ITRN20110002A1 - Metodo di lavaggio di capi tessili delicati mediante lavabiancheria automatica - Google Patents

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ITRN20110002A1
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    • D06F35/00Washing machines, apparatus, or methods not otherwise provided for

Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
"METODO DI LAVAGGIO DI CAPI TESSILI DELICATI MEDIANTE
LAVABIANCHERIA AUTOMATICA"
La presente invenzione ha per oggetto un metodo di lavaggio di capi tessili delicati mediante una lavabiancheria comprendente un vano di lavaggio in cui è posizionato un cestello rotante.
Generalmente, nel lavaggio tramite lavabiancheria, i capi vengono mossi all'interno del cestello a seguito della rotazione del cestello stesso, in particolare sia per l'attrito prodotto tra i capi e le pareti interne del cestello che sollevano per contatto i panni, sia per il trascinamento svolto da appositi elementi di trascinamento posti, ad una certa distanza l'uno dall'altro, lungo l'intero sviluppo assiale del cestello. I capi da lavare vengono sollevati fino al punto più alto del cestello e poi ricadono per gravità verso il basso.
Tutto questo movimento produce un notevole sfregamento sui capi. Nel caso di capi delicati o ultradelicati, l'azione meccanica subita dagli stessi è dannosa.
Nel lavaggio di capi tessili delicati è noto utilizzare degli accorgimenti quali, ad esempio, l'utilizzo di una temperatura dell'acqua non particolarmente elevata, una modesta velocità di rotazione del cestello per evitare un eccessivo stropicciamento delle fibre o l'esclusione della centrifuga.
Un altro accorgimento, utilizzato durante il lavaggio di capi delicati, è la cosiddetta satellizzazione dei capi, cioè la rotazione del cestello ad una particolare velocità, inferiore a quella prevista durante la fase di centrifuga, che permette alla forza centrifuga trasmessa ai panni dal cestello di neutralizzare la forza di gravità. Questa fase riduce l'azione meccanica sui panni stessi e fa sì che i capi da lavare girino solidali con il cestello, rimanendo immobili rispetto a quest'ultimo ed evitando così continui sfregamenti con la parete interna del cestello.
Nonostante siano stati sviluppati programmi di lavaggio che adottano tutti o quasi tutti gli accorgimenti sopra citati, gli inconvenienti legati al restringimento e/o al rilassamento dei tessuti dei capi delicati sono ancora presenti, sebbene in misura ridotta.
L'uso di una macchina lavatrice per il lavaggio di capi delicati o molto delicati resta pertanto sconsigliabile. Scopo della presente invenzione è risolvere i sopra citati problemi di lavaggio.
Pertanto, scopo della presente invenzione è proporre un metodo di lavaggio, mediante una lavabiancheria, di capi tessili delicati, che riduca il danneggiamento delle fibre di tali capi (lana, seta, capi con brillantini o inserti vari, ecc.), evitando anche alterazioni dimensionali (restringimenti e/o rilassamenti delle fibre), distaccamento di elementi decorativi o abrasioni superficiali dei capi stessi, tali da pregiudicarne 1'indossabilità .
II compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un metodo di lavaggio di capi tessili delicati mediante una lavabiancheria comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di un metodo di lavaggio di capi tessili delicati mediante una lavabiancheria illustrata negli uniti disegni in cui: - la figura 1 è una vista schematica frontale di una lavabiancheria nella quale viene realizzato il metodo di lavaggio in accordo con la presente invenzione ed in cui sono state rimosse alcune parti per meglio evidenziarne altre;
- la figura 2 è una vista in sezione lungo il piano A-A della lavabiancheria illustrata in figura 1.
Con riferimento alle unite figure, con 1 è stata complessivamente indicata una lavabiancheria 1, comprendente un vano di lavaggio 2 in cui è posizionato un cestello 3 rotante intorno ad un asse 3a, all'interno della quale è possibile attuare il metodo di lavaggio per capi delicati in accordo con la presente invenzione. Prima dell'avvio vero e proprio di un qualsiasi ciclo di lavaggio, un utente deve introdurre i capi da lavare 4 nel cestello 3 rotante e caricare il detersivo desiderato nell'apposita vaschetta 8 o direttamente all'interno del cestello 3.
L'utente inoltre seleziona il tipo di lavaggio che desidera far effettuare alla lavabiancheria 1.
Una fase del ciclo di lavaggio svolta dalla lavabiancheria 1 è l'introduzione, nel cestello 3, di liquido di lavaggio 5. L'introduzione di una prima quantità di liquido di lavaggio vantaggiosamente permette di imbibire i capi da lavare. Il cestello 3 viene inoltre posto in rotazione ad una velocità prefissata, inferiore alla velocità di centrifuga, in modo tale da agevolare 1'imbibimento dei capi. Nella soluzione preferita il cestello 3 viene posto in rotazione successivamente all'introduzione della prima predeterminata quantità di liquido di lavaggio nel vano 2.
In asciugabiancheria note, il cestello 3 ruota ad una velocità tale da far compiere ai capi almeno mezzo giro, portandoli dal punto più basso fino ad un punto prossimo al punto più alto del cestello in cui i capi 4 ricadono verso il basso per gravità.
Questa azione meccanica, tuttavia, può provocare dei danneggiamenti ai capi delicati o ultradelicati.
Pertanto, è vantaggioso l'utilizzo di una fase chiamata satellizzazione dei capi 4.
In altre parole, si aumenta la normale velocità di rotazione del cestello 3 fino ad un valore che permette alla forza centrifuga di equilibrare, o eventualmente superare anche se di poco, la forza di gravità.
In questo modo i capi da lavare 4 sono mantenuti aderenti alle pareti interne 6 del cestello 3, senza tuttavia essere schiacciati contro il cestello in maniera energica. Si realizza quindi una specie di centrifuga "dolce".
Tuttavia la satellizzazione non è sufficiente a limitare eventuali danni provocati sui capi 4 dall'attrito con le pareti interne 6 del cestello 3.
Per ridurre ulteriormente tale fenomeno, il metodo oggetto della presente invenzione prevede che la fase di introdurre un liquido di lavaggio allaghi il cestello 3 rotante con una ulteriore quantità di liquido di lavaggio 5. La quantità di liquido di lavaggio così presente nel cestello 3 è tale da imprimere ai capi da lavare 4 una spinta che permetta loro di staccarsi rispetto alla parete interna 6 del cestello 3, ricevendo dal liquido una spinta archimedea dal basso verso l'alto. Ciò permette una fase di galleggiamento dei capi da lavare 4 mentre il cestello 3 ruota intorno agli stessi. La fase di introdurre un liquido di lavaggio può dunque essere spezzata in più momenti (eventualmente intervallati almeno dalla fase di porre in rotazione il cestello 3).
In questo modo, la spinta del cestello 3 sui panni sarà particolarmente delicata essendo presente uno strato 9 di liquido di lavaggio tra la parete 6 del cestello 3 in rotazione e il nucleo dei capi da lavare 4. Lo strato 9 di liquido di lavaggio 5 trasmette ai capi da lavare 4 un dolce movimento rotatorio generato dal cestello 3. E' evidente che durante la rotazione del cestello 3 è possibile che i panni 4 possano comunque sfiorare accidentalmente le pareti 6 dello stesso, ma lo strato di liquido 9 rende la trasmissione del moto più graduale e dolce.
Preferibilmente, la quantità di acqua presente nel vano 2 di lavaggio per ottenere questo effetto di galleggiamento dei capi all'interno del cestello 3 è variabile da 24 a 28 litri, preferibilmente 26 litri. Durante la fase di galleggiamento dei capi da lavare 4, il cestello 3 ruota da una velocità compresa tra 18 e 32 giri al minuto (rpm), preferibilmente tra 22 e 28 rpm. Ad ogni modo, durante l'intero ciclo di lavaggio di capi delicati, la velocità di rotazione del cestello 3 deve comunque essere lenta, ad esempio deve mantenersi ad un valore preferito di 25 rpm.
Il metodo descritto prevede anche almeno una fase di pausa, durante la quale il cestello 3 è fermo, che permette alle fibre di essere attraversate con delicatezza dal liquido di lavaggio e dal detersivo.
L'intero ciclo di lavaggio comprende una pluralità di fasi di rotazione del cestello 3 alternate ad una pluralità di fasi di pausa dello stesso.
Le varie fasi di rotazione e di pausa del cestello 3 sono opportunamente combinate tra loro e presentano durata variabile a seconda della tipologia del capo da lavare.
Ad esempio, una combinazione preferita, ma non esclusiva, prevede cicli di rotazione della durata di tre unità di tempo alternati a cicli di pausa della durata di otto unità di tempo.
Vantaggiosamente il cestello può presentare delle bande di trascinamento 7 (nel gergo tecnico note come palmole) disposte sulla parete interna 6 del cestello 3, parallelamente all'asse di rotazione 3a del cestello stesso. Opportunamente tali palmole 7 sono disposte solo lungo una porzione dell'intera lunghezza assiale della parete 6 del cestello (tipicamente verso il fondo del cestello, come mostrato in figura 2) e questo può indurre una componente rotatoria dell'acqua di lavaggio presente nel cestello 3 secondo un asse trasversale all'asse di rotazione 3a del cestello 3.
Vantaggiosamente, il liquido di lavaggio 5 è riscaldato, durante l'intero ciclo di lavaggio, ad una temperatura compresa tra 25°C e 30°C.
Qui di seguito sono riportate, a titolo esemplificativo, le fasi dettagliate di un possibile ciclo completo di lavaggio eseguito con il metodo oggetto della presente invenzione.
Il metodo per il lavaggio di capi delicati o ultradelicati prevede un primo caricamento di acqua o di liquido di lavaggio 5, fino ad un primo livello predeterminato, nel vano di lavaggio 2 con il cestello 3 fermo e contemporaneo riscaldamento dell'acqua (mediante una resistenza elettrica in contatto termico con il vano di lavaggio) fino ad una prefissata e preferita temperatura di lavaggio, ad esempio, a 28°C. La quantità di acqua corrispondente a detto primo livello è all'incirca di 5 litri.
In seguito il cestello 3 movimenta in satellizzazione (vantaggiosamente a circa 88 rpm) per 2 minuti il carico di capi da lavare 4 con contemporanea introduzione di circa 3 litri di acqua e riscaldamento fino al valore predefinito di temperatura. Il primo caricamento prevede di introdurre nel vano 2 di lavaggio acqua e detersivo mescolati insieme (per formare il liquido di lavaggio 5). Opportunamente il detersivo è in concentrazione relativamente elevata e viene attivato dal superamento di una soglia di temperatura predeterminata (la temperatura del liquido di lavaggio 5 è infatti pari a circa 28 °C ed è superiore a tale soglia predeterminata) . Complessivamente questa fase ha lo scopo di portare la quantità del liquido di lavaggio nel vano 2 a circa 8 litri così da far imbibire completamente i capi da lavare 4 e mantenerli a temperatura senza sottoporli ad azione meccanica: l'acqua ed il sapone passano attraverso le fibre con delicatezza, mentre i capi satellizzati sono appoggiati sulla superficie interna 6 del cestello 3, immobili rispetto ad esso. Contemporaneamente si forma una giusta quantità di schiuma che contribuirà a rendere più delicata la lieve azione meccanica che verrà esercitata nelle fasi successive.
A seguito della satellizzazione il cestello 3 si ferma, con possibilità di ripristino della temperatura predefinita e preferita di lavaggio.
Successivamente, si carica una quantità di acqua (opportunamente fino al raggiungimento di un secondo livello predeterminato) tale da poter far sollevare il carico mediante una spinta archimedea. Il raggiungimento del secondo livello predeterminato corrisponde ad avere all'incirca 26 litri di acqua in vasca.
La successiva fase di galleggiamento dura un tempo variabile tra 25 e 30 minuti, ad esempio 27 minuti, e contemporaneamente il liquido di lavaggio 5 introdotto viene riscaldato fino alla temperatura di lavaggio prefissata e preferita. La movimentazione del cestello in questa fase è variabile tra 20 e 27 giri al minuto (rpm), ad esempio è di 25 rpm.
Al termine della fase di galleggiamento, si scarica il liquido di lavaggio 5 con cestello 3 fermo.
Vantaggiosamente, viene eseguito almeno un risciacquo, preferibilmente due, della durata di 8-12 minuti, preferibilmente di 10 minuti, con la stessa movimentazione ad una velocità di rotazione lenta, ad esempio di circa 25 rpm, e alternanza di fasi di rotazione del cestello 3 e fasi di pausa.
II risciacquo termina con una fase di satellizzazione dei capi (eseguita ad esempio ad una velocità variabile tra 90 e 100 rpm, preferibilmente a 96 rpm) con attivazione della pompa di scarico. La satellizzazione dei capi, associata allo scarico, aiuta ad espellere dal carico la giusta quantità di acqua, in modo tale da non dover tirare fuori i capi gocciolanti e allo stesso tempo tale da evitare che la forza centrifuga causi il distacco degli elementi decorativi dei capi.
Vantaggiosamente, il metodo di lavaggio oggetto della presente invenzione è selezionabile da un elenco discreto di possibilità di differenti cicli di lavaggio di prodotti delicati e/o ultradelicati.
La presente invenzione raggiunge gli scopi proposti, superando gli inconvenienti lamentati nella tecnica nota.
Il metodo descritto in accordo con la presente invenzione permette di lavare capi delicati (lana, seta, capi con brillantini o inserti vari, ecc.) riducendo notevolmente il danneggiamento delle fibre degli stessi, evitando anche alterazioni dimensionali (restringimenti e/o rilassamenti delle fibre) o abrasioni superficiali dei capi.
Il metodo descritto permette anche di evitare, in fase di lavaggio, il distaccamento di eventuali elementi decorativi applicati ai capi stessi.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo di lavaggio di capi tessili delicati mediante una lavabiancheria comprendente un vano di lavaggio (2) in cui è posizionato un cestello (3) rotante, comprendente le fasi di: -introdurre i capi da lavare (4) nel cestello (3) rotante; -introdurre liquido di lavaggio (5) nel cestello (3); -porre in rotazione il cestello (3); caratterizzato dal fatto che la fase di introdurre liquido di lavaggio prevede di allagare il cestello (3) con una quantità di liquido di lavaggio tale da imprimere sui capi da lavare (4) una spinta archimedea che permetta ai capi stessi di staccarsi dal cestello (3) consentendo una fase di galleggiamento dei capi all'interno del cestello (3).
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che durante la fase di galleggiamento dei capi all'interno del cestello (3), tra la parete interna (6) del cestello (3) e i capi da lavare (4) si interpone uno strato (9) di liquido di lavaggio (5) che trasmette ai capi da lavare (4) un delicato movimento rotatorio impresso dal cestello (3) rotante.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che durante la fase di galleggiamento è presente nel vano (2) una quantità di liquido di lavaggio (5) variabile da 24 a 28 litri, preferibilmente 26 litri, per permettere il galleggiamento dei capi da lavare (4) all'interno del cestello (3).
  4. 4. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di pausa a cestello (3) fermo che permetta alle fibre di essere attraversate con delicatezza dal liquido di lavaggio (5) e dal detersivo.
  5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralità di fasi di rotazione del cestello (3) e una pluralità di fasi di pausa del cestello (3).
  6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti fasi di rotazione e di pausa del cestello (3) sono opportunamente combinate tra loro e presentano durata variabile a seconda della tipologia del capo da lavare.
  7. 7. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto cestello (3), durante la fase di galleggiamento dei capi da lavare (4), ruota da una velocità compresa tra 18 e 32 rpm, preferibilmente tra 22 e 28 rpm.
  8. 8. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di satellizzazione dei capi da lavare (4).
  9. 9. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il liquido di lavaggio (5) è riscaldato, durante l'intero ciclo di lavaggio, ad una temperatura compresa tra 25°C e 30°C.
  10. 10. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che a detti capi da lavare (4) è trasmessa un'ulteriore componente rotazionale, trasversale all'asse (3a) di rotazione del cestello (3), da bande di trascinamento (7) disposte sulla parete interna del cestello (3), parallelamente all'asse (3a) di rotazione, ed estendentesi almeno lungo una porzione dell'intera lunghezza assiale della parete interna (6) del cestello.
  11. 11. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una fase di risciacquo dei capi da lavare (4), in modo tale da eliminare il liquido di lavaggio (5) e il detersivo.
  12. 12. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di scarico del liquido di lavaggio (5).
  13. 13. Metodo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di satellizzazione dei capi da lavare posti nel cestello (3), associata alla fase di scarico, per espellere una certa quantità di liquido di lavaggio (5) dai capi (4) in modo tale da evitare gocciolamenti di liquido dai capi (4), senza tuttavia centrifugare gli stessi.
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