ITTO20000406A1 - Metodo per l'asciugatura di biancheria e macchina implementante tale metodo. - Google Patents

Metodo per l'asciugatura di biancheria e macchina implementante tale metodo. Download PDF

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Costantino Mariotti
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Merloni Elettrodomestici Spa
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Description

Descrizione dell'invenzione industriale dal titolo
"METODO PER L'ASCIUGATURA DI BIANCHERIA MACCHINA IMPLEMENTANTE TALE METODO"
RIASSUNTO
Viene descritto un metodo per l’asciugatura di biancheria, ed una macchina atta ad implementare tale metodo, che prevedono l’impiego di un’unica resistenza elettrica (R3) per produrre il riscaldamento dell’aria utilizzata ai fini dell’asciugatura.
Secondo l’invenzione, nella fase iniziale del processo di asciugatura, ossia nella fase iniziale di riscaldamento dell’aria, la detta resistenza (R3) viene alimentata con continuità, per sfruttare la massima potenza di quest’ultima e così raggiungere rapidamente una predefinita temperatura dell’aria di asciugatura.
A seguito del raggiungimento della detta determinata temperatura, un apposito circuito di controllo (MC,RL,TR,ST) fa sì che la resistenza (R3) venga alimentata in maniera parzializzata, ossia alternando fasi di alimentazione a fasi di interruzione dell’alimentazione nell’ambito di periodi di riferimento ripetitivi, al fine di gestire la potenza della resistenza stessa nella fase di regime, per ottenere una sostanziale costanza di temperatura dell’aria.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un metodo per l'asciugatura di biancheria, ed una macchina atta all’asciugatura di biancheria che implementa tale metodo.
Come è noto, alcuni tipi di elettrodomestici offrono la possibilità di realizzare l'asciugatura della biancheria, dopo che essa è stata lavata; tali elettrodomestici sono tipicamente costituiti dalle cosiddette macchine lava-asciugatrici, che consentono di realizzare sia il lavaggio che la successiva asciugatura della biancheria, e dalle macchine asciugatrici, previste per la sola asciugatura della biancheria.
In tali macchine, un cesto contenente la biancheria da asciugare viene mosso in rotazione per un determinato periodo di tempo, ad una determinata velocità, ed in presenza di aria calda immessa all'interno della vasca entro la quale il cesto stesso ruota; la velocità di rotazione del cesto durante l'asciugatura è relativamente bassa, tipicamente nell'ordine dei 55 giri/minuto (g/m); il tempo di asciugatura, che viene generalmente impostato manualmente tramite un dispositivo temporizzatore dedicato, è variabile a seconda delle necessità dell'utente (ossia, in sostanza in funzione del grado di asciugatura che si desidera ottenere e della tipologia dei panni da asciugare).
Al fine di realizzare l’asciugatura della biancheria è necessario che all’interno della vasca entro la quale il cesto ruota venga mantenuta una certa temperatura di regime, generalmente nell'ordine dei 130°C; a tale scopo, la macchina presenta un idoneo sistema di circolazione e riscaldamento dell’aria, che comprende una soffiante, una o più resistenze elettriche e dei mezzi per realizzare la condensazione dell’aria umida aspirata dalla vasca.
Molto schematicamente, l’aria umida presente nella vasca viene prelevata tramite il ramo di aspirazione della soffiante, lungo il quale sono anche posti i citati mezzi di condensazione; lungo la mandata della soffiante sono poi previste la o le resistenze elettriche, che provvedono a riscaldare l’aria deumidificata, prima di reimmetterla nella vasca.
Nei sistemi più tradizionali viene prevista un’unica resistenza di riscaldamento dell’aria, la cui potenza è dimensionata per ottenere il sostanziale mantenimento della temperatura di regime dell’asciugatura, che come detto è mediamente di circa 130°C.
Una tale forma realizzativa viene esemplificata schematicamente in Fig. 1.
In tale figura, con L e N vengono indicate rispettivamente la fase ed il neutro dell’alimentazione di rete a 220 VAC, e con R la citata resistenza di riscaldamento che, a titolo esemplificativo, ha una potenza di 1.000 W.
La resistenza R viene pilotata tramite un idoneo interruttore elettrico C che, nel caso di macchine a sistema di controllo elettromeccanico, è costituito da un contatto di un timer, mentre nel caso di macchine dotate di un sistema di controllo di tipo elettronico, può essere costituito dal contatto mobile di un idoneo relè.
Con T viene indicato un termostato, di tipo in sé noto, collegato in serie all’alimentazione della resistenza R, ed avente la funzione di evitare il raggiungimento di temperature potenzialmente dannose all’interno della vasca della macchina; si supponga che la soglia superiore di intervento del termostato T sia di 140°C.
All’avvio del programma di asciugatura, l’interruttore C viene chiuso, e mantenuto in tale condizione per tutta la durata del programma stesso, in modo da abilitare l’alimentazione della resistenza R; il termostato T provvede, in caso di superamento della temperatura di soglia, ad interrompere l’alimentazione alla resistenza R, per poi abilitarla nuovamente, se necessario, quando la temperatura effettiva rilevata dal termostato T scende al di sotto della soglia inferiore di intervento di quest’ultimo.
II sistema di Fig. 1, per quanto semplice ed economico, è caratterizzato da una scarsa efficienza.
Un primo inconveniente della soluzione di cui alla Fig. 1 è dato dal fatto che il controllo dell’alimentazione della resistenza R risulta demandato ad un termostato elettromeccanico, che tipicamente presenta un elevato differenziale o isteresi.
Tale problema può essere chiarito considerando, ad esempio, che tanto maggiore è il carico di biancheria da asciugare posto all’interno del cesto della macchina, tanto maggiore è l’aumento di volume occupato dalla medesima in asciugatura, soprattutto quando quest’ultima ha superato la fase iniziale (nella quale i panni sono inzuppati d’acqua e quindi raggruppati); di conseguenza lo spazio in vasca per l’aria calda si riduce, provocando così aumento della temperatura. Ciò significa che, ad un certo punto del programma di asciugatura, la temperatura dell’aria entro la vasca viene inevitabilmente a superare la soglia di intervento del termostato T; come detto, i termostati comunemente impiegati allo scopo sono caratterizzati da un elevato differenziale.
Al superamento della temperatura di soglia, che come detto si supponga essere di 140°C, il termostato T interrompe quindi l’alimentazione alla resistenza R, aprendo un proprio contatto, in modo tale che la temperatura in vasca inizi a scendere progressivamente. Prima che si possa determinare la richiusura del contatto elettrico del termostato T, e ottenere una nuova alimentazione alla resistenza R necessaria al prosieguo del programma di asciugatura, la temperatura dell’aria all’interno della vasca dovrà scendere sino a circa 110°C, a causa del citato differenziale.
Anche se la discesa della temperatura in vasca avviene in modo relativamente rapido, si intuisce come il sistema sopra descritto con riferimento alla Fig. 1 risulti poco efficiente, a causa dello spreco di tempo e di energia termica; ciò, soprattutto, se si considera che nel corso di un programma di asciugatura, e particolarmente in caso di carico elevato di biancheria, il termostato T realizzerà forzatamente una pluralità di cicli di apertura/chiusura del proprio contatto elettrico.
Altro inconveniente della soluzione di Fig. 1 è che la resistenza R risulta dimensionata in modo specifico per consentire il sostanziale mantenimento della temperatura di regime dell’asciugatura, ossia i citati 130°C circa.
A causa di tale dimensionamento, tuttavia, la fase iniziale dell’asciugatura, durante la quale si realizza la salita alla temperatura di regime, richiede un tempo relativamente lungo, il che costituisce un ulteriore elemento di inefficienza del sistema.
Onde limitare gli inconvenienti suddetti sono state proposte macchine per il lavaggio e/o l’asciugatura di biancheria dotate di due resistenze elettriche di riscaldamento dell’aria, come evidenziato in Fig. 2.
Le due resistenze di riscaldamento, indicate con RI e R2, sono pilotate tramite rispettivi interruttori elettrici CI e C2, del tipo in precedenza citato, e prevedono in serie all’alimentazione rispettivi termostati TI e T2, tarati per intervenire a temperature differenti. Nel caso esemplificato, la resistenza RI ha una potenza di 1.000 W, idonea a garantire il sostanziale mantenimento della temperatura di regime del l’asciugatura, mentre la resistenza R2 presenta una potenza di 500 W; il termostato TI è tarato ad una soglia di intervento di circa 140°C, mentre il termostato T2 è tarato ad una soglia di intervento di circa 125°C.
All’avvio del programma di asciugatura gli interruttori CI e C2 vengono chiusi, e mantenuti in tale condizione per tutta la durata del programma stesso, in modo da abilitare l’alimentazione delle resistenze RI e R2.
In questo modo, quindi, la somma delle singole potenze riscaldanti delle due resistenze RI e R2 consente di realizzare un rapido raggiungimento della temperatura di regime dell’asciugatura.
Come detto, il termostato T2 è tarato ad una soglia di intervento più bassa rispetto a quella del termostato Tl, destinato a controllare la temperatura di regime; si noti peraltro, che il differenziale dei due termostati Tl e T2 è sostanzialmente sempre il medesimo.
Ciò significa che, al raggiungimento dei 125°C, il contatto elettrico del termostato T2 si aprirà, così inibendo l’alimentazione della resistenza R2; la resistenza RI continuerà invece ad essere alimentata, per realizzare il riscaldamento dell’aria necessario al mantenimento della temperatura di regime.
Nel caso in cui la temperatura aH’interno della vasca superi la soglia di sicurezza di 140°C, il termostato TI interrompe l’alimentazione alla resistenza RI, aprendo il proprio contatto, in modo tale che la temperatura in vasca inizi a scendere progressivamente.
Anche in questo caso, prima che si possa determinare la richiusura del contatto elettrico del termostato Tl, e così ottenere una nuova alimentazione alla resistenza RI necessaria al prosieguo del programma di asciugatura, la temperatura dell’aria al'interno della vasca dovrà scendere sino a circa 110°C, a causa del citato differenziale dei termostati. Si noti, sul punto, che in tale circostanza il contatto del termostato T2 rimarrà comunque aperto, poiché la sua temperatura inferiore di commutazione (95°C) sarà sempre più bassa rispetto alla temperatura inferiore di commutazione del termostato Tl (110°C).
Come si vede, quindi, con una soluzione del tipo di quella illustrata in Fig. 2, l’efficienza del programma di asciugatura può essere in parte migliorata, riducendo il tempo di salita alla temperatura di regime.
Tuttavia, tale soluzione si dimostra costosa, in quanto presuppone Timpiego di due resistenze, di due contatti di controllo e di due termostati.
Si noti che, in alternativa alla soluzione testé descritta, l’inibizione all’ alimentazione della resistenza R2 potrebbe essere realizzata, anziché tramite un termostato, direttamente dal contatto C2; a tale scopo, il sistema di controllo della macchina (sia esso di tipo elettromeccanico o di tipo elettronico) provvederà a comandare l’apertura del contatto C2 dopo un tempo fisso dall’avvio del programma di asciugatura (ad esempio 10 minuti), per far si che nel prosieguo del programma stesso il riscaldamento dell’ aria sia demandato unicamente alla resistenza RI .
Anche una tale soluzione si dimostra tuttavia poco pratica, in quanto presuppone comunque l’impiego di due resistenze, di due contatti di alimentazione e di un termostato.
A prescindere dal tipo di controllo impiegato per la resistenza R2, la soluzione citata non consente comunque di evitare il problema in precedenza menzionato della ciclicità di intervento del termostato TI , in caso di superamento della temperatura di sicurezza. La presente invenzione si propone di eliminare gli inconvenienti in precedenza menzionati in relazione alla tecnica nota, ed in particolare di indicare un metodo di asciugatura della biancheria, ed una relativa macchina, più efficienti, più affidabili e più economici rispetto alle soluzioni note.
In tale ambito, un primo scopo dell’invenzione è quello di indicare un metodo di asciugatura della biancheria, ed una relativa macchina, in cui la temperatura di regime possa essere raggiunta in tempi relativamente brevi, ma in modo semplice ed economico, ed in particolare tramite l’impiego di un’unica resistenza.
Un secondo scopo dell’invenzione è poi quello di indicare un tale metodo, ed una relativa macchina, in cui la temperatura di regime possa essere mantenuta sostanzialmente costante, evitando quell’andamento a pronunciati denti di sega determinato dal differenziale o isteresi dei termostati secondo la tecnica nota.
Un terzo scopo della presente invenzione è quello di indicare un tale metodo, ed una relativa macchina, che garantisca il rispetto delle normative in materia di compatibilità elettromagnetica ed in cui i rischi di guasti o malfunzionamenti degli elementi di commutazione presenti sul circuito di alimentazione elettrica della resistenza di riscaldamento dell’aria siano ridotti al minimo.
Un quarto scopo della presente invenzione è quello di indicare un tale metodo, ed una relativa macchina, che comportino l’impiego di componenti semplici e di costo contenuto.
Uno o più di tali scopi vengono raggiunti secondo la presente invenzione attraverso un metodo di asciugatura di biancheria ed una macchina atta all’asciugatura di biancheria incorporanti le caratteristiche delle rivendicazioni allegate, che si intendono parte integrante della presente descrizione.
Ulteriori scopi, caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione che segue e dai disegni annessi, forniti a puro titolo di esempio esplicativo e non limitativo, in cui:
- la Fig. 1 illustra schematicamente il circuito di alimentazione elettrica di una resistenza di riscaldamento dell’aria di asciugatura di una macchina asciugatrice realizzata in accordo ad una prima soluzione nota;
- la Fig. 2 illustra schematicamente il circuito di alimentazione elettrica di una coppia di resistenze di riscaldamento dell’aria di asciugatura di una macchina asciugatrice realizzata in accordo ad una seconda soluzione nota;
- la Fig. 3 illustra schematicamente il circuito di alimentazione elettrica di una resistenza di riscaldamento dell’aria di asciugatura di una macchina atta all’asciugatura di biancheria realizzata in accordo alla presente invenzione.
L’idea alla base della presente invenzione è quella di utilizzare, ai fini del riscaldamento dell’aria, un’unica resistenza, di potenza riscaldante decisamente sovradimensionata rispetto a quella necessaria per mantenere la normale temperatura di regime dell’asciugatura, onde poter raggiungere quest’ultima in un tempo assai rapido, e poi modularne la potenza riscaldante in modo opportuno.
A tale scopo, nella fase iniziale del processo di asciugatura, ossia nella fase iniziale di riscaldamento dell’aria, la resistenza viene alimentata con continuità, per sfruttare la massima potenza riscaldante di quest’ ultima, e cosi raggiungere rapidamente una predefinita temperatura per l’aria di asciugatura.
A seguito del raggiungimento della detta predefinita temperatura, la potenza della resistenza viene modulata, alternando periodi di alimentazione a periodi di interruzione della sua alimentazione elettrica, al fine di gestire detta potenza nella fase di regime per ottenere una sostanziale costanza di temperatura.
In Fig. 3 viene quindi rappresentata schematicamente una possibile forma realizzativa del circuito di alimentazione e controllo di una resistenza di riscaldamento dell’aria di asciugatura, per una macchina atta all’asciugatura di biancheria realizzata in accordo alla presente invenzione, la quale consente di raggiungere gli scopi enunciati ed evitare i problemi in precedenza citati.
Si supponga a tal fine che la macchina secondo l’invenzione sia dotata di un sistema di circolazione dell’aria di tipo sostanzialmente noto, come descritto in apertura della presente descrizione.
In Fig. 3, con L e N vengono indicati rispettivamente la fase ed il neutro di una linea di alimentazione a 220 VAC.
Con R3 è indicata una resistenza di riscaldamento dell’aria di asciugatura; secondo la presente invenzione, la resistenza R3 è di potenza decisamente sovradimensionata rispetto a quella necessaria al mantenimento della normale temperatura di regime dell’asciugatura.
Si noti anche che, in generale, il valore della temperatura dell’aria necessaria a realizzare un’efficiente asciugatura è differente a seconda del tipo di biancheria sottoposta al trattamento; pertanto, nella forma preferita dell’invenzione, la macchina asciugatrice può essere vantaggiosamente dotata di idonei mezzi di selezione, per consentire all’utente di impostare una desiderata temperatura di asciugatura, variabile in funzione della tipologia di biancheria da asciugare.
Si supponga, per semplicità, che la temperatura massima selezionabile sia di 130°C e che, come detto, la resistenza R3 sia sovradimensionata rispetto a tale valore limite: a titolo esemplificativo, si supponga quindi che la resistenza R3 abbia una potenza pari a 1.500 W.
La macchina secondo l’invenzione è inoltre preferibilmente dotata di mezzi per l’impostazione del tempo di asciugatura, il quale è in generale pure variabile a seconda delle necessità dell'utente (ossia, in sostanza in funzione del grado di asciugatura che si desidera ottenere e della tipologia dei panni da asciugare).
Con MC è indicato un microcontrollore elettronico, di tipo in sé noto, ad esempio di quelli utilizzati comunemente in un sistema di controllo elettronico di una macchina per il lavaggio e/o l’asciugatura di biancheria.
Con RL è indicato un relais, il quale presenta una bobina BR ed un contatto mobile normalmente aperto CR, il quale è posto in serie sulla linea di alimentazione della resistenza R3; la bobina RL1 è destinata ad essere energizzata in modo noto, sotto il controllo di una opportuna uscita del microcontrollore MC, per produrre la commutazione del contatto CR.
Con TR è indicato un interruttore elettronico allo stato solido che, nel caso esemplificato è costituito da un triac, il quale è collegato sulla linea di alimentazione della resistenza R3 in parallelo al relais RL; una opportuna uscita del microcontrollore MC è collegata al “gate” del triac TR, per il controllo del funzionamento di quest’ultimo.
Con ST viene infine indicato un sensore di temperatura, che in uso risulta associato al corpo di una soffiante facente parte del sistema di riscaldamento e circolazione dell’aria di asciugatura, non rappresentato nelle figure per semplicità; il sensore ST, che può ad esempio essere costituito da un resistore a coefficiente di temperatura negativo, o NTC, è connesso ad un opportuno ingresso del microcontrollore MC.
Tramite il sensore ST, il microcontrollore MC può quindi confrontare la temperatura effettiva dell’aria di asciugatura con il valore di temperatura predefinito, come detto pari a 130°C, e a fornire se necessario un output per il controllo del triac TR e del relais RL, come sarà in seguito descritto.
Secondo l’invenzione, il microcontrollore MC è opportunamente programmato per realizzare un controllo di temperatura di tipo proporzionale, volto cioè a variare la potenza media erogata dalla resistenza R3, in modo tale che non venga superata una data soglia di intervento, ma ci si approssimi invece al valore predefinito di 130°C, mantenendo una sostanziale costanza di temperatura.
Secondo l’invenzione, tale azione di modulazione viene realizzata dal microcontrollore MC effettuando delle commutazioni (ON e OFF) dell’alimentazione della resistenza R3, tramite il relè RL ed il triac TR, nel corso di periodi di riferimento ripetitivi; secondo l’invenzione, i periodi di riferimento hanno preferibilmente una durata di 40 secondi, al fine di evitare subitanee cadute di tensione sulla rete elettrica domestica dalla quale la macchina di asciugatura secondo l’invenzione trae la propria alimentazione.
Il suddetto controllo proporzionale, che è volto a variare il rapporto del tempo di ON (ossia di alimentazione della resistenza R3) rispetto al tempo di OFF (ossia di non alimentazione della resistenza R3) nell’ambito di un medesimo periodo di riferimento, viene effettuato sulla base di una banda proporzionale predeterminata, che si trova nell’intorno del valore di temperatura predefinito di 130°C.
Per fare un esempio specifico, per quanto esemplificativo e schematico, si faccia riferimento alla Tabella 1 che segue, nella quale il valore di temperatura predefinito è pari ai citati 130°C, la citata banda proporzionale ha un’ampiezza di 8°C (ossia ± 4°C rispetto al valore di temperatura predefinito) ed i periodi di riferimento ripetitivi sono di 40 secondi.
Come si nota, quando la temperatura rilevata dal sensore ST si trova oltre i limiti inferiore e superiore della banda proporzionale il sistema funziona come un normale controllo di tipo ON/OFF: pertanto, quando la temperatura rilevata è uguale o inferiore ai 126°C, l’alimentazione alla resistenza R3 viene abilitata per tutti i 40 secondi del periodo di riferimento; viceversa, quando la temperatura rilevata è uguale o al di sopra dei 134°C, l’alimentazione alla resistenza R3 viene disabilitata per tutto il periodo di riferimento. Quando invece la temperatura rilevata dal sensore ST rientra nella banda proporzionale, l’alimentazione della resistenza R3 viene parzializzata o modulata, ossia i tempi di alimentazione e non alimentazione nell’ambito del periodo di 40 secondi vengono variati in funzione della differenza esistente tra la temperatura effettivamente rilevata e la temperatura predefinita.
Ad esempio, come si nota alla posizione 6 dalla Tabella 1, quando la temperatura rilevata dal sensore ST coincide con quella predefinita (130°C), il rapporto ON:OFF è pari a 1:1, ossia il tempo di alimentazione della resistenza (20 secondi) è sostanzialmente pari al tempo di non alimentazione della resistenza (20 secondi); se invece, come alia posizione 3 della Tabella 1, la temperatura rilevata (133°C) è al di sopra del valore predefinito (I30°C), il tempo di alimentazione della resistenza (5 secondi) sarà in generale inferiore rispetto al tempo di non alimentazione (35 secondi); se invece, come alla posizione 8 della Tabella 1, la temperatura rilevata (128°C) è al di sotto del valore predefinito (130°C), il tempo di alimentazione della resistenza (30 secondi) sarà in generale superiore rispetto al tempo di non alimentazione (10 secondi). Come si vede, quindi, entro la banda proporzionale delimitata dai due valori di soglia pari a 126°C e 134°C, la commutazione ON/OFF nell’ambito del periodo di riferimento di 40 secondi viene effettuata in funzione della differenza esistente tra il valore di temperatura rilevato e quello predefinito.
Si noti, in termini generali, che quando la temperatura rilevata dal sensore ST nel corso di un dato periodo di riferimento è inferiore a quella predefinita, il sistema di controllo provvederà, nel corso del successivo periodo di riferimento, ad aumentare il tempo di alimentazione della resistenza R3 rispetto al tempo di alimentazione che era stato impiegato nel precedente periodo di riferimento. Al contrario, quando la temperatura rilevata dal sensore ST nel corso di un dato periodo di riferimento è superiore a quella predefinita, il sistema di controllo provvederà, nel corso del successivo periodo di riferimento, a diminuire il tempo di alimentazione della resistenza R3 rispetto al tempo di alimentazione che era stato impiegato nel precedente periodo di riferimento.
Un esempio di funzionamento del circuito di alimentazione e controllo della resistenza di riscaldamento dell’aria secondo la presente invenzione verrà ora fornito con riferimento alla rappresentazione schematica di Fig. 3 ed alla Tabella 1; si consideri che, nel seguito della presente descrizione non si entrerà in eccessivo dettaglio in relazione ai principi di funzionamento del relais RL e del triac TR, in sé ben noti all’uomo del ramo. L’utente provvede ad impostare, tramiti i mezzi di selezione o impostazione in precedenza citati, il tempo e la temperatura di asciugatura; si supponga che il tempo selezionato sia di 60 minuti e la temperatura selezionata sia dì 130°C.
Il circuito si trova nella condizione di Fig. 3, con il contatto CR del relais RL aperto e con il triac TR non conduttivo.
Dopo che il programma di asciugatura è stato avviato dall’utente, ad esempio premendo un apposito tasto, il microcontrollore MC provvede ad inviare un primo impulso di controllo al gate del triac TR, sino a far diventare quest’ultimo conduttivo e così chiudere il circuito tra dalla sorgente di alimentazione ed il carico costituito dalla resistenza R3; stante la condizione di apertura del contatto CR del relais RL, tutta la corrente passa quindi attraverso il triac TR.
Dopo aver inviato il primo impulso al triac TR per un tempo sufficiente a portarlo in conduzione (ad esempio dopo 20 millisecondi, ossia la durata di un periodo della tensione di rete a 220 VAC - 50 Hz), il microcontrollore MC provvede a comandare l’alimentazione alla bobina BR del relais RL, in modo che il contatto CR di quest’ultimo si chiuda.
Dopo un tempo prestabilito, considerato sufficiente affinché si realizzi la commutazione del contatto CR, il microcontrollore MC invia quindi un secondo impulso di controllo al triac TR, affinché quest’ultimo cessi di essere conduttivo; in tale condizione, quindi, tutta la corrente passa ora attraverso il contatto CR del relais RL.
Si noti che il tempo necessario a realizzare la commutazione di un relais è, mediamente, di 10-20 millisecondi; per ragioni di sicurezza, tuttavia, il citato tempo prestabilito che intercorre tra l’inizio dell’alimentazione alla bobina BR e l’invio del secondo impulso di controllo al triac TR potrà comunque essere maggiore, ad esempio pari a quattro periodi della tensione di rete (ossia 80 millisecondi).
Si noti quindi che il triac TR termina comunque di essere conduttivo dopo un tempo predeterminato (i citati 80 millisecondi); ciò protegge il triac, nel senso che quest’ultimo non continuerà a sopportare l’elevato carico di corrente anche nel caso in cui il contatto CR del relais RL non dovesse chiudersi correttamente.
Da quanto sopra si evince anche come il triac TR rimanga di fatto in conduzione, e sopporti quindi tutta la corrente necessaria all’alimentazione della resistenza R3, solo per poche decine di millisecondi; ciò ha l’effetto di evitare surriscaldamenti dello stesso triac TR, il quale potrà quindi essere di rating modesto, e senza la necessità di mezzi dissipatori di calore.
Si noti altresì che, secondo l’invenzione, il microcontrollore MC è programmato per realizzare le commutazioni del triac TR in occasione dello zero-crossing, ossia il punto della forma d’onda della corrente alternata in cui la tensione è pari a zero; è quindi chiaro che quando la tensione del circuito è allo zero, non si ha flusso di corrente e ciò rende più semplice e sicura la commutazione del triac TR, con l’ulteriore vantaggio di evitare disturbi elettromagnetici o in radiofrequenza.
La resistenza R3 viene quindi alimentata con continuità, attraverso il contatto CR, per sfruttare appieno tutta la sua potenza riscaldante; in tale fase ci si trova in sostanza nella condizione 11 della tabella 1 ; ciò significa che, nel corso dei suddetti periodi di riferimenti ripetitivi di 40 secondi, la resistenza R3 sarà costantemente alimentata.
Come in precedenza chiarito, secondo l’invenzione, all’inizio del programma di asciugatura è necessario ottenere un rapido raggiungimento della temperatura di regime; come detto, ciò viene realizzato impiegando una resistenza R3 di potenza riscaldante sovradimensionata rispetto a quella necessaria per mantenere la temperatura di regime dell’ asciugatura, che è quella impostata di 130°C.
Il microcontrollore MC è opportunamente programmato in modo tale che, dopo l’avvio del ciclo di asciugatura, la resistenza di riscaldamento R3 sia alimentata con continuità nel modo sopra descritto sino a quando il microcontrollore stesso non rileva, tramite il sensore ST, il raggiungimento della temperatura predefinita di 130°C.
Una volta rilevato tale valore di temperatura predefinito, il microcontrollore MC, programmato allo scopo, inizierà a realizzare il controllo di tipo proporzionale dell’alimentazione della resistenza R3, con le modalità in precedenza descritte con riferimento alla Tabella 1. Ciò significa che il microcontrollore MC controllerà il triac TR ed il relais RL per realizzare, nell’ambito di uno o più periodi di riferimento di 40 secondi, l’alimentazione ad impulsi della resistenza R3.
Nel caso specifico, il valore di 130°C è stato raggiunto in costanza di alimentazione della resistenza R3, utilizzando il relais RL; a seguito del rilevamento di tale temperatura, raggiunto dopo l’avvio del ciclo, il microcontrollore MC dovrà quindi disabilitare l’alimentazione alla resistenza, per 20 dei 40 secondi del periodo di riferimento (posizione 6 della Tabella 1).
Ciò implica il passaggio del contatto CR dalla condizioni di chiusura a quella di apertura, il che si realizza nel modo che segue:
- il microcontrollore MC provvede ad inviare un primo impulso di controllo al gate del triac TR, sino a farlo diventare conduttivo; la corrente sul circuito viene quindi suddivisa tra lo stesso triac TR ed il contatto CR del relais;
- dopo aver inviato il primo impulso al triac TR (ad esempio 20 millisecondi dopo), il microcontrollore MC provvede a comandare l’alimentazione alla bobina BR del relais RL, in modo che il contatto CR di quest’ultimo si apra; l’inizio del movimento del contatto CR (che avviene pochi millisecondi dopo l’alimentazione della bobina BR), determina l’insorgere di una resistenza sul circuito tale da far si che la corrente segua il percorso preferenziale diretto al triac TR; tutta la corrente quindi passa ora attraverso il triac TR;
- dopo un tempo prestabilito, considerato sufficiente affinché si realizzi la commutazione del contatto CR (ad esempio i già citati 80 millisecondi), il microcontrollore MC invia quindi un secondo impulso di controllo al triac TR, affinché quest’ultimo cessi di essere conduttivo; in tale condizione, quindi, il circuito risulta aperto e l’alimentazione alla resistenza R3 è interrotta.
Anche in questo caso il triac potrà essere aperto quando la tensione che lo attraversa è zero. Si noti quindi che, come per il caso precedente, la commutazione del relais RL avviene in assenza di corrente sul contatto CR; il che evita l’usura del contatto stesso, i rischi di incollaggio del medesimo, la formazione di archi voltaici e la formazione di disturbi di natura elettromagnetica o in radiofrequenza.
Dopo 20 secondi (si veda la posizione 6 di tabella 1) è necessario alimentare nuovamente la resistenza R3; come si intuisce, ciò viene realizzato rendendo conduttivo il triac TR, producendo poi la commutazione del relais RL, ed infine riportando il triac TR nella condizione di non conduzione, esattamente come in precedenza descritto con riferimento all’avvio del ciclo di asciugatura.
La prima fase di modulazione dell’alimentazione della resistenza R3 (20 secondi ON e 20 secondi OFF), testé descritta, avviene dopo un intervallo di tempo relativamente breve dopo l’avvio del ciclo di asciugatura (si rammenti che la resistenza R3 è sovradimensionata); ciò significa che a, seguito di tale prima fase di modulazione della potenza della resistenza, la massa della biancheria soggetta all’asciugatura, ancora bagnata, è considerevole e quindi determina un certo abbassamento della temperatura dell’aria. Pertanto nella pratica, dopo la prima fase di modulazione, ci si potrà trovare nelle condizioni di cui alle posizioni 7-10 (o al limite 1 1) della Tabella 1.
Come si intuisce, in tali condizioni, il controllo dell’alimentazione, nell’ambito dei suddetti periodi di riferimento di 40 secondi, verrà effettuato dal microcontrollore MC con le stesse modalità in precedenza descritte, ossia rilevando la temperatura effettiva tramite il sensore ST e controllando di conseguenza i tempi di ON e OFF della resistenza R3 tramite il triac TR ed il relais RL, il tempo di ON essendo maggiore del tempo di OFF.
Con il proseguire del ciclo, la biancheria si asciugherà progressivamente, diminuendo la propria massa e quindi richiedendo un minore apporto di calore, per il mantenimento della temperatura di asciugatura sostanzialmente al valore di regime, o nel suo intorno definito dalla banda ± 4°C. Ciò significa quindi che ci si potrà trovare nelle condizioni di cui alle posizioni 2-5 (o al limite 1) della Tabella 1.
Di nuovo, in tali condizioni, il controllo dell’alimentazione, nel'ambito dei suddetti periodi di riferimento di 40 secondi, verrà effettuato dal microcontrollore MC con le stesse modalità in precedenza descritte, ossia rilevando la temperatura effettiva tramite il sensore ST e controllando di conseguenza i tempi di ON e OFF della resistenza R3 tramite il triac TR ed il relais RL, il tempo di OFF essendo però ora maggiore rispetto al tempo di ON.
Il ciclo di asciugatura prosegue evidentemente secondo le modalità in precedenza chiarite, sino allo scadere dei 60 minuti impostati inizialmente.
Da quanto sopra si evince come l’invenzione consenta di raggiungere perfettamente gli scopi preposti, ed in particolare:
- l’impiego di un’unica resistenza sovradimensionata consente il raggiungimento della temperatura di regime dell’asciugatura, o quella impostata dall’utente, in tempi relativamente brevi, ma in modo semplice ed economico;
- l’alimentazione di tipo proporzionale della resistenza consente di mantenere la temperatura di asciugatura sostanzialmente costante, o comunque entro ambiti assai prossimo al valore impostato dall’utente, per tutta la durata del processo, così evitando le perdite di tempo e di efficienza dovute all’isteresi dei termostati secondo la tecnica nota;
- la soluzione di prevedere un interruttore controllato allo stato solido (triac TR) in parallelo ad un interruttore di tipo elettromeccanico o elettromagnetico (relais RL), ove in particolare il secondo viene controllato sempre quando il primo è conduttivo, il fa si che i mezzi di commutazione del circuito di alimentazione elettrica della resistenza di riscaldamento dell’aria siano praticamente immuni dai rischi di guasti o usura, anche quando azionati con frequenza elevata, e garantisce il rispetto delle normative in materia di compatibilità elettromagnetica;
- i componenti impiegati ai fini del'implementazione dell’invenzione sono estremamente semplici, affidabili e di costo contenuto.
Si noti, al riguardo di quest’ultimo punto, che il microcontrollore necessario all’implementazione dell’invenzione potrà essere quello facente parte di un programmatore di tipo elettronico della macchina, oppure quello facente parte di un sottosistema della macchina stessa (ad esempio un modulo di controllo della velocità del motore che produce la rotazione del cesto in cui è contenuta la biancheria da asciugare). Si segnala infine che un eccellente metodo per codificare in forma compatta le informazioni necessarie al funzionamento della macchina di asciugatura secondo l’invenzione è quello fornito dalla tecnologia di controllo basata sulla logica fuzzy, ormai ampiamente utilizzata nel settore delle applicazioni consumer ed in particolare in quello degli elettrodomestici. Nulla vieta peraltro l’impiego di altre tecniche di programmazione, quali un metodo di tipo tabellare.
Dalla descrizione effettuata risultano pertanto chiare le caratteristiche della presente invenzione, cosi come chiari risultano i suoi vantaggi.
Come si è visto, il metodo e la macchina secondo l’invenzione che prevedono l’impiego di una resistenza elettrica R3 che, nella fase iniziale del processo di asciugatura, ossia nella fase iniziale di riscaldamento dell’aria, viene alimentata con continuità, per sfruttare la massima potenza di quest’ultima e così raggiungere rapidamente una predefinita temperatura dell’aria di asciugatura (130°C, nell’esempio applicativo fornito).
A seguito del raggiungimento di tale determinata temperatura, un apposito circuito di controllo, comprendente un microcontrollore MC, un relais RL, un triac TR ed un sensore di temperatura ST, fa sì che la resistenza R3 venga alimentata a treni d’onda, parzializzandone l’alimentazione ed alternando fasi di alimentazione a fasi di interruzione dell’alimentazione nell’ambito di periodi di riferimento ripetitivi; ciò al fine di gestire la potenza fornita dalla resistenza stessa nella fase di regime, per ottenere una sostanziale costanza di temperatura dell’aria.
E’ chiaro che numerose varianti sono possibili per l’uomo del ramo al metodo per l'asciugatura di biancheria ed alla macchina atta all’asciugatura di biancheria che implementa tale metodo, descritti come esempio, senza per questo uscire dagli ambiti di novità insiti nell’idea inventiva, così come è chiaro che nella pratica attuazione del trovato, i componenti descritti potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.
Tra le possibili varianti si segnala ad esempio quella di prevedere un termostato di sicurezza, di tipo in sé noto, in serie alla resistenza R3, al fine di interrompere l’alimentazione di quest’ultima in caso di guasto del sistema; si noti che il modesto aggravio di costo dovuto all’inclusione di un tale componente risulta ampiamente compensato dagli altri vantaggio dell’invenzione, in precedenza descritti.
Altra variante può consistere nel variare con tecniche note il “duty cycle” della tensione di alimentazione della resistenza, in particolare sempre utilizzando il metodo dello “zero cross detecting”.

Claims (34)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per l’asciugatura di biancheria, del tipo che prevede l’impiego di una resistenza elettrica (R3), per il riscaldamento dell’aria di asciugatura ad una temperatura sostanzialmente predeterminata, mezzi sensori della temperatura dell’aria di asciugatura (ST), - mezzi interruttori (RL,TR), per il controllo dell’alimentazione elettrica di detta resistenza (R3), il metodo prevedendo il confronto tra la temperatura effettiva dell’aria di asciugatura, rilevata tramite detti mezzi sensori (ST), con un valore rappresentativo di detta temperatura predeterminata, caratterizzato dal fatto che, almeno durante una porzione del processo di asciugatura, il risultato di detto confronto è utilizzato per generare segnali di comando di detti mezzi interruttori (RL,TR), onde effettuare un controllo di temperatura di tipo proporzionale, ossia di modulazione della potenza riscaldante di detta resistenza (R3) nel corso di periodi di riferimento successivi, detto controllo essendo effettuabile a mezzo di commutazioni (ON/OFF) di detti mezzi interruttori (RL,TR) volte a controllare, nell’ambito di un medesimo periodo di riferimento, il rapporto del tempo di alimentazione di detta resistenza (R3) rispetto al tempo di non alimentazione di detta resistenza (R3).
  2. 2. Metodo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il controllo di detto rapporto viene effettuato nell’ambito di una banda di temperatura, che si trova nell’intorno del valore di detta temperatura predeterminata, detta banda avendo in particolare un’ampiezza di almeno ± 4°C rispetto al valore di detta temperatura predeterminata.
  3. 3. Metodo, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che, quando la temperatura rilevata da detti mezzi sensori (ST) rientra in detta banda, i tempi di alimentazione e non alimentazione di detta resistenza nell’ambito di un periodo di riferimento vengono variati in funzione della differenza esistente tra la temperatura rilevata e il valore di detta temperatura predeterminata.
  4. 4. Metodo, secondo la rivendicazione 1 o 3, caratterizzato dal fatto che detti periodi di riferimento hanno una durata di circa 40 secondi.
  5. 5. Metodo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione del processo di asciugatura viene realizzata a seguito del raggiungimento di una determinata soglia di temperatura dell’aria di asciugatura, rilevata tramite detti mezzi sensori (ST).
  6. 6. Metodo, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che prima del raggiungimento di detta soglia di temperatura, detta resistenza (RE) viene alimentata con continuità.
  7. 7. Metodo, secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che, quando la temperatura rilevata da detti mezzi sensori (ST) si trova oltre i limiti inferiore o superiore di detta banda, l’alimentazione a detta resistenza (R3) viene rispettivamente abilitata o non abilitata per tutta la durata di un periodo di riferimento.
  8. 8. Metodo, secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che, quando la temperatura rilevata da detti mezzi sensori (ST) nel corso di un primo periodo di riferimento è inferiore al valore di detta temperatura predeterminata, nel corso del successivo periodo di riferimento il tempo di alimentazione di detta resistenza (R3) viene aumentato rispetto al tempo di alimentazione previsto in detto primo periodo di riferimento.
  9. 9. Metodo, secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che, quando la temperatura rilevata da detti mezzi sensori (ST) nel corso di un primo periodo di riferimento è superiore al valore di detta temperatura predeterminata, nel corso del successivo periodo di riferimento il tempo di alimentazione di detta resistenza (R3) viene diminuito rispetto al tempo di alimentazione previsto in detto primo periodo di riferimento.
  10. 10. Metodo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto controllo viene effettuato tramite commutazioni di un primo interruttore (RL), posto in serie sulla linea di alimentazione di detta resistenza (R3), ed un secondo interruttore (TR) posto sulla linea di alimentazione di detta resistenza (R3) in parallelo a detto primo interruttore (RL).
  11. 11. Metodo, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che l’alimentazione di detta resistenza (R3) viene abilitata nel modo che segue: - viene comandata la chiusura di detto secondo interruttore (TR) in condizione di apertura di detto primo interruttore (RL), - al trascorrere di un tempo considerato sufficiente affinché si realizzi la chiusura di detto secondo interruttore (TR), viene comandata la chiusura di detto primo interruttore (RL), - al trascorrere di un tempo considerato sufficiente affinché si realizzi la chiusura di detto primo interruttore (RL), detto secondo interruttore (TR) viene aperto.
  12. 12. Metodo, secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto primo interruttore (RL) viene chiuso o aperto sempre in condizione di chiusura di detto secondo interruttore (TR).
  13. 13. Metodo, secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che l alimentazione di detta resistenza (R3) viene disabilitata nel modo che segue: - viene comandata la chiusura di detto secondo interruttore (TR) in condizione di chiusura di detto primo interruttore (RL), - al trascorrere di un tempo considerato sufficiente affinché si realizzi la chiusura di detto secondo interruttore (TR), viene comandata l’apertura di detto primo interruttore (RL), - al trascorrere di un tempo considerato sufficiente affinché si realizzi l’apertura di detto primo interruttore (RL), detto secondo interruttore (TR) viene aperto.
  14. 14. Metodo, secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le commutazioni di detto secondo interruttore (TR) vengono effettuate in occasione dello zero-crossing.
  15. 15. Macchina atta all’asciugatura di biancheria, comprendente - una resistenza elettrica (R3) per il riscaldamento dell’aria di asciugatura ad una temperatura sostanzialmente predeterminata, mezzi sensori della temperatura di detta aria (ST), mezzi di controllo dell’alimentazione (MC) di detta resistenza (R3), comprendenti almeno un primo interruttore (RL) posto in serie sulla linea di alimentazione di detta resistenza (R3), caratterizzata dal fatto che detto primo interruttore (RL) è controllato da detti mezzi di controllo (MC), in particolare a mezzo di un microcontrollore (MC), e che è previsto un secondo interruttore (TR), controllato da detti mezzi di controllo o microcontrollore (MC), detto secondo interruttore (TR) essendo collegato sulla linea di alimentazione di detta resistenza (R3) in parallelo a detto primo interruttore (RL).
  16. 16. Macchina, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di controllo o microcontrollore (MC) sono programmati per commutare detto primo interruttore (RL) solo quando detto secondo interruttore (TR) è in condizione di chiusura.
  17. 17. Macchina, secondo la rivendicazione 15 o 16, caratterizzata dal fatto che detto primo interruttore è di tipo elettromeccanico o elettromagnetico (RL).
  18. 18. Macchina, secondo la rivendicazione 15 o 16 o 17, caratterizzata dal fatto che detto primo interruttore comprende un relais (RL), avente una bobina (BR) ed un contatto mobile normalmente aperto (CR).
  19. 19. Macchina, secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che detto secondo interruttore è di tipo elettronico controllabile allo stato solido (TR).
  20. 20. Macchina, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto secondo interruttore comprende un triac (TR).
  21. 21. Macchina, secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che detti mezzi sensori comprendono un resistore (ST) a coefficiente di temperatura positivo, o NTC.
  22. 22. Macchina, secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di controllo comprendono un microcontrollore (MC) che è programmato per confrontare la temperatura effettiva del'aria di asciugatura, rilevata tramite detti mezzi sensori (ST), con un valore rappresentativo di detta temperatura predeterminata, e fornire segnali di controllo per detto primo interruttore (RL) e detto secondo interruttore (TR).
  23. 23. Macchina, secondo la rivendicazione 15 o 22, caratterizzata dal fatto che detto microcontrollore (MC) è programmato per realizzare un controllo di temperatura di tipo proporzionale, o di modulazione della potenza riscaldante di detta resistenza (R3).
  24. 24. Macchina, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto microcontrollore (MC) è programmato per comandare delle commutazioni (ON, OFF) dell’alimentazione di detta resistenza (R3), tramite detto primo interruttore (RL) e detto secondo interruttore (TR), nel corso di periodi di riferimento ripetitivi, dette commutazioni essendo volte a controllare, nell’ambito di un medesimo periodo di riferimento, il rapporto del tempo di alimentazione di detta resistenza (R3) rispetto al tempo di non alimentazione di detta resistenza (R3).
  25. 25. Macchina, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che il controllo di detto rapporto viene effettuato nel'ambito di una banda di temperatura, che si trova nell’intorno del valore di detta temperatura predeterminata, detta banda avendo in particolare un’ampiezza di almeno ± 4°C rispetto al valore di detta temperatura predeterminata.
  26. 26. Macchina, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto microcontrollore (MC) è programmato per variare, nell’ambito di un periodo di riferimento, i tempi di alimentazione e non alimentazione di detta resistenza in funzione della differenza esistente tra la temperatura rilevata e il valore di detta temperatura predeterminata, quando la temperatura rilevata da detti mezzi sensori (ST) rientra in detta banda.
  27. 27. Macchina, secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che, al fine dell’abilitazione dell’alimentazione a detta resistenza (R3), detto microcontrollore (MC) è programmato per inviare un primo segnale di controllo a detto secondo interruttore o triac (TR), per far diventare quest’ultimo conduttivo e così chiudere il circuito tra la sorgente di alimentazione elettrica e detta resistenza (R3), in condizione di apertura di detto primo interruttore o relais (RL).
  28. 28. Macchina, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto microcontrollore (MC) è programmato per comandare la chiusura di detto primo interruttore o relais (RL), al trascorrere di un primo tempo determinato dall’invio di detto primo segnale.
  29. 29. Macchina, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto microcontrollore (MC) è programmato per inviare un secondo segnale di controllo 35. Macchina, secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che sono previsti mezzi di selezione, per l’impostazione del tempo di asciugatura. 36. Macchina, secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che è previsto un termostato di sicurezza, in serie a detta resistenza (R3). 37. Macchina atta all’asciugatura di biancheria, che implementa il metodo secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 14. 38. Metodo per l’asciugatura di biancheria, che prevede l’impiego di un’unica resistenza elettrica (R3) per produrre il riscaldamento dell’aria utilizzata ai fini dell’asciugatura, ove nella fase iniziale del processo di asciugatura, ossia nella fase iniziale di riscaldamento dell’aria, la detta resistenza (R3) viene alimentata con continuità, per sfruttare la massima potenza di quest’ ultima e così raggiungere rapidamente una predefinita temperatura dell’aria di asciugatura, caratterizzato dal fatto che a seguito del raggiungimento della detta determinata temperatura, un apposito circuito di controllo (MC,RL,TR,ST) fa sì che la resistenza (R3) venga alimentata in maniera parzializzata, ossia alternando fasi di alimentazione a fasi di interruzione dell’alimentazione nell’ambito di periodi di riferimento ripetitivi, al fine di gestire la potenza della resistenza stessa nella fase di regime, per ottenere una sostanziale costanza di temperatura dell 'aria. 39. Metodo per l’asciugatura di biancheria e/o macchina atta all’asciugatura di biancheria, secondo gli insegnamenti delle presente descrizione e dei disegni annessi. a detto secondo interruttore o triac (TR), affinché quest’ultimo cessi di essere conduttivo, al trascorrere di un secondo tempo determinato, considerato sufficiente affinché si realizzi la chiusura di detto primo interruttore o relais (RL).
  30. 30. Macchina, secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che, al fine della disabilitazione dell’alimentazione a detta resistenza (R3), detto microcontrollore (MC) è programmato per inviare un primo segnale di controllo a detto secondo interruttore o triac (TR), per far diventare quest’ultimo conduttivo e così chiudere il circuito tra la sorgente di alimentazione elettrica e detta resistenza (R3), in condizione di chiusura di detto primo interruttore o relais (RL).
  31. 3 1. Macchina, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto microcontrollore (MC) è programmato per comandare l’apertura di detto primo interruttore o relais (RL), al trascorrere di un primo tempo determinato dall’invio di detto primo segnale.
  32. 32. Macchina, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto microcontrollore (MC) è programmato per inviare un secondo segnale di controllo a detto secondo interruttore o triac (TR), affinché quesfultimo cessi di essere conduttivo, al trascorrere di un secondo tempo determinato, considerato sufficiente affinché si realizzi l’apertura di detto primo interruttore o relais (RL).
  33. 33. Macchina, secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che è prevista un’unica resistenza di riscaldamento dell’aria (RE), la quale è in particolare di potenza sovradimensionata rispetto a quella necessaria per mantenere detta temperatura predeterminata.
  34. 34. Macchina, secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che sono previsti mezzi di selezione, per l’impostazione di detta temperatura predeterminata.
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