ITTO20010103A1 - Metodo per il rilevamento della mancanza di un agente rigenerante in una macchina di lavaggio, in particolare una lavastoviglie e relativo s - Google Patents

Metodo per il rilevamento della mancanza di un agente rigenerante in una macchina di lavaggio, in particolare una lavastoviglie e relativo s Download PDF

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ITTO20010103A1
ITTO20010103A1 IT2001TO000103A ITTO20010103A ITTO20010103A1 IT TO20010103 A1 ITTO20010103 A1 IT TO20010103A1 IT 2001TO000103 A IT2001TO000103 A IT 2001TO000103A IT TO20010103 A ITTO20010103 A IT TO20010103A IT TO20010103 A1 ITTO20010103 A1 IT TO20010103A1
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resins
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washing
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Carlo Carli
Renzo Ghinato
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T & P Spa
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    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47LDOMESTIC WASHING OR CLEANING; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47L15/00Washing or rinsing machines for crockery or tableware
    • A47L15/42Details
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Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo:
“METODO PER IL RILEVAMENTO DELLA MANCANZA DI UN AGENTE RIGENERANTE IN UNA MACCHINA DI LAVAGGIO, IN PARTICOLARE UNA LAVASTOVIGLIE E RELATIVO SISTEMA”
RIASSUNTO
Viene descritto un metodo per il rilevamento della mancanza di un agente rigenerante in una macchina di lavaggio di uso domestico, in particolare una lavastoviglie comprendente un dispositivo (1;1A) per la dolcificazione dell’acqua di lavaggio contenente delle resine (R) che diminuiscono la propria capacità di addolcimento in funzione della quantità di acqua trattata, detto dispositivo (1;1A) di dolcificazione comprendente un contenitore in cui è contenuto detto agente rigenerante, un sensore (3) per la rilevazione dello stato di dette resine, detto sensore (3) contenente delle resine campione (RC), che diminuiscono il proprio volume in funzione del loro grado di esaurimento, ove detto sensore (3) comprende un elemento mobile suscettibile di assumere almeno una prima posizione operativa, nella quale detto elemento mobile delimita uno spazio di contenimento di dette resine campione (RC), ove detta posizione di detto elemento mobile è determinata da un sensore magnetico (5), detto metodo prevedendo almeno una fase di rigenerazione della capacità di addolcimento di dette resine (R;RC), durante la quale a dette resine (R;RC) viene addotta una soluzione acquosa contenente detto agente rigenerante, almeno una fase di lavaggio di dette resine (R;RC) dopo detta rigenerazione. La caratteristica dell’invenzione consiste nel fatto che dette fasi di rigenerazione e lavaggio di dette resine sono seguite da almeno un caricamento di acqua nella macchina di lavaggio prima che venga attivata una segnalazione di mancanza di detto agente rigenerante.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un metodo per la rilevazione della mancanza di un agente rigenerante in una macchina di lavaggio, in particolare una lavastoviglie, e il relativo sistema di rilevazione.
E’ noto che le macchine lavastoviglie sono dotate di un dispositivo per la dolcificazione dell’acqua di lavaggio, contenente delle resine a scambio ionico.
Dopo un certo numero di cicli di addolcimento dell’acqua di lavaggio, le resine esauriscono il loro potere di addolcimento ed hanno la necessità di essere rigenerate. Per la loro rigenerazione è noto farle attraversare da una soluzione di acqua e sale, in seguito indicata come salamoia. La salamoia, man mano che viene utilizzata per la rigenerazione, diminuisce di concentrazione perdendo la capacità di rigenerazione delle resine. Per evitare ciò, è necessario ripristinare la concentrazione della salamoia aggiungendo del sale nell’apposito serbatoio facente parte del dispositivo di addolcimento.
Per la rilevazione della mancanza sale, sono noti dei sistemi realizzati mediante un galleggiante contenente un magnete. Il galleggiante è posto all’intemo del serbatoio contenete la salamoia, mentre, in corrispondenza del magnete, all’esterno del serbatoio è posto un reed, cioè un interruttore dotato di lamine racchiuse in un involucro di vetro riempito di gas inerte, il quale può essere attivato da un campo magnetico.
II galleggiante, per evitare che possa fluttuare liberamente entro il serbatoio del sale, è posto in una opportuna sede che ha la funzione di guida in cui può scorrere.
Man mano che viene usata la salamoia per la rigenerazione delle resine, essa perde di concentrazione; a seguito della riduzione della sua concentrazione il galleggiante scende all’ interno del contenitore sale, lungo la sua guida, in quanto la concentrazione della salamoia non è più in grado di sostenerlo nella posizione originale.
Lo spostamento del galleggiante fa si che il campo magnetico del magnete vada ad interessare il reed provocandone la chiusura, con la conseguente accensione di una lampada spia. L’accensione della lampada spia segnala all’utente che deve essere aggiunto del sale prima che la salamoia diventi del tutto inefficace per la rigenerazione delle resine.
E’ consigliabile che l’operazione di aggiunta sale venga eseguita sempre prima di iniziare un nuovo ciclo di lavaggio, per evitare che del sale o della salamoia possano corrodere la vasca se non sono lavate via entro poche ore.
Al riempimento del serbatoio sale, il galleggiante si riporta nella sua posizione iniziale, pertanto il reed, non più interessato dal campo magnetico del magnete, ritorna nella posizione di apertura e la lampada spia si spegne.
Dalla domanda di brevetto T02000A000012 a nome della stessa richiedente della presente domanda di brevetto, è noto un sistema per l’abbattimento del grado di durezza dell’acqua necessaria al funzionamento di un apparato utilizzatore. In particolare esso si riferisce ad una macchina di lavaggio di uso domestico, nonché ad un dispositivo di rilevazione dello stato delle resine utilizzate per la dolcificazione e a dei metodi di controllo, in cui la fase di rigenerazione delle resine può essere controllata in modo diretto, ovvero in funzione del raggiungimento dell’effettivo ristabilimento dell’efficienza di lavoro delle resine, e dove è possibile rilevare anche la mancanza del sale in base alla rilevazione dello stato delle resine, senza l’utilizzo di dispositivi aggiuntivi del tipo sopra descritto.
Il dispositivo di rilevazione dello stato delle resine utilizzate per la dolcificazione sopra citato, in seguito chiamato sensore, presenta un contenitore in cui è presente una quantità di resine campione sulle quali è appoggiato un elemento mobile che contiene un magnete permanente. Come noto, le resine man mano che esauriscono il loro grado di efficienza diminuiscono di volume e pertanto l’elemento mobile segue la variazione del volume delle resine; la posizione dell’elemento mobile viene rilevata per mezzo di almeno un reed. A seconda della posizione raggiunta dell’elemento mobile posto sulle resine campione, il reed viene attivato dal magnete dell’elemento mobile quando è sotto l’influenza del campo magnetico da esso generato; quando attivato, il reed attiva a sua volta delle funzioni della macchina come: la rigenerazione delle resine e il loro risciacquo dopo la rigenerazione. Può inoltre attivare una spia di mancanza sale quando, dopo la rigenerazione delle resine e il loro lavaggio, le resine campione non hanno raggiunto un volume predeterminato dovuto ad una cattiva rigenerazione dovuta alla mancanza del sale.
Senza ben definiti metodi applicativi, tale sistema potrebbe presentare alcuni problemi. Uno di tali problemi è legato al periodo di effettuazione della rigenerazione delle resine durante il ciclo di lavaggio e dal loro lavaggio dopo la rigenerazione, che può causare in talune condizioni un ritardo di uno o più cicli nella segnalazione all’utente della mancanza del sale, se si mantengono inalterate la struttura e la gestione del ciclo di lavaggio delle macchine lavastoviglie, note all’uomo del ramo.
Più in particolare, nelle macchine lavastoviglie sia con un programmatore elettromeccanico che con un programmatore elettronico, la rigenerazione avviene in un momento fisso durante il ciclo di lavaggio, o verso la fine del ciclo stesso (rigenerazione seguita dal lavaggio resine) o durante il lavaggio caldo (con lavaggio resine alla fine del lavaggio, con pompa di circolazione ferma).
Se, dopo una fase di rigenerazione seguita da una fase di lavaggio resine, il reed del sensore continua a mantenere la propria condizione di chiusura, questo vuol dire che le resine non sono state rigenerate sufficientemente, in quanto la soluzione salina non conteneva abbastanza sale. In tale condizione il reed attiva la spia sale e l’utente provvede al rabbocco del sale nel contenitore apposito. L’accensione della spia potrebbe però essere dovuta, anziché alla mancanza del sale, anche ad un lavaggio non sufficiente delle resine campione dopo la rigenerazione. Infatti dopo la rigenerazione delle resine, qualunque sistema di addolcimento richiede almeno un lavaggio resine, con lo scopo di lavare via l’eccesso di sale della rigenerazione, nonché l’eccesso di calcio liberato dalle resine durante la loro rigenerazione.
La quantità d’acqua di lavaggio che passa attraverso le resine di addolcimento dell’acqua di lavaggio e attraverso le resine campione è proporzionale alla loro quantità; per esempio, se la quantità delle resine campione può variare da 1/30 ad un 1/50 della quantità delle resine di addolcimento, anche l’acqua di lavaggio che passa tra le resine campione sarà da 1/30 a 1/50 dell’acqua che passa attraverso le resine di addolcimento dell’acqua di lavaggio. Tale ridotta quantità d’acqua potrebbe non essere sufficiente ad eliminare completamente il sale in eccesso contenuto in esse; è sufficiente pertanto una piccola quantità di sale rimasta nelle resine campione, per avere ancora una contrazione delle resine campione dovuta alla pressione osmotica esercitata sulle resine dal residuo del sale non lavato via, per mantenere il sensore nella condizione di chiusura del circuito della lampada spia.
Come appare chiaro in base a considerazioni e simulazioni basate sull’applicazione del sensore di rilevamento dello stato delle resine alla gestione del ciclo di lavaggio e rigenerazione attuata nelle moderne macchine lavastoviglie, tale condizione di lampada spia sale accesa, può durare anche un ciclo completo; nelle macchine con programmatore di tipo elettronico, questa condizione può mantenersi per più di un ciclo di lavaggio, prima che il sensore sia in grado di rilevare che è stato aggiunto del sale e spenga la spia della mancanza sale.
Questo fatto induce l’utente ad effettuare un ulteriore rabbocco del sale all’inizio del ciclo successivo e con stupore si accorgerà che il serbatoio è già pieno di sale (si noti anche che non necessariamente il rabbocco del sale è effettuato dalla stessa persona della famiglia o dell’utenza ove la macchina è installata), e persistendo l’accensione della spia, provocherebbe una richiesta di intervento del servizio di assistenza per una anomalia fittizia, con relativi costi sia da parte dell’utente che del costruttore e soprattutto con un danno notevole all’immagine del costruttore.
La presente invenzione si propone di risolvere i suddetti inconvenienti e di indicare un metodo per la rilevazione della mancanza di un agente rigenerante in un dispositivo per l’abbattimento del grado di durezza dell’acqua necessaria al funzionamento di una macchina di lavaggio di uso domestico, in particolare una lavastoviglie, comprendente un dispositivo per la rilevazione dello stato delle resine di addolcimento dell’acqua di lavaggio, che sia affidabile e vantaggioso.
In tale ambito, un primo scopo dell’invenzione è quello di indicare un metodo per la rilevazione della mancanza sale, in cui tale situazione sia rilevata in modo certo e senza ritardi per l’utenza.
Un secondo scopo dell’invenzione è quello di indicare un metodo che possa essere gestito da un programmatore elettromeccanico o da un dispositivo di controllo elettronico.
Un ulteriore scopo dell’invenzione è quello di indicare un sistema di rilevazione della mancanza di un agente rigenerante in una macchina di lavaggio, in particolare una lavastoviglie, comprendente un dispositivo per la rilevazione dello stato delle resine di addolcimento dell’acqua di lavaggio, che sia affidabile e vantaggioso.
Gli scopi suddetti sono raggiunti, secondo la presente invenzione, da un metodo per la rilevazione della mancanza di un agente rigenerante in un dispositivo per Γ abbattimento del grado di durezza dell’acqua necessaria al funzionamento di una macchina di lavaggio di uso domestico, in particolare una lavastoviglie, utilizzante un sensore di rilevazione dello stato delle resine utilizzate per la dolcificazione dell’acqua di lavaggio, avente le caratteristiche delle rivendicazioni allegate, che formano parte integrante della presente invenzione.
Ulteriori scopi, caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue e dai disegni annessi fomiti a puro titolo di esempio esplicativo e non limitativo, in cui:
La Fig. 1 rappresenta schematicamente una vista di un dispositivo di dolcificazione dell’acqua di lavaggio di una lavastoviglie comprendente un sensore di rilevazione dell’esaurimento resine, secondo la presente invenzione;
La Fig. 2 rappresenta schematicamente un ciclo di lavaggio di una lavastoviglie con programmatore elettromeccanico, secondo la presente invenzione;
la Fig. 3 rappresenta schematicamente un ciclo di lavaggio di una lavastoviglie con programmatore elettronico, secondo la presente invenzione;
la Fig. 4 rappresenta schematicamente uno schema elettrico di una lavastoviglie con programmatore elettromeccanico, secondo la presente invenzione;
la Fig. 5 rappresenta schematicamente una vista di un dispositivo di dolcificazione dell’acqua di lavaggio di una lavastoviglie comprendente il sensore di rilevazione dell’esaurimento resine, secondo una variante della presente invenzione;
la Fig. 6 rappresenta lo schema di funzionamento del sensore di rilevazione dello stato delle resine di un dolcificatore dell’acqua secondo la presente invenzione; la Fig. 7 rappresenta schematicamente un ciclo di lavaggio di una lavastoviglie con programmatore elettromeccanico, secondo una variante della presente invenzione; la Fig. 8 rappresenta schematicamente un ciclo di lavaggio di una lavastoviglie con programmatore elettronico, secondo una variante della presente invenzione.
In Fig. 1 con il numero 1 è indicato nel suo complesso un dispositivo di dolcificazione dell’acqua di lavaggio di una lavastoviglie comprendente un sensore di rilevazione dello stato delle resine secondo la presente invenzione, in una preferita forma realizzativa. Con il numero 2 è indicato il dispositivo di addolcimento, con 3 è indicato il sensore di rilevamento dello stato delle resine. Il sensore 3 è collegato meccanicamente ed idraulicamente al dispositivo 2.
Il sensore 3, descritto nella citata domanda di brevetto T02000A000012 a nome della stessa richiedente della presente domanda di brevetto, non viene qui ulteriormente descritto ma verranno solo indicati i componenti principali e le sue funzioni.
La presente invenzione si basa anche sugli insegnamenti descritti nella stessa domanda di brevetto sopracitata.
Il sensore 3 presenta un corpo 4 in cui sono contenute delle resine campione e sulle quali è presente un elemento mobile contenente un magnete permanente M (non rappresentati in figura). Esternamente al corpo 4 è presente almeno un reed indicato con il numero 5, il quale viene attivato (ON) quando si trova soggetto al campo magnetico del magnete M dell’elemento mobile. La posizione dell’elemento mobile è data dalla contrazione e/o espansione delle resine campione a seguito del loro esaurimento e/o rigenerazione e/o pressione osmotica.
L’elemento mobile può essere soggetto a dei movimenti supplementari verso l’alto per facilitare l’espansione e/o la compattazione delle resine campione durante le fasi di rigenerazione e lavaggio resine. Tale movimento all’elemento mobile è realizzato per mezzo di una bobina 6, posta all’esterno e superiormente al corpo 4, la quale, quando viene eccitata, attira al suo interno in modo noto un nucleo ferromagnetico presente all’estremità di un’asta che sporge dall’elemento mobile, spostando quest’ultimo verso l’alto.
Con 7 è indicato un bocchettone per l’introduzione del sale per formare la salamoia di rigenerazione delle resine, con 8 è indicato un vano, all’interno del dispositivo 2, atto per l’alloggiamento eventuale di un galleggiante per la rilevazione della mancanza sale. Durante il funzionamento della macchina di lavaggio, man mano che le resine si esauriscono e diminuiscono di volume, l’elemento mobile del sensore 3 si sposta di conseguenza sempre più in basso, spostando di conseguenza in basso anche il magnete M in esso contenuto il quale, quando viene a trovarsi in corrispondenza del reed, ne determina la sua chiusura (ON).
Alla chiusura (ON) e/o all’apertura (OFF) del reed 5, che corrispondono alla posizione assunta dal magnete M dell’elemento mobile rispetto al reed 5 in funzione del volume delle resine campione, vengono attivate e/o disattivate le varie fasi di rigenerazione e lavaggio resine.
Si vuole qui anche ricordare le fasi del sensore per il rilevamento dello stato delle resine e la condizione in cui si trova il reed 5 in tali fasi, descritte nella domanda di brevetto precedentemente citata. Tali fasi sono schematicamente rappresentate nella Fig. 6 e sono le seguenti:
- fase 1 che corrisponde alla posizione del magnete M dell’elemento mobile con le resine campione nella condizione iniziale e con il reed 5 nella condizione di apertura (OFF);
fase 2 che corrisponde alla posizione del magnete M dell’elemento mobile con l’esaurimento delle resine campione; il reed 5 si trova nella condizione di chiusura (ON) in quanto sotto l’influenza del campo magnetico del magnete M dell’elemento mobile, il quale si è spostato verso il basso a causa della riduzione del volume delle resine campione. In questa fase viene attivata una valvola di rigenerazione e almeno un ciclo di attivazione/disattivazione della bobina 6;
- fase 3 che corrisponde alla posizione in cui può trovarsi il magnete M dell’elemento mobile quando, nella fase di rigenerazione, le resine campione vengono in contatto con la soluzione salina ad alta concentrazione di cloruro di sodio (NaCl), il reed 5 si trova nella condizione di apertura (OFF) in quanto non più sotto l’influenza del campo magnetico del magnete M dell’elemento mobile. Ciò in quanto il magnete M, a seguito di una ulteriore riduzione del volume delle resine, per pressione osmotica, si è spostato ancora più in basso; in realtà tale posizione non è necessaria ai fini dell’invenzione qui descritta, e le sole fasi 1, 2 (in discesa dell’elemento mobile con magnete del sensore 3) e 5 (in risalita dell’elemento mobile stesso) sono sufficienti a utilizzare i metodi di rilevazione della salamoia rivendicati nel sistema di dolcificazione; in particolare ciò può essere realizzato dotando il corpo 4 del sensore 3 di un fermo per bloccare l’ulteriore discesa dell’elemento mobile data dalla riduzione di volume delle resine a seguito della pressione osmotica;
- fase 4 che corrisponde alla posizione del magnete M dell’elemento mobile durante il primo ciclo di lavaggio resine; il reed 5 si trova nella condizione di chiusura (ON) dovuta allo spostamento del magnete M verso l’alto a seguito dell’aumento del volume delle resine, per la diminuzione della pressione osmotica. In questa fase viene attivato almeno un ciclo di attivazione/disattivazione della bobina 6; come indicato sopra, tale fase, in un sensore 3 caratterizzato da una corsa limitata dell’elemento mobile, in cui non è consentito di raggiungere la posizione inferiore di apertura (OFF) del reed 5, coincide con la stessa fase 2, ossia si ha il reed 5 in posizione di chiusura (ON) dal momento dell’ esaurimento (anche parziale in una versione preferita) delle resine campione contenute nel sensore 3, fino al momento di un efficace lavaggio resine, intervenuto dopo una completa ed efficiente rigenerazione delle resine campione;
- fase 5 che corrisponde alla posizione del magnete M dell’elemento mobile alla fine del ciclo di lavaggio resine; il reed 5 si trova nella condizione di apertura (OFF) a seguito dello spostamento del magnete M ancora verso l’alto, dovuto all’ulteriore aumento del volume delle resine, per l’ulteriore diminuzione della pressione osmotica.
Si noti che se, dopo una fase di rigenerazione seguita da una fase di lavaggio resine, il reed 5 continua a mantenere la propria condizione di chiusura (ON), vuol dire che le resine non sono state rigenerate, in quanto la soluzione salina non contiene abbastanza sale, e che le resine campione non sono risalite di volume per il permanere della condizione delineata nella fase 2 (resine esaurite).
Questa condizione del reed 5, come detto precedentemente, potrebbe anche essere dovuta ad un lavaggio non sufficiente delle resine campione e creare dei problemi all’utente, se la fase rigenerazione delle resine viene effettuata in momenti particolari del ciclo.
Nella Fig. 2, viene rappresentato schematicamente un ciclo di lavaggio di una lavastoviglie con programmatore elettromeccanico, in cui la fase di rigenerazione delle resine viene effettuata in determinate fasi del ciclo di lavaggio in modo da superare i problemi precedentemente indicati.
In base allo schema di Fig. 2, la rigenerazione delle resine di addolcimento dell’acqua di lavaggio e delle resine campione del sensore 3, viene effettuata a circa metà del ciclo di lavaggio anziché alla sua fine. In questo modo, effettuando cioè la rigenerazione al lavaggio caldo o subito dopo, le resine del sensore 3, dopo la rigenerazione, vengono sottoposte sia al lavaggio resine per eliminare il sale in eccesso che ad un ulteriore lavaggio da parte del carico acqua previsto per il risciacquo delle stoviglie, il quale eliminerà gli eventuali residui di sale che possono essere rimasti nelle resine campione, permettendo loro di ritornare nella condizione originale.
Tale condizione fa si che l’elemento mobile, con il relativo magnete M, si sia spostato verso l’alto non influenzando più con il proprio campo magnetico il reed 5; pertanto quest’ultimo andrà in condizione di apertura (OFF), all’inizio dell’ultimo risciacquo. Per consentire all’utente di non aver la spia sale accesa in momenti non corretti del ciclo, in quanto il reed 5 va nella condizione di chiusura (ON) anche nella fase di esaurimento resine e non solo per la mancanza sale, essendo la spia sale L asservita al reed 5 del sensore, come nello schema elettrico di Fig. 4, la spia sale L viene attivata solo alla fine del ciclo, o meglio durante l’ultimo risciacquo per dare all’utente sufficiente tempo per accorgersi della spia eventualmente accesa.
Tale accorgimento è possibile per mezzo di una camma aggiuntiva del programmatore, indicata con CIO nella Fig. 4, che possa chiudere il circuito che pone in serie la spia del sale L al reed 5 solo alla fine del ciclo, o meglio durante l’ultimo risciacquo, come detto precedentemente.
Quindi, se la rigenerazione non è avvenuta in modo efficace per mancanza sale, l’utente si accorgerà di tale condizione, se alla fine del ciclo di lavaggio della lavastoviglie la spia del sale L è accesa. A questo punto aggiungerà del sale nel serbatoio apposito del dolcificatore, in modo che la rigenerazione possa essere successivamente effettuata efficacemente. In tutto il ciclo, fino al primo risciacquo freddo, la spia del sale L non è abilitata dalla camma CIO del programmatore, per evitare di dare informazioni errate all’utente.
Infatti, il reed 5, può trovarsi dopo il lavaggio resine a seguito di una rigenerazione, ancora nella condizione di chiusura (ON) non per una inefficace rigenerazione ma dovuta invece a residui di sale non eliminati con il lavaggio resine e pertanto, se la spia sale L in quel momento fosse abilitata, potrebbe accendersi e trarre in inganno l’utente sulla condizione della salamoia.
Se le resine campione del sensore sono rigenerate con sufficiente sale, il reed 5 del sensore va in condizioni di apertura (OFF) all’ultimo risciacquo, in quanto le resine campione hanno ricuperato il volume originario e, quindi, il lavaggio resine e il carico di acqua per il risciacquo stoviglie hanno eliminato ogni residuo di sale dalla resine campione.
Per quanto riguarda una macchina lavastoviglie con programmatore elettronico, invece, avendo la disponibilità di una memoria del programmatore, la rigenerazione è possibile effettuarla in ogni momento, anche alla fine del ciclo di lavaggio; in altre parole la macchina sa quando la rigenerazione viene effettuata.
Infatti, si faccia l’ipotesi che la rigenerazione sia effettuata a fine ciclo, come rappresentato schematicamente in Fig. 3, e che il reed 5 del sensore sia in condizioni di chiusura (ON). Tale condizione (ON) può significare una inefficace rigenerazione delle resine o, come detto precedentemente, una presenza di sale nelle resine campione dovuta ad un lavaggio resine non sufficientemente efficace.
Il programmatore elettronico nel dubbio non accenderà la spia sale e se nel ciclo successivo, a metà ciclo di lavaggio, riscontrerà che il reed 5 è ancora in condizione di chiusura (ON) anche dopo il carico dell’acqua di lavaggio, provvederà a fine ciclo ad attivare la spia sale.
Non attiverà la spia sale se riscontrerà che il reed 5 è nella condizione di apertura (OFF) in quanto la posizione di chiusura precedente del reed 5 era data da un residuo di sale nelle resine campione ed è stato eliminato con il carico dell’acqua di lavaggio.
Se a fine ciclo l’utente vede la lampada spia sale accesa, provvederà, prima dell’inizio del ciclo di lavaggio successivo, a riempire di sale il serbatoio apposito del dispositivo 2 attraverso il bocchettone 7. Il programmatore elettronico, a metà di tale ciclo (durante o dopo il lavaggio caldo), provvederà ad effettuare una fase di rigenerazione per verificare la condizione del reed 5; se a fine di tale ciclo anomalo, nel quale viene variato il momento della rigenerazione resine, il programmatore elettronico rileva che il reed 5 è nella condizione di apertura (OFF), come dovrebbe essere, capisce che è stato aggiunto il sale, mentre, se rileva la sua condizione di chiusura (ON), il programmatore elettronico constaterà che non è stato aggiunto il sale e pertanto provvederà a fine ciclo ad attivare di nuovo la spia sale.
In questo caso il programmatore elettronico provvederà nel ciclo successivo a fare la stessa verifica dell 'avvenuta o meno aggiunta di sale, come effettuata nel ciclo precedente.
L’attivazione della lampada spia sale L, quando necessario, sarà data dal programmatore elettronico solo a fine ciclo, mentre per tutta la parte restante del ciclo sarà disattivata.
La fase di rigenerazione, in macchine lavastoviglie comprendenti il sensore 3 di rilevazione dello stato delle resine, viene attivata automaticamente da quest’ultimo solo se viene riscontrato un esaurimento delle resine nella fase 2 della sua rilevazione; pertanto, a seconda della durezza dell’acqua di lavaggio la rigenerazione può essere attivata ad ogni ciclo di lavaggio, se l’acqua ha elevata durezza, oppure dopo alcuni cicli di lavaggio, se l’acqua ha bassa durezza, come descritto nella domanda di brevetto precedentemente citata.
Dalla descrizione effettuata e dalle allegate rivendicazioni risultano chiare le caratteristiche della presente invenzione, così come chiari risultano i suoi vantaggi.
Come si evince dalla descrizione, il metodo impiegato per rilevazione della mancanza del sale con un dispositivo di addolcimento dell’acqua di lavaggio comprendente un sensore per la rilevazione dello stato di esaurimento delle resine, secondo l’invenzione é ottenuto utilizzando un dispositivo presente sulla macchina di lavaggio.
Tale metodo permette in modo semplice, affidabile e di facile realizzazione la rilevazione della mancanza del sale in una lavastoviglie.
E' chiaro che numerose varianti sono possibili per l'uomo dell'arte, al metodo ed al dispositivo oggetto della presente invenzione, senza per questo uscire dall'ambito dei principi di novità insiti nell'idea inventiva.
In accordo ad una possibile variante, il dispositivo di rilevazione dello stato di esaurimento delle resine, potrebbe essere abbinato ad un dispositivo dolcificatore avente già un galleggiante per la rilevazione della mancanza del sale, come rappresentato in Fig. 5.
Nella Fig. 5 verranno utilizzati gli stessi numeri di riferimento per quei componenti che non variano rispetto alla Fig. 1; con 1A è indicato nel suo insieme il dispositivo di addolcimento dell’acqua di lavaggio, con 2 A è indicato il dispositivo di addolcimento, con 3 è indicato il sensore di rilevamento dello stato delle resine. Con 9 è indicato un galleggiante per la rilevazione della mancanza del sale nel dispositivo di addolcimento 2A. Il galleggiante 9 presenta al suo interno un magnete permanente MI, ed è libero di scorrere verticalmente nel vano 7, posto all’interno del dispositivo di addolcimento 2A a contatto della salamoia.
Il vano 7 è posizionato, rispetto al sensore 3 di rilevamento dello stato delle resine, in modo tale che il magnete MI del galleggiante 9, quando nel dispositivo di addolcimento 2A vi è una mancanza di sale, vada ad interessare con il suo campo magnetico il reed 5 del sensore resine 3. Deve inoltre essere posizionato ad una distanza tale da non influenzare il comportamento del reed 5 che segnala la posizione dell’elemento mobile del sensore 3.
Anche con questo tipo di realizzazione la fase di rigenerazione delle resine viene effettuata in ben determinate fasi del ciclo di lavaggio in modo da superare i problemi precedentemente indicati. La rigenerazione delle resine, per una macchina lavastoviglie con un programmatore elettromeccanico, come rappresentato schematicamente in Fig. 7, verrà effettuata nello stesso momento in cui viene effettuata nella realizzazione preferita precedentemente descritta e cioè a circa metà del ciclo di lavaggio. In questo modo, effettuando cioè la rigenerazione al lavaggio caldo o subito dopo, le resine del sensore 3, dopo la rigenerazione, vengono sottoposte sia al lavaggio resine per eliminare il sale in eccesso che ad un ulteriore lavaggio da parte del carico acqua previsto per il risciacquo delle stoviglie, il quale eliminerà gli eventuali residui di sale che possono essere rimasti nelle resine campione, permettendo loro di ritornare nella condizione originale. Tale condizione fa si che l’elemento mobile, con il relativo magnete M, si sposti verso l’alto non influenzando più con il proprio campo magnetico il reed 5; pertanto il reed 5 andrà in condizione di apertura (OFF), all’inizio dell’ultimo risciacquo.
In questa variante la spia sale L sarà abilitata dalla camma C 10 sia alla fine del ciclo che all’inizio del ciclo successivo per dare all’utente sufficiente tempo per accorgersi della spia eventualmente accesa.
La mancanza del sale, verrà segnalata dalla spia sale L che sarà attivata dal magnete MI del galleggiante 9 in quanto quest’ultimo, data la minore concentrazione della salamoia, si è spostato verso il basso andando ad interessare con il suo campo magnetico il reed 5 portandolo nella condizione di chiusura (ON).
A questo punto l’utente, all’inizio del ciclo successivo, effettuerà il rabbocco del sale nel serbatoio apposito del dolcificatore, la salamoia aumenterà di concentrazione e il galleggiante si riporterà in alto e fuori dalla portata del reed 5 del sensore 3; il reed 5 non più influenzato dal campo magnetico del galleggiante andrà in condizione di apertura (OFF) interrompendo il circuito della spia sale L.
Per evitare che lo stato delle resine campione del sensore 3, possa influenzare la spia del sale L dopo che è stato effettuato il rabbocco del sale, in quanto all’inizio ciclo esse non sono ancora state rigenerate, viene attivata all’inizio ciclo la bobina 6; l’attivazione della bobina 6 fa si che il magnete M dell’elemento mobile del sensore 3 venga spostato verso l’alto e non influenzi più con il proprio campo magnetico il reed 5. In questo modo la mancanza sale viene segnalata solo in funzione dalla posizione del magnete MI del galleggiante 9 che influenza con il proprio campo magnetico il reed 5 e ne provoca la chiusura.
Prima che la bobina 6 venga disattivata, la camma CIO interrompe il circuito della spia sale L, in modo da evitare che, con il rilascio dell’elemento mobile il suo magnete possa influenzare il reed 5 e provocarne la chiusura con conseguente accensione della spia sale L anche dopo aver effettuato il rabbocco del sale come detto precedentemente. Va da se che se il rabbocco del sale non viene effettuato, a fine del ciclo di lavaggio e all’inizio di quello successivo, si avrà di nuovo l’accensione della spia sale L.
Per quanto riguarda una macchina lavastoviglie con programmatore elettronico, come schematicamente rappresentato in Fig. 8, se a fine ciclo il programmatore elettronico rileva che il reed 5 è in condizione di chiusura (ON), indipendentemente dal momento del ciclo in cui si esegue la rigenerazione, provvede a verificare se tale condizione è dovuta ad un insufficiente lavaggio delle resine campione del sensore 3, oppure se è dovuta ad una mancanza di sale, attivando brevemente la bobina 6 del sensore 3. In questo modo, come detto precedentemente per una macchina con programmatore elettromeccanico, l’attivazione della bobina 6 fa si che il magnete M dell’elemento mobile del sensore 3 venga spostato verso l’alto e non influenzi più con il proprio campo magnetico il reed 5. Se durante l’attivazione della bobina 6 il reed 5 continua ad essere in posizione di chiusura (ON), vuol dire che tale posizione del reed 5 è dovuta al magnete MI del galleggiante 9 che si è abbassato a seguito di una riduzione della concentrazione salina della salamoia dovuta ad una mancanza di sale, pertanto il programmatore elettronico attiverà la spia sale L per la segnalazione all’utente.
All’inizio del ciclo successivo, il programmatore elettronico effettuerà la stessa verifica con una breve attivazione della bobina 6 del sensore 3. Se è stato effettuato da parte dell’utente il rabbocco del sale, il programmatore rileverà la condizione di apertura del reed 5, in quanto il galleggiante 9, con il relativo magnete MI, si è spostato verso l’alto e il reed 5 non è più sotto l’influenza del suo campo magnetico; a seguito di tale condizione del reed 5 il programmatore elettronico provvederà allo spegnimento della spia sale L.
Se invece il programmatore, alla verifica di inizio ciclo, rileverà che il reed 5 si trova ancora nella condizione di chiusura (ON), provvederà a tenere accesa la spia sale L per avvisare l’utente che deve essere effettuato un rabbocco di sale.
Tale realizzazione, sia con programmatore elettromeccanico che con programmatore elettronico, permette di utilizzare il reed 5 e il relativo circuito elettrico del sensore 3, anche quando viene utilizzato un galleggiante con magnete per la rilevazione della mancanza sale. Inoltre, tale realizzazione permette anche lo spegnimento della spia sale senza ritardi rispetto al rabbocco del sale.
Un’altra variante potrebbe essere quella di utilizzare due reed 5, posizionati sulla stessa basetta del sensore 3, e con un dispositivo a galleggiante con magnete per la rilevazione della mancanza sale.
Uno dei due reed 5 verrà utilizzato per il sensore 3, per la rilevazione dello stato delle resine e per l attivazione delle varie fasi di rigenerazione e lavaggio resine. Il secondo reed 5 verrà utilizzato per la rilevazione della posizione del magnete del galleggiante per l’indicazione della mancanza sale.
Tale realizzazione può essere usata indifferentemente su macchine con programmatore sia elettromeccanico che elettronico ed è possibile utilizzarla anche con un ciclo di lavaggio che preveda la rigenerazione a fine ciclo. Infatti la spia sale sarà asservita al reed di rilevazione della posizione del galleggiante e sarà attivata solo se sussiste una effettiva mancanza sale.
Tale soluzione permette una riduzione dei costi di realizzazione in quanto i due reed posti sulla stessa basetta richiedono meno processi di saldatura; con un solo processo si possono saldare i due reed sulla stessa basetta e utilizzando un collegamento elettrico comune ai due.
Un’ulteriore variante può essere quella di utilizzare per la segnalazione della mancanza sale, un segnale acustico in sostituzione e/o in abbinamento al segnale luminoso di una lampada spia.
E’ in ogni caso chiaro all’uomo del ramo che, in tale ottica, le possibili implementazioni dell’invenzione sono varie, sia in caso di macchine con sistema di controllo elettronico, che in caso di macchine con sistema di controllo elettromeccanico.

Claims (23)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per il rilevamento della mancanza di un agente rigenerante in una macchina di lavaggio di uso domestico, in particolare una lavastoviglie comprendente un dispositivo ( 1 ; 1 A) per la dolcificazione dell’acqua di lavaggio contenente delle resine (R) che diminuiscono la propria capacità di addolcimento in funzione della quantità di acqua trattata, detto dispositivo (1;1A) di dolcificazione comprendente un contenitore in cui è contenuto detto agente rigenerante, un sensore (3) per la rilevazione dello stato di dette resine, detto sensore (3) contenente delle resine campione (RC), che diminuiscono il proprio volume in funzione del loro grado di esaurimento, ove detto sensore (3) comprende un elemento mobile suscettibile di assumere almeno una prima posizione operativa, nella quale detto elemento mobile delimita uno spazio di contenimento di dette resine campione (RC), ove detta posizione di detto elemento mobile è determinata da un sensore magnetico (5), detto metodo prevedendo almeno una fase di rigenerazione della capacità di addolcimento di dette resine (R;RC), durante la quale a dette resine (R;RC) viene addotta una soluzione acquosa contenente detto agente rigenerante, almeno una fase di lavaggio di dette resine (R;RC) dopo detta rigenerazione, caratterizzato dal fatto che, dette fasi di rigenerazione e lavaggio di dette resine sono seguite da almeno un caricamento di acqua nella macchina di lavaggio prima che venga abilitata una segnalazione di mancanza di detto agente rigenerante.
  2. 2. Metodo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che viene attivata una segnalazione della mancanza di detto agente rigenerante solo se dette resine campione (RC) non hanno raggiunto un volume predeterminato e detto sensore (3) è in una condizione di chiusura (ON) dopo detto caricamento di acqua.
  3. 3. Metodo, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta segnalazione della mancanza di detto agente rigenerante è attivata alla fine di un ciclo di lavaggio, in particolare durante l’ultimo risciacquo.
  4. 4. Metodo, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta segnalazione della mancanza di detto agente rigenerante è attivata alla fine di un ciclo di lavaggio e ad inizio del ciclo di lavaggio successivo.
  5. 5. Metodo, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta segnalazione della mancanza di detto agente rigenerante è attivata alla fine di un ciclo di lavaggio successivo dopo una verifica che detto sensore (3) sia ancora nella condizione di chiusura (ON), detta verifica essendo effettuata sostanzialmente a metà di tale ciclo di lavaggio.
  6. 6. Metodo, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che prima di attivare detta segnalazione viene realizzato almeno un movimento verso l’alto di detto elemento mobile al fine della rilevazione della condizione di chiusura (ON) di detto sensore (3).
  7. 7. Metodo, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che a seguito di detta segnalazione della mancanza di detto agente rigenerante viene effettuato un rabbocco di detto agente rigenerante all’inizio del ciclo di lavaggio successivo a quello di detta segnalazione.
  8. 8. Metodo, secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che viene controllato che detto rabbocco sia stato eseguito verificando che a fine ciclo di lavaggio la segnalazione della mancanza di detto agente rigenerante sia disattivata dalla condizione di apertura (OFF) di detto sensore (3).
  9. 9. Metodo, secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che viene controllato che detto rabbocco sia stato eseguito verificando tramite l’attivazione di una fase di rigenerazione e lavaggio resine a metà di detto ciclo di lavaggio, che a fine ciclo detta segnalazione della mancanza di detto agente rigenerante sia disattivata da una condizione di apertura (OFF) di detto sensore (3).
  10. 10. Metodo, secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che viene controllato che detto rabbocco sia stato eseguito verificando tramite l’attivazione di almeno un movimento verso l’alto di detto elemento mobile di detto sensore (3), che detta segnalazione della mancanza di detto agente rigenerante sia disattivata da una condizione di apertura (OFF) di detto sensore (3).
  11. 11. Sistema di rilevazione della mancanza di un agente rigenerante in una macchina di lavaggio di uso domestico, in particolare una lavastoviglie comprendente un dispositivo ( 1 ; 1 A) per la dolcificazione dell’acqua di lavaggio contenente delle resine (R) che diminuiscono la propria capacità di addolcimento in funzione della quantità di acqua trattata, detto dispositivo ( 1 ; 1 A) di dolcificazione comprendente un contenitore in cui è contenuto detto agente rigenerante, un sensore (3) per la rilevazione dello stato di dette resine (R), detto sensore (3) contenente delle resine campione (RC), che diminuiscono il proprio volume in funzione del loro grado di esaurimento, un primo elemento magnetico (M), in particolare un magnete permanente, suscettibile di variare la propria posizione in funzione della variazione di volume di dette resine campione (RC), almeno un primo sensore magnetico (5) per la rilevazione della posizione di detto primo elemento magnetico (M), detto sistema prevedendo almeno una fase di rigenerazione della capacità di addolcimento di dette resine (R;RC), durante la quale a dette resine (R;RC) viene addotta una soluzione acquosa contenente un agente rigenerante, almeno una fase di lavaggio di dette resine (R;RC) dopo detta rigenerazione, caratterizzato dal fato che, sono previsti mezzi (C10,L,6,9) atti per la segnalazione della mancanza di detto agente rigenerante se dopo che è stata effettuata una fase rigenerazione e lavaggio di dette resine (R;RC) seguita da un caricamento di acqua nella macchina di lavaggio, detto primo sensore magnetico (5) si trova in condizione di chiusura (ON).
  12. 12. Sistema, secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (C10,L,6;9) comprendono una camma (CIO) di un programmatore elettromeccanico, atta all’ attivazione di detta segnalazione di mancanza di detto agente rigenerante.
  13. 13. Sistema, secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (C10,L,6;9) comprendono una bobina elettromagnetica (6), atta a variare la posizione di detto primo elemento magnetico (M).
  14. 14. Sistema, secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (C10,L,6;9) comprendono un segnalatore luminoso (L) e/o acustico.
  15. 15. Sistema, secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (C10,L,6;9) comprendono un galleggiante (9), in particolare detto galleggiante (9) essendo inserito in una sede (7) di detto dispositivo di dolcificazione (1;1A) a contatto con detto agente rigenerante.
  16. 16. Sistema, secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che detto galleggiante (9) comprende un secondo magnete permanente (MI).
  17. 17. Sistema, secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto sensore (3) comprende un secondo sensore magnetico (5) atto ad essere attivato da detto secondo magnete permanente (MI) di detto galleggiante (9) per la segnalazione della mancanza di detto agente rigenerante.
  18. 18. Sistema, secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto sistema comprende un programmatore di tipo elettromeccanico, atto a gestire segnali prodotti da detto sensore (3), in particolare ai fini del controllo di detta mancanza di detto agente rigenerante.
  19. 19. Sistema, secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto sistema comprende un dispositivo di controllo di tipo elettronico, atto a gestire segnali prodotti da detto sensore (3), in particolare ai fini del controllo di detta mancanza di detto agente rigenerante.
  20. 20. Sistema, secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto sensore (3) comprende un corpo (4) contenente dette resine campione (RC), dove detto primo elemento magnetico (M) è suscettibile di variare la propria posizione in funzione della variazione di volume dette resine campione (RC) e dove detto corpo (4) è idraulicamente connesso ad detto dispositivo di addolcimento (1;1A), in modo tale che l’acqua utilizzata ai fini di dette fasi di addolcimento e l’acqua utilizzata ai fini di dette fasi di ripristino venga portata a contatto sia di dette resine campione (RC) che di dette resine di addolcimento (R).
  21. 21. Macchina di lavaggio di uso domestico, in particolare una lavastoviglie, che utilizza il metodo e/o il sistema per la rilevazione della mancanza di un agente rigenerante secondo una o più della rivendicazioni precedenti.
  22. 22. Macchina di lavaggio di uso domestico, in particolare lavastoviglie, che implementa il metodo secondo una o più della rivendicazioni precedenti.
  23. 23. Metodo e/o sistema di rilevazione della mancanza di un agente rigenerante e/o macchina di lavaggio utilizzante detto metodo e/o sistema, secondo gli insegnamenti della presente descrizione e dei disegni annessi.
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