmaci, marker, o principi cosmetici diffusi o disciolti all’interno di un mezzo acquoso, in gel on crema. La composizione terapeutica potrà essere costituita da un gel cosmetico o da una crema cosmetica.
La composizione terapeutica sopra citata si comprende preferibilmente un mezzo di veicolazione, ad esempio acquoso od in gel o costituito da una crema, contenente disciolti o distribuiti all’ interno molecole di principi cosmetici e/o farmaceutici. Tale composizione terapeutica è necessariamente almeno parzialmente conduttiva con valore di conducibilità, di per sé noto, suscettibile di determinare la veicolabilità trasdermica dei principi cosmetici e/ farmaceutici.
In caso di composizione terapeutica comprendete un gel cosmetico od una crema saranno presenti, in modo di per sé noto, sali disciolti per consentire il passaggio della corrente elettrica.
Vantaggiosamente, la conducibilità della composizione terapeutica ha valori compresi tra i 1.000 ed i 5.000 pScrri<1>e preferibilmente tra i 1.500 di 3.500 μ Serri<1>.
Secondo l’idea alla base della presente invenzione, Γ apparecchiatura 1 comprende inoltre un generatore di campo magnetico pulsato 7 dotato di un trasduttore elettromagnetico, vantaggiosamente costituito da almeno una bobina 8, montata nella camera di contenimento 30 del corpo scatolare 3 del manipolo 2 ed associato alla faccia di appoggio 4 per sottoporre con impulsi di campo magnetico la zona del corpo da trattare.
L’apparecchiatura 1, comprende inoltre mezzi di controllo 11 atri a comandare contemporaneamente il generatore di campo elettrico pulsato 5 ed il generatore di campo magnetico pulsato 7 per sottoporre la zona del colpo da trattare all’azione combinata degli impulsi di corrente e degli impulsi di campo magnetico.
Come meglio descritto nel seguito, il campo magnetico pulsato è atto a generare una azione magnetoforetica di veicolazione trasdennica delle stesse molecole di principi attivi oggetto dell’azione di elettroforesi o di elettroforesi attraverso le cellule della zona del corpo da riattare.
Vantaggiosamente, il generatore di campo magnetico pulsato 7 comprende un’unica bobina 8, preferibilmente con nucleo in aria, posta centralmente e simmetricamente rispetto alla distribuzione degli elettrodi del generatore di campo elettrico pulsato 5.
Essa è inserita nella camera di contenimento 30 del corpo scatolare 3 del manipolo 3 dietro al coperchio 32 su cui sono montati gli elettrodi 6. La proiezione della bobina 8 sulla faccia di appoggio 4 del manipolo 2 comprende al suo interno sostanzialmente tutti gli elettrodi 6 cosi da sottoporre la zona del corpo da riattare all’azione sia degli impulsi di corrente sia degli impulsi di campo magnetico.
La bobina 8 è vantaggiosamente ottenuta con spire di filo conduttore (ad esempio di rame) avvolte ad anello attorno all’asse centrale Y del manipolo 2, ortogonalmente alla sua faccia di appoggio 4, ed in particolare in accordo con gli esempi delle allegate figure, coincidente con l’asse del tirate 33.
La bobina 8 è trattenuta all'interno della camera di contenimento dallo stesso coperchio 32 mediante distanziali che ne regolano la distanza dalla faccia 4 ad una profondità compresa preferibilmente ria 0,5 cm e 5 cm.
In sostanza la bobina 8 si trova a ridosso della faccia di appoggio 4 in modo che il suo sviluppo in pianta interessi efficacemente la zona del corpo in cui sono trasmessi gli impulsi di corrente attraverso gli elettrodi 6.
Il campo magnetico pulsato è di tipo ELF con frequenza compresa ria 0-200 Hz (e vantaggiosamente fino a 100Hz) e con intensità di picco compresa ria 0-100 Gauss.
Il generatore di campo elettrico pulsato comprende ad esempio, in maniera del tutto nota al tecnico de settore e per questo non descritta in dettaglio, un generatore di segnale oscillante, quale un oscilloscopio elettronico, il quale segnale viene amplificato e modulato in ampiezza, ad esempio utilizzando un inverter ad alta frequenza controllato in PWM. Il segnale cosi prodotto viene applicato agli elettrodi 6 sopra descritti per la generazione degli impulsi di corrente.
A sua volta e più in dettaglio il generatore di campo magnetico pulsato 7 comprende un generatore di corrente elettrica pulsata, indicato con 70, collegato al trasduttore elettromagnetico costituito vantaggiosamente dalla bobina 8, in modo che quando quest’ultima è percorsa dalla corrente pulsata, generi un campo magnetico pulsato in corrispondenza della zona del corpo da trattare.
La bobina 8 costituisce una induttanza atta a generare un campo magnetico in funzione della corrente che la percorre.
Il generatore di campo magnetico pulsato 7 comprende pertanto ad esempio un generatore di corrente elettrica pulsata 70 ottenuto con un circuito integrato il quale controlla un alimentatore digitale a semiconduttori per emettere un segnale in tensione oscillante alla frequenza desiderata che viene poi trasformato in corrente tramite rinterposizione di una impedenza nota. Il segnale in corrente cosi prodotto è inviato alla bobina 8 per la generazione del campo magnetico variabile.
Preferibilmente, i generatori di campo elettrico pulsato 5 e di corrente elettrica pulsata 70 sono contenuti in un corpo di supporto 40, collegato al manipolo 2 mediante collegamenti elettrici 80 inseriti in un tubo flessibile.
Entrambi i generatori di campo elettrico pulsato 5 e di corrente elettrica pulsata 70 sono azionati dai mezzi di controllo 11 che comprendono una scheda elettronica di controllo per ciascun generatore, preferibilmente prevista su un comune circuito stampato, che alimenta gli elettrodi 6 e la bobina 8 mediante i suddetti collegamenti elettrici 80.
Su tale corpo di supporto 40 sono vantaggiosamente posizionati mezzi di interfaccia (ad esempio comprendenti un display ed una serie di tasti) connessi elettricamente ai mezzi di controllo 11, e che consentono all'operatore di controllare il funzionamento dell’ apparecchiatura 1 nelle differenti modalità operative degli elettrodi e nei diversi valori elettrici per le differenti possibilità di trattamento del corpo.
Fonna oggetto della presente invenzione anche un procedimento per il trattamento elettromedicale del corpo mediante una apparecchiatura 1 sopra descritta di cui, per semplicità di esposizione verranno mantenuti i riferimenti numerici e la nomenclatura.
Il procedimento prevede una fase di predisposizione nella zona del corpo da trattare, di una composizione terapeutica (la quale deve intendersi anche semplicemente costituita da un composto cosmetico) comprendente un mezzo di veicolazione quale un mezzo acquoso od un gel od una crema, con disciolti o distribuite al suo interno molecole di principi attivi di farmaci, marker, o principi cosmetici.
La composizione terapeutica è almeno parzialmente conduttiva con conducibilità suscettibile di determinare la veicolabilità trasdermica di molecole di principi cosmetici e/o farmaceutici distribuite o disciolte al suo interno.
La composizione terapeutica potrà contenere molecole di principi attivi di farmaci, marker, o molecole di principi cosmetici diffuse o disciolte aH’intemo di un mezzo di veicolazione ad esempio acquoso, in gel o in crema. La composizione terapeutica potrà essere pertanto costituita da un noto gel cosmetico o da una nota crema cosmetica.
Nella composizione terapeutica, formata da un gel cosmetico o da una crema cosmetica, potranno essere presenti sali disciolti per consentire il passaggio della corrente elettrica.
In questo caso, un valore alto di conducibilità è indice di una elevata quantità di sali minerali disciolti nella stessa composizione.
La veicolabilità trasdermica dipende dalla conducibilità elettrica. Motivo per cui la composizione terapeutica che partecipa alla presente invenzione deve intendersi suscettibile di consentire la veicolabilità trasdermica mediante elettroforesi o di elettroforesi. Vantaggiosamente, la conducibilità della composizione terapeutica ha valori compresi trai 1.000 edi 5.000 pScm<'1>e preferibilmente tra i 1.500 di 3.500 pScm<'1>.
Tale conducibilità è suscettibile di garantire una efficace elettropor azione delle cellule del corpo che sarebbe inibita in caso di mezzo isolante quale solitamente una crema oleosa.
Le suddette molecole di principi cosmetici e/o farmaceutici sono polari e/o neutre elettricamente polarizzabili dal campo elettrico pulsato generato dagli elettrodi 6 nella zona del corpo da trattare. Tali molecole sono dotate di dipolo magnetico proprio o sono magnetizzabili dal campo magnetico pulsato generato nella zona del corpo da trattare.
E quindi prevista una fase di contattazione della faccia di appoggio 4 del manipolo sulla zona del corpo da trattare con interposizione della suddetta composizione terapeutica.
Più in dettaglio, vantaggiosamente questa fase di predisposizione della composizione terapeutica ha luogo mediante distribuzione della stessa direttamente sulla pelle o sulla faccia di appoggio del manipolo ad esempio solo in corrispondenza degli elettrodi 6.
Ha quindi luogo, una fase di azionamento contemporaneo mediante i mezzi di controllo 11 del generatore di campo elettrico 5 e del generatore di campo magnetico 7 per sottoporre la zona del corpo da trattare ad impulsi di corrente e di campo magnetico. Gli impulsi di corrente sono prodotti per generare una elettroporazione delle cellule nella zona del corpo da trattare con veicolazione trasdennica per elettroforesi di delle molecole polari e/o per dielettroforesi delle molecole neutre polorizzate dal campo elettrico pulsato.
Secondo l’idea alla base della presente invenzione gli impulsi di campo magnetico generati contemporaneamente a quelli del campo elettrico, sono atti a generare nella zona del corpo da trattare una accelerazione delle suddette molecole magnetizzate dal campo magnetico pulsato o dotate di proprio dipolo magnetico, favorendo la loro veicolazione transdermica.
In accordo con una vantaggiosa caratteristica dell’invenzione, le molecole di principi cosmetici e/o farmaceutici della composizione terapeutica comprendono magnetoliposomi .
I magnetoliposomi abbinano le caratteristiche possedute dai colloidi magnetizzabili con quelle dei liposomi, noti conosciuti per la loro biocompatibilità e versatilità.
Con il termine di magnetoliposomi si devono intendere tutti i sistemi derivanti dall ‘uti li zzo accoppiato di fosfolipidi e nanoparticelle (Fe203 maghemite - Fe304 magnetite) o sostanze aventi proprietà magnetiche (Gd3+ Gadolinium).
I magnetoliposomi si comportano come carrier magnetici per veicolare dei principi attivi sfruttando i gradienti di campo magnetico creati dai campi pulsati nel corpo.
II trovato cosi concepito raggiunge pertanto gli scopi prefissi.
Ovviamente, esso potrà assumere, nella sua realizzazione pratica anche forme e configurazioni diverse da quella sopra illustrata senza che, per questo, si esca dal presente ambito di protezione.
Inoltre tutti i particolari potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti e le dimensioni, le fonne ed i materiali impiegati potranno essere qualsiasi a seconda delle necessità.

Claims (16)

  1. R I V EN D I C A Z I ON I 1. Appare echi atura elettromedicale per il trattamento del corpo umano comprendente: - un manipolo (2) suscettibile di essere movimentato a contatto di una zona del corpo da trattare, dotato di una faccia di appoggio (4) suscettibile di andare in appoggio su detta zona del corpo da trattare; - un generatore di campo elettrico pulsato (5) collegato ad almeno due elettrodi elettroporatori (6) montati su detto manipolo (2) in corrispondenza della faccia di appoggio (4), destinati ad entrare in contatto con la zona del corpo da trattare per trasmettere impulsi di corrente, suscettibili di svolgere un’azione elettroforetica o dielettroforetica di veicolazione trasdennica di molecole di principi attivi in cellule di detta zona del corpo da trattare; un generatore di campo magnetico pulsato (7) comprendente un trasduttore elettromagnetico (8) montato sul manipolo (2) ed associato a detta faccia di appoggio (4) per sottoporre detta zona del corpo da trattare ad impulsi di campo magnetico, suscettibili di svolgere una azione magnetoforetica di veicolazione trasdermica di dette molecole di principi attivi nelle cellule di detta zona del corpo da trattare; mezzi di controllo (11) atti a comandare contemporaneamente detto generatore di campo elettrico pulsato (5) e detto generatore di campo magnetico pulsato (7) per sottoporre detta zona del corpo da trattare all’azione combinata di detti impulsi di corrente e di detti impulsi di campo magnetico.
  2. 2. Apparecchiatura elettromedicale secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il trasduttore elettromagnetico di detto generatore di campo magnetico pulsato (7) comprende almeno una bobina (8) disposta simmetricamente centralmente tra gli elettrodi (6) di detto generatore di campo elettrico pulsato (5).
  3. 3. Apparecchiatura elettromedicale secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che la proiezione di detta bobina (8) sulla faccia di appoggio (4) di detto manipolo (2) comprende al suo interno sostanzialmente detti elettrodi (6).
  4. 4. Apparecchiatura elettromedicale secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto manipolo (2) comprende un corpo scatolare di supporto (3), definente internamente una camera di contenimento (30) delimitata da pareti laterali (31) e da un coperchio di chiusura (32) trattenuto in appoggio su un bordo libero di dette pareti laterali (31) mediante mezzi di fissaggio (33); detti elettrodi (6) essendo montati ad attraversamento di fori ricavati su detto coperchio (32); detta bobina essendo alloggiata entro detta camera di contenimento (30).
  5. 5. Apparecchiatura elettromedicale secondo la rivendicazione 4, caratterizzata che detta bobina (8) è posta con il suo asse ortogonale a detto coperchio (32) ed è trattenuta da quest’ultimo entro detta camera di contenimento (30).
  6. 6. Apparecchiatura elettromedicale secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti elettrodi (6) montati sulla faccia di appoggio (4) di detto manipolo (2) sono disposti circonferenzialmente.
  7. 7. Apparecchiatura elettromedicale secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti elettrodi (6) montati sulla faccia di appoggio (4) di detto manipolo (2) comprendono almeno un elettrodo (6’) posto centralmente ed un gmppo di altri elettrodi (6”) posti tutt’attomo a detto elettrodo centrale (6’) e da esso equidistanziati.
  8. 8. Apparecchiatura elettromedicale secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di controllo (11) sono azionabili per chiudere il circuito elettrico degli impulsi prodotti da detto generatore di campo elettrico pulsato tra gli stessi elettrodi (6) di detto manipolo (2).
  9. 9. Apparecchiatura elettromedicale secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti da 1 a 7, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di controllo (11) sono azionabili per chiudere il circuito elettrico degli impulsi prodotti da detto generatore di campo elettrico pulsato tra gli eletrodi (6) di deto manipolo (2) ed un secondo elettrodo (60), applicabile al corpo in posizione distale da detti elettrodi (6) ed in particolare posto al potenziale di terra.
  10. 10. Apparecchiatura elettromedicale secondo la rivendicazione 1, caraterizzata dal fato che il campo magnetico pulsato è di tipo ELF con frequenza compresa tra 0-200 Hz e con intensità di picco compresa tra 0-100 Gauss.
  11. 11. Apparecchiatura elettromedicale secondo la rivendicazione 1, caraterizzata dal fato che il campo elettrico pulsato ha frequenza compresa tra 0.1 e 1kHz con intensità di corrente inferiore a 8mmAmpere e preferibilmente inferiore e SmmAmpere.
  12. 12. Apparecchiatura elettromedicale secondo la rivendicazione 1, caraterizzata dal fatto che il campo elettrico pulsato è otenuto dalla sovrapposizione di due onde di cui una triangolare portante compresa tra 0.2 e 0.8 kHz ed in particolare da 0.6 kHz, ed una modulante variabile da 0 a 1kHz, con intensità di corrente inferiore a 8mmAmpere e preferibilmente inferiore e 5mmAmpere.
  13. 13. Procedimento per il tratamento elettromedicale del corpo mediante una apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, il quale comprende le seguenti fasi operative: - una fase di predisposizione nella zona del corpo da tratare, di una composizione terapeutica almeno parzialmente conduttiva, comprendente: - un mezzo di veicolazione in fonna acquosa o in gel o in crema; - molecole di principi cosmetici e/o farmaceutici distribuite o disciolte entro il suddeto mezzo di veicolazione, le quali sono: - polari e/o neutre elettricamente polarizzabili dal campo elettrico pulsato indotto nella zona del corpo da trattare, - inserite in detto mezzo acquoso in gel, dotate di dipolo magnetico proprio o magnetizzabili dal campo magnetico pulsato indotto da detta apparecchiatura nella zona del corpo da trattare; - una fase di contattazione della faccia di appoggio di detto manipolo (2) sulla zona del corpo da trattare con interposizione di detta composizione terapeutica; caratterizzato dal fatto di comprendere altresì: - una fase di azionamento contemporaneo mediante detti mezzi di controllo (11) di detto generatore di campo elettrico (5) e di detto generatore di campo magnetico (7) per sottoporne detta zona del corpo da trattare ad impulsi di corrente e di campo magnetico; - detti impulsi di corrente essendo atti a generare elettroporazione delle cellule di detta zona del corpo da trattare con veicolazione trasdermica per elettroforesi di dette molecole polari e/o per dielettroforesi di dette molecole neutre polorizzate da detto a campo elettrico pulsato; - detti impulsi di campo magnetico essendo atti a generare nella zona del corpo da trattare una accelerazione di dette molecole magnetizzate da detto campo magnetico pulsato o dotate di dipolo magnetico nella loro veicolazione transdermica.
  14. 14. Procedimento per il trattamento elettromedicale del corpo secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detta fase di predisposizione della composizione terapeutica ha luogo mediante sua distribuzione sulla pelle o sulla faccia di appoggio di detto manipolo.
  15. 15. Procedimento per il trattamento elettromedicale del corpo secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che le molecole di principi cosmetici e/o fannaceutici di detta composizione terapeutica comprendono magnetoliposomi.
  16. 16. Procedimento per il trattamento elettromedicale del corpo secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detta composizione terapeutica ha conducibilità compresa tra i 1.000 ed i 5.000 pScm<'1>, e preferibilmente tra 1.500 e 3.500 pScm<'1>.
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