ITSO20110001U1 - Pneumatici autocatenanti ad uso invernale con aderenza analoga a pneumatici da neve equipaggiati con catene - Google Patents
Pneumatici autocatenanti ad uso invernale con aderenza analoga a pneumatici da neve equipaggiati con cateneInfo
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Description
DESCRIZIONE TECNICA DEL TROVATO
Il modello di utilità qui presentato riguarda l'innovazione dei pneumatici invernali, al fine di avere maggiore aderenza su fondo innevato/ghiacciato. Nello specifico si vuole proporre una sorta di connubio tra pneumatico e catene da neve, in modo tale da unire i vantaggi di entrambi i dispositivi, riducendone gli svantaggi che si incontrano nell'uso singolo. Per raggiungere questo obiettivo si propone una particolare lavorazione del pneumatico, che andrà ad incorporare elementi di derivazione dalla tecnologia meccanica come di seguito specificato.
L'elemento fondamentale di tale modello riposa nella creazione di due scanalature parallele estese per tutta la lunghezza del battistrada. In queste gole vengono collocati, durante la costruzione del pneumatico, i "dispositivi di attacco" che consistono in una piccola camera d'aria (paragonabile a quella delle ruote da bicicletta) rinforzata nella parte esterna da uno strato di gomma dura comprendente sottili lamelle metalliche o di materiali compositi (utilizzabili anche nella versione ad anello tipo catena da neve). Ciascuna delle due camere d'aria del "dispositivo di attacco" è a sua volta connessa, tramite appositi tubetti, al cilindretto centrale di controllo. Il cilindretto centrale incorpora due valvole e i microcircuiti necessari al comando delle stesse. Nello specifico le due valvole incorporate nel cilindretto hanno la funzione di regolare il passaggio della pressione tra camera d'aria secondarie e camera d'aria principale e tra camere d'aria secondarie e canaletta di sgonfiaggio ( piccolo foro in corrispondenza del battistrada). Le valvole poste nel cilindretto centrale potranno poi essere azionate elettronicamente, attraverso un dispositivo di controllo remoto (in tutto simile ad un piccolo telecomando). L'azione di gonfiaggio avverrà quindi attraverso un semplice fenomeno di omeostasi della pressione: essendo la pressione della camera d'aria principale maggiore, una volta aperta la valvola si assisterà ad un gonfiaggio delle camere d'aria secondarie. L'azione di sgonfiaggio, anche'essa comandata da telecomando, avverrà invece aprendo la valvola verso il tubetto esterno, in modo tale che l'azione di rientro dello strato di gomma duro (posto in tensione elastica dal gonfiaggio precedente) e dei peso della vettura sulla ruota in movimento comprima le camere d'aria del "dispositivo d'attacco", sino allo svuotamento delle stesse.
> A pneumatico attivo si assisterà quindi al rigonfiamento delle camere d'aria del dispositivo d'attacco, con la conseguente uscita delle lamelle dal battistrada, le quali si troveranno in posizione adatta a svolgere la loro funzione di attrito su fondo ghiacciato ed innevato. Con il risultato di produrre una stabilità del veicolo analoga a quella delle gomme corredate da catene da neve.
> A pneumatico passivo si assisterà invece allo svuotamento delle camere d'aria secondarie che produrrà il rientro delle lamelle nel battistrada, consentendo quindi l'utilizzo della gomma su un normale fondo stradale non innevato. Tale rientro permette sia di preservare la durata delle lamelle sia di consentire al veicolo di procedere con un'andatura normale su fondi stradali non in condizioni critiche.
In conclusione tale trovato permette all'utente finale di condurre il proprio veicolo con sicurezza ed affidabilità anche su fondo innevato/ghiacciato ed il tutto attraverso la semplice pressione di un tasto su un telecomando, eliminando gli inconvenienti derivanti dalla difficoltà di montaggio e smontaggio delle catene da neve. All'utente sarà semplicemente richiesto di provvedere, periodicamente, al riequilibrio della pressione principale del pneumatico attraverso una banale sosta in una qualsiasi stazione di servizio/officina o con l'uso di un compressore domestico nella disponibilità dell'utilizzatore stesso. Tale azione potrà essere ricordata all'utente attraverso l'accensione di un led, con funzione di promemoria visivo, posto sul telecomando. In una versione futura, il dispositivo di controllo potrebbe anche essere integrato nell'elettronica di bordo dell'auto, consentendone un utilizzo tramite normale pulsante posto sul cruscotto.
A supporto di tale descrizione tecnica vengono allegate le seguenti tavole:
Foglio 1 - Disegno A: raffigurazione della sezione del pneumatico, comprensivo del dispositivo di attacco in posizione attiva. L'elenco numerato incorpora le seguenti parti:
1. Copertone;
2. Battistrada;
3. Cerchione;
4. Gole sede dell'anello di espansione;
5. Anello di espansione (Camera d'aria secondaria) in modalità attiva;
6. Anello di gomma dura con funzione di sostegno degli anelli/lamelle per attrito su fondo ghiacciato;
7. Lamelle/anelli metallici (o materiale composito);
8. Tubetto (parte rigida) di collegamento tra le camere d'aria secondarie e la valvola di pressurizzazione;
9. Tubetto (parte flessibile) di collegamento tra le camere d'aria secondarie e la valvola di pressurizzazione;
10. Alloggiamento della valvola di pressurizzazione e del dispositivo di azionamento della stessa;
11. Valvola di pressurizzazione che azionata consente il trasferimento della pressione verso le camere d'aria secondarie, al fine di permetterne la posizione attiva;
12. Tubetto rigido incorporante la valvola che consente l'uscita della pressione delle camere d'aria secondarie, al fine di permettere il recupero della posizione passiva;
Foglio 2 - Disegno B: raffigurazione della sezione del pneumatico con dispositivo di attacco in posizione passiva. Si noti il rientro degli aneili/lamelle all'interno del battistrada a seguito dell'azione elastica dello strato di gomma dura posto a contatto con le camere d'aria secondarie ( sgonfie).
Foglio 3 - Disegno C: raffigurazione della variante del dispositivo di attacco (in posizione attiva) con serbatoio di pressione incorporato. L'elenco numerato incorpora le seguenti parti:
1. Serbatoio di aria in alta pressione (potenzialmente utilizzabile anche per rigonfaggio della gomma a seguito di foratura e riparazione con kit di emergenza);
2. Valvola meccanica di regolazione della pressione avente la funzione di ridurre le atmosfere dell'aria in transito tra serbatoio e dispositivo di attacco.
3. Valvola esterna del serbatoio di pressione;
4. Tubetto flessibile di collegamento tra serbatoio e dispositivo di attacco;
Foglio 4 - Disegno D: raffigurazione laterale del solo dispositivo di attacco esterno in posizione attiva (camera d'aria secondaria e strato a contatto con la strada). L'elenco numerato incorpora le seguenti parti:
1. Camera d'aria secondaria gonfia;
2. Anello di gomma dura in tensione elastica (a seguito della spinta della camera d'aria sottostante);
3. Lamelle/anelli metallici ( o in materiale composito) fuoriusciti dalla linea del battistrada; 4. Tubetto (parte rigida) di collegamento tra le camere d'aria secondarie e la valvola di pressurizzazione;
5. Tubetto (parte flessibile) di collegamento tra le camere d'aria secondarie e la valvola di pressurizzazione;
Foglio 5 - Disegno E: raffigurazione laterale del solo dispositivo di attacco esterno in posizione passiva. Disegno F: raffigurazione laterale del solo dispositivo di attacco esterno in posizione attiva. L'elenco numerato comprende le seguenti parti:
1. Tubetto (parte rigida) di collegamento tra le camere d'aria secondarie e la valvola di pressurizzazione;
2. Camera d'aria secondaria sgonfiafdisegno E) e gonfiata da aria in pressione (disegno F). 3. Anello di gomma dura in posizione di riposo (disegno E) ed in posizione di tensione elastica (Disegno F);
4. Lamelle/anelli metallici (o materiali compositi) in posizione passiva (Disegno E) e attiva (Disegno F);
5. Linea indicante la posizione del battistrada rispetto alle lamelle/anelli;
Claims (1)
- RIVENDICAZIONI Nel depositare la presente richiesta di protezione di modello di utilità, il sottoscritto Panella Arturo Erminio richiede la tutela del diritto di invenzione delle seguenti idee: 1) L'idea di integrare la praticità dei pneumatici da neve attraverso l'inserimento del dispositivo di attacco come specificato nella descrizione tecnica e negli schemi allegati; 2) L'invenzione della struttura del dispositivo di attacco: composta dal particolare schema di funzionamento che riposa sull'utilizzo congiunto del cilindretto di controllo (incorporante le valvole), delle camere d'aria secondarie e relativo strato di gomma dura integrato dalle lamelle o dagli anelli metallici o in materiale composito; 3) L'idea di utilizzare una valvola di gonfiaggio e sgonfiaggio del dispositivo di attacco, controllata elettronicamente da un dispositivo remoto; 4) L'idea di utilizzare un metodo di gonfiaggio e sgonfiaggio basato sulla differenza di pressione esistente tra camere d'aria contigue; 5) Le possibilità di futura integrazione del dispositivo di controllo con l'elettronica e la meccanica di bordo delle vetture; Il sottoscritto si riserva inoltre il diritto di tutela per quanto concerne la possibilità di valutare variazioni tecniche all'atto di un'ipotetica entrata in produzione del dispositivo proposto. Tali variazioni potranno consistere nell'utilizzo anche di una sola camera d'aria secondaria (posta in posizione centrale nel battistrada), nell'integrazione di un sistema di gonfiaggio pneumatici incorporato nel pneumatico (serbatoio aria), nell'utilizzo di lamelle anche di materiali non strettamente metallici (es: materiali compositi, ecc..).
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ITSO20110001 ITSO20110001U1 (it) | 2011-01-27 | 2011-01-27 | Pneumatici autocatenanti ad uso invernale con aderenza analoga a pneumatici da neve equipaggiati con catene |
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ITSO20110001U1 true ITSO20110001U1 (it) | 2012-07-28 |
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2011
- 2011-01-27 IT ITSO20110001 patent/ITSO20110001U1/it unknown
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