ITRE20100051A1 - Dispositivo per il trattamento del corpo - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:

"DISPOSITIVO PER IL TRATTAMENTO DEL CORPO"

La presente invenzione riguarda un dispositivo per il trattamento del corpo, ed in particolare un dispositivo per l'applicazione di trattamenti di magnetoterapia.

È noto da tempo l'utilizzo della magnetoterapia per fini medicali e/o cosmetici. Questo tipo di trattamento consiste in sintesi nell 'influire sul comportamento di alcuni tipi di cellule sottoponendole a campi magnetici pulsanti che sono in grado di indurre, soprattutto a livello di membrana, ed in minor misura a livello di citoplasma, deboli correnti elettriche indotte, d'intensità estremamente più bassa di quella coinvolta nella stimolazione naturale dei tessuti eccitabili.

Grazie a questa azione stimolante, la magnetoterapia può essere utilizzata per la cura e/o il trattamento di numerose patologie in molti campi della medicina, tra cui ad esempio

in ortopedia: fratture ossee e distorsioni;

in medicina: artrosi, artriti, reumatismi, osteoporosi, pseudoartrosi, lombalgie, periatrite, sciatalgie, torcicollo, artrosi cervicali, paresi, atrofie muscolari, enfisemi polmonari, insufficienze epatiche e cirrosi;

in otorinolaringoiatria: sinusiti, riniti allergiche, disturbi della microcircolazione, sindromi vertiginose e otiti;

in dermatologia: ulcere varicose, ulcere flebitiche, ulcere arteriopatiche, acne, piaghe da ustioni, ferite non rimarginabili e celluliti;

in medicina sportiva: distorsioni, lussazioni, contusioni, strappi muscolari, tendinite, epicondoliti e lesioni traumatiche; in chirurgia: per accelerare la guarigione delle ferite dovute al taglio del bisturi, per rigenerare tessuti e ridurre le cicatrici;

in urologia: prostatiti e incontinenza urinaria; ed

in altri campi: insonnia, ipotensioni, stress, infiammazioni, dolori muscolari, dolori mestruali e per l'accrescimento delle difese naturali dell'organismo .

La magnetoterapia può essere eseguita in modo diffuso sull'intera struttura corporea, oppure in modo localizzato per curare patologie locali, come ad esempio le fratture ossee, le distorsioni, le ferite e altro.

La magnetoterapia localizzata comporta l'utilizzo di particolari testine emittenti che sono sostanzialmente costituite da un trasduttore elettromagnetico, il quale è collegato ad un generatore in grado di alimentarlo con una corrente elettrica pulsante.

Il trasduttore elettromagnetico comprende comunemente una bobina, la quale può essere eventualmente avvolta attorno ad un nucleo di materiale metallico.

Durante la somministrazione della magnetoterapia, un operatore sostiene con la mano la testina emittente e la muove a contatto con l'epidermide nella zona da trattare.

La corrente elettrica pulsante che circola nella bobina crea un corrispondente campo magnetico pulsante, che interessa i tessuti circostanti al punto di applicazione della testina.

Un inconveniente della tecnica nota consiste tuttavia nel fatto che, con i dispositivi di tipo noto, per avere risultati rilevanti dall'applicazione della magnetoterapia sono necessarie numerose e lunghe sedute terapeutiche.

Per ridurre il numero e la durata delle sedute terapeutiche, è notoriamente possibile aumentare l'ampiezza degli impulsi di campo magnetico.

In tal modo tuttavia, l'effetto Joule causato da questi campi magnetici pulsanti provoca un sensibile riscaldamento delle zone trattate, che può causare fastidio e indurre 1 'utilizzatore a sospendere la terapia.

Inoltre, per evitare irritazioni e scottature dovute ad un eccessivo riscaldamento da effetto Joule, l'ampiezza massima dei campi magnetici pulsante non può comunque superare prefissati valori di soglia, ponendo quindi un limite alla rapidità con cui il trattamento magnetoterapico può raggiungere gli effetti desiderati.

Uno scopo di una forma di attuazione della presente invenzione è quello di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota, nell'ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto .

Tale scopo è raggiunto da detta forma di attuazione dell'invenzione, grazie alle caratteristiche riportate nella rivendicazione indipendente 1. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi della suddetta forma di attuazione dell'invenzione.

Più in particolare, una forma di attuazione dell'invenzione rende disponibile un dispositivo per il trattamento del corpo, il quale comprende un generatore di corrente elettrica pulsante ed un generatore di corrente elettrica stocastica, ciascuno dei quali è collegato ad un trasduttore elettromagnetico atto a trasformare detta corrente elettrica pulsante e detta corrente elettrica stocastica rispettivamente in un campo magnetico pulsante ed un campo magnetico stocastico.

In generale, un campo magnetico pulsante è un campo magnetico impulsivo in cui la frequenza degli impulsi è determinata e costante, mentre un campo magnetico stocastico può essere definito come un campo magnetico impulsivo, in cui la frequenza degli impulsi varia ripetutamente ed in modo casuale, originando una sorta di "rumore" magnetico indistinto.

Tramite un dispositivo secondo l'invenzione, i tessuti da trattare vengono dunque contemporaneamente sottoposti sia ad un campo magnetico pulsante sia ad un campo magnetico stocastico, i cui effetti si sovrappongono generando un fenomeno di risonanza stocastica.

Grazie a questo fenomeno di risonanza stocastica, si è riscontrato un sensibile incremento dell'efficacia del trattamento magnetoterapico, che permette di ottenere gli stessi benefici ottenibili con i dispositivi tradizionali, ma in un tempo inferiore e quindi con un minore numero e/o durata delle sedute terapeutiche.

Tutto ciò senza dover aumentare l'ampiezza degli impulsi del campo magnetico pulsante, e quindi superando o quantomeno riducendo sensibilmente il problema del riscaldamento da effetto Joule.

Da un punto di vista biologico, la sovrapposizione del campo magnetico stocastico e del campo magnetico pulsante ottiene inoltre il vantaggioso effetto di promuovere in modo sorprendente la rigenerazione dei fibroblasti.

I fibroblasti sono cellule del derma, ricche di elastina, collagene e glicosaminolicali, costituenti della sostanza fondamentale del derma che danno alla pelle idratazione e tonicità.

L'azione di rigenerazione dei fibroblasti contribuisce a mantenere sulla superficie cutanea cellule nuove e vitali, e quindi una idratazione ottimale.

Naturalmente, per ottenere questi vantaggiosi effetti, l'entità del campo magnetico stocastico, ossia il livello di "rumore" magnetico, deve essere opportunamente calibrato in base al tipo di patologia trattata ed in base alle caratteristiche del campo magnetico pulsante cui viene sovrapposto.

In generale, un livello di rumore eccessivamente basso o eccessivamente elevato non permette infatti di ottenere il desiderato fenomeno di risonanza stocastica.

La determinazione del livello di "rumore" ottimale può tuttavia essere eseguita durante una fase di sperimentazione clinica, in modo che i relativi risultati possano essere successivamente utilizzati nel settaggio e nel controllo del dispositivo.

Secondo una prima forma di realizzazione dell'invenzione, il traduttore elettromagnetico del dispositivo comprende due distinte bobine, ciascuna delle quali è collegata con un rispettivo di detti generatore di corrente elettrica pulsante e generatore di corrente elettrica stocastica.

In questo modo, il dispositivo risulta molto semplice e di facile messa a punto.

Eventualmente, le suddette bobine possono essere avvolte l'una sull'altra, in modo da ottenere un'unica matassa compatta da cui viene emesso sia il campo magnetico pulsante sia il campo magnetico stocastico.

Secondo un'altra forma di attuazione dell'invenzione, il trasduttore elettromagnetico può comprendere una sola bobina, la quale è collegata ad entrambi detti generatore di corrente elettrica pulsante e generatore di corrente elettrica stocastica.

In questo modo, si riduce il numero dei componenti del dispositivo riducendone il costo.

Eventualmente le bobine sopra menzionate possono essere avvolte intorno ad un nucleo di materiale metallico.

Secondo un aspetto dell'invenzione, il trasduttore elettromagnetico può essere alloggiato in una testina atta ad essere avvicinata ad una persona da trattare.

In questo modo, il dispositivo risulta idoneo ad eseguire trattamenti magnetoterapici di tipo localizzato.

Secondo un altro aspetto dell'invenzione, il dispositivo comprende anche un processore, tipicamente un microprocessore, il quale è atto a controllare detto generatore di corrente elettrica pulsante e detto generatore di corrente elettrica stocastica.

Il processore può essere associato ad un'unità di memoria, in cui sono memorizzati dati che possono essere utilizzati dal processore, per controllare detto generatore di corrente elettrica pulsante e detto generatore di corrente elettrica stocastica.

Ad esempio, l'unità di memoria può contenere dati di settaggio del dispositivo, ed in particolare dati relativi alla frequenza e all'ampiezza degli impulsi della corrente elettrica pulsante e/o dati relativi all'entità della corrente elettrica stocastica, in funzione dei campi magnetici che si desidera generare e quindi della patologia da trattare.

L'unità di memoria può inoltre contenere dati relativi al singolo paziente da trattare.

Secondo una forma di realizzazione, detta unità di memoria può essere integrata nel processore.

In alternativa, detta unità di memoria può essere integrata in un supporto mobile connettibile con il processore.

In questo modo, l'unità di memoria può essere sostituita con un'altra unità di memoria contenente dati relativi ad una diversa patologia da trattare e/o ad un diverso paziente, permettendo un immediato settaggio del dispositivo.

Secondo un aspetto di quest'ultima forma di realizzazione, il dispositivo comprende anche un lettore connesso con il processore, per leggere i dati memorizzati su detta unità di memoria integrata nel detto supporto mobile.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l'ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.

La figura 1 è una vista schematica di un dispositivo per il trattamento del corpo secondo l'invenzione.

La figura 2 mostra lo schema circuitale del dispositivo di figura 1. La figura 3 mostra una variante dello schema circuitale del dispositivo di figura 1.

Dalle menzionate figure si rileva un dispositivo 1, il quale comprende un involucro esterno 2 sulla cui superficie esterna sono posizionati mezzi d'interfaccia 3 che consentono all'utente l'utilizzo del dispositivo, i quali, nella forma di attuazione illustrata, comprendono una tastiera 5 ed un display 4.

All'interno dell'involucro 2 è installato un microprocessore 6 preposto a gestire il funzionamento del dispositivo 1.

In dettaglio, il microprocessore 6 controlla e comanda il funzionamento di un generatore 7 di corrente elettrica pulsante ed un generatore 8 di corrente elettrica stocastica.

Una corrente elettrica pulsante è una corrente elettrica impulsiva, ad esempio una corrente elettrica ad onda rettangolare o quadra, in cui la frequenza dei singoli impulsi di corrente è definita e costante .

Una corrente elettrica stocastica può essere invece definita come una corrente elettrica impulsiva, in cui la frequenza degli impulsi varia continuamente ed in modo casuale, dando origine ad una sorta di "rumore" indistinto.

I generatori 7 e 8 possono essere singolarmente realizzati come un circuito o, più in generale, come un'apparecchiatura elettrica/elettronica atta a generare impulsi di corrente elettrica a partire da una tensione elettrica di alimentazione, ad esempio dalla tensione di rete.

I generatori 7 e 8 sono collegati ad un trasduttore elettromagnetico 9, il quale è atto a trasformare la corrente elettrica pulsante e la corrente elettrica stocastica in corrispondenti campi magnetici, ossia rispettivamente in un campo magnetico pulsante ed un campo magnetico stocastico.

II campo magnetico pulsante presenta la stessa frequenza della corrente pulsante generata dal generatore 7, mentre il campo magnetico stocastico presenta impulsi che si susseguono con la stessa cadenza casuale degli impulsi generati dal generatore 8.

In pratica, il campo magnetico stocastico risulta definito da una successione di impulsi di campo magnetico la cui frequenza varia continuamente ed in modo casuale, dando così origine ad una sorta di "rumore" magnetico indistinto che si sovrappone al campo magnetico pulsante.

Nella forma di attuazione illustrata in figura 2, il trasduttore elettromagnetico 9 comprende due distinte bobine, rispettivamente 90 e 91, ciascuna delle quali costituisce un'induttanza elettromagnetica atta a generare un campo magnetico proporzionale alla corrente che la percorre .

La bobina 90 è collegata con il generatore di corrente pulsante 7, in modo da generare il campo magnetico pulsante, mentre la bobina 91 è collegata al generatore di corrente stocastica 8, in modo da generare il campo magnetico stocastico.

Tra la bobina 90 ed il generatore 7 è interposto un dispositivo di comando 71, tipicamente un transistor o un driver, il quale è controllato dal microprocessore 6, ed è atto ad escludere o alternativamente consentire il collegamento elettrico tra la bobina 90 ed il generatore 7.

Analogamente, tra la bobina 91 ed il generatore 8 è interposto un ulteriore dispositivo di comando 81, tipicamente un transistor o un driver, il quale è anch'esso controllato dal microprocessore 6, ed è atto ad escludere o alternativamente consentire il collegamento elettrico tra la bobina 91 ed il generatore 8.

Le bobine 90 e 91 possono essere bobine avvolte in aria, oppure possono essere bobine avvolte intorno ad un nucleo di materiale metallico.

Sebbene le bobine 90 e 91 siano mostrate separate, esse sono preferibilmente avvolte l'una sull'altra in modo da formare un'unica matassa compatta.

Nella forma di realizzazione illustrata in figura 3, il trasduttore elettromagnetico 9 comprende un'unica bobina 92, la quale è collegata con entrambi i generatori 7 e 8, a valle dei relativi dispositivi di comando 71 e 81.

In questo modo, la bobina 92 è atta a generare sia il campo magnetico pulsante sia il campo magnetico stocastico, i quali risultano già sovrapposti tra loro.

Anche la bobina 92 può essere avvolta in aria o intorno ad un nucleo di materiale metallico.

Nella forma di attuazione illustrata, il generatore di corrente elettrica pulsante 7 ed il generatore di corrente elettrica stocastica 8 sono entrambi posti all'interno dell'involucro 2 del dispositivo 1, mentre il trasduttore 9 è accolto all'interno di una testina operativa 10, la quale è collegata all'involucro 2 mediante cavi elettrici flessibili.

In uso, la testina operativa 10 viene portata a contatto con l'epidermide nella zona da trattare, in modo da sottoporre le cellule dei tessuti al campo magnetico pulsato e contemporaneamente al campo magnetico stocastico, che vengono generati ed emessi dal trasduttore elettromagnetico 9.

La sovrapposizione di questi campi magnetici è in grado di provocare un fenomeno di risonanza stocastica, il quale migliora l'efficienza globale del trattamento magnetoterapico, permettendo di raggiungere risultati apprezzabili in tempi più brevi rispetto ai dispositivi tradizionali .

Al microprocessore 6 è associata un'unità di memoria 12 sulla quale sono memorizzati i parametri di settaggio del dispositivo 1 in funzione della patologia da trattare ed eventualmente delle condizione fisiche del paziente.

In particolare, l'unità di memoria 12 può contenere i dati essenziali del paziente, la tipologia di trattamento a cui si deve sottoporre, nonché il numero di trattamenti, la frequenza, l'ampiezza e le forme d'onda sia della corrente elettrica pulsante sia della corrente elettrica stocastica, ovvero dei corrispondenti campi magnetici, per ogni trattamento.

L'unità di memoria 12 può essere incorporata nel microprocessore 6, oppure, come nell'esempio illustrato, essere associata ad un secondo microprocessore 13 posizionato su un supporto fisico rimovibile, come ad esempio una smart card 14.

In questo caso, il dispositivo 1 è dotato di un lettore 15 per la smart card 14.

In generale, la detta unità di memoria può tuttavia essere realizzata mediante un qualunque dispositivo in grado di memorizzare dei dati e che sia associabile al microprocessore 6 in modo da rendere disponibili i dati memorizzati al microprocessore.

Il funzionamento del trovato prevede che l'utente inserisca la smart card 14, opportunamente programmata, all'interno del lettore 15. All'inserimento della smart card 14, il microprocessore 6 rileva i dati del paziente nonché tutti i parametri di settaggio e di funzionamento del dispositivo 1. In questo modo, vantaggiosamente, il trattamento può anche essere eseguito senza la presenza di un operatore professionale, in quanto una volta che la smart card 14 è stata programmata, l'utente non deve fare nessuna impostazione dei parametri di funzionamento del dispositivo, ma deve solamente inserire la smart card 14 all'interno dell'apposito lettore 15.

A seconda del trattamento a cui deve essere sottoposto il paziente, che come detto è memorizzato sulla memoria 12 della smart card 14, il microprocessore 6 attiva contemporaneamente i generatori 7 e 8, in modo da emettere, attraverso il trasduttore elettromagnetico 9, sia il campo magnetico pulsante sia il campo magnetico stocastico per il tempo previsto per la terapia.

Ovviamente al dispositivo 1 un tecnico del settore potrà apportare numerose modifiche di natura tecnico applicativa, senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione come sotto rivendicata.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) per il trattamento del corpo, caratterizzato dal fatto di comprendere un generatore (7) di corrente elettrica pulsante ed un generatore (8) di corrente elettrica stocastica, ciascuno dei quali è collegato ad un trasduttore elettromagnetico (9) atto a trasformare detta corrente elettrica pulsante e detta corrente elettrica stocastica rispettivamente in un campo magnetico pulsante ed un campo magnetico stocastico.
2. 2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto traduttore elettromagnetico (9) comprende due bobine (90, 91), ciascuna delle quali è collegata con un rispettivo di detti generatore (7) di corrente elettrica pulsante e generatore (8) di corrente elettrica stocastica.
3. 3. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che dette bobine (90, 91) sono avvolte l'una sull'altra.
4. 4. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto trasduttore elettromagnetico (9) comprende una bobina (92), la quale è collegata ad entrambi detti generatore (7) di corrente elettrica pulsante e generatore (8) di corrente elettrica stocastica.
5. 5. Dispositivo (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuna bobina (90, 91, 92) è avvolta intorno ad un nucleo di materiale metallico.
6. 6. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto trasduttore elettromagnetico (9) è alloggiato in una testina operativa (10) atta ad essere avvicinata ad una persona da trattare .
7. 7. Dispositivo (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un processore (6) atto a controllare detti generatore (7) di corrente elettrica pulsante e generatore (8) di corrente elettrica stocastica.
8. 8. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto detto processore (6) è associato ad un'unità di memoria (12), in cui sono memorizzati dati atti ad essere utilizzati dal processore (6) per controllare detti generatore (7) di corrente elettrica pulsata e generatore (8) di corrente elettrica stocastica.
9. 9. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detta unità di memoria (12) è integrata in un supporto mobile (14) connettibile con il processore (6).
10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto di comprendere un lettore (15) connesso con il processore (6), per leggere i dati memorizzati su detta unità di memoria (12).