ITTO20070082U1 - Impianto per la realizzazione di una palificata di fondazione e palo metallico per la realizzazione di una palificata di fondazione - Google Patents

Impianto per la realizzazione di una palificata di fondazione e palo metallico per la realizzazione di una palificata di fondazione Download PDF

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ITTO20070082U1
ITTO20070082U1 IT000082U ITTO20070082U ITTO20070082U1 IT TO20070082 U1 ITTO20070082 U1 IT TO20070082U1 IT 000082 U IT000082 U IT 000082U IT TO20070082 U ITTO20070082 U IT TO20070082U IT TO20070082 U1 ITTO20070082 U1 IT TO20070082U1
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IT
Italy
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pole
stem
foundation structure
hole
ground
Prior art date
Application number
IT000082U
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English (en)
Inventor
Vincenzo Collina
Roberto Zago
Lamberto Zambianchi
Original Assignee
Soles Societa Lavori Edili E Serbatoi Spa
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per modello di utilità
CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente innovazione è relativa ad un impianto per la realizzazione di una palificata di fondazione, in particolare di un manufatto edilizio.
STATO DELL'ARTE
E' noto realizzare una palificata di fondazione di un manufatto edilizio realizzando una struttura di fondazione al suolo del manufatto edilizio stesso provvista di almeno un foro passante ed attraversata, in posizione adiacente al foro, da almeno due cavi fissati alla struttura stessa e sporgenti verso l'alto. Una volta ultimata la struttura di fondazione, un palo metallico viene disposto attraverso il foro, e sul palo vengono applicate staticamente una serie di spinte per infiggere il palo stesso nel suolo; una volta ultimata l'infissione la parte superiore del palo viene fissata assialmente alla struttura di fondazione. Ciascuna spinta viene applicata tramite un dispositivo di spinta, il quale viene disposto al di sopra del palo, coopera con una estremità superiore del palo, ed è collegato alla parte sporgente dei cavi che fungono, durante l'infissione, da elementi di reazione per il dispositivo di spinta.
Il palo è provvisto di uno stelo a sezione costante e di una testa inferiore allargata, la quale è solidalmente collegata allo stelo e presenta una dimensione trasversale sostanzialmente pari a quella del foro per poter essere fatta passare attraverso il foro stesso. Durante l'infissione del palo, la testa realizza nel suolo un canale di dimensioni trasversali maggiori di quelle dello stelo, ed un materiale cementizio allo stato sostanzialmente plastico viene alimentato all'interno di quella parte del canale che non viene occupata dallo stelo contemporaneamente all'infissione del palo per realizzare una camicia di cemento attorno al palo.
Particolarmente in terreni molto cedevoli, le dimensioni trasversali della testa dovrebbero essere particolarmente elevate per realizzare un canale di dimensioni relativamente elevate nel suolo e consentire quindi di realizzare una camicia di cemento di dimensioni sufficienti a garantire la stabilità richiesta. Tuttavia, le dimensioni trasversali della testa sono limitate dalle dimensioni trasversali del foro, le quali non possono essere molto elevate, in quanto un foro di dimensioni elevate diminuisce sensibilmente la portata della struttura di fondazione e rende problematico il fissaggio assiale del palo alla struttura di fondazione stessa una volta ultimata 1'infissione. DESCRIZIONE DELL'INNOVAZIONE
Scopo della presente innovazione è di fornire un impianto per la realizzazione di una palificata di fondazione, il quale sia esente dagli inconvenienti sopra descritti e sia, nel contempo, di semplice ed economica attuazione.
Ulteriore scopo della presente innovazione è di fornire un palo per la realizzazione di una palificata di fondazione, il quale sia esente dagli inconvenienti sopra descritti e sia, nel contempo, di semplice ed economica attuazione.
Secondo la presente innovazione viene fornito un impianto per la realizzazione di una palificata di fondazione ed un palo metallico per la realizzazione di una palificata di fondazione secondo quanto rivendicato nelle rivendicazioni allegate.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La presente innovazione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano alcuni esempi di attuazione non limitativi, in cui:
la figura 1 è una vista schematica ed in sezione frontale di una palo di fondazione che viene infisso nel suolo secondo il metodo oggetto della presente innovazione;
la figura 2 è una vista in sezione secondo la linea II-II del palo della figura 1;
la figura 3 è una vista in sezione frontale ed in scala ingrandita di una configurazione iniziale prima dell'infissione nel suolo del palo della figura 1;
la figura 4 è una vista del palo della figura 1 al termine della sua infissione; e
le figure 5 e 6 sono due viste di una diversa forma di attuazione del palo della figura 1 in due diversi momenti dell'infìssione nel suolo;
le figura 7 e 8 sono viste in sezione frontale ed in scala ingrandita di un particolare del palo della figura 1 secondo due diverse forma di attuazione;
la figura 9 è una vista in sezione frontale del palo della figura 1 secondo una ulteriore forma di attuazione;
la figura 10 è una vista in sezione frontale ed in scala ingrandita di una configurazione iniziale prima dell'infissione nel suolo del palo della figura 1 secondo una diversa forma di attuazione;
le figura 11 è una vista in sezione frontale del palo della figura 1 secondo una alternativa forma di attuazione; e
le figure 12-14 sono tre viste di una diversa forma di attuazione del palo della figura 1 in due diversi momenti dell'<'>infissione nel suolo.
PREFERITA FORMA DI ATTUAZIONE
Nella figura 1, con 1 è indicata una struttura di fondazione al suolo 2 di un edificio (non illustrato) normalmente costituita da una trave continua, da una soletta, o da plinti in calcestruzzo armato. Ovviamente, la struttura 1 di fondazione può essere utilizzata come struttura di fondazione di un edificio, di una qualsiasi altro tipo di manufatto edilizio (quale, ad esempio, un ponte), e più in generale di qualunque oggetto che necessiti di una fondazione al suolo (quale, ad esempio, una turbina idraulica, una caldaia industriale o un traliccio per cavi elettrici).
La struttura 1 di fondazione viene normalmente interrata e trasferisce i carichi ad essa applicati al suolo 2 tramite una pluralità di pali 3, di cui solo uno viene illustrato, estendentesi attraverso la struttura stessa e da quest'ultima verso il basso. A questo scopo, la struttura 2 presenta, per ciascun palo 3, un foro 4 cilindrico o di altra sezione ad asse sostanzialmente verticale internamente rivestito mediante un tubo 5 metallico, il quale viene fissato alla struttura 1 di fondazione attraverso un anello 6 inglobato nella struttura 1 stessa, e sporge dalla struttura 1 di fondazione verso l'alto per una sua parte 7 superiore. Preferibilmente, tra la struttura 1 di fondazione ed il suolo 2 viene interposto uno strato 8 di cemento relativamente povero, denominato comunemente "magrone"; inoltre possono essere presenti più anelli 6 di fissaggio disposti a diversi livelli .
Secondo forme di attuazione alternative e dipendenti dalle caratteristiche costruttive dell'edificio, la struttura 1 di fondazione può venire realizzata per intero, oppure può venire realizzata a partire da una struttura già esistente, in cui, ad esempio, vengono ricavati i fori 4. Per aumentare la resistenza meccanica di una struttura 1 di fondazione esistente o per realizzare una struttura 1 di fondazione di spessore ridotto, risulta possibile disporre attorno a ciascun foro 4 una piastra metallica, la quale è ovviamente centralmente forata in corrispondenza del foro 4 e viene collegata alla struttura 1 di fondazione mediante una serie di viti; preferibilmente, tale piastra metallica viene appoggiata alla superficie superiore della struttura 1 di fondazione.
Ciascun palo 3 è un palo metallico e comprende uno stelo 9 a sezione generalmente costante, normalmente costituito da una pluralità di segmenti tubolari di lunghezza costante fra loro saldati di testa, ed almeno una testa 10 principale allargata inferiore definente una estremità inferiore del palo 3 stesso. Ovviamente, lo stelo 9 potrebbe avere una sezione diversa da quella circolare e potrebbe essere pieno internamente.
Ciascuno stelo 9 è di forma tubolare, è provvisto di un condotto 11 interno passante, e presenta dimensioni trasversali minori di quelle del relativo foro 4 per poter passare in modo relativamente agevole attraverso il foro 4 stesso. Ciascuna testa 10 principale è definita da una piastra 12 piana di forma sostanzialmente circolare e presentante un bordo 13 esterno frastagliato (illustrato nella figura 2); ovviamente la piastra 12 piana può avere anche una forma diversa ad esempio circolare, quadrato o rettangolare con bordo frastagliato o liscio. Ciascuna testa 10 principale, inoltre, presenta dimensioni trasversali maggiori o uguali di quelle del relativo foro 4, è inizialmente separata dal rispettivo stelo 9 e viene, durante la realizzazione della struttura 1 di fondazione, disposta a sostanziale contatto del suolo 2 sotto la struttura 1 di fondazione stessa ed in posizione coassiale al relativo foro 4 (come illustrato nella figura 3). Di conseguenza, ciascuno stelo 9 si impegna con la relativa testa 10 principale per formare il corrispondente palo 3, quando lo stelo 9 stesso viene disposto attraverso il relativo foro 4.
Nel caso di una struttura 1 di fondazione esistente, per mettere in opera una testa 10 principale viene eseguito un carotaggio della struttura 1 di fondazione e successivamente la struttura 1 di fondazione viene parzialmente ripristinata per definire il relativo foro 4 di dimensioni trasversali minori rispetto alla testa 10 principale .
Per garantire un collegamento meccanico sufficientemente solido tra ciascuno stelo 9 e la relativa testa 10 principale, la testa 10 principale stessa è provvista di un elemento 14 di giunzione, il quale è atto a impegnare lo stelo 9 per fissare trasversalmente lo stelo 9 alla testa 10 principale. Ad esempio nelle forme di attuazione illustrate, ciascun elemento 14 di giunzione è definito da un elemento tubolare cilindrico, il quale sporge assialmente dalla piastra 12 e presenta dimensioni tali da impegnare con gioco relativamente ridotto una porzione inferiore del condotto 11 interno del relativo stelo 9. Ovviamente, l' elemento 14 di giunzione potrebbe essere conformato diversamente.
Una porzione terminale inferiore di ciascun tubo 5 porta collegato almeno un anello 15 di tenuta, il quale è realizzato in materiale elastico ed è atto ad impegnare la superficie cilindrica esterna dello stelo 9 del palo 3, quando il palo 3 stesso viene disposto attraverso il corrispondente foro 4.
Durante la realizzazione della struttura 1 di fondazione, inoltre, in corrispondenza di ogni foro 4 viene realizzato almeno un condotto 16 di iniezione, il quale è definito da un tubo 17 metallico attraversante la struttura 1 di fondazione stessa, e presenta una estremità 18 superiore fuoriuscente dalla struttura 1 ed una estremità 19 inferiore terminante adiacente al foro 4 a contatto di una superficie 20 superiore della piastra 12 della relativa testa 10 principale.
Per infiggere ciascun palo 3 nel suolo 2, il relativo stelo 9 viene inizialmente disposto attraverso il corrispondente foro 3 per impegnarsi (secondo la modalità descritta in precedenza) con la relativa testa 10 principale, la quale è disposta sotto la struttura 1 di fondazione a contatto del suolo 2 ed in posizione coassiale al relativo foro 4.
Come illustrato nella figura 1, una volta che uno stelo 9 si è impegnato con la relativa testa 10 principale per definire il corrispondente palo 3, sopra al palo 3 stesso viene disposto un dispositivo 21 di spinta, il quale coopera con una estremità 22 superiore del palo 3 stesso ed è collegato alla parte 7 sporgente del relativo tubo 5 mediante una coppia dì tiranti 23 superiormente filettati. In particolare, il dispositivo 21 di spinta è definito da almeno un martinetto idraulico, il quale presenta un corpo 24 ed un'asta 25 di uscita mobile assialmente rispetto al corpo 24 con una forza di intensità regolabile. Il corpo 24 viene appoggiato all'estremità 22 superiore del palo 3, mentre l'asta 25 viene portata a contatto di una superficie inferiore di una piastra 26 metallica attraversata dai tiranti 23 e resa assialmente solidale ai tiranti 23 stessi mediante rispettivi bulloni 27 impegnanti la porzione superiore filettata dei tiranti 23.
Una volta accoppiato nel modo sopra descritto il dispositivo 21 di spinta con il rispettivo palo 3, il dispositivo 21 di spinta stesso viene azionato per generare un forza di intensità determinata tra il proprio corpo 24 e la propria asta 25; il risultato della generazione di tale forza è l'applicazione statica di una spinta, di intensità pari al valore della forza stessa, sul palo 3 per infiggere il palo 3 stesso nel suolo 2. La forza di reazione alla spinta esercitata dal dispositivo 21 di spinta è fornita dal del peso della struttura 1 di fondazione (a cui può venire aggiunta una opportuna zavorra appoggiata sulla struttura 1 di fondazione stessa) ed è trasmessa dai tiranti 23, i quali fungono, insieme al relativo tubo 5, da elementi di reazione, in quanto mantengono fìssa la distanza esistente tra la piastra 26 e la struttura 1 di fondazione durante la fuoriuscita dell'asta 25 dal corpo 24, provocando, di conseguenza la discesa verso il basso del corpo 24 e, con esso, dell'estremità 22 superiore del palo 3.
Ovviamente, il dispositivo 21 di spinta può essere realizzato diversamente, sempre restando fermo il fatto che deve applicare staticamente una spinta sul palo 3 per infiggere il palo 3 stesso nel suolo 2. Ad esempio il dispositivo 21 di spinta potrebbe comprendere due martinetti idraulici disposti lateralmente da bande opposte dello stelo 9; l'asta mobile di ciascun martinetto idraulico è fissata ad una piastra orizzontale rigidamente collegata al tubo 5, e quindi alla struttura 1 di fondazione, mentre i corpi dei due martinetti idraulici sono atti a pinzare tra loro lo stelo 9 in modo da vincolarsi allo stelo 9 e a trascinare lo stelo 9 verso il basso quando le aste dei martinetti vengono estratte dai corpi dei martinetti idraulici stessi. In particolare, i corpi dei due martinetti idraulici pinzano tra loro lo stelo 9 per mezzo di cunei che tendono a comprimere lo stelo 9 per effetto del movimento di discesa dei corpi dei martinetti idraulici stessi. Una volta terminata la corsa delle aste dei martinetti, viene eliminato l'effetto di pinzaggio sullo stelo 9 diminuendo la pressione sui cunei e quindi le aste dei martinetti vengono riportate in una loro posizione iniziale per riprendere 1'infissione dello stelo 9.
Secondo una diversa forma di attuazione non illustrata, i tiranti 23 del dispositivo 21 di spinta non vengono collegati alla parte 7 sporgente del tubo 5, ma vengono collegati ad una zavorra di infissione fisicamente separata e non appoggiata alla struttura 1 di fondazione; secondo questa forma di attuazione, l'elemento di reazione per 1'infissione del palo 3 non è più la struttura 1 di fondazione, ma unicamente la zavorra di infissione. In alternativa, l'elemento di reazione può essere costituito sia dalla struttura 1 di fondazione, sia dalla zavorra di infissione, la quale è, come già detto, fisicamente separata e non appoggiata alla struttura 1 di fondazione. Per aumentare la forza di reazione fornita dalla zavorra di infissione senza utilizzare una zavorra di infissione molto pesante (quindi ingombrante e difficile da spostare), la zavorra di infissione stessa può venire agganciata al suolo 2 mediante trivelle che si infiggono temporaneamente nel suolo 2 esternamente alla struttura 1 di fondazione. Inoltre, la zavorra di infissione può essere costituita da un corpo mobile, ad esempio un carro montato su ruote oppure una chiatta o pontone galleggiante, per venire posizionata agevolmente in prossimità del foro 4. In alternativa, la zavorra di ìnfissione può essere costituita da pali o trivelle ausiliari che vengono infissi nel suolo 2 temporaneamente per fungere da elemento di reazione durante l'infissione del palo 3; ovviamente, tali pali o trivelle ausiliari vengono rimossi dal terreno una volta ultimata l'infissione del palo 3.
Risulta chiaro che tale forma di attuazione viene utilizzata quando non si vuole sollecitare una struttura 1 di fondazione particolarmente fragile.
Durante l'infissione di ciascun palo 3 nel suolo 2, la testa 10 principale determina la formazione nel suolo 2 stesso di un canale 28 di forma e dimensioni trasversali sostanzialmente uguali a quelle della testa 10 principale stessa. Il canale 28 si divide in una zona 29 cilindrica interna occupata dal relativo stelo 9 ed in una zona 30 tubolare esterna sostanzialmente libera. Contemporaneamente alla infissione del palo 3 nel suolo 2, si procede ad iniettare in pressione all'interno della zona 30 tubolare esterna del materiale 31 cementizio allo stato sostanzialmente plastico attraverso il relativo condotto 16 di iniezione. In particolare, il materiale 31 cementizio è sostanzialmente costituito da cemento e sabbia, ed è denominato comunemente "betoncino", in modo da risultare particolarmente fluido e venire, quindi, iniettato agevolmente in pressione attraverso il condotto 16 di iniezione. Ovviamente possono essere realizzati più condotti 16 di iniezione che operano con uno stesso palo 3 e che vengono utilizzati contemporaneamente o in momenti successivi per alimentare il materiale 31 cementizio.
La presenza dell'anello 15 di tenuta, evita che il materiale 31 cementizio alimentato in pressione possa trafilare verso l'alto attraverso lo spazio compreso tra la superficie esterna di uno stelo 9 e la superficie interna del relativo tubo 5.
Secondo una diversa forma dì attuazione, al materiale 31 cementizio vengono aggiunti degli additivi (ad esempio bentonite) che riducono la possibilità di adesione del suolo 2 al materiale 31 cementizio stesso durante la sua asciugatura; tali additivi possono venire utilizzati quando il suolo 2 presenta la tendenza a ritirasi nel tempo (ad esempio nel caso di strati torbosi), in quanto se si evita l'adesione del suolo 2 al materiale 31 cementizio, il suolo 2 può ritirarsi nel tempo liberamente ed in modo naturale.
Secondo una ulteriore forma di attuazione, al materiale 31 cementizio vengono aggiunti degli additivi impermeabilizzanti che rendono il materiale 31 cementizio sostanzialmente impermeabile all'acqua anche prima della maturazione; l'utilizzo di tali additivi si rende necessario quando il palo 3 deve attraversare una falda acquifera, particolarmente se l'acqua della falda acquifera è in pressione e/o scorre con una velocità relativamente sostenuta. Lo scopo di tali additivi impermeabilizzanti è di impedire il mescolamento tra acqua e materiale 31 cementizio, con il conseguente degrado delle caratteristiche del materiale 31 cementizio stesso. Prove sperimentali hanno inoltre evidenziato che quando si attraversa una falda d'acqua in movimento è importante iniettare il materiale 31 cementizio ad una pressione che risulti superiore alla pressione esercitata dall'acqua in movimento in modo da ridurre ulteriormente la possibilità di mescolamento tra acqua e materiale 31 cementizio.
Secondo quanto descritto in precedenza, ciascuno stelo 9 è diviso in più segmenti, i quali vengono infissi, secondo le modalità sopra descritte, in successione attraverso il rispettivo foro 4 e vengono uniti l'uno con l'altro mediante saldatura per definire il palo 3 stesso. In particolare, una volta eseguita l'infissione di un primo segmento dello stelo 9, il dispositivo 21 di spinta viene disaccoppiato dalla estremità superiore del primo segmento stesso per permettere l'introduzione di un secondo segmento, il quale viene saldato di testa al primo segmento; successivamente il dispositivo 21 di spinta viene accoppiato alla estremità superiore del secondo segmento per continuare il ciclo di infissione. Secondo un'altra forma di attuazione non illustrata, due segmenti tubolari successivi vengono fissati tra loro mediante un tronchetto di giunzione, il quale impegna parzialmente i condotti interni dei due segmenti. Generalmente, i segmenti componenti uno stesso stelo 9 sono tra loro uguali; comunque in alcune situazioni, i segmenti componenti uno stesso stelo 9 potrebbero essere tra loro differenziati per lunghezza, forma o spessore.
In funzione delle caratteristiche strutturali della struttura 1 di fondazione ed in funzione delle caratteristiche del suolo 2, a ciascun palo 3 viene assegnata una portata nominale, ovvero un peso che il palo 3 stesso deve sopportare senza cedimenti, cioè senza rompersi e/o senza sprofondare ulteriormente nel suolo 2. Per garantire il rispetto della relativa portata nominale, ciascun palo 3 viene generalmente infisso fino a che il palo 3 stesso non è in grado dì sopportare una spinta applicata dal dispositivo 21 di spinta superiore al valore della portata nominale stessa senza sprofondare ulteriormente nel suolo 2. Tale modalità operativa è resa possibile dal fatto di infiggere nel suolo 2 un palo 3 alla volta; durante l'infissione di un palo 3, quindi, quasi l'intero peso della struttura 1 di fondazione (a cui può venire aggiunta una opportuna zavorra) può essere utilizzato come forza di reazione alla spinta del relativo dispositivo 21 di spinta. Ovviamente, come detto in precedenza, la forza di reazione può venire fornita in tutto o in parte da una zavorra di infissione indipendente dalla struttura 1 di fondazione .
Secondo quanto illustrato nella figura 4, una volta terminata l'infissione di un palo 3, il corrispondente dispositivo 21 di spinta viene disaccoppiato dal palo 3, ed il relativo condotto 11 interno viene riempito con del materiale 32 cementizio allo stato sostanzialmente plastico, in particolare con del "calcestruzzo". Una volta terminato il riempimento del condotto 11 interno di un ciascun palo 3, il palo 3 stesso viene fissato assialmente alla struttura 1 di fondazione vincolando (generalmente mediante saldatura) alla parte 7 sporgente del relativo tubo 5 di rivestimento una piastra 33 metallica orizzontale (oppure una flangia anulare), la quale viene disposta sopra al palo 3 per impegnare l'estremità 22 superiore del palo 3 stesso.
Secondo una ulteriore forma di attuazione non illustrata, lo stelo 9 non viene internamente riempito con il materiale 32 cementizio; preferibilmente, secondo tale forma di attuazione lo stelo 9 non presenta una sezione tubolare, cioè presenta una sezione piena priva del condotto 11 interno .
Secondo una diversa forma di attuazione non illustrata, internamente al tubo 5 di rivestimento e tra l'estremità 22 superiore del palo 3 e la piastra 33 metallica viene interposto un corpo di materiale elastico (ad esempio neoprene); l'inserimento di tale corpo di materiale elastico è generalmente rivolto ad aumentare le caratteristiche anti-sismiche della struttura 1 di fondazione.
Secondo una ulteriore forma di attuazione non illustrata, ciascun palo 3 viene infisso in modo che la relativa estremità 22 superiore risulti disposta ad un livello inferiore rispetto alla superficie superiore della struttura 1 di fondazione, quindi la parte 7 sporgente del relativo tubo 5 viene tagliata, ed infine la piastra 33 viene fissata alla restante parte del tubo 5 in modo da risultare sostanzialmente complanare con la superficie superiore della struttura 1 di fondazione. Tale forma di attuazione permette di rendere la superficie superiore della struttura 1 di fondazione interamente calpestabile.
Prima di fissare assialmente il palo 3 alla struttura 1 di fondazione, risulta possibile precaricare il palo 3 stesso con una spinta verso il basso di intensità determinata per tutto il tempo occorrente ad eseguire la saldatura della piastra 33 metallica al tubo 5 di rivestimento; in altre parole, durante la saldatura della piastra 33 metallica al tubo 5 di rivestimento, al palo 3 viene applicata una spinta verso il basso di intensità determinata. Il fatto di precaricare il palo 3 durante il fissaggio del palo 3 stesso alla struttura 1 di fondazione permette al palo 3 di maturare rapidamente eventuali cedimenti evitando che tali cedimenti si verifichino in tempi lunghi; risulta chiaro che porre rimedio al cedimento di uno o più pali 3 durante la realizzazione della struttura 1 di fondazione è relativamente semplice ed economico, mentre porre rimedio al cedimento di uno o più pali 3 dopo la fine dei lavori di realizzazione della struttura 1 di fondazione è molto più complesso e costoso.
Nei terreni particolarmente cedevoli, come ad esempio i terreni limosi o torbosi, il canale 28 creato dalla discesa nel suolo 2 della testa 10 principale può venire parzialmente o completamente ostruito durante l'infissione da parti di suolo 2, comunemente indicate con il termine di "terreno di riflusso", spinte all'interno del canale 28 stesso dalla pressione esercitata dalla testa 10 principale sul suolo 2. Il terreno di riflusso, ostruendo il canale 28, non permette un completo riempimento della zona 30 con il materiale 31 cementizio, e quindi riduce, anche considerevolmente, la portata finale del palo 3 stesso. Il fenomeno del terreno di riflusso è tanto più evidente quanto più il suolo 2 è cedevole e quanto maggiore è la pressione esercitata dalla testa 10 principale sul suolo 2 stesso.
Il sopra descritto inconveniente viene superato utilizzando la forma di attuazione illustrata nelle figure 5 e 6, in cui il palo 3, oltre alla testa 10 principale, comprende una ulteriore testa 34 di invito, la quale viene disposta sotto la struttura 1 di fondazione coassialmente ed in posizione inferiore rispetto alla testa 10 principale (figura 5); l'ulteriore testa 34 di invito comprende una piastra 35 circolare collegata ad un corpo 36 tubolare, il quale si estendente verso l'alto attraverso una apertura 37 circolare della testa 10 principale ed è atto ad impegnarsi con una estremità 38 inferiore dello stelo 9. Il corpo 36 tubolare ha una dimensione trasversale tale da potersi parzialmente inserire all'interno del condotto 11 dello stelo 9 quando lo stelo 9 stesso viene disposto attraverso il foro 4. L'inserimento del corpo 36 tubolare all'interno dello stelo 9 viene arrestata da un anello 39 fissato alla superficie esterna del corpo 36 tubolare stesso.
In uso, lo stelo 9 viene inserito all'interno del foro 4 impegnandosi, nel modo sopra descritto, con la porzione superiore del corpo 36 tubolare; una volta che l'estremità 38 inferiore dello stelo 9 è giunta a contatto dell'anello 39, la successiva discesa dello stelo 9 provoca una equivalente discesa del corpo 36 tubolare, il quale scorre all'interno dell'apertura 37 e produce la discesa della testa 34 di invito nel suolo 2 mentre la testa 10 principale rimane inizialmente ferma nella sua posizione iniziale .
Continuando nella sua discesa, lo stelo 9 porta la sua l'estremità 38 inferiore a contatto, con l'interposizione dell'anello 39, dell'estremità superiore del corpo tubolare 14 della testa 10 principale, provocando la successiva discesa nel suolo 2 anche della testa 10 principale.
La testa 10 principale, ed in particolare la sua piastra 12, presenta una dimensione trasversale leggermente maggiore di quella della testa 34 di invito, ed in particolare della piastra 35 della testa 34 di invito. Tale caratteristica permette alla testa 10 principale di mantenersi sempre ad un distanza costante dalla testa 34 di invito durante l'infissione del palo 3 nel suolo 2.
Durante l'infissione del palo 3 nel suolo 2, la testa 34 di invito realizza nel suolo 2 stesso un canale 40 esercitando sul suolo 2 una pressione notevole; il canale 40 risulterà, quindi, particolarmente soggetto al sopra descritto fenomeno del terreno di riflusso (indicato con 41 nella figura 6) . La testa 10 principale, invece, realizza un "alesaggio" del canale 40 realizzando così il canale 28 ed esercitando, quindi, sul suolo 2 una pressione relativamente modesta; il canale 28 risulterà, quindi, scarsamente soggetto al sopra descritto fenomeno del "terreno di riflusso" e l'alimentazione del materiale 31 cementizio all'interno della zona 30 risulterà, di conseguenza, sostanzialmente privo di ostacoli.
Durante l'infissione del palo 3 nel suolo 2, la distanza tra la testa 10 principale e la testa 34 di invito è mantenuta pari ad almeno 1 metro per evitare che il canale 28 possa risultare soggetto al fenomeno del terreno di riflusso causato dalla pressione esercitata sul suolo 2 dalla testa 34 di invito.
Secondo la forma di attuazione illustrata nelle figure 1-4, il palo 3 comprende una unica testa 10 principale, la guale durante l'infissione determina nel suolo 2 la formazione del canale 28 che viene riempito con il materiale 31 cementizio. Secondo la forma di attuazione illustrata nelle figure 5 e 6, il palo 3 comprende la testa 10 principale, la quale durante l'infissione determina nel suolo 2 la formazione del canale 28 che viene riempito con il materiale 31 cementizio, e la ulteriore testa 34 di invito, la quale durante l'infissione determina nel suolo 2 la formazione del canale 40 destinato a costituire un "invito" alla infissione della testa 10 principale .
Secondo una ulteriore forma di attuazione non illustrata, il palo 3 comprende la testa 10 principale, la quale durante l'infissione determina nel suolo 2 la formazione del canale 28 che viene riempito con il materiale 31 cementizio, ed un numero (generalmente compreso tra due e quattro) di ulteriori teste 34 di invito, le quali durante l'infissione determinano nel suolo 2 la formazione un canale 40 destinato a costituire un "invito" alla infissione della testa 10 principale; le teste 34 di invito presentano delle dimensioni trasversali progressivamente crescenti per determinare un progressivo aumento delle dimensioni trasversali del canale 40. La scelta sul numero di teste 34 di invito da utilizzare è funzione della tipologia del suolo 2. In casi particolari, le teste 34 di invito possono presentare delle dimensioni trasversali progressivamente decrescenti, in modo da avere una testa 34 di invito inferiore molto larga per avere una base di appoggio di dimensioni trasversali elevate, ed avere una testa 10 principale e/o delle teste 34 di invito superiori più piccole per ridurre la dimensione del canale 30 e quindi ridurre la quantità di materiale 31 cementizio iniettato nel suolo 2.
Secondo una diversa forma di attuazione, può venire alimentato del materiale 31 cementizio nel canale 40 generato dalla penetrazione nel suolo 2 di una testa 34 di invito; in questo caso, viene utilizzato un condotto di iniezione (non illustrato in dettaglio), il quale è del tutto simile al condotto 50 di iniezione illustrato nella forma di attuazione della figura 11 ed è definito da un tubo presentante una estremità inferiore disposta in corrispondenza di un foro passante nel corpo 36 tubolare ed una estremità superiore collegata ad un dispositivo di iniezione.
Da quanto sopra esposto, risulta chiaro che per uno stesso palo 3 vi possono essere più di una testa 10 principale e più di una testa 34 di invito, le quali teste 10 e 34 possono presentare dimensioni e distanze tra loro diverse; inoltre, ciascuna testa 10 principale o testa 34 di invito può presentare dimensioni trasversali variabili sia durante, sia al termine dell'infissione del palo 3. Infine, il canale generato dalla discesa di una qualsiasi testa 10 principale o testa 34 di invito può venire riempito con il materiale 31 cementizio in una unica fase oppure in più fasi successive e temporalmente separate una dall'altra.
Secondo una diversa forma di attuazione, una testa 34 di invito viene fissata al rispettivo corpo 36 tubolare mediante un meccanismo di collegamento che permette di rendere la testa 34 di invito scorrevole rispetto al corpo 36 tubolare stesso. In altre parole, ad un certo punto dell'infissione del palo 3 può venire deciso di arrestare la discesa della testa 34 di invito per proseguire con la sola discesa del corpo 36 tubolare. Il meccanismo di collegamento può essere comandato a distanza da un attuatore, oppure può essere costruito per sbloccare lo scorrimento della testa 34 di invito rispetto al corpo 36 tubolare quando la forza esercitata sulla testa 34 di invito supera un valore di soglia prefissato. Analogamente, la testa 10 principale può venire fissata allo stelo 9 mediante un meccanismo di collegamento che permette di rendere la testa 10 principale scorrevole rispetto allo stelo 9 stesso. In altre parole, ad un certo punto dell'infissione del palo 3 può venire deciso di arrestare la discesa della testa 10 principale per proseguire con la sola discesa dello stelo 9. Il meccanismo di collegamento può essere comandato a distanza da un attuatore, oppure può essere costruito per sbloccare lo scorrimento della testa 10 principale rispetto allo stelo 9 quando la forza esercitata sulla testa 10 principale supera un valore di soglia prefissato.
Secondo la diversa forma di attuazione illustrata nella figura 7, la porzione inferiore della testa 10 principale presenta una forma a punta; in particolare, alla base inferiore della piastra 12 della testa 10 principale viene rigidamente fissato un corpo 42 avente una forma a punta. Il corpo 42 può presentare una forma conica, oppure una forma a cuneo o gualunque altra forma terminante a punta. L'inclinazione della punta del corpo 42 può essere fissa, oppure può essere variabile (in particolare variabile a scatti tra due configurazioni distinte) per venire regolata durante l'infissione del palo 3 in funzione delle caratteristiche del suolo 2 in cui si trova la testa 10 principale; in altre parole, ad ogni istante dell'infissione, l'inclinazione della punta del corpo 42 può venire variata per adattarsi alle caratteristiche del suolo 2 interessato in quell'istante dalla testa 10 principale.
Il fatto che la testa 10 principale presenti una forma a punta ha il vantaggio di facilitare l'infissione della testa 10 principale nel suolo 2, ma soprattutto ha il vantaggio di evitare che la parte di suolo 2 che viene spostata dalla testa 10 principale durante la sua infissione venga spinta verso il basso; infatti, durante la discesa della testa 10 principale a forma di punta, la parte di suolo 2 che viene spostata dalla testa 10 principale tende a scivolare lungo le pareti inclinate della punta per venire spinta lateralmente rispetto alla testa 10 principale. In altre parole, quando la testa 10 principale presenta una forma piatta, la parte di suolo 2 dislocata dalla discesa della testa 10 principale tende almeno parzialmente a venire trascinata verso il basso dalla spinta della testa 10 principale; invece, quando la testa 10 principale presenta una forma a punta, la parte di suolo 2 dislocata dalla discesa della testa 10 principale tende a scivolare lungo le pareti inclinate della punta per disporsi lateralmente rispetto alla testa 10 principale stessa.
Il fatto di non favorire il trascinamento verso il basso della parte di suolo 2 dislocata dalla discesa della testa 10 principale risulta estremamente importante quando la testa 10 principale nella sua discesa attraversa due strati aventi diversa composizione e si vuole evitare un mescolamento tra i due strati; generalmente questa situazione si verifica quando è presente una falda acquifera e si vuole evitare che la falda acquifera venga inquinata da materiale di trascinamento proveniente dagli strati di suolo 2 superiori alla falda acquifera.
Nel caso in cui il palo 3 comprenda oltre alla testa 10 principale, anche un numero di ulteriori teste 34 di invito, solo la testa 34 di invito inferiore può presentare una forma a punta; in alternativa, come illustrato nella figura 8, tutte le teste 34 di invito e la testa 10 principale presentano una forma a punta (fissa o regolabile), ma ovviamente solo la testa 34 di invito inferiore presenta una forma a punta completa, mentre le altre teste 34 di invito e la testa 10 principale presentano una forma a punta presentante al centro un foro per permettere il passaggio delle teste 34 di invito disposte inferiormente.
Durante l'infissione della testa 10 principale nel suolo 2, la testa 10 principale potrebbe venire fatta ruotare attorno ad un proprio asse di simmetria centrale ad una velocità determinata e generalmente variabile in modo da favorire la penetrazione della testa 10 principale stessa nel suolo 2; tale rotazione risulta particolarmente utile quando la testa 10 principale presenta una forma a punta e preferibilmente in questo caso la testa 10 principale presenta un numero di scanalature ad elica in modo da realizzare una avvitatura della testa 10 principale nel suolo 2. In alternativa, l'avvitatura della testa 10 principale nel suolo 2 può avvenire senza estrazione di materiale dal canale 28, oppure con estrazione di materiale dal canale 28. L'estrazione di materiale dal canale 28 risulta particolarmente utile per superare strati di terreno particolarmente resistenti .
Durante l'infissione del palo 3, lo stelo 9 del palo 3 potrebbe venire fatto ruotare leggermente attorno ad un suo asse di simmetrìa verticale per cercare di compensare eventuali deviazioni rispetto alla verticale che lo stelo 9 può subire durante l'infissione per effetto dell'attraversamento di punti particolarmente resistenti del suolo 2, quali trovanti in calcestruzzo o massi rocciosi.
Secondo la forma di attuazione illustrata nella figura, se il suolo 2 comprende uno strato 43 superiore particolarmente compatto e resistente ed uno strato 44 inferiore meno compatto e resistente, allora può risultare opportuno realizzare un precanale 45 che attraversa lo strato 43 superiore mediante l'utilizzo di una normale trivella (eventualmente utilizzando punte di dimensione progressivamente maggiore). Il pre-canale 45 risulta ovviamente coassiale con il tubo 5, guindi con la testa 10 principale e con il canale 28 generato in seguito dall'infissione della testa 10 principale nel suolo 2; la funzione del pre-canale 45 è di agevolare 1'infissione della testa 10 principale nello strato 43 superiore del suolo 2.
Il pre-canale 45 può presentare una dimensione trasversale minore, uguale o leggermente maggiore rispetto alla dimensione trasversale della testa 10 principale; inoltre, il pre-canale 45 può venire riempito con del materiale 46 poco resistente (quale, ad esempio, sabbia) per permettere una corretta realizzazione del palo 3 e per evitare che il suolo 2 possa franare nel pre-canale 45 ostruendolo con del materiale eterogeneo (ad esempio pietrisco) che potrebbe ostacolare la discesa della testa 10 principale. Secondo una preferita forma di attuazione illustrata nella figura 9, il pre-canale 45 presenta una dimensione trasversale leggermente maggiore rispetto alla dimensione trasversale della testa 10 principale e le pareti interne del pre-canale 45 vengono rivestite con una camicia 47 di lamierino (o altro materiale quale, ad esempio, il PVC) avente la funzione di evitare che il suolo 2 possa franare nel pre-canale 45. Successivamente alla messa in opera della camicia 47 di lamierino, il pre-canale 45 viene riempito con il materiale 46 poco resistente per permettere una corretta realizzazione del palo 3; risulta infatti importante che la testa 10 principale nella sua discesa incontri una minima resistenza per esercitare sul suolo 2 una pressione che tende a compattare localmente il suolo 2 stesso.
Ovviamente, se il pre-canale 45 presenta una dimensione trasversale simile alla dimensione trasversale della testa 10 principale, quindi maggiore della dimensione trasversale del foro 4, il pre-canale 45 stesso deve venire realizzato prima della realizzazione della struttura 1 di fondazione. Potrebbe succedere che al momento della infissione della testa 10 principale, il pre-canale 45 risulti almeno parzialmente invaso da acqua; in questo caso, l'acqua dal pre-canale 45 può venire aspirata attraverso il condotto 16 di iniezione, eventualmente facendo passare un tubo collegato con una pompa aspirante attraverso il condotto 16 di iniezione stesso .
Nel suolo 2 vi può essere una alternanza di strati poco resistenti (ad esempio strati argillosi) e di strati molto resistenti (ad esempio strati sabbiosi); per cercare di mantenere una pressione di infissione del palo 3 relativamente costante, si può variare la dimensione trasversale della testa 10 principale o delle teste 34 di invito in funzione della compattezza dello strato del suolo 2 in cui si trova la testa 10 principale stessa. In altre parole, quando la testa 10 principale si trova a dovere attraversare uno strato del suolo 2 particolarmente compatto, allora la dimensione trasversale della testa 10 principale viene ridotta ad un valore minimo determinato; mentre quando la testa 10 principale si trova a dovere attraversare uno strato del suolo 2 tenero, allora la dimensione trasversale della testa 10 principale viene aumentata ad un valore massimo determinato. L'aumento o la riduzione della dimensione trasversale della testa 10 principale può ad esempio venire ottenuta mediante un attuatore che determina uno scorrimento relativo tra almeno due porzioni periferiche della piastra 12 della testa 10 principale. Variando la dimensione trasversale della testa 10 principale durante 1'infissione della testa 10 principale stessa, il canale 28 presenta una dimensione trasversale variabile.
Inoltre, il fatto che la testa 10 principale presenti una dimensione trasversale variabile potrebbe venire utilizzato durante la realizzazione della struttura 1 di fondazione: la testa 10 principale non viene disposta sotto alla struttura 1 di fondazione in allineamento con il foro 4, ma viene fatta passare attraverso il foro 4 al momento della infissione del palo 3 e successivamente viene allargata una volta venuta a contatto con il suolo 2. In altre parole, la testa 10 principale viene ridotta ad una dimensione trasversale inferiore a quella del foro 4 per venire fatta passare attraverso il foro 4 e successivamente viene espansa ad una dimensione trasversale superiore a quella del foro 4 per realizzare il canale 28. Tale soluzione risulta particolarmente utile nel caso in cui si scelga di utilizzare una struttura 1 di fondazione esistente.
Secondo una alternativa forma di attuazione, la sopra descritta possibilità di variare la dimensione trasversale della testa 10 principale durante l'infissione della testa 10 principale stessa nel suolo 2 può venire utilizzata anche per aumentare la dimensione trasversale del canale 28 in corrispondenza della parte terminale del canale 28 stesso al fine di realizzare un bulbo di dimensioni trasversali relativamente elevate in corrispondenza della porzione terminale inferiore del palo 3. Il fatto di avere un bulbo di dimensioni trasversali relativamente elevate in corrispondenza della porzione terminale del palo 3 permette di aumentare la superficie di appoggio al suolo del palo 3 stesso, aumentando quindi la sua portata. In alternativa, per aumentare la dimensione trasversale della porzione terminale del palo 3 creando il sopra descritto bulbo risulta possibile deformare la porzione terminale dello stelo 9 tirando verso l'alto la testa 10 principale .
Secondo quanto illustrato nella figura 10, durante la realizzazione della struttura 1 di fondazione, tra la struttura 1 di fondazione stessa ed il suolo 2 (o, se presente, tra lo strato 8 di magrone e la struttura 1 di fondazione) viene disposta una guaina 48 isolante, la quale ha la funzione di proteggere la struttura 1 di fondazione da eventuali infiltrazioni di acqua. In corrispondenza di ciascun foro 4, la guaina 48 isolante presenta ovviamente un corrispondente foro per permettere il passaggio del relativo palo 3; in particolare, la guaina 48 isolante viene fissata al rispettivo tubo 5 di rivestimento inserendo il bordo libero della guaina 48 tra due anelli 6 e disponendo un numero di viti 49 di fissaggio, ciascuna delle quali è imbullonata ai due anelli 6 ed attraversa la guaina 48 isolante. Anche se non illustrato in dettaglio, può venire utilizzato un analogo sistema di fissaggio per il fissaggio della guaina 48 al tubo 17 del condotto 16 di iniezione.
Secondo quanto illustrato nella forma di attuazione della figura 11, non è presente il condotto 16 di iniezione illustrato nelle figure precedenti e la sua funzione di iniezione del materiale 31 cementizio nella zona 30 tubolare esterna del canale 28 è svolta da un condotto 50 di iniezione, il quale è definito da un tubo 51 di materiale flessibile presentante una estremità inferiore disposta in corrispondenza di un foro 52 passante dello stelo 9 ed una estremità superiore collegata ad un dispositivo di iniezione (non illustrato) . Il foro 52 è disposto in prossimità della testa 10 principale, in modo da iniettare il materiale 31 cementizio nella zona 30 tubolare esterna del canale 28 dal basso e non dall'alto come invece veniva fatto dal condotto 16 di iniezione. Il fatto di iniettare il materiale 31 cementizio dal basso invece che dall'alto, presenta il vantaggio dì potere creare delle "sbulbature" del materiale 31 cementizio alle varie quote. Secondo una preferita forma di attuazione illustrata nella figura 11, sono presenti più fori 52 disposti ad una stessa altezza simmetricamente attorno all'asse centrale dello stelo 9, in modo da iniettare il materiale 31 cementizio contemporaneamente da più punti. Secondo una diversa forma di attuazione non illustrata, i fori 52 sono disposti a diverse altezze lungo lo stelo 9 e possono venire alimentati da uno o più tubi 51 e possono venire alimentati durante l'infissione del palo 3 (eventualmente in più riprese non contemporanee) o anche dopo l'infissione del palo 3. Una volta terminata l'iniezione del materiale 31 cementizio, il tubo 51 può venire tolto dal condotto 11 dello stelo 9, oppure può essere lasciato a perdere all'interno del condotto 11 dello stelo 9.
E' importante osservare che prima di iniziare l'infissione del palo 3, eventuale acqua presente sotto la struttura 1 di fondazione può venire aspirata attraverso il condotto 16 di iniezione oppure attraverso il condotto 50 di iniezione.
Secondo quanto illustrato nella forma di attuazione delle figure 12-14, prima di inserire lo stelo 9 all'interno del rispettivo foro 4, all'interno del foro 4 stesso si dispone una putrella 53, la quale presente preferibilmente una forma ad "I" (illustrata chiaramente nella figura 13); la putrella 53 si inserisce all'interno dell'elemento 14 di giunzione della testa 10 principale in modo da disporsi affacciata ad una asola 54 passante, la quale è ricavata sulla piastra 12 della testa 10 principale e presenta una forma ed una dimensioni tali da permettere il passaggio della putrella 53. Prima dell'inserimento dello stelo 9, la base inferiore della putrella 53 si dispone attraverso l'asola 54 in appoggio al suolo 2 e rimane, quindi, nella posizione illustrata nella figura 12.
Sulla sommità della putrella 53 viene appoggiata una piastra 55, la quale presenta una dimensione trasversale almeno uguale a quella dello stelo 9; quando lo stelo 9 viene inserito nel foro 4, la base inferiore dello stelo 9 si appoggia sulla superficie superiore della piastra 55. Quando allo stelo 9 viene applicata una spinta verso il basso, tale spinta viene trasmessa alla putrella 53 mediante la piastra 55 e quindi la putrella 53 inizia a scendere penetrando nel suolo 2; quando la piastra 55 arriva ad appoggiarsi all'estremità superiore dell'elemento 14 di giunzione, la spinta verso il basso applicata sullo stelo 9 si trasferisce sia alla testa 10 principale, sia alla putrella 53 e la testa 10 principale e la putrella 53 scendono insieme penetrando nel suolo 2 come illustrato nella figura 14. Ovviamente, secondo una diversa forma di attuazione non illustrata, la putrella 53 può essere sostituita da un qualsiasi altro elemento allungato, quale un elemento tubolare o un profilato a "C".
La funzione della putrella 53 è di costituire un prolungamento inferiore del palo 3 rispetto alla testa 10 principale. Tale prolungamento risulta utile quando la discesa della testa 10 principale viene arrestata una volta che la testa 10 principale stessa si appoggia ad uno strato profondo del suolo particolarmente compatto e resistente; in questa situazione, infatti la putrella 53 penetra nello strato profondo del suolo 2 al di sotto della testa 10 principale aumentando la portata del palo 3.
Secondo quanto sopra esposto, variando la dimensione trasversale della testa 10 principale (o eventualmente anche di una testa 34 di invito) durante l'infissione della testa 10 principale stessa, il canale 28 presenta una dimensione trasversale variabile; in questo modo risulta possibile realizzare un palo 3 che presenta una dimensione trasversale liberamente variabile lungo il proprio asse longitudinale. In altre parole, il palo 3 può presentare attorno allo stelo 9 dei segmenti intermedi o terminali di materiale 31 cementizio di dimensioni trasversali maggiori rispetto alla restante parte del palo 3; tali segmenti di dimensioni trasversali maggiori vengono comunemente indicati con il termine di "sbulbature".
Per ottenere delle "sbulbature", cioè dei segmenti intermedi o terminali di materiale 31 cementizio di dimensioni trasversali maggiori rispetto alla restante parte del palo 3, oltre a variare durante l'infissione la dimensione trasversale della testa 10 principale (o eventualmente anche di una testa 34 di invito) è possibile anche utilizzare la forma di attuazione illustrata nella figura 11, secondo la quale il materiale 31 cementizio viene iniettato nel canale 28 attraverso uno o più fori 52 disposti lungo lo stelo 9; variando la quantità e la pressione di iniezione del materiale 31 cementizio nel corso dell'infissione del palo 3 risulta possibile formare le sopra descritte "sbulbature". Come già detto, i fori 52 possono venire alimentati durante l'infissione del palo 3 (eventualmente in più riprese non contemporanee) o anche dopo l'infissione del palo 3.
E' importante sottolineare che lo stelo 9 è formato normalmente dall'unione di più segmenti infissi nel suolo 2 in successione; risulta quindi possibile variare anche lo spessore dei vari segmenti componenti lo stelo 9 per ottenere una differenziazione lungo l'asse longitudinale del palo 3 non solo dello spessore del materiale 31 cementizio, ma anche dello spessore dello stelo 9 metallico .
Secondo una ulteriore forma di attuazione non illustrata, la testa 10 principale presenta sostanzialmente le stesse dimensioni trasversali dello stelo 9 e presenta una forma a punta secondo le modalità sopra descritte; ovviamente, secondo tale forma di attuazione il canale 28 generato dal passaggio della punta 10 nel suolo 2 durante l'infissione del palo 3 presenta dimensioni trasversali pari a quelle dello stelo 9 e quindi non vi è la possibilità di iniettare il materiale 31 cementizio. Tale forma di attuazione viene utilizzata quando il palo 3 deve venire infisso in un suolo 2 molto ricco di acqua o in un suolo 2 sommerso.
Nel corso della realizzazione della struttura 1 di fondazione o nel corso dell'infissione dei pali 3 potrebbe risultare necessario infiggere nel suolo 2 anche dei pali temporanei (non illustrati m dettaglio), i quali sono ad esempio utilizzati per la realizzazione di opere provvisionali e devono venire rimossi una volta terminati i lavori. Per rimuovere un palo temporaneo dal suolo 2, può venire utilizzata una metodologia simile a quella descritta per l'infissione dei pali 3; in altre parole, per estrarre un palo ausiliario temporaneo viene applicata staticamente sul palo temporaneo stesso una trazione, la quale viene generata da un dispositivo estrattore meccanicamente vincolato da un lato all'estremità superiore del palo temporaneo e dall'altro lato appoggiato alla struttura 1 di fondazione che svolge la funzione di elemento di reazione per il dispositivo di estrazione. In particolare, il dispositivo di estrazione comprende preferibilmente almeno due martinetti idraulici disposti lateralmente da bande opposte del palo temporaneo; l'asta mobile di ciascun martinetto idraulico è fissata ad una piastra orizzontale rigidamente collegata al palo temporaneo, mentre i corpi dei due martinetti idraulici sono appoggiati alla struttura 1 di fondazione.
Nella descrizione sopra riportata sono state descritte numerose forme di attuazione per la realizzazione di ciascun palo 3; risulta chiaro che le caratteristiche delle varie forme di attuazione possono venire variamente combinate tra loro in funzione delle caratteristiche del manufatto edilizio, delle caratteristiche del suolo 2 e del risultato finale che si vuole ottenere.
Da quanto sopra esposto, risulta chiaro che tipicamente ciascun palo 3 presenta una anima metallica (lo stelo 9) di forma cilindrica presentante all'interno un riempimento di calcestruzzo 32 e circondato da una camicia dì betoncino 31. Ciascun palo 3 viene infìsso staticamente senza sostanziale estrazione di materiale dal suolo 2 e l'avanzamento del palo 3 nel suolo 2 avviene solo grazie all'addensamento delle zone attraversate; in questo modo il suolo 2 sul quale insiste la palificata viene risanato e costipato e si ottiene una sostanziale pulizia dell'area di costruzione e di cantiere venendo eliminati i movimenti di terra dovuti agli scavi dei pali trivellati.
E' opportuno osservare che l'infissione di ciascun palo 3 è assolutamente priva di vibrazioni e di rumori molesti, in quanto l'infissione stessa è realizzata staticamente mediante martinetti idraulici; questo garantisce che non vi sia alcun effetto negativo sulla statica e stabilità degli eventuali edifici posti nelle vicinanze della struttura 1 di fondazione.
Infine, è importante notare che la struttura 1 di fondazione viene realizzata immediatamente prima della palificata e quindi risulta possibile ridurre i tempi complessivi di lavoro per la possibile concomitanza dell 'infissione dei pali 3 con l'esecuzione delle sovrastrutture (non illustrata) supportate dalla struttura 1 di fondazione.

Claims (17)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Impianto per la realizzazione di una palificata di fondazione; l'impianto comprende: almeno un elemento (5) di collegamento fissato ad una struttura (1) di fondazione al suolo in posizione adiacente ad almeno un foro (4) passante; un dispositivo dì spinta (21) per applicare staticamente utilizzando la struttura (1) di fondazione come elemento di reazione almeno una spinta di infissione su di un palo (3) metallico, il quale comprende uno stelo (9) ed è disposto attraverso il detto foro (4); ed un elemento per fissare assialmente il palo (3) alla struttura (1) di fondazione ad infissione completata ; l'impianto essendo caratterizzato dal fatto che 10 stelo (9) è pieno internamente.
  2. 2) Impianto secondo la rivendicazione 1, in cui 11 palo (3) presenta una differenziazione nello spessore e/o nella forma dello stelo (9) lungo l'asse longitudinale del palo (3) stesso.
  3. 3) Impianto secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui lo stelo (9) è metallico e si compone di più segmenti, i quali vengono infissi in successione attraverso il rispettivo detto foro (4) e vengono uniti l'uno con l'altro per definire lo stelo (9) stesso.
  4. 4) Impianto secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, in cui una testa (10) principale presenta una forma a punta .
  5. 5) Impianto per la realizzazione di una palificata di fondazione; l'impianto comprende: almeno un elemento (5) di collegamento fissato ad una struttura (1) di fondazione al suolo in posizione adiacente ad almeno un foro (4) passante; un dispositivo di spinta (21) per applicare staticamente utilizzando la struttura (1) di fondazione come elemento di reazione almeno una spinta di infissione su di un palo (3) metallico, il quale comprende uno stelo (9) ed è disposto attraverso il detto foro (4); ed un elemento per fissare assialmente il palo (3) alla struttura (1) di fondazione ad infissione completata ; l'impianto essendo caratterizzato dal fatto che lo stelo (9) è pieno internamente e che il palo (3) presenta una differenziazione nello spessore e/o nella forma dello stelo (9) lungo l'asse longitudinale del palo (3) stesso.
  6. 6) Impianto per la realizzazione di una palificata di fondazione; l'impianto comprende: almeno un elemento (5) di collegamento fissato ad una struttura (1) di fondazione al suolo in posizione adiacente ad almeno un foro (4) passante; un dispositivo di spinta (21) per applicare staticamente utilizzando la struttura (1) di fondazione come elemento di reazione almeno una spinta di infissione su di un palo (3) metallico, il quale comprende uno stelo (9) ed è disposto attraverso il detto foro (4); ed un elemento per fissare assialmente il palo (3) alla struttura (1) di fondazione ad infissione completata ; l'impianto essendo caratterizzato dal fatto che il dispositivo di spinta (21) comprende almeno una coppia di martinetti idraulici disposti lateralmente da bande opposte dello stelo (9).
  7. 7) Impianto secondo la rivendicazione 6, in cui l'asta mobile di ciascun martinetto idraulico è fissata ad una piastra orizzontale fissa ed i corpi dei due martinetti idraulici sono atti a pinzare tra loro lo stelo (9) in modo da vincolarsi allo stelo (9) ed a trascinare lo stelo (9) verso il basso quando le aste dei martinetti vengono estratte dai corpi dei martinetti idraulici stessi.
  8. 8) Impianto secondo la rivendicazione 7, in cui i corpi dei due martinetti idraulici pinzano tra loro 10 stelo (9) per mezzo di cunei che tendono a comprimere lo stelo (9) per effetto del movimento di discesa dei corpi dei martinetti idraulici stessi.
  9. 9) Impianto per la realizzazione di una palificata di fondazione; l'impianto comprende: almeno un elemento (5) di collegamento fissato ad una struttura (1) di fondazione al suolo in posizione adiacente ad almeno un foro (4) passante; un dispositivo di spinta (21) per applicare staticamente utilizzando la struttura (1) di fondazione come elemento di reazione almeno una spinta di infissione su di un palo (3) metallico, il quale comprende uno stelo (9) ed è disposto attraverso il detto foro (4); ed un elemento per fissare assialmente il palo (3) alla struttura (1) di fondazione ad infissione completata, il palo (3) venendo fissato assialmente alla struttura (1) di fondazione vincolando all'elemento (5) di collegamento la piastra (33) metallica orizzontale, la quale viene disposta sopra il palo (3) per impegnare una estremità (22) superiore del palo (3) stesso; l'impianto essendo caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo di materiale elastico interposto tra la piastra (33) metallica e l'estremità (22) superiore del palo (3).
  10. 10) Impianto per la realizzazione di una palificata di fondazione; l'impianto comprende; almeno un elemento (5) di collegamento fissato ad una struttura (1) di fondazione al suolo in posizione adiacente ad almeno un foro (4) passante, l'elemento (5) di collegamento essendo definito da un tubo (5) cilindrico metallico di rivestimento, il quale riveste il foro (4), sporge dalla struttura (1) di fondazione verso l'alto per una sua parte (7) e viene fissato alla struttura (1) di fondazione stessa; un dispositivo di spinta (21) per applicare staticamente utilizzando la struttura (1) dì fondazione come elemento di reazione almeno una spinta di infissione su di un palo (3) metallico, il quale comprende uno stelo (9) ed è disposto attraverso il detto foro (4); ed un elemento per fissare assialmente il palo (3) alla struttura (1) di fondazione ad infissione completata ; l'impianto essendo caratterizzato dal fatto che il tubo (5) metallico viene fissato alla struttura (1) di fondazione mediante almeno una coppia dì anelli (6) metallici solidali alla struttura (1) di fondazione stessa; tra la struttura (1) di fondazione ed il suolo (2) venendo disposta una guaina (48) isolante; ed in corrispondenza del foro (4) la guaina (48) isolante venendo fissata al tubo (5) inserendo il bordo libero della guaina (48) tra i due anelli (6) e disponendo un numero di viti (49) di fissaggio, ciascuna delle quali è imbullonata ai due anelli (6) ed attraversa la guaina (48) isolante.
  11. 11) Impianto per la realizzazione di una palificata di fondazione; l'impianto comprende: almeno un elemento (5) di collegamento fissato ad una struttura (1) di fondazione al suolo in posizione adiacente ad almeno un foro (4) passante; un dispositivo di spìnta (21) per applicare staticamente utilizzando la struttura (1) di fondazione come elemento di reazione almeno una spinta dì infissione su di un palo (3) metallico, il quale comprende uno stelo (9) ed è disposto attraverso il detto foro (4); ed un elemento per fissare assialmente il palo (3) alla struttura (1) di fondazione ad infissione completata ; l'impianto essendo caratterizzato dal fatto che prima di fissare assialmente il palo (3) alla struttura (1) di fondazione il dispositivo di spinta (21) precarica il palo (3) stesso con una spinta verso il basso di intensità determinata.
  12. 12) Impianto per la realizzazione di una palificata di fondazione; l'impianto comprende: almeno un elemento (5) di collegamento fissato ad una struttura (1) di fondazione al suolo in posizione adiacente ad almeno un foro (4) passante; un dispositivo di spinta (21) per applicare staticamente utilizzando la struttura (1) di fondazione come elemento di reazione almeno una spinta di infissione su di un palo (3) metallico, il quale comprende uno stelo (9) ed è disposto attraverso il detto foro (4); ed un elemento per fissare assialmente il palo (3) alla struttura (1) di fondazione ad infissione completata; l'impianto essendo caratterizzato dal fatto che durante l'infissione del palo (3) il dispositivo di spinta (21) ruota lo stelo (9) del palo (3) stesso attorno ad un suo asse di simmetria verticale.
  13. 13) Palo (3) metallico per la realizzazione di una palificata di fondazione e comprendente uno stelo (9); il palo (3) venendo disposto attraverso un foro (4) passante di una struttura (1) di fondazione al suolo (2), sul palo (3) venendo applicata staticamente almeno una spinta utilizzando la struttura (1) di fondazione come elemento di reazione per infiggere il palo (3) stesso nel suolo (2), e ad infissione completata il palo (3) venendo fissato assialmente alla struttura (1) di fondazione; il palo (3) essendo caratterizzato dal fatto che lo stelo (9) è pieno internamente.
  14. 14) Palo (3) metallico secondo la rivendicazione 13, in cui il palo (3) presenta una differenziazione nello spessore e/o nella forma dello stelo (9) lungo l'asse longitudinale del palo (3) stesso.
  15. 15) Palo (3) metallico secondo la rivendicazione 13 o 14, in cui lo stelo (9) è metallico e si compone di più segmenti, i quali vengono infissi in successione attraverso il rispettivo detto foro (4) e vengono uniti l'uno con l'altro per definire lo stelo (9) stesso.
  16. 16) Palo (3) metallico secondo la rivendicazione 13, 14 o 15, in cui una testa (10) principale presenta una forma a punta.
  17. 17) Palo (3) metallico per la realizzazione di una palificata di fondazione e comprendente uno stelo (9); il palo (3) venendo disposto attraverso un foro (4) passante di una struttura (1) di fondazione al suolo (2), sul palo (3) venendo applicata staticamente almeno una spinta utilizzando la struttura (1) di fondazione come elemento di reazione per infiggere il palo (3) stesso nel suolo (2), e ad ìnfissione completata il palo (3) venendo fissato assialmente alla struttura (1) di fondazione; il palo (3) essendo caratterizzato dal fatto che lo stelo (9) è pieno internamente e che il palo (3) presenta una differenziazione nello spessore e/o nella forma dello stelo (9) lungo l'asse longitudinale del palo (3) stesso.
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