ITRN20080028A1 - Dispositivo di arresto per ante di porte scorrevoli - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
annessa alla domanda di brevetto per Invenzione Industriale dal titolo: “DISPOSITIVO DI ARRESTO PER ANTE DI PORTE SCORREVOLI.”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Il trovato concerne un dispositivo di arresto per ante di porte scorrevoli. Esso può essere impiegato per ammortizzare gli impatti sia in fase di apertura che in fase di chiusura dell’anta.
Si sono diffusi negli ultimi decenni, nel settore dell’arredamento, dispositivi di ammortizzazione del movimento di componenti scorrevoli. Questi dispositivi svolgono in generale la doppia funzione di freno dell'elemento scorrevole e di fine corsa del suo moto; essi vengono utilizzati, ad esempio, per ante di armadi, per cassetti di mobili, per pannelli di porte scorrevoli a scomparsa, ed hanno lo scopo di ridurre il più possibile sia il rumore dovuto aH’urto, sia l’usura delle parti che vengono a contatto.
Facendo in particolare riferimento alle porte scorrevoli, per molti anni si sono adoperati componenti in materiale morbido utili ad attutire l'impatto del pannello contro lo stipite. Con l’avvento dei suddetti dispositivi di frenaggio, alcune delle ditte che producono porte scorrevoli a scomparsa, nelle quali vi sia una guida inferiore, detta "nasello”, e lo scorrimento di un carrello ancorato alla porta all'interno di un binario superiore, hanno realizzato congegni “ad hoc" da installare sulle porte di propria produzione al momento della realizzazione, lasciando tuttavia insoluto il problema per le porte già installate ed obbligando comunque gli acquirenti delle nuove porte ad adeguarsi all’impiego del dispositivo di loro produzione.
Non si conoscono invece dispositivi che, in fase di apertura o in fase di chiusura dell’anta, provvedano ad accompagnarne lo spostamento nell’ultimo tratto di percorso, quello più critico, rendendo del tutto superfluo l’intervento umano.
Scopo del presente trovato è pertanto quello di eliminare gli inconvenienti ora menzionati. Esso viene raggiunto grazie ad un dispositivo di arresto per ante di porte scorrevoli del tipo sopra indicato, cioè con guida inferiore e binario superiore, che provvede anche allo spostamento dell'anta nell’ultima parte del suo tragitto ammortizzandone l’impatto a fine corsa.
Il principale vantaggio ottenuto mediante il presente trovato consiste essenzialmente nel fatto che esso permette di ridurre ai minimo la forza dell’impatto dell’anta in fase di apertura e/o di chiusura, poiché ne frena il moto con un effetto ammortizzante. Peraltro, il trovato consente anche di sospendere l'intervento umano per l'apertura e/o la chiusura, dal momento in cui esso interviene. Da quanto sopra deriva che vengono sensibilmente ridotti sia il rumore sia l’usura delle parti a contatto, prolungando, in particolare, la vita del carrello.
Inoltre, il trovato ha carattere di universalità, potendo essere utilizzato su qualsiasi porta scorrevole con carrello superiore e guida inferiore.
Esso può addirittura essere installato su tutte le porte scorrevoli già in opera, per quel che riguarda la sua operatività in fase di chiusura, e su quelle non a scomparsa, per quanto riguarda la sua operatività in fase di apertura.
Ulteriori vantaggi e caratteristiche del trovato saranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano un esempio non limitativo di esecuzione, in cui:
- la figura 1 illustra il trovato secondo una vista prospettica di una preferita soluzione realizzativa;
- la figura 2 illustra il trovato in esploso;
- la figura 3 illustra il trovato in una sua configurazione di uso, secondo una vista prospettica della soluzione realizzativa di cui in figura 1 , con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre; - le figure 4 e 5 illustrano il trovato secondo viste laterali in una sequenza operativa di funzionamento della soluzione di cui alla figura precedente;
- la figura 6 illustra il trovato in una sua configurazione di uso, secondo una vista laterale di una soluzione realizzativa alternativa alla precedente, con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;
la figura 7 illustra un particolare del trovato in esploso, con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;
- le figure 8 e 9 illustrano il trovato secondo viste laterali in una sequenza operativa di funzionamento della soluzione di cui alla figura precedente.
Il trovato concerne un dispositivo di arresto per ante (4) di porte scorrevoli con guida inferiore e carrello (7) mobile in un binano (5) superiore.
Esso comprende mezzi di reciproca interferenza (1, 2), distintamente vincolati al binario (5) ed all'anta (4), atti ad interagire a seguito di uno spostamento dell’anta (4), e mezzi elastici (3) di richiamo, costituiti, nell'esempio rappresentato nelle figure, da una molla.
I mezzi di reciproca interferenza comprendono almeno un perno (1) rigido e mezzi di intercettamento (2) del perno (1) rigido; i mezzi elastici (3) di richiamo sono vincolati ad una prima estremità (31) ai mezzi di intercettamento (2) del perno (1) rigido. Quando, a seguito dell’interazione con il perno (1) rigido, i mezzi di intercettamento (2) passano da una posizione di disimpegno, nella quale tengono in trazione i mezzi elastici (3) di richiamo, ad una posizione di impegno, nella quale, a causa dello spostamento indotto dall'interazione con il perno (1) rigido, non tengono più in tensione i mezzi elastici (3) di richiamo, questi ultimi, contraendosi, trascinano l'anta (4) fino alla fine della sua corsa, sia in fase di apertura che in fase di chiusura.
Come si può osservare in figura 2, i mezzi di intercettamento (2) del perno (1) rigido comprendono uno stelo (21) di supporto ed una testa (22) operativa, rotante rispetto allo stelo (21) e provvista di una sede (23) complementare al perno (1) rigido e di un'appendice (24) per il fissaggio stabile ed amovibile dei mezzi di intercettamento (2) nella posizione di tensionamento dei mezzi elastici (3) di richiamo.
Il dispositivo (10) comprende anche una carcassa (8) di alloggiamento dei mezzi di intercettamento (2) del perno (1) rigido, provvista di una sede (81) di fissaggio di una seconda estremità (32) dei mezzi elastici (3) di richiamo, di un cilindro (82) cavo per lo scorrimento dello stelo (21) e di una guida (83) rettilinea per lo scorrimento dell’appendice (24) di fissaggio, successivo all'interazione con il perno (1) rigido e causato dalla contrazione dei mezzi elastici (3) di richiamo,
Per consentirne l'associazione a tutte le porte scorrevoli con guida inferiore e binario superiore, il dispositivo (10) comprende mezzi di regolazione posizionali (9), vincolabili al perno (1) rigido ed alla carcassa (8), in modo che questi possano essere separatamente fissati a qualsiasi binario (5) ed a qualsiasi anta (4).
Nelle figure da 1 a 5 il trovato è rappresentato secondo una prima forma di realizzazione, nella quale il perno (1) rigido è solidale al binario (5) superiore e la carcassa (8) è solidale all’anta (4).
Nelle figure da 6 a 9, viceversa, il trovato è rappresentato secondo una forma di realizzazione alternativa, nella quale il perno (1) rigido è solidale all’anta (4) e la carcassa (8) è solidale al binario (5) superiore.
Nella prima versione, i mezzi di regolazione posizionali (9) comprendono almeno un piastrino (91) di ancoraggio del perno (1) rigido al binario (5) ed almeno un supporto (94) di fissaggio della carcassa (8) all’anta (4) e tradizionali organi di vincolo, quali, ad esempio, delle viti: il piastrino (91) permette di fissare il perno (1) nella posizione desiderata lungo il binario (5), il supporto (94) permette di posizionare alla quota desiderata la carcassa (8) sull’anta (4), in modo che sia garantita la possibilità di reciproca interferenza tra perno (1) e mezzi di intercettamento (2).
Nella seconda versione, i mezzi di regolazione posizionali (9) comprendono almeno un piastrino (92) di ancoraggio della carcassa (8) al binario (5) ed almeno un supporto (93) di fissaggio del perno (1) rigido all'anta (4) e tradizionali organi di vincolo, quali, ad esempio, delle viti: il piastrino (92) permette di fissare la carcassa (8) nella posizione desiderata lungo il binario (5), il supporto (94) permette di posizionare il perno (1) alla quota desiderata sull’anta (4), in modo che sia garantita la possibilità di reciproca interferenza tra perno (1) e mezzi di intercettamento (2).
In entrambi i casi, è opportuno che il dispositivo (10) comprenda anche mezzi di regolazione della tensione (11) dei mezzi elastici (3) di richiamo, in modo da adattarsi ad ante (4) di diverso peso e dimensioni, e mezzi di regolazione dell’effetto ammortizzante (12), atti a modificare l'intensità dell'impatto dell’anta (4). Negli esempi di realizzazione rappresentati nelle figure, t mezzi di regolazione della tensione (11) dei mezzi elastici (3) di richiamo comprendono un supporto (111) mobile al quale viene vincolata la seconda estremità (32) dei mezzi elastici (3) di richiamo; i mezzi di regolazione dell’effetto ammortizzante (12) comprendono una valvola (121) per il controllo dell’aria in uscita dal cilindro (82) cavo ìn cui scorre lo stelo (21).
Nelle figure 4 e 5 è mostrata una sequenza operativa relativa alla prima versione del dispositivo (10) sopra descritto: in figura 4 è rappresentato il momento in cui, a seguito di uno spostamento dell’anta (4), i mezzi di intercettamento (2) giungono ad interagire con il perno (1) rigido fissato al binario (5) superiore; fino a questo punto, l’appendice (24) garantisce un posizionamento della testa (22) operativa all’interno della carcassa (8) che determina il tensionamento dei mezzi elastici (3) di richiamo. Quando il perno (1) si impegna nella sede (23) dei mezzi di intercettamento (2), come è rappresentato in figura 5, la testa (22) operativa ruota facendo risalire l'appendice (24) fino a farla scorrere nella guida (83) e lasciando liberi i mezzi elastici (3) di richiamo di contrarsi e di trascinare l’anta (4) fino alla fine della sua corsa.
Nelle figure 8 e 9 è mostrata una sequenza operativa relativa alla seconda versione del dispositivo (10) sopra descritto: analogamente all’esempio precedente, in figura 8 è rappresentato il momento in cui, a seguito di uno spostamento dell’anta (4), il perno (1) rigido giunge ad interagire con i mezzi di intercettamento (2) fissati al binario (5) superiore; fino a questo punto, l'appendice (24) garantisce un posizionamento della testa (22) operativa all'Interno della carcassa (8) che determina il tensionamento dei mezzi elastici (3) di richiamo. Quando il perno (1) si impegna nella sede (23) dei mezzi di intercettamento (2), come é rappresentato in figura 9, la testa (22) operativa ruota facendo scendere l’appendice (24) fino a farla scorrere nella guida (83) e lasciando liberi i mezzi elastici (3) di richiamo di contrarsi e di trascinare l’anta (4) fino alla fine della sua corsa.
Benché le figure rappresentino tutte situazioni in cui l’anta (4) è in fase di chiusura, analogo comportamento si avrebbe ipstailando^la opposta estremità di anta (4) e binario (5) il dispositivo (10) qui descritto per renderlo operativo in fase di apertura dell’anta (4).
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.
Nella pratica sono ovviamente possibili delle modifiche e/o delle migliorie rientranti comunque nell’ambito delle seguenti rivendicazioni.
Claims (12)
- RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di trascinamento per ante (4) di porte scorrevoli con guida inferiore e carrello (7) mobile in un binario (5) superiore, comprendente mezzi di reciproca interferenza (1, 2) distintamente vincolati al binario (5) ed all’anta (4), atti ad interagire a seguito di uno spostamento dell’anta (4), caratterizzato dal fatto di comprendere un perno (1) rigido, mezzi di intercettamento (2) del perno (1) rigido e mezzi elastici (3) di richiamo, vincolati ad una prima estremità (31) ai mezzi di intercettamento (2) del perno (1) rigido, detti mezzi di intercettamento (2) essendo atti a passare da una posizione di disimpegno, nella quale non interagiscono con il perno (1) rigido e tengono in trazione i mezzi elastici (3) di richiamo, ad una posizione di impegno, nella quale interagiscono con il perno (1) rigido e non tengono in tensione i mezzi elastici (3) di richiamo, i quali, contraendosi, trascinano l’anta (4).
- 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi di intercettamento (2) del perno (1) rigido comprendono uno stelo (21) di supporto ed una testa (22) operativa, rotante rispetto allo stelo (21) e provvista di una sede (23) complementare al perno (1) rigido e di un’appendice (24) di fissaggio stabile ed amovibile nella posizione di tensionamento dei mezzi elastici (3) di richiamo.
- 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto di comprendere una carcassa (8) di alloggiamenti dei mezzi di intercettamento (2) del perno (1) rigido, provvista di una sede (81) di fissaggio di una seconda estremità (32) dei mezzi elastici (3) di richiamo, di un cilindro (82) cavo per lo scorrimento dello stelo (21) e di una guida (83) rettilinea per lo scorrimento dell’appendice (24) di fissaggio.
- 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il perno (1) rigido è solidale al binario (5) superiore e la carcassa (8) è solidale all’anta (4).
- 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il perno (1) rigido è solidale all’anta (4) e la carcassa (8) è solidale al binario (5) superiore.
- 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di regolazione posizionali (9), vincolabili ai perno (1) rigido ed alla carcassa (8), atti a consentire l’associazione del dispositivo (10) a qualsiasi binario (5) ed a qualsiasi anta (4).
- 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che i mezzi di regolazione posizionali (9) comprendono almeno un piastrino (91; 92) di ancoraggio al binario (5) e relativi organi di vincolo.
- 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che i mezzi di regolazione posizionali (9) comprendono almeno un supporto (93; 94) di fissaggio all’anta (4) e relativi organi di vincolo.
- 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di regolazione della tensione (11) dei mezzi elastici (3) di richiamo, in modo da adattarsi ad ante (4) di diverso peso e dimensioni.
- 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di regolazione dell’effetto ammortizzante (12), atti a modificare l'intensità dell'impatto dell’anta (4).
- 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che i mezzi di regolazione della tensione (11) dei mezzi elastici (3) di richiamo comprendono un supporto (111) mobile al quale viene vincolata la seconda estremità (32) dei mezzi elastici (3) di richiamo.
- 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che i mezzi di regolazione dell'effetto ammortizzante (12) comprendono una valvola (121) per il controllo deH'aria in uscita dal cilindro (82) cavo in cui scorre lo stelo (21).
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